CAPITOLO XXXIII:
FRA NUOVI E VECCHI AMICI

Alla colazione ci penso io mentre lui fa ordine e pulisce il suo cesso, poi proprio mentre butta via tutto il piatto di ceramica con dentro i resti del cibo -gli ho detto che poteva anche lavarlo, lui ha detto che così fa prima- mi parla come fosse una cosa sensata.
A volte mi stupisce.
Ok, spesso.
- Ci facciamo un’altra tinta? Tipo sul rossiccio? La prendo al supermercato e la facciamo oggi, dai! - Per lui ha senso.
- Sul rossiccio?! - Arriccio il naso schifato ed in questo lui ride divertito, ok, mi basta, se fa così faccio tutto quello che vuole! - Se ne sei convinto! - A questo punto lui saltella come una pulce e continua a ridere. E che ti devo dire? Ho un debole per quelli così, non lo sapevo ma mi piace fottutamente!
- Dai chiama gli altri che la colazione è pronta! - E per un momento ho come una visione ad occhi aperti. Noi cinque insieme, forse in sei, che viviamo così come fosse normale ma non in una casa bensì in uno di quei bus da tour band!
Ok, forse è solo il desiderio che sia così però è la prima volta che mi succede, di solito non mi spreco a sognare ad occhi aperti perché non credo mai in un cazzo.
Mike comunque riprende quella cavolo di pentola e quel cavolo di coperchio come ha fatto prima e va da Joe, evita di rompere il cazzo a Brad e Rob ancora chiusi in bagno insieme a fare porcherie e mentre quello va dal suo amico asiatico a svegliarlo assicurandosi che sia morto, visto tutto il casino che abbiamo fatto prima, io busso in bagno.
- Ehi, se dovete scopare sbrigatevi che la colazione è pronta! -
Ma non penso che mi caghino, io non lo farei.
Sono in cucina quando rispuntano insieme, non si tengono per mano, non sono a braccetto e non sembrano nemmeno una neo coppia, però Rob è imbarazzatissimo dietro ad un Brad molto tranquillo.
Si siedono al tavolo e Rob si gratta la nuca cercando Mike.
- Credo che stia rianimando Joe. - Tendo l’orecchio ed il casino comincia. Ok, se non si sveglia con questo è grave!
Appaiono dopo poco e Joe non è molto fra noi mentre Mike sorride a mille denti e parla a macchinetta di tutto quello che è successo.
- Non ho capito un cazzo, Mike, fammi bere il caffè! - Borbotta Joe che dev’essere davvero devastato. Ridiamo un po’ tutti e Mike senza perdersi d’animo versa il caffè e glielo dà, quindi continua a parlare.
- E poi Rob si è chiuso in bagno, io ho battuto con la pentola e tu non ti sei svegliato, poi ho smesso e lui mi ha aperto… - Ma nemmeno uno sobrio e lucido capirebbe qualcosa, figurarsi quello che ha i postumi!
- Qualcuno gli tappi la bocca, la testa mi scoppia! - Implora Joe appoggiando la fronte sul tavolo. Brad tira lo zucchero a Mike che però non desiste e continua a parlare, quindi ci penso io e mettendogli la mano sul pacco, sotto il tavolo -siamo seduti vicini- e la pianta improvviso, diventa di mille colori ed in pochi capiscono cosa gli succede. Brad immediato, Rob sta ancora nel suo mondo e Joe ovviamente è come se non ci fosse.
Ma almeno sta zitto e la mia mano è felice.
Continua a star lì anche mentre mangio le fette tostate e Mike continua a stare rigido e duro come un pero. A momenti sarà duro anche in altri modi.
- Mike, oggi mi vedo con Dave, vieni anche tu? - Loro sanno di che diavolo parlano, a me non interessa.
Finalmente il ragazzo torna e mi toglie la mano di dosso per poter rispondere, ridacchio ma lo lascio in pace.
- No oggi devo farmi la tinta nuova con Chez! - Torna a chiamarmi così e mi piace. È un suono che mi era mancato.
Poi realizzo, sta mettendo da parte loro per me?
Mai successo.
Cazzo, che figata.
- E quanto ci metti a farti la tinta? - Fa Brad senza turbarsene minimamente. Mike allora mi spiega.
