NOTE:
ecco questa è ufficialmente l’ultima fic della serie Da qui in poi, le
sewis ambientate nella stagione 2018. È sul gala della FIA che si è
tenuto ai primi di dicembre a San Pietroburgo. Visto che Kimi ubriaco e
molesto con Seb ha fatto il giro del mondo, così come i baffetti
orribili di Seb e i pantaloni verdi peggiori di sempre di Lewis, ho
voluto scrivere la conclusione ufficiale che come sempre è un po’
comica, un po’ erotica ed un po’ romantica. Per concludere degnamente
la serie. Spero che le mie fic vi siano piaciute, ovviamente ce ne
saranno altre, probabilmente nella prossima stagione. Ma posso già
annunciare che ho iniziato a scrivere una long su di loro che
ripercorre la loro relazione dall’inizio e prende dentro ovviamente
tutti i personaggi importanti, come Nico, Jenson e Michael. Sono al
capitolo 76 e non sono alla fine, potrei tranquillamente arrivare ai
100. E inizierò a pubblicarla presto per cui tenete d’occhio la mia
pagina su FB dove annuncio le pubblicazioni che faccio. E grazie a chi
ha letto. Buona lettura. Baci Akane
SAN PIETROBURGO
Per fortuna che
abbiamo San Pietroburgo guarda. Perché per come si mettono le cose
penso che potrebbe essere il peggior gala della nostra relazione e ne
abbiamo di belli da ricordare, ma anche di orribili grazie al tenero
Nico!
Comunque Kimi ubriaco non è la prima volta, ma versione polipo su di me davanti a Lewis, sì.
Cioè Kimi alza il
gomito in ogni party perché altrimenti non si lascia andare e non si
diverte, ha questa personalità strana per cui gli serve la pozione
magica.
Ma siccome ai party ci siamo solo noi del team gli altri non l’hanno mai visto.
Così tadaan!
Lo splendore finlandese
ci dà dentro con l’alcool da subito e in un’ora circa di palla
colossale, e capisco perché beva, quello è andato. Ma seriamente
andato.
Così per tutto il
giorno le cose vanno diciamo ok, io e Lewis ci imboschiamo prima della
press, dopo la press e poi durante il gala vero e proprio che è lungo e
palloso e si tiene durante la cena. Ognuno è a dei tavoli, io sono con
Kimi ed altri, Lewis è al tavolo dietro.
Non abbiamo modo di
interagire e già questo non è il massimo, ma poi vedo Kimi cominciare
coi calici e quando portano anche a me io tiro al massimo un sorso
perché il resto lo fa fuori lui.
E visto che lo conosco
so come andrà da qui a poco ed infatti poi ci chiamano noi tre
classificati perché fra poco si terrà la nostra premiazione e ci hanno
un po’ spiegato come si terranno.
Prima usciremo io e Kimi e ci premieranno insieme, poi Lewis da solo.
Così siamo tutti lì
dietro le quinte insieme mentre ci sistemano e ci infarinano un po’ il
viso, guardo Lewis ridendo perché il suo splendido viso scuro non ha
bisogno di nulla, ma al contrario sono i pantaloni che hanno bisogno.
Di essere tolti.
E visto che appena mi ha visto coi baffi mi ha preso in giro, ora lo faccio io per i suoi pantaloni verde shokking!
- Penso che il viso non
glielo potete migliorare più di così, perciò vi consiglio di
concentrarvi sui pantaloni! - Dico scherzando ai truccatori che ridono,
Lewis ovviamente che non vedeva l’ora di stare un po’ più con me,
sebbene qua dietro c’è una caterva di persone, commenta scherzando e
ridendo:
- Pensate piuttosto a
pettinargli bene i baffi, i miei pantaloni vanno benissimo così! - E
poi sto per rispondere che i miei baffi non si toccano, ma arriva Kimi
che deve essere scappato dai suoi truccatori, mi si butta addosso
davanti agli occhi increduli di Lewis che non ha mai avuto il piacere
di questo Kimi e comincia a palpeggiarmi il torace alla ricerca di solo
lui sa cosa, mi sgualcisce tutta la camicia ed il farfallino.
Sempre davanti a tutta questa marmaglia di gente. E a Lewis.
E così niente, lo devo sostenere perché altrimenti cade e lo tengo per la vita.
- KIMI! - Esclama Lewis esterrefatto, io rido al suo tono stridulo.
- Te l’avevo detto che
diventa molesto quando beve! - Gli ho raccontato di lui altre volte e
gli ho anche spedito qualche video però penso che vederlo coi suoi
occhi è un’altra cosa. Io me la rido mentre Kimi mi cerca chissà cosa
su tutto il corpo, sotto la giacca e cerca di aprirmi la camicia.
