*Ecco
qua il nuovo capitolo, ce n'è un terzo. Allora. Qua tutto degenera.
Perchè, mica pensavate che Seb di peggio non potesse fare? Beh, ha un
dono, quello di far sempre precipitare tutto! E poi Lew ci va di mezzo,
anche se questa volta è lui che reagisce e mostra che in realtà il
ragazzo non è proprio un angelo. E buona lettura. Baci Akane*
2. DEGENERAZIONE
Ovviamente non mangio niente ed ovviamente sono particolarmente scontroso, cosa molto rara per me.
Val capisce che ho
qualcosa, non ci vuole un genio, e cerca di distrarmi, ad un certo
punto si sente in colpa di mangiare anche le mie porzioni e così mi
propone di fare una passeggiata a vedere Budapest di notte, che è
sempre bella.
La cosa si fa complicata visto che sembra una cosa romantica e sto facendo una cosa romantica con la persona sbagliata.
Perplesso lo guardo ma alla fine se rifiutassi dovrei spiegargli ed è già complessato di suo.
Così niente, ci
mettiamo a camminare tranquilli, non è troppo tardi ma nemmeno così
presto, siamo a venerdì per cui si trova qualcuno che però non fa caso
a noi, di certo non penserebbero di trovare il duo della Mercedes per
le vie.
- Mi dispiace che
litighi tanto con Seb, vi vedo passare dallo scherzare un sacco insieme
all’arrabbiarvi in un modo da far girare la testa e so che tu sei
sensibile e che ci soffri. - Dice mentre ci avviamo verso il Danubio.
Di notte è praticamente una meraviglia.
- Non pensarci, io e
lui siamo così, tipico rapporto di odio/amore. Succede quando ci si
conosce da molto tempo... - Cerco di sminuire la cosa e di impostarla
su una bella amicizia.
- Seb ha un
caratterino, eh? - Continua Val indagando. Credo che voglia capire se
stiamo insieme. La prende larga. Vediamo di manovrarlo a dovere.
Finalmente intravediamo il Danubio, da un lato lasciamo il grande ponte
che collega le due rive e noi ci avviamo verso la banchina per
affacciarci e guardare lo spettacolo che, se vieni in questa città, non
ti puoi perdere. Specie di notte.
- Puoi dirlo forte. È
un tedesco no? Anche se un po’ atipico visto che lui e le regole sono
allergici! - Ed è per questo che non può proprio gestire come si deve
la nostra relazione, perché lui va a caso, si butta, non pensa. Ci sono
delle cose che non si possono fare, per cui ci devi riflettere! Ma lui
no, figurati! Però se ci penso io lui se la prende.
Non posso scaricare Val
così come vuole lui, come faccio? Partirebbe un caso di stato e poi a
me piace Val, ci sto bene. Dopo aver patito negli ultimi anni con Nico,
avere un compagno così tenero e amichevole è una cosa bellissima. Lo
devo coltivare!
Ci appoggiamo alla
ringhiera del Danubio e ci riempiamo gli occhi di questo spettacolo
dove si vede il ponte illuminato ed il lato opposto della città che si
riflette sulla superficie ampia del fiume, uno dei più belli del mondo.
Mi viene a meno il
fiato e per un momento, mentre ci appoggiamo vicini coi gomiti ad
ammirare questa meraviglia, penso a quanto vorrei essere qua con Seb.
Quel demente che rovina tutto. Potevamo essere noi! Potevamo riuscire a
vederci da qualche parte uscendo da soli dall’hotel. Lui no, lui deve
fare il deficiente!
Ora starà guardando questa meraviglia con Kimi!
KIMI! Non io! Come osa?
Mi volto verso Val. Ed io sono qua con lui. Ma che c’entra lui con me a guardare il Danubio?
Poi mi viene un colpo
perché mi rendo conto che anche lui guarda me invece che il fiume e
così faccio un spontaneo salto indietro, poi rido alla mia maniera un
po’ esagerata quando sono nervoso.
