NOTE: ieri stesso mi
sono imbattuta in questo capolavoro di canzone, ascoltatela cliccando
sul nome di sotto. Per la prima volta la canzone di sottofondo non è
dei LP ma in realtà al tempo stesso sì… si tratta di una cover che Mike
e Chester hanno fatto al summit dei LPU, è Rolling in the deep di
Adele. L’originale è molto carina ma questa di Chez e Mike è
spettacolare ma io sono di parte, fatevi un’idea. Mi sono comunque
immaginata i retroscena di questa cover insolita (specie perché loro
non fanno mai cover, specie di generi così diversi dai loro) ed è nata
questo delirio. Io naturalmente le prove in casa me le immaginavo ben
diverse da quelle che suppongo siano state quelle reali, ma preferisco
la mia versione!
Grazie a chi
leggerà e commenterà.
Buona lettura.
Baci Akane
EFFETTI VOCALI
Chester si aggira per
casa per casa mezzo nudo -come sempre- e fa vocalizzi.
Lui solo sa
perché vocalizza mezzo nudo per casa ma non sarebbe quello il problema
se quei vocalizzi non sfociassero in qualcosa di sconcio.
E sconcio è dir
poco!
Sta proprio
facendo la versione porno della scala musicale ed il bello è che gli
viene splendidamente bene!
Ci prova
qualcun altro e risulta solo un affronto alla musica, lo fa lui ed è un
capolavoro.
Sì, un
capolavoro di seduzione, porco diavolo!
Sono seduto al
tavolo del soggiorno intento a visionare un paio di carte e documenti
ma lui non mi dà tregua.
Siccome non lo
calcolavo si è messo in boxer -cosa normale per lui- e senza più
toccarmi e parlarmi ha cominciato ad aggirarsi per casa senza meta,
vocalizzando.
All’inizio era
normale, ma via via è diventato sempre più provocante ed ora sembra che
gema a suon di note musicali ed ora eccomi qua a maledirlo!
Lo maledico
perché io amo profondamente la sua voce ma non è solo questo.
Lui sa
perfettamente l’effetto che mi fa quando la usa in un certo modo, senza
strillare come un matto, quando la usa proprio in questo modo
rendendola di proposito pornografica (no, magari il punto è che mi
piace sempre e comunque la sua voce, sia che strilli sia che canti
normale sia che faccia sconcerie!), così mi fa morire e lo sa, porca
miseria!
Mi vuole
uccidere.
Fingo
indifferenza ma le carte sono ormai scritte in arabo e non capisco
niente. Sicuramente non abbocca, infatti continua con la sua strategia.
Mi mordo il
labbro pregando mentalmente che la pianti ma so già come finirà.
Ad un certo
punto intona una canzone che si sente ultimamente e Dio solo sa cosa
gli salti in mente, ma lo fa. È Rolling in the deep di Adele, non è
proprio il nostro genere ma sentendola spesso in giro deve essergli
entrata in una qualche maniera in testa.
Naturalmente
anche questa è una versione pornografica dell’originale!
Ora trattengo
anche il fiato e far finta di niente è un’impresa.
Non la sta
facendo con molto impegno ma già la canzone di suo ha un che di
sensuale, associato alla voce di Chez e al modo in cui la fa è la fine.
Butto giù la
penna e mollo definitivamente i documenti, quindi come se mi avesse
morso un serpente scatto in piedi e fulmineo lo raggiungo. È intento a
cercarsi chissà cosa in frigo.
Ora. Uno che
prende qualcosa in frigo non sta piegato a novanta sculettando a suon
di musica in quel modo, ma lui è Chester e non ci si può aspettare
diversamente da lui.
È proprio ora
di metterlo a posto!
Silenzioso
chiudo bruscamente la portiera del frigo davanti alla sua faccia tosta,
quindi senza dargli tempo di reagire lo prendo per i fianchi da dietro,
lo alzo dritto e lo spingo contro la dura superficie fredda in acciaio.
Sembra appiccicarsi ben volentieri e a questo punto mi nasce spontaneo,
proprio non lo trattengo:
- Sei proprio
una puttana, quando fai così! - Mormoro roco e con un vago sorriso
maligno.
