CAPITOLO XXIX:
PUNTI DI AUTORITA'
"Quello stronzo annulla
l'incontro di oggi, dice che hanno appena spedito il demo e che prima
di ricevere risposte dalle discografie, dobbiamo aspettare un po'.
Dice che non vuole fare niente prima di allora, che non ha senso fare
nuove canzoni prima di sapere i dettagli -se mai ci saranno- del
contratto. Spesso ne fanno a patto che seguiamo un po' le loro
condizioni ed essendo all'inizio può essere che siano comunque buoni
suggerimenti da seguire.
Il punto è comunque uno,
dopo che l'ha menata per mezz'ora: non ci vediamo oggi.
Appena capisco che non vuole
vedermi perchè ha paura di non riuscire a resistermi, divento matto.
Scatto come un invasato per
casa e quando mi rendo conto che non c'è nemmeno una goccia di
alcool, esco. Non ho soldi per prenderlo però un rimedio lo devo
trovare!
Quel bastardo fa quello che
gli pare, fa tanto quello buono che accontenta tutti e poi appena
gira l'angolo pugnala. E non ha nemmeno le palle per dirmi in faccia
le cose. Fa finta che vada tutto bene e che sia tutt'altra cosa.
Mi prende per un coglione?
Non ce la faccio, questa
volta. Ho passato una giornata intera ad aspettare di vederlo per un
cazzo!
Devo calmarmi! Devo
fottutamente calmarmi!
Dovevo vederlo! Ne avevo
bisogno... di toccarlo, di vedere i suoi occhi neri, il suo
sorriso... di sentire le sue cazzate che riescono a farmi ridere!
Porca puttana!
Ho bisogno del suo profumo,
della sua voce bassa e dolce... del suo tocco magico... quando mi
tocca mi calmo.
I nervi si tendono come
corde, le dita artigliate ad afferrare l'aria, poi affondo le unghie
nei palmi.
Respiro sempre più
affannato.
Sto avendo una crisi ma non
di astinenza... è di panico!
Cioè non lo vedrò ed ho una
crisi di panico?
Va bene l'amore e quel cazzo
che vuoi ma... ma questo non è normale... questo è altro.
Che cazzo è questo?
Quando di sotto incontro uno
di quelli che tiene roba, vedo che sta fumando una canna. Mi fermo.
O la crisi di panico o un po'
di calma con quella... tanto che cazzo vuoi che sia, per una. Con
tutto quello che mi facevo, non è niente una fottutissima canna!
Me ne dà un po' gratis come
investimento per il futuro, so come fare. Gli ho detto che non
rischio e non pago senza sapere se è roba veramente buona, quindi mi
dà un po' e filo a casa. Se insisteva dovevo dargli il cellulare che
mi ha imprestato Mike per comunicare finchè non me ne ricompro uno.
Non ho il telefono fisso, non saprei come pagarlo. Questo è solo un
fottuto prestito.
Ancora sull'orlo di una crisi
di panico che sta proprio per arrivare togliendomi il fiato, me la
faccio e la fumo.
Eccomi qua.
Appena tiro tossisco, è da
un po' che non facevo.
Poco dopo la sensazione
familiare torna.
Eccomi qua in una nuvola di
nebbia euforica.
Che stronzate, quelle di
Mike... mi fa proprio ridere!
E' un fottuto stronzo anche
lui, in realtà!
Tutte quelle paranoie che si
starà facendo sulla fedeltà, sulla cosa giusta, sul che cazzo ne
so... boh, non ricordo più cosa dice!
Ah sì... che per me è
meglio che siamo solo amici!
Certo, le solite stronzate...
mah, chi se ne fotte!
Basta, non mi interessa!
Eccola la sensazione che
cercavo.
Scoglionarmi completamente.
Non mi interessa niente, basta!
Mike può morire. Sto
finalmente meglio!
Passano dei giorni, non so
quanti, potrebbero essere tanti o pochi. La voglia di lui la supero
con altre canne, ho cominciato a fare un lavoretto a nero sempre in
un fast food, mi pagano di giorno in giorno quindi ho i soldi che mi
servono per il mio rimedio.
