DISCLAMEIR: i personaggi non sono miei
ma di loro stessi poiché reali, io immagino e basta
NOTE: questa è la fic regalo per la
400esima commentatrice, sarebbe Parsifal. Ovviamente dovevo farla da
settimane ed ovviamente sono qua solo ora. Comunque. Lei aveva
chiesto che Mike fosse in una situazione di pericolo o qualcosa del
genere. Ebbene ecco qua cosa ha prodotto la mia mente. Ci sono i
punti di vista di entrambi alternati, comincia Chez. Non ci sono
scene rosse perchè il tono è tutt'altro. Spero che la fic piaccia a
quella che l'ha richiesta.
Buona lettura.
Baci Akane
DOVE SEI MIKE
“Il sogno che faccio è fottutamente
brutto.
Sogno che sotterravo Mike in una bara,
quando mi sveglio sono in un bagno di sudore, ansimo e sto davvero di
merda.
Fortunatamente mi rendo conto di essere
a casa, accanto a me Talinda dorme e sospirando mi alzo e vado al
bagno a sciacquarmi e bere un po' d'acqua. Che sogno di merda.
Mike morto. E perchè mai?
Fanculo!
Che poi la bara era chiusa e lo stavamo
sotterrando, ma non ho visto lui. Solo che io ero un cadavere
ambulante, mi ricordo il mio stesso senso di angoscia. Pioveva, le
nuvole erano nere nel cielo e stavano su di noi minacciose,
ruggivano.
Poi c'erano tutti e stavano tutti
piangendo. Mancava solo Mike.
Ricordo che c'era Anna e piangeva anche
lei ed io stringevo i nostri anelli. Il mio ed il suo. Per questo
penso che fosse lui.
Che stronzata.
La sensazione del cazzo rimane tutto il
resto della notte, fatico a riaddormentarmi ed ho paura di tornare a
fare questo sogno, per cui sto qua a pensare a cosa succederebbe se
morisse. Mi lascerei morire anche io.
Se Mike sparisse, se se ne andasse, se
morisse... io finirei di vivere. Non mi ucciderei ma smetterei di
mangiare, di bere e di dormire. Finchè, consumato, non lo
raggiungerei.
Farei così.
Ci penso anche al mattino, alle prime
luci dell'alba gli scrivo un sms dicendo barbaramente che l'ho
sognato morto e lui non mi risponde.
Che cazzo, non dorme mai, potrebbe
anche cagarmi una volta!
Comunque resto nervoso tutto il tempo,
la mia giornata va avanti in sordina, sono pensieroso e mi viene su
la fretta folle di andare in sede per vedere se è là. Cioè è una
cosa sensata, dobbiamo vederci col gruppo, oggi è lunedì ed ogni
lunedì ci vediamo e mettiamo insieme quello che abbiamo creato
singolarmente in settimana, di qualunque cosa si tratti. Spesso
facciamo solo un torneo a biliardo o ci vediamo un film, non è che
abbiamo sempre qualcosa da fare. Però è l'appuntamento fisso.
Così non vedo l'ora di arrivare alle
due, ora in cui abbiamo appuntamento.
Pranzo di malavoglia, l'insalata mi
resta nello stomaco ed evito il caffè perchè mi sento nervosissimo.
Talinda mi chiede cos'ho, io le dico
che mi sono svegliato male.
- Giornate di merda che cominciano di
merda senza un motivo. - O forse un motivo c'è ma io ancora non lo
so.
Odio sognare Mike che muore. E perchè
cazzo non si fa vivo? Gli ho scritto che moriva, potrebbe anche dirmi
qualcosa, no?
Finalmente arrivo in sede, lui non c'è,
di solito è il primo, è già qua perchè usa l'appartamento come
studio personale per... beh, tutto! E lui di cose ne fa!
Comunque non c'è, arrivano gli altri e
tutti si stupiscono della stessa cosa. Che palle, proprio oggi che
volevo vederlo lui fa tardi?
Sbuffo come una teiera ed alla fine lo
chiamo, ma il signorino ha il telefono staccato.
Cosa che, manco a dirla, mi manda in
bestia.
- Come osa averlo staccato? - Gracchio
sensatamente.
- Mike non lo spegne mai, sarà in un
posto che non prende... - Dice logico Brad. Ovviamente lui è calmo
mentre sorseggia una birra pigramente.
Joe sta cercando qualcosa da mangiare,
Rob mette a posto e Dave si legge una rivista di musica.
Io cammino su e giù come impazzito.
- Sì però è da stamattina che non mi
caga! Gli ho scritto che l'ho sognato morto, cazzo, mi avrebbe detto
qualcosa! - Lo dico come se fosse normale, gli altri a questo punto
ridono e mi prendono in giro.
- Era per questo che sei così
suscettibile! - Dice Joe sputacchiando briciole di torta.
