CAPITOLO XLI:
OVUNQUE
APPARTENGO MI LIBERO DALL'ABITUDINE
“Lo
fa a modo suo.
Io
mi sono solo dato e per un volta è stato fottutamente dolce.
Mi
ha accarezzato come fossi chissà chi e mi ha baciato come fossi
prezioso.
Poi
mi ha spogliato lentamente, con quella sua delicatezza dannata e mi
ha messo sul letto. Come se fosse il mio burattinaio.
Si
è spogliato a sua volta, si è steso sopra di me, mi ha fatto da
coperta, mi ha accarezzato ancora con tutto il suo corpo, senza
vergogna, e proprio come se fossimo un'unica cosa mi è scivolato
dentro lentamente
Con
quella sua dolcezza incredibile.
Baciandomi.
Cazzo
che baci... prima piccoli e lenti, poi sempre più profondi, la sua
lingua mi bruciava ovunque, mi ha lasciato segni che forse vedo solo
io ma ci sono. Non dimenticherò mai niente, niente... e quando entra
io respiro, come se fino ad ora non l'avessi fatto.
Mi
mostra il paradiso e volta dopo volta anche un motivo per amare
questa fottuta vita di merda. E mi fa vedere perchè il piacere è
bello e non c'è solo il dolore.
E
mi dimentico di quella maledetta prima volta, quando quello stronzo
ha abusato di me. Me ne dimentico con lui e mi do.
Lo
abbraccio, lo stringo, mi premo, muoio.
Fa
che non smetta, fa che non smetta mai.
Prendimi
così per sempre.
È
di una dolcezza infinita ed anche se non riesce a dirmi che mi ama me
lo fa sentire. Io lo sento che mi ama, non potrebbe prendermi così...
è come se facessimo musica, una nuova canzone che mi nasce dentro,
delle parole, qualcosa di bello, positivo, ottimista. Qualcosa che
cerca un senso alla vita...
E'
come se lo vedessi per la prima volta.
È
la mia casa. E non è una struttura. Non è il nuovo appartamento che
mi sono preso, non è nemmeno la mia cazzo di macchina.
È
lui.
È
il mio luogo. Appartengo a lui e mi fa sentire così. Suo. Suo e
basta.
Non
mi era mai successo in questo modo, di solito scopiamo, a volte
facciamo l'amore. Certo, c'è sempre del sentimento ma così è...
così è vero amore... ed io gli appartengo.
È
il mio luogo. Ed io sono suo.
La
mia casa.
Sento
che posso farlo andare bene, sento che andrà bene, sento che sarà
perfetto.
Sento
che... bè, Chester, non dire stronzate. Forse andrà di merda lo
stesso ma per ora è tutto il tuo mondo ed è perfetto così.
Cazzo,
quanto lo amo.
Fa
che non esca. Fa che non esca mai. Mai.
Quando
m'inonda poco dopo faccio la stessa cosa, mi sporco ma non ha
importanza, il calore mi brucia come faceva prima la sua lingua ed è
lo stesso che ho dentro, il suo.
La
testa è sfasciata, non ce la faccio a tornare... non ci riesco... se
devo morire voglio morire così. Con lui dentro.
Gli
appartengo.
Sono
solo suo.
Non
potrò mai essere di nessun altro.
Quando
mi sveglio è l'alba, tendo a dormire sempre poco.
Sono
raggomitolato su di lui e mi tiene protettivo, i nostri anelli
brillano vicini ed io sorrido. È davvero dolcissimo quando dorme ed
io sono fottutamente svenevole.
Bè,
non ci posso fare niente, sono solo dannatamente innamorato, che male
c'è?
Sto
a guardarlo alla penombra della stanza che ci siamo presi e potrei
passare così il resto della mia vita.
Sono
suo e lo sarò per sempre, qualunque cosa succeda da ora in poi, sia
che duri sia che non duri. Io sarò sempre suo lo stesso.
