Note:
Finalmente sono riuscita a scrivere questa fic: scusate per il
ritardo! L’ho scritta e cancellata non so quante
volte…
All’inizio volevo fare qualcosa di comico, magari con Temari
e
Kankuro che costringevano Gaara ad andare alla festa vestito da donna
come punizione, ma non funzionava visto che la mia vena comica e
quasi inesistente -.-’’’ Alla fine ho
optato per qualcosa di un
po’ più sensualedel solito^//^ spero che sia
riuscita a
mantenere i miei intenti…
Dediche: dedico questa fic a
Neko-Rika: sono contenta che ti sia piaciuta
‘You won’t
walk alone’, e spero che ti piaccia anche questa ^.^ ;
Capitatapercaso: leggendo il tuo commento mi sono
resa conto
di aver pienamente raggiunto il mio intento con quella fic, grazie
per averla apprezzata! ^.^ ; Silver_phoenix: sono
contenta che
ti piacciano quando fanno così gli orsetti *.*
Ringraziamenti:
ringrazio Ukon per aver inserito 'You won't walk
alone' tra le
sue preferite, me tanto tanto contente: sono contenta che ti sia
piaciuto il mio Naru *.* e la fic in generale, grazie! ^.^ ;
ringrazio anche Meriluna, Millennia Angel,
Roxa,
Rubino e Slice che hanno
inserito ‘You won’t walk
alone’ tra i loro preferiti; e tutti coloro che hanno anche
solo
letto la fic ( me tanto, tanto contenta *^* ), e tutti coloro che
leggeranno e commenteranno questa fic.
La
festa
Entro
nella stanza che mi è stata assegnata, raggiungo lentamente
il
letto e ci crollo su pesantemente, chiudo gli occhi e sospiro
soddisfatto sentendo i muscoli sciogliersi. La riunione del Consiglio
si è appena conclusa, un mal di testa feroce mi sta
infiammando il cervello mentre sento ancora tutte le chiacchiere
dette oggi ronzarmi nelle orecchie; ancora mi chiedo come faccia
Tsunade-sama a reggere questi ritmi…
… per fortuna che questa
è stata l’ultima!
Questo pensiero mi trapassa da parte a
parte: si domani pomeriggio tornerò a Suna, al mio
villaggio…
ma questo significa anche che dovrò lasciare Naruto!
Per
chissà quanto tempo dovrò rinunciare a svegliarmi
nel
suo abbraccio caldo, niente più momenti strappati di
nascosto
con qualche scusa assurda; che dovrò rinunciare alle sue
carezze, ai suoi baci…
… per chissà quanto tempo dovrò
rinunciare a lui!
È estremamente facile abituarsi alle cose
piacevoli, ed estremamente difficile perdere quelle
abitudini…
Sono
questi i momenti in cui avverto tutto il peso del titolo che porto,
come un paio di catene che mi tengono imprigionato a Suna e non mi
lasciano andare, e mi chiedo una volta di più se non sia il
caso di rinunciarci…
Una volta libero dal mio ruolo potrei
lasciare il mio villaggio e venire qui a Konoha, potremmo vivere
insieme senza dover più sopportare lo spettro della
separazione…
Sorrido mentre quasi sento nella testa la voce di
Naruto riprendermi severamente, dirmi che non devo rinunciare
così
facilmente ad una cosa tanto importante: venendo nominato Kazekage
sono riuscito a superare tutte le discriminazioni ed i pregiudizi che
circondano ogni jinchuuriki; quel titolo che porto testimonia il
fatto che gli abitanti di Suna sono riusciti ad andare oltre Shukaku
ed a guardare me, solo me…
…lo stesso sogno che nutre Naruto e
che sta lottando per raggiungere: non devo rinunciarci così
facilmente, dopo tutta la fatica e le lacrime patite, non devo farlo
così facilmente…
… “Non
per me
”, mi direbbe la mia testa bionda…
La smorfia rigida che mi ha
serrato le labbra fino a pochi secondi fa, si scioglie in un piccolo
sorriso con cui prometto a me stesso che terrò
duro…
Un
lieve bussare alla porta mi distrae dai miei pensieri, do il permesso
di entrare senza nemmeno accertarmi chi sia, tanto a parte i miei
fratelli nessuno entra qui…
- Ma come, sei ancora così?-
la voce spazientita di Naruto mi riporta alla realtà.
