CAPITOLO XLI:
OVUNQUE APPARTENGO MI LIBERO DALL'ABITUDINE


Lo fa a modo suo.
Io mi sono solo dato e per un volta è stato fottutamente dolce.
Mi ha accarezzato come fossi chissà chi e mi ha baciato come fossi prezioso.
Poi mi ha spogliato lentamente, con quella sua delicatezza dannata e mi ha messo sul letto. Come se fosse il mio burattinaio.
Si è spogliato a sua volta, si è steso sopra di me, mi ha fatto da coperta, mi ha accarezzato ancora con tutto il suo corpo, senza vergogna, e proprio come se fossimo un'unica cosa mi è scivolato dentro lentamente
Con quella sua dolcezza incredibile.
Baciandomi.
Cazzo che baci... prima piccoli e lenti, poi sempre più profondi, la sua lingua mi bruciava ovunque, mi ha lasciato segni che forse vedo solo io ma ci sono. Non dimenticherò mai niente, niente... e quando entra io respiro, come se fino ad ora non l'avessi fatto.
Mi mostra il paradiso e volta dopo volta anche un motivo per amare questa fottuta vita di merda. E mi fa vedere perchè il piacere è bello e non c'è solo il dolore.
E mi dimentico di quella maledetta prima volta, quando quello stronzo ha abusato di me. Me ne dimentico con lui e mi do.
Lo abbraccio, lo stringo, mi premo, muoio.
Fa che non smetta, fa che non smetta mai.
Prendimi così per sempre.
È di una dolcezza infinita ed anche se non riesce a dirmi che mi ama me lo fa sentire. Io lo sento che mi ama, non potrebbe prendermi così... è come se facessimo musica, una nuova canzone che mi nasce dentro, delle parole, qualcosa di bello, positivo, ottimista. Qualcosa che cerca un senso alla vita...
E' come se lo vedessi per la prima volta.
È la mia casa. E non è una struttura. Non è il nuovo appartamento che mi sono preso, non è nemmeno la mia cazzo di macchina.
È lui.
È il mio luogo. Appartengo a lui e mi fa sentire così. Suo. Suo e basta.
Non mi era mai successo in questo modo, di solito scopiamo, a volte facciamo l'amore. Certo, c'è sempre del sentimento ma così è... così è vero amore... ed io gli appartengo.
È il mio luogo. Ed io sono suo.
La mia casa.
Sento che posso farlo andare bene, sento che andrà bene, sento che sarà perfetto.
Sento che... bè, Chester, non dire stronzate. Forse andrà di merda lo stesso ma per ora è tutto il tuo mondo ed è perfetto così.
Cazzo, quanto lo amo.
Fa che non esca. Fa che non esca mai. Mai.
Quando m'inonda poco dopo faccio la stessa cosa, mi sporco ma non ha importanza, il calore mi brucia come faceva prima la sua lingua ed è lo stesso che ho dentro, il suo.
La testa è sfasciata, non ce la faccio a tornare... non ci riesco... se devo morire voglio morire così. Con lui dentro.
Gli appartengo.
Sono solo suo.
Non potrò mai essere di nessun altro.

Quando mi sveglio è l'alba, tendo a dormire sempre poco.
Sono raggomitolato su di lui e mi tiene protettivo, i nostri anelli brillano vicini ed io sorrido. È davvero dolcissimo quando dorme ed io sono fottutamente svenevole.
Bè, non ci posso fare niente, sono solo dannatamente innamorato, che male c'è?
Sto a guardarlo alla penombra della stanza che ci siamo presi e potrei passare così il resto della mia vita.
Sono suo e lo sarò per sempre, qualunque cosa succeda da ora in poi, sia che duri sia che non duri. Io sarò sempre suo lo stesso.
Assolutamente.
Lo amo ed anche se fatica a dirmelo e a lasciarsi completamente andare ieri me l'ha detto. Forse non me lo dirà più o me lo dirà poco ma io lo posso dire per lui, io lo posso dire al suo posto. Ed un giorno me lo ripeterà ogni giorno, ogni ora.
Mi basta che stia con me, mi basta questo.
Io voglio stare bene, da oggi, bene davvero. Basta dolore, basta ricordare il male per digerirlo. Basta stare male.