Io lo fulmino e sto per infilargli
tutta la fetta in bocca per farlo stare zitto, ma Rob interviene e mi
mette intelligentemente una mano sulla spalla.
- Dai, lo sai che quando si mette a
comporre o dipingere perde la cognizione del tempo. Magari ha
dimenticato di ricaricare il cellulare, si è spento e sta ancora...
-
- Compone qua! - Lo correggo
puntiglioso ed incazzato.
- Allora sta disegnando. -
Dave sbuffa e prende il suo telefono,
tutti lo guardiamo e lui logicamente dice che chiama Anna.
Che cretino, dovevo pensarci prima.
- Anna, prima che uccidiamo Chester e
ci troviamo senza cantante, mi puoi passare Mike o almeno dirgli di
sbrigarsi e di accendere il cellulare che qua lo stronzo ha una
sincope? - Dave mi prende per il culo ma non è bello sognare che il
tuo compagno muore e poi non riuscire a contattarlo per tutto il
giorno.
Quando sta in silenzio e non ride però
mi fiondo davanti a lui.
Serio e stranito risponde:
- No, qua non c'è! Davvero non lo vedi
da ieri sera? No no sta tranquilla, lui ha sempre un buon motivo per
fare le cose, chissà dov'è a fare cosa e non ha potuto ricaricare
il cellulare e avvertire. Sa che tu sai che spesso passa la notte a
lavorare e non torna, quindi non ti ha avvertito per questo. Dai,
appena lo vediamo ti diciamo subito! Non preoccuparti! -
Quando mette giù alza subito le mani e
mi ferma prima che parto. Ho la bocca già spalancata in effetti.
- Mike non torna da ieri pomeriggio,
ieri sera le ha scritto che non veniva a cena e che doveva fare una
cosa per lavoro e che poteva metterci un po'. Lei ha pensato che
fosse qua in sede con noi a lavorare ad una nuova canzone, sa che
quando ha la sacra ispirazione sta fuori tutta la notte. - A questo
punto con un acuto degno da primato mondiale, dico:
- Ma qua non c'è! - Dave sospira.
- Lo vediamo anche noi! - mi alzo e
comincio a camminare di nuovo su e giù.
C'è questa maledettissima sensazione
che non mi lascia, da stanotte mi sta attaccata al cazzo ed ora è
qua che mi soffoca.
Ecco perchè sto così!
- Dai, lui si perde quando lavora a
qualcosa! Sarà come ha detto lui! Sicuramente a momenti viene, si
scusa e ci presenta chissà cosa o chissà chi! - Brad sminuisce
perchè è il suo mestiere, Rob lo aiuta e Joe non dice niente.
Perchè Joe non dice niente?
Però prendo il telefono, impreco e mi
passo tutta la rubrica delle persone con cui potrebbe essere.
Dove cazzo è finito questo stronzo?
All'ultimo che mi dice che non sa
niente e che li sto preoccupando, Brad torna a prendere in mano la
situazione, cerca di calmarmi ma non è certo facile, mi sento un
invasato.
- Senti, devi calmarti! Rilassati in
qualche modo, distraiti, vedrai che non è niente! Sei così perchè
hai fatto quel sogno! - è vero, però non posso stare fermo e
tranquillo.
Mi siedo e provo a dargli retta. Certo,
se facessi qualcosa forse mi distrarrei meglio.
Mi mordo la bocca e sospiro seccato, mi
tolgo le pellicine dalle unghie, me le mangio, poi sputacchio, dopo
di che, all'ennesimo 'Chez calmati' mi alzo, prendo le chiavi della
macchina e sbotto seccato.
- Io vado a cercarlo, non so stare
fermo! Non può fare così, cazzo! Lo sa che se non si fa vivo mi
incazzo! - E sono davvero incazzato, perchè è meglio stare
incazzato che farmi prendere dal panico.
Ma forse, nel panico, lo sono già.
- Chez, Chez dai! - Ma sono fuori di
casa e fuori di me, così Dave, che di solito mantiene sempre il
sangue freddo, viene con me e mi raggiunge.
Sale in macchina e fa il giro con me,
in silenzio.
Dopo un po' si azzarda calmo.
- Dai, sicuramente è una cosa stupida
e ti arrabbierai come un matto quando lo saprai! - Sicuramente è
così, ma intanto io sto diventando matto.
Cerco di non pensarci, mi concentro su
dove possa essere e cosa stia facendo, non mi vengono in mente molte
cose.
Passiamo persino alla casa
discografica, andiamo da tutti quelli con cui potrebbe fare qualcosa
per lavoro o per grafica, vado nei soliti posti che frequenta ma non
c'è traccia di lui.
Così, veramente schizzato come da
molto non mi succedeva, torno in sede.