Sorpreso
mi sollevo sui gomiti e volto appena la testa, e quello che vedo mi
blocca il respiro in gola: Naruto è in piedi davanti la
porta
chiusa, non indossa la sua solita tuta arancione ma uno yukata
azzurro chiaro con su ricamati eleganti fiori di loto rosso, il cui
colore fa risaltare quello brunito della sua pelle; le due ali,
congiungendosi sotto la fascia rossa stretta attorno alla vita,
lasciano aperto un largo spacco dal quale spicca il suo torace ampio
e perfettamente modellato e parti del mio nome che porta tatuato
all’altezza del cuore; i capelli, pettinati e lisciati, ora
più
lunghi di come appaiano di solito e raccolti in un piccolo codino
alla base della nuca, gli incorniciano morbidamente l’ovale
perfetto del volto, ora deliziosamente imbronciato e dominato dai
suoi stupendi occhi azzurro cielo.
… Kami, è
bellissimo!
Dove deve andare vestito in questo modo?
- Non
dirmi che ti sei dimenticato della festa!- esclama avendo
evidentemente letto la mia espressione stupita e perplessa.
La
festa…
… ora ricordo: con tutto quello che ho avuto da fare ed
i vari impegni istituzionali, mi era completamente passato di
mente!
Tsunade-sama ha organizzato una festa al villaggio per
chiudere la mia visita qui al villaggio, dando anche la
possibilità
ai suoi concittadini di rilassarsi e svagarsi un po’, di
dimenticare per una notte la minaccia sempre più vicina
dell’Akatsuki; e Naruto è riuscito a strapparmi la
promessa
di andare insieme…
… meglio non ricordare come
sia riuscito a strapparmi la promessa: sta diventando sempre
più
abile con le mani e le labbra!
Increspo le labbra in una smorfia
dubbiosa: non è che abbia molta voglia di andare a
mescolarmi
con quel fiume di gente schiamazzante, tendenzialmente preferisco
starmene da solo con me stesso o, meglio ancora, con Naruto…
…
ma ora mi rendo conto che non posso tirarmi indietro, non davanti la
sua espressione ansiosa: posso quasi vederla la voglia di andare a
quella festa in mia compagnia!
Sospiro lievemente: contro di lui
avrò sempre partita persa!
- Dammi solo una decina di
minuti e sono pronto!- dico sorridendo e, vedendo la sua espressione,
non mi pento assolutamente della mia scelta.
Sul volto di Naruto
esplode un sorriso bellissimo, ampio, solare, caldo,
disarmante…
che accende il suo volto e la sua espressione.
Quando sorride così
sembra proprio un bambino…
Prendo dall’armadio uno yukata blu
scuro decorato sul bordo dello scollo e delle maniche da strisce
bianche ed entro in bagno per concedermi prima una doccia. Quando
esco dal bagno trovo Naruto appoggiato alla finestra mentre osserva
distrattamente qualcosa all’esterno con un lieve sorriso
sulle
labbra. Si rende conto della mia presenza quando mi avvicino a lui,
si volta verso di me e vedo i suoi occhi scurirsi mentre il suo
sorriso si amplia. Mi prende per il polso e mi trascina fino a
portarmi a pochi passi da lui.
- Sei bellissimo amore mio!- mi
mormora sulle labbra prima di baciarmi.
Come sempre mi sciolgo
all’istante: mi spingo fino ad annullare ogni spazio
esistente tra
noi, passandogli le braccia attorno al collo, lasciando spazio solo
alla passione ed alla voglia di lui.