Mi alzo con la musica nella testa, quella di quando facevamo l'amore prima, e piano cerco fra le nostre cose. Lui se le porta sempre con sé, carta e penna!
Infatti il suo fedele blocco è qua.
Lo prendo e mi accuccio per terra, mi metto in posizione strategica, steso e raggomitolato in un fascio di luce esterna. Il sole sta sorgendo.
Avvicino il viso al foglio e scrivo.
Ne ho bisogno, se non lo faccio mi sfuggirà tutto ed io devo testimoniare che voglio stare bene. Che mi impegno per questo. Perchè ho trovato un luogo a cui appartenere.

'Quando questo è iniziato
Io non avevo niente da dire
e mi ero perso nel nulla che c'era dentro di me
ero confuso
E io vivo per cercare di capire, ma non sono l'unica persona con queste cose in mente
dentro di me
Ma tutto ciò che possono vedere sono le parole rivelate
è l'unica cosa vera che mi è rimasta da provare
niente da perdere
Sono bloccato, depresso e solo
e la colpa è dentro di me, la colpa è dentro di me
io voglio guarire, voglio provare sensazioni, quello che pensavo non era mai la realtà
voglio lasciare andar via il dolore che ho provato fino proprio ad adesso
cancellare tutto il dolore
io voglio guarire, voglio provare sensazioni, sentirmi vicino a qualcosa di vero
voglio trovare qualcosa che ho voluto fino adesso
qualche luogo a cui appartenere
e non ho niente da dire, non posso credere di non essere caduto in basso proprio di faccia
ero confuso
guardo da ogni parte solo per scoprire
che non è proprio come mi ero immaginato
ma cosa sono io?
Cos'ho io? solo negatività?
perchè io non riesco a giustificare il modo in cui tutti mi guardano
niente da perdere
niente da guadagnare,
e la colpa è dentro di me, la colpa è dentro di me
io voglio guarire, voglio provare sensazioni, quello che pensavo non era mai la realtà
voglio lasciare andar via il dolore che ho provato fino adesso
cancellare proprio tutto il dolore
io voglio guarire, voglio provare sensazioni, sentirmi vicino a qualcosa di vero
voglio trovare qualcosa che ho voluto fino adesso
qualche luogo a cui appartenere
non conoscerò mai me stesso finchè non proverò a farlo da solo
perchè io non proverò mai niente altro, finchè le mie ferite non saranno guarite
non sarò mai qualcosa fino a che non cambierò questa situazione
cambierò, io oggi troverò me stesso
voglio guarire, voglio provare sensazioni, quello che pensavo non era mai la realtà
voglio lasciare andar via il dolore che ho provato fino adesso
cancellare proprio tutto il dolore
voglio guarire, voglio provare sensazioni, sentirmi vicino a qualcosa di vero
voglio trovare qualcosa che ho voluto fino adesso
qualche luogo a cui appartenere'



Aggiungerei volentieri che amo Mike e che è lui la mia casa, mi dichiarerei al mondo e lascerei Samantah per sposarmi davvero con lui davanti a tutti, ma alla fine è meglio così.
Lei come Anna ci permettono di poter stare insieme in questo modo, serenamente, e viverci relativamente bene. Se non ci fossero sarebbe l'inferno, tutti ci farebbero domande, capirebbero subito, ci giudicherebbero e lui si sentirebbe male. Io sono abituato a vivere così ma lui no e non se lo merita. Non è un bel vivere.
Però so che è pesante ingannare Anna e so anche che non ce la farà per sempre. Non sarebbe Mike se ci riuscisse tanto facilmente e per sempre. So che prima o poi qualcosa cambierà, per questo resisto quanto posso e me lo tengo stretto. Strettissimo.
Posso amare la vita solo quando lui è con me ed è solo mio, interamente mio. Ma questo viaggio è un sogno e so che quando torneremo fra la fottuta civiltà del cazzo tutto cambierà. Passavano le nostre canzoni alla radio, è fottutamente bello ma questo vuol dire che inizierà in qualche modo la nostra vita pubblica e non abbiamo proprio idea di cosa significhi, merda, non l'abbiamo. Mi affaccio al letto, appoggio il mento alle braccia incrociate e lo guardo ancora dormire, è rivolto verso di me, tutto ricurvo. È quasi un bambino e so che anche io lo sono. Siamo giovani, è presto per tutto e siamo già qua ad affrontare cose fottutamente difficili e complicate. Non so se ce la faremo perchè non ho davvero idea di che cosa aspettarci, so solo che potrebbe essere il mondo ed una rivoluzione totale oppure niente ed il fallimento più totale.
