NOTE:
questa è in onore della serata del 30 maggio, la serata organizzata
da MusiCares ha visto oltre che Chester esibirsi con gli STP, Mike
premiare l'amore suo per il suo impegno nell'associazione in
questione che aiuta i tossicodipendenti ad uscirne. Così Mike gli ha
dato il premio ed ha fatto un discorso bellissimo su Chester, era
emozionatissimo e contento, ha detto cose stupende e non finiva più
di parlare. Era elegantissimo, ci teneva un sacco a questo premio.
Poi si sono abbracciati e guardati gioiosi ed emozionati e Chester ha
fatto il suo discorso iniziando con un tossicchiante ed emotivo
'grazie per le tue bellissime parole' a Mike. Poi ha detto delle cose
davvero belle anche lui. Sto dicendo 'emozione' e 'bello' in ogni
modo possibile, però erano emozionati e bellissimi e quindi ho
scritto questa fic immaginando il momento in cui (non so quando possa
essere avvenuto nella realtà) Mike deve averlo saputo.
Buona
tenera lettura.
Baci
Akane
DALLA
CIMA
“Quindi
vogliamo dire congratulazioni e grazie a un tale talento, a un buon e
generoso amico, a un professionista con un grande cuore e una voce
leggendaria “
-
Mike su Chester -
Quando metto
giù la telefonata è
davvero difficile per me restare impassibile.
Così
impossibile che appena sento la
voce di Chester chiedermi chi era perchè mi raggiunge da dietro
entrando in camera, dove ero venuto a parlare, scatto come un
deficiente e mi ficco il telefono in tasca. Mi giro, lo guardo e
comincio a scuotere la testa come un posseduto.
- Niente,
perchè? - Brutto coglione,
ti ha detto di fargli una sorpresa e non dirgli niente!
Se fai così se
ne accorge.
Chester si
mette subito a ridere.
- Sì certo. Ed
io sono il re del
mondo. - Si ferma e guarda in alto toccandosi il mento con l'indice.
- Cosa che in effetti sono. -
Dai Mike, non
puoi, non puoi, non puoi
assolutamente.
Contieniti
cazzo!
Gli devi fare
una sorpresa!
Ci puoi
riuscire, tu sei bravo in
queste cose, sei una poker face. Quando vuoi.
No, in realtà
sono molto espressivo,
mi dicono sempre che faccio miliardi di espressioni diverse al
secondo e che faccio ridere un sacco. Però è il mio sistema per non
far capire cosa penso davvero. Nel caso in cui non debbano capirlo.
Cioè, se devo
fare scherzi reggo
benissimo. Ma questo non si tratta di uno scherzo.
- Mike? - Mi
richiama avvicinandosi
come un bulldog. Bè, sembra più un levriero visto com'è magro! -
Con chi cazzo parlavi? Sei davvero strano! -
Il cercare di
nascondere fa sì che mi
confonda e mi distraggo dalla splendida notizia che ho ricevuto.
È difficile
però se mi chiede chi
era.
Dio, ho voglia
di gridare dalla gioia!
- Ti ho detto
nessuno! - Chester
assottiglia gli occhi, penso diventi questione di principio. Incrocia
le braccia al petto e mi fissa.
- Non è vero! -
- Cazzi miei! -
Sbotto sfuggendo da
lui, esco veloce dalla camera e vado in sala prove, mi siedo davanti
al piano e cerco di distrarmi suonando qualcosa, lui mi segue e
sbaglio un sacco di note. Stono.
Come cazzo si
fa a stonare suonando il
piano?
Io ci sto
riuscendo!
- Mike, cazzo!
Stai tremando! Stai
sbagliando le note! Cosa diavolo hai! Chi era? - Chester non molla, è
una sanguisuga!
Mi alzo dal
pianoforte e vado alla
batteria di Rob e comincio a suonarla. So suonare pure quella
ovviamente!
È anche peggio
visto quanti orrori
sonori riesco a produrre.
Proprio io.
Mister suoni
perfetti!
Chester si
tappa le orecchie e mi tira
col calcio una pallina.
È una pallina
gommosa antistress che
teniamo sempre in casa. A turno ci giochiamo quando abbiamo bisogno.
Con questa
abbiamo rotto un sacco di
vasi!
