NOTE: avevo promesso la presente fic da settimane al gruppo Bennoda is the Way di cui sono il capo (megalomania vieni a me), solo che l'ispirazione non era molto centrata, finalmente ieri sera non so bene nemmeno io come mi è venuta. E' un po' diversa dal solito, è leggera e scanzonata, è scritta al presente, una novità per me, ed in terza persona. È molto discorsiva, sembra che uno del gruppo li racconti a modo suo, è anche molto ironica e spesso demenziale. Diciamo che non sapevo cosa sarebbe uscito, ho solo cominciato ed è andato tutto da solo. Così come Mike sperimenta, anche io ogni tanto lo faccio. La 'traccia' richiesta era 'viaggio in aereo' e 'guanciotte'. In realtà era 'offuscamento da guanciotte' ma convinta di non saperlo come usare, ho tenuto solo guanciotte, però in effetti ad un certo punto l'offuscamento c'è.
Comunque ecco qua la fic, per gli 80 membri raggiunti!
Spero che il piccolo pensierino piaccia ma soprattutto diverta.
Baci Akane

AMORE E PSICOSI



/Castle of glass - remixated by Mike Shinoda/

A Mike piace giocare con le canzoni, gli piace rifarle, re-mixarle, cambiarle, farle in più di una versione. È un divertimento puro e semplice, un hobby personale. Non imporrebbe mai una di queste versioni agli altri perchè è lontano dal loro stile, uno stile che per quanto vasto ed in mutamento, ha comunque un certo tipo di modalità.
Per questo dopo gli album regolari produce per conto proprio delle nuove versioni delle loro canzoni, ma non è solo per una questione di hobby.
A Mike piace anche giocare con la voce di Chester. Anche con la propria, ma trova molta più soddisfazione a farlo con quella di Chester, ha sempre detto che lui ha un dono nelle corde vocali e non è la capacità di dire porcate od offendere, tanto meno di gemere.
Il suo dono è la voce stessa, ci può fare qualunque cosa, può arrivare a dei picchi impensati ma non è tutto lì. A Mike basta pensare una cosa e Chester la sa fare, anche quella più inumana, più strana. Lui riesce a fare qualunque cosa e la cosa che gli piace davvero è che non lo delude mai, Chez capisce ogni volta quello che lui gli chiede.
Può spiegarsi malissimo, ma riesce a riprodurlo lo stesso. Per lui quello è lavorare ad altissimi livelli, ma non solo. È anche divertirsi.
Ciò che piace a Mike, oltre a tutto questo, è tirare fuori con il mixer cose che Chez con la sua voce non può fare. Dal momento che sono cose rare e poche, ci mette una vita e ci perde i giorni. Così questo è il suo nuovo passatempo.
Re-mixa le canzoni del gruppo tirando fuori dalla voce di Chez cose che di persona non potrebbe fare e gliele fa fare col computer. Così poi si diverte a fargli sentire il suo lavoro al compagno e a chiedergli con aria infantile di sfida se ci riesce a farla.
Concludendo, a Mike piace giocare con la voce di Chez.
Però non è la sola cosa che gli piace fare, oltre a quelle già elencate.
Mike è una creatura rara, sembra serio, riflessivo e coscienzioso, ma poi di fatto è infantile e gli piacciono i divertimenti idioti. Non che Chez sia un idiota. Beh, a volte lo è. Spesso. Dipende dai momenti.
Diciamo che ci sono momenti in cui fanno a gara a chi è più idiota.
A Mike piace giocare in generale ma principalmente piace ridere e a Chez piace che Mike rida, per cui fa sempre di tutto per farlo ridere.
Insomma, si sono trovati. Erano destinati. Anche quando si sono conosciuti erano diversi da ora, ma comunque complementari.
Il destino è proprio uno solo, per loro.
Fare un viaggio in aereo con loro due di buon umore è una tragedia, i ragazzi del gruppo ormai sperano che litighino prima di salire così almeno si fanno il musi.