Ma siamo qua, al punto di svolta, e dobbiamo assolutamente darci da fare ed essere pronti in qualche modo a quel tutto o a quel niente. Anche se non potremmo mai esserlo davvero, è impossibile.
Potrebbe essere il paradiso o l'inferno e non so cosa sperare. Se nel paradiso noi realizziamo i nostri sogni e diventiamo famosi facendo musica dobbiamo sacrificare le nostre vite private, vite che non saranno più private, forse non sarà più un vero paradiso.
Ma quali sono i confini?
Dove vivremo?
Cosa sarà?
Mai come ora il domani è stato più nero ed incerto, però sono felice anche se so che è facile esserlo così, dopo aver scopato con lui ed esserci scambiati queste promesse con gli anelli e tutte queste cose romantiche... è facile esserlo ora. Mi sfido ad esserlo domani, quando torneremo dagli altri e parleremo coi discografici... cosa sarà?
Ho un po' paura, non lo nascondo. Perchè non so se lui è pronto. E so che sarà un vero casino.
Però ora posso essere ancora felice per qualche ora, bearmi di lui che è solo mio e accoccolarmi sul letto accanto al suo corpo caldo. Mi alzo e mi infilo sotto le coperte adagiando le labbra sulla sua spalla. Lui sussulta e si gira abbracciandomi nel dormiveglia.
Posso stare ancora qualche ora così senza pensare a niente altro ed illudermi che siamo solo io e lui, due persone insignificanti che possono fare quello che vogliono perchè nessuno le caga e le conosce.
Siamo solo io e te, Mike. Non esiste nessuno. Non c'è nessuno. Siamo solo noi due e tutto è perfetto, come lo vorremmo.
Sempre con gli occhi chiusi mi cerca il viso, me lo trova e incurvando le labbra in un sorriso tenero mi accarezza fino a trovare le mie. Allora io chiudo gli occhi e mi rilasso tornando ad un sonno sereno.
Ora va tutto bene.
Ora è ancora tutto perfetto.”


Il sogno che interrompe il mio sonno è Anna.
Non mi sveglio per niente bene e sospiro subito appena apro gli occhi. Stringo le labbra in segno di disapprovazione e alzo la mano guardandomi l'anello.
Questa volta o lei o Chester, è il momento di decidere e siccome ho appena preso questo anello mi sembra ovvio qual è la scelta.
Che poi alla fin fine quello che provo non so se sia già amore, eh? Però sono innamorato, io penso siano due cose diverse.
L'innamoramento è la strada per l'amore. Chester mi ama, lo so, ma io sono innamorato.
In ogni caso non lo sono di Anna e su questo non ci piove.
La considero la mia migliore amica, per lei provo un affetto fortissimo e l'aiuterò sempre quando avrà bisogno ma a questo punto è proprio stupido stare con lei, la sto ingannando.
Finchè si trattava di una cosa momentanea di cui non ero sicuro era un conto ma ora oltre che va avanti da molto ed io stesso non riesco a porvi una fine nonostante ragionando capisca che sarebbe meglio, ne sono innamorato.
Non posso continuare così, lei non se lo merita.
- Che faccia pensierosa... - La sua voce poco roca mi fa capire che era sveglio da un po', guardo l'ora. Sono le dieci, penso che dovevamo partire molto prima...
Sposto la testa verso di lui e lo vedo steso accanto che mi osserva intensamente.
- Da quanto sei sveglio? - Chester alza le spalle.
- Un po'... - Saranno ore... lo vedi? Come farei? Anche se non provassi nulla... come farei a lasciarlo?
E comunque ne sono dannatamente innamorato e non poso negarlo!
- Dovevamo muoverci prima... - Mormoro piano scacciando l'idea di parlarne ora. Di Anna cioè. Ieri ha avuto una giornata intensa e non so come prenderebbe la notizia che voglio lasciarla...
