DISCLAMEIR:
i personaggi non sono miei ma di loro stessi poiché reali, ciò che
io scrivo non è reale ma frutto della mia super fervida
immaginazione
NOTE:
allora. Io sono per la sernando. Però amo molto Juan ed ho seguito
El Nino al Chelsea e non ho potuto notare il rapporto speciale che si
è creato con Juan. Al che mi sono chiesta che cosa ci sia fra loro
veramente. Cioè... se io sono convinta della sernando, cosa sta
succedendo da quelle parti? Sono andata alle origini e dopo aver
raccolto molte foto dolcissime sui due e delle dichiarazioni l'uno
sull'altro che semplicemente hanno lasciato senza fiato, nonché dopo
aver trovato dei dati effettivi su cui basarmi, ho capito di cosa si
tratta e l'ho scritto. Però non è proprio completo perchè siamo
solo all'inizio ed è solo dalla parte di Fernando. Penso che
completerò 'la cosa' con una dalla parte di Juan che si colloca nel
corso del tempo.
I
fatti sono questi: Fernando passa dal Liverpool al Chelsea nel
Gennaio 2011, in estate Juan chiama Fernando (compagni di nazionale)
e gli dice che ha avuto una proposta dal Chelsea e gli chiede il suo
parere, cosa fare, come si potrebbe trovare. Fernando lo convince a
venire, gli dice che si sarebbe trovato bene nel calcio inglese e
nella squadra. E gli offre casa sua e tutte le sue cose per i primi
tempi. Fernando è sposato ed ha due figli piccoli. Si fida
ciecamente di lui, gli lascia la casa anche da solo, gli dà spesso
la macchina, passano moltissimo tempo insieme. I fatti dopo di questo
sono che Juan si è trasferito in un altro appartamento ma sempre
nello stesso palazzo. Non si è staccato nemmeno di una via da lui.
Per non dire tutte le volte che si sono sostenuti ed aiutati a
vicenda. Fernando ha aiutato molto Juan ad integrarsi e Juan ha
aiutato Fernando nel suo periodo peggiore professionalmente parlando,
convincendolo a non mollare e a non vederla così negativamente. Una
volta Juan si è fatto sostituire perchè ha visto Fernando andare
infuriato negli spogliatoi e non volendo che rompesse qualcosa, è
andato da lui di corsa. Si conoscono molto bene, Fernando spesso
racconta aneddoti divertenti su Juan che definisce caotico ma
semplice al tempo stesso ed in ogni caso una bravissima persona,
fantastico e speciale. Juan altrettanto dice di Fernando, parla di
lui come una splendida persona, la migliore che abbia mai incontrato,
generosa, che merita tutto quello che ha ottenuto. Dice che quello
che Fernando ha fatto per lui non l'ha fatto nessuno.
Le
foto mi dicono che Juan è perso per Fernando e non ho dubbi in
merito. La mia idea, quindi, la scoprirete leggendo. Come dicevo qua
non è completa, siamo all'inizio della mia esposizione. Farò
un'altra fic che completerà questa e si capirà meglio cosa penso ci
sia.
Spero
che intanto questa vi piaccia e che mi darete fiducia (parlo alle
amanti della sernando) perchè ripeto, io resto una sernando. Però...
c'è sempre un però in ogni cosa!
Buona
lettura. Baci Akane
PS:
dopo ci sono alcune foto, una pagina (la mia di tumblr) dove potete
trovarne altre ed un paio delle dichiarazioni famose.
NUOVE
SCOPERTE
Fernando
su Juan:
"Noi
calciatori abbiamo una reputazione, un modello... sono tutti uguali,
tutti cercano la fama, i soldi, le auto, le donne, (ecc). Quando
si generalizza, si commettono ingiustizie, ma Juan è tutto il
contrario. Quando è arrivato alla Nazionale, siamo diventati
grandi amici. E 'molto, molto normale, molto tranquillo, gli
piace divertirsi con gli amici, stare con la sua famiglia, andare per
caffè, film, roba normale ".
“Amo
molto Juan, Sarà una star, una leggenda al Chelsea e se resterà qua
per molto tempo sarà uno fra i migliori giocatori che saranno
ricordati per sempre.”
"Sono
stato molto fortunato ad avere Juan al mio fianco. Mi ha aperto la
strada per me. Ha visto tutto con maggiore obiettività di come ho
fatto e mi ha aiutato quando ne ho avuto più bisogno.”
