CAPITOLO XL:
ANELLI
ED IMPEGNI
“E'
da un mese che ci penso. Lo faccio o non lo faccio, cazzo?
E
poi fanculo, mi dico. Io lo faccio.
Perchè
sono felice ed è solo merito suo, sto bene, non ho voglia di farmi,
ho smesso di fumare quasi del tutto, mangio più o meno
regolarmente... insomma... sto bene... sto fottutamente bene ed è
merito suo.
Ed
io voglio stare così per tutta la vita e voglio che lo capisca
quanto cazzo lo voglio e quanto cazzo sono serio.
È
da mesi che andiamo avanti così, senza considerarci fidanzati. Ma lo
siamo, anche se di nascosto al mondo ma lo siamo.
Per
lui non è così perchè siamo impegnati con altre donne ma deve
essere onesto e capire. Siamo noi quelli che ci amiamo, è così
punto e basta. Non c'è proprio niente da fare.
Avevo
detto di vedere come andava con il gruppo. Cazzo, sta andando bene.
Ci hanno pubblicato... quando abbiamo finito di incidere l'album e la
Warner ha cominciato con la campagna pubblicitaria... e tutto il
resto... ho capito che comunque sarebbe andata, in qualche modo.
Allora
dovevo.
Dovevo
farlo.
Non
esiste che me lo faccia scappare.
Mike
fissa gli anelli che ho scelto non dopo essere diventato matto.
Volevo
una cosa ben più grande ed evidente ma alla fine ho deciso per uno
così perchè lui l'avrebbe messo.
A
guardarli sembrano acciaio con in mezzo una striscia di brillantini.
In realtà è argento e diamanti, mi sono costati tutti gli stipendi
accumulati e mai usati per una macchina nuova che prenderò un altra
volta. E sono felice.
Voglio
che capisca quanto lo sono e quanto lo voglio. Lo voglio come uno
stronzo!
I
suoi occhi si riempiono di lacrime e vorrei capire che cazzo di
reazione è, penso bella trattandosi di lui.
Mike
mi fissa e poi fissa i due anelli.
Allora
ne prendo uno e gli afferro la mano. Trema. Oddio, è anche dolce.
-
Dovresti dire qualcosa in questo momento, prima che te lo metta.
Perchè quando l'avrai sarai fottutamente mio a vita. - E' una specie
di matrimonio per noi visto che non ci sposeremo mai davvero. Ma è
un impegno serio. Sono schizzato, sono pazzo, sono davvero
incosciente... magari mi sono fatto di qualcosa e non me lo
ricordo... però dai... è così... guardalo... lui, i capelli neri e
le maches rosse... e mi fissa così dolcemente. Io e la mia cresta
rossa sui capelli rasati corti e neri. Cerchiamo sempre un punto di
connessione anche se ci facciamo schifo alla fine perchè facciamo
disastri coi capelli.
-
Così non dovremmo più tingerci per forza i capelli allo stesso modo
per sentirci connessi e fottutamente legati. - Si mette la mano sulla
bocca, quella libera. Ora lo mangio tutto!
Ha
una reazione da donna, ma si può?
Ha
vissuto non so quanto pensando di essere etero, come ha fatto a non
accorgersi che era destinato ad un uomo. A me?!
Appena
mi ha visto l'ha capito subito ma ha passato venti anni ad illudersi
di essere etero.
-
Allora? - Aspetto perchè se dice di no glielo ficco in gola e lo
uccido.
Alla
fine si decide a dire qualcosa, si schiarisce la gola. Vuole farmi
ragionare, ne sono sicuro, ma sono pronto a rispondergli che anche se
sono sposato con Sam io non voglio rinunciare a lui. E che nemmeno
lui dovrebbe rinunciare a me nonostante le stramaledette regole della
società del cazzo che decidono che bisogna essere etero e fidanzati
o sposati con una donna e morire infelici, in caso, ma secondo le
regole della fottuta società che non sa un cazzo di noi.
Ho
tutte le risposte.
Però
lui ormai piange e lo vuole, lo vuole tantissimo. Così prova a dire
qualcosa.
-
Non me l'aspettavo, Chester. Mai avrei pensato un gesto simile da te.
Tu... tu sai cosa stai facendo? Perchè sappi che io non ne ho idea.