-A cosa pensavi? Perchè eri così cupo? - Figurati se posso nasconderglielo. Stringo le labbra. Tanto... o presto o tardi... ho sempre pensato che se con Chez fosse andata male Anna sarebbe stata l'unica donna della mia vita, l'unica persona con cui sarei potuto stare... ma più va avanti e più mi rendo conto che non potrò mai lasciarlo, non davvero. Certo, litighiamo spesso, spesso lo pianto ma poi torno.
Torno sempre, presto o tardi. Non sono capace di lasciarlo davvero.
A questo punto tanto vale chiudere con Anna, quello che sto facendo è ignobile, tenere quella strada aperta solo per essere sicuro di avere una via sicura da percorrere dove rifugiarmi se quella che sto facendo ora crolla.
- Ho sognato Anna. - Chester si tira su sui gomiti, è ancora nudo come me. Ha uno sguardo attento, si aspetta qualcosa che non gli piace. Ogni volta che la nomino è così, come quando si tira in ballo Sam.
- E? - E' già sulla difensiva. Sospiro e mi giro sul fianco per guardarlo meglio, lui è tutto storto e a pancia in giù, segno che si era davvero alzato. Non so da dove cominciare ma forse è giusto farlo ora che siamo ancora in viaggio.
- E' da molto che ci penso, da quanto è iniziata questa cosa con te. È un pensiero fisso che mi consuma e di giorno in giorno, quando la vedo e la sento è come aprire una ferita. È come se mi spezzassi sempre. Se andassi in pezzi. In lei vedo tutto quello che sto sbagliando, vedo il mostro che sono. - Chester si sposta e si tira su, piega le gambe sotto di sé e corruga le sopracciglia contrariato. Non gli piace quando faccio questi discorsi e finisce che ci lasciamo ogni volta che inizio.
- Dai Mike, lo sai che non è così! Bisogna considerare molte cose! Ed il bene che fai a me? Guarda che se non avessi fatto quello che hai fatto io mi sarei ucciso prima o poi, sarei tornato a farmi e prima o poi mi sarei ficcato in vena una dose massiccia perchè ho sempre detto che se riprendevo a farmi mi ammazzavo! Insomma, tu non puoi capire il bene che mi hai fatto! Certo, non sarà corretto verso Anna ma sei giusto verso di me, non ti basta? E poi quello che vuoi tu? Quello che è giusto per te non conta? -
Sospiro ancora, Chester dice sempre queste cose.
- Tu pari sempre lì! Dai per scontato che se noi siamo felici e ci amiamo possiamo ferire gli altri! Non va bene così, io soffro nel prendere in giro gli altri! Non le sopporto queste cose! - Mi alzo anche io, il tono sostenuto da parte di entrambi, penso fosse inevitabile però che palle. Il giorno dopo del nostro impegno. Stringe le labbra furioso.
- Io sono qui in questa stanza solo per te, Mike! Sono salvo per merito tuo, lo capisci? - Batte su questo tasto dandomi più meriti di quanto penso di avere.
Io gesticolo e ribadisco quello che dico sempre:
- Sono l'unico che combatte senza scegliere per cosa e da che parte stare? Mi ritrovo a lottare sempre fra qualcosa. Integrità e piacere, volere e dovere, giusto e sbagliato! Io non voglio fare queste letto ma alla fine mi ci trovo dentro. Perchè sono solo io ad essere confuso? Non dovrebbe essere normale? - Chester è un nervo, di nuovo, stringe i pugni e respira a fatica, pesantemente. Non va bene così, non va per niente bene. Esploderà. Finirà come sempre proprio oggi? Non voglio. Non è lui che voglio lasciare...
- Io non sono uno che capisce per cosa vale la pena combattere o perchè cazzo devo urlare. Lo faccio e basta, combatto e urlo! Istigo anche, non so perchè cazzo lo faccio, lo faccio e basta! Non mi sono mai fatto queste domande, niente caos, non so fra cosa combatto, non considero il giusto e... e quelle puttanate là! Vivo per me stesso, punto! Provo a sopravvivere! E spesso dico anche cose che non voglio dire perchè non penso, dico e basta! So che sbaglio sempre però è la mia abitudine, io vivo così, lo faccio dalla nascita... e... e con questo anello... con questa promessa... - si spegne dall'urlare, smette di agitarsi, si spompa e si rilassa, apre la mano con l'anello e se la guarda amareggiato. - ho provato a liberarmi di questa abitudine di vivere senza sapere per cosa e per chi... -
Gli prendo la mano che si guarda e allaccio le dita alle mie, gli anelli tintinnano uguali.