Assolutamente.
Lo
amo ed anche se fatica a dirmelo e a lasciarsi completamente andare
ieri me l'ha detto. Forse non me lo dirà più o me lo dirà poco ma
io lo posso dire per lui, io lo posso dire al suo posto. Ed un giorno
me lo ripeterà ogni giorno, ogni ora.
Mi
basta che stia con me, mi basta questo.
Io
voglio stare bene, da oggi, bene davvero. Basta dolore, basta
ricordare il male per digerirlo. Basta stare male.
Mi
alzo con la musica nella testa, quella di quando facevamo l'amore
prima, e piano cerco fra le nostre cose. Lui se le porta sempre con
sé, carta e penna!
Infatti
il suo fedele blocco è qua.
Lo
prendo e mi accuccio per terra, mi metto in posizione strategica,
steso e raggomitolato in un fascio di luce esterna. Il sole sta
sorgendo.
Avvicino
il viso al foglio e scrivo.
Ne
ho bisogno, se non lo faccio mi sfuggirà tutto ed io devo
testimoniare che voglio stare bene. Che mi impegno per questo. Perchè
ho trovato un luogo a cui appartenere.
'Quando questo è
iniziato
Io non avevo niente da dire
e mi ero perso nel nulla
che c'era dentro di me
ero confuso
E io vivo per cercare di
capire, ma non sono l'unica persona con queste cose in mente
dentro
di me
Ma tutto ciò che possono vedere sono le parole rivelate
è
l'unica cosa vera che mi è rimasta da provare
niente da perdere
Sono bloccato, depresso e solo
e la colpa è dentro di me, la
colpa è dentro di me
io voglio guarire, voglio provare
sensazioni, quello che pensavo non era mai la realtà
voglio
lasciare andar via il dolore che ho provato fino proprio ad adesso
cancellare tutto il dolore
io voglio guarire, voglio provare
sensazioni, sentirmi vicino a qualcosa di vero
voglio trovare
qualcosa che ho voluto fino adesso
qualche luogo a cui
appartenere
e non ho niente da dire, non posso credere di non
essere caduto in basso proprio di faccia
ero confuso
guardo
da ogni parte solo per scoprire
che non è proprio come mi ero
immaginato
ma cosa sono io?
Cos'ho io? solo negatività?
perchè io non riesco a giustificare il modo in cui tutti mi
guardano
niente da perdere
niente da guadagnare,
e la
colpa è dentro di me, la colpa è dentro di me
io voglio
guarire, voglio provare sensazioni, quello che pensavo non era mai la
realtà
voglio lasciare andar via il dolore che ho provato fino
adesso
cancellare proprio tutto il dolore
io voglio guarire,
voglio provare sensazioni, sentirmi vicino a qualcosa di vero
voglio
trovare qualcosa che ho voluto fino adesso
qualche luogo a cui
appartenere
non conoscerò mai me stesso finchè non proverò a
farlo da solo
perchè io non proverò mai niente altro, finchè
le mie ferite non saranno guarite
non sarò mai qualcosa fino a
che non cambierò questa situazione
cambierò, io oggi troverò
me stesso
voglio guarire, voglio provare sensazioni, quello che
pensavo non era mai la realtà
voglio lasciare andar via il
dolore che ho provato fino adesso
cancellare proprio tutto il
dolore
voglio guarire, voglio provare sensazioni, sentirmi vicino
a qualcosa di vero
voglio trovare qualcosa che ho voluto fino
adesso
qualche luogo a cui appartenere'
Aggiungerei
volentieri che amo Mike e che è lui la mia casa, mi dichiarerei al
mondo e lascerei Samantah per sposarmi davvero con lui davanti a
tutti, ma alla fine è meglio così.
