Note: Finalmente sono riuscita a scrivere questa fic: scusate per il ritardo! L’ho scritta e cancellata non so quante volte… All’inizio volevo fare qualcosa di comico, magari con Temari e Kankuro che costringevano Gaara ad andare alla festa vestito da donna come punizione, ma non funzionava visto che la mia vena comica e quasi inesistente -.-’’’ Alla fine ho optato per qualcosa di un po’ più sensualedel solito^//^ spero che sia riuscita a mantenere i miei intenti…
Dediche: dedico questa fic a Neko-Rika: sono contenta che ti sia piaciuta ‘You won’t walk alone’, e spero che ti piaccia anche questa ^.^ ; Capitatapercaso: leggendo il tuo commento mi sono resa conto di aver pienamente raggiunto il mio intento con quella fic, grazie per averla apprezzata! ^.^ ; Silver_phoenix: sono contenta che ti piacciano quando fanno così gli orsetti *.*
Ringraziamenti: ringrazio Ukon per aver inserito 'You won't walk alone' tra le sue preferite, me tanto tanto contente: sono contenta che ti sia piaciuto il mio Naru *.* e la fic in generale, grazie! ^.^ ; ringrazio anche Meriluna, Millennia Angel, Roxa, Rubino e Slice che hanno inserito ‘You won’t walk alone’ tra i loro preferiti; e tutti coloro che hanno anche solo letto la fic ( me tanto, tanto contenta *^* ), e tutti coloro che leggeranno e commenteranno questa fic.

La festa

Entro nella stanza che mi è stata assegnata, raggiungo lentamente il letto e ci crollo su pesantemente, chiudo gli occhi e sospiro soddisfatto sentendo i muscoli sciogliersi. La riunione del Consiglio si è appena conclusa, un mal di testa feroce mi sta infiammando il cervello mentre sento ancora tutte le chiacchiere dette oggi ronzarmi nelle orecchie; ancora mi chiedo come faccia Tsunade-sama a reggere questi ritmi…
… per fortuna che questa è stata l’ultima!
Questo pensiero mi trapassa da parte a parte: si domani pomeriggio tornerò a Suna, al mio villaggio… ma questo significa anche che dovrò lasciare Naruto!
Per chissà quanto tempo dovrò rinunciare a svegliarmi nel suo abbraccio caldo, niente più momenti strappati di nascosto con qualche scusa assurda; che dovrò rinunciare alle sue carezze, ai suoi baci…
… per chissà quanto tempo dovrò rinunciare a lui!
È estremamente facile abituarsi alle cose piacevoli, ed estremamente difficile perdere quelle abitudini…
Sono questi i momenti in cui avverto tutto il peso del titolo che porto, come un paio di catene che mi tengono imprigionato a Suna e non mi lasciano andare, e mi chiedo una volta di più se non sia il caso di rinunciarci…
Una volta libero dal mio ruolo potrei lasciare il mio villaggio e venire qui a Konoha, potremmo vivere insieme senza dover più sopportare lo spettro della separazione…
Sorrido mentre quasi sento nella testa la voce di Naruto riprendermi severamente, dirmi che non devo rinunciare così facilmente ad una cosa tanto importante: venendo nominato Kazekage sono riuscito a superare tutte le discriminazioni ed i pregiudizi che circondano ogni jinchuuriki; quel titolo che porto testimonia il fatto che gli abitanti di Suna sono riusciti ad andare oltre Shukaku ed a guardare me, solo me…
…lo stesso sogno che nutre Naruto e che sta lottando per raggiungere: non devo rinunciarci così facilmente, dopo tutta la fatica e le lacrime patite, non devo farlo così facilmente…
… “
Non per me ”, mi direbbe la mia testa bionda…
La smorfia rigida che mi ha serrato le labbra fino a pochi secondi fa, si scioglie in un piccolo sorriso con cui prometto a me stesso che terrò duro…
Un lieve bussare alla porta mi distrae dai miei pensieri, do il permesso di entrare senza nemmeno accertarmi chi sia, tanto a parte i miei fratelli nessuno entra qui…
- Ma come, sei ancora così?- la voce spazientita di Naruto mi riporta alla realtà.
