*Ecco
qua. Ney e Rafa hanno questo rapporto che cresce di volta in volta e
passa da uno stato all'altro fuori dal loro controllo. I due si
piacciono ma non se lo sono mai detti e Rafa è convinto che Ney sia
inaffidabile e che non valga la pena buttarsi, Ney invece non è sicuro
di quel che prova Rafa e non sa se vale la pena rischiare di rovinare
il bellissimo rapporto che comunque ha con lui. Su questa base il
combinaguai numero uno del mondo decide di provare il tutto per tutto e
di usare Luis per far ingelosire Rafa. Ovviamente le cose vanno
diversamente da come pensava. Buona lettura. Baci Akane*
5. A NEURONI SPENTI
Neymar ha la sensazione
che con Rafa le cose stiano diventando sempre più coccolose, cioè fra
giochi demenziali e violenti che sono sempre stato il loro modo di
comunicare, nota che ci sono tanti più momenti in cui Rafa alla fine si
fa prendere, carezzare e coccolare. Momenti in cui cala la guardia e si
lascia andare ed ha la sensazione che vorrebbe anche più di quel che si
concede, ma non ne ha proprio la certezza.
Così un giorno si sveglia con un pensiero fisso.
“Devo riuscire a spingerlo a lasciarsi andare. Devo tirarlo ancora più scemo! Vediamo se riesco a farlo ingelosire!”
E così coi neuroni spenti, non che di norma siano accesi comunque, decide di giocare col fuoco.
Decide di alzare il livello con Luis Suarez, nella speranza che Rafinha si decida e si lasci andare!
“Lui è diverso dagli
altri, ha bisogno di convincersi e non posso farlo coi discorsi, devo
dimostrargli a fatti che lui vuole. Perché io so che vuole, l’ho
capito! Si sente sulla pelle quando uno ti vuole. E lui mi vuole,
almeno quanto lo voglio io. Ed io lo voglio tanto!”
Neymar si butta a capofitto in questo progetto incosciente. È come andare a cena con Hannibal senza chiedere quale sia il menù.
Luis ci mette un nano
secondo a capire che Neymar si è convinto ad andare oltre la conoscenza
e l’amicizia. Dopo quell’inizio sbagliato ha deciso di andarci piano e
giocarsela bene, Neymar è bello, dolce, simpatico e rappresenta tutto
quello che cerca per passare il tempo e distrarsi dagli istinti
violenti che lo fanno impazzire ogni tanto.
Siccome è da un po’ che
non fa niente, è davvero al limite della sopportazione, così quando
vede che Neymar comincia a sbaciucchiarlo tanto, ad essere molto più
coccoloso, ad abbracciarlo e ad essere davvero molto fisico, più di
quanto non lo sia stato prima, realizza felicissimo: “Ok, ci siamo
finalmente! Stanotte si tromba!”
Lui non ha dubbi ed
infatti quando Neymar quella sera, dopo tutta la settimana di moine di
quel tipo, il giovane brasiliano gli chiede davanti a Rafa di stare in
camera insieme, Luis fa uno di quegli sguardi da cannibale per cui è
famoso. Quello che fa quando decide che quel giorno morderà qualcuno,
ma non si tratta di un avversario o della palla che butterà in rete.
In porta ci andrà, ma sarà un’altra.
A Rafa si rivoltano le
budella sentendoli, dopo averli anche visti sbaciucchiarsi e toccarsi,
Neymar con la bocca appoggiata sulla sua spalla mentre camminavano per
il tunnel giù dall’aereo.
Ci rimane proprio male, malissimo.
Pensava che le cose fra
loro stessero andando bene, aveva deciso di provarci, darsi qualche
possibilità, ma poi lo vede così tanto più attaccato a Luis ed ora
quello.
Ora quello rovina tutto.
Rompe ogni piano, ogni progetto, ogni possibilità.
Forse ha capito male, si dice. Forse a Neymar non interessava Rafa, dopotutto, ma Luis.
Neymar nota l’umore
rivoltato repentinamente di Rafa e pensa che finalmente ci sono, sono
ad una svolta. Ma lui non aveva pensato oltre alla proposta della
camera davanti a Rafa. La sua testolina era arrivata solo lì e quando
in camera si ritrova Luis che si prepara a saltargli addosso, realizza
che non può di nuovo respingerlo come l’altra volta e fare una
sceneggiata perché è stato lui a volerlo ed è stato molto chiaro.