"Juan? Sì. Voglio
solo spostare il mio armadietto. Non è così male, cioè lo
voglio accanto a me, ma devo essergli addosso tutto il tempo perché
è un casino. Non so se riesco a descriverlo. Ci sono
riviste, lettere, immagini, vestiti, creme, tutto, non può aprire la
porta. Se lo fa succede un grande pasticcio. "
"Non posso parlare di lui perchè non riesco ad essere obiettivo."
Juan
su Fernando:
"Come
persona, la verità è che non ho parole, tutto quello che ha fatto
per me da quando sono qui. È stato un elemento chiave per me
venire. Ho parlato con lui e mi ha detto che sarei stato molto
bene qui e che mi sarebbe piaciuto il calcio inglese. Grazie a
lui, allora sì, sono venuto. Posso dire che è importante e mi
ha aiutato in tutto quello che ho incontrato. Nel trattare con
le persone, mi ha lasciato la sua macchina, la sua casa quando
volevo, lui mi ha lasciato tutto. Per me è stato un grande
aiuto. "
“Per
me Fernando è molto più di un compagno di squadra, è un amico, una
vera grande persona. Si potrebbe pensare che è un grande
attaccante, ma come una persona è ancora meglio.”
"Ero
lì quando non aveva il suo tempo migliore, e ho sempre detto la
stessa cosa: quanto lui sia importante per il Chelsea, per la squadra
nazionale. Ho imparato così tanto da lui, non solo in senso
calcistico, ma in un senso umano. Lui è così forte,
ha passato molti momenti difficili quest'anno, ma è andato e ha
mostrato a tutti quanto è forte (...). E ' molto speciale, una
grande persona, e si merita tutte le cose buone che gli accadono,
veramente "
Mi piacerebbe sapere cosa mi è saltato
in mente di farlo venire da me!
Cioè va bene che al telefono mi
sembrava una buona idea, però dovevo rifletterci meglio.
Del resto anche se lo conoscevo non era
poi così bene come immaginavo. In nazionale insieme un paio di volte
non significa sapere che tipo è qualcuno.
Oltretutto io in nazionale sto sempre
con Sergio, quindi lui ho avuto poco tempo per conoscerlo veramente.
Non ho mai dormito in camera con lui, non sapevo quanto devastante
fosse!
È successo che un giorno di Giugno mi
chiama e mi chiede se può accettare la proposta del Chelsea. Lui non
era mai andato via dalla Spagna e lo spaventava andarsene,
trasferirsi a Londra e affrontare il calcio inglese. Mi ha chiesto
com'era l'ambiente e cose così, io mi son trovato a convincerlo a
venire, gli ho detto che si sarebbe trovato bene e che l'avrei
aiutato io ad integrarsi, che di sicuro non avrebbe avuto problemi.
Bravo, Fernando.
Gli hai anche detto che poteva stare da
te all'inizio. Proprio fantastico davvero. Del resto era tanto
spaventato di non potercela fare da solo in una città così
sconosciuta e diversa.
Così ha preso, ha fatto le valige ed è
venuto da me.
Apriti cielo!
È l'essere più disordinato che io
abbia mai incontrato e se fosse solo quello il problema sarei a
cavallo. Ma a me piace l'ordine, io sono preciso.
Lui è un vero macello!
È disordinato, caotico, con la testa
fra le nuvole, perde tutto, fa cadere e rompe tutto quello che tocca.
Sarà pure tranquillo nel senso che non è un'esagerato come Sergio.
Sergio è un demonio, mi riempie di scherzi, grida, salta... Juan
diciamo che non è di quel genere, è molto felice, solare, allegro.
Parla tanto anche lui però non è devastante in quel senso. È
devastante come stile di vita.
E poi non cucina. Non sa cucinare.
Mangia come un disgraziato e non cucina quindi il più delle volte
ordina cucina da asporto o va fuori a mangiare, se è solo.
Mi ha detto che casa sua aveva una
cucina spaziale completamente inutilizzata, penso che il suo fornello
non sia mai stato acceso.
Condivido il mio bagno con lui ed ora è
pieno di creme e prodotti da donna. La cosa mi ha fatto pensare
subito che ci fosse qualcosa che non andava e quando gli ho chiesto
spiegazioni mi ha detto candido 'perchè?' ed io 'perchè in bagno è
pieno di cose da donna e mia moglie ha il suo bagno, tu lo condividi
con me!' e lui come niente fosse, come se andasse bene dirlo, mi ha
detto che erano cose sue.
Il modo in cui l'ho guardato non ha
lasciato spazio all'interpretazione perchè in effetti sono
espressivo di mio. Con lui poi...
Gli piace la musica romantica, quelle
cose strazianti strappalacrime melodrammatiche e l'ascolta a tutto
volume, i vetri tremano.
Cioè... io ascolto musica spagnola.
