CAPITOLO XLVII:
CONTRO
SE' STESSI
“Potrebbe
essere meno difficile se non venissi, ma quando mi metto d'impegno
sono il numero uno a farmi male.
Il
matrimonio di Mike è stato organizzato tutto da Anna, lui penso
abbia detto tanti passivi sì e forse ha deciso solo la colonna
sonora del pranzo.
Sono
entrambi credenti quindi è molto significativo e solenne per loro
questo matrimonio: penso che potremmo bruciare prima della fine.
Ok,
sicuramente io brucerò.
Bè,
non è che a lui vada meglio. Si sposa ed intanto mi lancia sguardi
intensi che di più non si può.
Siamo
delle merde autentiche.
Quando
ha annunciato le nozze l'hanno tutti guardato come se fosse
impazzito, poi io ho detto che diventavo padre ed allora hanno
capito. Cazzo, non c'è stato uno che non avesse capito!
Ormai
ci conoscono ma non riesco a digerirli.
Hanno
tutti preferito che noi ci sacrificassimo, so che non è proprio così
e che forse tutto questa sarebbe comunque successo, che cazzo ne so
porca puttana. So solo che... è cominciato con loro che dicevano di
dover stare attenti.
Li
fisso astioso cercando di trattenermi, non so per quanto ci riuscirò.
Appena posso vado sempre un po' per conto mio.
Continuiamo
a registrare canzoni e la pancia di Sam si ingrandisce sempre più.
Spero
solo che questo bambino faccia la fottuta magia.
Questo
matrimonio è un'autentica tortura.
Sono
stato ore a pensare se andarci o meno alla fine, lui mi ha lasciato
libero di decidere consapevole che non poteva chiedermelo.
Io
sono sposato, non dovrebbe fottermene così tanto ma è diverso
perchè io non credo nel matrimonio, lo vedo solo come una cosa
giuridicamente utile. Insomma... è una farsa. Guarda me e Sam.
Ma
per Mike è diverso perchè lui ci crede, lui ha la sua maledetta
fede e... sbuffo il fumo fuori dalla bocca sperando che si trasformi
in una splendida canna.
Dovrei
ricominciare, penso che lo farò.
Sono
uno che fa concerti e canta come una rockstar, come ho sempre sognato
da piccolo. La gente mi fuma canne di continuo intorno. In quanto
gruppo esordiente abbiamo fatto da spalla ad altri più affermati,
così abbiamo conosciuto un sacco di gente che si fa. Finirò così
anche io, sarà inevitabile, me lo sento.
Che
cazzo.
Stringo
l'anello.
Prima
in camera me lo stavo per ingoiare.
Sam
è entrata e mi ha detto se ero pronto, l'ho quasi mandata al diavolo
ma poi mi ha detto quello che mi ha fatto decidere.
'Non
so come fai... io non ci andrei al tuo posto... ' cazzo di relazione
che abbiamo. Non vedi come ci lasceremo?
Resistiamo
perchè lei è incinta altrimenti non lo faremmo, dopo penso non
durerà.
Allora
ho deciso di andare per dimostrare a tutti che sono forte e non sono
una merda come credono e che Mike è mio. Non lo dimostrerò andando
al suo matrimonio ma se non andassi sarebbe la fine. Ci siamo detti
di non far capire in nessun modo cosa proviamo davvero. Se non ci
vado è chiaro che ho problemi col suo matrimonio.
Così
ora ho le mani in tasca e stringo il suo anello. E se lo mettessi?
Tanto lui ora non ce l'ha, non l'ha mai visto nessuno, nessuno sa che
anello sia, io ne ho sempre molti.
Quando
si scambiano le promesse e si baciano io mi infilo il mio mentre
stringo convulsamente le dita e trattengo il fiato. Mi ficco le
unghie nei palmi sperando di ferirmi. Sto male. Sto maledettamente
male. Sto di merda, cazzo puttana!
