NOTE: questa è un piccolo delirio nata guardando le foto che vedrete sotto fra Cristiano e Leo del classico… per tutta la partita quando si incontravano o incrociavano guardavano da un’altra parte e per Cris è risaputa la sua scarsa simpatia per Leo, ma Leo mi ha stupito. E dalle facce che faceva quando Cris passava sereno, tranquillo e sorridente, facce davvero da ‘non so che pesci prendere’, non potevo che pensare male. Ho fatto le solite operazioni matematiche e mi sono divertita ad infierire su di lui con questa fic. Poi Alexis, che amo, Dani, che mi intriga, e Thiago, che non conosco bene, si sono inseriti da soli facendo quel che volevano.
Odio il Barcellona, amo il Real Madrid e sono milanista. Però questa si è scritta da sola!
Buona lettura.
Baci Akane
 
AMORE NON CORRISPOSTO
 


/ Brocken Strings - Nelly Furtado ft. James Morrison/

- Leo si può sapere che diavolo ti è successo stasera? -
 Chiese accusatore Dani che non aveva certo peli sulla lingua. Aveva sempre la sua perenne aria truce ben stampata in faccia, aria che toglieva quando era allegro e sorrideva e si trasformava del tutto, altrimenti tendeva ad essere cupo ed incazzoso di natura.
Leo sapeva perfettamente a cosa si riferiva, quindi non perse inutile tempo a fingere di non capire. Si ammosciò più di quanto già non lo fosse e seduto in panchina con ancora la doccia da fare, si guardò le mani che si tormentava timidamente. Che avesse qualcosa la mascotte della squadra era evidente e appena Alex lo percepì -più che altro aveva percepito Dani…- si fiondò lì da lui.
Era appena uscito dalla doccia ed era tutto bagnato con l’asciugamano intorno alla vita, un altro più piccolo se lo stava passando sul viso e sul collo. Dani lo fissò distratto per poi tornare con più impegno a squadrarlo come avesse dei raggi X al posto degli occhi.
- Che c’è? - Chiese da bravo impiccione. Dani si sedette accanto al numero dieci tornando a lui, abbassò il tono capendo che magari era una cosa di cui non voleva parlarne davanti agli altri che già erano di malumore o depressi per conto loro, sempre per via della sconfitta bruciante proprio contro gli odiati del Real Madrid. Non una squadra qualunque, il Real Madrid!
Come avevano potuto perdere per di più giocando in quel modo?
Loro che si vantavano tanto del possesso palla più devastante della storia del calcio, quella sera era come se fossero stati giocatori di una qualunque buona squadra, non gli eccelsi del Barcellona.
E Lionel Messi primo fra tutti.
- Ne parliamo dopo? - Dani si era ammorbidito subito nonostante la mania di attaccare sia pure lui fosse un difensore.
Leo annuì e Alex fece l’aria da ‘che cazzo succede?’ al di sopra del capo chino del loro compagno. Dani fece il gesto di ‘ti spiego dopo’ e così si alzarono lasciandolo in pace.
Quando il dopo arrivò fu perché si erano radunati tutti insieme a casa di Leo. Quei tutti comprendevano uno dei migliori amici di Leo, Dani Alves, il prezzemolino Alexis Sanchez e l’inseparabile Thiago Alcantara.
Dani era amico di Leo e voleva capire cosa gli era successo, chiaro come il sole, per lui, che qualcosa comunque era capitato al suo pupillo. Alex voleva essere messo in mezzo a tutto per sapere ogni cosa possibile e soprattutto tutti i fatti che in qualche modo coinvolgevano Dani. Thiago sostanzialmente era lì solo per tenere sotto controllo Dani e Alex.
Erano seduti sul divano di Leo, a doppio angolo che ricopriva tutta la parete, sorseggiavano qualcosa di fresco e analcolico anche se poi Dani aveva ripiegato su una birra.
Thiago in effetti non aveva nemmeno bene idea di che cosa succedesse, Alex men che mai ma Dani sembrava immaginarlo.
- L’ho notato all’ultimo classico. Non che tu abbia giocato male, quella volta, però eri evidentemente frenato da qualcosa, all’epoca mi sono chiesto che diavolo ti prendesse, poi hai passato quel periodo in cui non riuscivi a segnare e mi hai dato conferma che qualcosa avessi. Ora però è chiaro come il sole. Cos’hai? Ti intimidisce Cristiano? - Al sentirlo Alex e Thiago scoppiarono in una fragorosa e alquanto sguaiata risata assurda, dopo essersi piegati in due, aver pianto ed essere stati inceneriti dai due occhi verdi di Dani, questi proseguì ignorandoli notando invece che doveva averci preso vista la faccia rossissima di Leo.
Le mani erano quasi completamente torte, ormai, tanto che se le stringeva imbarazzato.
