CAPITOLO XLV:
UNA FIGURA INSENSIBILE

E' un sogno fottutamente dolce quello che mi sveglia, il torpore è il paradiso fino a che il suo viso rimane nella mente, dietro le palpebre. Poi le apro e nella penombra della camera mi volto verso il letto vuoto.
Sam è andata a lavorare e qua con me non c'è lui.
Sospiro insofferente e volto il viso verso il cuscino.
Niente ferma mai tutti questi pensieri e il dolore attaccati a loro.
Quanti mesi abbiamo passato insieme come una coppia?
Non molto attenti in effetti... ma abbiamo fatto quello che ci pareva e sembrava sempre più che non gli importasse essere scoperti, mano a mano che andavamo avanti era sempre meglio... fino a che è stato lui a dire di voler lasciare Anna. È stato il paradiso. È stato fantastico.
E quella promessa. Allungo la mano alla cieca sul comodino, apro il cassetto e prendo il mio portafoglio, lo trascino sotto le lenzuola e lo apro per tirare fuori dalle monete il suo anello. Il nostro. Li ho scelti io pensando ai suoi gusti.
Me lo porto alle labbra e sto così, raggomitolato alla ricerca di un po' di calore. Calore che non mi viene perchè non ce l'ho dentro.
Giorni felici con lui, mi ci sono abituato troppo... a volte mi chiedo perché sta succedendo. Non capisco davvero, ho espiato le mie colpe, ho passato una vita infernale e poi con lui finalmente andava tutto bene... era... era così bello... così pulito... io finalmente sorridevo, mi volevo bene...
ora che non stiamo insieme la carriera sta decollando, è fantastico... ci sono le date fissate, cominceremo a suonare, le vendite sono davvero pazzesche per essere un primo album e le radio ci passano di continuo. Ma è come se niente di quello che posso fare mi possa distrarre. Sono sempre qua a pensare a come mi sono pugnalato di nuovo alle spalle.
Deve essere colpa mia. Deve. Mike ha fatto a modo mio in questi mesi, mi è stato vicino come lo imploravo e mi ha amato anche senza dirmelo e so che si è innamorato... è stato così bello... quindi se ora siamo così è colpa mia.
Lui voleva vivere entrambe le cose, stare con me e sposare Anna per il discorso dell'immagine della carriera. È una cosa che non gli andava giù e nemmeno a me ma gli altri hanno paura che ci scoprano e che tutto finisca proprio ora che sta andando così bene. Sono terrorizzati che per una stupidaggine simile poi vada tutto in merda e Mike pensa troppo a loro. Anche in questo periodo con me, ci si è messo ed ha tradito Anna andando contro i suoi stessi principi perchè ha capito che avevo davvero bisogno di lui. È fottutamente diverso. Lui non ha mai fatto niente per sé.
Però so che avrebbe voluto continuare a vivere questa cosa con me... ma ho dovuto porre io fine alla nostra relazione perché dalle infinite parole che ho potuto dire e sentire su questo argomento con lui, ho capito che non sarebbe capace di vivere in eterno così. Stare con me e sposare Anna. La stava per lasciare, cazzo. Lo capisci?
Lui è stato con me perchè ho messo in mostra tutto il dolore che mi aveva dato Mike in quel periodo che mi lasciava di continuo e mi scopava. Io lo provocavo per farmi scopare fino a distruggermi per lui, fino ad implorarlo di stare con me perchè non ce la faceva da solo, perchè sapevo che lui era la mia salvezza.
Ma non ho capito che invece di liberarmi ho preso quel che odiavo e ne ho fatto una parte di me ed ora non se ne va via.

Pensavo che Mike mi avrebbe tolto il dolore e resuscitato ma lo dovevo sapere che non sarebbe potuta durare per sempre, lui lo diceva che se col gruppo andava bene le cose si sarebbero complicate, non tutti sono disposti a vivere certi rischi, la realtà è questa.
E così ho insistito, ci sono stato lo stesso, l'ho avuta vinta ed ora sono nella merda, ancora.
Cazzo, ho sempre odiato implorare e fare pietà, ho fatto solo pietà a Mike... mi ha accontentato per questo. Sono diventato ciò che odiavo.