Potrei star dicendo di sì quando magari un giorno scapperò. Tu sai
che potrebbe andare tutto a puttane? È una relazione difficile, è
una sfida non solo a noi stessi ma al mondo ed alla società perchè
la vivremo nascosti da tutto e da tutti ed io non so ancora che cazzo
fare con Anna e... - Alla fine di cose da dire ne trova ed io rido.
Gli
prendo il viso fra le mani mettendo giù l'anello e lo stringo,
fronte contro fronte, occhi negli occhi. E ridendo rispondo.
-
Lo so io per entrambi cosa stiamo facendo. E se andrà in merda come
il novanta percento della mia vita amen, sono abituato. So che
comunque le cose belle non mi durano ma questa volta voglio provare
ad impegnarmi un po' di più... almeno un po' di più delle altre
volte. Ti amo Mike. Lasciami provare, ti prego. Anche se è una
fottuta storia diversa dalle altre, contro tutto e tutti, nascosta e
sofferta. Lasciami provare. Perchè lo vuoi anche tu o non
piangeresti. Non tremeresti. Non ti batterebbe il cuore così forte.
- Lo sento. Lo capisci che lo sento?
Dai,
Mike... non prendermi in giro...
E
Mike non mi prende in giro quando, in risposta, appoggia le labbra
sulle mie.
Ha
una paura che non ho mai visto in nessuno, una paura pura, però è
coraggioso. Non ne esistono più avventati. Io forse lo sono. Ma lui
mi viene ben dietro.
Quanto
è incosciente? Tanto... tantissimo... e la gente lo scoprirà presto
con la sua musica.
-
Cazzo, in macchina in statale... non potevi scegliere un momento ed
un modo più romantici? - Dice poi. La voce gli manca, gli trema. È
un sì. Cazzo, è un sì!
Poi
ci penso un attimo. In effetti ora non posso scoparlo come
meriterebbe. Merda, Chez, a volte pensa prima di fare le stronzate!
Bene.
La definisci già una stronzata!
-
Chez? - Mi richiama mentre penso peste e corna di me. Mi mette le
mani sulle guance e mi sorride timidamente. Si fa forza. Vuole
provarci. Ne sono certo. Ora lo dirà.
-
Yoda direbbe 'fare o non fare, non esiste provare.' ma tutto quello
che so dire ora è questo. Spero ti possa bastare... proviamo? - Era
molto più di quello che mi aspettavo ed è il mio maledetto turno di
piangere.
Cazzo,
sono proprio fottuto ormai. Mi basta poco e frigno!
Mike
penso che sorrida con quella sua dolcezza quando mi prende la mano e
cerca l'anello.
Prendo
il respiro.
Non
è normale quello che stiamo facendo ma poi non è che esista il
normale.
Non
mi ha detto che mi ama, penso non me lo dirà mai a parole ma a fatti
mi ama già da moltissimo tempo. Da quando mi ha salvato. Mi ama da
mesi... mi ama... e amerà così solo me. Solo me.
La
sensazione del metallo sulla pelle dovrebbe essermi familiare eppure
mi sembra fottutamente diversa dalle altre. Il cuore non mi è mai
battuto tanto. Sono così stupido.
Ma
la felicità di questo momento non la dimenticherò mai.
Prendo
io l'altro anello e glielo infilo. Va subito su, sull'anulare
sinistro. Ha scelto lui questo dito. Copre la fede di Sam che ho
tatuato. Non me ne è mai fregato niente di questo anello tatuato.
Perchè è solo uno dei tanti segni che ho sul corpo, mi interessa
quello che c'è ora.
Alziamo
gli occhi in contemporanea dalle nostre dita che ora hanno gli stessi
anelli. Cazzo, lo scopriranno di sicuro subito, forse non dovremmo
portarli insieme ma chi se ne fotte. Intanto li abbiamo.
E
non sono mai stato più felice di così. Mai.
Sorrido
e libero la mia luce. Mike è la mia luce, anche lui sorride così.
Non
potrei mai vivere senza di lui. Quando mi lascerà mi ucciderò, però
penso che forse, con un po' di fortuna, posso vivere ancora qualche
anno.