Quella che mi spedisce Sergio. Non so se rendo l'idea!
E gli piacciono anche i film romantici
e quelle commedie da quattro soldi.
Con la prima categoria piange come un
diluvio universale mentre coi secondi ride così rumorosamente che
non mi lascia in pace!
Perchè a me non piacciono quei film,
sono per i film d'azione, i thriller. Così siccome voglio farlo
sentire come a casa sua ed a Olli piacciono gli stessi film, non
posso rompergli le scatole e mi metto al mio computer e mi guardo i
miei film con le cuffie. Però lui riesce a ridere così forte che
non riesco a capire che cavolo guardo!
La notte parla e cammina, è
sonnambulo. Non mi stupisce che iperattivo com'è, pure la notte fa
lo scalmanato.
Io invece sono un tipo da silenzio e
buio perfetti perchè altrimenti non dormo.
Ha la camera tutta sua, però non
riesco a dormire perchè esce dalla sua e me lo ritrovo a vagare per
casa ed ovviamente fa cadere cose, sbatte porte e pure parla ad alta
voce. Tanto alta. Mia moglie mi manda sempre a vedere di lui prima
che svegli i bambini.
Poi è disordinato proprio... io odio
il disordine.
Prende un sacco di riviste di gossip
sceme, le legge, mi dice tutto quello che c'è dentro, cosa di cui
non mi interessa proprio per niente, e poi le lascia in giro. Non è
che le butta via, poi.
Leggesse libri, ma legge cagate!
Io odio il gossip e lui è un
pettegolo. Parla di queste cose dall'inizio alla fine. Non sta mai
zitto.
E gli piacciono le foto, ne fa di
continuo. Sono il suo soggetto preferito, ovviamente. Gliele metto
sotto chiave perchè alcune sono davvero imbarazzanti, io ci tengo
alla mia immagine, ad apparire in un certo modo. Cioè bene, in
ordine, a posto. Che cavolo, me le fa mentre dormo, al mattino appena
sveglio, mentre mangio. Non che mi ingozzi come fa lui, ma anche
mentre cucino.
Sì perchè ovviamente se voglio
mangiare come si deve e metti che Olli non c'è, devo cucinare io.
Faccio tre porzioni in quei casi perchè
lui ne mangia due. Preferisce andare a correre più degli altri ma
gli piace mangiare.
Spesso quando mangiamo in mensa coi
ragazzi gli passo un po' delle mie porzioni perchè io al suo
contrario mangio poco.
Che poi basso com'è mi chiedo dove
metta tutta quella roba che divora.
Le cose non sono finite qua ma diciamo
che queste sono quelle che mi fanno impazzire di più.
Mi chiedo quanto potrò sopravvivere
ancora.
Il rumore che sento e che mi sveglia mi
fa pensare a tutti questi drammi, sospiro insofferente e sto in
ascolto per capire se per caso torna a dormire o se tenta di nuovo il
suicidio come l'ultima volta.
Chissà che problemi ha, poi... dicono
che fare i sonnambuli da adulti è segno di nevrosi!
Mia moglie è via da sua mamma in
Spagna coi bambini ed al secondo rumore mi alzo brontolando e con
aria scura vado di là, lo vedo in piedi sul tavolo, ha fatto cadere
il cestino della frutta e per poco non mi ammazzo mettendo un piede
su un'arancia che non avevo notato. Cosa diavolo fa?
Accendo la luce dell'angolo in modo da
non svegliarlo -sì perchè la disgrazia è anche questa. Se lo
sveglio mentre fa il sonnambulo poi ha una crisi di panico- e lo
guardo mentre si spoglia.
Ma cosa fa?!
Alla fine mi piego in due dal ridere.
Sta facendo uno spogliarello!
Resto a guardarlo finchè non leva
anche i boxer. Tanto lo vedo nudo di continuo, non mi formalizzo di
certo.
Ma cosa diavolo sta sognando?
Rido davvero molto, questa volta.
L'altra sera cercava di aprire le
finestre che per fortuna erano chiuse con il lucchetto e poi hanno le
grate. Nemmeno volendo può suicidarsi però il tentativo lo faceva.
Mi ha fatto prendere un colpo.
Ho dovuto mettere tutti gli oggetti
contundenti sotto chiave, ogni cosa con cui magari può farsi male,
la sera prima di dormire la metto fuori dalla sua portata.
Ma che vita devo fare?!
Quando è nudo e contento comincia a
ballare. Penso che sogni di essere una porno star, non lo so, però è
seducente come un cactus. Sto piangendo dal ridere finchè
,fortunatamente con ottimi riflessi, non sono da lui a prenderlo al
volo mentre fa il volo dell'uccello. Perchè non è certo un angelo,
sembra più un avvoltoio!