Non volevo, cazzo, ed ogni
volta che fumo il suo viso torna ma la nebbia mi fa dimenticare cosa
e vado avanti, vado fottutamente avanti.
È questo tutto ciò che
posso fare. Tirare avanti finchè posso.
E dalle case discografiche
niente notizie... nemmeno da Mike se è per questo se non negli
stupidi sms ogni tanto.
'No news.' Sa di depresso
pure lui ma non ho soldi per rispondere, cioè potrei caricare il
cellulare ma non me ne frega di rispondergli.
E' uno stronzo. E' proprio
uno stronzo!
Che stia dove gli pare, io mi
arrangio!
Nel fast food lavoro solo a
pranzo, l'orario in cui sarebbe a casa Sam. Meno ci vediamo e meglio
è. Non scopiamo da un sacco, non me ne fotte.
Mentre sono occupato non
penso molto a lui, poi quando sono a casa e c'è Sam, la incrocio
prima che vada a lavoro di sera, litigo con lei quindi non penso a
Mike. Poi quando sono solo sì, ci penso.
Ed allora devo farmene una.
Una a sera. Niente di che,
non è grave. Poi mi addormento ridendo come un coglione e va tutto
bene.
E' una di queste che lui a
sorpresa viene.
Ho finito da poco, sono
ancora in fase caos mentale, non capisco un cazzo e quando apro mi
ritrovo il suo viso.
Sto fermo.
No, ok, è un'allucinazione!
- Chester, mi fai entrare? -
Chiede. E' davvero strano, sembra indeciso se saltare di gioia o
spararsi.
O almeno mi pare.
Boh.
- Sembri reale. - Il suono
della sua voce mi smuove dentro cose che le canne avevano
addormentato un po'... ora non mi basterà più il fumo!!
Mike ride.
- Certo che sono reale, cosa
credi che sia, un'allucinazione? - Ma che bravo, mi legge nel
pensiero! Rido anche io come un idiota e lo tocco per assicurarmene,
non svanisce quindi deduco che sia veramente lui.
Oh cazzo, è Mike! Che
diavolo ci fa qua?
Impallidisco e la voglia di
sparargli arriva prepotente.
Ora lo ammazzo!
Altro che euforia e canne!
Mi è bastato rivederlo per
tornare sobrio!
- Posso entrare o devo fare
una richiesta scritta? - Divento serio immediatamente, cupo, teso,
tetro.
Se ne accorge ed
impallidisce, tutto il divertimento va in merda.
Succederà qualcosa.
Perchè diavolo è qua dopo
tutti questi giorni?
Mi ha tenuto con sé e poi mi
ha scaricato di nuovo senza nemmeno dirmelo.
Ora che cazzo vuole?
Entra senza chiederlo di
nuovo, io sbatto la porta e da perfetto schizofrenico lo punto pronto
a colpirlo appena posso.
Sicuramente dovrò farlo.
Lui arriccia il naso, sente
l'odore della canna, non me ne fotte molto. Credo. Dovrebbe?
Prima di reagire a quello mi
parla di ciò che era venuto a dirmi...
- Senti ma tu il cellulare
che ti ho dato lo usi anche per rispondere o è un optional? Non ti
chiedo di rispondere ai messaggi ma se ti telefono tira su, no? - E'
seccato ma non arrabbiato, però il nervoso cresce, si guarda intorno
alla ricerca delle prove. Sicuramente ha capito che ho fumato.
Alzo le spalle menefreghista.
- Era scarico di batteria e
non l'ho attaccato! - Mike sospira scontento.
- Bè, ho una buona
notizia... - Dice poi. Mi sembrerebbe strano. Mi butto sul divano con
le gambe larghe e lo fisso svanito e disinteressato. E' ancora
l'effetto della canna.