Vai a vedere che Seb ha ragione e Val è innamorato di me!
- Tutto bene? -
- Sì sì e tu? - Ridacchio.
- Certo, come si fa a
non stare bene guardando questo spettacolo? - Val annuisce tornando a
guardare davanti a sé ed io mi rilasso di nuovo.
- Fra te e Seb... - Ed
eccolo che torna alla carica. Alzo gli occhi al cielo e trattengo un
sospiro, poi si gira a guardarmi e prontamente sorrido.
- Sì? -
- Non c’è del tenero?
Non è per questo che litigate? - Ora se io e Seb fossimo solo amici la
reazione normale sarebbe ridere, se fossimo amici ed io fossi etero
dovrei arrabbiarmi perché di solito gli etero si arrabbiano quando
vengono insinuati di essere gay. Ma io e Seb non siamo solo amici ed
ora in un nano secondo non so come reagire. L’ha presa piuttosto
diretta. La domanda reale è: cosa vuole davvero Val da me?
- Io e Seb? Cosa te lo fa pensare? Insomma, siamo in buoni rapporti e scherziamo tanto ma... -
- Sono questi bisticci strani tipici da coppia. Non so perché vi succede, ma... -
I litigi. I litigi sono
una cosa da coppia. Ha ragione, dannazione! Se ci vai d’accordo ci sei
solo amico, se ci litighi ci stai insieme. No beh insomma, io e Nico
nell’ultimo anno litigavamo spesso e infatti ci eravamo lasciati!
- Quando si è
sinceramente amici capita anche di litigare, ma sono sciocchezze. Io e
lui torneremo sempre a parlarci e scherzare! - spero d’averla gestita
bene. Mi dispiace mentirgli, ma ho l’impressione che il terzo grado non
sia finito qua.
I suoi occhioni azzurri hanno una chiara nota di sollievo e felicità.
- Sono contento di
saperlo. - Gli sfugge, si accorge che è una cosa che non doveva dire e
fa una faccia buffa che mi fa ridere. - Non volevo dire una cosa
strana, è solo che... - è solo che ora non sa gestirla lui, invece.
Cerca di tirare fuori una scusa accettabile, balbetta, si torce le
mani, è rosso peggio di un pomodoro ed alla fine si arrende e la butta
fuori come se scoppiasse, come se non potesse più tenerla dentro. - È
solo che sono cotto di te! Mi piaci da morire! Penso che mi sto
innamorando e quindi ero geloso di Seb! Però non voglio che cambi
niente fra noi, non pretendo di piacerti in quel senso, è solo che
mentirti e guardarti negli occhi io non potevo... - Oh Dio quanto sono
meschino!
- No dai non
preoccuparti... - Così vedendo che sta per piangere gli circondo le
spalle con il braccio e cerco di confortarlo. Lui appoggia la testa al
mio collo, io spalanco gli occhi realizzando cosa sembra. - Cosa vuoi
che sia, non sentirti in colpa per niente. Le cose capitano. Io sono
gay, penso si capisca abbastanza conoscendomi bene. Per cui non crearti
problemi. - Ma non gli sto dicendo che amo un altro e sto con lui per
cui non deve provarci con me, lo sto abbracciando e confortando.
Lewis sei la persona
peggiore sulla faccia della Terra, di peggiori non esistono. Lui non
può mentirti e si dichiara in lacrime ed tu invece menti spudoratamente
e senza ritegno!
Andrai all’inferno per questo!
Ma proprio mentre sto pensando che se non mi stacco questa cosa degenererà... beh, degenera!
Infatti Val solleva la
testa, mi mette una mano sulla guancia, indirizza il viso verso il mio
e appoggia le labbra sulle mie. Così. Veloce e fugace.
Oh Signore Gesù Potentissimo!
Chi lo sente ora Seb? Aveva ragione su tutta la linea!
Appena lo fa reagisco subito e sguscio via pulendomi la bocca istintivo, lui mi fissa shoccato, bordeaux.
- Ho... ho capito male? Non era... oddio che imbarazzo... -
È in crisi mistica.