Lei
come Anna ci permettono di poter stare insieme in questo modo,
serenamente, e viverci relativamente bene. Se non ci fossero sarebbe
l'inferno, tutti ci farebbero domande, capirebbero subito, ci
giudicherebbero e lui si sentirebbe male. Io sono abituato a vivere
così ma lui no e non se lo merita. Non è un bel vivere.
Però
so che è pesante ingannare Anna e so anche che non ce la farà per
sempre. Non sarebbe Mike se ci riuscisse tanto facilmente e per
sempre. So che prima o poi qualcosa cambierà, per questo resisto
quanto posso e me lo tengo stretto. Strettissimo.
Posso
amare la vita solo quando lui è con me ed è solo mio, interamente
mio. Ma questo viaggio è un sogno e so che quando torneremo fra la
fottuta civiltà del cazzo tutto cambierà. Passavano le nostre
canzoni alla radio, è fottutamente bello ma questo vuol dire che
inizierà in qualche modo la nostra vita pubblica e non abbiamo
proprio idea di cosa significhi, merda, non l'abbiamo. Mi affaccio al
letto, appoggio il mento alle braccia incrociate e lo guardo ancora
dormire, è rivolto verso di me, tutto ricurvo. È quasi un bambino e
so che anche io lo sono. Siamo giovani, è presto per tutto e siamo
già qua ad affrontare cose fottutamente difficili e complicate. Non
so se ce la faremo perchè non ho davvero idea di che cosa
aspettarci, so solo che potrebbe essere il mondo ed una rivoluzione
totale oppure niente ed il fallimento più totale.
Ma
siamo qua, al punto di svolta, e dobbiamo assolutamente darci da fare
ed essere pronti in qualche modo a quel tutto o a quel niente. Anche
se non potremmo mai esserlo davvero, è impossibile.
Potrebbe
essere il paradiso o l'inferno e non so cosa sperare. Se nel paradiso
noi realizziamo i nostri sogni e diventiamo famosi facendo musica
dobbiamo sacrificare le nostre vite private, vite che non saranno più
private, forse non sarà più un vero paradiso.
Ma
quali sono i confini?
Dove
vivremo?
Cosa
sarà?
Mai
come ora il domani è stato più nero ed incerto, però sono felice
anche se so che è facile esserlo così, dopo aver scopato con lui ed
esserci scambiati queste promesse con gli anelli e tutte queste cose
romantiche... è facile esserlo ora. Mi sfido ad esserlo domani,
quando torneremo dagli altri e parleremo coi discografici... cosa
sarà?
Ho
un po' paura, non lo nascondo. Perchè non so se lui è pronto. E so
che sarà un vero casino.
Però
ora posso essere ancora felice per qualche ora, bearmi di lui che è
solo mio e accoccolarmi sul letto accanto al suo corpo caldo. Mi alzo
e mi infilo sotto le coperte adagiando le labbra sulla sua spalla.
Lui sussulta e si gira abbracciandomi nel dormiveglia.
Posso
stare ancora qualche ora così senza pensare a niente altro ed
illudermi che siamo solo io e lui, due persone insignificanti che
possono fare quello che vogliono perchè nessuno le caga e le
conosce.
Siamo
solo io e te, Mike. Non esiste nessuno. Non c'è nessuno. Siamo solo
noi due e tutto è perfetto, come lo vorremmo.
Sempre
con gli occhi chiusi mi cerca il viso, me lo trova e incurvando le
labbra in un sorriso tenero mi accarezza fino a trovare le mie.
Allora io chiudo gli occhi e mi rilasso tornando ad un sonno sereno.
Ora
va tutto bene.
Ora
è ancora tutto perfetto.”
“Il
sogno che interrompe il mio sonno è Anna.
Non
mi sveglio per niente bene e sospiro subito appena apro gli occhi.
Stringo le labbra in segno di disapprovazione e alzo la mano
guardandomi l'anello.
Questa
volta o lei o Chester, è il momento di decidere e siccome ho appena
preso questo anello mi sembra ovvio qual è la scelta.