Brad e Rob sono tranquilli, Dave anche, non è uno fuori di testa. Joe è uno fuori di testa, però se fosse solo non sarebbe particolarmente pesante. Diventa pesante se affiancato da altri fuori di testa, così se Chez e Mike sono di buon umore e si uniscono a Joe, è una tragedia sopravvivere. Quando succede, Rob, Brad e Dave pregano affinchè l'aereo si schianti. Per loro sfortuna non succede mai, così capitano viaggi lunghi, molto lunghi, con quei tre in fase demenziale.
Non è facile sopravvivere.
Quel giorno devono affrontare qualcosa come 15 ore di aereo ed anche se è una linea privata e hanno la fortuna di essere solo loro, Mike è tutto felice e contento perchè così può far sentire i suoi nuovi lavoretti.
I suoi 'nuovi lavoretti' sono i famosi pasticci con la voce di Chez che lui ha re-mixato in maniera improbabile. Non ci sono modi per descrivere di cosa si tratta. È solo sconvolgente. Scartavetra i timpani perchè ha pure la malaugurata idea di metterle a tutto volume, perchè 'è così che vanno sentite!'
Così la prima passa con dolore ed uno -anzi tre- pensano 'ok, ha finito. Doloroso ma ha finito'.
Quando lui chiede pimpante cosa ne pensano, il suo entusiasmo da bimbo piccolo impedisce a tutti quanti di dire che è orribile e che la deve smettere, così ingenuamente dicono che è strano ma ha un suo perchè. Diplomatici. Ormai alla loro età, dopo una vita con quell'elemento, sanno cosa dire per non offenderlo. Non che si offenderebbe. Si limiterebbe a rifare tutto fino a convincerli. Oppure a fare un sermone sul perchè è bellissimo. Quindi in ogni caso il trucco è dirgli che va bene, ma essere convincenti. Così la smette.
- Bene, ne ho fatte altre, adesso ve le faccio sentire! - Ed è pure contento!
Gli altri lo guardano cercando spasmodicamente di trattenersi, cosa difficile ma ce la fanno.
Non dice 'volete sentirle?' no, 've le faccio sentire!'
Sospiro drammatico, forse se la cavano con una o due e magari non sono tutte così tremende.
Mike è uno che ama sperimentare e fare cose anche lontanissime dal suo genere perchè lui 'non ha un genere, tutto è il suo genere', così prova qualunque cosa, anche la più oscena ed oggettivamente inascoltabile.
Ed ecco che parte la seconda canzone con la voce di Chez mezza deformata e mezza resa decente, su una delle loro basi completamente rifatte.
Per loro è solo rumore e sono cresciuti con canzoni che le loro mamme definivano 'rumore', per cui se loro dicono che una cosa è 'rumore', è 'rumore' davvero.
Così soffrono con la seconda canzone, non sanno come dirgli di smetterla perchè è davvero preso, così sperano che la tortura sia finita. Peccato che no.
- In questa ci sono anche io, il risultato è diverso però il principio è lo stesso, ho usato la stessa chiave. Però mi piace di più come viene con la voce di Chez! -
Brad, Rob e Dave trattengono il fiato mentre non capiscono come mai Chez e Joe non stiano soffrendo, sembrano interessati alle sue dannatissime versioni da torturatore.
Poi notano che Joe ha i tappi trasparenti nelle orecchie, se non ci fai caso non li noti.
Al che guardano Chez. No, Chez non li ha. Ma come fa a stargli vicino a ad ascoltare tutta quella robaccia?
Poi si rispondono.
Chez è anche più schizzato di Mike e per contro è pure innamorato, una combinazione pessima. Psicosi e amore!
Dio aveva il senso dell'umorismo quando ha plasmato Chester e Mike.