“Forse dovevo
avvertirlo che volevo solo fare finta...” Pensa mentre lo vede
spogliarsi un po’ troppo rispetto al necessario per la notte, Neymar si
infila in fretta il pigiama e si butta sotto le coperte, inghiottendo a
vuoto.
“Sono un idiota
colossale, ho fatto un’altra dalle mie! Come ho potuto giocare col
cannibale? Ora mi mangia! E non posso nemmeno lamentarmi! Non posso
respingerlo! Cioè ha ragione! E poi magari mi uccide se gli dico la
verità.”
Neymar va nel panico
mentre pensa che in realtà voleva solo stare lì con Rafa, ma Luis ora è
nudo e si infila nel letto chiudendo la luce.
Neymar è nervoso e
parla a macchinetta di cavolate, non sa nemmeno cosa sta espellendo la
propria bocca, Luis ride, dice qualcosa che non capisce e poi gli si
mette sopra col busto, la mano sul viso, gli carezza la guancia, poi
gli afferra il volto con le dita in un segno tipico di prepotenza e lo
bacia deciso.
Perché è chiaro che voleva quello dopo tutti quei bacetti e strofinamenti e salti in sella.
Ora ci sale in sella sul serio. E senza vestiti.
- Ti piace farti spogliare... - sussurra sulla sua bocca mentre infila la lingua un po’ a forza.
Neymar pensa ok il bacio. Non è un dramma.
Apre e l’accoglie mentre nel panico cerca di capire come fare. Ma è difficile o meglio non ci sono molte alternative.
“O ci sto o lo
respingo, ma se lo respingo sono uno stupido e rovino tutto
definitivamente e...” E la mano di Luis scende dal viso al corpo, si
infila sotto la maglia leggera gialla e verde del pigiama e tocca la
sua pelle, sale sul petto, gli tira il capezzolo.
È brutale e per niente sensuale.
“Rafa sarebbe così sensuale e dolce...” Se lo immagina, ha fantasticato molto su come sarebbe stato.
Ed invece ha la sua
bocca sul collo e la sua mano che dal torace scende sotto l’elastico
dei pantaloni e dei boxer e trova la sua erezione.
Neymar va in tilt,
l’ultima volta che un ragazzo l’ha toccato così là sotto è stato Paulo
molti anni prima, una vita fa. È da tantissimo che un ragazzo non fa
così. In realtà in vita sua SOLO Paulo l’ha toccato lì, poi c’è stata
Caroline e dopo Bruna, ma con le ragazze non è la stessa cosa.
È stato più un
obbligarsi a fare la cosa giusta con le persone giuste, si fa così, i
ragazzi fanno così, funziona così. L’ha fatto non perché volesse, ma
perché va bene, è una di quelle cose che fai perché sai che tutti
fanno, che il mondo va in quel modo.
Come svegliarsi e fare la pipì e lavarsi la faccia. Lo fai perché sì, non ti chiedi se ti va.
Però non ha mai provato
grandi cose, infatti non ne ha mai cercate molte. Ne ha avute due e con
entrambe non è mai andata gran ché. Con Carol, la madre di suo figlio,
alla fine è finita e sono addirittura rimasti amici da tanto che non
c’era il rapporto che doveva. Con Bruna si sono già presi e lasciati
diverse volte, non c’è una ragione per cercarne altre, perché non ha
voglia di tutte le donne che incontra, non ha nemmeno particolare
voglia di Bruna, ma Bruna è una bella ragazza, un’attrice e modella
brasiliana, e ci sta bene vicino a lui.
Così ci pensa mentre
Luis lo masturba e gli bacia il collo e scende sul suo petto, dove ha
sollevato la maglia e la sua lingua ora continua a scendere sempre più
sulla sua pelle scura tatuata.
Ci pensa che come con
Paulo, coi ragazzi è un’altra cosa che con le ragazze. L’aveva capito
con lui che era diverso, per questo non ha mai voluto rifarlo, perché è
così grande, così bello, così diverso. Si sente un altro, si sente
incapace di gestire tutto quello, ma ora con Rafa si sente di nuovo
pronto a buttarsi in prima linea davanti ad un’armata pericolosa.
Ma con Rafa. Per Rafa.
Luis è bravo, i brividi
che gli scatena non gli sono indifferenti e la sua mano, la sua lingua,
non è come quella di Bruna, è meglio, decisamente meglio.
Ma non è Rafa.
Neymar stringe gli
occhi e alza le braccia, le mani strette a pugno ai lati della testa.
Non ci può fare niente, non può respingerlo, sa che non può. Ma se ne
pentirà, quanto si pentirà di quello?
