CAPITOLO XXVIII:
COME UN TAGLIACARTE
 
Papercut

"Non abbiamo scopato, l'avrei fatto anche volentieri se è per questo ma ho voluto dargli un po' di tregua.
E' sera e mi ha convinto a mangiare, quando Anna piomba qua sembra arrabbiata ma io sono abituato ai livelli di Sam, per me questa non è incazzatura ma nervoso.
Mike sbianca comunque, poi mi dice di stare in cucina e non intromettermi.
E chi ci mette becco? Forse pensa che lo sputtani. Ok sarebbe da me, ma non ho voglia altrimenti poi mi pianta il muso.
Lo sento andare di là e salutarla, lei chiede perchè sono qua e lui spiega che ho litigato furiosamente con Sam e che non potevano stare sotto lo stesso tetto altrimenti ci uccidevamo.
Io sogghigno, su questo ha ragione!
Lei cambia discorso, non sospetta davvero niente. Ha ragione Mike a voler stare con lei, è un amore... e poi è facilissimo fregarla! Con lei lui può fare quel cazzo che vuole!
Parlano di questo periodo un po' di merda, dicono che si sono allontanati un po' ma che non è colpa di lei ma della musica che lo prende tanto ora... insomma, le solite stronzate che si dicono, sono un esperto ormai.
Poi silenzio.
Credo si stiano abbracciando e baciando, mi si chiude lo stomaco. Che cazzo!
Ok Chester! Mike non la lascerà mai anche perchè così è più facile fare quel cazzo che vuole di nascosto, io che cazzo faccio? Mica posso lasciare Sam e stare solo come un coglione le volte in cui sta con Anna! Cioè, stupido sì ma non fino a questo punto.
Adesso mi appare chiaro quello che devo fare.
Ricucire con Sam e stare con lei ancora. Semplice.
Ed intanto mi scopo Mike. Se non riesce a darmi di più chi se ne fotte, poi ogni tanto mi scaricherà ma lo so, sono pronto. Poi tornerà sempre da me.
Bene, perfetto.
E' fatta, faccio così!
Esco dalla cucina e li vedo che si baciano, non dovevo, cazzo.
Lo stomaco in una fottuta morsa di merda, mi indurisco poi faccio il fottuto viso a cattivo gioco. Sogghigno e loro due si interrompono, alzo la mano e li saluto mentre mi avvio verso l'uscita.
Questi ora passeranno la notte insieme, Anna non si schioderà. Tanto vale che cerchi Sam...
- Vado a far pace con Sam. Mi tolgo dal cazzo. Ci sentiamo domani per il gruppo! -
Mike ha la faccia sconvolta,
- Sei sicuro? Puoi restare quanto vuoi... - Non capisce più un cazzo di quello che voglio e lo preferisco di brutto. Così se è confuso non fa niente.
A questo punto esco ma appena fuori torno cupo, rigido, lugubre. Una smorfia mi deforma il viso e voglio gridare.
Che cazzo, perchè mi devo ritrovare sempre in situazioni così di merda?
Fanculo.
Voglio uccidermi, spararmi, farmi fuori. Perchè vedere Mike con lei anche se so che è la cosa migliore, mi fa uscire tanto di testa?
Lo vorrei solo per me, tutto per me e non posso.
Cazzo.
Quando arrivo al locale dove lavora Sam lei si stupisce di vedermi.
Due secondi per far pace.
Le dico che mi dispiace, che sa che non penso quello che dico, che avevo voglia di farmi e che sono uscito di testa, lei mi dice di non scopare più con Mike in casa. E che se voglio evitare di farmi male, di non scopare più con lui proprio.
Io rispondo che cercherò di fare meno lo stronzo e che comunque ricambierò quello che lei ha fatto per me, lei dice che non importa ma so che invece le importa. Fa tutta la carina per potermi chiedere qualcosa in cambio, ne sono certo.
Appena vedo come la fissa il suo capo capisco di cosa si tratta.
Del resto se siamo in un appartamento nostro lo dobbiamo a lui che le sbava dietro come un coglione.
Poi viene a dire a me di non scopare a casa. Bè, lei lo fa a lavoro!
Ah, ma che cazzo me ne fotte.
Andrò avanti finchè arrivo, quando mi rompo il cazzo mollo.