Dave non ha più detto niente mano a
mano che procedevano le ricerche e che lui non c'era.
Salgo su e vado da Joe, l'ultima
spiaggia.
Lo prendo per il colletto, lo spingo
contro il muro e tutti mi sono intorno a fermarmi, ma io uso la forza
e ringhio furiosamente.
- Se è uno scherzo, questa volta è
davvero uno scherzo di merda! Non mi piace! - Ma Joe è sinceramente
terrorizzato. O forse preoccupato. Lui non arriva a recitare a certi
livelli. È bravo ma non così tanto. Di solito quando lui e quello
stronzo mi fanno scherzi, Joe mi evita perchè non sa reggere il
gioco.
- Sarebbe bello che fosse uno scherzo!
- Lo dice ed è come rendere ufficiale che qualcosa non va.
Lo lascio e tremo, la testa comincia a
girarmi. Ho un vero mancamento perchè prima era la frenesia a
tenermi su, ora c'è una certezza.
Non è solo nella mia testa. Non è una
mia esagerazione.
- Non sappiamo dove sia Mike. -
E solo ora mi rendo conto che Rob non
c'è.
- E' andato da Anna a calmarla, sta
andando anche Talinda. Dobbiamo chiamare la polizia, magari davvero
non è niente ma ormai è sera, è sparito ufficialmente da un giorno
intero... - E' come una sentenza.
Una maledettissima sentenza del cazzo.
Ed io ho paura a dirlo ma non posso
nemmeno tenermela per me o scoppio.
- Dove cazzo è Mike? -
Quando mi sveglio dall'incubo?”
“Quando riapro gli occhi per un
istante penso 'che duro il mio letto!', poi capisco che non è il mio
letto.
Lo devo capire perchè non ricordo
assolutamente cosa diavolo sia successo.
Cerco di mettere a fuoco il mondo
circostante ma non ci riesco, è tutto molto buio.
Mi strofino gli occhi e aspetto che si
abituino, quando comincio a vedere qualcosa mi rendo conto che è una
stanza e deve essere chiusa, mi tiro su a sedere e la testa martella
come mi avessero picchiato.
Forse è successo davvero.
O forse ho picchiato io contro
qualcosa.
Mi massaggio la nuca e la sento umida,
mi porto le dita davanti al viso e mi sembra di vedere del sangue, è
molto buio quindi non posso esserne sicuro.
Che diavolo è successo?
Mi sforzo nell'enorme mal di testa che
ho, non ci riesco bene, fatico ancora a fare ordine e ricordare.
Respiro profondamente un paio di volte e quando mi sembra di essere
più stabile, provo ad alzarmi.
Devo muovermi e provare a capire dove
sia la porta.
Barcollo molto.
Penso di essere caduto ed aver sbattuto
la testa, sono vicino ad un mobile a scaffali in metallo.
Potevo anche uccidermi!
A tastoni lo percorro perchè comunque
vedo davvero male.
Continuo a non ricordare cosa sia
successo e quando arrivo ad un'altra parete capisco che è un garage.
In ogni garage ci dovrebbe essere anche una porta normale oltre a
quella che si alza.
Tasto e la trovo ma ovviamente è
chiusa. Sospiro insofferente e mi fermo un attimo, la testa batte un
sacco.
Mi abbasso con fatica e cerco la
manopola per alzare il portellone ma è bloccato. È tutto bloccato.
La testa mi gira.
Dio Santo, ma cosa diavolo è successo?
Mica mi hanno rapito!
No, insomma, succedono nei film, non
penso accadano a me... alle persone normali intendo.
Sì, sono famoso ma non al livello
di... di... essere rapito.
Che sciocchezza.
Ma dove diavolo sono, comunque?
Cerco di calmarmi ancora, respiro
profondamente per non farmi prendere dal panico, cosa complicata
visto che la situazione in cui sono e che non ricordo.
Dunque?
Ci sarà una luce.
Mi cerco in tasca il cellulare ma non
lo trovo, mi deve essere caduto. Allora percorro di nuovo la parete e
cerco nell'angolo una luce nella speranza che si apra, la testa batte
un sacco. Trovo fortunatamente un interruttore, lo apro e grazie a
Dio finalmente ci vedo.
Chiudo gli occhi un istante perchè ero
abituato al buio. Posso guardarmi intorno.
È un magazzino, un garage... è vuoto,
ci sono scaffali e basta.
Dove ero prima si vede del sangue, il
mio immagino. Vicino quello che penso fosse il mio cellulare.
E fu, dato che è a pezzi.
Sono caduto, ho sbattuto la testa e
sono finito tragicamente sopra il mio telefono.
Impreco e vado là, mi siedo piano a
terra perchè sono provato, sono anche a stomaco vuoto e... guardo
l'ora.
È passata tutta la notte!
Cazzo, saranno tutti preoccupati!