- Ci ha chiamato la Warner...
vuole un colloquio con noi. Era proprio quella con cui Brad aveva
avuto contatti in precedenza... ha confermato che vorrebbe parlarci
di persona... insomma, se ci propone delle buone condizioni di
contratto potrebbe essere la volta buona, capisci? Cioè quella che
aspettiamo! Il nostro colpo, insomma! -
Voleva essere più entusiasta
e felice, mi aveva addirittura telefonato per dirmelo ma
soprattutto... soprattutto è venuto di persona... è importante, per
lui, lo so. Per lui conta solo la musica, io gli interesso solo come
cantante. E' la mia voce, non io. E nemmeno più il mio corpo. Può
fare a meno del mio corpo per giorni. Forse si è innamorato di nuovo
di Anna.
Fanculo. Ho bisogno di
un'altra canna o lo butto dalla finestra!
Mi usa, è solo un
opportunista di merda che mi usa come tutti!
- Sì? E quindi? - Potevo
fingere più gioia ma non ho proprio voglia.
Mike era già spompato, ora è
completamente deluso e mi fissa con uno sguardo che odio.
Rimprovero? Giudizio? Che
sguardo è? Pena?
- E quindi potresti
dimostrarti felice, è il primo passo... dai... - Cerca di
invogliarmi a reagire ma sono troppo sfatto per la canna, non provo
veramente niente di che.
Alzo le mani e fingo di
esultare ma risulto grottesco e stronzo.
- Yuppi! - Mike storce la
bocca che gli mangerei di baci, quindi con occhi delusi molto più di
prima mi si siede accanto. So che mi affronterà e non sono proprio
sicuro di volerlo.
Quando ci si mette è
pesante.
- Hai fumato, vero? - Alzo le
spalle, non me ne fotte proprio.
- Ogni sera da quando mi hai
piantato senza nemmeno le palle di dirmelo! - Aggressivo. Ora ci
litigo, almeno non avrò voglia di scoparlo.
Sembra quasi che gli importi,
fa di quelle facce toccanti che... mi fanno vomitare!
- Perché? Non devi
ricominciare a farti... -
Lagnoso... che fastidio,
cazzo! Non sa niente di me, che mi viene a dire? Mi ha piantato e
basta e ho già fatto tanto implorandolo prima di non rifarlo per
l'ennesima volta. Ora che sono qua mi viene a fare il moralista che
gliene sbatte qualcosa?
- Vaffanculo! E' solo qualche
canna, non ricomincio mica! Anche Brad se ne fa una ogni tanto, ne
sono sicuro! Per non parlare di Joe! E' fulminato, quello! - Mike
sospira, cerca di rimanere calmo e paziente ma che si metta nel culo
la sua pazienza! Non sono un bambino!
- Se ne saranno fatta una o
due! Lascia perdere gli altri! Il modo in cui lo fai tu è diverso
perchè sei un ex tossico, questo ti porterà a farti di altro perchè
non ti basterà più! Rinuncia ora a questo gioco del cazzo prima che
qualcun altro di porti fuori rotta in quel modo! -
Sono appoggiato tutto
stravaccato e lo fisso male, come fosse una merda.
- Prima che ti faccia
vergognare, vorrai dire! - Mike sgrana gli occhi e mi fissa come
fosse impazzito.
- Che diavolo dici? Non mi
vergogno di te, perchè... - Non lo faccio finire, scatto subito
seduto dritto e lo punto col dito, siamo vicini e indietreggia con la
schiena per lo spavento!
- Non ci provare, Mike! So
cosa succede negli altri quando vedono che mi faccio! Li faccio
vergognare! Sono tutti là a coprirsi la faccia e a cercare di
escludermi dalle loro cose perchè non mi ritengono più all'altezza.
Pensano che per me il ritmo sia troppo veloce e che semplicemente non
durerò! -
Mike si fa di occhi lucidi,
anche i miei lo sono ma perchè ho fumato. Cazzo che rabbia! Come può
fare l'ipocrita così? Pensa davvero che sia un coglione? Che non ci
arrivi?
E poi penso... tutto questo è
cominciato perchè fra noi c'era troppa attrazione. Ora ne sta
scappando, ma dannazione guardalo... è teso e freme, non sa che
fare, vorrebbe andarsene ma è inchiodato qua. Perchè gli faccio
sesso!