Voglio
separarli ma loro sono là e sono felici e tutti li applaudono e sono
belli... cazzo, sono così belli. Io e Sam non lo saremo mai.
Forse
si amano. Forse Mike la ama davvero, no? Sembra ami me ma in realtà
la ama o non l'avrebbe tenuta in tutto questo tempo, nonostante ciò
che è successo.
La
voleva lasciare ma non l'ha fatto, è stato un po' obbligato dalle
circostanze però ora si sposa con lei.
Sì
cazzo, è meglio così. Io la mia vita col mio futuro figlio e lui la
sua con sua moglie, la sua Anna che forse ama, forse no ma con cui
sta sicuramente bene.
Devo
convincermi che sia così anche se voglio vomitare quando li vedo
uscire.
Appena
fuori dalla chiesa mi accendo la sigaretta di nuovo e fumo come un
turco, non sono per niente contento, sorrido fra i denti, faccio
battute pesanti di merda e Sam mi sta accanto convinto che possa fare
una cazzata.
Che
cazzata vuoi che faccia? Che lo baci davanti a tutti?
0ra
se ne sbatte perchè porta mio figlio dentro, sai che umiliazione.
Gliene ho date tante ma questa non la vuole ed ha ragione.
La
cena è anche peggio.
Tutti
felici a congratularsi con lui, discorsi di continuo, auguri e baci.
Quanta ipocrisia. Non fotte un cazzo a nessuno se saranno veramente
felici o no.
-
Eravate destinati, chiunque vi conosce lo può dire! Siete una coppia
invidiabile, così perfetta... - Ma muori, stronza! Cosa cazzo dici!
Non li conosci davvero o non l'avresti detto!
Lui
è mio, sta con me!
Mi
salgono le lacrime agli occhi.
Non
pensavo di soffrirne tanto. Sapevo che sarebbe successo, è da mesi
che lo so e che ci penso... e poi io sono il primo ad essere sposato,
Mike sta con Anna da prima che mi conoscesse ed ora sono geloso
marcio e sto male perchè la sposa.
Non
è possibile.
Resto
con l'anello al dito e me ne frego, quindi vedo che manco
praticamente solo io al discorso di auguri, così mi faccio forza e
trattenendo lo stomaco nella morsa che mi sta uccidendo, mi alzo e
tintinno la forchetta che vorrei conficcarmi nella trachea.
Tutti
si zittiscono e mi guardano, Anna sorride amorevole e vorrei sputarle
in un occhio. Mike si fa dannatamente serio e impallidisce, i suoi
occhi mi dicono che non devo, che non serve, che non... sì che devo
e lo sai. Tutti se lo aspettano e ci siamo detti di pensare a ciò
che vedranno di noi gli altri. Odio queste cose. Le odio.
Voglio
baciarti ed invece con un sorriso da morto sulle labbra che sembra
molto convincente, alzo il calice col vino e dico forte e chiaro con
la mia perenne spavalderia da ipocrita.
-
Non posso dire che siete una splendida coppia... - Impallidisce,
tutti ridacchiano consapevoli che scherzerò. Vorrei poter essere
sincero, maledizione. Accentuo il mio sorriso, Mike vede. Vede cos'ho
dentro. Sta male anche lui. C'è questo scambio di sguardi fra me e
lui proprio ora che trapassa tutti. Siamo in mezzo ad un sacco di
gente. - Visto che la splendida coppia lo siamo io e Sam! - Ecco che
tutti ridono specie perchè sanno quanto questo non sia vero. Mike si
sforza di sorridere ma vuole solo che io smetta e lo vuole per me.
Rialzo il bicchiere e lui guarda il mio anello. Ce l'avrà da qualche
parte ben nascosto? Forse oggi no. Lui è mio, dovete saperlo tutti.
Lui ama me, me!