Che
poi alla fin fine quello che provo non so se sia già amore, eh? Però
sono innamorato, io penso siano due cose diverse.
L'innamoramento
è la strada per l'amore. Chester mi ama, lo so, ma io sono
innamorato.
In
ogni caso non lo sono di Anna e su questo non ci piove.
La
considero la mia migliore amica, per lei provo un affetto fortissimo
e l'aiuterò sempre quando avrà bisogno ma a questo punto è proprio
stupido stare con lei, la sto ingannando.
Finchè
si trattava di una cosa momentanea di cui non ero sicuro era un conto
ma ora oltre che va avanti da molto ed io stesso non riesco a porvi
una fine nonostante ragionando capisca che sarebbe meglio, ne sono
innamorato.
Non
posso continuare così, lei non se lo merita.
-
Che faccia pensierosa... - La sua voce poco roca mi fa capire che era
sveglio da un po', guardo l'ora. Sono le dieci, penso che dovevamo
partire molto prima...
Sposto
la testa verso di lui e lo vedo steso accanto che mi osserva
intensamente.
-
Da quanto sei sveglio? - Chester alza le spalle.
-
Un po'... - Saranno ore... lo vedi? Come farei? Anche se non provassi
nulla... come farei a lasciarlo?
E
comunque ne sono dannatamente innamorato e non poso negarlo!
-
Dovevamo muoverci prima... - Mormoro piano scacciando l'idea di
parlarne ora. Di Anna cioè. Ieri ha avuto una giornata intensa e non
so come prenderebbe la notizia che voglio lasciarla...
-A
cosa pensavi? Perchè eri così cupo? - Figurati se posso
nasconderglielo. Stringo le labbra. Tanto... o presto o tardi... ho
sempre pensato che se con Chez fosse andata male Anna sarebbe stata
l'unica donna della mia vita, l'unica persona con cui sarei potuto
stare... ma più va avanti e più mi rendo conto che non potrò mai
lasciarlo, non davvero. Certo, litighiamo spesso, spesso lo pianto ma
poi torno.
Torno
sempre, presto o tardi. Non sono capace di lasciarlo davvero.
A
questo punto tanto vale chiudere con Anna, quello che sto facendo è
ignobile, tenere quella strada aperta solo per essere sicuro di avere
una via sicura da percorrere dove rifugiarmi se quella che sto
facendo ora crolla.
-
Ho sognato Anna. - Chester si tira su sui gomiti, è ancora nudo come
me. Ha uno sguardo attento, si aspetta qualcosa che non gli piace.
Ogni volta che la nomino è così, come quando si tira in ballo Sam.
-
E? - E' già sulla difensiva. Sospiro e mi giro sul fianco per
guardarlo meglio, lui è tutto storto e a pancia in giù, segno che
si era davvero alzato. Non so da dove cominciare ma forse è giusto
farlo ora che siamo ancora in viaggio.
-
E' da molto che ci penso, da quanto è iniziata questa cosa con te. È
un pensiero fisso che mi consuma e di giorno in giorno, quando la
vedo e la sento è come aprire una ferita. È come se mi spezzassi
sempre. Se andassi in pezzi. In lei vedo tutto quello che sto
sbagliando, vedo il mostro che sono. - Chester si sposta e si tira
su, piega le gambe sotto di sé e corruga le sopracciglia
contrariato. Non gli piace quando faccio questi discorsi e finisce
che ci lasciamo ogni volta che inizio.
-
Dai Mike, lo sai che non è così! Bisogna considerare molte cose! Ed
il bene che fai a me? Guarda che se non avessi fatto quello che hai
fatto io mi sarei ucciso prima o poi, sarei tornato a farmi e prima o
poi mi sarei ficcato in vena una dose massiccia perchè ho sempre
detto che se riprendevo a farmi mi ammazzavo! Insomma, tu non puoi
capire il bene che mi hai fatto! Certo, non sarà corretto verso Anna
ma sei giusto verso di me, non ti basta? E poi quello che vuoi tu?