- Sapevo che c’entrava lui! Stasera non l’hai nemmeno guardato in faccia! Hai stretto mani e guardato negli occhi tutti, arrivato a lui non l’hai nemmeno fissato. Hai guardato dall’altra parte ed ogni volta che lo incrociavi non reggevi lo sguardo. Alla fine ti ha cercato per farti i complimenti come di rito e hai chiuso gli occhi eludendolo. - Poteva andare avanti tutta la sera con questa teoria e mano a mano che lo faceva, Alex e Thiago che stavano ridacchiando ancora smisero repentinamente facendosi prima stupiti poi seri poi esterrefatti ed increduli. Allora non la stava sparando grossa per tirarlo su di morale!
- Non l’hai mai fatto, specie con lui. Hai sempre retto ogni confronto, di ogni tipo. Ma stasera proprio fuggivi da lui e quando lo sorpassavi facevi delle facce che erano tutte un programma! - Leo alla fine si morse il labbro per non sospirare sconsolato ma era evidente che si trattava di quello. Ci doveva aver preso.
- Ma Leo… è così? Hai un debole per lui? - Sparò Alex sensibile a quel tipo di discorsi visti i suoi precedenti, la cotta allucinante che si era preso per il suo ex compagno di squadra all’Udinese era ancora fresca seppure la stava pian piano superando. Grazie a quei nuovi amici.
- Debole? Io pensavo che lo intimidisse e basta! - Esclamò Dani rendendosi conto che il discorso gli era sfuggito di mano.
Alex strinse le spalle e lo guardò come per dire che era davvero tardo… Dani fece una smorfia e mentre loro comunicavano a gesti e facce, Thiago, quello più sensibile dei tre, si spostò, si accucciò davanti a Leo e attese che lo guardasse in viso, quindi capendolo perfettamente gli mise le mani sulle ginocchia per trasmettergli coraggio.
- E’ così? Si tratta di questo? Hai un debole per lui? È per questo che quando ce l’hai davanti evadi, ti imbarazzi, sei distratto e non sei il solito? - Ora che glielo faceva notare capiva che era proprio vero.
Leo a quel punto mantenendo il viso basso, annuì arrossendo ulteriormente. Se ne vergognava molto, ci aveva pensato tantissimo, quell’inverno, ed era arrivato all’unica conclusione che si trattava di quello, aveva anche faticato ad accettarlo, poi quando alla fine ce l’aveva fatta -complice anche il non vederlo mai- l’aveva riavuto davanti ed era crollata ogni buona conquista personale.
- Pensavo di saperla gestire, che non fosse così grave, che dovessi solo accettarlo e assimilarlo ed invece quando l’ho rivisto… ho visto che non mi guardava nemmeno… insomma, mi sono sentito… - Aveva una vocina sottile e flebile, era amareggiato e non sapeva nemmeno cosa dire, le parole gli mancavano.
Se l’amore non corrisposto gli faceva un tale effetto era davvero da sperare che o non si innamorasse mai o che fosse ricambiato sempre!
Thiago fu lieto di sentire che gli altri due si erano fatti seri e sapendone qualcosa di amori non corrisposti, come tutti gli altri presenti, disse piano e incoraggiante.
- Cosa vuoi, lui non è uno particolarmente sensibile o gentile… -
- E’ una bestia! - Esclamò Dani subito. Non aveva mai digerito Cristiano, Thiago riusciva ad essere più obiettivo mentre Alex non si era nemmeno mai posto la domanda.
- Poteva essere come, che ne so, Ricardo? È in assoluto uno dei più gentili, rispettosi e a modo… sicuramente sarebbe stato meno traumatico! L’ho conosciuto, Ricardo, è davvero delizioso come persona… - Cominciò Leo esternando le mille paturnie che aveva avuto in mente per tutto il tempo.
- Sì, anche Cris l’ha notato! - Esclamò Alexis con la sensibilità di un elefante! Dani e Thiago lo guardarono incenerendolo e Leo sospirò sofferente. Era proprio quello il problema…
- Lo so che stanno insieme, insomma le voci corrono fra noi giocatori… non è praticamente ufficiale ma bisogna essere idioti per non notarlo. Un po’ è per questo che mi brucia. È proprio uno di quei casi senza la minima speranza. Poi indipendentemente da lui, quello non mi nota proprio anzi, penso mi odi per la storia dei continui confronti che fanno sempre fra di noi… -
- E’ anche normale, la maggior parte dice che tu sei più forte, sei tu quello che ha vinto tre palloni d’oro, dopotutto… e mentre Ricardo magari ti ammira, a lui stai sulle palle… - questa volta era stato Dani il caprone insensibile e Thiago lo sgomitò per farlo smettere di parlare. Leo era praticamente a terra, sembrava uno zerbino, andando avanti così non avrebbe saputo come tirarlo su.