- Bevi qualcosa? - Mi fa poi. E' la prima cosa sensata che mi chiede e ripensando a Mike mi viene una gran voglia di annegarci, nell'alcool.
Mi faccio fare qualcosa di forte e sprofondo in una sedia in fondo al locale. Bevo tutta la sera e nel farlo mi rendo conto di stare sbagliando, sto ricominciando per quella strada del cazzo e mentre lo penso, il viso di Mike mi viene nella mente.
Bevo, ne mando giù di bicchieri e ad ognuno tutto intorno diventa buio, sempre più scuro.
Perchè sembra notte oggi in questo fottuto locale? Mi sembra di essere fuori a guardare il cielo nero, più nero di una fogna!
Qui c'è qualcosa che non va. Bevo. Mike ed Anna si baciano. Il fastidio monta. Perchè sono così nervoso oggi? So com’è, sono io che ho preferito così, lei potrebbe essere la soluzione a questa storia mia e di Mike. Però potrebbe essere davvero la fine.
Loro sono là in casa e sicuramente staranno scopando, lui avrà rimorsi perché lui è così, fottutamente buono. Vuole accontentare sempre tutti. Quindi si scopa lei e nella lingua ha il mio sapore.
Mi faccio del male immaginandoli a letto insieme, immaginando quando domani mi dirà che non vuole più vedermi, che si sposa con lei, che col gruppo è comunque finita, che…
Bevo ancora.
Tutto ciò che mi è rimasto è la paranoia. Non so cosa mi abbia stressato per primo o come la pressione sia stata assorbita, so solo come ci si sente ad avere una voce dentro la mia testa. La sento, ora che l’alcool fa effetto. Ricordo la sensazione familiare, ora però è strano perché insieme a questo nero e a queste paranoie che puntualmente crescono quando bevo, è come un viso che tengo dentro, un viso che si sveglia quando chiudo gli occhi, che guarda ogni volta che mento. Un viso che ride ogni qualvolta cado e guarda ogni cosa.

Ho mentito a Sam dicendo che non pensavo quello che ho detto e che voglio ricambiare quello che ha fatto per me, chiedendole scusa e tornando. Sto sbagliando ora a bere ancora quando insieme alla droga mi facevo anche di queste merde qua. Il prossimo passo sarà una canna, lo so. E nel sapere quanto cazzo sto sbagliando, vedo Mike che mi guarda perplesso e scuote la testa. Non vorrebbe che facessi queste cose, che tornassi da Sam a farmi male, che rimetta piede in quell’appartamento in mezzo ai drogati.
Non vorrebbe.
Perciò so che quando è ora di affondare o di nuotare che il viso dentro mi sta ascoltando appena sotto la mia pelle, dove Mike è entrato. Sta andando in profondità, non riesco a smettere di pensare a lui in tutte le salse. Provo ad immaginare se riderebbe di me, è troppo buono per farlo ma forse mi servirebbe. Non ce la faccio a togliermelo dalla testa. Lui che ora scopa con Anna e forse è contento di avermi scaricato. Forse gli faccio solo pietà, non vuole avere niente a che fare con me.
Cazzo, Chester!
E' come se fossi paranoico!
E' come un ciclone dentro la mia testa, come se non potessi fermare quello che sto sentendo dentro mentre penso a Mike e soffro come uno stronzo. E' come se il viso fosse esattamente sotto la mia pelle, non riesco a toglierlo, a non vederlo, a non pensarci. Tutto di lui è qua. È sempre qua. Sempre di più.
Mi pare anche che mi rinfacci tutti gli errori, questo mio bere di nuovo, lo stare in quel postaccio, continuare a farmi male con Sam… tutti errori, sempre errori che lui un giorno mi rinfaccerà.
Però non sono il solo, sicuramente anche Mike ha un viso dentro e probabilmente la sua paranoia è peggiore. Finge di poter risolvere tutto, vuole aiutare tutti, è fissato proprio e poi non sa come cazzo fare. La paranoia di fallire. La paranoia di ferire invece che fare meglio. La paranoia di non farcela.
Non so cosa mi abbia spiazzato per primo quando l’ho incontrato la prima volta, ma so cosa non posso sopportare ora a questo punto.
