DOVE
SEI ANDATO?
Mi
manchi tantoSembra
come che sia da sempreche
tu te ne sei andatoLei
dice "alcuni giorni mi sento una merda,alcuni
giorni vorrei abbandonare questo stato e sentirmi normale per un
po'",Non
capisco perchè tu debba essere sempre lontanoio
vado avanti, ma i viaggi sembrano sempre così lunghi, e mi ritrovo
provando a stare al telefono,perchè
la tua voce mi aiuta sempre quando mi sento solo,ma
mi sento come un'idiota, sprecando i miei giorni attorno ad una
chiamata,ma
quando alzo la cornetta non ho molto da dire,così
voglio che tu sappia che è un po' andata a puttane,che
io sono qui bloccato ad aspettare, a volte a discutere,dicendoti
che ce l'ho con te e la tua carrieraIo
ed il resto della famiglia qui stiamo cantando "dove sei
andato?"Mi
manchi tantoSembra
come che sia da sempreche
tu te ne sei andatoDove
sei andato?Mi
manchi tantoSembra
come che sia da sempreche
tu te ne sei andatoTi
prego torna a casa....Ricordi
il posto dove abitaviusato
per i barbecue, gli hamburgers e le costoletteusato
per avere piccole feste ogni halloween con un ammasso di dolci,ma
ora, ti fermi soltanto ogni tanto per poco,Merda,
Mi ritrovo solo riempiendo il mio tempoqualunque
cosa per levare il pensiero di te dalla mia mentesto
bene, ho stabilito di togliermelo dalla mentepuoi
chiamarmi se trovi qualcosa da direed
io ti dirò,che
io sono qui bloccata ad aspettare, a volte a discutere,dicendoti
che ce l'ho con te e la tua carrieraIo
ed il resto della famiglia qui stiamo cantando "dove sei
andato?"Mi
manchi tantoSembra
come che sia da sempreche
tu te ne sei andatoDove
sei andato?Mi
manchi tantoSembra
come che sia da sempreche
tu te ne sei andatoTi
prego torna a casa....voglio
che tu sappia che è andata un po' a puttaneche
son bloccata qui ad aspettare, non più a lungo a discutere,stanca
di star seduta ed odiare e cercare queste scuse,per
quando non sei qui attorno, e stanca di sentirmi così usata,sembra
che solo una cosa sia vera a lungoNon
sai realmente che cos'hai finchè non l'hai persoio
ritengo di avercela con te e la tua carrieraquando
tornerai io non sarò più qui, così sarai tu a poterlo
cantare...Dove
sei andato?Mi
manchi tantoSembra
come che sia da sempreche
tu te ne sei andatoDove
sei andato?Mi
manchi tantoSembra
come che sia da sempreche
tu te ne sei andatoTi
prego torna a casa....Ti
prego torna a casa....
-
Where d you go – Fort Minor -
-
Alcuni giorni mi sento una merda,
alcuni giorni vorrei abbandonare questo stato e sentirmi normale per
un po'... -
Non
è un buon esordio.
Sospiro
e mi mordo le labbra pensando a cosa dire.
Lo
sento spesso per telefono perchè voglio assicurarmi che sia sempre
lì e non se ne sia andato e poi voglio conoscere i suoi progressi,
però non sono sempre positive le nostre conversazioni. Capita anche
che litighiamo, allora cerco di non esagerare e mi distacco. A volte
penso di essere io a peggiorare il suo stato emotivo, quindi provo ad
evitarlo... e lui mi chiama.
-
Sono dei momenti, sai che non è sempre così... - Dico calmo
provando a dargli sempre il lato positivo. Non è facile in realtà,
anche se è la mia dote.
-
Non capisco perchè tu debba essere sempre lontano. Io vado avanti,
ma i viaggi sembrano sempre così lunghi, e mi ritrovo provando a
stare al telefono perchè la tua voce mi aiuta sempre quando mi sento
solo ma mi sento come un'idiota, sprecando i miei giorni attorno ad
una chiamata del cazzo... e quando alzo la cornetta non ho molto da
dire. Le solite stronzate. Sto male. Mi sento una merda. Voglio
andarmene. È inutile. Non vado avanti bene qua dentro... che bello,
eh? -
Lo
sfogo, uno sfogo amaro, un sussurro. Non si agita nemmeno più quando
ne fa. Non grida. Mi preoccupa il fatto che non gridi.
-
Sei sicuro che la mia voce ti aiuti? A volte penso che sia colpa
proprio della mia voce. -
Ho
messo su questo gruppo con cui sto facendo delle canzoni hip hop,
facciamo serate e cose così, gli dico che non posso venire a
trovarlo perchè viaggio molto con loro. In parte è vero però non è
proprio così. La scaletta non è ancora pronta, manca quella canzone
che non riesco a completare.
