CAPITOLO XXVIII:
COME
UN TAGLIACARTE
"Non
abbiamo scopato, l'avrei fatto anche volentieri se è per questo ma
ho voluto dargli un po' di tregua.
E'
sera e mi ha convinto a mangiare, quando Anna piomba qua sembra
arrabbiata ma io sono abituato ai livelli di Sam, per me questa non è
incazzatura ma nervoso.
Mike
sbianca comunque, poi mi dice di stare in cucina e non intromettermi.
E
chi ci mette becco? Forse pensa che lo sputtani. Ok sarebbe da me, ma
non ho voglia altrimenti poi mi pianta il muso.
Lo
sento andare di là e salutarla, lei chiede perchè sono qua e lui
spiega che ho litigato furiosamente con Sam e che non potevano stare
sotto lo stesso tetto altrimenti ci uccidevamo.
Io
sogghigno, su questo ha ragione!
Lei
cambia discorso, non sospetta davvero niente. Ha ragione Mike a voler
stare con lei, è un amore... e poi è facilissimo fregarla! Con lei
lui può fare quel cazzo che vuole!
Parlano
di questo periodo un po' di merda, dicono che si sono allontanati un
po' ma che non è colpa di lei ma della musica che lo prende tanto
ora... insomma, le solite stronzate che si dicono, sono un esperto
ormai.
Poi
silenzio.
Credo
si stiano abbracciando e baciando, mi si chiude lo stomaco. Che
cazzo!
Ok
Chester! Mike non la lascerà mai anche perchè così è più facile
fare quel cazzo che vuole di nascosto, io che cazzo faccio? Mica
posso lasciare Sam e stare solo come un coglione le volte in cui sta
con Anna! Cioè, stupido sì ma non fino a questo punto.
Adesso
mi appare chiaro quello che devo fare.
Ricucire
con Sam e stare con lei ancora. Semplice.
Ed
intanto mi scopo Mike. Se non riesce a darmi di più chi se ne fotte,
poi ogni tanto mi scaricherà ma lo so, sono pronto. Poi tornerà
sempre da me.
Bene,
perfetto.
E'
fatta, faccio così!
Esco
dalla cucina e li vedo che si baciano, non dovevo, cazzo.
Lo
stomaco in una fottuta morsa di merda, mi indurisco poi faccio il
fottuto viso a cattivo gioco. Sogghigno e loro due si interrompono,
alzo la mano e li saluto mentre mi avvio verso l'uscita.
Questi
ora passeranno la notte insieme, Anna non si schioderà. Tanto vale
che cerchi Sam...
-
Vado a far pace con Sam. Mi tolgo dal cazzo. Ci sentiamo domani per
il gruppo! -
Mike
ha la faccia sconvolta,
-
Sei sicuro? Puoi restare quanto vuoi... - Non capisce più un cazzo
di quello che voglio e lo preferisco di brutto. Così se è confuso
non fa niente.
A
questo punto esco ma appena fuori torno cupo, rigido, lugubre. Una
smorfia mi deforma il viso e voglio gridare.
Che
cazzo, perchè mi devo ritrovare sempre in situazioni così di merda?
Fanculo.
Voglio
uccidermi, spararmi, farmi fuori. Perchè vedere Mike con lei anche
se so che è la cosa migliore, mi fa uscire tanto di testa?
Lo
vorrei solo per me, tutto per me e non posso.
Cazzo.
Quando
arrivo al locale dove lavora Sam lei si stupisce di vedermi.
Due
secondi per far pace.
Le
dico che mi dispiace, che sa che non penso quello che dico, che avevo
voglia di farmi e che sono uscito di testa, lei mi dice di non
scopare più con Mike in casa. E che se voglio evitare di farmi male,
di non scopare più con lui proprio.
Io
rispondo che cercherò di fare meno lo stronzo e che comunque
ricambierò quello che lei ha fatto per me, lei dice che non importa
ma so che invece le importa. Fa tutta la carina per potermi chiedere
qualcosa in cambio, ne sono certo.
Appena
vedo come la fissa il suo capo capisco di cosa si tratta.
Del
resto se siamo in un appartamento nostro lo dobbiamo a lui che le
sbava dietro come un coglione.
Poi
viene a dire a me di non scopare a casa. Bè, lei lo fa a lavoro!
Ah,
ma che cazzo me ne fotte.
Andrò
avanti finchè arrivo, quando mi rompo il cazzo mollo.