- Non c’è niente da fare, non è innamorato di Ricardo. Sarebbe più facile ma non lo è. Ha la cotta per Cristiano. Ed onestamente non è che posso dargli torto, insomma non è di certo il carlino Pepe… è facile prendersi una cotta per lui. Il problema è il caratteraccio, si sa… - Replicò Alex più pratico cercando di fare il punto della situazione a modo suo.
- Il problema è che Cris non lo ricambia perché è già impegnato. Ed anche se non fosse con Riky lo è in ogni caso con Irina… - Mise i puntini sulle i Thiago, puntini demoliti da Dani che tornò alla carica brusco come suo solito:
- Ma per favore… se quello è etero io sono un monaco di clausura! -
Alex si mise a ridere e perfino Leo sorrise. Thiago sospirò sollevato quindi non lo guardò male sebbene avesse dei conti personali in sospeso anche con lui per via di Alex…
- Ok, Irina è la classica copertura, magari vuole fare una famiglia più numerosa, che ne so… i figli sono sempre un richiamo molto forte per chiunque. Ed ok, è gay. È anche risaputo, su questo siamo tutti d’accordo. Come è risaputo però che sta con Riky. Fondamentalmente il problema è questo, non certo il suo carattere… se a Leo piace un motivo c’è e non basta che sia gnocco… e non spariamo stronzate su lui che lo odia e cose simili! Cris era solo concentrato sulla partita, non voleva distrarsi e lui è il suo rivale numero uno, sul campo. Tutto lì! - Thiago mise fine ad ogni possibile speculazione e Leo non seppe se doveva a quel punto sentirsi meglio o cosa, ma Alex voleva anche capire…
- Ma cosa ti piace di lui a parte l’aspetto scopabilissimo? - anche Alex era bisessuale con maggiori tendenze gay, di conseguenza quei discorsi con lui erano normali. Allo sguardo esasperato di Thiago si affrettò a correggere il tiro: - Voglio dire, io ho perso la testa per un mio ex compagno all’Udinese, Antonio Di Natale, e lui non è un bel tipo cioè non è un Cristiano Ronaldo. È normale, insomma. Bel corpo, certo, ma tutto lì. Comunque me ne sono innamorato perché aveva quel carattere così… così… gentile, aperto, sensibile, allegro, paziente… era così umile… si parlava bene, si stava da Dio con lui. Tutti lo adoravano. Cioè è facile innamorarsi di uno così. Come Riky, per dire… - E di nuovo a parare lì!
Thiago sospirò e Dani lo fissò male ma per altri motivi.
Leggasi gelosia.
- Di Natale, eh? Ho presente… bravo, quello… sprecato in quella squadra… ma ormai… - Cercava di demolirlo in qualche modo ma non ci riuscì e Leo si agganciò al suo discorso per sfogarsi, aprirsi e fare ulteriore chiarezza per sé stesso.
- Era quello che mi dicevo io. Pensando a Cris pensavo automaticamente a Riky e mi chiedevo perché non lui… è vero… solitamente ci si innamora più facilmente di un buon carattere ma cosa posso dire? Cristiano mi ha preso in un modo che non pensavo possibile… e me ne sono accorto proprio in quel periodo. Quella sera ne ho avuto conferma, ci ho rimuginato su per tutto questo tempo per poi decidere che non c’era comunque niente da fare, così ho messo tutto da parte. Salvo ricaderci tragicamente stasera. Non capisco proprio perché… non è mai successo niente fra noi, non ci siamo mai parlati, nemmeno insultati, se è per questo. È sempre stato educato il minimo indispensabile, per non subire influenze varie visti tutti i confronti continui fra noi due si è sempre tenuto a debita ed onesta distanza. Non ha mia fatto niente di che né in positivo né in negativo. Non so cosa sia stato. Forse quella sua alta considerazione di sé, quel suo coraggio di viversi a pieno senza vergogna, di fare tutto quel che gli pare ad ogni costo, con spavalderia, senza timore… forse… forse quel suo sguardo sensuale e sicuro di sé che brucia chiunque fissi… o quel suo non considerare nessuno alla sua altezza se non, forse, solo chi ama. E non sono io fra questi. Anche se tutti dicono che io magari gli sono superiore lui non ci perde il sonno, non si volta indietro, non ci crede… lui è convinto che così non è e va avanti come vuole! O forse il fatto che semplicemente ha una personalità di spicco incredibile. Nella squadra viene fuori subito in ogni caso ed è tenacia, lui, costanza, testardaggine, orgoglio… è diventato quello che è con allenamento e continuità che in pochi hanno a quei livelli. E poi che vuoi… dev’essere divertentissimo perché se lo vedi, quando parlano con lui ridono tutti in continuazione… e se ha preso anche uno onesto e pulito come Ricardo significa che davvero le brutte cose che dicono di lui sono infondate e che in realtà è una persona piacevolissima… e poi ha una carica erotica che mi fa sentire… mi fa sentire inadeguato. Già solo il suo aspetto mi ci fa sentire così. Poi quando ci scontriamo e non mi vede quasi nemmeno è come se non esistessi e tutti stravedono per me, tutti mi ammirano, tutti hanno sempre qualcosa da dirmi, una pacca sulla spalla da darmi, i complimenti da farmi… non sono indifferente a nessuno. Lui non mi vede. -
Al termine del lungo monologo, Thiago, Dani e Alex lo stavano fissando a bocca aperta esterrefatti, occhi sgranati ed aria incredula. Nessuno si sarebbe mai aspettato tanto da lui ma soprattutto tutte quelle cose così specifiche e particolari.