Sembra
compiacersene poiché non si ribella, ma gira la testa di lato mentre
aderisce tutto il suo corpo davanti a sé, vedo che ghigna malizioso e
soddisfatto. Si, decisamente gli piace esserlo.
In risposta gli
mordo il lobo tirando, delineo con la lingua il suo orecchino e con i
palmi lo accarezzo deciso e frenetico sulle scapole, risalgo le braccia
e mi fermo sulle sue stesse mani che aderiscono al frigo. Intreccio
prepotentemente le dita alle sue, poi sempre sul suo orecchio gli
ordino duro e carico di desiderio ed una punta d‘allusione:
- Canta, canta…
fammi sentire il resto della versione pornografica di questa bella
canzone! -
Chester
accentua il suo sorrisetto dannatamente sexy. Sta bene, ora, col mio
corpo premuto sul suo in questa maniera, vero?
Col bacino che
schiaccia contro il suo sedere che amo quasi quanto la sua voce, il
torace sulla schiena, cosce contro cosce ad immobilizzarlo.
- Ti piaceva? -
Chiede provocante.
Allora scendo
con la bocca sul suo collo, mordo e sulla sua pelle continuo a parlare
deciso:
- Lo sai che la
tua voce mi fa sempre sesso. Se la usi così, poi, mi uccidi! - Parlo
basso e penetrante e so che anche a lui piace questo tono, infatti con
un sospiro che sfocia in un gemito si mette a cantare di nuovo.
Riprende quella
versione spinta di Rolling in the deep ed io scendo con le labbra e la
lingua sulla sua pelle, dal collo alle spalle e poi sempre più giù,
sulle scapole, sulla spina dorsale a delineare i muscoli delicati ed i
tatuaggi, lascio scie umide e segni evidenti che lo fanno sussultare di
piacere.
Mano a mano che
scendo sulla zona lombare, sulla famosa scritta Linkin Park, la sua
voce si fa sempre più sussurrata, so che gli piace e non poco.
Gli tiro giù i
boxer attillati e giungo alla parte interessata direttamente con la
bocca.
Si inarca
piegandosi contro il frigo su cui rimane appoggiato, mi concede un
migliore accesso ed io me lo prendo tutto ben volentieri.
Sembra quasi
che la sua apertura non chieda altro, infatti non fatico a penetrarlo
con le dita mentre con l’altra mano libera mi occupo della sua erezione.
Mi piace quando
si lascia fare completamente da me eccitandosi fino a questo punto, io
stesso perdo sempre il controllo ed è fra il primo crescendo della
canzone, con la sua voce che sembra sempre più un gemito che altro, che
io lo mando a quel paese e alzandomi mormoro non facendocela più.
- Se fallisci
come cantante puoi sempre fare la pornostar! - Lo sento ridere in quel
suo modo erotico, così slacciati i pantaloni e abbassati i boxer il
necessario, mi riaccosto a lui che sospende la canzone preparandosi
alla penetrazione vera e propria.
Mi sente
appoggiato di nuovo a lui, pronto, ma mi fermo, mi chino sulla sua
schiena e al suo orecchio mormoro eccitato e sicuro:
- Continua… -
Così detto fatto, credo che piaccia anche a lui farlo così infatti
riprende da dove si era interrotto, seppure con una certa fatica e
strascicando delle parole.
Soddisfatto ed
eccitato dalla sua voce, entro in lui provocandogli un acuto che
prosegue fra le mie spinte sempre più decise ed impetuose e i nostri
movimenti simultanei.
Il ritmo della
canzone cresce insieme ai nostri corpi che si fondono in mille onde
ritmiche e frenetiche. Il piacere è talmente forte che c’è questo
istante in cui non capisco niente, vado in automatico poiché i sensi
sono impazziti e va tutto a mille.
C’è solo la sua
voce che ormai è presa dal godimento e non ricordo se nella canzone
originale ci fossero parti in cui diceva: ‘di più, ancora, dai’, ma non
posso che seguire il suo ‘canto’ -che ora per definirlo tale serve
coraggio- fino a raggiungere insieme l’orgasmo.
Non so nemmeno
quanto ci impieghiamo a riprenderci e tornare noi stessi, ma è da un
po’ che c’è silenzio tutt’intorno quindi immagino che sia un po’.
