Le ali... nascoste
 
“Tu non conosci quali vie ha scelto il Padre per arrivare a te, a noi, e realizzare il Suo Disegno per la nostra vita... eppure “sai“ che accadrà tutto ciò che Lui ha pensato, per rendere la nostra gioia un dono, anche per chi, accanto a noi, non crede che possa realizzarsi pienamente.
Non in questo modo almeno.
Eppure questo è ciò che faremo, sapendo che non lascerà nulla al caso, ma ogni cosa sarà un segno per quanti incroceranno il nostro percorso...
Anima mia, il tuo cuore attende ed è colmo di tanta gioia, la stessa che sento in me, ma in silenzio ancora, nella pace che scende poco a poco e invade tutto il tuo essere.
Niente potrà mai eguagliare questi attimi che vivi, respiri e senti che si susseguono come fotogrammi di un film di cui non conosci la trama, anche se in alcuni momenti sembra di sapere tutta la storia e anche il suo finale.
Com'è prevedibile l'uomo nelle sue reazioni, quasi fosse un dejà vu di tutto questo... 
E come invece il Progettista sa e conosce anche la più piccola increspatura che si crea, quando le cose non vanno per il loro verso.
Nonostante tutto, ogni cosa, ogni strumento, viene usato per creare quel Disegno
così come Lui vuole che sia realizzato.
Per quanti colori anche diversi useremo, Lui saprà renderlo unico...”
 
Il tempo... davvero può sembrare infinito nell'attesa.
In un'alternanza di momenti, giorni, ognuno di essi vissuto totalmente, fino all'ultimo 
istante, continuavo ad alimentare quell'incredibile fuoco che non voleva spegnersi, ma continuava a bruciare e non sembrava voler mai esaurirsi da solo.
Una notte, questo fuoco ha consumato in un istante, l'attesa interminabile...
Come?
Nel buio, ad occhi spalancati, e una stanchezza infinita che saliva da dentro, come un fiume quando rompe gli argini, io sentivo che si portava via la mia vita, senza che potessi reagire in alcun modo, per arrestare la sua corsa distruttiva.
Me ne stavo lì, silenziosamente immobile, ad ascoltare quello che succedeva, e non potevo, né volevo fare nulla per evitalo... 
Ho ceduto le armi dicendo:
“Non posso nulla contro di te... mi arrendo.“
E io, che sentivo la vita scivolare via, restavo lì, inerme, ma senza alcun timore, senza nulla che somigliasse a una ribellione dentro di me...
Oh no, ero in attesa di vedere cosa sarebbe accaduto, contenta che stesse arrivando la fine di tutto...
Era una liberazione, finalmente...
Così ho creduto, ma dentro di me qualcosa si spezzava e non ero più la stessa, lo sentivo.
Quella notte, la più lunga, la più buia, ma anche quella in cui ho capito cos'era l'abbandonarsi a qualcosa da cui si può non tornare indietro.
Forse quella sensazione di ineluttabile e inevitabile, mi ha fatto ritrovare Lui.
Lui, che da quel momento ha preso in sé la vita che stava uscendo da un'anima per incontrare la pace.
Confusamente capivo che sfuggendo, si portava via quella parte di me che voleva ancora respirare, amare, “sentire”, ma aveva paura... perché è rischioso amare fino a sentirsi morire sapendo che l'attesa non si compirà mai.
Eppure, nonostante tutto questo, era così facile lasciarsi andare, cancellare tutto, quasi che l'oblio potesse annullare ogni cosa.
Ogni attimo, ogni pensiero, tutto quello che avevo custodito nel silenzio, per non impoverirlo con troppe parole, se ne andava via e io con lui...
So che quella notte, nel buio, in silenzio, per un attimo ho sfiorato la morte, e come per ognuno, quando è di fronte all'inevitabile, non è la paura che si mostra, ma l'abbandona.
Null'altro è possibile ormai.
Resta solo questo!
Ma l'oscurità non può durare per sempre....
Un nuovo giorno s'insinua lentamente, penetrando il buio con la sua luce!
Con fermezza, una voce scuote “silenziosamente” il mio cuore:
“Ehi, c'è ancora la vita che attende il tuo “Sì”.“
E' facile, lasciarsi convincere...
Ma nulla è più come ieri... e il vuoto che sento... come posso colmarlo ora?
E la voce continuava a parlare, chiedendomi:
“Vuoi ascoltare quello che ti dirò?“
“O il timore è più grande del tuo coraggio?”
Quella voce sembrava scuotere l'apatia che penetrava silenziosamente nell'anima,
chiedendomi di rischiare... dovevo decidere, sapevo di non avere più molto tempo.
Potevo ricominciare, ma solo se lo volevo davvero, e ora capivo che nulla mi avrebbe fermato.
Quando si sceglie la vita, tutto è ancora possibile. 
Volevo ascoltare, anche se il timore rimaneva come uno scudo a proteggere quell'amore che nonostante tutto voleva vivere e ricominciare a fluire libero dentro di me.
“Ogni attimo, in cui puoi sentire il tuo respiro, è unico, non ce ne saranno altri uguali, nonostante sembrino ripetersi senza sosta...
La vita non interrompe il suo corso solo perché una luce si spegne... e fino all'ultimo istante, tu puoi scegliere, puoi ridare senso al tuo primo “Sì”, quello in cui la tua anima non aveva dubbi, ma rispondeva all'Amore per amore.
Quante cose si possono fare per amore...
Quanto può cambiare un'esistenza per un gesto silenzioso e sublime come un “Sì”.
Tu lo sai bene, perché sei qui, e stai per scoprirlo!”
Quell'amore, ancora una volta chiedendomi di rischiare, si manifesta per cancellare ogni dubbio, dicendo: “Non avere paura!”
Per quanto tempo hai continuato a ripeterlo?
Ed io, rileggendo le tue parole, cercavo la chiave per aprire quella porta ancora chiusa, un muro costruito nell'anima, per impedire a chiunque di ferirmi ancora.
I ricordi fluivano ormai come il fiume e null'altro potevo fare, se non esserne travolta,
ma adesso non li temevo più; erano il passato che non poteva cambiare, e avevo in
mano la chiave per aprire quella porta, finalmente.
L'ho sempre avuta, ma non lo sapevo.
”Il perdono” apre tutte le porte, ora lo sai” ripete come un'eco la voce scuotendo ancora silenziosamente il cuore, dentro di me.
La leggerezza e la gioia accompagnano i giorni dell'attesa che ancora restano e le ali
nascoste, finalmente si apriranno per l'ultimo volo... insieme.
 
“La senti la gioia?
E' lì, è con te, finalmente. Ora, davvero tutto è possibile sai?
A presto anima mia.“