Ma mi ha amato davvero, ne sono certo. Non mi ha detto molto che mi amava ma io lo sapevo ed ora è diventato una parte di me, sarà sempre qui... Mike è la mia paura, la paura che senza io posso morire. Non riesco a separarmi da lui. Cedendo una parte di me, la più intima, a lui ho lasciato che io diventassi lui. Ora siamo un tutt'uno per tutte le volte che abbiamo fatto l'amore... e ci siamo amati... non riesco più a separarmi da quella parte di lui che ora sta in me, è radicata, è cresciuta... non riesco a liberarmene. Non ce la faccio.
Il telefono squilla e mi riscuoto come se ci fosse stato uno sparo, lo prendo in fretta e con frenesia convinto che possa essere lui ma poi mi deludo nel vedere che non è... Rob. Se non è Mike è Rob che mi chiama, gli altri non li sento se non lo stretto necessario. Non è che ci abbia litigato, a parte con Brad, ma evidentemente la pensano come lui. Rob no.

- Ehi ti ho svegliato? - La voce gentile, ha paura di disturbarmi.
- No... - mormoro piano. L'anello è tornato sul mio dito, l'anulare sinistro.
- Mike... per caso è lì con te? - Esita, è una domanda che vale un casino e con amarezza capisco perchè me lo chiede. Ne ha il terrore o lo spera? Non lo capisco ma non me ne fotte.
- No... perchè? - Al mattino se fosse con me significherebbe che ci siamo rimessi insieme. Penso che lo sperasse.
- Non lo trovo e non risponde al telefono. A casa non c'è, nei soliti posti nemmeno e con i primi concerti alle porte ci sono delle cose da vedere e... - Sono cose di Brad, queste, non sue. Lui è solo preoccupato per lui che non lo trova e sperava fosse con me.
So che non era d'accordo che ci lasciassimo, ma ha capito... ha capito che non possiamo, cioè io potrei ma per Mike quel tipo di vita diventerebbe troppo brutta e per la prima volta ho fatto io qualcosa per lui.
- Non so dov'è, l'ho visto alle prove con voi e basta. - Chiudo, non gli dico di dirmi dove sia, non gli dico se serve una mano, non dico niente.
Butto il telefono più in là seccato e sbuffo strofinandomi il viso assonnato e stralunato.
Sentendo il tuo nome i ricordi riaffiorano di nuovo, come sempre... non c'è una volta in cui, da solo e lucido, non ci pensi.
Ricordo quando è iniziato... c'è stata subito la scintilla, sei subito stato attratto da me. È stata un'attrazione così forte che ti sei reso conto di avere tendenze. Forse si concentrano tutte su di me. Io posso scopare con altri ragazzi, lui non lo so...
Ti ho visto in ogni pensiero che avevo, non riuscivo a smettere di averti in testa. Qualunque cosa facessi eri tu in qualche salsa, le parole che immaginavo potevi dirmi, le tue risa, i tuoi scherzi, le tue manie... e poi i pensieri lentamente hanno trovato le parole attaccate ad essi e sapevo che mentre scappavano via mi stavo affidando a loro. Quando mi sono aperto, quando ho dato voce a ciò che provavo, voce vera, quando ti ho detto tutto ciò che avevo vissuto, cosa speravo, cosa sentivo, come stavo... cercavo di scappare dai sentimenti, dall'amore, e buttavo tutto sul sesso e sul volgare ma la verità era che sapevo mi sarei innamorato, lo sapevo da subito. Perchè lui è la mia persona e quando la incontri ti penetra come niente mai, immediatamente. Puoi contrastare la cosa per paura o perchè sei coglione ma lo provi, lo capisci.
E ogni giorno mi pento di aver detto quelle cose, di essermi aperto a te, di aver detto che vivevo per te, che non poteva stare senza, che ne avevo bisogno.
Perché ora vedo che ho preso quel che odiavo, la debolezza in cambio del mio orgoglio, e ne ho fatto una parte di me. Ora resterò debole per sempre. Per sempre. Non se ne andrà mai via, cazzo.

Mike dalla mia testa, dal mio cuore, dalla mia anima.
Vorrei poter gridare arrabbiato con lui come le altre volte quando mi lasciava indeciso, ma non c'è più rabbia perchè so che lui mi ama, che non ha scelto lui di lasciarmi, che lui vorrebbe stare con me.
E non posso gridargli di andarsene e ridarmi il mio spazio.