Oh tu sei in crisi?
Ed io che dovrei fare?
Ma con la coda
dell’occhio vedo arrivare a passo di carica da dietro di noi proprio il
tedesco più irrispettoso delle regole che io abbia mai conosciuto e
impallidisco di brutto, ha la faccia così incazzata che quella volta di
Baku è nulla e mentre ho la chiara visione di Seb che butta Val giù per
il fiume, io gli vado contro e lo fermo.
Ed ecco come tutto va a quel paese in un attimo.
Ma che potere ha Seb? Quello di fare piazza pulita in un secondo!
Beh se vedi Baku che gli impedirà molto probabilmente di vincere il mondiale... pensare non è che è il suo forte!
- Ehi sei impazzito? -
Val si gira e vede la scena che penso sia epica. Io che spingo Seb che
ha tutta l’aria di voler ammazzare qualcuno, lui.
Da qualche parte ci
sarà anche Kimi, dove diavolo è Kimi quando serve? Non che potrebbe
essere utile, quello. Rimarrebbe fermo a guardare, ma non lo vedo
comunque.
Seb è davvero livido di
rabbia, ha visto tutta la scena da fuori ed ora sai che putiferio
scoppierà. Non so nemmeno più cosa fare, finisco nel panico anche io in
un istante, così, come schioccassi le dita.
Gli ho appena detto che non sto con Seb e poi lo scemo si comporta da fidanzato geloso.
Non che poi mi dispiaccia, in realtà.
- Io... io avevo
capito... avevi detto che... - Beh, la nota positiva è che ora non devo
inventare scuse perché si capisce ben da sé cosa succede. Io e Seb
stiamo insieme. Ciao.
Seb continua a spingere
per dargli un pugno od ucciderlo, io continuo a spingere lui affinché
la smetta, Val è in crisi esistenziale e sotto shock.
- Sì, lo so, mi
dispiace. È che capirai anche tu che non è una cosa facile da dire e
che tecnicamente non andrebbe rivelata per nessuna ragione al mondo! -
- Io lo sapevo! - E da dietro la voce da oltretomba di un oltretombale Kimi ci fa saltare e ci ferma tutti.
- Grazie per aiutare come sempre! - Dico ironico con uno scatto di nervi. Ora sono io che voglio prendere a pugni qualcuno.
Val lo fissa sconvolto.
- TU LO SAPEVI!? - Sospiro insofferente.
- NESSUNO DOVREBBE
SAPERLO! BASTA ADESSO! - Seb finalmente smette di spingere, così
finalmente tutti si fermano e mi fissano, io sono al centro di un
cerchio composto da imbecilli.
- Val, mi dispiace
avertelo nascosto, ma mi hai preso alla sprovvista e non sapevo come
gestirla. Ovviamente l’ho gestita male. Spero tu capisca perché volevo
tenerlo nascosto. Non è una mancanza di fiducia verso di te, ma... -
non so come finire, onestamente. Lo fa Seb per me. Aiuto.
- Ma hai ben
approfittato appena hai potuto, eh? Come è andata, ti ha detto che
siamo solo amici e SBAM! Via di lingua? - Val impallidisce, il che lo
rende un cadavere visto che è pallido di suo.
- Ma non ci ho messo la
lingua! Io ero preso male, mi ero solo dichiarato e... e poi avevo
capito che gli andava bene, non so... aveva detto... - Ora impallidisco
io mentre lo fisso come a dire ‘ma che ho detto io?!’
Seb incrocia le braccia al petto pronto ad attaccare:
- Sì, che ha detto? -
Lo guardo shoccato, sembra mi abbia letto nel pensiero. Ha l’aria di
uno che stasera ucciderà qualcuno, spero di non essere io. Kimi
ovviamente ascolta e non fa un’amato cazzo. Anche io ucciderò. Lui!
- Niente! Ho detto che
sono gay anche io e di non crearsi problemi con certe cose! Questo non
significa provaci con me che sono disponibile! - Val si morde la bocca
in crisi, il suo colore passa dal bianco terrore mentre guarda Seb al
rosso vergogna mentre guarda me.