-
Bevi qualcosa? - Mi fa poi. E' la prima cosa sensata che mi chiede e
ripensando a Mike mi viene una gran voglia di annegarci, nell'alcool.
Mi
faccio fare qualcosa di forte e sprofondo in una sedia in fondo al
locale. Bevo tutta la sera e nel farlo mi rendo conto di stare
sbagliando, sto ricominciando per quella strada del cazzo e mentre lo
penso, il viso di Mike mi viene nella mente.
Bevo,
ne mando giù di bicchieri e ad ognuno tutto intorno diventa buio,
sempre più scuro.
Perchè
sembra notte oggi in questo fottuto locale? Mi sembra di essere fuori
a guardare il cielo nero, più nero di una fogna!
Qui
c'è qualcosa che non va. Bevo. Mike ed Anna si baciano. Il fastidio
monta. Perchè sono così nervoso oggi? So com’è, sono io che ho
preferito così, lei potrebbe essere la soluzione a questa storia mia
e di Mike. Però potrebbe essere davvero la fine.
Loro
sono là in casa e sicuramente staranno scopando, lui avrà rimorsi
perché lui è così, fottutamente buono. Vuole accontentare sempre
tutti. Quindi si scopa lei e nella lingua ha il mio sapore.
Mi
faccio del male immaginandoli a letto insieme, immaginando quando
domani mi dirà che non vuole più vedermi, che si sposa con lei, che
col gruppo è comunque finita, che…
Bevo
ancora.
Tutto ciò che mi è rimasto è la paranoia. Non so cosa
mi abbia stressato per primo o come la pressione sia stata assorbita,
so solo come ci si sente ad avere una voce dentro la mia testa. La
sento, ora che l’alcool fa effetto. Ricordo la sensazione
familiare, ora però è strano perché insieme a questo nero e a
queste paranoie che puntualmente crescono quando bevo, è come un
viso che tengo dentro, un viso che si sveglia quando chiudo gli
occhi, che guarda ogni volta che mento. Un viso che ride ogni
qualvolta cado e guarda ogni cosa.
Ho
mentito a Sam dicendo che non pensavo quello che ho detto e che
voglio ricambiare quello che ha fatto per me, chiedendole scusa e
tornando. Sto sbagliando ora a bere ancora quando insieme alla droga
mi facevo anche di queste merde qua. Il prossimo passo sarà una
canna, lo so. E nel sapere quanto cazzo sto sbagliando, vedo Mike che
mi guarda perplesso e scuote la testa. Non vorrebbe che facessi
queste cose, che tornassi da Sam a farmi male, che rimetta piede in
quell’appartamento in mezzo ai drogati.
Non
vorrebbe.
Perciò
so che quando è ora di affondare o di nuotare che il viso dentro mi
sta ascoltando appena sotto la mia pelle, dove Mike è entrato. Sta
andando in profondità, non riesco a smettere di pensare a lui in
tutte le salse. Provo ad immaginare se riderebbe di me, è troppo
buono per farlo ma forse mi servirebbe. Non ce la faccio a
togliermelo dalla testa. Lui che ora scopa con Anna e forse è
contento di avermi scaricato. Forse gli faccio solo pietà, non vuole
avere niente a che fare con me.
Cazzo,
Chester!
E'
come se fossi paranoico!
E' come un ciclone dentro la mia testa,
come se non potessi fermare quello che sto sentendo dentro mentre
penso a Mike e soffro come uno stronzo. E' come se il viso fosse
esattamente sotto la mia pelle, non riesco a toglierlo, a non
vederlo, a non pensarci. Tutto di lui è qua. È sempre qua. Sempre
di più.
Mi pare anche che mi rinfacci tutti gli errori, questo
mio bere di nuovo, lo stare in quel postaccio, continuare a farmi
male con Sam… tutti errori, sempre errori che lui un giorno mi
rinfaccerà.
Però non sono il solo, sicuramente anche Mike ha un
viso dentro e probabilmente la sua paranoia è peggiore. Finge di
poter risolvere tutto, vuole aiutare tutti, è fissato proprio e poi
non sa come cazzo fare. La paranoia di fallire. La paranoia di ferire
invece che fare meglio. La paranoia di non farcela.
Non so cosa
mi abbia spiazzato per primo quando l’ho incontrato la prima volta,
ma so cosa non posso sopportare ora a questo punto.