- K-Kimi che fai? - Chiede Lewis sfuggendo dalla sua truccatrice che in effetti ha poco da fare visto che lui è perfetto così.
Cerca di togliermelo di dosso e penso che chi ci vede pensa che siamo un bel trio di amici. Eh già proprio un bel trio.
Io li lascio fare,
bisticciano per la mia egemonia e non li fermo. È bello avere le loro
mani addosso, non che provo qualcosa per Kimi, ma è divertente da
morire.
- Lo sistemo! - Dice lui con voce acuta e persa insieme.
- No così lo spogli! -
E Lewis riesce a staccarmelo di dosso, ma ci chiamano per uscire e così
finisce che sfilo via di corsa prima che davvero finisco per uscire in
mutande. Solo dopo mi rendo conto di avere il farfallino storto ma se
me lo tocco si nota ancora di più e così con faccia tosta aspetto che
arrivi Kimi. E lo vedo.
Vedo Lewis che lo
spinge fuori ridendo, Kimi così salta, a momenti cade, mi applaude, mi
indica e a fatica arriva a me, mi si aggrappa, mi si appiccica e non mi
si stacca.
Mentre ci sono i
complimenti, gli applausi e la consegna dei nostri premi, lui ignora
tutto e tutti e mi guarda, mi parla col suo alito pestilenziale che a
momenti ubriaca anche a me, mi palpeggia così bellamente ed io non
posso far altro che sostenerlo, sorridere con la mia bella faccia tosta
davanti a tutti e reggergli il gioco. Per fortuna mi parla all’orecchio
e non al microfono perché ad un certo punto dice ‘Prima di non essere
più il tuo compagno di scuderia voglio trombare con te!’ E questo è
meglio che non lo dica a Lewis perché nelle sue ciocche passate non si
è mai spinto tanto oltre, anche se devo dire che è sempre stato molto
molesto.
Al microfono dice che non vuole lasciarmi e che vuole rimanere con me per sempre.
Vorrei vedere la faccia di Lewis che da qua non posso ammirare.
Per il resto della
serata non mi si stacca, siamo seduti vicini ma anche quando parlo con
altri mi piomba addosso, mi bacia la guancia di continuo, mi palpeggia.
La sua mano finisce sul mio culo almeno quaranta volte e dietro di me
sento lo sguardo appuntito di Lewis che nota tutte le quaranta volte ed
io non so se sentirmi felice di questo oppure se averne paura.
Però niente, mi fa ridere. Non ci posso fare nulla.
Quando tutto questo
finisce e prosegue in un party meno serio e palloso con rispettive
compagne, con Toto e Susie, con Lewis e suo fratello con la compagna,
le cose riescono a degenerare ulteriormente.
Perché non so come mai
ma le donne fanno gruppo a parte e si fanno i cazzi loro e Lewis non mi
si stacca di dosso perché Kimi continua a molestarmi e ad un certo
punto mi ritrovo la sua lingua nell’orecchio ed anche se io sono
abituato a queste cose, Lewis tira uno schiaffone sulla chiappa di Kimi
che per simpatia sento pure io e Toto se la ride.
Ridi ridi che a momenti Lewis fa un omicidio.
- La smetti di
molestare IL MIO uomo? - Lo dice apertamente, del resto con Toto si può
e nessuno fa molto caso a noi che nel macello di gente che balla, beve
e si diverte per i fatti propri, siamo solo delle persone normali.
Kimi ulula e lo guarda
male e torvo prendendo un altro bicchiere di qualcosa da un vassoio
volante, a questo punto Toto glielo prende di mano e decide saggiamente
di intervenire per il bene mentale del suo pupillo.
- Ok, da qui in poi
forse è meglio che rallenti, vuoi? - Kimi fissa il bicchiere e non
Toto, Toto così vedendo che la mano di Kimi rimane acchiappata al mio
culo usa il bicchiere per tirarlo via da me. E funziona perché
praticamente fa come un pescatore col pesce e vedi Toto che si porta
via un barcollante Kimi che cerca di prendere il bicchiere sollevato e
Lewis finalmente sospira di sollievo.
- Era ora! Lo stavo per
uccidere! All’inizio era divertente ma quando ho capito che cercava di
scoparti non lo era più tanto! - Lewis mi si attacca felicemente ed io
controllo che davvero nessuno ci calcoli, siamo in camicia e sembriamo
persone più normali di prima. A parte che i suoi pantaloni.
- Credo che siano stati i baffi, che dici? - Dico scherzando.
Lewis mi guarda con una faccia apertamente schifata.