Sorpreso mi sollevo sui gomiti e volto appena la testa, e quello che vedo mi blocca il respiro in gola: Naruto è in piedi davanti la porta chiusa, non indossa la sua solita tuta arancione ma uno yukata azzurro chiaro con su ricamati eleganti fiori di loto rosso, il cui colore fa risaltare quello brunito della sua pelle; le due ali, congiungendosi sotto la fascia rossa stretta attorno alla vita, lasciano aperto un largo spacco dal quale spicca il suo torace ampio e perfettamente modellato e parti del mio nome che porta tatuato all’altezza del cuore; i capelli, pettinati e lisciati, ora più lunghi di come appaiano di solito e raccolti in un piccolo codino alla base della nuca, gli incorniciano morbidamente l’ovale perfetto del volto, ora deliziosamente imbronciato e dominato dai suoi stupendi occhi azzurro cielo.
… Kami, è bellissimo!
Dove deve andare vestito in questo modo?
- Non dirmi che ti sei dimenticato della festa!- esclama avendo evidentemente letto la mia espressione stupita e perplessa.
La festa…
… ora ricordo: con tutto quello che ho avuto da fare ed i vari impegni istituzionali, mi era completamente passato di mente!
Tsunade-sama ha organizzato una festa al villaggio per chiudere la mia visita qui al villaggio, dando anche la possibilità ai suoi concittadini di rilassarsi e svagarsi un po’, di dimenticare per una notte la minaccia sempre più vicina dell’Akatsuki; e Naruto è riuscito a strapparmi la promessa di andare insieme…
… meglio non ricordare
come sia riuscito a strapparmi la promessa: sta diventando sempre più abile con le mani e le labbra!
Increspo le labbra in una smorfia dubbiosa: non è che abbia molta voglia di andare a mescolarmi con quel fiume di gente schiamazzante, tendenzialmente preferisco starmene da solo con me stesso o, meglio ancora, con Naruto…
… ma ora mi rendo conto che non posso tirarmi indietro, non davanti la sua espressione ansiosa: posso quasi vederla la voglia di andare a quella festa in mia compagnia!
Sospiro lievemente: contro di lui avrò sempre partita persa!
- Dammi solo una decina di minuti e sono pronto!- dico sorridendo e, vedendo la sua espressione, non mi pento assolutamente della mia scelta.
Sul volto di Naruto esplode un sorriso bellissimo, ampio, solare, caldo, disarmante… che accende il suo volto e la sua espressione.
Quando sorride così sembra proprio un bambino…
Prendo dall’armadio uno yukata blu scuro decorato sul bordo dello scollo e delle maniche da strisce bianche ed entro in bagno per concedermi prima una doccia. Quando esco dal bagno trovo Naruto appoggiato alla finestra mentre osserva distrattamente qualcosa all’esterno con un lieve sorriso sulle labbra. Si rende conto della mia presenza quando mi avvicino a lui, si volta verso di me e vedo i suoi occhi scurirsi mentre il suo sorriso si amplia. Mi prende per il polso e mi trascina fino a portarmi a pochi passi da lui.
- Sei bellissimo amore mio!- mi mormora sulle labbra prima di baciarmi.
Come sempre mi sciolgo all’istante: mi spingo fino ad annullare ogni spazio esistente tra noi, passandogli le braccia attorno al collo, lasciando spazio solo alla passione ed alla voglia di lui.
Vagamente registro le sue mani che si stanno intrufolando tra gli spacchi dello yukata, scivolando leggere sulla pelle, tastando e premendo gentili ma possessive. Getto la testa indietro gemendo forte, premendo il resto del corpo contro il suo, quando avverto la bocca sul mio collo, una sua mano stringere il mio fondoschiena, l’altra scivolare sulla mia coscia, grattando la pelle con le unghie, sollevandola…
Abbiamo già perso il controllo…
… Se non ci allontaniamo all’istante non usciremo mai da qui, non riusciremo mai ad andare alla festa…
Mi chiedo come possiamo esplodere in questo modo solo sfiorandoci; come sia possibile bruciare di una passione simile, assoluta, devastante, che sommerge e cancella tutto quello che non siamo noi, che non si placa finché non viene soddisfatta…
Cerco di aggrapparmi all’ultimo barlume di lucidità che sta spegnendosi sotto le attenzioni di Naruto, sollevo a fatica le palpebre e raddrizzo la testa.
- N… Naruto… l… a… f… festa…- mormoro con voce fioca ed impastata, per nulla convinto, sperando che mi senta e mi dia retta.
Le labbra di Naruto risalgono lentamente dal mio petto all’orecchio, lasciando una lunga scia di baci umidi, mentre le sue mani lentamente scivolano fuori dal mio yukata.