Dovrebbe solo andarsene... lui ed i suoi ricordi... tutto si riduce a questo. Alle mille cose fatte insieme in poco tempo e a ciò che è diventato.
Ho tenuto tutto dentro ma vorrei solo riuscire a dirglielo a farglielo sapere che l'ho lasciato andare e quindi se ne deve andare da dentro di me, ridarmi il mio spazio. Andarsene. Perchè l'ho lasciato andare e mi deve piantare. Ma non se ne va.
È ficcato fottutamente bene in me ed io non so cosa fare. Non posso toglierlo.
È diventato parte di me, io sono lui e lui è me, ormai non lo posso più togliere.
Devo estirparlo in qualche modo, devo, devo, cazzo.

Come faccio?
Non posso dormire e sognarlo, svegliarmi e pensare a lui, uscire e vederlo e morire nel cantare con lui, nel sentire la sua voce che parla con me. Non posso tornare a casa con la voglia di andare da lui e morire dentro di lui, mangiarlo di baci fino a non averne più... e non posso, per il dovere di contrastare questo fottuto desiderio del cazzo, finire per bere, fumare o scopare Sam.
Non mi basta, non è un cazzo, è... è una merda farlo così. Non è nemmeno sesso fine a sé stesso, è come se mi punissi così come faccio con l'alcool ed il fumo.
Per non pensare, per stordirmi.
Il sesso e l'orgasmo mi stordisce, c'è un istante in cui sto fottutamente bene e non penso ad un cazzo.
Mi faccio lei ma un'altra persona sarebbe uguale.
Perchè penso sempre a Mike.
Chissà dov'è, ora.
Vorrei cercarlo. Scommetto che se gli scrivo io mi risponde.
Cerca di non lasciarsi andare con me ma la verità è che vorrebbe.
Vorrebbe che lo provocassi e gli saltassi addosso, freme, ci starebbe... ma non lo farò perchè questa volta sono io che so che non è giusto.
Ma non so come contrastare tutto questo se non nel modo in cui faccio.
Mi alzo dal letto e mi metto sotto la doccia.
Cosa starà facendo?
Dove sarà scappato?
E se se ne fosse andato davvero stufo di tutto?
Per un istante il pensiero mi ferma sotto l'acqua calda.
Potrebbe averlo fatto, sarebbe da lui, ma verrebbe a prendermi.
Esco dalla doccia veloce e torno in camera, prendo il telefono e vedo che non mi ha comunque chiamato.
Cazzo, non posso... non posso proprio... vorrei chiamarlo e sapere cosa fa ma non posso, lui mi risponderebbe, mi direbbe dov'è ed io andrei e parleremmo e piangeremmo e scoperemmo... devo stargli lontano se non è per lavoro. Non lo devo vedere da solo.
Non posso fargli fare questa vita per sempre.
Vuole un equilibrio, diceva... si è isolato per trovare un modo per esserlo. Non capisce che non esiste perchè ci amiamo?
Non esiste una soluzione, una via di uscita. Non c'è un cazzo, solo resistere e morire.
O stordirsi come stronzi.
Prendo una sigaretta e me l'accendo mentre accarezzo l'anello col pollice facendolo girare sull'anulare.
Vivrò per sempre per lui, nella merda o nella felicità. Nel bene o nel male, nella gioia o nel dolore.
Ma vivrò sempre per lui perchè lui è la mia persona, è dentro di me e non se ne andrà mai. È parte di me. Non ci possiamo più separare, non veramente. Ormai è tardi per tutto.”

Il mare dovrebbe darmi pace. Sono qua da ore, non so veramente da quanto.
Ho spento il cellulare e non ho lasciato detto niente a nessuno, saranno tutti preoccupati.
È che ho visto tutti gli impegni di questo periodo, ce ne sono tantissimi col gruppo e cominceremo presto una serie di concerti in giro per il Paese e mi sono chiesto... ma con Chester come farò?
Io devo trovare un modo per stare con lui così come vogliono tutti... senza ignorarci... non possiamo ignorarci. Non possiamo lavorare insieme, cantare insieme, comporre insieme ed ignorarci, non possiamo.
Sono stanco di essere quello che loro vogliono io sia... ed abbiamo appena iniziato.