Porca miseria!
Ok, Mike, adesso devi sforzarti di
capire dove sei.
Chiudo gli occhi, respiro e mi rilasso,
la testa mi dà un po' di tregua. Cosa facevo ieri sera?
Allora... ho guardato degli annunci.
Perchè guardavo gli annunci?
Mi massaggio la tempia e mi sforzo.
Ah sì, mi serviva uno spazio, un
magazzino. Così cercavo qualcuno che vendesse. Ho trovato questo.
L'ho visto che era sera, l'ho preso
subito e mi ha lasciato solo col mio nuovo magazzino.
E da lì come sono arrivato a questo
punto?
Sospiro e cerco di ricordare, un ultimo
sforzo.
Stavo uscendo, ho chiuso la luce ma mi
sono ricordato che avevo lasciato il cellulare su questo scaffale,
sono rientrato al buio, ho preso il telefono ma ho messo male il
piede perchè non vedevo, il telefono è finito giù e si è spaccato
come anche la mia testa!
Bene, no?
Devo essere svenuto. Era buio, il tipo
che abita qua vicino avrà visto tutto buio e la porta aperta e deve
averla chiusa.
Pensavo che mi avesse dato le chiavi...
perchè diavolo... ma a questo punto la testa mi fa diventare matto e
smetto di riflettere. Cerco di fermare i tamburi ma non è facile,
quando mi sembra che vada meglio posso realizzarlo.
Bene, nessuno sa dove sono ed io sono
bloccato qua!
Ok, Mike. Hai fatto un bel casino.
Prendo i pezzi del telefono e cerco di
metterli insieme sperando che si riaccenda, speranza vana visto che
ovviamente anche se è tutto insieme non dà segni di vita.
Fanculo!
Adesso come cavolo faccio?
Mike, sei davvero nella merda. Ma una
bella merda enorme!”
“Dalla polizia ci vanno Anna, Brad e
Rob, io non ce la potrei fare. Dovevamo andare io e lei ovviamente ma
figurati.
Resto in sede e mi muovo come un'anima
in pena.
Mi sembra un incubo ed a proposito di
incubi, sognare che Mike muore proprio il giorno in cui sparisce mi
fa accapponare la pelle.
Cazzo!
Perchè a noi?
Non ne abbiamo già passate tante?
Mi strofino il viso e mi chino a terra,
accucciato. Mi prendo i capelli corti e li tiro senza successo, non
riesco ad afferrarli.
Dio come sto male.
Dove sei Mike?
Non può essere sparito!
Qualcosa la stava facendo, cazzo!
Joe e Dave sono qua con me, sono
preoccupati anche loro e mi osservano con attenzione, convinti che
farò qualche sciocchezza.
E cosa potrei mai fare?
Sbattere la testa sul muro?
Mi alzo di scatto e mi guardano, questa
apprensione fa anche peggio!
Mi mordo la bocca ripetutamente fino a
che mi tiro via una pellicina che mi fa sanguinare, imprecando vado
al bagno, mi guardo allo specchio, il sangue cola sul mento ed è
come se non lo vedessi.
Penso a Mike, Mike di continuo. Lo
stomaco mi si contrae di continuo, la voglia di vomitare è alta.
Dove sei Mike?
Mi sto alienando.
È come sprofondare lentamente.
Se gli è successo qualcosa... io...
io... guai... non sopravvivo ancora.
No cazzo, non gli sarà successo
niente, adesso basta!
È ora di finirla!
Sbatto il pugno contro le piastrelle,
per poco non colpisco lo specchio e lo rompo.
Mi fanno subito malissimo le nocche e
per un istante torno alla realtà. Ma è una realtà di merda.
Mike è sparito!
Mi sciacquo il viso ed il sangue
sparisce in fretta, quindi esco e torno a camminare per la casa. Joe
non tenta nemmeno di fermarmi, sta seduto e mangia. Lui quando è
nervoso mangia. Mangia anche se non è nervoso.
Dave prova a capire cos'era quel rumore
e mi guarda, così gli mostro la mano rossa e gonfia.
-Ho dato un cazzo di pugno al muro! -
Ringhio!
Lui sospira e prende del ghiaccio,
l'avvolge intorno ad uno strofinaccio e me lo mette sulla mano. Io lo
tengo perchè non ho cognizione di me e di quel che mi fanno.
Riprendo a camminare per la casa
facendo cadere cose che poi Dave rimette a posto.
- Dai, devi sederti! Vedrai che verrà
fuori! Sarà una cosa stupida che tutti grideremo contro a Mike!
Vedrai che sta bene! -
Ma io scuoto il capo, tiro fuori il
telefono e lo chiamo per l'ennesima volta. Senza risultati.
Tutto spento.
Cazzo.
Cazzo.
Cazzo.
Perchè gli incubi devono avverarsi
sempre?