- Guastafeste!- borbotta con una voce roca e pastosa, che mi spara una violenta scarica elettrica lungo la spina dorsale.
Mi abbraccia forte, facendomi poggiare la testa sulla spalla, poggiando la sua sulla mia quando ricambio il suo abbraccio. Restiamo a lungo così, fino a quando il respiro ed i battiti ritornano normali, il cervello si snebbia e la passione ritorna ad essere relegata in un angolo dentro di noi attendendo il momento di essere liberata nuovamente.
Quando alla fine riusciamo ad uscire resto piacevolmente sorpreso: ogni angolo delle strade è illuminato da grosse lanterne di carta di riso bianca, e festoni e ghirlande di fiori colorati sono intrecciate un po’ ovunque.
Non so perché ma cammino un po’ discosto da Naruto: è la prima volta che usciamo insieme e non so… non capisco nemmeno io bene i pensieri che muovono le mie azioni… so solo che ho paura che lui possa reagire diversamente ora che non siamo soli…
Naruto si volta e mi fissa una manciata di secondi prima di sorridermi dolcemente e, prendendo la mia mano nella sua mi avvicina a lui. Io per un attimo sono sorpreso dalla velocità con cui è accaduto, prima di rilassarmi e sorridere. Faccio ruotare la mano nella sua fino ad intrecciare le nostre dita, in una lenta e tiepida carezza, e mi godo la sensazione delle nostre spalle che si sfiorano ad ogni passo, facendomi rabbrividire appena, e del suo sorriso felice e privo di ombre.
- Ti amo!- mi sussurra all’improvviso all’orecchio lui, prima di stamparmi un bacio sulla guancia, che ora sento arroventata.
Sollevo lo sguardo perdendomi nel suo dolce e caldo, come una coperta calda in pieno inverno, stupendomi ancora una volta della semplicità con cui riesce ad esternare i suoi sentimenti.
Ti amo…
Amore mio…
Quante volte mi ha detto queste ed altre cose simili, senza ipocrisia, senza paura, con estrema fiducia, mettendo semplicemente il suo cuore nelle mie mani?
Ed io? Io cosa gli ho detto?
Niente!
Alle sue manifestazioni d’amore sono sempre rimasto in silenzio, stordito e confuso. Certo ho sempre cercato di dargli qualcosa con i miei sguardi ed i miei gesti, ma le parole continuano sempre a restare congelate in gola, non riesco mai a dirgli cosa provo veramente…
È che ancora ho paura, paura che tutto questo sia solo un magnifico, stupendo sogno destinato a sciogliersi come neve al sole alle prime luci del mattino; troppe mattine, nella solitudine del mio letto a Suna, ho provato questa sgradevole sensazione, la sensazione di vivere un sogno ad occhi aperti… ed ora mi ritrovo ad aver paura del mattino, di svegliarmi e ritrovarmi di nuovo solo…
Ancora non riesco a capire come una persona fantastica come lui possa essersi innamorata di uno come me, come possa aver deciso di donarmi la sua luce, di rischiarare le mie tenebre…
Apro le labbra come per voler dire qualcosa, ma nessun suono esce ed allora le richiudo distogliendo lo sguardo, sentendomi miseramente sconfitto.
Ma Naruto non è tipo da arrendersi ed andarsene: con l’altra mano mi solleva il mento e mi bacia un’altra volta, lento, dolce, innamorato…
… e tutto quello che posso fare io è ricambiare…
La piazza centrale di Konoha è piena di falò le cui fiamme si innalzano rosse fino al cielo, dando l’impressione che stia andando a fuoco; attorno ad ogni falò sono stati disposti lunghi tronchi su cui ci si può sedere, e l’aria è impregnata dalle risate e dalle voci allegre degli abitanti del villaggio: sembra che la minaccia dell’Akatsuki non esiste questa notte, ma ad una seconda occhiata noto che è come se si volessero divertire a tutti i costi, come se questa fosse l’ultima occasione concessa loro per farlo. La mia testa bionda mi sorride per incoraggiarmi e, tenendo ancora le nostre mani allacciate, mi trascina verso il falò dove sono seduti i suoi amici, è appartato rispetto agli altri e sembra che ci siano proprio tutti…
Ci sono anche Temari e Kankuro, che ridacchiano maliziosamente appena mi vedono arrivare in compagnia della mia testa bionda: non credo che dimenticherò mai la loro espressione incredula quando gli ho raccontato come ho trascorso i due giorni che ho passato con Naruto, e nemmeno la fragorosa risata in cui sono esplosi quando si sono ripresi…
- Ma sei davvero Naruto?- chiede Kiba incredulo, squadrandolo più volte con un’espressione che non mi piace per nulla…
- E chi dovrei essere cagnaccio? Hai l’odorato fuori uso per caso?- lo prende in giro Naruto sedendosi ed invitandomi a prendere posto accanto a lui.