Le
sue labbra sono dolci e salate insieme, morbide, umide. Lacrime si
confondono. La lingua si intreccia alla mia e gioca poco, è molto
ferma, non riesce a fare molto. Nemmeno io, del resto. Penso di non
aver mai sentito un fuoco simile dentro. Sono emozionato. Sono
fottutamente emozionato.
Grazie
di essere entrato nella mia vita di merda. Grazie. Sarei morto un
anno fa o quanto è che ci conosciamo se non ci fossi stato tu.
-
Ti amerò per sempre anche se tu non mi amerai più... - Mormoro per
fargli capire il livello in cui sono arrivato. Lui lo capisce e
trema, quindi mi abbraccia e mi stringe forte nascondendomi il viso
contro il suo collo.
Lo
respiro. Prega, Mike, visto che tu ci credi. Prega che vada bene il
più a lungo possibile. Perchè io morirò davvero il giorno in cui
mi lascerai. Prega che quel giorno sia il più tardi possibile.
Sei
la mia unica luce.
-
Andrà tutto bene. - Mormora contro il mio orecchio, sfumato. Mi
aggrappo a questa sua promessa. Fa in modo che vada bene perchè se
la infrangerai sarà la fine.
È
passato lui alla guida, non riuscivo più.
Stranamente
si è calmato lui ed io mi sono agitato fino al punto da non capire
che cazzo di strada dovessi fare. Cerca di scherzare sul fatto che la
prima volta è stata in macchina così come lo scambio degli anelli.
Mi
sento idiota a pensarlo. Una cosa così sdolcinata. Scambiarsi gli
anelli e promettersi di impegnarsi... insomma... però è anche vero
che poi in macchina, in strada... bè, mi sono ripreso. Rimango pur
sempre io. Così ho bilanciato.
Mi
appoggio alla sua spalla e tiro su le gambe, la fronte sul suo
braccio e chiudo gli occhi sospirando.
Dove
sono arrivato?
E
tutto per amore. Il vero amore.
-
Non dobbiamo indossarli quando siamo insieme. Dobbiamo stare attenti.
Sai quanto sarà dura? Viviamo di nascosto e per di più una
relazione contro le altre che abbiamo già... siamo... siamo così
sbagliati... come diavolo facciamo ad essere così felici nell'essere
tanto sbagliati? - Riflette a ruota libera, so che pensa questo ed io
sospiro un po' insofferente.
-
Magari sono gli altri sbagliati a non accettare i gay, no? E pensi
che Sam e Anna non sappiano? Sam lo sa dal primo giorno che ti ho
conosciuto, non gliene frega, sta con me per interesse. Vuole che le
dia una vita degna di essere vissuta ed io gliela devo. Ma non c'è
amore. Non gliene importa. Mentre Anna... dai, è troppo sveglia
quella donna. Sono sicuro che sa. Perchè non ti ha mai chiesto cosa
c'è che non va e perchè la vedi così poco? Accetta tutto... non
dovrebbe... -
Mike
si stringe nelle spalle.
-
Lei è così... non si è mai imposta, ha sempre aspettato che
facessi io il primo passo... o che mi aprissi per primo... perchè
sono riservato e sa che se non dico le cose per primo non c'è verso
che ne parli se uno me lo chiede... cioè mi conosce bene... -
-
Appunto! Ti conosce troppo bene! Vuoi che non abbia capito niente?
Però sta lì ed aspetta! - Cazzo, davvero... smettila. Ci siamo
appena impegnati seriamente. Anche se siamo dei figli di puttana e
non possiamo davvero impegnarci seriamente col nostro amore perchè
abbiamo delle donne... bè, l'abbiamo fatto consapevoli di tutto.
Fammi godere di questo momento perfetto, con le nostre canzoni che
vanno in radio ed il futuro che ci promette qualcosa di buono almeno
da qualche fottutissima parte.
Penso
che lo capisca. La smette e alzando il braccio che dovrebbe stare sul
cambio, me lo porta intorno alle spalle, io mi accuccio contro di lui
e sospiro. Devo prendermi tutto ciò che viene perchè non sarà per
sempre. Le cose belle non sono mai per sempre. Però ora sono felice
e me lo merito, fanculo. Dopo la vita di merda che ho vissuto fino ad
ora me lo merito. Fanculo chi dice il contrario. Fanculo chi sa
meglio di me cosa dovrei fare. Fanculo tutto.