Non ci può essere un po' di tregua per
me?
No?
Mike... Mike, Dio mio, fatti sentire,
ti prego!
Alla fine mi siedo sfinito sul divano,
guardo davanti a me senza vedere. Come ci si sente quando una parte
interiore di te ti manca?
Senza polmone non respiri, senza cuore
non vivi, senza stomaco non mangi. È così ora.
Senza Mike non... non ce la faccio...
Mi chino e mi appoggio sulle ginocchia,
guardo spiritato il tavolino senza vedere, il solito disordine sopra.
Non vedo nulla.
Solo Mike finito fuori strada chissà
dove.
È questo che è successo,
ammettiamolo!
Mike ha avuto un fottuto incidente e
sta morendo!
Io l'ho sognato perchè siamo
collegati, ci amiamo!
Basta.
È ora di ammetterlo.
Mike... dovrò imparare a fare a meno
di lui.
E mentre lo penso un moto di ribellione
mi esplode dentro, insieme alla follia pura.
Do un calcio al cazzo di tavolino che
si rovescia e tutto finisce all'aria.
Col cazzo col cazzo COL CAZZO CHE
IMPARERO' A FARE A MENO DI LUI!
Se lui muore, mi faccio fuori anche io!
Basta!
Sento vagamente Joe e Dave che vanno in
un'altra stanza per parlare di me senza farsi sentire, non me ne
fotte!
Mi appoggio e mi rimetto in punta, lo
faccio di continuo, dondolo respirando veloce come se avessi l'asma.
Mike... Mike dove sei?
Dove sei?
È più di un giorno intero che manchi.
Dio Cristo, dove sei?
Perchè?
Perchè?
PERCHE'?
Sfinito rimango con il viso fra le
mani, gli occhi aperti, tutto proteso in avanti, affacciato sul
disastro che ho combinato.
Riviste sparse, foglietti, appunti,
quaderni, il portacenere.
Guardo ogni cosa come se avesse senso,
come se ci fosse qualcosa, qualcosa che io devo notare.
Inconsciamente mi sento di guardare ma
il cervello non registra e continuo a guardare.
Riviste di musica, riviste di gossip,
questi li ha presi Joe, riviste di immobiliari e di annunci.
Rivedo tutto.
Riviste di musica, riviste di gossip e
riviste di annunci.
Che cazzo ci fa qua una rivista di
annunci?
Non ne teniamo!
Corrugo la fronte.
Dovrebbe avere senso io che mi
interesso ad una cazzo di rivista proprio ora che sto impazzendo per
Mike?
Certo che ha senso, perchè sono
impazzito... per cui la prendo e la apro sulla pagina che viene fuori
per prima, quella su cui era aperta già.
E noto qualcosa di cerchiato.
È un annuncio.
Un magazzino in vendita.
Chi cazzo cerca un magazzino?
Perchè questa cosa mi fa sentire come
se fosse importante? Come se fosse dannatamente interessante?
Perchè, cazzo?
Eppure continuo a fissare il numero e
l'indirizzo.
E lo fisso.
E continuo.”
“Credo che sono qua da più di un
giorno, ho perso non so quanto sangue dalla testa, ho fame, ho
pisciato in un vaso che per fortuna c'era e non riesco a far
funzionare questo telefono.
Come cazzo è possibile che nessuno mi
cerchi?
Sospiro e mi stendo a terra, non ce la
faccio più, sono debolissimo, la testa gira anche se sono seduto.
Non riesco ad appoggiare la nuca, mi fa male, quindi mi metto a
pancia in giù ed uso il braccio come cuscino.
In realtà staranno tutti diventando
matti. Avranno mobilitato mezzo mondo, chiamato la polizia e che
cazzo ne so.
Solo che non sanno dove cercarmi, o
meglio non sanno che sono qua. Non è un posto che frequento, l'ho
trovato ieri sera per la prima volta.
È impossibile che mi trovino!
La mia unica speranza è che il
proprietario torni.
Ma che dico, e come fa a tornare?
Ha venduto questo posto a me!
Quello che non capisco è come mai io
non abbia le chiavi e sia chiuso dentro.
Forse ho lasciato le chiavi appese
fuori, lui è passato, ha visto aperto e le chiavi appese ed ha
chiuso. Dentro era buio, non poteva pensare che ci fossi io. Quale
coglione cammina al buio di notte in un magazzino sconosciuto?
IO!
Altro sospiro.
Sono stato proprio idiota.
Ma poi che se ne è fatto delle chiavi?
Cosa ha pensato?
Ci sono le mie chiavi appese ed io non
ci sono!
E la mia macchina? L'avrà vista!
No aspetta, avevo parcheggiato fuori
vista perchè non sapevo dove fosse il posto ed ho fatto un bel pezzo
a piedi.