Tutti si
comportano come se il nocciolo del fottuto discorso fosse che non
posso essere Mike. Sam me lo ha detto un giorno. Che sono
ossessionato da Mike perché vorrei essere lui. E sicuramente i suoi
amici quando mi vedono pensano la stessa cosa, per questo sono
diffidenti. Pensano che voglia essere il loro Mike perfetto.
Ma
tutti hanno un viso che tengono dentro, un viso che si sveglia quando
chiudono gli occhi, che li guarda ogni volta che mentono, che
ride ogni qualvolta cadono. Tutti hanno un fottuto punto debole di
merda.
Mike
non è chi io voglio essere.
Mike
è chi io voglio avere. Per questo è il mio punto debole.
In
così poco tempo?, direbbe.
FOTTITI
MIKE! SI’ IN COSI’ POCO TEMPO, CAZZO! E’ COSI’ CHE SUCCEDE! A
TE NON E’ MAI CAPITATO VERAMENTE, NON PUOI CAPIRE! E NON AMI ANNA,
SEI SOLO ABITUATO A STARE CON LEI! CAZZO!
E
poi fanculo, arrivi ad un punto in cui sai quand'è tempo di
affondare o di nuotare, mollare o lottare. L’ho fatto tante volte.
Ora però questo viso mi guarda dentro, sotto la pelle. Mike, come
diavolo sei riuscito ad arrivare fin lì?
Il viso è esattamente
sotto la mia pelle ed il sole va giù quando lo vedo con Anna.
Bevo
e sento la luce tradirmi.
Sto
andando giù, sto affondando, sto tornando nella merda, sto mandando
a puttane tutti gli sforzi fatti fino ad ora.
E
mentre lo penso vedo Mike contrariato e triste e mi viene voglia di
bere di più!
Non
posso più fermare ciò che provo con lui dentro, non posso proprio.
Non potrò mai.”
"Anna
dorme accanto a me, era da molto che non stavamo insieme tutta la
notte, mi sento quasi in colpa con Chester.
Il
punto è questo, come diavolo posso sentirmi così?
Ho
fatto l'amore con la mia ragazza ed invece di sentirmi in colpa con
lei, mi ci sento con Chester, l'amante.
Cazzo,
l'amante!
Ho
tradito Anna, ANNA! LA MIA RAGAZZA!
E
che faccio invece di sistemare tutto, essere sincero, aprire la
coscienza sporca che ho?
Faccio
l'amore con lei e non le dico niente.
Dovrei
essere onesto, ho sempre detto che sarei vissuto così.
Dannazione!
Ed
ora come faccio?
Mi
ritrovo qua a fare tutto l'opposto di quello che ho sempre voluto
fare. Ma bravo!
Sono
una vera merda incoerente ed il peggio in tutto questo è che non
riesco a pensare a lei ma a Chester. A come starà, cosa farà, che
averà fatto poi...
Chester,
non Anna.
E
a dirle tutto non ci penso proprio.
Sono
la merda peggiore del mondo.
Forse
se troncassi davvero con Chester potrei anche evitare di dire tutto
ad Anna, anche se sarebbe da bastardi. Non voglio che soffra, non se
lo merita, non lo voglio proprio per niente. Però insomma, una
piccola parentesi che chiudo e mai vivrò... potrebbe starci.
Il
punto è che non riesco a non pensare a lui.
E
quando ho fatto l'amore con lei sono venuto solo perchè ho pensato a
Chester.
Sono
davvero la peggior persona del mondo.
Dio,
che faccio?
Ho
bisogno di parlarne con qualcuno, devo o scoppio.
Rob...
devo andare da lui!
Domani
mattina è la prima cosa che farò!
Gli
capito in casa ad un orario indecente dopo che ho scritto un
biglietto ad Anna dicendole che avevo urgente bisogno di parlare con
Rob. Per quanto posso evito di mentirle ancora...
Mi
dispiace davvero, è un'ottima persona e mi trovo benissimo ma... ma
se ho orgasmi solo pensando a Chester non va comunque bene.
Suono
come un invasato, i suoi non ci sono ed è solo quindi mi apre con un
bel po' di ritardo, alla fine mi si sta per rompere il dito.
Però
apre, è in boxer e maglietta, tutto arruffato e insonnolito.
Mi
fa sorridere, non capisce proprio dov'è!
Alzo
il sacchetto coi cornetti ed i caffé che ho preso al bar di sotto,
lui strizza gli occhi per capire poi mi fa entrare.