Però è piccino quindi è un avvoltoio
cucciolo!
Lo afferro come spesso mi capita e gli
evito si rompa l'osso del collo, inciampo su una banana e finisco
comunque a terra con lui sopra e porcono non poco perchè anche se è
piccolo come corporatura è comunque un peso morto su di me che vado
giù come un pero.
Maledetto piccolo bastardo, questa me
la paghi! Ora il culo mi fa un male cane!
E la cosa comica è che mi sto anche
preoccupando che non si sia svegliato!
Certo, dopo un volo del genere vuoi che
non si svegli?
Quando apre gli occhi -li aveva già
aperti perchè i sonnambuli non li chiudono ma in realtà dormono-
non capisce subito dov'è e cosa è successo, deve aver sbattuto non
so cosa non so dove e si mette ad urlare.
Il colpo che mi fa prendere non ha
eguali infatti mi stendo giù e divento un cadavere.
Occhi sbarrati, braccia larghe ed aria
funerea.
Dannazione, non vivrò a lungo così!
Alla fine si mette a sedere su di me
nudo e crudo e smette di urlare impanicato.
No, non lo sveglierò più.
Mi guarda coi suoi grandi occhi lucidi
e terrorizzati, lui è terrorizzato, ha il coraggio di esserlo dopo
quello che mi ha combinato!
Ma io lo distruggo!
- Juan, porca miseriaccia nera! Levati
che mi stai ammazzando e piantala di urlare come una cornacchia! Non
ce la faccio più! Mi hai fatto sbattere il culo! -
Lui però ancora non si muove, è
confuso e mi fissa spaventato, allora sospiro e mi tiro su a sedere,
lo sposto e gli metto la mano sulla testa per farlo tornare presente.
- Hai fatto il sonnambulo. Ti ho preso
al volo mentre ti buttavi di faccia sul pavimento. Però mi hai rotto
il culo! - Normalmente riderebbe e farebbe qualche battuta.
Nonostante sembri un maniaco non lo è,
anzi. È alquanto pudico al di là degli allenamenti. Penso che sia
il suo animo romantico... non so bene... però si guarda e realizza
che è come mamma lo ha fatto e si copre l'inguine balbettando
imbarazzato.
- Cosa... cosa... cosa... perchè sono
nudo? - Alla fine va che rido di nuovo ripensando allo spettacolo e
prima di rivelarglielo cerco i suoi vestiti. Che ha buttato nel
lavandino. Lascio perdere e mi tolgo la maglietta con cui dormo, così
se la mette sulle parti intime.
- Dì un po'... cosa stavi sognando? -
Dico ridacchiando mentre l'arrabbiatura scema per il divertimento.
Lui arrossisce ancora di più e mi fa
sbellicare.
- Perchè? -
- Sognavi di essere un porno divo che
faceva uno spogliarello? - Penso non tornerà più del suo colorito
normale. Mi fissa shockato e spalanca gli occhi.
- Come fai a saperlo? - Però si
vergogna come un ladro di questa cosa e lo spupazzerei tutto perchè
è come un animaletto.
- Perchè era quello che stavi facendo!
- Alle sue sopracciglia arcuate gli spiego la scena e così finisce
che si nasconde il viso nella maglia ma poi realizza di avere i
gioielli al vento e torna a coprirsi di sotto.
Rido ancora a lungo per poi decidermi a
fargli mettere la mia maglia perchè per lui è così grande che gli
fa da camicia da notte e gli copre tutto tranquillamente, poi mi tiro
su piano perchè in effetti il culo mi fa un gran male.
- Maledetto piccolo bastardo. -
Borbotto fra i denti smettendo di ridere. Lui mi fissa.
- Ti fa male? -
- No guarda, godo nel dolore! Picchiami
ancora così sto meglio! - Ruggisco polemico come mio solito, lui
arriccia la bocca e non sapendo bene cosa mi faccia male mi chiede:
- Vuoi un massaggio? - Se non fosse lui
penserei che ci prova con me e che è un maiale, ma so che non è
così, anche se può sembrare strano.
- Sì grazie ma non è il caso che me
lo fai. - Non capisce ed allora mi giro facendogli vedere dove mi fa
male: - Ho sbattuto il sedere! Vuoi farmi un massaggio lì? - Mi
guarda mentre me lo tocco e torna rosso in viso balbettando svelto:
- No no no grazie. - Da come nega
svelto sembra che io sia orribile. Offeso lo fisso male e torvo.