- Dave è il bassista, speriamo che torni a suonare con noi perché è bravo. -
- Perché se n’è andato? - Chiedo cominciando ad interessarmi al gruppo per le prima volta come se me ne sentissi veramente parte solo ora.
- Divergenze d’idee… - Fa vago Mike. Ok, non significa un cazzo.
- Ha detto che non gli piaceva la vostra musica? - Chiedo per saperne di più. Cazzo, mi interessa davvero!
Mike fa un’espressione molto strana.
- Non gli piaceva il cantante di prima, non andavano d’accordo. E poi era convinto dovessimo metterci più rock… - Questo ce l’ha detto anche il tipo di ieri… sono d’accordo… però voglio dire…
- Non gli piaceva il cantante di prima?! - Mike continua con la sua espressione strana, ora lo picchio perché cazzo non parla chiaro?
- Lo reputava troppo arrogante! - Ok, sono fottuti!
- E credete che io invece gli piaccia? Siete fuori? - Ecco spiegata la faccia di Mike!
Lui sospira seriamente in pensiero per questo ma Brad interviene deciso e secco.
- Per questo devi venire anche tu, Mike. Per spiegargli che tipo è Chester! Se glielo spieghi tu l’accetterà! -
Mike arrossisce, capisce il sottinteso e Rob sorride, praticamente gli ha detto che siccome io gli piaccio, deve essere lui a parlare di me così finirò per piacergli!
E dalla faccia che fa direi che è d’accordo, me lo mangerei di baci ma evito.
Joe ancora non capisce un cazzo.
- Allora facciamo così… - intervengo visto che Mike è morto. - La tinta la facciamo stasera, io poi a pranzo lavoro al fast food e… - Ma non mi fa finire.
- COSA FAI TU?! - Stride Mike come se avessi detto chissà cosa!
Tutti lo fissiamo come fosse scemo ed io rispondo ovvio.
- Lavoro! E che cazzo, Mike! Non possiamo vivere solo con lo stipendio di Sam… anche se viviamo in una topaia non mangiamo ogni giorno… - Mike a questo punto è ancor più scandalizzato!
- NON MANGI OGNI GIORNO?! - Oddio, ora lo uccido! Mi batto la fronte con una mano e sospiro spazientito.
- Non rompere il cazzo, non è grave! Lavoro là, ora mangio ogni giorno, stai buono! - Lo metto a cuccia come fosse Mister e lui fa la faccia proprio da cucciolo bastonato. È preoccupato, lo capisco, ma che cazzo rompe ora? Ormai va anche bene! Sapesse prima come vivevo!
- E’ finita, ora ti farà da baby sitter! - Grugnisce Brad.
- Ah, ma che cazzo dici! Sapeva da sempre che vivo in merda… - Sto per dire che doveva svegliarsi prima ma lo sguardo preoccupato e… boh, che cazzo ne so di Mike mi ferma e mi fa ridere. Brad scuote il capo, non so perché, e Rob sorride contento.
Sembriamo quattro coppiette felici col figlio narcolettico… ma è solo una stupida illusione. Solo per un contratto, solo per un cd che faremo insieme non significa che ora andrà tutto bene. Non deve significare questo.
Mi alzo e mi stiracchio prima che qualcuno dica qualcos’altro di stucchevole e Mike mi fissa come se andassi a morire.
- Ehi, devo tornare a casa, è da non so quanto che manco, non so nemmeno se il cane è intero! - Mike da lagnoso si trasforma in preoccupato. Per il cane.
- Ok, fila a vedere di Mister, poi a lavoro e poi ci vediamo nel pomeriggio appena stacchi. Dobbiamo fare la tinta e poi iniziamo a lavorare sui testi delle nuove canzoni. - Eccolo che torna a dare ordini, chi cazzo si crede di essere?
Ma finisce che rido e alzo le spalle.
- Ok capitano! - Con questo, semplicemente, tolgo le tende.
Non dobbiamo per forza farlo diventare serio e vero, deve solo funzionare. Insomma… se poi va male dopo che va tanto bene è peggio. Non devo esagerare. Starei con Mike per sempre, è fantastico ed un sogno però a lui potrebbero scattare i cinque minuti di continuo, cambiare idea… non so… sta ancora con Anna, no?
Chi lo capisce?
