NOTE:
obbene! Arriva un’altra fic con un Seb geloso a far disperare quel
santo di Lewis che a momenti lo prende a pugni... un attimo... ‘a
momenti?’ La fic è divisa in 3 parti, sono tutte già pronte, ne metterò
una ogni paio di giorni. Qua ho voluto usare i cani di Lewis, Roscoe e
Coco, so che ogni tanto li porta al circuito e lui li adora e siccome
ho un cane e so come funzionano i risvegli con queste meravigliose
bestiole, ho voluto usare la mia esperienza per allietare la vostra
giornata. Comunque so che i piloti hanno ognuno la propria camera, ma a
me fa troppo ridere farli diventare matti in quelle in coppia perché
così mi diverto. Ma nella realtà stare insieme penso sia un pochino più
facile, almeno nei 4 giorni che sono in città per un GP! Buona lettura!
Baci Akane
COS’È STA STORIA?
1. AMMOSCIAMENTI
Il risveglio non è dei migliori, insomma, me lo aspettavo più bello se devo essere sincero.
Aprire gli occhi e ritrovare i suoi azzurri che mi osservano amorevoli, che ne so...
Invece mi sveglia la sua voce che impreca in tedesco, ormai conosco tutti gli insulti in tedesco.
Così visto che non la
smetto e non posso fingere che non stia brontolando per non so cosa,
sbuffando mi decido ad aprire gli occhi per vedere che diavolo avrà da
arrabbiarsi già di primo mattino.
E lo vedo.
Con Roscoe e Coco che
sopra di lui gli stanno sbavando su tutta la faccia con le loro lingue
gigantesche che lo leccano, saliti sul letto ed in particolare su di
lui.
Me mi ignorano. Lui lo riempiono di bava.
Cos’è sta storia?
Li guardo corrucciato
ed incredulo per un po’ realizzando che poi sono anche carini e
divertenti, coccolosi non molto visto che sembrano tre bulldog e non
due, però alla fine mi strappano un sorriso.
- E allora? È questo
che ottengo dal portare i miei bambini al circuito? Essere ignorato
così? Ma vergogna! - Quando parlo i due pelosi si accorgono che sono
sveglio e così mollano del tutto Seb che finalmente sospira di
sollievo.
- Ma tieniteli! Cazzo
apro gli occhi e mi ritrovo le loro faccione che mi fissano! Ma sai
cosa significa essere svegliati da due Bulldog enormi e brutti che ti
fissano? Pensavo di essere la loro colazione, che studiassero il
sistema migliore per mangiarmi! - Mentre lui spara tutto questo tutto
d’un fiato, io rido come un matto coi cani che leccano per benino tutta
la mia faccia scodinzolando felici.
- NON SONO BRUTTI! COME
OSI? TU SARAI BRUTTO! GUARDA COME MI SALUTANO, TU INVECE MI SVEGLI CON
UNA RIGA DI INSULTI TEDESCHI! - La voce forse si alza un po’ troppo ma
sto cercando di non soffocare alle lingue di Roscoe e Coco.
Non ho ancora finito di
dirlo che alle loro lingue si unisce una terza, però non sta sulla
faccia, la sua lingua scende sul mio inguine che improvvisamente è
scoperto dalle lenzuola e mentre i cani mi tengono piantato giù col
busto senza poter nemmeno guardare che combina lo scemo, lo sento.
Eccome se lo sento.
- Oh ma se volevi una
lingua addosso bastava dirlo! Perdonami se non ti lecco la faccia ma
non vorrei ritrovarmi a limonare con i tuoi adorabili cani! - E così
dicendo la smette di dire stronzate e la sua bocca si chiude (per
fortuna) sulla mia erezione che comunque fa fatica a reagire visto che
la parte superiore del mio corpo è leggermente occupata da due lingue
animali.
- Cazzo come faccio ad
eccitarmi con due cani che mi leccano la faccia? - Mi lamento perché so
che Seb sta facendo un capolavoro sul mio gioiello ed io non ne godo
nemmeno!
- Sono tuoi, falli scendere! - Si interrompe per rispondere e continua con la mano.
- Ma poveri poi ci rimangono male... - Seb si ferma.