Fanculo
tutti.
Io
amo Mike. Non me ne fotte di niente altro.”
“Non
me lo sarei mai aspettato e dopo il primo shock ho provato a
ragionare. Alla fine gli ho detto di sì consapevole che è tutto
sbagliato ma che è la sola cosa che voglio. Non gli ho ancora detto
che lo amo, non veramente, non come si deve, non ufficialmente; non
so se lo amo ma il sentimento che provo per lui è così forte che
senza di lui non respiro bene, sono nervoso, sono ossessionato dal
fatto che possa essere a fare chissà cosa e sono maledettamente
geloso di sua moglie e di tutte le donne ed i ragazzi che gli girano
intorno. Perchè lui palpeggia e ci prova sempre con tutti, perchè è
un molestatore ed è ninfomane, è così e non può smettere solo
perchè poi di nascosto sta con me... ma sono cose che mi servono a
capire quanto io lo... lo ami?
È
amore? C'è un momento in cui si capisce che il forte sentimento è
diventato amore?
Rob
ha sempre detto che è una cosa che nasce subito ma che si sviluppa
con calma, col tempo... si rafforza dopo molte prove. Però se due
sono destinati, la cosa nasce nell'immediato, non dopo anni di una
sana amicizia. Non esiste proprio. Quindi ok, vediamo dove finiamo.
Però sono lucidamente consapevole che sarà davvero un inferno,
siamo due ragazzi, lui è sposato ed io... boh, dovrei decidermi con
Anna... sono angosciato quando penso a lei. Perchè diavolo non la
lascio? Non lo so proprio... è come se fosse la mia riserva... se
fallisco con lui ho sempre lei, no? E poi voglio dei figli. Ho sempre
pensato di volerne tanti mentre Chester dice sempre che non ne vuole
perchè sarebbe un pessimo padre... mah... alla fine la famiglia ce
la può dare una donna. E poi come dice lui cinicamente, se stiamo
con due donne possiamo essere più liberi di fare ciò che vogliamo,
la gente non viene a chiederci perchè stiamo sempre insieme, perchè
abbiamo gli stessi anelli. Possono sempre pensare che scherziamo, che
giochiamo, che non siamo seri anche se io sono una persona che non
scherza mai su certe cose. Siamo compagni di gruppo, siamo amici...
non c'è altro, mentre se fossimo single penserebbero subito a
qualcosa di strano.
Bè,
sono cose a cui penso costantemente. Non è bello quello che faccio
ad Anna ma ho troppa paura che con Chester finisca tutto, però so
che un giorno avrò bisogno di lei, ne sono certo, me lo sento
dentro. O forse è la mia fissa di avere sempre mille piani di
riserva per ogni evenienza. Non la amo ma è comunque l'unica donna
con cui potrei stare per tutta la vita.
Sospiro.
È
davvero dura però è pazzesco quanto io sia felice e... bè, penso
d'aver capito come ci si rende conto quando si ama. Quando
dall'affetto si passa all'amore.
Prima,
quando mi ha dato l'anello l'ho capito. Ho pianto... non lo
fraintendi un sentimento simile. Non lo travisi, non ti puoi
sbagliare. C'è ed è forte e non lo puoi ignorare.
Semplicemente
c'è. Punto.
Penso
che Chester l'abbia capito e percepito da prima, sin dal primo
momento, forse è più sveglio di me, più pronto, non lo so... a lui
è bastato pochissimo mentre io mi sono fatto tante paranoie e non è
che ora non ne abbia...
Qualunque
cosa sarà ormai sono seriamente in ballo e lui è con me. Ed è
felice. Questo, ora come ora, mi dà la forza di non mollare
assolutamente e di andare avanti.
A
qualunque costo.
L'incontro
con suo padre è come me lo aspettavo, mi sembra di conoscere mio
suocero. Ci siamo tolti l'anello ovviamente, ma lo teniamo in tasca.
Suo
padre è un ex poliziotto ed in quanto tale mi fa il terzo grado, non
capisco quanto sia normale... insomma... in quanto compagno sì ma in
quanto collega... cioè, in teoria siamo solo amici, cantiamo insieme
ma stop. Non sa altro di noi due, però mi fa domande come se lo
sapesse.