Naruto e Kiba cominciano a battibeccare animatamente producendo da soli la metà del casino che riempie la piazza, ed io sorrido contento: non è cambiato affatto dal bambino casinista ed attaccabrighe che ho conosciuto anni fa; eppure a volte, quando crede che nessuno lo stia guardando, i suoi occhi ed il suo sorriso vengono offuscati da una nube di dolore insostenibile…
… momenti in cui maledico Uchiha per la sua arroganza ed il suo egoismo!
Perché so che provengono da lui quelle ombre, dal suo ricordo, dal suo abbandono, dal suo rifiuto…
Stringo più forte le dita di Naruto che sono ancora allacciate alle mie, per cercare di non annegare in questo mare oscuro e tempestoso in cui si è trasformato il mio cuore…
… allora lui si volta verso di me prima guardandomi perplesso e poi sorridendomi dolcemente, basta questo ed il bacio veloce con cui mi carezza le labbra per rilassarmi.
- Lasciatelo dire Gaara: hai davvero un pessimo gusto!- esclama serio Kiba, e tutti gli altri sghignazzano in sottofondo.
- Che vorresti dire cagnaccio pulcioso?- salta su Naruto senza darmi il tempo per ribattere.
- Esattamente quello che ho detto! – risponde Kiba con un sorriso maliziosamente divertito – Che uno ragazzo attraente come lui avrebbe potuto scegliere qualcuno di meglio, invece che uno scorfano come te…- .
La mia testa calda scatta contro l’amico ancora prima di pensare, lo prende per il bavero dello yukata e lo solleva fino a portare i loro volti alla stessa altezza. E da qui parte l’ennesima zuffa tra quei due, sotto le occhiate divertite mie e degli altri.
La serata trascorre veloce e serena, animata dall’allegria scanzonata di Naruto e dei suoi amici, che non perdono occasione per punzecchiare e far arrabbiare la mia testa bionda, ed io mi sento veramente a mio agio con loro, mi ritrovo persino a sorride una volta o due: è così buffo il mio amore quando si imbroncia… sembra come se fossimo amici da tantissimo tempo.
A mezzanotte ci alziamo ed iniziamo a disporci per assistere ai fuochi d’artificio con cui si concluderà la festa. Vedo Naruto sollevare la testa per osservare il cielo, sul suo volto l’espressione rilassata ed entusiasta di un bambino: eppure ora che lo osservo meglio noto anche un’espressione diversa da quelle che conosco, un’espressione matura, decisa e calma che non gli ho mai vista prima, che gli da un’aria adulta…
… che rimodella i suoi tratti rendendolo se possibile ancora più attraente…
È come se avessi un uomo posato e sicuro di sé davanti a me, non un chiassoso adolescente…
I primi fuochi esplodono colorando di rosso e verde il cielo ed il profilo di Naruto. Lo guardo ancora mentre un nodo mi stringe lo stomaco ed il cuore mi batte più forte nel petto…
… non so cosa mi spinga, non so nemmeno perché…
… tutto quello che so è che questo è il momento giusto!
Mi sollevo appena sulla punta dei piedi per poter raggiungere con la bocca il suo orecchio.
- Ti amo!- confesso finalmente usando un tono deciso.
Subito Naruto si volta stupito verso di me: non se l’aspettava, posso leggerlo nei suoi occhi che adesso brillano come stelle.
Sciolgo la mia mano dalle sua e mi avvicino a lui abbracciandolo forte, per fargli sentire tutta l’emozione che mi sta scorrendo nelle vene.
- Ti amo!- mormoro ancora sulle sue labbra appena schiuse, prima di baciarle.
Sono cosciente della gente attorno a noi, alcuni non si sono resi conto di nulla altri ci stanno osservando sorpresi… ma non mi importa di nulla, l’unica cosa che conta veramente in questo momento è lui!
Finora sono stato così egoista e vigliacco da nascondermi dietro le mie paure, lasciando che Naruto esprimesse per entrambi i suoi sentimenti…
… non lo farò più! Non fingerò e non mi nasconderò più: questo amore è il nucleo della mia vita!