Tutti si comportano come se il nocciolo del fottuto discorso fosse che non posso essere Mike. Sam me lo ha detto un giorno. Che sono ossessionato da Mike perché vorrei essere lui. E sicuramente i suoi amici quando mi vedono pensano la stessa cosa, per questo sono diffidenti. Pensano che voglia essere il loro Mike perfetto.
Ma tutti hanno un viso che tengono dentro, un viso che si sveglia quando chiudono gli occhi,  che li guarda ogni volta che mentono, che ride ogni qualvolta cadono. Tutti hanno un fottuto punto debole di merda.

Mike non è chi io voglio essere.
Mike è chi io voglio avere. Per questo è il mio punto debole.
In così poco tempo?, direbbe.
FOTTITI MIKE! SI’ IN COSI’ POCO TEMPO, CAZZO! E’ COSI’ CHE SUCCEDE! A TE NON E’ MAI CAPITATO VERAMENTE, NON PUOI CAPIRE! E NON AMI ANNA, SEI SOLO ABITUATO A STARE CON LEI! CAZZO!
E poi fanculo, arrivi ad un punto in cui sai quand'è tempo di affondare o di nuotare, mollare o lottare. L’ho fatto tante volte. Ora però questo viso mi guarda dentro, sotto la pelle. Mike, come diavolo sei riuscito ad arrivare fin lì?
Il viso è esattamente sotto la mia pelle ed il sole va giù quando lo vedo con Anna.

Bevo e sento la luce tradirmi.
Sto andando giù, sto affondando, sto tornando nella merda, sto mandando a puttane tutti gli sforzi fatti fino ad ora.
E mentre lo penso vedo Mike contrariato e triste e mi viene voglia di bere di più!
Non posso più fermare ciò che provo con lui dentro, non posso proprio. Non potrò mai.”
 
"Anna dorme accanto a me, era da molto che non stavamo insieme tutta la notte, mi sento quasi in colpa con Chester.
Il punto è questo, come diavolo posso sentirmi così?
Ho fatto l'amore con la mia ragazza ed invece di sentirmi in colpa con lei, mi ci sento con Chester, l'amante.
Cazzo, l'amante!
Ho tradito Anna, ANNA! LA MIA RAGAZZA!
E che faccio invece di sistemare tutto, essere sincero, aprire la coscienza sporca che ho?
Faccio l'amore con lei e non le dico niente.
Dovrei essere onesto, ho sempre detto che sarei vissuto così.
Dannazione!
Ed ora come faccio?
Mi ritrovo qua a fare tutto l'opposto di quello che ho sempre voluto fare. Ma bravo!
Sono una vera merda incoerente ed il peggio in tutto questo è che non riesco a pensare a lei ma a Chester. A come starà, cosa farà, che averà fatto poi...
Chester, non Anna.
E a dirle tutto non ci penso proprio.
Sono la merda peggiore del mondo.
Forse se troncassi davvero con Chester potrei anche evitare di dire tutto ad Anna, anche se sarebbe da bastardi. Non voglio che soffra, non se lo merita, non lo voglio proprio per niente. Però insomma, una piccola parentesi che chiudo e mai vivrò... potrebbe starci.
Il punto è che non riesco a non pensare a lui.
E quando ho fatto l'amore con lei sono venuto solo perchè ho pensato a Chester.
Sono davvero la peggior persona del mondo.
Dio, che faccio?
Ho bisogno di parlarne con qualcuno, devo o scoppio.
Rob... devo andare da lui!
Domani mattina è la prima cosa che farò!
 
 
Gli capito in casa ad un orario indecente dopo che ho scritto un biglietto ad Anna dicendole che avevo urgente bisogno di parlare con Rob. Per quanto posso evito di mentirle ancora...
Mi dispiace davvero, è un'ottima persona e mi trovo benissimo ma... ma se ho orgasmi solo pensando a Chester non va comunque bene.
Suono come un invasato, i suoi non ci sono ed è solo quindi mi apre con un bel po' di ritardo, alla fine mi si sta per rompere il dito.
Però apre, è in boxer e maglietta, tutto arruffato e insonnolito.
Mi fa sorridere, non capisce proprio dov'è!
Alzo il sacchetto coi cornetti ed i caffé che ho preso al bar di sotto, lui strizza gli occhi per capire poi mi fa entrare.