Quello che è giusto per te non conta? -
Sospiro
ancora, Chester dice sempre queste cose.
-
Tu pari sempre lì! Dai per scontato che se noi siamo felici e ci
amiamo possiamo ferire gli altri! Non va bene così, io soffro nel
prendere in giro gli altri! Non le sopporto queste cose! - Mi alzo
anche io, il tono sostenuto da parte di entrambi, penso fosse
inevitabile però che palle. Il giorno dopo del nostro impegno.
Stringe le labbra furioso.
-
Io sono qui in questa stanza solo per te, Mike! Sono salvo per merito
tuo, lo capisci? - Batte su questo tasto dandomi più meriti di
quanto penso di avere.
Io
gesticolo e ribadisco quello che dico sempre:
-
Sono l'unico che combatte senza scegliere per cosa e da che parte
stare? Mi ritrovo a lottare sempre fra qualcosa. Integrità e
piacere, volere e dovere, giusto e sbagliato! Io non voglio fare
queste letto ma alla fine mi ci trovo dentro. Perchè sono solo io ad
essere confuso? Non dovrebbe essere normale? - Chester è un nervo,
di nuovo, stringe i pugni e respira a fatica, pesantemente. Non va
bene così, non va per niente bene. Esploderà. Finirà come sempre
proprio oggi? Non voglio. Non è lui che voglio lasciare...
-
Io non sono uno che capisce per cosa vale la pena combattere o perchè
cazzo devo urlare. Lo faccio e basta, combatto e urlo! Istigo anche,
non so perchè cazzo lo faccio, lo faccio e basta! Non mi sono mai
fatto queste domande, niente caos, non so fra cosa combatto, non
considero il giusto e... e quelle puttanate là! Vivo per me stesso,
punto! Provo a sopravvivere! E spesso dico anche cose che non voglio
dire perchè non penso, dico e basta! So che sbaglio sempre però è
la mia abitudine, io vivo così, lo faccio dalla nascita... e... e
con questo anello... con questa promessa... - si spegne dall'urlare,
smette di agitarsi, si spompa e si rilassa, apre la mano con l'anello
e se la guarda amareggiato. - ho provato a liberarmi di questa
abitudine di vivere senza sapere per cosa e per chi... -
Gli
prendo la mano che si guarda e allaccio le dita alle mie, gli anelli
tintinnano uguali.
-
Aggrappati alla mia cura... - Me lo dice sempre. Sono la sua cura. Ma
quanto una cura deve essere somministrata? Il punto è che era
cominciata così ma non mi sono mai sentito una cura. Io...
semplicemente non posso fare a meno di lui quanto lui di me, tutto
qua.
Stringe
a sua volta come se si aggrappasse davvero alla sua cura. Allora mi
appoggio con l'altra mano libera al materasso e mi chino verso di
lui, piego la testa e aspetto che alzi il viso verso di me. Quando lo
fa sembra piccolo e timido, non lo è ma quando è così è sé
stesso. È fragile.
-
Ti voglio troppo bene, Chester. Non voglio lasciarti, però queste
sono le ragioni per cui io voglio lasciare Anna. - Resta in silenzio,
mi fissa corrugato e perplesso, come se non capisse e continua a non
dire e a non fare niente. Aspetto che faccia qualcosa prima di
baciarlo, non capisco se sia felice, shockato o in disaccordo. Che
reazione è?
Però
sai... questa volta voglio chiudere bene a chiave la porta dietro di
me in modo da non avere la tentazione di riaprirla.
-
Fin'ora ho vissuto questa relazione con te stando con lei per avere
un rifugio dove andare se le cose con te sarebbero andate male. Ma
ora voglio chiudere la porta con lei per non avere nessuna
tentazione. Capisci? Perchè così non avrò più una lotta da fare
fra... giusto e sbagliato... morale e desiderio... non avrò più
battaglie da fare se chiudo questa porta, se lascio Anna avrò solo
una strada, giusta o sbagliata che sia sarà quella. Niente più
lotte. Non ho altra scelta che questa se voglio impegnarmi davvero in
questa storia con te. E ieri con questo anello te l'ho promesso, no?