- Ehi non è così schifoso! Ho un bel
culo! Sergio me lo dice sempre! - Però ora è davvero imbarazzato,
ancora più di prima.
- E' proprio questo il punto... - Alzo
io il sopracciglio ora, perchè non capisco a cosa alluda. - Voglio
restare vivo. Il tuo culo è proprietà privata e Sergio potrebbe
uccidermi! - Rido perchè ha paura di Sergio e non di mia moglie. Che
in effetti non fa paura.
- Quindi ti piace! - Dico prendendolo
in giro e riferendomi al mio fondoschiena. In questo momento mi sento
Sergio. Mi ha contagiato, di solito lascio in pace le persone.
Lui resta a terra a tirarsi la maglia
verso il basso, fra le gambe chiuse, così gli faccio l'occhiolino.
Normalmente non sono tipo ma a volte è difficile evitare. Le serve
su un piatto d'argento.
Quando vado ad alzare la frutta ed il
cesto che per fortuna non si è rotto, finisco che Juan è ancora a
terra e mi fissa.
- Cosa aspetti, una gru? Va a dormire!
- Si strofina le labbra.
- No ecco io... - Lo incito a parlare
con la mia espressione da 'e beh?' ed arrossisce di nuovo. Ma cos'ha
sto ragazzo! - Aspettavo andassi a letto! - Allargo le braccia senza
arrivarci.
- Vuoi stare solo in soggiorno? - Non
ha senso, per me, ma poi va che si alza e corre come una saetta
chiudendosi in camera.
Lo fisso senza capire ma ha poca
importanza. Scuoto la testa e vado a dormire. Non è normale quel
ragazzo.
Juan è sempre strano, il più delle
volte fa cose bizzarre ed ormai mi sto abituando.
Però sono fortunato perchè è una
persona che non ha pretese da divo. Non è un montato che vuole
soldi, donne e divertimento. Gli piacciono le cose normali, il
cinema, un caffè semplicissimo, non ha pretese e si accontenta di
quello che gli offro. Gli lascio usare la macchina, gli ho dato casa
mia come fosse sua, mi sono fidato completamente. Spesso gli ho anche
lasciato i miei figli, alcune volte è capitato mi servisse.
Fondamentalmente mi piace, piace a mia
moglie ed ai miei figli.
Sono tranquillo. Può stare quanto
vuole.
Anche se a volte lo butterei fuori di
casa a calci.
È stancante e massacrante.
Quando torna a casa dopo la corsa
mattutina è sudato e lascia le scarpe all'ingresso, si spoglia
cammin facendo, si infila in doccia, lascia tutti i vestiti per
terra, poi esce, si infila in camera, si mette le mutande che non
poteva aver preso prima. Torna in bagno, si spalma le creme da donna.
Torna in camera. Si veste. Torna in bagno, si accorcia un po' la
barba e si sistema i capelli.
Poi va in soggiorno, si butta sul
divano e si mette a leggere la sua solita rivista di gossip.
Quando vado in bagno è un macello. La
finestra è chiusa, i suoi vestiti sporchi a terra, le creme aperte e
qualunque cosa abbia usato è in giro.
- Juan, porca miseriaccia! - Grido di
nuovo per l'ennesima volta.
Viene e mi fissa senza capire cosa ci
sia.
- Guarda che casino! - Lo sgrido come
fosse mio figlio. Non è normale tutto questo, eh?
Guarda ma sembra non capire. Lo uccido.
- Metti in ordine! -
- Ma io non... - Prova a lamentarsi ma
lo spingo dentro e tuono severissimo:
- Fila! - Alla fine si decide.
È così di continuo, lo devo sempre
riprendere.
Quando finisce viene in cucina e mi
chiede se c'è qualcosa da mangiare, io scuoto la testa e guardo
l'ora.
- Non mangiare adesso che ti rovini il
pranzo. - Dico mentre tiro fuori le cose da cucinare.
Lui si siede sul tavolo e mi guarda
mentre spadello. Mi mette in imbarazzo, questa cosa di solito la fa
Sergio quando riusciamo a passare dei giorni insieme. Dice che lo
attizzo quando cucino. Poi mi salta sempre addosso.
- Cosa prepari? - Comincia a riempirmi
di domande ed io in automatico gli rispondo. Ad un certo punto si
zittisce e mi stupisce, mi volto a guardarlo e mi sta fissando
pensieroso e silenzioso. È un evento.
Alzo un sopracciglio interrogativo.
- Beh? - Ormai sono abituato a sentire
la sua voce, mi sembra strano quando non la odo. - Hai esaurito le
pile? - Chiedo scherzando. Lui si riprende e ridendo continua.