Ho capito che così non ce la posso fare. Fingere che con Chester non sia mai successo niente, sposarmi Anna ed andare avanti così... stanco di fingere... mi fa sentire così sfiduciato ancora prima di cominciare tutta quest'avventura. Dovrei avere entusiasmo, essere contento ed invece sono stufo. Non ce la posso fare se non trovo una soluzione per convivere con lui nel modo in cui vogliono gli altri. Lui ha ragione a dire che non posso stare con Anna e con lui... infatti volevo lasciare lei... ma... ma ora... ora che le cose stanno così io sono perso. Perso sotto la superficie. Mi vedo da fuori sicuro e concentrato e come sempre sereno, quello che sa cosa sta facendo e tutti si aspettano qualcosa da me, che io faccia la cosa giusta per loro, perchè Mike fa sempre la cosa giusta.
E se per una volta mollassi tutto e tutti, prendessi Chester e me ne andassi dall'altra parte del mondo a vivere con lui in anonimo?
Ripercorro con la mente il discorso avuto con Brad.
Lui ha obiettivamente ragione ma alla fine mi è uscito...
'Non so cosa tu ti stia aspettando da me, mi metti sotto pressione per essere come te, come vuoi che io sia. Vuoi che me ne freghi della morale e dei valori, che sposi Anna e che stia con Chester in modo che lei non faccia mai capire alla gente che io sono gay e sto con lui! Ma non ce la posso fare e Chester ha ragione a dire che non ne sarò mai capace! Non la posso prendere in giro, Dio, non è giusto!'
Brad ha solo detto di fare come voglio purchè io mi ricordi sempre che non vivo solo e che dalle mie scelte dipende la felicità di altre quattro persone.
Chester non è fra queste perchè sa che se io scelgo il gruppo, lui ne soffre.
Eppure... eppure anche se scelgo Chester e me ne vado con lui rinuncio alla musica ed anche Chester ne soffrirebbe perchè questo è quello che vuole fare anche lui dopotutto...
Sospiro insofferente per l'ennesima volta.
Quindi eccomi qua, catturato dalla risacca. Proprio catturato dalla risacca!
Guardo l'acqua delle onde che si infrange sul bagnasciuga con un moto perpetuo, lento e costante. Una parte finisce in una specie di enorme buco scavato da qualche bambino e lì vi rimane una pozzanghera che non si consuma mai del tutto ma non ha via d'uscita.
Ogni passo che faccio è un altro sbaglio per Chester. Qualunque cosa io faccia.
Ed onestamente mi sto proprio rompendo il cazzo di tutto questo.
È da quando l'ho conosciuto che faccio scelte sbagliate per lui... ed ora anche per gli altri. Per tutti, sempre!
Io cerco di pensare a loro e sbaglio lo stesso.
Ed ora sto diventando così insensibile da farmi paura. Sono andato via mollando tutti per provare a me stesso questa cosa. Ne sarei capace?
Una presenza silenziosa mi affianca e non ho bisogno di alzare la testa per vedere che è lui.
Solo lui poteva sapere che ero qua.
È il posto in cui l'ho portato quel giorno in cui aveva litigato furiosamente con Sam e poi mi ha raccontato tutto di sé.
La spiaggia deserta un po' lontano dalla città. Il vento soffia fresco e sono tutto intirizzito, raggomitolato sulla sabbia, le ginocchia abbracciate, il mento su di esse.
A momenti non sentirò davvero la mia pelle dal freddo che sento ma non mi muovo e lui mi si siede accanto.
- Quando Rob mi ha detto che eri sparito ho capito subito che eri qua. Sono stato un po' a pensare se venire o no, poi mi sono detto che era una prova. Vuoi vedere se riesci a mollare tutto davvero ed andartene prima di cominciare? - Perchè lui mi capisce sempre così bene?
Corrugo la fronte e fisso torvo il mare agitato, è tutto grigio intorno a me.
- Mi chiedo come faremo a convivere da amici quando invece siamo innamorati l'uno dell'altro. - Dico piano. - Io ci sarò sempre per te e tu per me anche se ci ignoreremo e fingeremo di non provare più nulla... non cambia che io volevo lasciare Anna per impegnarmi seriamente con te. Io per te ci sarò sempre, sempre... in qualunque modo, ma non potrò mai lasciarti davvero. Il punto è... come vivremo insieme dopo tutto quello che sta succedendo? Quello che dobbiamo fare. Che dobbiamo essere. Dimostrare. Tutta la responsabilità sulle spalle... dobbiamo far andare bene tutto per tutti e se capiranno qualcosa guai... ma io amo così. Amo davvero. Ed anche tu. Non siamo capaci di essere riservati e discreti, è un modo assoluto di volersi bene, comprende tutto, sempre... io sto cercando un equilibrio, un modo per vivere tutto questo che sta per arrivare. Sto cercando di capire se posso. Se ci riuscirò. Io ci sarò sempre per te ma devo capire come fare, in che modo esserci... -
Chester mi ascolta paziente, sono logorroico ma lui ascolta tutte le mie parole, i miei dubbi, i miei lamenti.