- Mike se non
la pianti ti ficco su per
il culo ogni strumento! - Mi minaccia ed alla fine, frenetico, mi
alzo anche dalla batteria e filo in cucina. Realizzando la
traiettoria Chester si mette a gridare.
- Per carità,
esci da lì che è
troppo pericoloso per te! - Mi prende per il braccio e mi tira
letteralmente fuori.
Sospiro e metto
il broncio.
- Cazzo! - Fa
fissandomi con le mani ai
fianchi mentre, sto sfogliando una rivista, finisce che strappo
involontariamente tutti gli angoli delle pagine.
- Se non mi
dici cos'hai chiamo la
Neuro e ti faccio internare! - Penso che mi rinchiuderebbero in
effetti.
Mi fermo,
respiro serrato come in un
attacco di panico, il cuore galoppa come un matto.
Come faccio a
calmarmi?
Pensa un attimo
Mike.
Si tratta di
una bella cosa, fargli una
sorpresa e tenerglielo nascosto fino al giorno della premiazione...
sì, e si parla di?
COSA? Un mese?!
No, non se ne
parla, non posso
aspettare troppo!
Ucciderò
qualcuno intanto!
Alla fine mi
decido.
Ho resistito la
bellezza di cinque
minuti! Un record!
- Ok! - Sbotto
battendo le mani, mi
metto davanti a lui che si prepara per una notizia bomba. Non sa cosa
pensare, sono eccitatissimo, sicuramente crede sia una bella notizia.
Mi strofino il
viso e poi trattenendo a
stento dei salti, comincio a dirlo.
Solo che nel
farlo mi rendo conto di
quanto questa cosa in realtà più che eccitarmi mi emozioni.
- Mi hanno
chiamato. MusiCares. -
Inarca le sopracciglia. È l'associazione che aiuta tramite la musica
i tossicodipendenti. Praticamente le star che ne sono usciti, il più
delle volte aiutati proprio da loro, danno sostegno all'associazione
con concerti di beneficenza o con donazioni e poi presenziano negli
incontri riportando la loro esperienza che è di sostegno per chi ne
deve uscire. Ovviamente offre sostegno dalla A alla Z e c'è anche la
sessione per le star che ne devono uscire e chiedono aiuto. Lui prima
ci è entrato per disintossicarsi e poi ne è diventato membro,
continua a fare donazioni ed è molto attivo in ogni senso possa
esserlo, va agli incontri quando può e aiuta anche alcuni suoi
colleghi di persona, musicisti come lui che ne vogliono uscire.
Quando non è impegnato come musicista e come padre, è in questa
associazione od altre di cui fa parte, sempre di beneficenza. Come
anche io, solo che io faccio altre cose rispetto a lui. - Senti, non
dovrei dirtelo, volevano fosse una sorpresa... sai che ci sarà una
serata organizzata da loro dove diverse star suoneranno fra cui anche
tu con gli STP, no? - Annuisce. Non capisce cosa ci sia di tanto
sensazionale. - Bene. Doveva essere una sorpresa ma con te è
difficile! Io non posso stare zitto così tanto! - Ancora le
sopracciglia inarcate a non capire. Respiro profondamente e poi,
orgoglioso, sparo. - Insomma, ti premieranno! Sai che ogni anno danno
il premio per chi si è impegnato di più con l'associazione? Ecco,
quest'anno lo daranno a te! - Corruga le sopracciglia. Perchè non
urla di gioia?
- E perchè
l'hanno detto a te? - Ma
che importanza ha?
- Vogliono che
sia io a darti il
premio! - Sto ancora in ebollizione.
- E perchè tu?!
- Ma chi cazzo se ne
frega! Questa mancanza di gioia mi spegne.
- Perchè
vogliono sia una persona
significativa per te e visto che io sono anche un personaggio noto,
hanno chiesto se me la sentivo! - Sembra quasi che non gliene importi
o che voglia qualcun altro!
Io ero così
contento!
- Non sei
contento? - Lui tira indietro
la testa senza capire da come mi esca.
- Perchè lo
dici? Certo che lo sono ma
non me lo aspettavo, pensavo dovessero premiare altri, ci sono molti
che lo meritano di più. Io ho fatto tanto ma non sono stato il
solo... - Qua mi sconvolgo.