- Trattengo il fiato e lui con me. Non dice niente ma mi fissa
sconvolto. Parla dannazione, così fa molto più male, devo avere il
tuo sostegno o non ce la posso fare. Per me lasciare Anna è un
suicidio, è difficilissimo... ma se voglio impegnarmi con te, Chez,
non ho scelta.
Ma
sta zitto e non dice niente, forse non l'ha capito.
Aspetta
che lo ripeto meglio. Mi sistemo con le gambe sotto di me, gli prendo
il viso fra le mani e con forza mi faccio guardare, aveva distolto lo
sguardo.
Eccolo,
ce l'ho.
-
Lo dipingerò sulle pareti, farò i manifesti se necessario. Voglio
stare con te e basta. E lascio Anna perchè sono l'unico in colpa,
quindi non lotterò mai più. Questo è come finisce. Io starò con
te e basta. -
Chester
allora, con le lacrime agli occhi di nuovo, mi bacia e mi abbraccia
di slancio. Non apre la bocca, sta solo con la sua sulla mia premuto
fino a farmi male. Gli occhi stretti, senza fiato.
L'abbraccio
anche io e riesco ad allentare la presa finchè le labbra sono libere
di sorridere.
-
Penso che tu sia contento... - Chester annuisce.
-
Lascio anche io Sam. - Allora lo fermo e lo prendo per il viso.
-
Hai promesso di aiutarla, è giusto dopo quello che lei ha fatto per
te in quel periodo, lo sai. Lei ha sacrificato la sua vita per un tuo
capriccio e poi... è finita così... insomma, aiutala e poi fa
quello che vuoi. - Chester alza le spalle.
-
A me non fotte stare con lei e con te insieme, è a te che fotte...
volevo farti felice. Dici sempre che lei ti disturba... - Sorrido. Lo
dico in quanto lei è tua moglie, testone! Lui questo discorso non
l'ha mai capito, ora lo vuole fare perchè lo faccio io... però è
sensato voler ricambiare quello che lei ha fatto per lui prima.
Sospiro
e lo guardo, è contento come un bambino, non gli importa di cosa
deve fare con Samantah, è felice che lascio Anna per lui e non gli
interessa niente. Ha capito cosa significa per me lasciare Anna. È
fantastico.
Io
non so, penso che non potrebbe essere più perfetto.
Allora
lo bacio e sigillo tutto, una promessa è una promessa. La lascerò.
Questo
non pensavo potesse succedere.
-
Mike tu sai cosa significa? Hai pensato precisamente a tutte le
conseguenze nella sua globalità? - Cazzo, da quando Brad parla
tanto?
Ho
voluto dirlo prima a Brad e Rob, gli unici che sanno bene tutto. Non
ho ancora lasciato Anna ma sto per farlo, siccome è la cosa più
dura che devo fare volevo il loro sostegno e sebbene Rob me l'abbia
dato, Brad mi riporta sulla Terra bruscamente. Come sempre.
-
Cosa vuoi dire? - Dico piano giocando con l'anello che gli ho fatto
vedere.
Brad
sospira, non è contento della parte che sta facendo ma sa che uno la
deve fare.
-
Ormai ci siamo lanciati nella musica, dobbiamo decidere la nostra
immagine, so che è una cosa che non ti è mai importata e nemmeno a
me. A nessuno importa ma non siamo indipendenti, abbiamo un contratto
da rispettare, non possiamo ancora fare quello che ci pare. - Corrugo
la fronte, che diavolo sta dicendo?
-
Cosa cazzo c'entra questo? Lo so bene, ma mica mi vesto da nazista! -
Alza
le mani come per dire 'datti una svegliata' .