Dovrei cercare di farlo io ma lo vedo impossibile. Per me Mike è un enigma.
Vediamo fin quanto riusciamo ad andare avanti, è questo il punto.
Fino al prossimo pentimento.
È che poi non so, cazzo… potrebbe sempre finire male, no?
Sempre… e non vorrei che quando succederà io ne sia doppiamente dipendente. Già ora è tremendo.
Perché ho sostituito la droga con Mike e non è una gran cosa. Però lui è davvero… ripenso al suo sorriso e sospiro. Fantastico?
 
Mike alla fine arriva anche a scrivermi un sms.
E’ vivo Mister?’ E cosa doveva chiedermi?
Prendo in braccio il cane e me lo metto sulla spalla, quindi si arrampica sulla testa e comincia a mordicchiarmi per bene. Sta crescendo, sto cosino.
Il sacco di pulci è ancora vivo.’
Con questo sospiro. E’ come se fossimo fidanzati.
Sorrido. Forse mi sto solo illudendo come un coglione ed è peggio perché quando finirà sarà devastante. Ma non posso farne a meno. Specie se si mette a messaggiarmi come un ossesso per assicurarsi di qualunque cosa io faccia. È ossessivo questo tipo!
Bene, ed io possessivo. Ci siamo proprio trovati!
Spero che non sia una stupida illusione e che per una volta sia tutto vero.
Lo spero davvero, cazzo.”
 
Parlare di Chester a Dave è davvero strano e Brad mi guarda con uno sguardo impenetrabile, non capisco cosa pensi e non so nemmeno se sto andando bene o male. Dave ascolta e non interviene molto, ogni tanto mi fa delle domande ed io rispondo. Sembra quasi che siamo in chiesa e che io mi stia confessando col prete. Oddio, Dave prete mi da proprio ridere…
- Quindi ti piace molto… - Fa ad un certo punto circospetto. Sembra insinui un bel po’ di cose, non so come dovrei sentirmi ma alla fine mi sembra di essere burro al sole. Penso a Chester e sorrido. Ok, forse sono più che attratto sessualmente da lui. Forse.
- Sì, mi piace… è un ottimo cantante ed ha ancora molto potenziale. Sicuramente ci può dare la spinta che ci serviva. E poi siamo d’accordo, ora, con l’inserire più rock quindi… -
Ma Dave mi interrompe con fermezza e scuote la testa.
- Non intendo questo. Ho capito il discorso della musica. Dico Chester. Ti piace. - Mi fermo, sto zitto, respiro, cerco di pensare.
Cosa intende? Cioè piace piace o piace e basta?
- Ehm… tu dici che mi piace come tipo o… o come persona? - Domanda che sembra scema, in realtà per me ha senso, Brad lo sa e non si intromette, non è che mi stia aiutando molto, eh?
- Entrambi. -
Prendo fiato e faccio per rispondere ma non è che sappia bene che dire a questo punto.
- Ecco… - Mi tormento le mani come i ragazzini, mi tiro le pellicine intorno alle unghie. Le odio, mi danno fastidio, sono ruvide e mi distraggono! - sì… - E’ un’impresa titanica dire questo sì perché è il preludio ad un’ammissione che non pensavo di dover fare ad alta voce con altri che non fossero Rob.
- Sì come? - Ma Dave non è uno che ha pietà, capisce al volo ed infierisce se ne ha motivo. Spesso ce l’ha.
- Sì… come tipo… è uno che merita. Lui… sembra una bestia, non gli daresti mai fiducia. Si capisce che è pieno di problemi, uno che porta rogne. Che poi è pieno di difetti… uno egocentrico, antipatico, pieno di sé, rognoso insomma… però sono i suoi vestiti, sotto questi c’è la sua pelle ed è quella di un ragazzo che ha sofferto molto, che ne ha passate di tutti i colori e che è autolesionista e cerca un modo per non affondare. Ha una bestia dentro, non è lui la bestia. Quindi sotto la pelle, nelle ossa, è un ragazzo fragile che piange di continuo, mentre dal di fuori è duro e grida. È come se avesse una maschera di superficialità ed inaffidabilità. Sembra davvero uno stronzo senza niente dentro. Poi in realtà è uno che cerca di mascherare le proprie ferite, i propri buchi, che cerca di dimenticarli. Ma anche questa è una maschera perché sotto tutto questo è un ragazzo fragile che piange sempre e che ha paura. Paura di tutto, specie della vita. - Dave e Brad ora mi guardano con la bocca aperta. Di Dave potevo aspettarmelo ma di Brad proprio no… oddio, mi rendo conto solo ora di averne detta una di troppo. Forse tutto. Cazzo hai detto, Mike?