-
Che è successo? -
Eh,
è lunga, aspetta un po' che ti svegli bene, mio caro. Poi attacco!!
-
Prima mangiamo poi parliamo... - Dico infatti.
Mugugna,
poi si ferma, sbadiglia, si guarda intorno e sembra ricordarsi di
qualcosa.
-
C'è anche Brad... -
Al
che mi viene letteralmente un colpo, di quelli che non vengono
facilmente.
E
mi metto a gracchiare con una voce acuta da primato mondiale!
-
COSAA?!?! - Rob si sveglia di colpo e mi mette la mano sulla bocca.
-
Taci, che diavolo urli? Dorme!! -
-
Ma bravo! - Sussurro poi sulla sua mano, ironico e malizioso.
Ovviamente penso che abbiano fatto sesso, quindi lo sguardo è
quello.
Oddio,
sono felice per loro ma non me l'aspettavo proprio... cazzo, pensavo
che Rob non volesse parlarne con Brad...
-
Ma cosa hai capito, scemo? - Fa allora Rob subito in allarme. - Si è
fermato a dormire qua perchè abbiamo fatto tardi a parlare e poi non
aveva voglia di tornare a casa, non è mica successo niente! -
La
delusione si dipinge nei miei occhi, poi ci penso.
Mi
prende per idiota? Nessuno ci crederebbe! A Rob piace molto Brad, è
impossibile che non abbiamo fatto niente!
-
Sii realista! Nessuno ci crederebbe! Cosa avete fatto? - Voglio i
dettagli, è mio amico e me li merito.
Rob
sospira e scuote la testa prendendo il sacchetto della colazione, poi
si dirige in cucina.
-
Sei stato contagiato dall'idiozia di Chester! Eri meglio prima,
tonto, ingenuo ed ottuso! -
La
descrizione di come ero prima non la gradisco mica molto, ma alzo le
spalle e lo seguo dandogli un pugno amichevole sulla nuca.
-
Tu invece sei quello sveglio, no? Che stai in camera con il ragazzo
che ti piace e non ci fai niente? - Ok, ha ragione. Chester mi ha
DECISAMENTE contagiato, cazzo! Non avrei mai parlato così fino a
qualche tempo fa. Due settimane e mezza per la precisione. Sono
proprio un porco!
Scuote
la testa.
-
Non farò mai niente con lui, come devo dirtelo? Però è vero che ci
siamo riavvicinati molto in questo periodo... ha sempre qualcosa da
dire a me e solo a me... mah... - E' perplesso e ne sono contento, si
sveglierà anche lui prima o poi. Se mi sono svegliato io...
Beviamo
il caffè e mangiamo i cornetti, lasciamo che Brad dorma, ho bisogno
di parlargli davvero quindi mi dispiace per l'altro migliore amico di
là, ma mi serve Rob.
E'
difficile.
-
Allora, cosa devi dirmi? - Chiede quando si sente lucido ed attivo.
Io sospiro con aria grave e mi torna tutto il caos. Era meglio
pensare ai cazzi di Rob piuttosto che ai miei.
-
Ho... ho scopato con Chester. - Sparo subito. La sua faccia è come
quello che riceve una vera pallottola! - 2 volte. - Ora ne ha
ricevute due, di pallottole. - E ieri siamo stati tutto il giorno
insieme. E di sera eravamo lì a baciarci tutto il tempo, come due
innamorati. - Ma il peggio deve ancora arrivare. Dalla sua faccia
sembra che non possa essercene. Ti sbagli mio caro. Senti qua. - E
poi dopo è venuta Anna, abbiamo un po' discusso e poi ho fatto
l'amore con lei. Senza dirle niente di Chez. - Ecco, questo potrebbe
sembrare il top ma c'è la ciliegina che ci metto quando Rob si mette
a fissarmi come fossi un alieno. - E poi sono venuto solo perchè ho
pensato a Chester! - Ecco qua, tutto tutto scaricato, come una
lavatrice che finisce di lavare i panni! I miei però sono ancora
sporchi, solo che sono stesi sui fili... Dio, Mike... i suoi occhi
sconvolti rispecchiano quanto stronzo sei. Lo sapevi.
Non
posso fare niente per cambiare tutto questo... però devo trovare il
modo per sistemare da qui in poi. Ma veramente e bene.
Rob
è senza parole e non sa proprio che dire. Figurati io. Però dovevo
dirlo a qualcuno.