-
Però diciamo che siete la seconda coppia più bella! Di certo
convincerete sempre tutti... siete fatti l'uno per l'altro, lei è
splendida e dolcissima e siete così simili che viene da pensare se
non siete dei cloni! Come si può non andare d'accordo quando si è
così uguali e perfetti? - Quante cazzate sparo? È ipocrisia bella e
buona e qualcuno forse lo sa. Mike di sicuro. - Nessuno mai penserà
male di voi. Nessuno oserà dire che non siete una vera coppia.
Nessuno parlerà mai male di voi. Tutto andrà alla perfezione,
sarete felici, sarete da esempio, la gente vi acclamerà e vi vorrà
imitare. La vera coppia... loro sì che si amano... niente scalfisce
questa assoluta perfezione. L'amore vero. Chiunque proverà a far
credere il contrario sarà solo un povero illuso perchè siete una
coppia seria, solida, autentica. E così io vi invidio perchè penso
solo che la perfezione non esiste e che esistono solo errori e
difetti nel mondo e nelle persone e nelle relazioni... ma guardo voi
e mi ricredo. Però forse è solo una vostra prerogativa, chi lo sa.
Qualunque cosa sia spero che duri a lungo. E vi auguro davvero la
felicità. Vi amo! - Lo dico perchè è da me e perchè bisogna dirlo
e devo concludere in qualche modo ma vorrei strapparmi le corde
vocali.
È
da me.
Tutti
se lo aspettavano. Ho detto cose che potevo benissimo dire.
Sento
applausi, sento sorrisi, risate, un grazie da Anna e Mike che a
stento fa un mezzo sorriso. Vorrebbe sparire da qua anche lui.
Come
cazzo pensiamo di andare avanti così tutta la vita?
Costretti
a vederci e vivere insieme e fare le cose per il gruppo come due
grandi amici e poi morire dalla voglia di scopare e di toccarci e di
poter stare veramente come vogliamo.
Dannazione,
un giorno me la pagheranno tutti, tutti! Nessuno escluso.
E
poi io esco dalla sala, vado in bagno e vomito.
La
gola e l'esofago mi bruciano, forse morirò.
Vomito
l'anima e lo stomaco mi martella, mi batte e mi insulta o forse sono
io che lo faccio con la faccia ficcata nel cesso. Vomito e mi
insulto. Sono uno stronzo ed amo torturarmi. Bastava una battuta
stronza e gli auguri, dovevo far capire a chi sa quanta ipocrisia e
falsità c'è dietro a questo matrimonio.
Dovevo.
Non
voglio tornare di là, non ce la faccio.
E
voglio ficcarmi un ago in vena e morire.
Cazzo!
Perchè
devo sopportare tutto questo?
Per
cosa?
Per
fare la rockstar? Per fare la musica che voglio? Per essere libero di
uscire ed andare a bere qualcosa senza essere insultato solo perchè
sono famoso e sono gay?
Fanculo,
sono cose che non me ne fottono.
Certo
che la musica è forse ormai l'unica cosa bella della mia vita ma sto
perdendo di vista tutto. Lentamente, inesorabilmente. Tutto esce
dalle mie mani.
Perchè
guardo Mike che si sposa e penso che è l'unica cosa che mi
interessa.
Non
so perchè deve essere così, penso di essere un bastardo.
Quando
esco dal piccolo cesso dove ho vomitato mi fermo di scatto e non
respiro. Cosa diavolo ci fa qua?
No,
perchè messo come sono potrei scoparmelo anche se è lo sposo ed io
in teoria uno dei suoi più grandi amici. O forse non sono nessuno
per gli altri. Solo il cantante. Un collega. Una merda.
Lo
guardo ed i suoi occhi parlano. Cazzo se parlano.
E
sono d'amore, disperazione e dispiacere.
No,
non dovevi venire qua proprio ora, Mike...”
“Mi
sta davanti ed io ho voglia di piangere.
Non
potevo lasciarlo solo.