Mi
viene il dubbio che glielo abbia detto ma da come sbuffa Chester e
gli chiude la bocca seccato capisco che il suo rapporto con lui non è
molto idilliaco.
Ci
offre il pranzo ma cucina Chester perchè lui non è ancora capace di
farlo. Vive solo in una specie di letamaio, mi chiedo come faccia a
sopravvivere in effetti. Mi viene voglia di pulirgli tutto ma mentre
un odorino delizioso si leva fra l'odore discutibile che regna,
questo poco adorabile Hitler prosegue col terzo grado.
Se
sono sposato o fidanzato o singole. Perchè sono fidanzato da tutto
questo tempo e non sposo la mia ragazza. Perchè canto. Perchè sono
credente. Perchè ho tanti amici. Perchè disegno. Perchè sorrido.
Perchè ho preso Chester.
Ok,
qua la cosa diventa complicata.
-
Mi ha colpito subito appena l'ho sentito... - Dico cercando di
mantenere tutto su un piano professionale. Parlando di lui mi viene
molto difficile.
-
Cosa ti ha colpito di uno scellerato simile? Hai visto che è un ex
tossico, no? Si capiva subito un anno fa, era uscito da poco... -
Bene, senza peli sulla lingua. Fantastico! Ha una considerazione di
suo figlio che mi commuove!
Tossicchio
e mi allargo il colletto sperando che Chester, in cucina, si sbrighi.
Sto per morire.
-
Non... non mi è sembrato un tossico... cioè... magari che non stava
bene sì ma... bè... - Sono seriamente in difficoltà, non so
proprio cosa cazzo dire per non sembrare uno che ha preso un colpo di
fulmine per lui.
-
Andiamo, avevi il prosciutto sugli occhi? E poi non è così bravo da
essere notato! - Qua salto su come una molla, nemmeno mi avessero
toccato il figlio -che non ho!-
-
Come non è bravo? È pazzesco! Lui incarna tutto ciò che ho sempre
cercato in un cantante! Cioè ho gusti molto ampi ma le idee chiare e
quando pensavo ad un cantante che mi affiancasse per questo progetto
alternativo, pensavo sempre ad uno così. Che cantasse come fa lui. È
pazzesco davvero! - Non so se mi sente, di là. Penso di sì in
effetti.
Il
padre ride e lo schernisce. Piego le labbra stizzito, ora gli tirerei
un pugno.
-
Dai, cosa cazzo dici?! Ti avrà fatto pietà al massimo! Ma che lui
fosse bravo... - Ma questo non si è mai accorto di niente di suo
figlio? Del resto non credo che sappia che è gay -bè, tecnicamente
bisex- che è stato violentato e Dio solo sa cos'altro gli è
capitato che lui ignora. Però sa che si faceva!
Ma
come cazzo può essere suo padre?
Mi
alzo di scatto, ho voglia di spaccargli il vaso in testa ma stringo i
pugni e sbotto fra i denti, cercando di non gridare. Voglio solo
dirgli che lo amo e che non capisce un cazzo di lui, ma figurati se
posso, dannazione!
-
Invece è il cantante migliore che io abbia mai incontrato, ha una
voce che mi toglie il fiato e canta come non ho mai sentito fare a
nessuno! E vivo di musica da quando sono nato! Ho imparato a suonare
il piano a 4 anni, so di cosa parlo! - Questo è vero, mia madre
insisteva nel dire che ero un bambino prodigio riguardo la musica. Ho
imparato subito a suonare e ben presto ho imparato anche con tutti
gli altri strumenti.
Però
non ho mai cantato, non come lui, non in modo davvero soddisfacente.
Io... non potrei fare altro che ciò che faccio ma non potrei mai e
poi mai farlo come lui.
-
Chester è unico nel suo genere ed è una persona eccezionale! Scrive
dei testi che colpiscono come proiettili e li interpreta come non
saprei fare nemmeno io! Diventerà qualcuno e l'ho capito dal primo
istante in cui l'ho visto. Dannazione! -
Esclamo
alla fine ruggendo seccato!
Lui
mi fissa come avessi bestemmiato ed io arrossisco, ci mancava solo
che dicessi che me ne sono innamorato e che ci siamo scambiati
l'anello, cazzo! Lo fisso rosso e mi gratto la nuca annaspando, poi
una tossita ci interrompe.