Vagamente registro le sue
mani che si stanno intrufolando tra gli spacchi dello yukata,
scivolando leggere sulla pelle, tastando e premendo gentili ma
possessive. Getto la testa indietro gemendo forte, premendo il resto
del corpo contro il suo, quando avverto la bocca sul mio collo, una
sua mano stringere il mio fondoschiena, l’altra scivolare
sulla mia
coscia, grattando la pelle con le unghie, sollevandola…
Abbiamo
già perso il controllo…
… Se non ci allontaniamo
all’istante non usciremo mai da qui, non riusciremo mai ad
andare
alla festa…
Mi chiedo come possiamo esplodere in questo modo
solo sfiorandoci; come sia possibile bruciare di una passione simile,
assoluta, devastante, che sommerge e cancella tutto quello che non
siamo noi, che non si placa finché non viene
soddisfatta…
Cerco di aggrapparmi all’ultimo barlume di
lucidità che sta spegnendosi sotto le attenzioni di Naruto,
sollevo a fatica le palpebre e raddrizzo la testa.
- N… Naruto…
l… a… f… festa…- mormoro
con voce fioca ed impastata, per
nulla convinto, sperando che mi senta e mi dia retta.
Le labbra di
Naruto risalgono lentamente dal mio petto all’orecchio,
lasciando
una lunga scia di baci umidi, mentre le sue mani lentamente scivolano
fuori dal mio yukata.
- Guastafeste!- borbotta con una voce roca e
pastosa, che mi spara una violenta scarica elettrica lungo la spina
dorsale.
Mi abbraccia forte, facendomi poggiare la testa sulla
spalla, poggiando la sua sulla mia quando ricambio il suo abbraccio.
Restiamo a lungo così, fino a quando il respiro ed i battiti
ritornano normali, il cervello si snebbia e la passione ritorna ad
essere relegata in un angolo dentro di noi attendendo il momento di
essere liberata nuovamente.
Quando alla fine riusciamo ad uscire
resto piacevolmente sorpreso: ogni angolo delle strade è
illuminato da grosse lanterne di carta di riso bianca, e festoni e
ghirlande di fiori colorati sono intrecciate un po’ ovunque.
Non
so perché ma cammino un po’ discosto da Naruto:
è la
prima volta che usciamo insieme e non so… non capisco
nemmeno io
bene i pensieri che muovono le mie azioni… so solo che ho
paura che
lui possa reagire diversamente ora che non siamo soli…
Naruto si
volta e mi fissa una manciata di secondi prima di sorridermi
dolcemente e, prendendo la mia mano nella sua mi avvicina a lui. Io
per un attimo sono sorpreso dalla velocità con cui
è
accaduto, prima di rilassarmi e sorridere. Faccio ruotare la mano
nella sua fino ad intrecciare le nostre dita, in una lenta e tiepida
carezza, e mi godo la sensazione delle nostre spalle che si sfiorano
ad ogni passo, facendomi rabbrividire appena, e del suo sorriso
felice e privo di ombre.
- Ti amo!- mi sussurra all’improvviso
all’orecchio lui, prima di stamparmi un bacio sulla guancia,
che
ora sento arroventata.
Sollevo lo sguardo perdendomi nel suo dolce
e caldo, come una coperta calda in pieno inverno, stupendomi ancora
una volta della semplicità con cui riesce ad esternare i
suoi
sentimenti.
Ti amo…
Amore mio…
Quante volte mi ha detto
queste ed altre cose simili, senza ipocrisia, senza paura, con
estrema fiducia, mettendo semplicemente il suo cuore nelle mie
mani?
Ed io? Io cosa gli ho detto?
Niente!