Così parte la terza ed è sempre così, solo che c'è la voce di Mike tutta strana, sempre fortissimo quel maledetto volume, sempre inascoltabile nel complesso a meno che non ti piace quelle schifezze.
Ma cosa si era fumato?
Perchè Mike quando è tanto stressato fuma e lui è tanto stressato sotto lavoro perchè si riduce ai livelli di un asino da traino. Magari si era fumato qualcosa di pesante. Hanno finito con le canne, ma come lo spieghi quella roba?
- Ma di cosa ti stupisci? Nel telefono è pieno di suonerie demenziali idiote... e quei giochini che fa per passare il tempo completamente privi di senso che nemmeno un mentecatto farebbe? - Dave spiega a Rob e Brad che è inutile cadere dalle nuvole ed ha ragione.
Mike è quello del 'più è fuori dal mondo e dalla logica e più è bello!'
Non deve avere senso per piacergli.
Il fatto è che poi gli piace anche quello che ha senso, per cui ci sono molte volte in cui se ne esce con dei capolavori, non sempre tira fuori idiozie. Per questo non sai come giostrarti su di lui.
Come te la cavi?
A volte puoi goderti 15 ore di viaggio meraviglioso con le sue creazioni, altre speri che qualche kamikaze si schianti contro il tuo aereo.
Questa volta è andata male.
- Lo so che a volte gli scatta il matto e viene attratto da stronzate, ma ha quasi 40 anni, non sarebbe ora di smetterla? - Si lamenta acido Brad sottovoce che tanto quell'altro è sordo per aver prodotto quella robaccia a tutto volume.
Rob sospira insofferente.
La canzone finisce e Mike tutto contento chiede che ne pensano, loro sono occupati a sospirare di sollievo e sembra proprio che gli sia piaciuto.
- Hai fatto solo queste? - Chiede Chez sorpreso, gli altri lo fissano odiandolo profondamente e cominciano a credere che il vero folle non sia Mike, ma Chez che apprezza le sue oscenità.
- Eh sì, non ho avuto tempo per farne altre. Ho perso molto tempo per queste tre, sai, avevo un paio di orette di tempo libero, non sapevo che fare e mi sono messo a giocare con la tua voce, come faccio sempre quando mi annoio. Così prova che ti prova mi è uscita questa cosa, l'ho rielaborata e rielaborata ed ho finito che invece di passarci un po' di tempo, ci ho passato i giorni! Ci ho messo più tempo di quel che pensassi, ma è stato soddisfacente! È nuovo e forte! Insomma, tira l'attenzione, no? A me divertono queste cose, lo sai... -
- Perchè non vai da lui se ti annoi? - Gli scappa a Brad. Mike capisce che non gli è piaciuto e gli tira l'acqua.
- Dai, lui ha anche l'altro gruppo, ora... non posso stare sempre con lui... ci sono le volte in cui sono a casa, non ho cose per noi da fare o per qualcos'altro e mi devo inventare un passatempo... -
- Ah... magari se sei a casa ed hai tempo libero... non so, dico eh? Potresti passarlo con tua moglie e tuo figlio? Sarà pure solo la tua migliore amica, ma ti andrà di farti una scampagnata con lei, o no? - Dave è ironico e meno tagliente e Mike fa il broncio incrociando le braccia al petto. Sapeva che non gli sarebbero piaciute, ma lui era tutto orgoglioso d'aver creato qualcosa di nuovo.
Creare cose che non esistono a lui piace molto, è una terapia anti psicotica davvero eccezionale.
A volte gli prende l'angoscia quando accende la radio e sente sempre le stesse canzoni, sempre gli stessi suoni.
Apprezza le radio dedicate al rock, ad esempio, però anche lì fanno quelle sempre quelle, anche i nuovi artisti che ogni tanti si inseriscono usano gli stessi strumenti, gli stessi suoni, non ci sono svolte davvero diverse. Però i dj propongono davvero sempre le stesse vecchissime canzoni, ovvio che anche i nuovi non sanno fare cose davvero originali, sono subissati da cose vecchie e le riproducono pure loro!