- Sì, sicuramente sono stati quelli! - Rido di gusto.
- Non ti piacciono? -
- Ti propongo un patto.
- Fa allora prendendo due bicchieri che possiamo concederci perché non
abbiamo esagerato come Kimi. Li solleviamo e ci guardiamo divertiti e
maliziosi come facciamo sempre noi. - Io mi levo i pantaloni che non ti
piacciono se tu ti levi i baffi che non piacciono a me! - E qua mi
accendo.
- Mmm! Per i baffi
dobbiamo aspettare di essere in albergo che recupero la macchietta, ma
per i pantaloni puoi rimediare subito... - Dico puntando alla sua
cintura. Ovviamente Lewis ridendo scappa, io lo inseguo ed in breve
siamo in un posto più adatto per togliere i suoi dannati pantaloni
verdi. Molto adatto. Non so che posto sia, ma è chiuso ed è buio e
quindi va benissimo, così pure lui non vede i baffi che odia. Ed io che
volevo fargli una sorpresa!!!
Alla cieca ho il
piacere di abbassargli i pantaloni verdi più brutti che si siano mai
visti, mentre divoro la sua bocca e succhio la sua lingua. Le sue mani
frugano il mio corpo, si infila nella mia cintura e mi masturba
frenetico, cosa che faccio anche io prima di inginocchiarmi davanti a
lui e prendermi quello che in assoluto mi piace di più dopo il suo
splendido viso.
La sua dote.
La sua dote che è mia e solo mia.
Me lo divoro come se
avessi fame e se potesse sfamarmi, ma il genere di fame che ho è ben
diversa da quella del cibo e mentre cresce nella mia bocca, lo sento
gemere. Sospira e cresce insieme, le sue mani sui miei capelli corti
dal taglio recentemente sistemato.
Poi basta, poi mi
eccito troppo anche io e prima di farlo venire mi tiro su, lo giro e lo
piego in avanti, Lewis si appoggia alla parete e preme verso di me
dandomisi. Ed io lo prendo. Per i fianchi mentre con colpi decisi lo
penetro e lo faccio mio.
Lewis si morde
l’avambraccio per non gridare troppo, io gemo cercando di non esagerare
ma non è facile, il piacere che provo è presto intenso mentre entro
ripetutamente e sempre più veloce.
Ad un certo punto
spinge anche lui verso di me, mi viene incontro e aumenta fino a che
chiama il mio nome forte e gli devo tappare la bocca. So che sta
venendo. Gli premo la mano sulla bocca che finisce per succhiarmi ed io
poco dopo vengo a mia volta.
Gli vengo dentro e
rimango qua a crogiolarmi, lo abbraccio, lo stringo forte e gli succhio
l’orecchio fino a che lui non si riprende, volta il viso verso di me e
tira furi la lingua mentre io gliela prendo e la succhio.
Ci baciamo e lentamente
il bacio diventa meno erotico e più dolce, anche se ansimiamo ancora e
siamo carichi di un desiderio folle che ci ha scosso nel profondo.
- L’ultima scopata ufficiale della stagione! - Dico senza rifletterci troppo.
- Che romantico! -
Esclama ridendo, io mi rendo conto che è vero. Che non sono romantico
per nulla, rido anche io e lo stringo più forte contro il mio petto.
- Andiamo a fare un giro per San Pietroburgo? - Dico cercando di correggere il tiro.
- In pieno inverno? -
Chiede lui ironico, io annuisco e così sorride ed alza le spalle. - Ok!
- Così lo bacio ancora più delicatamente per poi ricomporlo e
ricomporre me stesso.
Dopo che ci sentiamo pronti usciamo cercando di non farlo insieme e con molta nonchalance.
San Pietroburgo di notte è una di quelle cose che non ti puoi perdere se ci vai. Saresti un pazzo.
Per questo torno
all’inizio della serata, quando ho pensato ‘fortuna che ho San
Pietroburgo’, perché per come si era messa sapevo che bene o male
questa l’avrebbe raddrizzata, la serata.
Che poi l’abbiamo raddrizzata grazie a Toto che si è preso Kimi, a proposito chissà che ne ha fatto!
Però siamo scappati, ho
detto ad Hannah che ci trovavamo in albergo e di andare quando voleva,
lei sa bene di noi e che quando ci sono cose tutti insieme finisce
così. È la compagna ideale che tutti vorrebbero, ma sono contento che
ci sia anche Minttu, perché comunque almeno passano la serata insieme e
so che vanno d’accordo, insomma sono amiche. Ho visto pure Susie
integrata alla perfezione con loro, mi chiedo se Toto si immolerà per
la causa e metterà a letto Kimi al posto di quella poverina di sua
moglie. Mi fa ridere la cosa.