Certo che quando mi caccio nei guai
sono un mito, eh?
Quello avrà aspettato un po' per
vedere se tornavo, poi siccome non ha il mio numero se ne sarà
andato a casa.
Questo posto non è più suo e forse
chissà, si è pure dimenticato che ha trovato le mie chiavi, che
prima erano sue.
Sto sragionando, ho troppa fame.
Lo stomaco mi gorgoglia, ho i crampi...
Mi viene un po' da piangere perchè
anche se è comico di per sé il modo in cui sono finito in questa
situazione del cazzo, sto per rimetterci la pelle.
Cioè... il vecchio padrone non ha più
motivo di venire qua, ha i suoi soldi, può benissimo essersi
dimenticato della stranezza delle chiavi appese.
E... e gli altri dove possono cercarmi?
C'era il giornale aperto con l'annuncio
cerchiato ma quel deficiente di Chester avrà buttato tutto all'aria,
fuori di sé, e non l'avrà notato.
Non sono una persona pessimista di
natura, ma in questo caso penso... penso che non so come uscirne.
Il telefono rotto. Sono sempre pieno di
aggeggi per comunicare e stasera no.
Nascondo il viso contro il braccio.
Sono un imbecille!
E sto facendo morire di preoccupazione
Chester. Quello starà già pensando al suo suicidio.
Ridacchio un po' incosciente mentre
penso a quello che starà facendo.
Me lo immagino che mi chiama mille
volte di fila, che dà calci e pugni alla casa e ribalta tutto.
Chissà chi se lo sta sorbendo.
Poi la polizia verrà a parlare con lui
perchè lui è quello che sta più tempo con me, e lui brontolerà
che devono cercarlo fuori e non venire in casa dove già c'è lui.
Poi prenderà la macchina e girerà
alla cazzo di cane.
Le forze scivolano via lentamente
mentre anche la fame ormai non mi tiene più sveglio.
La mancanza di cibo e di acqua provoca
sonno, non dovrei dormire con un trauma cranico. Si chiama così, no?
Insomma, ho colpito la testa!
Rimango aggrappato a Chester, come
vorrei che fosse qua. Vorrei essere rimasto chiuso qua con lui, lui
avrebbe fatto qualcosa o forse niente e sarei occupato a calmarlo.
Sarebbe anche riuscito a scopare con me, per ingannare l'attesa.
Invece sono qua da solo e penso a lui.
A lui e a quanto starà male.
Dev'essere terribile non trovare chi
cerchi.
Alla fine il sonno mi schiaccia e penso
che dopotutto sia l'unico sistema per ingannare il tempo.
Penso che mi troveranno in qualche
modo, morire in modo tanto stupido sarebbe imbarazzante.
Mi troveranno.
Si sopravvive a digiuno di acqua e cibo
almeno una settimana.
Intanto Chez setaccerà al microscopio
tutta la zona e troverà la mia macchina. Butterà giù casa per casa
e mi troverà.
Sì, Chez mi troverà.
Lui mi trova sempre. Oppure è quello
che torna da me dopo che sparisce.
Ma poi viene sempre da me. Anche adesso
verrà.
Quanto sono scemo... aggrapparmi a... a
cosa? A nulla di concreto. A sogni e speranze.
Però se c'è qualcuno che può
trovarmi è lui e non perchè usa il cervello, ma perchè non sa
arrendersi con me. Non l'ha mai fatto. Non lo farà ora.”
“Penso che nessuno sappia dove sono
sparito.
Mi sono detto, mentre quelli erano di
là a parlare male di me: o sto qua a spaccare tutto come un coglione
e a frignare, o vado a farmi un giro in macchina. E giro per giro,
tanto vale vedere di cosa si tratta.
Questo annuncio cerchiato del cazzo non
ha senso, non ha proprio senso.
Un magazzino.
Così fissato su questa cosa che non so
nemmeno come interpretare, spinto da che cazzo ne so... niente di
razionale e logico.
Insomma. Trovo una scritta cerchiata e
vado all'indirizzo!
Non ha senso, ma sono disperato!
Mike non c'è da nessuna parte, cazzo!
Cosa vuoi che faccia?
So che non ha senso ma... ma supero il
rosso due volte e poi svolto a sinistra all'ultimo, la macchina
slitta ma la riprendo, per terra è un po' bagnato.
Così schiaccio l'acceleratore cercando
il numero maledetto di questo magazzino e freno improvvisamente.
Faccio quasi uno schianto, la macchina fa un testa coda, il cuore
sale in gola ed il respiro si affanna come se avessi corso.
Appena si ferma scatto giù dalla
macchina e attraverso rischiando di essere investito.
Non importa un cazzo, un cazzo!
Questa è la sua macchina!
Allora è in questo magazzino!
Ma come è possibile che sia in questo
magazzino del cazzo, porco giuda?