- Ma nemmeno che non ci deve provare! -
- Adesso mi avete rotto
tutti le palle! È sempre così! Io qua sono l’unico che si sbatte le
palle per fare le cose bene e far felici tutti e sono l’unico che ci
rimette e viene insultato! -
- Ma io non ti ho insultato! -Si intromette allarmato Val vedendomi furioso come poche volte ha visto.
- Io sì invece! - Replica gelido Seb.
- E TU VA AL DIAVOLO
ALLORA! - Con questo me ne vado e non so sinceramente che si dicono, ma
è grave che non mi insegua nel giro di subito.
Questo peggiora esponenzialmente la mia voglia di uccidere, sono una persona così pacifica, perché mi devono fare questo.
Quando mi sento
prendere il polso mi giro di scatto e tiro diretto un pugno a chiunque
sia, ben lieto che il pugno finisca contro la mano dagli ottimi
riflessi di Seb.
Almeno alla fine mi è corso dietro. Un po’ troppo lento per i miei gusti.
- Ma sei bipolare? - Lo fisso fiammeggiante riprendendomi la mano.
- Non sai nemmeno cosa significa bipolare! - Ringhio a denti stretti ricominciando la marcia verso non so nemmeno dove.
Seb riprende a camminarmi dietro.
- Ma cosa ti metti a fare sceneggiate? - A questo torno a sventolare un pugno che sfiora di poco la sua testa.
- Lo vedi che hai
problemi di gestione della rabbia? Trattieni troppo, dovresti lasciarti
andare più spesso, come faccio io! - Mentre spara cagate, io continuo a
cercare di colpirlo con la posizione tipica da pugile, visto che poi è
insita in me.
Lui continua a schivare o parare. Non è male come sparring partner.
Fatti colpire, stronzo!
Non so nemmeno dove
siamo, in una delle vie che spuntano sulla camminata del Danubio,
suppongo. Ho fatto un chilometro in dieci secondi, credo. In questo
vicolo siamo più coperti, per questo mi ha fermato qua. Il demente!
- Tu? Tu ti lasci
andare? Alle cagate ti lasci andare! Tu hai scatti di rabbia, Seb! Non
è che ti lasci andare! Hai una maschera su quella faccia di cazzo e
nessuno capisce cosa provi e cosa pensi, sorridi sempre e poi magari
scherzando distruggi qualcuno! Quando fissi male è un evento! Poi hai
gli scatti di rabbia dove esageri sempre e non pensi. E poi sei uno che
si lascia andare? -
- Ma dico quello che penso. In un modo o nell’altro. - Questo è vero, gliene do atto.
- Ma nascondi dietro un sorriso di merda! -
- Ma cos’ha sto sorriso che non va? -
- È TROPPO BELLO!
- E sentendo la risposta lui abbassa la guardia ed io lo colpisco sulla
bocca. La cosa è velocissima, lui ci si mette le mani sopra e si piega
uggiolando, penso ci infili qualche cosa in tedesco tipo ‘Scheiße’ che
credo sia ‘merda’.
Questo mi spegne completamente ed entro in fase mortificata.
- Oh Dio non volevo
scusa! Perché ti sei fermato? Pensavo che schivassi! - Replico
prendendolo per le spalle e piegandomi su di lui. Seb rimane giù per un
po’ così che io finisco per sbaciucchiargli la spalla. - Scusami,
brutto scemo! - Con questo si decide ad alzarsi, rimane proteso in
avanti, toglie le mani dalla bocca e si mette a sputare sangue, così mi
faccio indietro con un senso di colpa che si apre come una voragine.
- Ma allora ti ho fatto davvero male! -
- Fanculo, Lew! - E di
nuovo col soprannome più carino dell’universo. Sorrido ebete e quando
nota che non replico mi fissa e si corruga. - che hai da sorridere? -
- Lew! - ripeto con una vocina intenerita.