- Che è successo? -
Eh, è lunga, aspetta un po' che ti svegli bene, mio caro. Poi attacco!!
- Prima mangiamo poi parliamo... - Dico infatti.
Mugugna, poi si ferma, sbadiglia, si guarda intorno e sembra ricordarsi di qualcosa.
- C'è anche Brad... -
Al che mi viene letteralmente un colpo, di quelli che non vengono facilmente.
E mi metto a gracchiare con una voce acuta da primato mondiale!
- COSAA?!?! - Rob si sveglia di colpo e mi mette la mano sulla bocca.
- Taci, che diavolo urli? Dorme!! -
- Ma bravo! - Sussurro poi sulla sua mano, ironico e malizioso. Ovviamente penso che abbiano fatto sesso, quindi lo sguardo è quello.
Oddio, sono felice per loro ma non me l'aspettavo proprio... cazzo, pensavo che Rob non volesse parlarne con Brad...
- Ma cosa hai capito, scemo? - Fa allora Rob subito in allarme. - Si è fermato a dormire qua perchè abbiamo fatto tardi a parlare e poi non aveva voglia di tornare a casa, non è mica successo niente! -
La delusione si dipinge nei miei occhi, poi ci penso.
Mi prende per idiota? Nessuno ci crederebbe! A Rob piace molto Brad, è impossibile che non abbiamo fatto niente!
- Sii realista! Nessuno ci crederebbe! Cosa avete fatto? - Voglio i dettagli, è mio amico e me li merito.
Rob sospira e scuote la testa prendendo il sacchetto della colazione, poi si dirige in cucina.
- Sei stato contagiato dall'idiozia di Chester! Eri meglio prima, tonto, ingenuo ed ottuso! -
La descrizione di come ero prima non la gradisco mica molto, ma alzo le spalle e lo seguo dandogli un pugno amichevole sulla nuca.
- Tu invece sei quello sveglio, no? Che stai in camera con il ragazzo che ti piace e non ci fai niente? - Ok, ha ragione. Chester mi ha DECISAMENTE contagiato, cazzo! Non avrei mai parlato così fino a qualche tempo fa. Due settimane e mezza per la precisione. Sono proprio un porco!
Scuote la testa.
- Non farò mai niente con lui, come devo dirtelo? Però è vero che ci siamo riavvicinati molto in questo periodo... ha sempre qualcosa da dire a me e solo a me... mah... - E' perplesso e ne sono contento, si sveglierà anche lui prima o poi. Se mi sono svegliato io...
Beviamo il caffè e mangiamo i cornetti, lasciamo che Brad dorma, ho bisogno di parlargli davvero quindi mi dispiace per l'altro migliore amico di là, ma mi serve Rob.
E' difficile.
- Allora, cosa devi dirmi? - Chiede quando si sente lucido ed attivo. Io sospiro con aria grave e mi torna tutto il caos. Era meglio pensare ai cazzi di Rob piuttosto che ai miei.
- Ho... ho scopato con Chester. - Sparo subito. La sua faccia è come quello che riceve una vera pallottola! - 2 volte. - Ora ne ha ricevute due, di pallottole. - E ieri siamo stati tutto il giorno insieme. E di sera eravamo lì a baciarci tutto il tempo, come due innamorati. - Ma il peggio deve ancora arrivare. Dalla sua faccia sembra che non possa essercene. Ti sbagli mio caro. Senti qua. - E poi dopo è venuta Anna, abbiamo un po' discusso e poi ho fatto l'amore con lei. Senza dirle niente di Chez. - Ecco, questo potrebbe sembrare il top ma c'è la ciliegina che ci metto quando Rob si mette a fissarmi come fossi un alieno. - E poi sono venuto solo perchè ho pensato a Chester! - Ecco qua, tutto tutto scaricato, come una lavatrice che finisce di lavare i panni! I miei però sono ancora sporchi, solo che sono stesi sui fili... Dio, Mike... i suoi occhi sconvolti rispecchiano quanto stronzo sei. Lo sapevi.
Non posso fare niente per cambiare tutto questo... però devo trovare il modo per sistemare da qui in poi. Ma veramente e bene.
Rob è senza parole e non sa proprio che dire. Figurati io. Però dovevo dirlo a qualcuno.