Alle sue
manifestazioni d’amore sono sempre rimasto in silenzio,
stordito e
confuso. Certo ho sempre cercato di dargli qualcosa con i miei
sguardi ed i miei gesti, ma le parole continuano sempre a restare
congelate in gola, non riesco mai a dirgli cosa provo
veramente…
È
che ancora ho paura, paura che tutto questo sia solo un magnifico,
stupendo sogno destinato a sciogliersi come neve al sole alle prime
luci del mattino; troppe mattine, nella solitudine del mio letto a
Suna, ho provato questa sgradevole sensazione, la sensazione di
vivere un sogno ad occhi aperti… ed ora mi ritrovo ad aver
paura
del mattino, di svegliarmi e ritrovarmi di nuovo solo…
Ancora
non riesco a capire come una persona fantastica come lui possa
essersi innamorata di uno come me, come possa aver deciso di donarmi
la sua luce, di rischiarare le mie tenebre…
Apro le labbra come
per voler dire qualcosa, ma nessun suono esce ed allora le richiudo
distogliendo lo sguardo, sentendomi miseramente sconfitto.
Ma
Naruto non è tipo da arrendersi ed andarsene: con
l’altra
mano mi solleva il mento e mi bacia un’altra volta, lento,
dolce,
innamorato…
… e tutto quello che posso fare io è
ricambiare…
La piazza centrale di Konoha è piena di falò
le cui fiamme si innalzano rosse fino al cielo, dando
l’impressione
che stia andando a fuoco; attorno ad ogni falò sono stati
disposti lunghi tronchi su cui ci si può sedere, e
l’aria è
impregnata dalle risate e dalle voci allegre degli abitanti del
villaggio: sembra che la minaccia dell’Akatsuki non esiste
questa
notte, ma ad una seconda occhiata noto che è come se si
volessero divertire a tutti i costi, come se questa fosse
l’ultima
occasione concessa loro per farlo. La mia testa bionda mi sorride per
incoraggiarmi e, tenendo ancora le nostre mani allacciate, mi
trascina verso il falò dove sono seduti i suoi amici,
è
appartato rispetto agli altri e sembra che ci siano proprio
tutti…
Ci
sono anche Temari e Kankuro, che ridacchiano maliziosamente appena mi
vedono arrivare in compagnia della mia testa bionda: non credo che
dimenticherò mai la loro espressione incredula quando gli ho
raccontato come ho trascorso i due giorni che ho passato con Naruto,
e nemmeno la fragorosa risata in cui sono esplosi quando si sono
ripresi…
- Ma sei davvero Naruto?- chiede Kiba incredulo,
squadrandolo più volte con un’espressione che non
mi piace
per nulla…
- E chi dovrei essere cagnaccio? Hai l’odorato
fuori uso per caso?- lo prende in giro Naruto sedendosi ed
invitandomi a prendere posto accanto a lui.
Naruto e Kiba
cominciano a battibeccare animatamente producendo da soli la
metà
del casino che riempie la piazza, ed io sorrido contento: non
è
cambiato affatto dal bambino casinista ed attaccabrighe che ho
conosciuto anni fa; eppure a volte, quando crede che nessuno lo stia
guardando, i suoi occhi ed il suo sorriso vengono offuscati da una
nube di dolore insostenibile…
… momenti in cui maledico Uchiha
per la sua arroganza ed il suo egoismo!
Perché so che
provengono da lui quelle ombre, dal suo ricordo, dal suo abbandono,
dal suo rifiuto…
Stringo più forte le dita di Naruto che
sono ancora allacciate alle mie, per cercare di non annegare in
questo mare oscuro e tempestoso in cui si è trasformato il
mio
cuore…
… allora lui si volta verso di me prima guardandomi
perplesso e poi sorridendomi dolcemente, basta questo ed il bacio
veloce con cui mi carezza le labbra per rilassarmi.
- Lasciatelo
dire Gaara: hai davvero un pessimo gusto!- esclama serio Kiba, e
tutti gli altri sghignazzano in sottofondo.
- Che vorresti dire
cagnaccio pulcioso?- salta su Naruto senza darmi il tempo per
ribattere.
- Esattamente quello che ho detto! – risponde Kiba
con un sorriso maliziosamente divertito – Che uno ragazzo
attraente
come lui avrebbe potuto scegliere qualcuno di meglio, invece che uno
scorfano come te…- .