Guarda il mare davanti a noi nella stessa posizione ed alla fine parla a sua volta, cerca un modo per aiutarmi, per tirarmi fuori da questa risacca in cui sono caduto, dove non so come uscire, dove potrei rimanere per sempre.
Basta guardarmi indietro: quante volte l'ho preso e lasciato? Ed alla fine ha lasciato lui me per aiutarmi.
- Non riesco a sentire che ci sei, sono diventato così stanco, Mike... stanco di tutto questo. Sono molto più consapevole di ciò che siamo e che dobbiamo fare ed essere. Saremo dei cantanti, la gente potrebbe apprezzarci od ignorarci o peggio odiarci per ciò che faremo la prima volta che ci presenteremo loro. Ed io penso che sono stanco di essere preso e lasciato da te. Facciamo che ci lasciamo e basta. Senza tornare. È questo che sono diventato, tutto ciò che voglio fare... e poi essere più come me e meno come te. Tu mi hai cambiato tanto, mi hai fatto apprezzare il buono, il bello, il piacere ed ora non riesco a sopportare il dolore come facevo prima. Ora sono anche meno bastardo, forse. Ora soffro peggio... quindi voglio tornare ad essere come me, com'ero prima... è questa la soluzione. Cancellare tutto. Io non ti sento, non ti voglio, non ti desidero. Tu ti devi convincere della stessa cosa. Ci vedremo, canteremo insieme, comporremo insieme, scherzeremo e giocheremo insieme ma non dobbiamo stare insieme da soli senza gli altri, non dobbiamo vederci al di là degli impegni del gruppo. Non dobbiamo fare un cazzo d'altro. -
Cazzo, non respiro.
La vista si offusca, gli occhi mi bruciano e non vedo più il mare.
È così che deve essere?
Fare come niente fosse? Ignorare gli impulsi ed i sentimenti? Tutto?
Dio, non ce la posso fare, per me è impossibile una volta che provo qualcosa, una volta che mi ci arrendo, l'ho combattuto tanto ma ormai mi ci sono arreso. Non dovevo... non dovevo non dovevo non dovevo ma cazzo ormai l'ho fatto.
L'idea di fare come dice lui mi uccide... sono rigido sto male, sto malissimo...
- Non vedi che mi stai soffocando? Stai stringendo troppo forte... non ce la faccio così... Dio, non ce la faccio... perchè non posso cancellare tutto, non posso far finta di niente... è questo il punto... ho paura di perdere il controllo quando ti vedo e so che posso farlo perchè mi conosco. E tutto quello che pensavi sarei stato, il tuo salvatore, il tuo riscatto, la tua salvezza, il tuo eroe, il tuo amore... è... crollato proprio di fronte a te... - la voce si incrina, nascondo il viso fra le braccia che avvolgono le ginocchia e piango.
Non voglio che sia così.
Non voglio fingere indifferenza, essere insensibile quando lo vedo, non voglio. Non ce la posso fare e non voglio farlo.
E ogni secondo che spreco a cercare di essere così, a fingere di non essere più il tuo ragazzo, l'uomo che ti ama, è più di quanto possa sopportare... ed odio prendere un microfono in mano e cantare le canzoni che ho fatto con te se non possiamo vivere ciò che siamo.

Sto diventando insensibile ora che ci sto provando e lo sarò sempre di più se mi arrendo e se mi limiterò a questo davvero. Mi conosco. So come sarà.
Lui non resisterà, tornerà a farsi ed io... io so che potrei anche finire col fallire... la musica potrebbe andare in merda e noi aver fatto tutto questo per niente. Esserci lasciati, aver sposato persone e fatto famiglie che non vogliamo... potremmo essere diventati insensibili per la sofferenza che proviamo e tutto per niente... perchè potremmo fallire!
