Ambientazione: Prima di “Angeli e Demoni”, “Il codice Da Vinci” e “Il simbolo perduto”. Peter non è ancora il celebre simbolista noto in tutto il modo che tutti conosciamo, ma ha appena iniziato la sua carrirera accademica.
Note: Mentre leggevo “Il simbolo perduto” una serie di immagini, alcune tenere altre sensuali, con protagonisti Robert e Peter, mi hanno letteralmente invaso il cervello, perché quei due insieme sono semplicemente perfetti. E questa shot è la trasposizione di una di esse. È nata quando mi sono chiesto come sarebbe stato il risveglio di Robert dopo la sua prima volta con Peter. Ho pensato ai suoi dubbi e timori sui propri sentimenti e su quelli dell’amico, soprattuto perché l’altro era sposatissimo. Spero quindi che il risultato sia credibile.

Risveglio



Ti svegli bizzarramente contento ed è troppo tempo che non provi una sensazione simile.
D’istinto sai che ti è capitato qualcosa di meraviglioso, ma sei ancora troppo assonnato per poter mettere a fuoco i tuoi ricordi. Allora, con gli occhi ancora chiusi, tenti di concentrarti e la prima sensazione che avverti è quella liscia e scivolosa del lenzuolo di seta sulla pelle. Impegnandoti un po’ di più scopri che sei disteso prono, con le braccia piegate sotto il cuscino e il viso girato di lato, le coperte ti avvolgono dalla curva del bacino in giù lasciando tutta la tua schiena nuda scoperta e senza vestiti è anche la parte inferiore del tuo corpo.
Stendi le gambe e un caldo dolore si scioglie dentro i tuoi muscoli, sospiri e non vuoi pensare a quanto protesterà la tua schiena quando cercherai di muoverti. Strofini la guancia sul cuscino, aspirando il leggero aroma di lavanda che impregna la stoffa, e cerchi di ricordare come sei finito nudo tra lenzuola di seta.
Ricordi ampie mani calde e morbide che scivolano lente sulla tua pelle, strappandoti brividi su brividi. Rammenti una bocca umida e dolce, appena circondata dall’ispido della barba disegnare decine di percorsi incandescenti sul tuo corpo, incendiandoti il sangue.
Rivedi occhi grigi screziati dolcemente dalla luce ambrata delle abat-jour piantati nei tuoi, riascolti la tua voce stranamente roca pronunciare distintamente un nome: Peter! E tutto il tuo mondo viene illuminato a giorno dalla scarica elettrica di un fulmine.
Hai fatto l’amore con il tuo migliore amico.
Serri le palpebre e affondi il viso nel cuscino, mentre ricordi cocenti della notte che avete passato insieme si riversano caoticamente dentro la tua mente. Un piccolo gemito frustrato rotola tra le tue labbra quando senti l’eccitazione tornare a risvegliarsi nel tuo ventre.
Facendo forza su te stesso cerchi di riprendere il controllo per poter analizzare quello che è accaduto tra voi in maniera razionale, perché questo è l’unico modo che conosci per non farti prendere dal panico.
Le cose tra Peter e sua moglie non andavano bene già molto tempo e decidi di ignorare il senso di sollievo che provi al solo pensiero. Tante volte si è confidato con te, spiegandoti chiaramente che il suo matrimonio era finito e che non hanno mai formalizzato la cosa soltanto perché nella buona società dare l’immagine di una famiglia unita e perbene è tutto.
Pur di tenere insieme i pezzi del suo matrimonio, Peter ha accettato di chiudere gli occhi e di non vedere la sfilza di amanti che stringevano sua moglie tra le braccia. Il tuo amico è sempre stato un uomo molto forte, mai lo hai visto depresso o semplicemente abbattuto, ma quella volta che si è sfogato con te era davvero ridotto a uno straccio.
Ti ha quasi fatto paura vedere l’incrollabile Peter Solomon in quello stato.
E tu l’hai sempre sostenuto, cercando di tranquillizzarlo, di lenire almeno un po’ il dolore delle sue ferite e di aggiungere la tua forza alla sua. Sei sempre stato un buon amico e questo Peter te lo ha ripetute infinite volte.