- Aggrappati alla mia cura... - Me lo dice sempre. Sono la sua cura. Ma quanto una cura deve essere somministrata? Il punto è che era cominciata così ma non mi sono mai sentito una cura. Io... semplicemente non posso fare a meno di lui quanto lui di me, tutto qua.
Stringe a sua volta come se si aggrappasse davvero alla sua cura. Allora mi appoggio con l'altra mano libera al materasso e mi chino verso di lui, piego la testa e aspetto che alzi il viso verso di me. Quando lo fa sembra piccolo e timido, non lo è ma quando è così è sé stesso. È fragile.
- Ti voglio troppo bene, Chester. Non voglio lasciarti, però queste sono le ragioni per cui io voglio lasciare Anna. - Resta in silenzio, mi fissa corrugato e perplesso, come se non capisse e continua a non dire e a non fare niente. Aspetto che faccia qualcosa prima di baciarlo, non capisco se sia felice, shockato o in disaccordo. Che reazione è?
Però sai... questa volta voglio chiudere bene a chiave la porta dietro di me in modo da non avere la tentazione di riaprirla.
- Fin'ora ho vissuto questa relazione con te stando con lei per avere un rifugio dove andare se le cose con te sarebbero andate male. Ma ora voglio chiudere la porta con lei per non avere nessuna tentazione. Capisci? Perchè così non avrò più una lotta da fare fra... giusto e sbagliato... morale e desiderio... non avrò più battaglie da fare se chiudo questa porta, se lascio Anna avrò solo una strada, giusta o sbagliata che sia sarà quella. Niente più lotte. Non ho altra scelta che questa se voglio impegnarmi davvero in questa storia con te. E ieri con questo anello te l'ho promesso, no? - Trattengo il fiato e lui con me. Non dice niente ma mi fissa sconvolto. Parla dannazione, così fa molto più male, devo avere il tuo sostegno o non ce la posso fare. Per me lasciare Anna è un suicidio, è difficilissimo... ma se voglio impegnarmi con te, Chez, non ho scelta.
Ma sta zitto e non dice niente, forse non l'ha capito.
Aspetta che lo ripeto meglio. Mi sistemo con le gambe sotto di me, gli prendo il viso fra le mani e con forza mi faccio guardare, aveva distolto lo sguardo.
Eccolo, ce l'ho.
- Lo dipingerò sulle pareti, farò i manifesti se necessario. Voglio stare con te e basta. E lascio Anna perchè sono l'unico in colpa, quindi non lotterò mai più. Questo è come finisce. Io starò con te e basta. -
Chester allora, con le lacrime agli occhi di nuovo, mi bacia e mi abbraccia di slancio. Non apre la bocca, sta solo con la sua sulla mia premuto fino a farmi male. Gli occhi stretti, senza fiato.
L'abbraccio anche io e riesco ad allentare la presa finchè le labbra sono libere di sorridere.
- Penso che tu sia contento... - Chester annuisce.
- Lascio anche io Sam. - Allora lo fermo e lo prendo per il viso.
- Hai promesso di aiutarla, è giusto dopo quello che lei ha fatto per te in quel periodo, lo sai. Lei ha sacrificato la sua vita per un tuo capriccio e poi... è finita così... insomma, aiutala e poi fa quello che vuoi. - Chester alza le spalle.
- A me non fotte stare con lei e con te insieme, è a te che fotte... volevo farti felice. Dici sempre che lei ti disturba... - Sorrido. Lo dico in quanto lei è tua moglie, testone! Lui questo discorso non l'ha mai capito, ora lo vuole fare perchè lo faccio io... però è sensato voler ricambiare quello che lei ha fatto per lui prima.
Sospiro e lo guardo, è contento come un bambino, non gli importa di cosa deve fare con Samantah, è felice che lascio Anna per lui e non gli interessa niente. Ha capito cosa significa per me lasciare Anna. È fantastico.
Io non so, penso che non potrebbe essere più perfetto.
Allora lo bacio e sigillo tutto, una promessa è una promessa. La lascerò.