Li guardo stordito, sbatto gli occhi ed è come se mi svegliassi, quindi mi prendo le guance rosse con le mani, come una ragazzina, e dico confuso:
- Ho… ho detto qualcosa che non andava? - Dave prova a parlare, si schiarisce la voce.
- No è che… si capisce che ti piace davvero, ti ha colpito tantissimo… -
- E’ l’unico che l’ha capito così bene e che la pensa così ma se lui la pensa così significa che è vero. Per questo volevo che lo sentissi da lui. - Brad interviene e spiega bene tutto, si è ripreso. Mi ha fatto strano vederlo così a fissarmi. Non l’aveva mai fatto.
Cosa pensa?
- E come persona? - ecco Dave senza pietà! Porca puttana, Dave! Non ti basta sapere che Chester non è come sembra?
Sospiro ed arrossisco di più, se possibile, e ho voglia di nascondermi sottoterra.
- Come persona… mi piace… e penso che si sia capito, no? Cioè… io credo che valga la pena approfondire… andare oltre… anche se non ti interessa perché dopotutto che te ne frega? Però per me vale la pena e… -
Non so proprio che dire, mi sto incartando come uno stupido adolescente. Cazzo!
- Mike ne è cotto perso però è anche molto confuso quindi non sa che cazzo dire. Però a noi interessa Chester cantante e Chester tipo… Chester ragazzo se lo tiene lui, se vuole. - Questo doveva essere Brad che mi aiuta, in realtà mi pareva più Brad che mi uccide, però mi fa ridere.
Dave sospira e si gratta la nuca, è lui quello confuso ora… ci dovrà pensare? Spero che venga, lui è bravo, ci manca una marcia in più con un buon bassista…
- Torni con noi? - Chiedo con vocina ed occhioni, lo faccio apposta e questo lo scioglie e lo fa ridere, quindi mi spettina i capelli corti ormai stinti e risponde, sembra più rilassato:
- Certo che torno con voi! Mi siete mancati un casino! Come potrei dire di no a questo faccione? - Sorrido anche io scacciando Chester, come mi sono ridotto per aver solo parlato di lui?
Ci mancava che dicessi cosa più personali e poi ero a posto. Con tutto quello che abbiamo fatto insieme…
Anche Brad è contento, gli stringe la mano in modo mascolino mentre io mi alzo e l’abbraccio proprio fregandomene se sembro poco maschio. Dave ride più forte e ricambia stupito. Non pensava fossi così contento del suo ritorno?
No, ma è importante!
- Allora sei gay! - Esclama poi Dave a bruciapelo! Devo fare una faccia talmente comica che anche Brad ride, io tossisco con la saliva di traverso, mi battono la schiena facendomi soffrire parecchio, poi li fermo con dei pugni in testa per poi rispondere, bisogna srotolare tutta la situazione altrimenti diventa spiacevole.
- Non sono proprio gay! Cioè riconosco che alcuni ragazzi sono carini ma non è che me li farei. Credo che Chester mi abbia aperto questo mondo, ok. Però è solo lui che mi farei dalla mattina alla sera. - Avvampo fin nei capelli che fra un po’ mi tingerò di rosso.
- Alla faccia della chiarezza! Mi pare che tu sappia perfettamente cosa vuoi! - Fa Dave riferendosi al discorso di Brad. Il mio colorito non cambia molto, quindi si mettono a parlare come se io non ci fossi nemmeno.
- Non è proprio così. Tecnicamente è come ha detto però non molla Anna! - Ecco, detta così sembra davvero una cosa orrenda e bastarda!
- Ma perché la ama o perché è una garanzia per una vita in santa pace? - Ecco, questa non l’ho capita, fisso Dave cercando di arrivarci ma Brad sembra essere andato già oltre.