- Cosa ti fa ridere? -
Chiede Lewis mentre camminiamo insieme, vicini, avvolti nei nostri
piumini caldi, le cuffie e le sciarpe ben sistemate. Così siamo anche
particolarmente irriconoscibili, ma alle tre di notte non ci sono pazzi
in giro a San Pietroburgo in inverno.
Il fiato si condensa, fa così freddo che potrebbe nevicare da un momento all’altro. C’è proprio profumo di neve.
- Pensavo a Toto che
potrebbe mettere a letto Kimi! - Lewis ride con me nel suo tipico modo
che mi fa morie e accentuo la mia risata.
- Dovremo fargli un bel
regalo! - Dice poi. - Non lo facevo così molesto! Cioè non mi avevi
detto che cerca di saltarti addosso! Credo che abbia qualche desiderio
represso! - Dice lui partendo con le sue solite chiacchiere.
- Chi ti dice che
l’abbia represso? - Lewis smette di ridere e mi guarda shoccato ed
offeso ed io così lo abbraccio subito ridendo di più. - Dai che ti
prendo in giro! Non mi è mai saltato davvero addosso! Per lo meno non
l’ho mai assecondato! - Mi correggo perché è vero che cerca di farsi me
quando beve troppo, ma è il motivo per cui mi piace tanto Kimi. Che da
sobrio non fa mai niente che non deve.
- Sei uno stronzo, ci
sei o non ci sei mai andato a letto? - Il fatto che me lo chiede
stizzito mi fa morire, perché ovviamente non vuole dubitare, ma è più
forte di lui.
Così lo tengo a me
circondandolo con un braccio mentre camminiamo lungo il Mojka, uno
spettacolo senza precedenti che attraversa la città, una delle più
belle del mondo.
Ad un certo punto ci
fermiamo davanti alla visione poco distante della cattedrale. Di cose
bellissime da vedere a San Pietroburgo ce ne sono molte e starei tutta
la notte, seppure fa un freddo assurdo. Me lo giro fra le braccia e lo
guardo con un sorrisino che poi si fa serio.
- Non ci andrei mai e
non ci sono mai andato. Ha una predilezione per me, è vero, e quando è
ubriaco cerca di farmisi, ma non è mai successo. Per me è solo un caro
amico. - Lui sorride dolcemente abbracciandomi a sua volte, le braccia
appoggiate alle spalle.
- Lo so. Ma mi piace fare il geloso. A te piace che io lo sia? - Annuisco con un sorriso deliziato.
- Da morire. -
- Odi tanto i miei baffi? - Dico poi. Lui alza la spalla elegantemente.
- Non tanto da non
poterti baciare. - Mi mette alla prova per vedere se glielo permetterò
e decido di non fermarlo perché qua non c’è proprio anima viva.
Le nostre labbra si
toccano delicatamente ed il freddo viene subito vinto dal calore che
emanano i nostri corpi, le nostre bocche si intrecciano ed i sapori si
confondono e questo succede mentre la neve cade giù lentamente e
timida.
Dolcemente ci ricopre, ci circonda e ci coccola come un manto, come un’amante.
Non abbiamo abbastanza
di noi e delle nostre labbra, ma dopo un po’ ci accorgiamo che nevica e
così ci separiamo, rimaniamo abbracciati e solleviamo i visi che si
fanno carezzare dai fiocchi sempre più grossi.
Sorridiamo deliziati ma subito guardo lui che come un bambino adora la neve e la fissa a bocca aperta.
Io lo trovo meraviglioso.
- Ti amo. - Glielo dico
così e basta. Lui mi guarda distogliendo lo sguardo dalla neve. E
continuo. - Quest’anno se sono arrivato alla fine lo devo solo a te,
ero distrutto e mi hai tenuto in piedi. Ti amo, Lewis. Grazie di essere
nella mia vita. -
E lui si commuove, sorrido dolcemente.
- Grazie a te di essere
nella mia. Ti amo, Seb. Non so che tipo di vita avrei senza di te ma di
sicuro non sarei felice come ora. - Ci baciamo ancora perché ci
commoviamo come due idioti, poi rimaniamo abbracciati coi visi rivolti
verso la cattedrale, il fiume e la neve che cade sacra.
- Alla fine sono
riuscito ad essere un po’ romantico? - Dico poi scherzando riferendomi
al fatto che prima non lo sono stato per niente e me lo ha
rimproverato. Lui ridacchia.
- Diabetico! - Risponde
scherzando alla mia maniera, ma so quanto ci teneva a finire la serata
così, non glielo avrei mai privato.
Ti amo davvero, Lewis.