-
Mike da oggi noi siamo personaggi pubblici, non siete solo tu e lui,
come pensi che prenda la gente due cantanti dello stesso gruppo,
single, che hanno lasciato le rispettive compagne e che vanno sempre
in giro con lo stesso anello? -
Mi
alzo nervoso, non mi sono mai sentito così parlando con lui. Ho
dentro come una bomba pronta ad esplodere. Cazzo, tremo!
-
Non lo terremo insieme e non lo sfoggeremo, non è una cosa che
ostenteremo, staremo attenti, che cazzo dici! -
-
Ma si vede che siete molto affiatati, da fuori salta all'occhio
immediatamente! -
-
Ma siamo amici, cosa c'entra! -
-
Anche io e lui siamo amici, o tu e Rob... o tu e Joe, guarda! Ma non
fate così! Non c'è la stessa cosa, si vede, ti dico, che fra voi
c'è qualcosa. E lui è espansivo e possessivo con te, ha la mania di
abbracciarti, toccarti, palparti! Tu te lo baci sempre in pubblico...
sono cose a cui non rinuncerete mai! Si capirà subito che state
insieme! Alla gente i gay non piacciono, saremmo finiti prima ancora
di iniziare! - Ora voglio picchiarlo. Non so perchè ma voglio
seriamente picchiarlo.
Dio,
non ho mai voluto tanto dare un pugno a qualcuno come in questo
momento.
-
E COSA DIAVOLO C'ENTRANO ANNA E SAM? - Grido furibondo. Rob si alza
subito e Brad, respirando pesantemente per controllarsi, risponde
piano ma incisivo.
-
Se vi sposate ed avete famiglia nessuno si mette a pensare che il
rapporto che avete è... bè, quello che sembra, quello che è! Vi
serve una copertura slida e mi dispiace essere sempre il cinico del
gruppo ma se vuoi capra e cavoli questo è l'unico modo! Tu vuoi
l'amore vero ed è giusto così ma non dichiararti e nasconditi, sta
al sicuro dietro un matrimonio fasullo e così avrai il tuo amore pur
essendo un cantante ed un personaggio pubblico. Avrai la tua
carriera. Tutti l'avremo! Mike, non sei solo, non puoi decidere come
se noi non esistessimo. L'agente ha appena chiamato, ha detto che le
vendite del CD stanno salendo alle stelle, stiamo organizzando il
primo video e i concerti... cazzo, lo capisci che ci stiamo
lanciando? Se eri un signor nessuno ti davo la benedizione ma nel
momento in cui la gente capirà che siete gay e state insieme
coleremo a picco! Siamo nel 2000 ma cosa credi, che siano avanzati?
Anzi, tutto l'opposto! I gay sono comici, per gli altri! - stringo le
mani a pugno e lo fisso come se fosse un mostro ma non ho più voglia
di picchiarlo, solo di gridare.
Perchè
cazzo ha ragione.
E
non posso decidere nell'impulso del mio amore per Chester, non siamo
soli.
È
esattamente per questo che un anno fa io non volevo cominciare. Porca
puttana. Perchè prevedevo cosa sarebbe successo in questo momento.
Ora
mi devo tenere Anna ed anzi magari la devo anche sposare... e
dobbiamo fare dei figli per convincere tutti che non siamo gay ma
solo uomini di famiglia normalissimi. E che io e Chez siamo solo
amici!
-
Fanculo! - Ruggisco fra i denti.
Dopo
di questo do un calcio al divano e me ne vado sbattendo la porta.
Voglio rompere qualcosa, gridare, spaccare, uccidermi che cazzo!
Non
può essere così! Dio, non può! Io gliel'ho promesso, l'ho fatto
piangere, era felice! Io lo volevo, lo volevo davvero e lo voglio
ancora!
Non
ho mai voluto niente più di ora!