Where
'd you go non l'ho mai finita.
Con
delle scuse del cazzo non vado mai a trovarlo e lui pensa che non
posso perchè sono sempre via, preso da questo nuovo gruppo, da
questa carriera.
La
verità è che ho paura di andare a trovarlo.
-
No Mike... tu mi aiuti... la tua voce... e se ti vedessi... - Ma
ovviamente ci prova. Ci prova sempre e forse non smetterà mai.
Sospiro.
-
Ora sono fuori città... - Sono a casa, maledizione. A scrivere
questa canzone che non mi esce. È la canzone che parla di me e di
lui più delle altre, spiego come mi sento nei suoi confronti ed a
parte che non deve essere troppo chiara... ma non so nemmeno da dove
cominciare!
Ho
scritto 'Mi manchi tanto Sembra come che sia da sempre che tu te ne
sei andato Dove sei andato?' perchè lo sentivo distante, così
distante, mio Dio. Eravamo nella stessa stanza e lui non c'era. Era
sempre più lontano da me, giorno dopo giorno, fino a che non sono
più riuscito a raggiungerlo. Dove sei andato, Chester? Glielo
chiedevo sempre fra me e me e non avevo il coraggio di chiederglielo
e forse avrei dovuto, no? Forse se glielo avessi chiesto non si
sarebbe allontanato così tanto.
-
Sta andando tutto a puttane di nuovo... perchè io sono qui bloccato
ad aspettare che tu venga e a volte finisce solo che discutiamo
perchè ti dico che ce l'ho con te e la tua carriera, ma lo dico
perchè sto male e non ci sei... tu sei via a cantare ed io qui e ti
chiedo dove cazzo sei Mike? Quando torni? Quindi no, non sta andando
come pensavo. Sto male lo stesso. Voglio andarmene... - Chester è un
fiume di parole, ancora non grida però parla a ruota libera e
continua anche ora... - mi manchi tanto... Sembra come che sia da
sempre che tu te ne sei andato. Ti prego torna a casa e vieni a
trovarmi... sono sempre nella nostra città. Ricordi ancora il posto
dove abitavi od ormai l'hai scordato perchè non ci sei mai? Ti
chiamo e non puoi mai venire perchè sei via in quei tuoi stupidi
viaggi! Cosa ti costa venire una volta? Mi sento in prigione...
voglio andarmene... -
Sospiro,
è un'agonia ascoltarlo, è sempre peggio, non migliora mai. Stringo
gli occhi e mi premo il palmo sulla fronte cercando di sopportare, ma
è una smorfia che esce dalla mia faccia. Una smorfia di dolore. È
tremendo. Non sta bene, non sta migliorando. E forse se ne andrà
davvero, che ne so! È capace di farlo, quello!
-
Ricordo bene la tua casa, le feste nel tuo giardino... e ricordo il
tuo giardino ed i cani... e l'angolo per i barbecue, gli hamburgers e
le costolette, e ricordo le feste ogni halloween con un ammasso di
dolci che ti facevano indigestione. Ma ora, ti fermi soltanto ogni
tanto per poco e non hai mai tempo per me. - Stringe i denti e tiene
il fiato, penso si stia mordendo la bocca come lo sto facendo io
appeso al telefono ad ascoltare il suo ennesimo sfogo.
-
Merda, Mi ritrovo solo a riempire il mio tempo del cazzo con
qualunque cosa per levare il pensiero di te dalla mia mente! -
-
Mi dispiace Chester... sapevi che non era facile... ma non devi
mollare, ti prego... - Non sono molto d'aiuto... qua è come se lui
si rendesse conto d'aver sbagliato a vomitare pensieri a ruota
libera, è distaccato da sé stesso, passa momenti in cui mi odia e
mi insulta e dice che è colpa mia ad altri in cui non vuole pesarmi
addosso... sembra schizofrenico.
- Dai... non mollo... dopotutto
sto bene, ho deciso di togliermi tutta questa merda d'angoscia e
questi brutti pensieri dalla mente, solo che a volte mi tornano... -
Sospiro sempre senza parole, ancora non so che dire. Lo chiamo per
sapere come va ma non so mai cosa dire, allora mi chiama lui.
Litighiamo. Non ci sentiamo. Poi torna a richiamarmi. Però è sempre
così brutto. Non fa progressi. Quando arriveranno i progressi? È
vero che non è lì da molto, però spero sempre che ce la faccia.