Questo non pensavo potesse succedere.
- Mike tu sai cosa significa? Hai pensato precisamente a tutte le conseguenze nella sua globalità? - Cazzo, da quando Brad parla tanto?
Ho voluto dirlo prima a Brad e Rob, gli unici che sanno bene tutto. Non ho ancora lasciato Anna ma sto per farlo, siccome è la cosa più dura che devo fare volevo il loro sostegno e sebbene Rob me l'abbia dato, Brad mi riporta sulla Terra bruscamente. Come sempre.
- Cosa vuoi dire? - Dico piano giocando con l'anello che gli ho fatto vedere.
Brad sospira, non è contento della parte che sta facendo ma sa che uno la deve fare.
- Ormai ci siamo lanciati nella musica, dobbiamo decidere la nostra immagine, so che è una cosa che non ti è mai importata e nemmeno a me. A nessuno importa ma non siamo indipendenti, abbiamo un contratto da rispettare, non possiamo ancora fare quello che ci pare. - Corrugo la fronte, che diavolo sta dicendo?
- Cosa cazzo c'entra questo? Lo so bene, ma mica mi vesto da nazista! -
Alza le mani come per dire 'datti una svegliata' .
- Mike da oggi noi siamo personaggi pubblici, non siete solo tu e lui, come pensi che prenda la gente due cantanti dello stesso gruppo, single, che hanno lasciato le rispettive compagne e che vanno sempre in giro con lo stesso anello? -
Mi alzo nervoso, non mi sono mai sentito così parlando con lui. Ho dentro come una bomba pronta ad esplodere. Cazzo, tremo!
- Non lo terremo insieme e non lo sfoggeremo, non è una cosa che ostenteremo, staremo attenti, che cazzo dici! -
- Ma si vede che siete molto affiatati, da fuori salta all'occhio immediatamente! -
- Ma siamo amici, cosa c'entra! -
- Anche io e lui siamo amici, o tu e Rob... o tu e Joe, guarda! Ma non fate così! Non c'è la stessa cosa, si vede, ti dico, che fra voi c'è qualcosa. E lui è espansivo e possessivo con te, ha la mania di abbracciarti, toccarti, palparti! Tu te lo baci sempre in pubblico... sono cose a cui non rinuncerete mai! Si capirà subito che state insieme! Alla gente i gay non piacciono, saremmo finiti prima ancora di iniziare! - Ora voglio picchiarlo. Non so perchè ma voglio seriamente picchiarlo.
Dio, non ho mai voluto tanto dare un pugno a qualcuno come in questo momento.
- E COSA DIAVOLO C'ENTRANO ANNA E SAM? - Grido furibondo. Rob si alza subito e Brad, respirando pesantemente per controllarsi, risponde piano ma incisivo.
- Se vi sposate ed avete famiglia nessuno si mette a pensare che il rapporto che avete è... bè, quello che sembra, quello che è! Vi serve una copertura slida e mi dispiace essere sempre il cinico del gruppo ma se vuoi capra e cavoli questo è l'unico modo! Tu vuoi l'amore vero ed è giusto così ma non dichiararti e nasconditi, sta al sicuro dietro un matrimonio fasullo e così avrai il tuo amore pur essendo un cantante ed un personaggio pubblico. Avrai la tua carriera. Tutti l'avremo! Mike, non sei solo, non puoi decidere come se noi non esistessimo. L'agente ha appena chiamato, ha detto che le vendite del CD stanno salendo alle stelle, stiamo organizzando il primo video e i concerti... cazzo, lo capisci che ci stiamo lanciando? Se eri un signor nessuno ti davo la benedizione ma nel momento in cui la gente capirà che siete gay e state insieme coleremo a picco! Siamo nel 2000 ma cosa credi, che siano avanzati? Anzi, tutto l'opposto! I gay sono comici, per gli altri! - stringo le mani a pugno e lo fisso come se fosse un mostro ma non ho più voglia di picchiarlo, solo di gridare.
Perchè cazzo ha ragione.
E non posso decidere nell'impulso del mio amore per Chester, non siamo soli.
È esattamente per questo che un anno fa io non volevo cominciare. Porca puttana. Perchè prevedevo cosa sarebbe successo in questo momento.