E perchè adora il modo in
cui lo guardo, lo tocco, lo scopo. E non può farne a meno. Io mi
faccio di droga, lui si fa di me. Cos'è meglio?
Posto che volevo limitarmi a
lui anche io che volevo solo lui. Me l'ha negato e per non morire ho
dovuto riparare in qualche modo.
La canna è un ripiego ma
rimarrà sempre lui ciò che voglio!
- Tu adori il modo in cui ti
guardo, ti tocco e ti scopo. - Sussurro cambiando totalmente tono.
Lui trattiene il respiro e mi fissa terrorizzato. Ci ho preso."
"E' come una mitraglia
al rallentatore. Non spara veloce e a raffica, ma spara comunque
tanto, una pallottola dietro l'altra. Ed io rimango qua, a sentirlo a
bocca aperta.
Non
potevo vederlo, non potevo... avevo bisogno di pensare da solo, di
capire, di raccogliermi... non volevo scaricarlo dopo quello che è
successo, dopo che me l'ha chiesto in quel modo, ma poi lui è
tornato da Sam, ha deciso di stare con lei ed io... io ho pensato che
fosse meglio così, che dovesse cavarsela da solo, che non fosse una
mia responsabilità... però se sapevo che avrebbe finito per
riprendere a farsi canne avrei evitato. Dio, fa che non si droghi di
nuovo...
-
Secondo me ti compiaci delle cose terribili in cui mi hai messo in
mezzo. - Sputa veleno, ha appena cominciato. Sgrano gli occhi e resto
immobile sul divano. È un serpente sensuale che sta per affondare i
denti ed il veleno nella mia carne in modo definitivo. Ed io non so
se ne uscirò vivo.
-
Non dire stronzate! Non sono felice di... ma poi cosa cazzo dici, ti
ci ho messo io, eh? Tu fumi di nuovo e sono io il colpevole ora? -
Siamo a questo punto? Bene, molto bene...
-
Certo Mike! Sei tu che mi hai fatto tornare la voglia di farmi, che
cazzo credi? Mi sono innamorato, te l'ho detto, ti ho anche detto
tutta la mia vita, sai ogni fottuta merda di me, mi sono aperto e
dato... e tu mi prendi e mi molli di continuo a piacere. Non puoi
rendermi dipendente da te e poi piantarmi come uno stronzo! -
Questo
è il colmo!
Sto
per esplodere, penso che lo prenderò a pugni, sarà la prima volta
in vita mia!
-
Prenditi le tue cazzo di responsabilità invece di sottrarti! Sei tu
che ti fai, ci sono altre soluzioni, non esiste solo la droga per
superare le difficoltà! Oh ma che cazzo ti parlo a fare? Sei
cannato, è inutile! Ti ho spiegato miliardi di volte perchè faccio
così, sei tu che insisti ogni volta su di me, mi provochi, non mi
lasci in pace! Cazzo vuoi da me? Io mi arrendo, basta! Non te lo
spiego più! Arrangiati! Se vuoi capirlo bene altrimenti è uguale! -
Sono
come un fiume in piena, sto per straripare dagli argini, finirà male
per tutti. Ho voglia di gridare e scuoterlo e dargliene tante che mi
spavento. Non posso continuare così per tutta la vita. A dirgli cosa
penso e cosa voglio inutilmente, senza che lui capisca un cazzo.
-
E' la mia vita e tu non capisci un cazzo! Te ne ho parlato ma non è
servito! È da sempre che mi va tutto in merda e quando sono arrivato
mi restava solo il mio fottuto orgoglio, ora è distrutto anche
quello! Ti ho implorato di non lasciarmi... e tu l'hai fatto lo
stesso... ed ora vieni qua e pretendi di dirmi come devo vivere da
solo? FOTTITI! - Urla alla fine. Mi impressiona il suo discorso e la
rabbia con cui lo fa. Ne è seriamente convinto. Dannazione, so
quello che mi ha raccontato ed è agghiacciante, ma ogni giorno ha la
possibilità di ricominciare e mettersi in piedi. Se cade è lui che
lo vuole, non perché qualcuno lo spinge al fondo.