- Cazzo, sei cotto marcio! - Esclamò Alexis con la spontaneità di un cinghiale.
- E’ la storia più vecchia del mondo! Ci si innamora di chi non ci vuole! Tanto ci trattano male o giù di lì, tanto noi ci attacchiamo! - Fece Dani vedendo il quadro nella sua interezza.
- Gli opposti si attraggono… alla fine è anche logico se ci pensi… lui non può prendersi per uno come Ricardo perché è lui ‘uno come Ricardo’… cioè è lui quello mite, buono, sensibile e positivo… è normale che un genere di persona come lui sia attratto da tutt’altro, dall’opposto, da quello duro, insensibile, diretto e discutibile! -
Era proprio logico, insomma…
Leo li guardò uno ad uno coi suoi grandi occhi interrogativi e lucidi cercando di capire un possibile verdetto, alla fine fu Thiago a darglielo a malincuore.
- Per quanto sia normale purtroppo non ci puoi fare molto… quello ha occhi solo per Riky… - Quello che non disse fu ‘al massimo per qualcun altro della sua squadra, non certo per te che sei l’ultimissimo che considererebbe…’.
La rivalità era troppo accesa fra i due al di là di come si consideravano professionalmente. Chi poi fosse veramente il migliore non spettava a loro dirlo e dopotutto nemmeno a degli esperti di calcio ma solo alla somma delle loro carriere alla fine delle stesse. Ora erano giovani ed era presto.
Forse, semplicemente, erano diversi ed imparagonabili, dopotutto.
Al di là di ciò, fra Cris e Leo non ci sarebbe mai di certo potuta essere storia.
Alla fine Alexis ricordandosi di quanto male era stato quando aveva dovuto vivere la propria delusione amorosa, lo prese e l’abbracciò forte stringendolo a sé con dolcezza. Era solo questo ciò di cui quella volta aveva avuto bisogno e non l’aveva poi chiesto a nessuno. L’aveva vissuto da solo. Non voleva che anche Leo lo facesse.
- Vedrai che la supererai. L’ho superata io. - Era vero. Dopo averla comunque vissuta un paio di mesi. I necessari per rendersi conto che non potevano viverla bene a distanza e da clandestini contro tutto e tutti. Alla fine qualcuno ci riusciva, qualcuno no. Per due come Antonio ed Alexis era stato molto difficile. Troppo, alla fine.
Leo si accasciò volentieri fra le sue braccia, non poteva certo immaginare che fosse così utile un semplice abbraccio. Nascose subito il viso contro il suo collo e sentendo tutta la sua forza estremamente confortevole, cominciò subito a sentirsi meglio. Ancora di più quando cominciò anche ad accarezzargli con dolcezza la schiena e la nuca.
Non notò minimamente gli sguardi sbiechi di Dani e Thiago che lo fissavano per nulla contenti di quella scenetta da shojo manga e quando Leo si sentì meglio e si staccò andando a darsi una rinfrescata, Alex alzò le braccia stiracchiandosi e massaggiandosi con una smorfia il collo.
- Ahi ahi… oggi non era proprio il caso di giocare… ho ancora fastidi alla spalla, uffa… chi mi fa un massaggio? - Chiese togliendosi la maglietta e rimanendo a torso nudo. Quando si girò di schiena si levarono due perfettamente sincroni e velocissimi ‘io’ da parte di entrambi gli altri due che finirono per guardarsi male da dietro Alex.
Un Alex che sarebbe certamente sembrato ingenuo a chiunque davanti una scena simile dove chiedeva candidamente un massaggio a due che gli stavano risaputamente dietro.
Giusto apparenza visto l’occhiolino furbo che fece a Leo quando lo vide tornare e guardare allibito Thiago e Dani lottare per la sua schiena.
Alex sapeva eccome.
Faceva solo finta di niente.
Del resto bisognava saper godersi la vita e lui in questo era un asso!
 
FINE