Senza pensarci
l’ho circondato alla vita abbandonando le labbra dietro sul suo collo
sudato, così sono rimasto ad occhi chiusi a cercare di riprendere fiato
e quando i battiti dei nostri cuori, sempre in sincronia, sono tornati
regolari, mi sono raddrizzato tirandomi dietro Chester che sembra
incollato a me.
Ci appoggiamo
comunque al frigo, di nuovo, solo che questa volta è la mia schiena a
contatto con la superficie fredda e lui si gira appena per guardarmi in
viso da questa posizione che personalmente amo.
Ha di nuovo
quella luce maliziosa negli occhi, una luce che non gli andrà mai via,
immagino, e mormora quasi sulle mie labbra:
- Piaciuta la
cover? - Chiede riferendosi alla canzone appena cantata.
Io sorrido
altrettanto ironico e rispondo sfiorandogli la bocca:
- Dovremmo
farla al Summit… - La prossima data del LPU che ormai è alle porte.
Dal sorriso che
sfodera sembra più d’accordo che mai, quindi me lo stringo per bene
contro passando le mani sul suo torace caldo e cominciando a coprirlo
di piccoli baci come per marchiare il mio territorio -cosa di cui lui
si bea vista l’espressione in estasi-, concludo deciso con un tono che
non ammette repliche:
- Ma la
versione pornografica è solo a mio esclusivo uso personale! Quel giorno
facciamo un voce-chitarra normalissimo! -
Non risponde ma
i suoi occhi e la sua espressione non mi tranquillizzano così corro
subito ai ripari con una certa cattiveria:
- Ti avverto,
se tu canti di nuovo in quel modo in pubblico io chiamo Gerard e faccio
una canzone con lui! -
A questa
minaccia -a mali estremi, estremi rimedi, con lui-, smette di farsi
baciare e si irrigidisce guardandomi pessimamente, come se avessi
bestemmiato. Sghignazzo. Sapevo che avrebbe reagito così.
- Ed io allora
ne faccio una con Jared! -
A questo
impallidisco io e diventando entrambi di pietra tremendamente feroci,
ci fissiamo come se stessimo per sbranarci. Gerard Way e Jared Leto
sono rispettivamente i nostri punti deboli, nel senso che Gerard oltre
che ad essere il cantante dei My Chemical Romance è anche mio amico di
vecchia data, eravamo insieme ai tempi dell’Università e poi ci siamo
ritrovati in vari Festival e progetti. Jared, invece, oltre ad essere
cantante dei 30 seconds to mars e mio amico, lo è in modo particolare
di Chester per cui ogni volta che ci incontriamo la situazione non è
tesa, ma molto peggio.
Siamo entrambi
molto gelosi l’uno dell’altro e Gerard e Jared sono, come dicevo, i
rispettivi punti deboli. Non che sia mai successo niente fra me e Gee o
fra Chez e Jay, però se possiamo evitiamo di farci stare reciprocamente
soli con i suddetti.
Minacciarlo di
fare una canzone con Gerard è cattiveria pura e mi aspettavo quella
risposta.
Alla fine dopo
un paio di minuti passati a fissarci male, decido di portare la pace
alzando un dito fra i nostri due visi:
- Niente Gee e
niente Jay, ma datti un contegno quando fai cover in pubblico. -
Naturalmente quando fa le nostre canzoni non c’è pericolo che diventi
pornografico, sono di un certo tipo. Il problema subentra sempre
sistematicamente quando si trova per qualche arcano motivo a fare delle
cover. Anche se le canzoni originali non richiedono chissà quali doti
erotiche, lui ce le mette sempre comunque e sostanzialmente perché lui
è una puttana, come dico sempre, così il risultato è che finché le fa
per me va bene ma se le fa in pubblico mi viene una gran voglia di
ucciderlo.
Ma ho i miei
metodi per ridimensionarlo!
Infatti
aggancia il dito al mio e con aria imbronciata in maniera infantile,
asserisce:
- E sia! - Sì,
e sia… fino al suo prossimo raptus di follia!
Il sigillo
viene naturalmente con un bacio e di nuovo mi trovo a pensare se non si
sia per caso incollato a me davvero.
Bè, almeno così
potrei tenerlo sempre sotto controllo!
FINE