Spalanco gli
occhi, trattengo il
respiro, impallidisco e gli tocco la fronte e le guance -troppo
magre-
- Chez, ma stai
male?! Tu che dici che
c'è chi lo merita di più? Ti sei appena proclamato re del mondo! -
Ridacchia.
- Sì certo lo
sono. Ma questa è una
cosa seria... io non faccio quello che faccio per avere un premio!
Non è che... - Non lo posso ascoltare. Gli metto la mano sulla bocca
e lo fermo con impeto.
- Lo so che lo
fai gratuitamente perchè
vuoi farlo. Ed è bellissimo. È questo che mi piace tanto di te! Che
le cose che fai le fai perchè vuoi farle, non c'è un profitto
dietro! Anche la musica! L'hai sempre fatta per vocazione! Però
questo premio significa tanto, è importantissimo! Dimostra che non
solo ti impegni con gente che passa dei momenti durissimi e che
spesso vuole solo morire... ma significa che tu hai superato tutto
quello! Che tu l'hai passato, l'hai superato e l'hai vinto! Ed ora
aiuti altri come te! È bellissimo! Attesta... attesta l'uomo
splendido ed incredibile che sei diventato! Quante ne hai passate?
Se... se noi oggi siamo qua a fare ancora la nostra musica è merito
tuo che ce l'hai fatta e sei tornato... - La voce mi trema, mi sento
gli occhi bruciarmi, non riesco a tenere ferme le mani.
- Ma voi mi
avete aspettato, mi avete
aiutato... non ero solo a combattere! - Scuoto la testa e gli prendo
le braccia agitato, ho dentro una tale enormità che si ferma di
nuovo ad ascoltarmi. Vede che ci tengo e sono toccato da tutto
questo.
- Sei tu che
hai deciso di lottare, tu
che hai fatto la parte più dura, tu che ne sei uscito! Hai avuto la
forza tu! Quel premio è un merito anche per quello che hai passato e
che sei diventato oggi! Aiuti la gente che passa il tuo stesso
inferno! È qualcosa di fantastico! Chester, sei una persona
incredibile, lascia che te lo riconoscano in un modo che va al di là
della musica! Tutti sanno che cantante fantastico sei ma è bello che
si sappia anche che persona incredibile sei! -
Parlo come un
treno fino a che la voce
si spezza e non riesco più a parlare, mi fermo e mi rendo conto che
sto piangendo.
Chester mi
abbraccia e finalmente
respiro di nuovo.
- Amore... non
sapevo che pensassi
tutto questo... cioè so che sei sempre con me e sei felice di quello
che sono diventato, ma... ma non sapevo fino a questo punto! - E su
quell'amore mi sciolgo perchè quando me lo dice con questo tono è
fantastico.
Mi aggrappo a
lui che mi carezza la
nuca.
- Lo penso. E
sono felicissimo di te e
di questo premio. E sono orgoglioso. Ed onorato! E... - Non so più
che dire, non ce la faccio proprio. - E non so perchè piango! Lo
volevo fare prima quando me l'hanno detto. Istintivamente. Però poi
mi hai distratto! Non volevo dirtelo però non posso stare zitto per
un mese! - Sento che ride, io sono ancora nevrotico, aumenta la
stretta e mi bacia la testa.
Sa sempre come
trattarmi quando sclero.
- Ok ok, ho
capito... va bene! Sono
contento che me l'hai detto. E sono contento del premio. Ma sono
contento di più che tu sei commosso per me e che sei così fiero di
me. È la cosa più bella che potessi dirmi. Sai... quando passi
tutto quello che passo io. Quando sbagli di continuo e stai di merda
per gran parte della tua vita... e poi diventi matto per rialzarti...
la cosa più bella è quando la persona che ami ti dice che è fiero
di te. E piange per te. Non smetterò mai di amarti Mike. Tu non
smettere mai di piangere per me. Ma di gioia! - Sorrido, ora le
lacrime si duplicano e nascondo il viso contro il suo collo, respiro
il suo profumo e stiamo così un bel po', solo abbracciati, solo
così.