- No no figurati! Stavo ricaricando! -
Rido e poi parte con una barzelletta che mi fa pure ridere.
A volte però capita, lo noto
ultimamente. Che si ferma a fissarmi di punto in bianco.
Questo fa parte della sua stranezza,
però mi chiedo cosa gli passi per la testa in questi momenti.
Dopo pranzo riordino come sempre, passo
dietro a quel matto che porta scompiglio ovunque e metto via quello
che butta all'aria. È un rito anche questo.
Quando piego la roba asciutta gliela
porto in camera. Gli dico che la posso far stirare alla governante
insieme alla mia roba ma dice sempre che non gli interessa. Alla fine
gli metto sempre via solo la roba meno stropicciata.
In camera sembra che un tornado si sia
abbattuto ed abbia buttato tutto all'aria.
Il letto è disfatto, vestiti sporchi
sono a terra, il comodino è un casino e quando apro l'armadio mi
cade tutto addosso perchè ovviamente ha buttato tutto dentro alla
rinfusa.
Devo camminare quindi su quelli a terra
che si mescolano alle riviste e... non ho idea di cos'altro ci sia.
E paziente piego, butto da parte le
cose da lavare e metto via le cose che vanno bene.
Dopo che come sempre gli ho sistemato
un po' la camera alla meglio, è ora di andare agli allenamenti.
Che Dio mi salvi perchè qua mi verrà
un esaurimento.
In macchina è mite, parla sempre di
cose di cui non mi interessa ma la sua voce fa da sottofondo. È
meglio della radio, ormai.
Ogni tanto si ferma ed io lo guardo per
capire cosa gli prenda, poi torna ridendo a dire qualcosa di
divertente.
È proprio un esemplare raro.
Mi piace, non lo nego.
Si nota, insomma.
La sera a casa siamo di nuovo io e lui
da soli, preparo qualcosa di leggero che a lui non basta e così gli
concedo un dolce. Visto che poi io non ne ho voglia si mangia anche
il mio. Lui mi guarda come per chiedere cosa mi prenda ed io scuoto
nuovamente la testa. Non ci arriverà mai ma è la sua bellezza.
È così. È genuino.
Almeno non mi presenta una ragazza
nuova a sera.
In effetti ora che ci penso non è
ancora uscito per conto suo. So che non conosce ancora nessuno ma è
socievole, dubito avrebbe difficoltà a conoscerne.
Sul divano, mentre scegliamo il film da
vedere -io ormai mi rassegno nella sua scelta che tanto è inutile-
introduco l'argomento che mi è balenato in mente così
improvvisamente.
- Guarda che se vuoi qualche sera puoi
uscire. Ti presto la macchina... - Lui ride pensando che sia un
invito per andarmene.
- Vuoi vedere un film tu? - Infatti ha
capito tutt'altro.
- Ma che dici, non è questo! Pensavo
che non sei mai uscito da quando sei qua. Puoi farlo. Solo perchè
vivi con me non significa che devi stare con me o relegato in casa. -
Alza le sopracciglia e mi fissa con una sorta di candore, non riesco
a capire bene. È come se cadesse dalle nuvole ed in un certo senso è
mortificato.
- Ti do fastidio? Io sto cercando casa
ma non la voglio troppo grande e soprattutto non troppo lontano da
te, sai, sei il mio unico contatto. Sto facendo amicizia con gli
altri ma per ora ci sei solo tu e... - Lo fermo con una mano sulla
gamba.
- No non hai capito. Non mi dai
fastidio o non ti farei restare. Non ho problemi a dire le cose in
faccia. - Sergio lo insulto di continuo. - E' che vedo che fatichi ad
integrarti e mi sembra strano. Ti presentano gente e ti invitano a
serate ma rifiuti sempre a meno che non ci sia anche io. Puoi andare
se ti va. E conoscere ragazze... - Potevo chiedergli direttamente
perchè non ha la ragazza ma quando si oscura penso d'aver toccato un
tasto dolente.
Si guarda le mani che si rigirano il
telecomando. Quando lo vedo che lo sta per rompere dalla tensione
glielo tolgo e lascio andare un film a caso. Che guarda caso è una
cosa super romantica. Che sfiga.
Lo guardo, scruto il suo profilo e mi
sento un fratello maggiore. Oltretutto l'atmosfera è aiutata dalla
luce che abbiamo spento per guardarci il film.
C'è intimità nell'aria.
Potrebbe confidarsi, se ne ha voglia.
Cerco di spingerlo a farlo, forse non è uno veramente aperto
nonostante le apparenze. In effetti parla tanto ma non di sé. Non
molto.
- Ti sei lasciato da poco? - Spero non
si tratti di questo.