La mia testa calda scatta contro l’amico
ancora prima di pensare, lo prende per il bavero dello yukata e lo
solleva fino a portare i loro volti alla stessa altezza. E da qui
parte l’ennesima zuffa tra quei due, sotto le occhiate
divertite
mie e degli altri.
La serata trascorre veloce e serena, animata
dall’allegria scanzonata di Naruto e dei suoi amici, che non
perdono occasione per punzecchiare e far arrabbiare la mia testa
bionda, ed io mi sento veramente a mio agio con loro, mi ritrovo
persino a sorride una volta o due: è così buffo
il mio
amore quando si imbroncia… sembra come se fossimo amici da
tantissimo tempo.
A mezzanotte ci alziamo ed iniziamo a disporci
per assistere ai fuochi d’artificio con cui si
concluderà la
festa. Vedo Naruto sollevare la testa per osservare il cielo, sul suo
volto l’espressione rilassata ed entusiasta di un bambino:
eppure
ora che lo osservo meglio noto anche un’espressione diversa
da
quelle che conosco, un’espressione matura, decisa e calma che
non
gli ho mai vista prima, che gli da un’aria adulta…
… che
rimodella i suoi tratti rendendolo se possibile ancora più
attraente…
È come se avessi un uomo posato e sicuro di sé
davanti a me, non un chiassoso adolescente…
I primi fuochi
esplodono colorando di rosso e verde il cielo ed il profilo di
Naruto. Lo guardo ancora mentre un nodo mi stringe lo stomaco ed il
cuore mi batte più forte nel petto…
… non so cosa mi
spinga, non so nemmeno perché…
… tutto quello che so è
che questo è il momento giusto!
Mi sollevo appena sulla
punta dei piedi per poter raggiungere con la bocca il suo orecchio.
-
Ti amo!- confesso finalmente usando un tono deciso.
Subito Naruto
si volta stupito verso di me: non se l’aspettava, posso
leggerlo
nei suoi occhi che adesso brillano come stelle.
Sciolgo la mia
mano dalle sua e mi avvicino a lui abbracciandolo forte, per fargli
sentire tutta l’emozione che mi sta scorrendo nelle vene.
- Ti
amo!- mormoro ancora sulle sue labbra appena schiuse, prima di
baciarle.
Sono cosciente della gente attorno a noi, alcuni non si
sono resi conto di nulla altri ci stanno osservando
sorpresi… ma
non mi importa di nulla, l’unica cosa che conta veramente in
questo
momento è lui!
Finora sono stato così egoista e
vigliacco da nascondermi dietro le mie paure, lasciando che Naruto
esprimesse per entrambi i suoi sentimenti…
… non lo farò
più! Non fingerò e non mi nasconderò
più:
questo amore è il nucleo della mia vita!
Naruto si
allontana da me quel tanto che gli permette di parlare mantenendo un
contatto, prendendo ancora una volta la mia mano nella sua.
-
Vieni!- mi sussurra fissandomi dritto negli occhi.
E stranamente
il suo sussurro nella mia testa riesce a sovrastare lo scoppio dei
fuochi d’artificio e le esclamazioni stupite della
folla.
Camminiamo veloci mentre ci dirigiamo al palazzo
dell’Hokage, per goderci nella solitudine della mia stanza la
fine
della festa. Appena dentro mi avvicino al vetro della finestra
illuminato dai riflessi colorati dei fuochi d’artificio: si
gode
una vista fantastica da qui! Naruto mi raggiunge e poggia il suo
torace contro la mia schiena, avvolgendomi la vita con le sue
braccia, stringendomi a sé; ed io mi rilasso
all’istante
contro di lui, ritrovandomi nel posto che amo di più al
mondo.
Restiamo un po’ in silenzio a contemplare lo spettacolo
pirotecnico, poi le labbra di Naruto cominciano a baciare la mia nuca
ed il mio collo, mentre la mani sul davanti stanno lavorando per
sciogliere la cintura bianca del mio yukata.