-
Chester, sei tu l'unico che è in grado di farti andare giù davvero!
Tu ti rovini da solo! La vita è una merda per molti, non tutti
reagiscono suicidandosi, drogandosi, distruggendosi od uccidendo gli
altri! Hai capito? C'è anche chi si rimbocca le maniche e cerca di
farla vedere, a quella puttana! - Mi sto scaldando molto, vorrei
proprio che la smettesse di comportarsi così e fare la vittima.
Porca
puttana, Brad ha ragione!
-
Ti piace pensare di non sbagliare mai, tu, vero? Ti comporti come se
fossi chissà chi, quello perfetto... la verità è che godi a farmi
soffrire... -
Veleno
per veleno tanto vale dimostrargli che non mi calpesterà mai.
-
Tu vivi solo ciò che impari! Sei così perchè ti sono successe cose
che ti hanno fatto diventare così, ma la forza di tirarti su ce
l'hai come ce l'hanno tutti! Se affondi è solo colpa tua! E sai cosa
penso? Penso che in realtà vuoi far soffrire qualcuno come soffri
tu, perchè così non sei più solo... perchè così ti vendichi
della vita bastarda! Quando mi hai detto tutto di te non era per
condividerlo, era per darmi il tuo carico e farmi affondare con te.
Lo fai con Sam, ora vuoi farlo con me! -
A questo sembra scatti ma non
si muove davvero. Ha l’istinto ma sta ancora fermo a poca distanza
da me, seduto di fronte. Non mi muoverò, non ho paura, dannazione!
Questa cosa è troppo
importante!
Però
non sta zitto, risponde eccome e la luce che ha per un momento mi fa
vacillare. Non è rabbiosa o pericolosa… è… non saprei… da
brivido.
-
Tu ami le cose che dico che farò. Ami quello che ti faccio, come ti
tratto, ti provoco ti torturo, ti scopo o ti spingo a scoparmi ma
soprattutto ami il modo in cui mi procurerò dolore di nuovo perché
sarà per te. Sarà per tornare sempre da te. Per far sì che tu
venga a vedere che fino ho fatto, ad evitare che mi uccida. Tu ami
questa prospettiva di merda perché così puoi sentirti migliore di
me, quello perfetto che non sbaglia mai, un fottuto eroe! -
Lo
dice fra i denti con una voce bassa e roca e non mi sembra più tanto
cannato.
Come
cazzo fa a dire queste cose? A pensarci e dirle? Scuoto il capo, ho
voglia di picchiarlo ma sono contro la violenza.
Come
può dire questo di me? Come?
-
Chester pensavo avessi capito come sono! Io che godo del dolore degli
altri, della loro merda, perché così posso fare l’eroe e sentirmi
migliore? Ma dici davvero? Bene, allora non mi conosci proprio e puoi
andare al diavolo. - Con questo faccio per alzarmi ed andarmene.
Al
diavolo davvero, cazzo. È sempre lì che cerca di manovrarmi come
dice Brad, mi mette pressione in tutti i modi ed io ho bisogno di
aria e tempo per riflettere bene. Non mi lascia e quindi agisco
d’impulso facendo magari anche cazzate.
Mi
alzo e mi volto spedito per andarmene ma la sua mano mi prende il
polso con forza e mi tira giù, mi siedo perché non ho scelta ma se
usa la forza giuro che non rispondo di me. Alzo il braccio per
liberarmi e mettere in chiaro che non può fare quello che gli pare,
però mi prende anche l’altro polso e stringe, il bastardo.
Avrei
sicuramente più forza di lui, se volessi, ed ho proprio l’istinto
di usarla tutta.
-
A te piace fottutamente quando faccio così! Quando mi impongo o
quando ti seduco. Tu vivi di questo! -
Sogghigna
come un pezzo di merda ed io sussulto e non per lo spavento o che
altro.
Sussulto
perché ha dannatamente ragione e lo dico a denti stretti prima di
realizzarlo. Vicinissimo alla sua bocca.