Ovviamente Mike odia la radio, ma spera sempre che ogni tanto esca qualcosa di nuovo ed innovativo.
È allergico al 'quello sempre quello'. Così quando non lo trova, lo fa lui. Per dimostrare al mondo che si può inventare.
Chez a questo punto ride e gli pizzica le guance che gonfia per l'offesa subita. Ovviamente il suo tirare non è leggero, stringe e gira e tira con forza malefica fino a che Mike urla più forte delle canzoni, se così si possono chiamare.
Urla tanto che Joe riemerge e si toglie i tappi dalle orecchie e chiede un candido 'eh?' che gli vale un calcio nei gioielli.
Joe fa la palla rotolante per tutto l'aereo, una palla che si tiene le sue fra le gambe e ulula.
Ai suoi ululati si aggiungono quelli di Mike che soffre sentitamente per le sue guance, soffre al punto che ci vede fusco, quasi nero. Distingue solo una cosa, Chez -ma che novità- per cui fra i suoi lamenti e quelli di Joe lo afferra per il braccio, lo tira in modo da stenderlo su di sé, gli prende il culo fra le mani, stringe e quando trova un po' di carne lo morde. Gli riserva lo stesso trattamento. Gira, tira e stringe come un maledetto. Così almeno non è più lui ad urlare.
Peccato che Chez abbia i polmoni più potenti di Mike. Le sue urla sì che ammazzano.
Ed ecco un bel concerto in privato, uno di quelli che non vorresti mai vedere assolutamente perchè poi esci e ti butti sotto un camion.
Peccato che in aria niente camion.
Brad si alza alla ricerca del maniglione d'emergenza, ma Rob lo ferma, così Dave prende in mano la situazione e dopo aver staccato a forza i denti di Mike dal culo di Chez, lo trascina in bagno per il piede. Sì sì, lo prende per il piede e lo trascina in bagno. Chez è quasi svenuto dal dolore -alla faccia di uno svenuto... urlava come Satana!- e si lascia fare. Brad gli va subito dietro, prende Mike per le guance come aveva fatto Chez e visto che gli fanno tanto male collabora come gli avesse fatto un incantesimo, a quel punto lo riunisce al suo moroso demente. Dopo di che chiudono il bagno da fuori, lo bloccano in modo da non farli più uscire.
Almeno anche se urlano, adesso è meno insopportabile.
Per i lamenti di Joe che continua a rotolare a terra come una palla, basta tirare fuori un panino e lanciarglielo in bocca.
Il cagnone si calma e la pace torna a regnare!

Chez e Mike rimangono chiusi in bagno per il resto del viaggio e inizialmente continuano a lottare, se non altro per ritrovare una posizione accettabile visto che Chez ha la faccia nel water e le gambe per aria attorcigliate alla testa di Mike.
Fra lotte, spintoni e insulti fantasiosi, riescono a tornare entrambi in verticale, con la testa in alto ed i piedi per terra.
Vorrebbero continuare a prendersi a morsi e pizzicotti ma davvero mascelle, culi e guance non ce la fanno più. Gridano pietà.
Ansimano e cercano di ritrovare la salute persa qualche urlo fa.
- Ok... adesso per colpa tua non potrò più sedermi! Mi hai dato un morso che a momenti mi staccavi la poca carne che ho! - Si lamenta Chez per primo, perchè è sempre il primo a lamentarsi.
Mike sgrana gli occhi come per dire 'ma davvero?!'
- Hai cominciato tu, mi hai staccato le guance! Ora non potrò più farti i lavori che ti piacciono tanto! - Mike cerca di non essere sboccato, ma ci pensa ben Chez.
- Ma dai, sono i pompini la cura! Guarda e vedi se non ho ragione! - Chez si apre i pantaloni e se li abbassa insieme ai boxer attillati, Mike scuote la testa e lo spinge via, ma lo spazio è ristretto e può farci poco, restano sempre appiccicati uno sull'altro.