-
Puoi chiamarmi se trovi qualcosa da dire... non stare sempre così
zitto quando ci sentiamo. Ho bisogno di sentire la tua voce. Anche se
ti dirò che sono qui bloccato ad aspettare e a chiederti dove sei
andato che mi manchi un sacco e ti imploro di tornare a casa e venire
da me... mi serve sentire la tua voce, anche se non sai cosa dire...
ed io parlo proprio male... -
- Non è che non so cosa dire, però
penso che sia più importante che tu ti sfoghi, no? Scrivi le canzoni
sui tuoi stati d'animo? - Chiedo provando a distrarlo un pochino.
-
Qualcosa, ogni tanto... però sono stanco di star seduto ed odiare e
cercare una scusa per sopravvivere e tirare avanti quando non sei qui
attorno o quando nemmeno mi chiami. Sono maledettamente stanco di
sentirmi così usato... -
E'
la solita tortura, non potevo pensare fosse meglio ma lo speravo.
-
Perchè ti senti usato, Chester? -
-
Non lo so, tu mi chiami per sapere se sto meglio ma te ne stai
fottutamente zitto ed io penso che non ti importa di me o cercheresti
di tirarmi su il morale. Vuoi solo sapere se sto bene... cosa vuoi da
me? Se ti importasse mi verresti a trovare... - Sospiro. Forse so
fare solo questo, lui lo sente quanto è difficile per me?
-
Abbiamo passato anni insieme ed è stato come vivere separati da un
oceano... ci illudevamo di essere qualcosa ma poi eravamo così
lontani... la vicinanza fisica non cambia le cose se noi siamo
lontani comunque. - E' la prima volta che esprimo un mio stato
d'animo, non volevo farglielo sapere per non pesargli. Sta un po'
zitto e mi preoccupa.
-
Sembra che solo una cosa sia vera, a lungo... - Dice poi con la sua
perenne amarezza. - Non sai realmente che cos'hai finchè non l'hai
perso... -
-
Non hai perso niente... è tutto qua ad aspettarti... - Però so che
non lo convinco.
-
No, l'ho perso, l'avevo e l'ho perso. Non sono stato capace di
tenermelo, non mi importava davvero... e visto che non mi accettavi,
dicevo che odiavo anche te... e ti ho perso davvero. Non tornerai più
da me... - Ora è sull'orlo delle lacrime.
-
No Chester, non mi hai perso... -
-
Ce l'ho con te e la tua carriera... perchè ora stai facendo questa
cosa e sei sempre lontano e non sei mai con me. Non mi sei vicino. E
mi devo accontentare della tua voce e di te che non sai mai cosa
dirmi! -
Non
può fare così per sempre. Perchè non migliora? È da qualche
giorno in una clinica, dovrebbe essere pulito. No, non credo che si
faccia, però è stralunato e sull'orlo della follia, finchè non
migliorerà la sua testa non andrà da nessuna parte...
-
Devi tenere duro... ne uscirai... ormai ci sei... appena torno a casa
vengo a trovarti, lo giuro. -
-
Quando tornerai io non sarò più qui, così potrai cantare 'dove sei
andato? Mi manchi tanto... torna a casa...' - A questo punto il cuore
mi sale in gola e mi viene un colpo, mi alzo in piedi e guardo il
vuoto sperando che non dica sul serio.
-
Non dire stronzate e resta lì! Se vai via ora... -
-
Cosa te ne fotte? Se ti importasse saresti venuto, cazzo! - Ora grida
alterato, ecco un altro cambio d'umore.
Non
so più che fare con lui.
-
Mi importa, ma ho paura di fare peggio se vengo ora... - Finchè non
ti sentirò meglio al telefono come faccio a venire?
Sto
così male, dannazione... se solo ne avesse idea... ma lui vede solo
il suo dolore e pensa che a me non fotta, pensa che io sia egoista,
cazzo!
Cerco
di fare la cosa migliore!
Gli
ho fatto del male in tutti questi mesi, io e la mia indecisione, le
mie paure a lasciarmi andare e... e che cazzo ne so!
Non
ho capito quanto male stava davvero o forse lo vedevo ma pensavo di
non poterlo aiutare.
Non
è mai stato abbastanza, mai!
-
Torna a casa... torna da me... -
Sospiro
mentre lo sento spegnersi lentamente come un autistico che ripete un
mantra eterno.
-
Tornerò Chez... quando starai meglio... quando potrai vedermi... -
-
Allora sarà tardi... se non ti vedo subito me ne andrò... -
Ti
prego... ti prego Dio... fa che non lo faccia davvero... ti prego...
Ho
così paura che non ce la faccia...
Ed
alla fine di questa conversazione tipica, guardo il foglio con quei
cazzo di versi e scrivo la mia canzone mentre una melodia triste si
forma dal mio cuore.
Non
andartene Chester... non farlo... resisti... io sto qua ad
aspettarti.
FINE