I DONI DEL TEMPO
Tempo...
è difficile parlare di te.
Passi
su ogni cosa, evento, emozione, eppure nulla altera il tuo
divenire...
Testimoni
discrete e certo non timorose, due piccole creature del cielo, che
intrecciano
i loro canti nel silenzio di quel freddo mattino...
Un
passero che si confonde con i colori del mondo circostante e un
piccolissimo pettirosso che con la sua macchia scarlatta, spicca come
un fuoco acceso, in mezzo ai colori scuri e tristi dell'inverno
inoltrato...
I
loro gorgheggi attirano l'attenzione di un bimbo che mai aveva visto
due creature così piccole.
Piccolo
anche lui, non si chiedeva nulla, anche se i suoi occhi spalancati
erano colmi di stupore e certo, anche di mille curiosità che
non sapeva come soddisfare.
Ma
per il momento si accontenta di guardare quelle creature e ascoltare
i loro trilli.
<<
Mamma, ascolta, sembra che parlino... ma perché nessuno
può
capire cosa si dicono?>>
<<
Tesoro... non è facile capire il linguaggio degli
uccellini...
Essi
cantano perché nessuno sa farlo come loro... in questo modo
possono rallegrare chi li ascolta.
Anche
tu quando li hai sentiti hai sorriso e sei rimasto
incantato!>>
Il
bimbo si ferma pensando a quello che ascolta e con la tipica gioia di
una creatura nuova, dice:
<<Mamma...
io vorrei vedere quei due, anche quando non cantano.
Vorrei
guardarli e ascoltarli, perché nessuna musica
sarà mai
uguale a quella che sento quando cinguettano!>>
Lei
si ferma colpita e, come se vedesse il bimbo per la prima volta,
tende l'orecchio, quasi per... “sentire” la stessa
melodia.
Lui,
senza saperlo, le aveva ricordato che non ascoltava più, se
non distrattamente, anche le piccole cose che prima la facevano
sorridere di tenerezza.
<<
Mamma... perchè sei silenziosa?
Senti
anche tu la musica che gli uccellini cantano?
Vero
che è bella?
Mette
il caldo nel cuore e... mi fa sentire le lacrime,... ma non sono
triste, sai?
Non
pensare che sono triste... >>
Cercava
di spiegarsi il nodo in gola, ma non riusciva a farlo e, preoccupato,
provava a tranquillizzarla.
Si
fermano un attimo e lei in silenzio, accoglie la sua manina gelata
nelle tasche del cappotto scaldandola immediatamente in quel nido
caldo.
Anche
lui, come quei piccoli esserini, cercava il calore e nonostante il
freddo non voleva lasciare quel posto magico.
Né
quelle creature che per un attimo avevano cantato una canzone solo
per lui.
Senza
saperlo!
Che
gioia avevano regalato a quell' angelo...
Non
è ancora soddisfatto il bimbo, quando chiede:
<<
Mamma... il più piccolo ha una macchia rossa
qui...>>
e
si batte il palmo aperto sul cuoricino che pulsava forte dentro di
lui, alzando lo sguardo curioso, in attesa:
<<Perché?>>
E
lei, un po' sorpresa e senza parole dice:
<<Sai,
non lo so, ma mi piace pensare che tutto quello che abbiamo
è
un dono, niente è fatto per sbaglio, e anche quel piccolo
uccellino, che si chiama pettirosso, ha avuto il suo regalo.
Una
piccola macchia rossa che gli ha dato il nome.
Anche
lui ha fatto felice qualcuno... un giorno.
Prima
ti sei preoccupato perché non volevi che fossi triste per te.
Ma
non lo ero, sapevo che cosa sentivi e non volevo distrarti.
Dovevi
ascoltare “bene” ogni cosa senza paura.
Non
dimenticare di ascoltare quello che puoi sentire anche quando
c'è
silenzio.
Anche
allora puoi udire un canto, un soffio di vento...
Ogni
cosa che non senti con le orecchie, l'ascolti nel cuore.
Aprilo!!!
NON
LASCIARLO CHIUDERE MAI!
NEANCHE
QUANDO FA MALE!!!
Finché
batte, tu puoi sentirlo.
Finché
vivi tu puoi ascoltare la musica che hai appena udito.
Ogni
volta puoi tornare qui, e ricordare la gioia di questo momento.
Sarà
con te sempre, se lo vorrai.>>
Il
bimbo era attento e sembrava capire ogni cosa...
Il
suo piccolo cuore custodiva gelosamente tutto e sembrava orgoglioso
di
quello
che stava imparando.
Sentiva
che era importante e cercava di non perdere nulla.
Capiva
che era un momento unico, irripetibile, magico.
Come
la vita, quando sorprende chi crede nella sua magia...
Anche
tu mi hai sorpreso.
Anche
tu hai aperto la porta al nuovo dentro di me.
E
in te!
Anche
tu mi hai fatto ascoltare il tuo canto...
Non
so se ho colto tutti i suoi colori, ma... se mi è sfuggito
qualcosa, custodiscilo tu, dentro di te.
Perché
non si perda la sua melodia, la magia di attimi che ancora non
conosco e voglio scoprire...
con
te...
Senza
dubbi, senza paura...
<<Non
dubitare più, ti prego...>>
<<Neanche
di te...>>
Lo
ricordo sai?
E
il tempo scorre inesorabile, veloce o lento, ma ogni attimo che passa
è un
passo
verso la nuova vita.
Verso
te!
Con
amore.
Laramel