- Allora se preferisci
i cani posso lasciarvi soli. - Così dicendo finge di essere geloso e fa
per alzarsi, ma io ovviamente faccio volare giù i cani e gli ordino di
andare via per poi afferrare Seb con le gambe che avvinghio intorno
alla sua testa, mentre lo soffoco e lo obbligo a riprendere.
- O-ok, così però mi uccidi... - Così allento la presa e lui ridendo torna dove doveva stare.
La sua lingua riprende
a leccarmi tutto intorno, mentre la mano muove come prima. Appoggio la
testa all’indietro e mi abbandono, poco dopo la sua bocca torna a
succhiare.
È una sensazione
meravigliosa e quando sollevo il capo per guardare la sua testa bionda
e riccia muoversi sul mio inguine, la cosa mi dà il colpo di grazia.
L’eccitazione sale in
modo a dir poco devastante, lo sento fare un suono con la gola, proprio
lì dove la mia punta ora arriva perché è bello in tiro.
Alla fine vengo, non nella sua bocca.
- Mi stavi soffocando! - Ma che commenti erotici da sentire! Ridacchio e lo tiro su con poca delicatezza.
- Come sei romantico! -
Rispondo baciandolo divertito, lui mi fissa senza capire cosa deve dire
di romantico appena sveglio e così decido di dargli io il mio
buongiorno. Lo spingo supino e gli salgo sopra a cavalcioni, mi muovo
un po’ su di lui strofinando l’erezione contro la sua,
Scendo con la lingua
sul suo collo e lo assaggio prendendomi tutto il tempo del mondo per
assaporare come si deve la sua pelle candida e liscia, morbida ed
elastica. È così meravigliosamente bianco Seb. Ora è rilassato ma
quando passo con la mia bocca, lui si tende sospirando. Quanto gli
piace la mia bocca addosso.
Ma non sa quanto mi piace la sua pelle sotto la mia bocca.
Starei ore a toccarlo, carezzarlo e leccarlo.
Arrivo alla sua
erezione e ricambio il favore, lo lecco per poi avvolgerlo e lavorare
su e giù mentre lo sento diventare duro e gemere contemporaneamente.
E mi prende i capelli
sulla nuca premendo la testa su di sé, in questo gesto di comando io
impazzisco e ci do dentro perché sento che gli sta piacendo e la cosa
in qualche modo mi dà alla testa. Ma Seb ovviamente ha altri piani,
come sempre.
Infatti quella mano sulla nuca mi stacca brutalmente. Adoro quando è così brutale, così rozzo così insensibile.
Mi spinge e mi gira
sollevandosi sulle ginocchia, si strofina ancora il suo membro duro e
si prepara a mettermelo dentro mentre io mi metto in posizione a
carponi e gli do tutto quello che vuole.
Me lo sto pregustando, non vedo l’ora di sentirlo dentro, mi afferra con una mano, lo accosta alla mia fessura e...
Ed il telefono si mette a suonare.
Altra riga di insulti in tedesco.
Io lo faccio in inglese.
- Chi cazzo è? - allungo il collo sul comodino e vedo il nome di Val nel display.
- Val... - Comunico già sapendo cosa significa questo.
- Fanculo, mi si è
ammosciato! - Così mi ammoscio anche io sentendo che si toglie da me e
scende dal letto dando un calcio al giochino dei cani, non rumoroso per
fortuna.
- Ma siamo matti? Cosa cazzo vuole a quest’ora? Sei grande e vaccinato, puoi stare tutta la notte fuori cazzo! -
Continua brontolando mentre va al bagno e si sciacqua.
- Ma che vuoi è la prima volta... -
- Fanculo, Lew! Fanculo davvero! - Prendendo il telefono in mano mi fermo al modo in cui Seb mi ha chiamato.
Lew. E sorrido ebete.
Non l’aveva mai fatto.
Mi scioglie subito e
lasciando perdere che è incazzato come una biscia, risponde felice e
contento al telefono, non sapendo cosa mi inventerò.
Seb continua a fare il muso e se lo conosco bene, ed è così, lo terrà per tutta la giornata almeno.