-
Il pranzo è pronto. - Chester è alla porta e ci giriamo di scatto,
lui ha gli occhi lucidi, non si aspettava un mio scoppio simile...
-
Vado a lavarmi le mani! - Sguscio via veloce verso il bagno tirando
mille respiri per calmarmi. Non ci ho visto più quando ho sentito
come lo trattava! Che considerazione scarsa di lui, ma come può? Non
sa nemmeno come canta bene!
Poco
dopo spunta Chester e chiudendosi in bagno con me mi abbraccia da
dietro nascondendo il viso contro il mio collo, mi sciolgo e rimango
così per un po', in silenzio, le mani nell'acqua e lui così. È
emozionato?
-
Mi dispiace, non volevo scoppiare ma non ce l'ho fatta... lui non ha
mai capito un cazzo di te! Non ti conosce nemmeno ed è tuo padre!
Come diavolo... -
-
Nessuno aveva mai detto niente di simile su di me, specie a lui!
Grazie. - Mormora alla fine contro il mio collo. Rabbrividisco ma
chiudo il rubinetto e mi volto. Scivola fra le mie braccia e gli
prendo il viso fra le mani per alzarlo e guardarlo. Sono serio, devo
capire bene...
-
Davvero nessuno ti ha mai difeso? - Non che la cosa mi stupisca ma mi
dispiace... più ne so di lui più mi turba: quanto solo è stato
questo ragazzo?
Scuote
la testa e mi fissa come se fosse colpevole, allora gli bacio la
fronte con dolcezza.
-
Ti difenderò io. Sempre. - E lo farò davvero.
Chiude
gli occhi e sussurra piano.
-
Ti amo. - Sarebbe il momento per dirglielo ma non ci riesco, lui non
se lo aspetta, sa che fatico a dirlo... gli rispondo con un bacio che
lo può vedere in molti modi, alla fine è più sereno ed usciamo
insieme dal bagno. Non so cosa diavolo sappia od abbia capito suo
padre ma onestamente non me ne frega e lui comunque non dice più
molto. A Chester non fa mai una sola domanda se non, alla fine, a
quando i nipoti. Gli dice che non vuole saperne di figli perchè ha
avuto un esempio di merda e non vuole rischiare di fare la stessa
cosa, allora chiede a me se ne voglio ed io rispondo di sì, tanti. I
bambini mi piacciono.
È
vero... ne voglio... però mano a mano che vado avanti con Chester li
vedo sempre più lontani e la mia voglia di diventare padre sempre
più debole.
Chissà
poi che sarà!
Siamo
sempre tutti bravi a farci i nostri piani ma sto vedendo che saltano
sempre. Per questo ho paura di quello che ci stiamo facendo ora.
E
se salta?
Sarò
pronto?
Non
voglio che salti, gruppo a parte io lo amo... lo amo davvero...
voglio che vada avanti tutto così per sempre. Lo voglio davvero. Ma
la vita è così lunga... troppo...
Abbiamo
affittato una camera in un ostello da queste parti, partiremo domani
mattina, abbiamo voluto approfittarne. E poi Chester non sarebbe
rimasto un secondo di più in quella casa. Non so perchè abbia
insistito tanto per presentarmelo, è un po' stronzo in effetti. Non
gli ha nemmeno fatto mezza domanda, ha parlato un sacco con me... e
poi niente su Samantah, come se sapesse perchè non era lei qua con
me.
-
Perchè hai voluto venire a trovarlo se non vi siete calcolati quasi
per niente? - Chiedo alla fine mentre mi preparo per dormire.
Lui
si toglie la maglia e la mette nella sedia, mi aspettavo la tirasse.
Lo fisso alzando un sopracciglio mentre infilo i pantaloni.
Alza
le spalle, allora sospiro provando ad indovinare.
-
Volevi presentarmi mio suocero? - Lo dico scherzando ma lo penso
davvero e da come alza le spalle capisco che è proprio così. È
tenero a modo suo solo che se ne vergogna e non sa come fare...
sorrido addolcito e mi metto in fretta la maglia mentre lui armeggia
con la sua.
Lo
raggiungo e gliela tolgo di mano per poi stringerlo. Gli prendo la
nuca e guido il suo viso contro il mio collo.
Lui
si accoccola.