E so anche che sei nella mia stessa situazione. Proprio come me.

Io mi sento deluso da ciò in cui credevo, in questo grande sogno... e so che qualcuno ha deluso te e quel qualcuno sono io.
- Ti ho sempre deluso... - Mormoro poi fra le lacrime ed i singhiozzi, scuoto la schiena e continuo a piangere. Non posso arrendermi, se mi arrendessi diventerei senza cuore. Non sentirei più niente. Ed io non voglio.
Le sue braccia finalmente mi circondano la schiena ed io mi accoccolo subito contro di lui, nascondo la testa contro il suo petto e mi sistemo così riuscendo a respirare di nuovo.

- Non mi hai mai deluso, che cazzo dici. - Perchè sono stato io quello forte in tutto questo tempo, che l'ha sostenuto cercando di fare del proprio meglio un po' per tutti. Ed ora che devo pensare più agli altri che a lui perchè c'è in gioco qualcosa di enorme e serio, io sto crollando e sono quello che va sostenuto.
E lui è qua.
Perchè c'è un ricambio perfetto fra noi.
Potremo dire che non stiano più insieme e che abbiamo altre donne e che siamo normali come tutti e fare quella parte, ma la verità è che non lo saremo mai.
- Ma quante volte ti dicevo che non dovevo per tutti questi motivi e poi cedevo a te, te che ci provavi sempre in tutti i modi... e finivo a letto con te... quante volte? Ti ho preso e mollato di continuo, ti ho fatto soffrire un sacco, ti ho fatto molte promesse ed ora sono al punto in cui mi sto rendendo conto che non posso mantenerle. Non posso. Voglio andarmene... ma non posso fare nemmeno questo perchè non so fregarmi dei miei amici. E poi amo la musica, io la voglio fare. Ed anche tu. E staremmo comunque male. E non c'è una vera via d'uscita. Ma dobbiamo trovare un modo per non soffrire come cani nel vederci... senza ignorarci e far finta di nulla... -
Chester mi stringe e mi bacia dolcemente la testa, poi però lo deve dire perchè è una parte ingrata che qualcuno deve fare, ora tocca a lui.
- Non esiste un modo. Ma sapere che soffriamo allo stesso modo dovrebbe aiutarci un po'... - Stiamo in silenzio, io continuo a piangere contro qualcosa che non posso cambiare e non so come affrontare. Rassegnarsi è una parola con cui non ho mai fatto i conti. Non so come si fa.
Perchè potrei lasciarlo e non vederlo più, lo supererei un giorno. Ma lasciarlo e viverci insieme lo stesso è impossibile. Per questo non vedo una via d'uscita.
Dopo non so quanto che sto qua a piangere fra le sue braccia, la sua voce torna a superare il vento che ci ha congelato.
- Senti, fanculo. Ci proviamo e facciamo quello che possiamo. Vediamo come va e se non ce la facciamo che si fottano, dobbiamo vivere noi, non loro! Proviamo a fare le cose per bene. Ci concentriamo sulla cazzo di musica, io sto con Sam, tu ti sposi Anna, facciamo di tutto per far andare le cose bene e non dare modo a stronzi di fotterci con delle notizie di merda su di noi e quando saremo in cima, quando li avremo conquistati tutti e saremo sul punto di suicidarci perchè senza l'altro non possiamo vivere, allora torneremo insieme, manderemo tutti a cagare, faremo quello che ci pare. Basta. Noi ci proviamo a fare come dicono. Ma non voglio vederti depresso o angosciato quando mi vedi. Lo sai che ti amo ed io so che anche tu mi vuoi bene. Questo ce lo facciamo bastare, fanculo. - Non so perchè ma le sue parole riescono a sollevarmi dal baratro. Con una specie di visione incomprensibile di noi da adulti che torniamo insieme, riesco a smettere di piangere e ad accettare ciò che ci sta succedendo, finalmente l'accetto. Alzo la testa, lo guardo e con un sorriso di pura forza di volontà gli sfioro le labbra.
Ciò che siamo lo saremo comunque ma un giorno potremo viverlo davvero, avremo la forza di sopportarlo e di pugnalare chi amiamo. Oggi quella forza non l'abbiamo. Oggi dobbiamo fare ciò che va fatto ma so che lui prova la stessa cosa. Non sono solo. Non sono solo. Non sarò mai insensibile. Non lo diventerò.”