- Non la ama più o non sarebbe andato con Chester! Prova grande affetto ma non è più amore. Però non è nemmeno innamorato di Chester… -
- No? Da come ne parla mi pare che sia su quella strada! - Se non la piantano sparo ad entrambi! Ma mi vedono?
- Può essere però ora come ora è troppo confuso. Comunque sta con Anna perché non sa bene cosa vuole da Chester e cosa sarà. Oltretutto insomma… la vita per i gay non è una passeggiata… è meglio sembrare etero seri ed incalliti che gay, no? -
- MA NON SONO GAY! - Grido con una voce isterica proprio da checca. Ok, me ne rendo conto solo dopo. Sospiro e scuoto la testa mentre mi fissano con aria ovvia. - Lo sono? - Faccio piano ed esasperato.
Brad alza le sopracciglia come per dire ‘è ovvio’ ma Dave ci va più leggero. Strano.
- Magari proprio gay no… se non hai voglia di farti solo Chester può essere che sia lui. O magari… magari è solo all’inizio e quindi per ora è lui, poi un domani sarà qualcun altro e… - Ma non è che mi stia aiutando molto… cioè è un gran casino comunque anche così e forse è peggio! Brad ridacchia alla mia faccia esasperata… voglio spararmi e penso che si veda!
- Senti, magari vuole vivere in pace e quindi con Anna ci può riuscire, però Chester per ora è la tentazione. Tentazione a cui spesso cede. Però è appena all’inizio, quando il grande fuoco della novità si spegnerà, tornerà sui suoi passi. - Guardo Brad come fosse il mio salvatore, poi Dave ridendo interviene.
- O magari si renderà conto che quella è proprio la sua strada! -
Ma che cazzo! Cosa devo pensare? Non so nemmeno cosa sperare…
Sospiro sbattendo la testa sul tavolo, il tonfo attira la loro attenzione e si capisce quanto sono disperato.
- Cosa dici tu? - Fa Dave come se si ricordasse che ci sono anche io.
Alzo la testa ed appoggio il mento, faccio il broncio e poi sospirando di nuovo rispondo senza nemmeno saper cosa dire.
- Non so… è cominciata come una cosa di puro sesso… e pensavo di essere solo un po’ gay… o bi… o insomma… però poi quando ho cominciato a conoscerlo meglio… a stare più con lui… a vederlo… vedere tutto quello che ha… è come se ne fossi rimasto bruciato… e non è un fuoco che accenna a spegnersi. Io razionalmente, quando non sto con lui, so cosa devo fare, cosa è giusto. E poi onestamente non sono tipo da vivere le storie di nascosto e con lui dovrei fare così. Odio fare l’amante ed ho solidi principi. Lui è sposato, io fidanzato… però non riesco a fare quello che dovrei. È come se ci fosse qualcosa di più forte di me… -
Loro stanno zitti, mi osservano e non so nemmeno cosa possano pensare. È davvero un casino…
- E lui? - La domanda viene da Dave ma è come se fosse dispiaciuto per qualcosa. Sposto lo sguardo su di lui che intanto avevo abbassato. Che domanda da un milione di dollari.
- Lui… credo sia innamorato ma… cioè, è uno che crede ai colpi di fulmine, non all’amore che nasce piano, come me. Io sono l’opposto. Non credo ai colpi di fulmine però con lui… a volte penso che lo sia… altre cerco di ragionare e dirmi che lo conosco da troppo poco ma a conti fatti quando sta male, quando è lì e sta per crollare e lo vedo in certi modi… Dio, non ce la faccio a piantarlo e basta. Io voglio aiutarlo. Assolutamente. Solo che a volte penso che lui veda in me questo. Il suo salvatore, colui che lo tirerà fuori dalla merda. Non so quanto sia veramente innamorato o cotto… - Questo dubbio rimane vivido nell’aria e nessuno dei due dice nulla, del resto c’è poco da dire.
Se non le so io queste cose, figurati loro dall’esterno.
La verità è che è un casino più di quanto pensassi prima.
Molto di più.”

________________________________________
Per chi non sa:
Non conosco in tutta onestà le precise modalità del precedente abbandono di Dave e del successivo ritorno, so che è successo e che quando è tornato è stato proprio al momento del primo contratto. Per esigenze di copione ho ipotizzato questa teoria che è solo questo, appunto.
Chester per un periodo all'inizio ha lavorato in un fast food.