-
Sei stato molto coraggioso... - Mormoro delicato capendo lo sforzo
inumano che gli è costato tornare qua, a casa sua, dove avrà
sicuramente sofferto molto.
Non
dice niente, io gli carezzo la schiena nuda. È ancora molto magro ma
non ai livelli di quando l'ho conosciuto.
-
Non ha nemmeno notato che non sono più anoressico e che non ho le
occhiaie... - Borbotta con amarezza. Mi si stringe il cuore a questa
sua delusione e continuo a percorrere la sua pelle liscia, suoi
tatuaggi. Infila le mani sotto la mia maglia larga che ho messo per
dormire.
Ci
siamo rimessi gli anelli appena risaliti in macchina, è una cosa
bellissima poterlo fare... non... non pensavo potesse esserlo tanto.
E quando sento l'ostacolo del suo anello su di me mi viene in mente
quello che non ho ancora avuto occasione di dirgli.
Mi
viene perchè vorrei solo andare da suo padre, scuoterlo e gridargli
'ehi, tuo figlio ce la sta facendo e sta diventando un uomo
incredibile, perchè non lo guardi?'... Dio, mi manda in bestia
capire che infanzia ha passato. Totalmente ignorato da lui che,
forse, qualche volta gli ha fatto il terzo grado da poliziotto e non
da padre.
Vorrei
poter cambiare tutto e togliergli questa tristezza che ha.
Inevitabile.
-
Mi dispiace, penso che ti aspettassi qualcosa di più, vero? Volevi
dimostrargli che alla fine ce l'hai fatta a venirne fuori, che hai
inciso un album, che sei pulito da un anno... - Lo capisco, non se ne
stupisce. Sospira e alza la testa dalla mia spalla, mi fissa coi suoi
grandi occhi sul viso comunque sempre magro. È deluso. Cazzo, come
vorrei poter farlo sorridere. Come posso fare? Mi sembra di impazzire
a vederlo così. Non è giusto. Ci siamo scambiati gli anelli, prima,
promettendo di provarci seriamente a portare avanti questa storia
e... ed ora lui è di nuovo così abbattuto.
-
Non serve ad un cazzo, lui mi vedrà sempre come un fottuto buono a
nulla... un perdente del cazzo... solo che ogni volta brucia... ci
speravo un po', questa volta... - non fare così, ti prego. Non
farlo.
Gli
prendo il viso fra le mani, glielo accarezzo e dispiaciuto mi faccio
forza io stesso e gli sorrido. Non so come ci riesco, credo sia la
voglia di farlo stare bene ed allora alzo la mano con l'anello
davanti al suo viso, lo tocco col pollice e lo muovo mostrandoglielo,
poi con risolutezza dico.
-
Non importa cosa sarai ai suoi occhi, importa cosa sei ai miei, no?
Abbiamo promesso di provarci... iniziamo da subito? Proviamo ad
essere felici insieme... io ti amo, Chester, e voglio solo che tu
sorrida sempre... vorrei far fuori chiunque ti abbatte, cancellare il
tuo passato e regalarti un futuro splendido e sicuro. Però posso
solo provare a farti stare bene stanotte, se ti può bastare. Mi
credi se ti dico che ti amo? - Glielo ripeto, forse non ha capito e
da come mi fissa, forse, è anche sotto shock.
Bene
Mike, l'hai ammazzato!
Tu
e le tue dichiarazioni! Non sbagli mai i momenti, eh?”
_____________________________
Per
chi non sa:
Allora,
col padre di Chester i rapporti non erano idilliaci, di preciso non
si sa molto però era divorziato e poliziotto e non era un uomo
facile. E' vero che non si è mai accorto di quanto stesse male suo
figlio e di tutto quello che ha passato, tanto meno della violenza.
Ho dedotto che fosse una convivenza molto difficile.
Ribadisco.
Gli anelli esistono davvero, sono identici, li hanno solo loro due,
mai insieme nello stesso momento, Mike cerca di nasconderlo di più
mentre Chester tende a mostrarlo facilmente. Di solito, ma non è
una regola, Chez lo indossa durante i concerti mentre Mike nelle
apparizioni pubbliche. Ovviamente non è una cosa fissa. Però questi
anelli in Meteora c'erano già e sono restati costantemente fino ad
oggi che li indossano ancora.