Lui scuote la testa.
- No. Non da poco. Ma ho avuto delle
storie che non sono andate molto bene. Non come pensavo. - Beh, sono
cose che capitano.
- Ti va di parlarne? - Sono pronto a
scoprire un nuovo lato di Juan. Forse non è solo un pagliaccio.
Si stringe nelle spalle, pensa se sia
il caso o no. Cosa gli sarà successo?
Sembra così piccolo ora e a ben
pensarci ha solo 23 anni, non è che sia poi così grande. Ma del
resto io ne ho soli 4 in più. Nemmeno io ne ho tanti.
- Mah... ci ho provato più volte ma
non erano loro... ero io... - E' contorto.
- Per essere uno che ama parlare dei
cazzi degli altri, non si capisce niente di cosa vuoi dire! - Esclamo
spingendolo a spiegarsi meglio. Sospira, mi guarda e sbotta
esasperato.
- Sono gay! Ecco perchè non andava!
Cioè riuscivo a fare tutto con loro, quindi forse sono bisessuale,
però a lungo andare non avevo proprio l'interesse. Mentre mi sono
reso conto di essere attratto più dai ragazzi ed alla fine... bè,
ho deciso di raccogliere le idee. E poi sono capitato qua! - Come se
avesse senso. Cosa significa che è capitato qua?
- Ed ora che sei qua hai le idee più
chiare? - Chiedo andando ad istinto. È caotico anche nel parlare,
non si capisce cosa voglia dire ma non so perchè mi interessi tanto,
dopotutto.
Abbassa di nuovo lo sguardo e torna
sulle sue mani, finisce che si mangia le unghie e le pellicine
intorno e quando vedo che esagera perchè si fa sanguinare, gliele
prendo e lo fermo. Proprio come al solito, vedo di lui e gli sto
sempre dietro.
Forse dovrei lasciarlo stare ma mi
viene spontaneo. È così scapestrato...
- Juan? - Credo si sia perso. Pensa
ancora a cosa sia il caso dirmi. Ma insomma, perchè non mi parla
liberamente e basta?
Alla fine si decide perchè fissa le
nostre mani allacciate, mi prende meglio le mie e con coraggio alza
gli occhi sui miei. Poi nella penombra della televisione, me lo dice
finalmente.
- Ora ho avuto conferma di tutto questo
perchè mi sto innamorando di te! - Se mi avesse tirato una tegola in
testa sarebbe stato meno shockante.
Lo fisso senza respirare, i suoi occhi
dal taglio affilato sono carichi di imbarazzo e speranza. Non sapeva
se parlarne o meno ed io lo trovo dolcissimo improvvisamente.
Non capisco, non è molto dolce di suo.
È tante cose ma non dolce.
Ora mi sembra lo sia e mi fa tenerezza
perchè è terrorizzato dal fatto che io lo possa respingere.
- Io non voglio niente, te l'ho detto
perchè ne stavamo parlando. So che sei sposato e che stai pure con
Sergio, quindi non ti incasinerò la vita. Specie perchè sono
consapevole che anche se magari con tua moglie c'è solo un grande
affetto visto che la conosci da quando avevi otto anni, per Sergio
sicuramente è amore. Non voglio niente, eh? Però non trattarmi
diversamente. Te l'ho detto perchè ne parlavamo. Stop. - Non so come
fermare questo treno, gli metto le mani sulle guance morbide e
finalmente si zittisce. Grazie a Dio.
- Io e Sergio abbiamo una relazione
aperta. A partire dal fatto che lui è sempre fidanzato con qualcuna
ed io sposato. E poi siamo lontani e non ci vediamo molto. Abbiamo
deciso di non definirci fidanzati o cose simili, non siamo consacrati
l'uno all'altro. Ognuno fa come gli pare senza sentirsi in dovere
verso l'altro. C'è solo ciò che vogliamo fare. Poi quando ci
vediamo ci comportiamo come ci va. Ci parliamo tanto per telefono,
quando può viene a trovarmi. Ma insomma, resta una relazione aperta.
Specie perchè lui è uno molto fisico e passionale e sa deprimersi
come nessuno mai se non rimane attivo. Sergio depresso non è da
augurarlo a nessuno. Così si sfoga col sesso occasionale. Va spesso
con Iker perchè anche lui ha... sai... quella cosa con David... non
si possono vedere spesso ed Iker è un altro che se è depresso... -
Ok, mi sto perdendo in parole completamente inutili. Lo realizzo
mentre i suoi occhi mi fissano senza capire quale sia il punto.
Così sospiro, mi fermo, chiudo gli
occhi e ci arrivo con parole semplici.