- Sono una vera merda. Il punto è che anche se capisco cosa devo fare e lo voglio fare e ci provo e mi impegno per farlo, poi mi basta vedere lui per... per crollare subito e fare quello che vuole... non riesco a stargli lontano se mi tocca, se mi provoca, se mi mostra tutto il suo dolore, le sue fragilità, il suo bisogno di aiuto. Sono l'unico che lo fa stare bene e non fa che dirmelo, che farmelo capire, che mostrarmi quanto bene stia con me e quanto male in ogni altra cosa. E poi... mi implora in un modo che mi devasta. Di non lasciarlo... non so come fare... non arrivo... io vorrei evitare ma lui... lui mi mette così pressione che... e non è solo questo... io non sono solo attratto, io provo davvero qualcosa, però so che tutto questo è sbagliato e poi sai... non voglio vivere di nascosto una relazione, lui è sposato e ieri sera è tornato da lei. Non so, penso che non sia una cosa con una via d'uscita se non che la pianto di scopare con lui. Ma non riesco, mi implora di non lasciarlo. Non ce la faccio, così... -
A questo punto una voce cavernosa viene da dietro di noi, mi fa prendere un autentico colpo e nemmeno Rob è messo bene.
- Ti mette troppa pressione! È ovvio che non riesci ad essere lucido e ad agire come vorresti. Non ti fa praticamente respirare! E fa leva sul tuo animo comunque buono. Quello è furbo, molto più furbo che fragile! - Ci voltiamo ma non serve riconoscere la voce o vederlo per sapere che è Brad.
Questo è il suo tipico cinismo!
Sgrano gli occhi e per un momento mi sembra che il cuore mi si fermi.
- Hai… hai sentito tutto? - Brad è scarmigliato più del solito, il che è tutto dire, ma vestito. Mi fissa, ha l’aria da sonno, lo sguardo corrucciato e non so se sia per il risveglio o per altro.
Mi fa sorridere per un istante.
Lui annuisce e Rob ammette a questo punto l’ovvio.
- Gliene ho parlato. Lo sa da pochi giorni. Per questo parlavamo tanto insieme. - Sono alquanto sbalordito. Onestamente non pensavo potesse essere così tranquillo nell’apprendere una cosa simile.
Mi alzo e lo fisso per bene cercando di capire se sia sonnambulo.
- Brad, ma non hai niente altro da dire? - Lui mi fissa arricciando il naso.
- E che diavolo dovrei dire? Quello che pensavo l’ho detto! Ti usa per i suoi comodi. I suoi comodi sono probabilmente di stare bene e dimenticare il male del passato. Tu sei solo un mezzo e niente altro. - Non è edificante quello che dice e soprattutto oltre che cinico è anche parecchio duro, sarebbe un vero colpo allo stomaco se non fosse che lo conosco e so che è fatto così. Oltretutto si accende una sigaretta, segno che è davvero sveglio.
- Come! Sono gay, ho scopato con un ragazzo sposato, ho tradito la mia ragazza che pensavo di sposare e l’ho fatto per di più col nostro nuovo cantante! Un ex tossico fra l’altro! - Cosa che avvalora il fatto che non va bene stare con Chester in ogni caso. Ha smesso da troppo poco, sta in un edificio pieno di droga ed ha voglia di rifarsi. È decisamente pericoloso.
Brad alza le spalle e sbuffa fuori il fumo.
- Sono cazzi tuoi! Io però la penso così, tu fa quello che ti pare, poi… - Ci devo pensare un attimo, tornare sulle sue parole e ripetermele una decina di volte, assimilarle. Sono fatto così.
Intanto lui si avvicina al tavolo e da dietro Rob gli si appoggia sulle spalle per prendere la sua tazza di caffè che beve.
Sembrano due fidanzati.
Arrossisco e sorrido fra me e me mentre Rob mi dà un calcio da sotto il tavolo, è chiaro a cosa penso mentre li vedo.
Li trovo carini!
E dire che prima di Chester non pensavo che nemmeno esistessero queste cose!
Che ridere!
- Bè? Non dici più niente? - Dice Brad vedendomi perso in altri pensieri. Io mi riscuoto e torno all’argomento.