-
Sono una vera merda. Il punto è che anche se capisco cosa devo fare
e lo voglio fare e ci provo e mi impegno per farlo, poi mi basta
vedere lui per... per crollare subito e fare quello che vuole... non
riesco a stargli lontano se mi tocca, se mi provoca, se mi mostra
tutto il suo dolore, le sue fragilità, il suo bisogno di aiuto. Sono
l'unico che lo fa stare bene e non fa che dirmelo, che farmelo
capire, che mostrarmi quanto bene stia con me e quanto male in ogni
altra cosa. E poi... mi implora in un modo che mi devasta. Di non
lasciarlo... non so come fare... non arrivo... io vorrei evitare ma
lui... lui mi mette così pressione che... e non è solo questo... io
non sono solo attratto, io provo davvero qualcosa, però so che tutto
questo è sbagliato e poi sai... non voglio vivere di nascosto una
relazione, lui è sposato e ieri sera è tornato da lei. Non so,
penso che non sia una cosa con una via d'uscita se non che la pianto
di scopare con lui. Ma non riesco, mi implora di non lasciarlo. Non
ce la faccio, così... -
A
questo punto una voce cavernosa viene da dietro di noi, mi fa
prendere un autentico colpo e nemmeno Rob è messo bene.
-
Ti mette troppa pressione! È ovvio che non riesci ad essere lucido e
ad agire come vorresti. Non ti fa praticamente respirare! E fa leva
sul tuo animo comunque buono. Quello è furbo, molto più furbo che
fragile! - Ci voltiamo ma non serve riconoscere la voce o vederlo per
sapere che è Brad.
Questo
è il suo tipico cinismo!
Sgrano
gli occhi e per un momento mi sembra che il cuore mi si fermi.
-
Hai… hai sentito tutto? - Brad è scarmigliato più del solito, il
che è tutto dire, ma vestito. Mi fissa, ha l’aria da sonno, lo
sguardo corrucciato e non so se sia per il risveglio o per altro.
Mi
fa sorridere per un istante.
Lui
annuisce e Rob ammette a questo punto l’ovvio.
-
Gliene ho parlato. Lo sa da pochi giorni. Per questo parlavamo tanto
insieme. - Sono alquanto sbalordito. Onestamente non pensavo potesse
essere così tranquillo nell’apprendere una cosa simile.
Mi
alzo e lo fisso per bene cercando di capire se sia sonnambulo.
-
Brad, ma non hai niente altro da dire? - Lui mi fissa arricciando il
naso.
-
E che diavolo dovrei dire? Quello che pensavo l’ho detto! Ti usa
per i suoi comodi. I suoi comodi sono probabilmente di stare bene e
dimenticare il male del passato. Tu sei solo un mezzo e niente altro.
- Non è edificante quello che dice e soprattutto oltre che cinico è
anche parecchio duro, sarebbe un vero colpo allo stomaco se non fosse
che lo conosco e so che è fatto così. Oltretutto si accende una
sigaretta, segno che è davvero sveglio.
-
Come! Sono gay, ho scopato con un ragazzo sposato, ho tradito la mia
ragazza che pensavo di sposare e l’ho fatto per di più col nostro
nuovo cantante! Un ex tossico fra l’altro! - Cosa che avvalora il
fatto che non va bene stare con Chester in ogni caso. Ha smesso da
troppo poco, sta in un edificio pieno di droga ed ha voglia di
rifarsi. È decisamente pericoloso.
Brad
alza le spalle e sbuffa fuori il fumo.
-
Sono cazzi tuoi! Io però la penso così, tu fa quello che ti pare,
poi… - Ci devo pensare un attimo, tornare sulle sue parole e
ripetermele una decina di volte, assimilarle. Sono fatto così.
Intanto
lui si avvicina al tavolo e da dietro Rob gli si appoggia sulle
spalle per prendere la sua tazza di caffè che beve.
Sembrano
due fidanzati.
Arrossisco
e sorrido fra me e me mentre Rob mi dà un calcio da sotto il tavolo,
è chiaro a cosa penso mentre li vedo.
Li
trovo carini!
E
dire che prima di Chester non pensavo che nemmeno esistessero queste
cose!
Che
ridere!
-
Bè? Non dici più niente? - Dice Brad vedendomi perso in altri
pensieri. Io mi riscuoto e torno all’argomento.