- Chez, davvero, mi fanno malissimo le guance! - Chez fa il broncio ed il suo è più infantile di quello di Mike perchè è più scemo.
- E cosa dovrei dire, io? Mi hai staccato il culo a morsi! - Mike sospira per sminuirlo, così Chez si gira e si piega sul lavandino per mostrargli il suo lavoro. Dal momento che è già con i pantaloni bassi, tanto vale approfittarne.
Mike è pronto a dirgli che non si vede niente, ma quando si china per dare un occhio, gli scappa un'esclamazione di dolore.
- Cazzo! Ti ho davvero fatto male! - Chez gracchia:
- Che ti avevo detto, stronzo? Tu riesci ancora a parlare e scommetto pure a succhiare! Io non posso sedermi, maledetto! - E' vero, non può sedersi e Mike comincia a sentirsi in colpa, ci sono tutti i segni dei suoi denti, delle otturazioni, dei ponti e di qualunque cosa si sia fatto in bocca in tanti anni di dentista.
Così gli prende il sedere fra le mani e rimane indeciso su come farsi perdonare. Non che ci siano molti dubbi, ma la scelta è fra due o tre cose, una più pornografica dell'altra. La fantasia di Mike gode sempre di ottima salute.
- Povero amore... vediamo come posso farmi perdonare... - Chez capisce subito che le cose si stanno mettendo bene sia per lui che per il suo splendido culo, così si accomoda meglio in quella posizione che non è proprio a novanta perchè c'è poco spazio, ma comunque sufficiente per favorire un'occupazione perfetta del suo didietro da parte di Mike.
Inizia baciandogli la parte lesa. Gli lascia dei piccoli baci leggeri perchè in effetti teme di fargli davvero male. Chez si lamenta, così lecca perchè gli animali si curano così, ci sarà un fondo d'utilità in quello che fanno, no?
Quando lo sente che comincia con la lingua, Chez si morde il labbro piano. Ne ha abbastanza di morsi.
Mike rimane sulla parte di sedere dolorante e gonfia per poi spostarsi sul mezzo, nella fessura. Lo sapeva che tirandosi giù le mutande sarebbe finita così, l'aveva fatto per quello. Sono chiusi in bagno, tanto vale approfittarne!
Ora il morso è già dimenticato, la lingua di Mike si infila dentro di lui e si fa strada con le dita per poi alternarsi e Chez non ricorda più com'era il dolore. I suoi ansimi sono sempre più forti, sta poco a chiederne di più, così Mike da uno ne mette due, di dita. Ma a Chez non bastano, geme e chiede 'ancora', così ne mette tre e si muove facendosi sentire bene in lui. Entra ed esce ed ogni tanto lo lubrifica, è quasi un'arte.
Chester geme sempre più forte, i brividi di piacere sono sempre più intensi e comincia a sentire il bisogno fisico di averlo dentro sul serio, questo preludio è splendido ma diventa una tortura se prolungato per troppo tempo. Così finisce per chiedergli di entrarlo e a Mike basta questo. Anche se è tutto schiacciato contro le pareti claustofobiche del bagno, riesce ad aprirsi i pantaloni e a toccarsi da solo. È già eccitato perchè la voce di Chez lo eccita, gli piace, è il suo punto debole. Basta che faccia qualcosa, anche solo semplici gemiti, e lui parte.
Del resto a Mike non piace solo giocare con le canzoni, col mixer e con la voce di Chez.
A Mike piace giocare anche con Chez stesso. Con tutte le sue parti.
Per cui dopo aver giocato in abbondanza con il suo fondoschiena ed essersi masturbato per alimentare il proprio piacere in quel gioco perverso, Chez lo stuzzica ancora un po'...