-
Certo che è così ma questo non toglie che sia tutto sbagliato e che
non è questo il modo di vivere le relazioni. Perché questa non è
una vera relazione. Lo capisci, cazzo? -
Lo
capisce, lo capisce. Però non gli interessa.
Semplicemente.
Quindi
si alza e piegato su di me mi spinge col ginocchio contro lo stomaco
in modo da stendermi. Usa una forza che non pensavo avesse ed una
volta che mi sale sopra mi lecca la guancia. Non fa altro, solo
questo. Come un animale.
E
Dio, che io sia maledetto ma mi sto eccitando. Era come se non
aspettassi altro.
No,
sta succedendo di nuovo… non posso… non posso…
Non
va bene…
Continua
leccandomi le labbra, mi sforzo di non aprirle ma è davvero una
sofferenza pazzesca e ad un certo punto scende e mi morde il collo.
Lo fa con poca delicatezza, mi fa male, mi lamento, poi però lecca
di nuovo come se volesse farsi perdonare… e… e succhia… ed io
non ce la faccio.
Perché
deve essere così fra noi?
Quello
che mi fa provare lui non lo provo in nessun altro modo, è come se
liberasse il diavolo che c’è in me, non riesco a controllarmi
quando mi tocca e lo sa.
Lo sa…
Mi molla il polso e non lo
spingo via, mi toglie il ginocchio di dosso e non mi alzo. Mi tira su
la maglietta ed inarco la schiena per aiutarlo. Scende sul mio petto,
me lo lecca un po’ finchè non mi morde i capezzoli, li tira e li
lecca per poi rifarlo. È modo di trattarmi?
Sospiro.
- Non va bene. Dio, mi piace
da morire ma non va bene… è solo un piacere fisico vuoto e fine a
sé stesso… non porta a niente… niente di vero… di importante…
di duraturo… niente… -
Ma non mi ascolta, scende e
mi abbassa i pantaloni larghi, io alzo il bacino e lo aiuto, quindi
sorride sulla mia pelle mentre mordicchia la pelle sul mio inguine.
Quante ne conosce?
Non ce la faccio, non riesco
più a pensare.
- Dimmi che non vuoi. -
Mi lecca.
- Certo che lo voglio, cazzo…
voglio che lo succhi e lo ingoi tutto ma… - arrossisco anche a quel
che dico. Poi sussurro mentre sospiro. - non è giusto comunque. -
Con questo sembra vittorioso
quando mi accontenta e muoio nella sua bocca che si muove veloce.
Non andremo da nessuna parte,
non lontani.
Se sono la sua droga, e non
so come sia possibile, dargliene ancora peggiorerà di sicuro la
situazione.
Perché in ogni caso,
indipendentemente da ciò che voglio, provo e siamo… se uno è
dipendente da un altro non è comunque una relazione sana. Al di là
del fatto che poi io lo voglia o no o lo ritenga giusto o sbagliato.
Però spingo nella sua bocca
e non riesco ad evitarlo più. Non posso proprio.
Spingo e attiro a me la sua
testa. E gemo, oh se gemo. Lo chiamo perché ne voglio di più e sto
per venire, glielo dico e penso quanto sia sbagliato. Ma non è
questo il punto.
Se sono la sua dipendenza è
dolore quello che gli infliggo permettendogli di prendersi la sua
dose. Potrebbe anche essere che a me non interessa fare l’amante e
tradire… e vivere di nascosto e a metà… ma comunque gli faccio
del male. Comunque non è un sentimento sano. Una relazione sana.
Ma vengo nella sua bocca e
lui ingoia.
Cazzo di merda, fra il dire
ed il fare c’è di mezzo un abisso troppo profondo.
Non so come smettere.
Che
Dio mi aiuti.”
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Per
chi non sa:
Non
è un segreto che la Warner gli ha fatto il contratto, è vero che
Brad aveva contatti all'interno.
Il
fatto che qualcuno del gruppo si facesse ogni tanto canne prima della
carriera non è un fatto accertato ma una mia pura supposizione in
base a ciò che poi è successo. Ovvero che hanno finito comunque per
farsene in ogni caso, chi più chi meno.