Ha
ragione. Immagino ne abbia. Forse è per questo che non riesco a
lasciarmi andare del tutto, anche col cervello. Cioè… sento forse
che lui non è veramente innamorato di me, ha solo bisogno di me per
uscire dalla merda in cui è ancora. Non è che mi ami davvero. Sono
il suo mezzo per cambiare vita.
Mi
butta subito giù questo pensiero. È brutto, non so… speravo in
qualcosa di più romantico, forse… sono il solito sognatore,
dopotutto.
-
Non lo so, forse è vero… però Chester… sai, non riesco a
lasciarlo andare. Non ci riesco proprio a dirgli ‘arrangiati’ e a
chiudergli tutto e limitarmi a cantare con lui e fare canzoni. Si…
si è aperto solo con me, ha parlato tantissimo di tutto, di cose
privatissime, dei suoi mostri… cioè… non so che dire… mi
lascia spiazzato. Lui ha passato l’inferno, ragazzi, e continua ad
infliggerselo convinto che così potrà dimenticare quello passato.
E… e non riesco a lasciarlo a sé stesso e prenderlo solo come
cantante. Non ci riesco. Forse è vero, sono solo un mezzo per stare
bene. Però… però sembro l’unico in grado di ricoprire questo
ruolo. E visto che io voglio che stia bene, penso che potrei anche
accettare questo ruolo. Il gioco vale la candela, se è per aiutarlo
a risalire una volta per tutte, no? - Non lo vedo, non riesco a
vederlo. Dove sta l'intoppo in quello che sto dicendo.
Rob
direbbe che non posso volere una cosa simile da uno che conosco da
poco, che non posso voler sacrificarmi e sporcarmi la coscienza a
questo punto, fare il bastardo con Anna, solo per aiutare Chester.
Chester che conosco da poco. Non posso volerlo solo per un'amicizia
futura, perchè per ora non c'è ancora, è solo conoscenza. Lo
potrei volere se me ne stessi innamorando ma sono categorico. Ci si
innamora col tempo... o mi sbaglio?
Forse
è diverso per ognuno, forse c'è chi ha il colpo di fulmine e si
innamora subito e poi rafforza il sentimento, come suppongo stia
succedendo a Chester, e chi, come me, che ha bisogno di tempo per
tutto, specie per i sentimenti.
Mentre
mi creo questo dialogo nella mente, Brad sbotta secco.
-
Ma non aiutarlo andandoci a letto. Lui è questo che vuole da te, non
solo che tu sia il suo confessionale e che lo tenga fermo quando ha
voglia di farsi o di fare qualche cazzata… non solo che tu badi a
lui e che lo faccia ridere e dimenticare la merda che ha vissuto…
lui vuole soprattutto scoparti, Mike. - Brad. Crudo e diretto come
sempre.
Mi
fa male sentirlo, mi ferisce come non pensavo e quando me ne rendo
conto mi chiudo e sospiro appoggiando il mento nel palmo. Con la
mente vago e subito si forma il suo viso.
Tutti
ne abbiamo uno, mentre ci chiudiamo in noi stessi. Ultimamente io ho
lui.
-
Senti Mike… non voglio dire cosa devi fare, solo ti metto in
guardia perché mi sembra uno che si approfitta troppo degli altri,
di quelli buoni. E tu sei buono. Sta solo attento, ecco. Poi fai quel
cazzo che ti pare. - Rob non dice niente però mi guarda comprensivo
per farmi forza e su questo sguardo smetto di parlarne. Non so più
che dire. Non so più che fare. Cioè meno di prima.
Boh.
Mi sento come un taglia carte. Ho il potere di uccidere nelle mani.
Mi sento in questo modo, ora come ora. E non so cosa fare, di quel
dannato potere. Come un tagliacarte. Che razza di paragoni, Mike!”
_____________________________________
Per
chi non sa:
Il
riferimento al viso ed alla voce che sente sempre di cui parla la
canzone, è un evidente richiamo ad una canzone dei Dead by Sunrise.
Evidentemente è una particolarità di Chester di quando sta male,
sicuramente si riferisce sempre allo stesso viso e persona che lo
tormenta da molto più tempo di quando ha scritto i testi dei DBS,
come dimostra Papercut.
Ripeto
che non si sa se Samantah fosse fedele a Chez o meno, solo che
avevano grossi problemi.
I
rapporti fra Chester ed il resto del gruppo non erano sereni e buoni,
inizialmente. Col tempo si sono legati ma non erano molto amici. Brad
e Rob erano comunque i migliori amici di Mike.