Ha ragione. Immagino ne abbia. Forse è per questo che non riesco a lasciarmi andare del tutto, anche col cervello. Cioè… sento forse che lui non è veramente innamorato di me, ha solo bisogno di me per uscire dalla merda in cui è ancora. Non è che mi ami davvero. Sono il suo mezzo per cambiare vita.
Mi butta subito giù questo pensiero. È brutto, non so… speravo in qualcosa di più romantico, forse… sono il solito sognatore, dopotutto.
- Non lo so, forse è vero… però Chester… sai, non riesco a lasciarlo andare. Non ci riesco proprio a dirgli ‘arrangiati’ e a chiudergli tutto e limitarmi a cantare con lui e fare canzoni. Si… si è aperto solo con me, ha parlato tantissimo di tutto, di cose privatissime, dei suoi mostri… cioè… non so che dire… mi lascia spiazzato. Lui ha passato l’inferno, ragazzi, e continua ad infliggerselo convinto che così potrà dimenticare quello passato. E… e non riesco a lasciarlo a sé stesso e prenderlo solo come cantante. Non ci riesco. Forse è vero, sono solo un mezzo per stare bene. Però… però sembro l’unico in grado di ricoprire questo ruolo. E visto che io voglio che stia bene, penso che potrei anche accettare questo ruolo. Il gioco vale la candela, se è per aiutarlo a risalire una volta per tutte, no? - Non lo vedo, non riesco a vederlo. Dove sta l'intoppo in quello che sto dicendo.
Rob direbbe che non posso volere una cosa simile da uno che conosco da poco, che non posso voler sacrificarmi e sporcarmi la coscienza a questo punto, fare il bastardo con Anna, solo per aiutare Chester. Chester che conosco da poco. Non posso volerlo solo per un'amicizia futura, perchè per ora non c'è ancora, è solo conoscenza. Lo potrei volere se me ne stessi innamorando ma sono categorico. Ci si innamora col tempo... o mi sbaglio?
Forse è diverso per ognuno, forse c'è chi ha il colpo di fulmine e si innamora subito e poi rafforza il sentimento, come suppongo stia succedendo a Chester, e chi, come me, che ha bisogno di tempo per tutto, specie per i sentimenti.
Mentre mi creo questo dialogo nella mente, Brad sbotta secco.
- Ma non aiutarlo andandoci a letto. Lui è questo che vuole da te, non solo che tu sia il suo confessionale e che lo tenga fermo quando ha voglia di farsi o di fare qualche cazzata… non solo che tu badi a lui e che lo faccia ridere e dimenticare la merda che ha vissuto… lui vuole soprattutto scoparti, Mike. - Brad. Crudo e diretto come sempre.
Mi fa male sentirlo, mi ferisce come non pensavo e quando me ne rendo conto mi chiudo e sospiro appoggiando il mento nel palmo. Con la mente vago e subito si forma il suo viso.
Tutti ne abbiamo uno, mentre ci chiudiamo in noi stessi. Ultimamente io ho lui.
- Senti Mike… non voglio dire cosa devi fare, solo ti metto in guardia perché mi sembra uno che si approfitta troppo degli altri, di quelli buoni. E tu sei buono. Sta solo attento, ecco. Poi fai quel cazzo che ti pare. - Rob non dice niente però mi guarda comprensivo per farmi forza e su questo sguardo smetto di parlarne. Non so più che dire. Non so più che fare. Cioè meno di prima.
Boh. Mi sento come un taglia carte. Ho il potere di uccidere nelle mani. Mi sento in questo modo, ora come ora. E non so cosa fare, di quel dannato potere. Come un tagliacarte. Che razza di paragoni, Mike!”


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Per chi non sa:
Il riferimento al viso ed alla voce che sente sempre di cui parla la canzone, è un evidente richiamo ad una canzone dei Dead by Sunrise. Evidentemente è una particolarità di Chester di quando sta male, sicuramente si riferisce sempre allo stesso viso e persona che lo tormenta da molto più tempo di quando ha scritto i testi dei DBS, come dimostra Papercut.
Ripeto che non si sa se Samantah fosse fedele a Chez o meno, solo che avevano grossi problemi.
I rapporti fra Chester ed il resto del gruppo non erano sereni e buoni, inizialmente. Col tempo si sono legati ma non erano molto amici. Brad e Rob erano comunque i migliori amici di Mike.