Naruto si allontana da me quel tanto che gli permette di parlare mantenendo un contatto, prendendo ancora una volta la mia mano nella sua.
- Vieni!- mi sussurra fissandomi dritto negli occhi.
E stranamente il suo sussurro nella mia testa riesce a sovrastare lo scoppio dei fuochi d’artificio e le esclamazioni stupite della folla.
Camminiamo veloci mentre ci dirigiamo al palazzo dell’Hokage, per goderci nella solitudine della mia stanza la fine della festa. Appena dentro mi avvicino al vetro della finestra illuminato dai riflessi colorati dei fuochi d’artificio: si gode una vista fantastica da qui! Naruto mi raggiunge e poggia il suo torace contro la mia schiena, avvolgendomi la vita con le sue braccia, stringendomi a sé; ed io mi rilasso all’istante contro di lui, ritrovandomi nel posto che amo di più al mondo.
Restiamo un po’ in silenzio a contemplare lo spettacolo pirotecnico, poi le labbra di Naruto cominciano a baciare la mia nuca ed il mio collo, mentre la mani sul davanti stanno lavorando per sciogliere la cintura bianca del mio yukata.
- Sono stanco della festa…- mi dice direttamente nell’orecchio, e la sua voce umida e calda mi penetra l’orecchio raggiungendo il cervello, liquefacendolo, ubriacandomi.
Sento le sue mani, ferme e gentili su di me, voltarmi appena riescono ad aprire il mio yukata; e così mi ritrovo con la schiena contro il vetro, le mani di Naruto intrecciate alle mie e mi tengono le braccia larghe ai lati del corpo e il suo sguardo denso sul mio corpo seminudo.
- Fatti vedere, amore mio…- mormora sorridendo mentre si inginocchia davanti a me, fissando intensamente la mia pelle illuminata da luci dorate e rosse che provengono dall’esterno – … bellissimo…- .
Me l’ha detto tante altre volte, ma sentirglielo dire ora con quella voce roca colma d’amore e di desiderio, mi fa accelerare il respiro per la felicità.
Come a rallentatore vedo la testa di Naruto chinarsi un po’ in avanti ed avvicinarsi a me, fino a poggiare le sue labbra sul mio addome, coprendone la pelle con tanti piccoli bacetti. Istintivamente mi libero della sua presa e passo le braccia attorno a lui: con un braccio gli stringo le spalle, mentre con l’altra mano affondata tra i suoi capelli lo spingo di più contro di me.
- Che buon odore ha la tua pelle…- bisbiglia rapito contro la mia pelle umida, ed il suo respiro caldo la solletica facendomi rabbrividire.
Le sue mani mi fanno scivolare lo yukata di dosso, seguendone la stoffa con le mani e carezzando quanta più pelle possibile. Percorrendo verso l’alto la linea dello sterno con le labbra, Naruto si rialza in piedi e ferma la sua bocca sulla mia gola.
- Spogliami!- sussurra lui tra un morso ed una lappata.
Rabbrividisco prima di staccare le mani dalle sue spalle e, percorrendogli il torace in un’unica leggere carezza da sopra la stoffa, che gli strappa tanti piccoli sospiri che soffia tutti contro la mia pelle facendomi impazzire, alla fine raggiungo la sua cintura. Mi tremano troppo le mani e solo dopo diversi tentativi riesco a slacciarla. Le ali dello yukata si aprono svelando ai miei occhi il suo fisico asciutto con i muscoli perfettamente delineati, dalle linee morbide e sinuose, ma decise ed invitanti. Passo lo sguardo su di lui come se fosse la prima volta che lo vedo nudo, mentre sento il cuore martellarmi nel petto e le mani bruciare dalla voglia di toccarlo. E ripeto la carezza di prima, ma al contrario: dal bordo dei suoi boxer faccio scivolare le mani, con i palmi e le dita ben aperti per poter toccare quanta più pelle possibile, fino a raggiungere le spalle, e da li, farle scorrere sulle sue braccia, lasciando cadere lo yukata a terra ormai dimenticato. Alla fine gli passo le braccia attorno al torace e comincio ad accarezzargli la schiena ampia, spingendomi sempre più contro di lui. Anche Naruto porta le sue mani sulla mia schiena e le fa scendere verso il basso, attardandosi solo un attimo sui miei glutei per strapparmi un grido strozzato, prima di scivolare sulle mie cosce, aprendole maggiormente, stringendole per avere una presa maggiore prima di issarmi fra le braccia. Istintivamente mi stringo di più a lui, lasciandomi sollevare e trasportare fino al letto, abbandonandomi docilmente su di esso in attesa che lui mi raggiunga, di sentire il suo corpo sul mio, la sua pelle a contatto con la mia…
Dopo questi ultimi giorni in cui abbiamo aggiunto il lato fisico alla nostra storia, questa è la prima volta che mi sento veramente consapevole di potergli donare tutto me stesso, perché finalmente ho compreso: in amore le parole altisonanti ed i timori sono totalmente inutili, sono un uomo e sono innamorato di lui, per questo voglio donargli tutto me stesso!