L’ha tenuto tanto da conto per quello?
Il suo corpo,
quell’atto che per lui rappresenta ciò che davvero è nel profondo, il
vero Neymar l’ha tenuto tanto gelosamente per buttarlo così?
La bocca di Luis
avvolge la sua erezione mentre succhia ed è fisicamente piacevole, così
piacevole che lo sconvolge ed è come aprire un coperchio chiuso per
molto tempo, ma non è capace, non può andare oltre.
Non ha tenuto il vero Neymar per questo.
L’ha tenuto per farlo con sentimento e desiderio, come faceva con Paulo.
Così quando la bocca di
Luis prosegue sotto il suo membro duro, quando raggiunge la sua
apertura e gli spinge le gambe verso il petto, piegate e senza i
vestiti, Neymar si copre il viso con le braccia e scoppia a piangere.
Piange perché non sa
che fare, sente di non potersi rifiutare e se da un lato ammette che è
bello, dall’altro NON È quello che vuole. Punto e basta.
Perché non è CHI vuole.
Luis si deve fermare sentendolo fremere e non per un orgasmo troppo precoce.
Smette di prendere possesso delle sue natiche e lo fissa esterrefatto, la bocca aperta.
- Ney? - Chiama capendo
che qualcosa non va. E qualcosa non va davvero perché appena lo lascia
Neymar si gira sul fianco e preme la faccia contro il cuscino e
continua a piangere più forte e rumorosamente.
È a quel punto che il vero Neymar, tentato disperatamente di soffocare, esce.
Luis gli si stende
sopra come un cucchiaio e si tira su le coperte, lo abbraccia forte e
dolcemente e sorprendendo Neymar, gli bacia la spalla magra e lo
coccola in silenzio senza fare domande. Sicuramente qualcosa è andato
diversamente da come voleva il piccolo brasiliano. Capita, lo sa. Gli
dispiace, l’aveva visto pronto, ma chiaramente non era così. Non
importa.
- Va bene, non
preoccuparti. Hai corso troppo, credevi di essere pronto ma non è
così... succede... - Luis tira fuori un lato inaspettato e da cannibale
si trasforma in amico, di quelli veri.
Neymar non ci crede ma
mentre lo sente se ne solleva e riesce a respirare e smettere di
piangere. Non si muove, non si gira, sposta solo un po’ la testa, la
tira via dal cuscino.
- Scusami, sembro un bambino capriccioso! - Luis sorride.
- Sì, ed io il lupo che
cerca di divorarlo. Ma non importa. - Neymar sorride, solo ora nota che
Luis è ancora nudo ed eccitato steso dietro di lui, il suo pene preme
contro le sue natiche. E non freme per sentirlo dentro, non prova
niente di speciale, non paura, non schifo, ma niente di che.
- Credo che sia colpa del chi. - Mormora poi sinceramente, non riuscendo più a tenerselo dentro.
Luis rimane in silenzio
un po’ continuando a coccolarlo, la mano da dietro è scivolata davanti
sul capezzolo, la bocca gli bacia ancora la spalla.
- Rafa? - Chiede dopo un po’ vedendo che non lo dice.
- Te ne sei accorto? -
- Mi ero accorto che
qualcosa ti bloccava nei miei confronti ed immaginavo che fosse Rafa,
quando ho visto che ti andava il mio corteggiamento ho pensato che
avessi deciso per me. Ma finché non si prova... - Neymar decide di
lasciare che pensi questo, è una mezza verità e non rovina la loro
amicizia.
- Sei una brava
persona, in realtà. - Dice quasi sorpreso girando la testa verso di
lui, Luis scoppia a ridere e si guardano da vicino in quella posa
romantica e dolce.
- È sconvolgente, vero? - Neymar ridacchia.
- Un po’... -
- Se voglio e se ho una
buona valvola di sfogo sono anche una brava persona. - Neymar si gira
supino e così Luis si sistema sul fianco, accanto a lui, la testa sulla
mano, il braccio sotto piegato, la mano sempre sul petto di Neymar.
Si guardano rilassati e
sereni e continuano a parlare come se non fosse successo nulla, gli
occhi di Neymar verde chiaro brillano con qualche lacrima ancora sulle
ciglia che Luis trova proprio belle.
- Hai degli istinti, però. Quelli che ti fanno fare cagate. - Luis annuisce.
- Steve mi ha afferrato
prima di farmi finire nel mare dei talenti sprecati per colpa del
carattere. - Neymar inarca le sopracciglia.