Cazzo,
cazzo, cazzo!
Non
ce la farò a fare una doppia vita, mi chiedono troppo, io oggi ero
pronto a farne una ed onesta, coerente con me stesso, non giusta per
la massa ma era quella che volevo.
Mi
strofino il viso salendo le scale per andare in casa mia e Rob mi
avvolge da dietro stringendomi, vede che non cammino più, mi giro e
mi lascio andare.
Da
quanto non piangevo così?
Sarà
un disastro... e lo ferirò ancora... Dio, non voglio ferirlo... e
infrangere l'ennesima promessa... non voglio... ti prego...”
[LOST IN THE
ECHO
PERSO
NELL'ECO
Tu
eri quella ragione
Non
ce ne sarà mai nessun'altra no
L'ho
seguita così rapito
Così
condizionato che mai avrei potuto mollare
Poi
il dolore quindi il malessere
Poi
lo shock quando me l'hai ritorto contro
Così
vuoto così nervoso
Così
spaventato da non riuscire a capire
Che
nessuno avrebbe mai potuto
Trattenermi
o fermarmi Freno me stesso
Controlla
la reputazione già tu conosci bene la mia
Dimentica
il resto lascia che conoscano il mio inferno
Ora
come allora la mia anima non è ancora venduta
Conservo
il rispetto i migliori sono caduti
Lascia
che gli altri raccontino la storia
In
cui ero lì che dicevo...
In
queste promesse infrante giù nel profondo
Ogni
parola si perde nell'eco
Allora
un'ultima menzogna Ho capito
Questa
volta finalmente ti lascio
Andare
Metti
alla prova la mia determinazione metti alla prova il mio cuore
Lascia
che ti dica come le probabilità siano sempre più favorevoli
Tutti
voi scegliete la via più difficile io mi faccio furbo
Com'è
che sta andando a voi là dietro, huh?
Ho
visto quella frustrazione
Attraversata,
perduta ed ho detto no
E
sono tornato indietro per niente scosso
Delusione,
vissuta e lasciata andare
Allora
puoi lasciare che si sappia
Io
non esito, me la cavo da solo
Non
posso essere rappresentato non posso essere clonato
Non
posso prendere il Do bemolle non è il mio tono
Non
posso ritirarmi, sono arrivato troppo lontano
Fermami
ed ammira le mie cicatrici
Lascia
che le campane suonino ovunque siano
Perchè
ero lì che dicevo...
No
Puoi dire a tutti adesso
Non
faccio marcia indietro non abbandono
Non
mi piego e non mi inchino
Non
do di spalle non so come si fa
Non
mi importa dove siano i nemici
Non
posso essere fermato tutto ciò che so è fare del mio meglio
Non
dimenticherò come sono arrivato così lontano
Per
ogni volta che dicevo...
In
queste promesse infrante giù nel profondo
Ogni
parola si perde nell'eco
Allora
un'ultima menzogna Ho capito
Questa
volta finalmente ti lascio
Andare
]
_____________________________________________________________
Per
chi non sa...
HT
li ha portati subito al successo, un successo mai visto e
praticamente immediato.
È
vero, fra l'altro, che le case discografiche impongono una serie di
regole al gruppo, specie se esordienti. Decidono loro l'immagine da
proporre, lo stie, il look ed il genere di fama che devono avere,
quindi vietano molte cose e li controllano parecchio. Non hanno la
libertà che si pensa. Soprattutto quando si fa un nuovo album e si
vuole cambiare genere, se la Casa non è d'accordo non possono a meno
che non recidano il contratto e non lo facciano in proprio.
In
quel periodo purtroppo la situazione coi gay era quella descritta da
Brad. Ora va meglio ma non è proprio al top, i bigotti esistono
ancora e lo sappiamo bene visto il recente suicidio di un ragazzo gay
che veniva deriso per la sua sessualità.
PS: evitate gli insulti che tanto è solo una fic!