Semplicemente io appartengo a Naruto!
Solo e soltanto a lui!
La mia testa bionda mi raggiunge sul letto, dopo aver spogliato completamente me e se stesso, e si stende sopra di me, trascinandomi in un bacio che mi lascia il cervello liquefatto. Vagamente mi rendo conto che mi sta voltando e che le sue labbra stanno scivolando lente ed ustionanti lungo la mia colonna vertebrale, in basso, sempre più in basso, fino a toccarmi in un punto che mi urlare ed inarcare violentemente; stringo forte le lenzuola tra le mani, mentre allargo di più le gambe per concedergli più spazio e mi spingo verso di lui. Il gioco di Naruto va avanti a lungo, portandomi velocemente alla follia, fino a che non ritiene che io sia sufficientemente preparato. Quindi risale verso di me, curando che ogni centimetro della sua pelle sfiori la mia, strappandomi altri sospiri e brividi.
- Voltati, voglio vederti in viso quando facciamo l’amore!- mi dice gentilmente con un tono di voce così alterato dalla passione da non sembrare neanche il suo.
Stordito dal piacere mi muovo lentamente fino a ritornare in posizione supina, Naruto mi sorride, con quel sorriso a metà tra il desiderio e la dolcezza, ed io senza quasi rendermene realmente contro l’ho abbracciato ed ora mi sto sfregando contro di lui, cercando di trarre piacere dai piccoli brividi che sfrigolano sulla mia pelle…
… se non si sbriga finirò per impazzire…
Finalmente Naruto si decide ed entra dentro di me strappandomi grida e parole smozzicate.
Perso come sono nel piacere, avverto appena la voce di Naruto vicina al mio orecchio.
- Mi sono innamorato di te, Gaara... veramente... non ti lascerò mai a nessun altro, sei solo mio!- la sua voce è quella dolce di sempre, ma posso intuire un sottofondo di possesso e minaccia.
Tutto l’amore che provo per lui, alle sue parole, esplode incendiandomi il sangue ed il corpo, avvampando impietosamente nel profondo della mia anima, portandomi a bruciare come mai prima d’ora.
- … Solo tuo… solo tuo… solo tuo…- continuo a ripetere sconnessamente.
Fino a che non mi è più possibile parlare, ma solo inarcarmi e gridare fino a sentire la gola in fiamme.

Naruto sta dormendo al mio fianco, stringendomi possessivo a sé.
Io non riesco a dormire, avverto ancora il corpo scosso dal piacere, una corrente elettrica che non mi da pace, che mi brucia senza riuscire a consumarsi.
Osservo il suo volto dolcemente addormentato ripercorrendone i tratti con la punta delle dita, leggere per non svegliarlo.
Dentro di me sto esplodendo per la felicità!
Naruto si muove nel sonno stringendomi inconsciamente di più a sé, ed io sorrido sistemandomi meglio contro di lui.
- Ti amo da impazzire, amore mio!- mormoro sulle sue labbra prima di baciarlo con una convinzione che non avrei mai creduto di possedere, certo che stia dormendo e che non mi possa sentire.
Ed invece, appena le mie labbra toccano le sue, le sento tendersi in un sorriso, prima di schiudersi e rispondere al mio bacio.
Stava facendo finta di dormire!
Quando mi allontano da lui, lo vedo socchiudere gli occhi e sorridere ampiamente.
- Ti amo da impazzire, amore mio!- ripete le mie parole in un sussurro caldo e dolce che mi fa rabbrividire.
Ed allora anch’io sorrido per poggiare la mia testa contro la sua spalla, con la piacevole sensazione che questa notte ci abbia legato definitivamente l’uno all’altro.