Che senso ha?
Sarebbe uscito. No?
La macchina è chiusa, dentro ci sono
diverse cose sue, chissà cosa pensavo di trovarci.
Che palle.
Torno alla mia macchina, la parcheggio
e cerco l'indirizzo, percorro gli ultimi metri correndo.
Il posto è un po' nascosto ma alla
fine lo trovo, è l'unica cosa che somiglia ad un magazzino. È un
po' isolato dalle altre case, quindi non è stato facile, ma eccolo
qua.
Il cuore torna a martellare, gli sono
vicino, lo sento.
Ora lui sarà là dentro e riderà come
uno stronzo e mi spiegherà una storia del cazzo che non ha né capo
né coda.
Perchè le stronzate capitano tutte a
lui.
Faccio la cosa più insensata, cerco di
aprire la porta piccola sul portone grande, ovviamente non si apre.
Chissà cosa mi credevo!
Ma Mike ci deve essere. Deve essere
qua.
La sua macchina è quella.
Busso e lo chiamo a gran voce, mi
sembra di essere impazzito tutto d'un tratto.
Sono qua, ci sono, cazzo. Sento che è
qua, non può che essere così.
La frenesia mi attanaglia di secondo in
secondo, sto per buttare giù la porta quando vedo in un chiodo al
muro più in là delle chiavi.
Che cazzo ci fanno delle chiavi lì?
Mi fermo, le fisso, poi guardo la porta
stronza.
Ok. Mike è qua dietro, quelle sono
delle chiavi e questa una porta chiusa.
Non so che cazzo di senso abbia, mi
sembra di essere in una caccia al tesoro.
A casa trovo un giornale, apro la
pagina più usurata, guardo l'annuncio cerchiato, prendo la macchina,
mi reco sul posto, trovo la sua auto, cerco il magazzino, lo trovo, è
chiuso a chiave, la chiave non c'è e poi la vedo appesa accanto.
Insomma.
È come quei cazzo di videogiochi.
È l'ultimo livello.
Apro la porta ed entro, la luce è
accesa e trattengo il respiro, il cuore è in bocca adesso.
Mi guardo intorno ossessivo.
È un posto enorme e vuoto e... e c'è
una macchia rossa per terra e poco più in là... poco più in là il
cuore si ferma.
Da che batteva impazzito a che si ferma
e mi lascia a secco anche di ossigeno.
La montagnetta è lui, è riverso sul
pavimento, accanto a del cazzo di sangue e non si muove!
Non mi dà cenni di vita.
Offuscato dalla paura più nera che
abbia mai provato, mi avvicino come ubriaco, noto di sfuggita una
mensola in ferro sporca di rosso.
È caduto ed ha sbattuto.
Mi chino.
Tremo.
Dio mio, fa che non sia così.
Fa che... fa che non...
Gli tocco la schiena e la nuca. La nuca
è incrostata di sangue.
- Cazzo... cazzo... cazzo... - Comincio
a ripeterlo mentre mi guardo la mano, poi però quella appoggiata
sulla schiena mi dà una scarica elettrica netta.
E torno a trattenere tutto.
È qua.
Respira.
Respira.
Si muove. La sua schiena si muove.
Cazzo...
- Mike?! - Lo chiamo, la mia voce trema
ed anche il resto del mio corpo. Ha sbattuto la testa, non lo posso
muovere, devi svegliarti. Devi svegliarti, amore mio.
Svegliati.
Mi abbasso tutto e piego la testa
contro il pavimento per vedere il suo viso.
È pallido, gli occhi chiusi. Ma
respira e questo conta.
Lo muovo ancora un po' sulla schiena,
per un momento sto per morire di nuovo ma finalmente, al secondo
richiamo... al secondo...
- Ti prego Mike svegliati... - Lui apre
gli occhi ed il mondo torna su da giù che era.
Mi era caduto tutto addosso.
Chiudo i miei e appoggio la fronte alla
sua mentre non oso toccarlo di più anche se vorrei stritolarlo.
Mi escono delle stupidissime lacrime.
Cazzo!
Ma come faccio a non frignare?
Ho pensato di perderlo, ho pensato a
tutto! E non facevo che pensare a quel maledetto sogno e che tutto mi
va sempre male dopo un po'!
- Chez? - La sua voce è fine, è
debole e cerca di muoversi.
Allora mi separo dalla sua testa e lo
guardo, gli carezzo la guancia delicato, ho paura di fargli male.
- Cosa cazzo... cosa cazzo hai
combinato? Dio, sono morto! Non devi farlo mai più! Come stai? - Lo
riempio di domande fra una frignata e l'altra, lui fa un piccolo
sorriso imbarazzato e cerca di alzarsi ma fa fatica, allora lo aiuto
e dico di fare piano.