- Sai... ho
pensato a quello che hai
passato. A quello che hai sofferto. E a quello che hai fatto. E cosa
sei diventato oggi. Dopo che hai tentato il suicidio e sfiorato la
morte mille volte. Dopo che odiavi la vita. Dopo che avevi la bestia
dentro. Sei qua a ricevere un premio che dice che non solo ne sei
uscito ma che aiuti quelli come te. È così meraviglioso. È come
che la vita ti stia restituendo tutto quello che ti deve. E da tutte
le cose belle che ti sta dando significa che ne aveva di cose da
darti. Cose che ti aveva tolto prima... è stupendo. Questo mi ha
commosso. Non so dirti perchè. -
Ora è la sua
voce a tremare quando
cerca di rispondermi, tossicchia e torna a tentare. Allora mi alzo e
lo guardo, anche lui ora ha la lacrima che scende e sorridendo gli
prendo il viso fra le mani.
- Non mi sono
mai fermato a pensarci.
Una volta fuori ho continuato ad andare e basta. È ora la prima
volta che mi fermo perchè ti vedo piangere e mi volto a guardare se
quello che dici è vero. E lo è. Ho superato un sacco di cose e di
altre ne ho fatte. Di belle e giuste. Ma sempre, e dico sempre, la
cosa in grado di commuovermi e ingropparmi sarai tu. Tu che piangi
per me e mi dici cose così belle. Le tue parole sono... sono così...
- Non riesce a dirlo ma non serve, mi avvicino e lo bacio. Gli
appoggio solo le labbra, piano e dolcemente. Lenisco le sue lacrime e
le mescolo alle mie.
Sono lacrime di
gioia.
Perchè si va e
si va e non ci si ferma
mai perchè si sa che se lo si fa poi è finita. Però un giorno lo
fai, ti fermi e ti giri e vedi.
E vedi che
quello che hai fatto è
davvero spettacolare.
Così non puoi
non piangere.
È giusto.
Io piango per
lui, per quello che ha
passato e superato, lui piange perchè sente tutto l'amore del mondo
qua, in queste mie lacrime.
È come un
cerchio.
Lo amo e lo
amerò per sempre ma più
di tutti lo ammiro e sono felice per lui.
È una persona
splendida e
meravigliosa, un talento unico, un generoso amico, un professionista
da un grande cuore ed una voce leggendaria.
Sono onorato di
averlo conosciuto e di
amarlo.
Quando possiamo
uscire dal palco, dopo
il suo discorso bellissimo, ho un sorriso così radioso e grande che
penso mi verrà una paresi facciale, gli occhi mi bruciano. Mi son
bruciati per tutto il tempo in cui ha detto quelle bellissime parole.
È una persona
splendida e sono
contento che dopo di questo qualcuno in più se ne potrà rendere
conto.
Merita ogni
cosa di quella che gli è
successa, è fantastico, è grandissimo.
Non faccio in
tempo a girarmi che me lo
ritrovo fra le braccia, mi ha cercato e con un 'al diavolo' fra i
denti, ha ignorato il gran numero di persone dietro le quinte.
Sta qua e mi
stringe ed io ricambio,
nasconde il viso contro il mio collo, mi soffoca quasi, io lo tengo a
me e gli carezzo la schiena e la nuca.
Come un mese fa
faceva lui con me.
Ora lo sento
piangere, vorrebbe dire
tante cose ma non ne dice nemmeno una.
Però io le
sento tutte.
- Sei stato
perfetto! - Dico poi. Alla
fine riesce ad alzare la testa, striscia sulla mia e raggiunge il mio
orecchio con le labbra.
- Ti amo,
volevo dirtelo prima... tu
hai detto quelle cose bellissime su di me e mi hai ingroppato! Ero
rilassato, non pensavo nemmeno di meritarlo davvero questo premio.
Sei pure vestito più elegante di me! Poi ti ho sentito ed hai detto
quelle cose così... così belle su di me... davanti a tutti... ti
amo Mike. Mi hai fatto piangere, in quel momento. Mi sono asciugato
le lacrime e sono uscito e non riuscivo nemmeno a parlare all'inizio!
- Sorrido e piego la testa verso la sua, ci carezziamo un attimo così
e prego che nessuno ci faccia la foto.
- Sono tutte
cose che ti meritavi. Le
penso davvero, lo sai. Sono fiero di te! -
Riesce a
tornare in sé e smette di
piangere, quindi ancora con un sorriso splendido fra gli occhi
lucidi, mi ringrazia.
Sono io che ti
devo ringraziare. Hai
rivoluzionato la mia vita. Me ne hai data una degna di essere
vissuta. Non sarei qua oggi senza di te. Non lo sarei.
Grazie.
FINE