- Sono stanco della
festa…- mi dice direttamente nell’orecchio, e la
sua voce umida e
calda mi penetra l’orecchio raggiungendo il cervello,
liquefacendolo, ubriacandomi.
Sento le sue mani, ferme e gentili
su di me, voltarmi appena riescono ad aprire il mio yukata; e
così
mi ritrovo con la schiena contro il vetro, le mani di Naruto
intrecciate alle mie e mi tengono le braccia larghe ai lati del corpo
e il suo sguardo denso sul mio corpo seminudo.
- Fatti vedere,
amore mio…- mormora sorridendo mentre si inginocchia davanti
a me,
fissando intensamente la mia pelle illuminata da luci dorate e rosse
che provengono dall’esterno – …
bellissimo…- .
Me l’ha
detto tante altre volte, ma sentirglielo dire ora con quella voce
roca colma d’amore e di desiderio, mi fa accelerare il
respiro per
la felicità.
Come a rallentatore vedo la testa di Naruto
chinarsi un po’ in avanti ed avvicinarsi a me, fino a
poggiare le
sue labbra sul mio addome, coprendone la pelle con tanti piccoli
bacetti. Istintivamente mi libero della sua presa e passo le braccia
attorno a lui: con un braccio gli stringo le spalle, mentre con
l’altra mano affondata tra i suoi capelli lo spingo di
più
contro di me.
- Che buon odore ha la tua pelle…- bisbiglia
rapito contro la mia pelle umida, ed il suo respiro caldo la
solletica facendomi rabbrividire.
Le sue mani mi fanno scivolare
lo yukata di dosso, seguendone la stoffa con le mani e carezzando
quanta più pelle possibile. Percorrendo verso
l’alto la
linea dello sterno con le labbra, Naruto si rialza in piedi e ferma
la sua bocca sulla mia gola.
- Spogliami!- sussurra lui tra un
morso ed una lappata.
Rabbrividisco prima di staccare le mani
dalle sue spalle e, percorrendogli il torace in un’unica
leggere
carezza da sopra la stoffa, che gli strappa tanti piccoli sospiri che
soffia tutti contro la mia pelle facendomi impazzire, alla fine
raggiungo la sua cintura. Mi tremano troppo le mani e solo dopo
diversi tentativi riesco a slacciarla. Le ali dello yukata si aprono
svelando ai miei occhi il suo fisico asciutto con i muscoli
perfettamente delineati, dalle linee morbide e sinuose, ma decise ed
invitanti. Passo lo sguardo su di lui come se fosse la prima volta
che lo vedo nudo, mentre sento il cuore martellarmi nel petto e le
mani bruciare dalla voglia di toccarlo. E ripeto la carezza di prima,
ma al contrario: dal bordo dei suoi boxer faccio scivolare le mani,
con i palmi e le dita ben aperti per poter toccare quanta
più
pelle possibile, fino a raggiungere le spalle, e da li, farle
scorrere sulle sue braccia, lasciando cadere lo yukata a terra ormai
dimenticato. Alla fine gli passo le braccia attorno al torace e
comincio ad accarezzargli la schiena ampia, spingendomi sempre
più
contro di lui. Anche Naruto porta le sue mani sulla mia schiena e le
fa scendere verso il basso, attardandosi solo un attimo sui miei
glutei per strapparmi un grido strozzato, prima di scivolare sulle
mie cosce, aprendole maggiormente, stringendole per avere una presa
maggiore prima di issarmi fra le braccia. Istintivamente mi stringo
di più a lui, lasciandomi sollevare e trasportare fino al
letto, abbandonandomi docilmente su di esso in attesa che lui mi
raggiunga, di sentire il suo corpo sul mio, la sua pelle a contatto
con la mia…
Dopo questi ultimi giorni in cui abbiamo aggiunto il
lato fisico alla nostra storia, questa è la prima volta che
mi
sento veramente consapevole di potergli donare tutto me stesso,
perché finalmente ho compreso: in amore le parole
altisonanti
ed i timori sono totalmente inutili, sono un uomo e sono innamorato
di lui, per questo voglio donargli tutto me stesso!