Una volta seduto barcolla tutto e cerca
la mia spalla, si appoggia a me e finisce che lo abbraccio e me lo
stringo dolcemente.
Amore mio.
- Scusa... non mangio da ieri sera, ho
una fame micidiale... e mi fa male la testa... sono caduto, ho
sbattuto, ho rotto il cellulare ed il tipo mi ha chiuso dentro
pensando che me ne fossi andato ed avessi dimenticato tutto aperto.
Così quando mi sono svegliato ho aperto la luce e mi sono reso conto
di cosa cazzo è successo. Sono ridicolo vero? Scusami, non volevo...
è che... - Lo stringo di più, incapace di lasciarlo. Quanto di
merda sono stato. Ora sta bene, è qua con me, chi cazzo se ne fotte!
- Dai... poi ti prenderò per il
culo... adesso non sei ridicolo, ti sei anche fatto male! Sanguinavi!
Sono morto, lo sai? - Glielo ripeto mentre prendo il suo viso fra le
mani e sorridendo felice fra le lacrime appoggio ancora la fronte
alla sua, anche lui fa questo sorriso particolare. Dolcissimo.
- Scusami... non volevo... mi serviva
un magazzino, ero solo, ho trovato questo annuncio e sono venuto.
C'era il proprietario e abbiamo fatto tutto subito. Poi stavo uscendo
e mi sono accorto di aver lasciato il cellulare sullo scaffale, sono
rientrato, lui era già andato via. Mi è caduto il telefono, mi sono
chinato e non so come ho messo male il piede, sono scivolato, ho
picchiato la nuca e sono svenuto. Lui deve aver pensato che me ne
fossi andato perchè era buio... come... come sei entrato? - Chiede
ricordandosi del particolare della chiave.
- Era appesa fuori, vicino al muro! E
per fortuna! Il tipo deve aver chiuso e lasciato la chiave lì
pensando che quando saresti tornato l'avresti vista. - Logicamente
ora arrivano tutte le risposte sensate.
Annuisce e mi sorride, allora lo aiuto
ad alzarsi, prendo il resto del suo cellulare e lo porto fuori.
Mi sta appoggiato, penso che sia molto
debole.
Dio mio che cago che ho avuto!
In macchina chiamo gli altri e gli dico
che l'ho trovato e lo porto in ospedale, poi gli spiego cosa è
successo mentre lui era chiuso là dentro e nel raccontarlo mi torna
la paura, arrivo al parcheggio del pronto soccorso e prima di
scendere mi prende la mano, intreccia le dita e mi si protende.
Ha quella sua espressione rassicurante.
Ecco cosa mi mancava. Questo suo sguardo da 'non preoccuparti, eccomi
qua!'
- E' finito tutto. Scusami. È stata
una serie di circostanze assurde...mi dispiace che sei stato tanto
male... - Mi sciolgo, ero un fascio di nervi, gli carezzo ancora il
viso e gli bacio piano le labbra.
- Ho pensato... ho pensato che... se
eri morto io mi sarei lasciato morire. Non sarei sopravvissuto. L'ho
pensato davvero. Sognare che morivi e non trovarti il giorno dopo è
stato tremendo... - La voce mi trema di nuovo e nascondo il viso
contro il suo collo, lo respiro. È lui, è il mio Mike. Sono ancora
traumatizzato dall'idea di averlo quasi perso in modo tanto stupido.
Lui mi circonda e mi culla.
Lo vedi? È impossibile per me vivere
senza di lui.
Impossibile davvero.
- Sono qua. È andato tutto bene.
Perdonami. - Respiro finalmente. Mi tiro su e lo guardo, sta male,
devo sbrigarmi a portarlo dentro. Però non posso presentarmi in
questo stato nemmeno io.
Mi faccio forza.
- Non devo perdonarti niente. Solo che
la prossima volta sappi che un minuto di più e mi sparavo davvero. -
Ridacchia ed io faccio altrettanto mentre sigilliamo questa orribile
avventura del cazzo con un bacio come si deve.
La sua dolcezza, il suo bisogno di
sentirmi. Deve essere stato orribile anche per lui.
Ci sono, sono qua. L'ho trovato.
- Ti troverò sempre. - Ho sempre
sognato di dirlo. Lui sorride.
- Lo sapevo che eri l'unico che poteva
trovarmi. Aspettavo proprio te. -
E forse certe cose non hanno
spiegazioni.
Mentre lui si prende la botta e sviene
io sogno che lui muore e sto con questa sensazione di merda tutto il
giorno.
Arriva a questo il nostro legame?
Ed il modo in cui l'ho trovato...
così... per caso, si può dire, no?
Buttando giù il tavolino...
Sì, penso che certe persone hanno solo
una cosa da fare.
Stare insieme a vita.
E cazzo, niente ce lo impedirà!
Fanculo!
FINE