- Gerrard? - Luis sorride dolcemente.
- Non è mai successo
nulla, ma io me ne sono innamorato ed ho capito che molti dei miei
problemi derivavano dal mio rifiuto drastico verso questo lato di me
che odiavo, ma che non dovevo odiare, non aveva senso. - Neymar si
aggrotta.
- Sei gay? -
- Non proprio, cioè
penso più bisessuale. Con le donne mi trovo bene, ma ho sempre avuto
questi impulsi verso i ragazzi che soffocavo, detestavo quel lato di me
tanto da riempirmi di questi scatti di follia, no? Mi stavo rovinando,
poi Steve ha capito cosa mi succedeva, mi ha preso sotto la sua ala e
mi è stato vicino. Era l’unico a parlarmi quando tutti mi odiavano e mi
evitavano. Mi ha fatto capire che sbagliavo con tutti quei pregiudizi
razzisti e di genere e... e niente, mi ha dato dei modi sani per
sfogare tutta la rabbia repressa e... mentre mi innamoravo di lui ho
capito che non c’era davvero niente di male nell’amare un altro uomo e
che non aveva senso odiare quel mio lato. Quando ho fatto pace con quel
lato di me, piano piano è andato tutto meglio. Beh poi ho... insomma,
non sono un santo, ho gli scatti, ho i mie momenti e di base resto una
testa di cazzo. Però non sono un mostro e questo lo devo solo a Steve.
- Parla di lui ancora con dolcezza e con una luce che Neymar riconosce
e gli fa pensare a come pensa lui a Rafa, a come stava con Paulo.
Quella luce che ti rende una persona migliore.
Neymar ascolta colpito e assorbito la sua storia, poi alla fine Luis gli chiede:
- E tu con Rafa? Perché non ti decidi? - E così finalmente Neymar tira fuori la sua, di storia.
Lui e Paulo, gli anni
d’astinenza, la questione donne che per lui è proprio una pura
convenzione sociale, e poi Rafa che appena l’ha visto l’ha subito
gettato in un altro universo.
- Ma ero convinto che
Rafa non volesse, ora mi sembrava interessato, ma è sempre così
misterioso quel ragazzo che non... non credo di aver mai capito niente.
Così mi ero stufato e volevo davvero voltare pagina con te, ma al
momento di farlo ho pensato a lui e ho detto non voglio, è questa la
verità e non sapevo come dirtelo e mi sono messo a piangere come un
bambino. - Luis ascolta lo sfogo e sorride maturo e dolcemente, poi
stende il braccio e lo allunga sotto la sua nuca, appoggia la testa
sulla sua e rimangono così, abbracciati, vicini.
- Va bene, non preoccuparti. So cosa significa buttarsi su uno e amare un altro. - Neymar lo guarda sorpreso.
- Amore? - Luis sorride intenerito.
- Non credi che sia
amore quello che tu provi per Rafa ed io per Steve? - Neymar confuso si
stringe nelle spalle e non sa che dire, ma Luis gli mette una mano
sulla faccia e gli bacia la guancia. - Dormi e non pensarci troppo, le
cose verranno da sole. - Ed è un consiglio così saggio che Neymar
capisce che a suo tempo deve averglielo dato Steve.
“Non è male, magari col
tempo potrei innamorarmi di lui.” Ma quando chiude gli occhi e si
rilassa, il viso di Rafa gli viene in mente e si dà la sua risposta.
Il rapporto con Luis
migliora molto, diventano davvero molto stretti e sembrano seriamente
intimi in certi momenti e più questo si verifica, più Rafa rimane
ferito e più diventa acido nei suoi confronti. Neymar si accorge di
questo lieve cambio di atteggiamento nei suoi confronti e si chiede se
non abbia frainteso il rapporto che si è creato con Luis, così un
giorno, dopo una specie di litigio sul filo del serio e dello scherzo,
l’attaccante decide di fare qualcosa.
Non che sappia bene
cosa fare, perché il suo piano originario era proprio quello di far
credere a Rafa che lui e Luis stavano insieme e vedere come reagiva, ma
non pensava che si sarebbe ritirato così e che avrebbero rovinato il
loro rapporto.
Voleva solo spingerlo
ad aprirsi e ad essere più intraprendente, però alla fine ha come
sempre fatto una cazzata delle sue ed ora non gli resta che rimediare,
anche se non sa come.