- È normale che sia
apprensivo e chiami, non sa cosa succede, non gli dico nulla e non è
mai successo che facessi cose così. Sono sparito senza dire nulla e
basta... insomma... - Lo giustifico perché per me è normale, ma Seb non
sembra voler sentire ragioni ed uscendo dalla camera non caga nemmeno i
miei bambini per i quali ho potuto avere una camera a parte dove
infilare anche quello stupido.
Fa presto lui a
parlare, ma non si può sempre fare tutto quel che si vuole, non siamo
invisibili. Questa volta portando i cani ho avuto una bella scusa per
stare per conto mio.
Se non andassi
d’accordo con Val potrei dire che non voglio stare con lui, ma tutti
sanno che siamo amici e oltretutto chi li sopporta poi tutti quei
ficcanaso indagatori? Siamo seri!
Lui che odia la violazione della privacy non è che pensa come tenere lontani i curiosi.
Seb continua a fare il
broncio come un bambino e la cosa sta leggermente sfuggendo di mano.
Che si trasformerà in un pugno sul suo nasino se non la pianta di fare
lo scemo.
Da un lato ho lui che
non mi caga per tutto il giorno anche se ci sono molti modi in cui
potrebbe interagire con me lontano da occhi e orecchie, dall’altro ho
Val che continua a chiedermi che combino, che ormai ha la certezza che
ho qualcosa.
- Ma non c’è niente, quando porto i cani sto per conto mio, tutto qua, è successo altre volte... -
- Sì, ma stai di più
con me comunque, sei anche più mattiniero, ora non uscivi più e... -
Vale comincia a mangiare la foglia, non è idiota. - Ed io penso che tu
hai portato i cani per poter stare in una camera a parte. - Mi copro la
faccia. Questa cosa delle camere mi disturba troppo. Non era più facile
se ogni pilota aveva la sua stracazzo di camera per conto proprio?
Perché se odi il tuo compagno puoi stare per i fatti tuoi mentre se ci
vai d’accordo devi stare con lui?
Che regolamenti di merda sono?
- Non dire cavolate,
non è così. - E per essere convincente gli sorrido mettendogli la mano
sul braccio, il contatto fisico con lui funziona sempre. - Non sono
tipo da far finta di andare d’accordo con qualcuno, se non ci sto bene
dico subito che voglio stare per conto mio senza peli sulla lingua.
Davvero. - Val fa il broncio ed in questo passa Seb.
Lui poteva decidere di
avvicinarsi a me in qualsiasi momento della giornata e decide di farlo
ora, proprio ora, l’unico momento che tocco Val! Non lo tocco mai, ora
lo tocco e lui passa.
Lo sguardo che mi lascia è a dir poco di ghiaccio.
Oh Dio, ma perché tutte a me?
Seb ovviamente passa
dritto e mi ignora come se non fossi minimamente qua, io alzo gli occhi
al cielo senza farmi vedere da Val e poi torno a lui cercando di essere
convincente.
- È che è da un po’ che
sei strano ed ho la sensazione che mi nascondi qualcosa e forse ce
l’hai con me per qualcosa? - E ancora. Oh ti prego, come lo convinco
ora senza dirgli che sto con Seb? Forse dovrei dirglielo a questo
punto, ma che ne so di come reagisce? - No perché sai, tu mi piaci, mi
piaci davvero molto e mi dispiacerebbe se le cose fra noi andassero
male in qualche modo per qualche motivo. Io ci tengo davvero molto a
te. -
Ok, qua la cosa sta
prendendo una piega che... tossisco e prendo il telefono fingendo come
sempre quando parlo con lui di avere una chiamata in entrata, così
interrompendolo vado a non rispondere al telefono.
Forse se la smettessi di evadere sempre con questo metodo lui non mangerebbe nessuna foglia!
Proprio mentre cammino
per le zone del circuito, per strada, fra la postazione di un team e
l’altro, vengo afferrato da una mano sul braccio e tirato bruscamente
in parte. Per poco non volo sul serio, ma solo un cavernicolo al mondo
mi maltratta così!
Mi ritrovo spalle al
muro contro uno dei box, per dietro ovviamente. Solo dall’altra parte
c’è gente, chiacchiere e caos, ma qua non ci raggiungono davvero.