Ora mi devo tenere Anna ed anzi magari la devo anche sposare... e dobbiamo fare dei figli per convincere tutti che non siamo gay ma solo uomini di famiglia normalissimi. E che io e Chez siamo solo amici!
- Fanculo! - Ruggisco fra i denti.
Dopo di questo do un calcio al divano e me ne vado sbattendo la porta. Voglio rompere qualcosa, gridare, spaccare, uccidermi che cazzo!
Non può essere così! Dio, non può! Io gliel'ho promesso, l'ho fatto piangere, era felice! Io lo volevo, lo volevo davvero e lo voglio ancora!
Non ho mai voluto niente più di ora!
Cazzo, cazzo, cazzo!
Non ce la farò a fare una doppia vita, mi chiedono troppo, io oggi ero pronto a farne una ed onesta, coerente con me stesso, non giusta per la massa ma era quella che volevo.
Mi strofino il viso salendo le scale per andare in casa mia e Rob mi avvolge da dietro stringendomi, vede che non cammino più, mi giro e mi lascio andare.
Da quanto non piangevo così?
Sarà un disastro... e lo ferirò ancora... Dio, non voglio ferirlo... e infrangere l'ennesima promessa... non voglio... ti prego...”

[LOST IN THE ECHO
PERSO NELL'ECO

Tu eri quella ragione
Non ce ne sarà mai nessun'altra no
L'ho seguita così rapito
Così condizionato che mai avrei potuto mollare
Poi il dolore quindi il malessere
Poi lo shock quando me l'hai ritorto contro
Così vuoto così nervoso
Così spaventato da non riuscire a capire
Che nessuno avrebbe mai potuto
Trattenermi o fermarmi Freno me stesso
Controlla la reputazione già tu conosci bene la mia
Dimentica il resto lascia che conoscano il mio inferno
Ora come allora la mia anima non è ancora venduta
Conservo il rispetto i migliori sono caduti
Lascia che gli altri raccontino la storia
In cui ero lì che dicevo...
In queste promesse infrante giù nel profondo
Ogni parola si perde nell'eco
Allora un'ultima menzogna Ho capito
Questa volta finalmente ti lascio
Andare
Metti alla prova la mia determinazione metti alla prova il mio cuore
Lascia che ti dica come le probabilità siano sempre più favorevoli
Tutti voi scegliete la via più difficile io mi faccio furbo
Com'è che sta andando a voi là dietro, huh?
Ho visto quella frustrazione
Attraversata, perduta ed ho detto no
E sono tornato indietro per niente scosso
Delusione, vissuta e lasciata andare
Allora puoi lasciare che si sappia
Io non esito, me la cavo da solo
Non posso essere rappresentato non posso essere clonato
Non posso prendere il Do bemolle non è il mio tono
Non posso ritirarmi, sono arrivato troppo lontano
Fermami ed ammira le mie cicatrici
Lascia che le campane suonino ovunque siano
Perchè ero lì che dicevo...
No Puoi dire a tutti adesso
Non faccio marcia indietro non abbandono
Non mi piego e non mi inchino
Non do di spalle non so come si fa
Non mi importa dove siano i nemici
Non posso essere fermato tutto ciò che so è fare del mio meglio
Non dimenticherò come sono arrivato così lontano
Per ogni volta che dicevo...
In queste promesse infrante giù nel profondo
Ogni parola si perde nell'eco
Allora un'ultima menzogna Ho capito 
Questa volta finalmente ti lascio
Andare ]

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Per chi non sa...
HT li ha portati subito al successo, un successo mai visto e praticamente immediato.
È vero, fra l'altro, che le case discografiche impongono una serie di regole al gruppo, specie se esordienti. Decidono loro l'immagine da proporre, lo stie, il look ed il genere di fama che devono avere, quindi vietano molte cose e li controllano parecchio. Non hanno la libertà che si pensa. Soprattutto quando si fa un nuovo album e si vuole cambiare genere, se la Casa non è d'accordo non possono a meno che non recidano il contratto e non lo facciano in proprio.
In quel periodo purtroppo la situazione coi gay era quella descritta da Brad. Ora va meglio ma non è proprio al top, i bigotti esistono ancora e lo sappiamo bene visto il recente suicidio di un ragazzo gay che veniva deriso per la sua sessualità.
PS: evitate gli insulti che tanto è solo una fic!