- Non ti piace? -
Chiede sempre facendo attenzione a non sporcare di sangue la maglia, il
rivoletto parte dalla bocca spaccata e scende sul mento staccandosi per
terra. Ci ho dato giù pesante.
- Certo che mi piace! È bellissimo! - Alla fine sorride e scuote la testa.
- Hai un destro da paura! - Commenta poi come se gli avessi appena dato un bacio da capogiro. Ridacchio al suo commento.
- Sai com’è, faccio boxe nel tempo libero... - Seb mi fissa con un sopracciglio alzato.
- Pure! - Mi cerco un
fazzoletto nella tasca e ne trovo uno di stoffa, così lo uso per
pulirgli il mento e gli tampono piano la bocca, lui si lascia fare.
Sembra come d’aver staccato una spina, in un attimo è tutto diverso e
lui è quasi tenero in un certo senso mentre sta zitto e si fa curare.
- Perché, cos’altro faccio? -
- Suoni il piano, balli, fai feste ed ora pure fai boxe! -
- Hai dimenticato amo i
miei bambini. - Sguardo interrogativo. - Roscoe e Coco. - Così finisce
per sorridere e fare una smorfia di dolore nello stesso momento.
- Sei pieno di vita. -
risponde parlando male per il mio fazzoletto sul suo labbro. Poi si
ricorda quel che gli avevo detto. - Quindi il mio sorriso è troppo
bello e lo odi quando lo uso per mascherarmi? - Arriccio la bocca ed
annuisco.
- Ne sono geloso. Lo
regali troppo facilmente. Dici un sacco di cattiverie col sorriso. Ma
un sorriso così bello perché usarlo nel modo sbagliato? - Rimane
colpito da quel che dico, che sembra una cagata, poi fa un sorrisino.
- Allora cercherò di essere più espressivo e di usare i sorrisi solo per dire cose belle. -
A questo punto gli tolgo il fazzoletto, il sangue esce di meno, la bocca è gonfia e rossa. Povero, che colpo.
- Solo per me! - Dico
poi. Lui sorride e poi finisce che ci baciamo delicatamente,
suggellando la pace a questa folle litigata, cerco di premere il meno
possibile e di stare sull’angolo meno gonfio.
Solo noi possiamo fare tutto sto casino in un giorno solo, persino a pugni ci siamo presi.
Beh dopo Baku non mi stupisco più di niente.
Seb è Seb. Imprevedibile non rende nemmeno.
Dopo un normalissimo -e
per noi strano che sia tale- abbraccio, lo prendo a braccetto e
continuiamo per questa via più appartata mentre gli chiedo curioso:
- Ma senti, cosa hai detto a Val? -
- ‘Lo vedi il Danubio?
Ci finisci dentro se ti sento dire mezza parola di noi due!’ E poi sono
venuto via. - Non stento a credere che gli abbia detto questo.
- E Kimi in tutto questo? -
- Niente ovviamente. Pensavi facesse qualcosa? -
- No e non me lo potevo immaginare. Credo che si diverta, sinceramente. -
- Oh, vorrei capire la
differenza fra lui che si annoia e lui che si diverte... persino se
fosse arrabbiato sarebbe interessante! - Seb scoppia a ridere per poi
lamentarsi tenendosi la bocca spaccata di cui mi sento in colpa.
- Oh credimi che ci provo a farlo arrabbiare, ma è bionico, sembra non gli importi di nulla... -
Continuiamo a parlare
di Kimi e più lo facciamo, più mi rendo conto che se devo essere geloso
di qualcuno, nonostante la logica mi dice di esserlo, non è di sicuro
di Kimi. Forse i suoi figli in qualche modo. O Hannah, non saprei.
Insomma, sono amici dal liceo, però alla fine stanno insieme da davvero
molti anni, no?
Ma Kimi... niente, non c’è verso.
Magari con altri del
circuito potrei essere geloso. Con Daniel per esempio ha un bel
rapporto. Ecco con Daniel forse. Ma Kimi...