Solo il suo sguardo corrucciato.
- Si può sapere che cazzo combini? Ci devi provare anche con lui ora? - Lo guardo con occhi spalancati.
- Sei serio? - Lo scruto meglio. Lo è. È sinceramente arrabbiato.
- Ci interrompe ogni volta! -
- Eddai, non ogni
volta, ma è normale, sto di meno con lui e non è idiota. Dovrò dirgli
di noi altrimenti dovrò fingere che lo odio! -
- Bravo, diglielo così
ti sputtana per vendicarsi! - Sospiro alzando gli occhi al cielo mentre
lui mi sta davanti ed è davvero serio mentre dice tante cagate.
- Perché dovrebbe? - Chiedo paziente.
- Perché sì, perché è
innamorato cotto di te, tu invece no! Stai con me! È ovvio che reagisca
male! - Mi massaggio le tempie con la testa che esplode.
- Più uno diventa matto
per fare tutti felici e non urtare la sensibilità di qualcuno, più
viene massacrato! Andate tutti al diavolo! - Con questo me ne vado
senza nemmeno una limonata al volo.
Seb ci rimane male, ma o così o gli davo una testata.
Ma come fa ad
arrabbiarsi davvero per questo? Cioè seriamente... anche se Val fosse
davvero innamorato di me, e da come aveva cominciato il discorso prima
inizio a pensarlo, perché dovrebbe vendicarsi se gli dico che sto con
quel demente?
Lui vede tutti stronzi perché in realtà lo stronzo numero uno è lui!
Non so nemmeno se Seb
ha capito che mi sono arrabbiato, è insensibile e non capisce mai un
cazzo quindi può essere che non abbia nemmeno realizzato.
Lo evito per il resto
della giornata, non gli scrivo e non lo saluto se lo vedo. Non che lui
si sforzi invece, ma capita che poi quando siamo pronti per uscire a
cena lui ci incroci. Siamo io e Val che andiamo a cena fuori insieme,
questo succede se non abbiamo altri impegni di altro genere, magari
incontri con altre persone, o partecipazioni ad eventi. Allora
prendiamo il compagno di squadra ed andiamo a cena da qualche parte.
Oggi speravo di potermi
imbucare da qualche parte nascosta con l’idiota, ma l’idiota non merita
nemmeno un mignolo e così ci vado con un felice Val che almeno capisce
che non ce l’ho con lui.
Incontriamo Seb e Kimi fermi all’ascensore. Anche loro nelle nostre stesse condizioni.
Per stasera cena
semplice con compagni di team, fuori dal circuito e se non siamo ad
eventi per team o sponsor, non siamo obbligati ad indossare qualche
maglia delle nostre squadre con appunto gli sponsor, così siamo
entrambi casual nella speranza di passare inosservati. Di solito quando
siamo in borghese la gente non ci riconosce, è una cosa buffa che però
ci sta più che bene.
Lui è anche vestito
bene. Con dei jeans che gli calzano giusti ma che non aderiscono come i
miei che mi fanno da seconda pelle nonostante gli strappi, sopra ha una
maglietta grigia semplicissima, ma su di lui il semplice è un marchio
di fabbrica. Ha una giacchina nera leggera in mano da indossare in caso
faccia freddo. Io ho una maglietta bianca e sopra una camiciona
larga a quadri, Seb mi squadra con un sopracciglio alzato spontaneo
come sempre. Per un momento penso che si metterà a scherzare e metterà
da parte i dissapori e ci proporrà un’uscita a quattro, ma poi le porte
si aprono e dopo questo momento imbarazzante di gelo dove nemmeno Val
sa cosa dire, Seb fa prendere aria alla bocca potendo invece evitare:
- Divertitevi! - Con
questo entra in uno dei due ascensori che si sono aperti davanti a noi,
indica con la testa l’altro per noi e aspettando che Kimi la lumaca lo
segua, io alzò gli occhi al cielo, faccio il segno ad entrambi di
aspettare un secondo, sussurro un ‘ci vediamo giù, scusate’ e mi infilo
al posto di Kimi che probabilmente non ha ancora capito niente.