- Il punto è che io e Sergio abbiamo
una relazione aperta perchè non possiamo stare sempre insieme e
soffriremmo a consacrarci l'uno all'altro. E poi abbiamo morose e
mogli. Così la viviamo con serenità. Lui va con chi vuole, io vado
con chi voglio. Se ne ho voglia. Non sono uno molto caldo come lui,
non ho la necessità fisica di fare sesso di continuo come lui. Però
se mi va lo faccio. Olli è la mia migliore amica, abbiamo deciso
insieme di avere dei figli ma non c'è quel tipo di amore. È solo un
grandissimo affetto. Siamo come fratello e sorella, ci conosciamo da
quando eravamo piccoli. - Gli occhi di Juan sono ancora persi. Ha
capito ma non arriva alla conclusione che pensavo fosse sottintesa.
Sorridendo intenerito da questo suo
lato infantile ed ingenuo, lo illumino.
- Voglio dire che posso fare quello che
voglio, non ho nessun impedimento effettivo. - Ma non so perchè
glielo sto dicendo, dopotutto non pensavo a lui in questo senso fino
ad ora. Nemmeno ora. Però è che se lui pensa che io sia solo di
Sergio si sbaglia. Non so, volevo che lo capisse.
Sembra illuminarsi nel capire. Era ora.
Diventa come il sole a mezzanotte ed è
il Juan che mi piace. Allegro, felice, gioioso. Mi contagia e sorrido
come lui.
- Cioè un giorno potresti stare con
me? - Era effettivamente il messaggio ma mi sorprendo da solo. Che
senso ha dirglielo ed illuderlo? Magari non ne avrò mai voglia.
O magari un po' ne ho.
Chi lo sa.
Non riesco a concepirlo bene, ora. È
troppo improvviso. Ho solo agito d'istinto.
- A livello fisico sì. Cioè io non
parlo mai di sentimenti con Sergio, è il patto. Ma se dovessi farlo
penso che.. beh... è per lui che ne provo. Ma non ci fermiamo mai a
pensarci perchè poi siamo troppo lontani e non è facile dirsi per
telefono che ci si ama. Però se ho voglia di un ragazzo ci vado, non
ho obblighi. - Gli faccio capire velatamente che però non mi
innamorerò mai, se dovessi farlo sarebbe di Sergio. Sempre che io
non lo sia già. Diciamo che se dovessi dirlo lo direi a lui. Tutto
qua.
Spero che lo capisca.
Annuisce e si calma.
- Sì sì ho capito... niente
sentimenti. Però se un giorno ti andasse tu non escludi che potrebbe
succedere... - Ridendo per la sua testardaggine che mi colpisce dopo
la timidezza insospettabile di prima, rispondo indulgente:
- Sì, esatto. Ti vedevo così giù per
questa cosa che non volevo vederti depresso a lungo. È tutto a posto
allora? - forse sono un po' presuntuoso ma sono onesto. È vero che
era giù e all'idea che lo fosse mi dispiaceva. Ho solo voluto dirgli
che se gli serve una speranza, quella che cercava mentre mi guardava,
beh potrebbe esserci.
Tutto qua.
Mi abbraccia di slancio buttandomi le
braccia al collo ed in questo istante tutti i momenti strani dove ho
pensato che avesse qualcosa di diverso dal solito, mi tornano.
Ok, si stava prendendo da me.
Bene. Ci sono arrivato.
Però che tenero che è. Non avrei mai
pensato lo fosse. Sembra tutt'altro visto l'entusiasmo che mette
sempre in tutto, invece ha questo lato semplice e romantico che è
delizioso.
Sembrerebbe molto simile a Sergio
dall'esterno. Prima di conoscerlo bene lo pensavo.
Però in realtà è molto diverso.
Con lui sarei io l'attivo.
Non mi dispiace l'idea, però è presto
per tutto.
Ora abbiamo solo messo in tavola le
carte ed onestamente preferisco la sincerità, vivremo a stretto
contatto in ogni caso, da ora in poi, e spero che non si creino mai
equivoci. Non mi piacciono.
Così va meglio.
E poi lui merita. Me lo sento.
È a posto.
Posso fidarmi. Non l'avrei mai preso in
casa.
Nonostante tutto è una persona diversa
dalle altre. Non gli interessano le cose che interessano agli altri.
È così semplice, di base, che anche se è un casino vivente è
normale a modo suo.
Forse mi piace questo.
È l'opposto sia di me che di Sergio.
Solare, semplice, timido, ingenuo, onesto, spontaneo.
Penso che dopotutto meriti attenzione.
Vedremo...
FINE