Cosa è cambiato allora nella vostra amicizia per farvi finire l’uno tra le braccia dell’altro?
Non sai darti una risposta, nella tua mente è tutto troppo confuso, ma lo stesso ti sforzi per venire a capo della matassa ingarbugliata dei tuoi sentimenti. Nel buio pastoso dietro le tue palpebre chiuse lentamente si forma l’immagine impeccabile ed elegante di Peter che tanto bene conosci e inconsapevolmente un sorriso dolce ti piega le labbra. Il tuo cuore manca un battito al suo solo pensiero e capisci in modo confuso che Peter è la chiave di tutto.
Verso di lui hai sempre provato un’adorazione talmente profonda da sforare quasi nella venerazione pura e semplice. Hai preferito non soffermarti mai su quell’incomprensibile balbettio che coglieva il tuo cuore ogni volta che le sue iridi d’acciaio ti sfioravano, su quel senso di attrazione e repulsione che ti coglieva ogni volta che ti era vicino, ignorando quella brama quasi feroce di essere notato da lui, di ricevere un suo segno d’approvazione, qualsiasi cosa che ti facesse sentire un passo più vicino a lui. Hai preferito non capire cosa si nascondesse dietro tutto questo e sei scappato da te stesse e dai tuoi sentimenti per non essere ferito, consapevole che fra di voi non avrebbe potuto esserci null’altro che una splendida amicizia.
Ma ora hai l’opportunità di vedere tutto sotto una nuova luce, realizzare quei desideri che hai contemplato solo lontanamente, timoroso di afferrarle e stringerle nelle tue mani tremanti.
Puoi finalmente avere Peter completamente per te.
E quest’ultimo pensiero è come un meccanismo che scatta, spalancando le porte della tua anima su segreti che hai tenuto nascosto perfino a te stesso. E per la prima volta ti senti pronto ad accettarli e nel farlo ti senti inspiegabilmente libero, perché sai che stai accettando anche te stesso.
Mentre sei immerso in queste riflessioni la porta della stanza si apre ruotando docilmente sui cardini. Dei passi felpati si avvicinano al letto e tu resti immobile, con il fiato sospeso, fingendo di dormire. Perché se ormai sai quali siano i tuoi sentimenti, non puoi certo dire di conoscere quelli che Peter prova per te. Infondo durante la notte appena trascorsa non avete parlato molto di voi.
Senti il materasso piegarsi sotto il peso del nuovo arrivato e il battito del tuo cuore accelerare furiosamente per l’aspettativa e il timore. Peter si muove accanto a te in un morbido fruscio di seta, poi il suo respiro è sulla tua pelle insieme alle sue labbra che lasciano umidi baci sulle scapole. È un gesto così inaspettato che a stento riesci a trattenere un fremito.
- Avanti Robert apri gli occhi, lo so che sei sveglio.- ti dice divertito soffiando la sua risata bassa e roca direttamente sulla tua pelle umida, scatenandoti una cascata di brividi.
Scoperto, ti volti lentamente verso di lui con un sorriso imbarazzato non sapendo davvero cosa aspettarti da quell’iniziativa. E anneghi immediatamente nel grigio dei suoi occhi, avvolgente come un drappo di soffice velluto, screziato da una dolcezza che mai hai visto caratterizzare Peter, neanche quando si rivolgeva a sua moglie.
Tutti i tuoi dubbi evaporano rapidamente incrociando quello sguardo e tutto ciò che resta è quel sentimento sfuggente, troppo ampio per non spaventarti e che ancora non riesci a chiamare con il suo nome.
Peter è chinato su di te con una bella espressione felice e soddisfatta in volto, tu sollevi le braccia e le incroci dietro il suo collo, tirandolo verso di te, gioendo quando avverti nuovamente il calore del suo corpo sul tuo.
- Buongiorno.- bisbigli sulle sue labbra prima di baciarlo.
Quando la sua bocca umida e dolce si schiude cercando la tua, comprendi che per voi non c’era nessun’altra conclusione, che fin dal principio eravate destinati a questo. E allora ti lasci andare completamente a lui, senza alcuna remore, in piena libertà, consapevole finalmente dei tuoi desideri e delle tue azioni.
E non hai mai provato niente di più bello.