Entro, schiaccio il pulsante della chiusura delle porte e Seb mi fissa come se fossi matto, come oso fare quel che voglio?
- Pensavo fossi arrabbiato con me! - Esclama sostenuto.
- Ah te ne sei accorto!
Non ne ero sicuro visto che vivi in un universo alternativo dove non
serve dare spiegazioni a nessuno, non serve inventare scuse credibili e
non serve mantenere i buoni rapporti di vicinatio - Seb indurisce
l’espressione del viso ed in questo momento sembra più tedesco di
sempre, gli occhi azzurri sembrano gelidi, vorrebbe trucidarmi ma
rimane fermo immobile, mani nelle tasche ad aspettare che l’ascensore
scenda, poi io lo blocco ad un certo punto. Sento una voglia enorme di
prenderlo a pugni che non so come faccio a trattenermi.
- Per te è diverso, tu
hai Kimi che conosci da una vita e sai che è una tomba e non dirà
niente a nessuno! Io ho Val che è una persona dolcissima e non voglio
ferire, ma non so se posso dirgli una cosa simile! Era facile se ci
detestavamo perché avevamo camere separate, ma visto che quando mi
porto i cani sto in camera da solo, ho usato questo espediente, solo
che lui non è scemo ed ha capito che ultimamente sono strano e pensa
che ce l’abbia con lui! - Non so nemmeno perché gli do tutte queste
spiegazioni, non le merita, è un ottuso. Seb sta in silenzio mentre io
mi agito e sparo a mitraglia.
Mi fissa duramente ed io in tutta risposta sbraccio sbloccando l’ascensore con un gesto secco del pugno:
- Oh, non so nemmeno
perché te lo spiego! Non sei scemo, lo sai da solo perché faccio i
salti mortali! E tu sei geloso perché cerco di mantenere i rapporti! Ma
siamo impazziti? Va al diavolo! - Alla fine Seb non dice nulla perché
lui è tedesco ed i tedeschi non scendono a patti, non si piegano, non
si abbassano a scusarsi dicendo che esagerano. Mai! I tedeschi sono
solo imbecilli! Ho avuto per anni a che fare con un tedesco ed era
completamente scemo, come ho potuto mettermi con un altro?
Quando le porta stanno
per aprirsi e l’ascensore rallenta, Seb si degna di aprire quella
fogna, ma era meglio se la teneva chiusa:
- Guarda che quello non
aspetta altro che provarci con te, se gli dai troppa corda ti troverai
a doverlo rifiutare ed allora sì che dovrai fare i salti mortali! -
Stringo i pugni, non è
quel che dice ma come. Con quel tono da saputello che vorrei cancellare
con un pugno sulla trachea. Ma le porte che si aprono lo salvano e Kimi
e Val insieme al piano terra ci osservano, Val non nasconde lo stupore
nel vedere l’aria di fuoco e gelo che c’era qua dentro, mentre Kimi non
reagisce come al solito.
I due si dicono
qualcosa in finlandese e poi Seb esce per primo facendo un cenno a
Kimi, tirando dritto verso l’uscita dove un autista/guida/assistente li
scorterà in giro per Budapest.
- Come è andata? - Chiede Val capendo che ho litigato di nuovo con Seb. Scrollo le spalle.
- Che vada al diavolo!
- Rispondo secco e col broncio, poi lo prendo sotto braccio e senza
farci caso, lo accompagno dal nostro uomo.
- Ma come fate a litigare sempre? So che siete amici e vi adorate, ma... -
- È un idiota ottuso
insensibile, ecco cos’è! - Eviterò di dire che litighiamo per lui, per
questa sera non voglio pensare a quell’idiota anche se ovviamente ci
penso eccome. Tutto il tempo. Cosa starà facendo, dove sarà, se
si è pentito, se mi chiederà scusa. Se ho usato la carta cani per
niente... sprecheremo questi giorni preziosi? I GP sono preziosi,
perché a casa non possiamo vederci, possiamo stare insieme solo durante
i 4 giorni del GP. Non mi sembra di chiedere la Luna. Con lui
evidentemente semplice è noioso.
Mi chiedo se non abbia fatto il passo più lungo della gamba.