Così quel giorno dopo
gli allenamenti dove hanno quasi litigato seriamente e poco per
scherzo, Neymar vedendo che Rafa va a fare una sauna nella zona
benessere del centro sportivo del club, lo insegue e vedendo che
c’erano altri intenzionati ad unirsi, li manda via con un occhiolino.
Quando Rafa si ritrova
Neymar lì con lui con l’asciugamano alla vita e tutto sorridente come
un coniglio che esce dal cilindro, alza gli occhi al cielo sospirando
visibilmente seccato.
- Oh Dio sei un
tormento Ney! Perché mi perseguiti? Non hai un ragazzo ora a cui
rompere? - Ed è finalmente la scintilla che Neymar aspettava, non
sapeva come avrebbe chiarito, ma sapeva che l’avrebbe fatto ed ora ecco
come, si dice sedendosi vicino a lui guardandosi bene dal dirgli che ha
chiuso a chiave la porta esterna.
- Ma io e Luis non
stiamo insieme! - Lo spara subito senza preamboli e preparazioni.
Preciso e diretto. Rafa scuote la testa e sbuffa ancora guardando
dall’altra parte, il mento appoggiato al palmo, il gomito sullo
schienale della panca in legno su cui siedono, le piastrelle piccole
dei colori tipici del Barcellona, la voce rimbomba, il calore è già
alto insieme al vapore che fa il suo lavoro imperlando ben presto la
loro pelle. - Non mi credi? - Chiede ancora Neymar sporgendosi verso di
lui cercando di farsi guardare.
Rafa scuote la testa.
- No, non ti credo. -
Sbotta Rafa che per quel giorno ne ha avuto abbastanza di lui, infatti
l’ha praticamente mandato a cagare dopo tutti i dispetti ricevuti prima
in campo.
- Perché? E guardami,
stiamo parlando! - Neymar ha un tono supplichevole, ma Rafa si gira di
scatto ed ha uno sguardo davvero furibondo.
- Non ti credo perché è
tutto l’anno che sei una contraddizione vivente e dici una cosa e ne
fai un’altra! Fai capire mille cose diverse a tutti e se poi loro
fraintendono hanno torto loro! E poi ci torni sulle tue decisioni e
cambi idea così come se niente fosse! Ed io sinceramente non sopporto
più questo tuo modo di fare! Sei una banderuola! - Esclama severo ed
esasperato, si sente salire la cattiveria da dentro, ma alla fine l’ha
cercato lui, cosa si aspettava?
Neymar batté le
palpebre un paio di volte sorpreso, non si aspettava tanta sincerità e
tanta rabbia. Ma era questo che voleva, che tirasse fuori per poter
chiarire. Solo che ora l’effetto delle sue parole si fa sentire, non
era proprio previsto che Rafa potesse ferirlo.
Per un momento il
panico lo invade, la testa si svuota e non sa cosa dire, sa solo che
non vuole rompere con lui e rovinare tutto, non può permettergli di
avere questa terribile visione di lui.
- Io... io non sono una
banderuola, sono solo istintivo e non rifletto, vado su quel che provo
in quel momento! Ma credimi che non sto con Luis! - Rafa chiude gli
occhi e scuote la testa stanco, tornando a girarsi dall’altra parte, in
quella posa che lo esclude.
- Anche se fosse,
presto ti ci metterai. O con lui o con chissà chi! Sei inaffidabile,
sei incostante ed incoerente e sei capriccioso, vedi cosa ti va in un
momento ed agisci, non pensi alle conseguenze! Come si fa a starti
vicino per tanto tempo? Io mi sono stufato! -
Neymar si sta agitando
molto, pensa che non può davvero pensare questo, che deve fargli capire
che non è così, ma poi si rende conto che a prescindere dalla ragione o
dal torto, c’è una cosa da considerare.
Si ferma, si aggrotta, si morde il labbro e si guarda le mani strette sull’asciugamano bianco appoggiato alla vita.
Alla fine decide di giocarsi il tutto per tutto, sperando di non doverlo implorare, poi. O piangere.
- Cosa ti importa se
sono come dici? Perché ti secca tanto se sono impulsivo? Perché questo
dovrebbe impedirti di essermi amico? - Perché ufficialmente è di quello
che si parla, fra di loro. Ufficialmente Rafa non ha mai avuto il
coraggio di fare un passo in avanti fra di loro.
Rafa si rende conto che
la domanda è tosta, si irrigidisce e si gira per rispondere subito a
tono, ma poi lo guarda negli occhi verdi lucidi e feriti e capisce che
non c’è una risposta e che tecnicamente ha ragione.