Semplicemente
io appartengo a Naruto!
Solo e soltanto a lui!
La mia testa
bionda mi raggiunge sul letto, dopo aver spogliato completamente me e
se stesso, e si stende sopra di me, trascinandomi in un bacio che mi
lascia il cervello liquefatto. Vagamente mi rendo conto che mi sta
voltando e che le sue labbra stanno scivolando lente ed ustionanti
lungo la mia colonna vertebrale, in basso, sempre più in
basso, fino a toccarmi in un punto che mi urlare ed inarcare
violentemente; stringo forte le lenzuola tra le mani, mentre allargo
di più le gambe per concedergli più spazio e mi
spingo
verso di lui. Il gioco di Naruto va avanti a lungo, portandomi
velocemente alla follia, fino a che non ritiene che io sia
sufficientemente preparato. Quindi risale verso di me, curando che
ogni centimetro della sua pelle sfiori la mia, strappandomi altri
sospiri e brividi.
- Voltati, voglio vederti in viso quando
facciamo l’amore!- mi dice gentilmente con un tono di voce
così
alterato dalla passione da non sembrare neanche il suo.
Stordito
dal piacere mi muovo lentamente fino a ritornare in posizione supina,
Naruto mi sorride, con quel sorriso a metà tra il desiderio
e
la dolcezza, ed io senza quasi rendermene realmente contro
l’ho
abbracciato ed ora mi sto sfregando contro di lui, cercando di trarre
piacere dai piccoli brividi che sfrigolano sulla mia pelle…
…
se non si sbriga finirò per impazzire…
Finalmente Naruto
si decide ed entra dentro di me strappandomi grida e parole
smozzicate.
Perso come sono nel piacere, avverto appena la voce di
Naruto vicina al mio orecchio.
- Mi sono innamorato di te,
Gaara... veramente... non ti lascerò mai a nessun altro, sei
solo mio!- la sua voce è quella dolce di sempre, ma posso
intuire un sottofondo di possesso e minaccia.
Tutto l’amore che
provo per lui, alle sue parole, esplode incendiandomi il sangue ed il
corpo, avvampando impietosamente nel profondo della mia anima,
portandomi a bruciare come mai prima d’ora.
- … Solo tuo…
solo tuo… solo tuo…- continuo a ripetere
sconnessamente.
Fino
a che non mi è più possibile parlare, ma solo
inarcarmi
e gridare fino a sentire la gola in fiamme.
Naruto sta
dormendo al mio fianco, stringendomi possessivo a sé.
Io
non riesco a dormire, avverto ancora il corpo scosso dal piacere, una
corrente elettrica che non mi da pace, che mi brucia senza riuscire a
consumarsi.
Osservo il suo volto dolcemente addormentato
ripercorrendone i tratti con la punta delle dita, leggere per non
svegliarlo.
Dentro di me sto esplodendo per la felicità!
Naruto
si muove nel sonno stringendomi inconsciamente di più a
sé,
ed io sorrido sistemandomi meglio contro di lui.
- Ti amo da
impazzire, amore mio!- mormoro sulle sue labbra prima di baciarlo con
una convinzione che non avrei mai creduto di possedere, certo che
stia dormendo e che non mi possa sentire.
Ed invece, appena le mie
labbra toccano le sue, le sento tendersi in un sorriso, prima di
schiudersi e rispondere al mio bacio.
Stava facendo finta di
dormire!
Quando mi allontano da lui, lo vedo socchiudere gli occhi
e sorridere ampiamente.
- Ti amo da impazzire, amore mio!- ripete
le mie parole in un sussurro caldo e dolce che mi fa rabbrividire.
Ed
allora anch’io sorrido per poggiare la mia testa contro la
sua
spalla, con la piacevole sensazione che questa notte ci abbia legato
definitivamente l’uno all’altro.