- Le tue guance saranno doloranti, ma sento che la bocca lavora davvero bene là dietro... - Mike ridacchia e si alza lasciandolo per un istante, Chez si succhia il labbro sapendo cosa viene dopo.
- Beh, però devo dire che mi fanno male, forse è meglio non sforzarle troppo, magari è il caso che uso qualcos'altro che non mi fa male... -
Chez capisce e malizioso scherza ancora.
- Se è sano... - e a Mike piace giocare così con lui, piace enormemente.
- Vediamo se è sano... - Così nel bagno di un aereo privato c'è poco spazio per altre cose, a malapena riescono a mantenere le posizioni per l'amplesso vero e proprio.
Mike lo afferra per i fianchi e sta attento a non toccargli in nessun modo il rosone dei suoi denti, dopo di che scivola in lui con molta facilità. Merito della sua stimolazione approfondita.
Chester sospira subito e si rilassa contro di lui, è da una vita che lo fanno, ormai è solo piacere, specie dopo una preparazione perfetta come quella.
Continua a gemere e sospirare e per questo ad eccitare Mike il quale si muove in lui sempre più velocemente e a fondo. Ogni colpo lo fa sempre più suo e i brividi lo ricoprono dalla punta dei capelli a quella dei piedi, possono farlo dieci volte al giorno o dieci al mese, ogni volta è un tuffo in quel modo pieno di elettricità e di godimento che gli fa dimenticare di essere al mondo.
Non esiste nulla, per i secondi in cui lo prende. Solo la sua voce ed il suo corpo. Possederlo diventa una priorità, un bisogno. Farlo suo, perdercisi, averlo, prenderlo. Fino a dimenticarsi dove si trova, la scomodità ed il tempo.
Scordare tutto, essere solo in lui, chiudere gli occhi e non vedere niente se non l'incarnazione del suo piacere che non ha forma precisa, solo una voce.
Mike è perso e con lui c'è Chester.
Possono essere dementi fino allo stremo, possono arrivare a picchi inimmaginabili, ma nel momento in cui entreranno in contatto uno con l'altro, ci sarà sempre quella tempesta di meteoriti che attraversa la loro galassia.
Di fatto, ormai, non c'è più niente che può tenerli lontano uno dall'altro.
Raggiungono l'orgasmo quasi insieme, Mike resta in Chester qualche secondo, appoggiato a lui, sfinito, ansimante, a cercare di capire dove diavolo sono.
Poi Chester si lamenta perchè si è appoggiato alla parte dolorante e Mike si sente in colpa e se ne separa. Però lo sente sorridere e se lo rigira fra le braccia, si stringono e suggellano quella pace per un non litigio baciandosi.
Parlano anche così. È tutto comunicazione, per loro due.
Ogni cosa.
Specie loro stessi.
- Non volevo farti male... - Dice poi Mike tornando in sé e finalmente sano. Chester sorride e gli bacia la guancia, una delle due che gli ha pizzicato con cattiveria.
- Lo so, nemmeno io... - Con questo tutto torna a posto.
Specie le loro testoline bacate.
Quando escono sono due agnellini innamorati persi uno nell'altro, che ridono e scherzano in modo sano e normale e non fanno cagnara facendosi odiare dagli altri, ma solo invidiare.
Perchè quando sono tranquilli hanno quel tenero modo di stare insieme.
Chester che spara battute a raffica e fa il buffone in modo piacevole per far ridere Mike, perchè è bello quando Mike ride in quel modo. Si illumina, diventa il sole. È comprensibile volerlo.

Così è questo il solo antidoto per calmare i due in fase demenziale.
Chiuderli in bagno e aspettare che sfoghino gli ormoni nel solo modo sano per loro.
Dopo, gli universi sono di nuovo allineati e sono adorabili mentre si tengono per mano e sono dolci nel guardarsi negli occhi.
E' così che le poche ore rimanenti, Rob, Brad e Dave riescono a non desiderare più la morte.