Muovo
un passo dentro al bagno e lo chiudo a chiave, per pochi istanti
saremo noi e saremo soli. Potevo evitarlo, potevo fare di tutto per
evitarlo ma ho affrontato dei mesi sforzandomi di far finta di nulla.
Non
ho mai pensato davvero al mio matrimonio dicendo sempre sì a tutto
passivamente, non ho mai fatto niente. Non ho mai... toccato
Chester... mi stringevo l'anello quando mi mancava e basta.
Ho
fatto solo questo.
E
la notte l'ho sognato, ogni notte.
Ma
è stato più come due che si sono lasciati di comune accordo e che
per lavoro cercano di andare d'accordo. Dio, non litighiamo perchè
ci odiamo, litighiamo per non amarci troppo.
Litighiamo
quando la voglia sale troppo.
In
realtà non ci sarebbe nulla che non va.
-
Non serviva dicessi tutto quello... - Mormoro.
È
a pezzi e sta malissimo, non ha mangiato niente e quel po' l'ha
appena vomitato, come faccio a non preoccuparmi? Si ridurrò di nuovo
come quella volta?
Quando
mi ha preoccupato così tanto che ho fatto di tutto per tenerlo qua?
-
Certo che serviva, se l'aspettavano tutti! - Dice amaro andando al
lavandino e sciacquandosi la bocca.
Sospiro,
stringo le labbra e scuoto la testa.
-
No invece... potevi congratularti, fare una battuta e basta. Perchè
hai dovuto dire che siamo ipocriti e falsi? - Insisto e forse non
dovrei, dopotutto sta peggio di me.
Si
rivolta inferocito.
-
Perchè è vero che lo siete! - Mi stringo le labbra.
O
forse no.
O
forse sto io peggio.
-
Questo non è giusto e lo sai. Io sto facendo ciò che abbiamo deciso
insieme. Vivere le nostre vite e concentrarci sulla musica per essere
sicuri di far andare bene le nostre carriere. -
Carriera
e non amore, possibile che non si possa scegliere entrambi?
Fremo,
tremo tutto e sto immobile davanti alla porta incapace di muovermi.
Lui si asciuga il viso e le mani e mi fissa insofferente, feroce,
amaro.
-
Ti dico cosa non è giusto? Non è giusto fotterci dietro a questa
merda! Abbiamo scelto la musica e guarda! Stiamo peggio di prima! Non
dovremmo stare bene? A nessuno di noi importa! - Non è vero, a me
importa.
-
Gli unici momenti in cui sto bene è quando faccio musica... - Dico
flebile senza riuscire a dire molto altro. Sono abbattuto e non
voglio tornare di là ma le sue dita attirano ancora la mia
attenzione. L'anello. Il nostro anello.
Sorrido
malinconico, non pensavo l'avrebbe messo.
Perchè
accettare che semplicemente non si può stare insieme è tanto
difficile?
Bisogna
arrendersi al proprio destino ma gli uomini sono costituzionalmente
incapaci di farlo. Anche se sono pessimisti, negativi, disfattisti e
non credono nel futuro ed in Dio... alla fine non sono realmente
capaci di arrendersi e basta. Lottano e lottano e poi anche quando
perdono e devono arrendersi restano a rodersi il fegato perchè è
così che funzioniamo.
Non
saremo mai felici.
Nota
che mi perdo sul nostro anello e con veleno mi si avvicina restando a
debita distanza.
-
Sono uno stupido ad averlo messo proprio oggi, vero? Ormai sono
l'unico a credere che questo anello significhi qualcosa. - Fissandolo
negli occhi con una rottura evidente, il dispiacere sale sotto forma
di lacrime e con una lentezza esasperante, malinconicamente, metto la
mano in tasca e tiro fuori il suo anello.
Apro
la mano davanti a lui e non dico altro.
Brillano
i piccoli diamanti incastonati nella striscia argentata. Brillano
come i suoi.
E
piange.
Lo
fa perchè si era trattenuto e dopotutto aveva bisogno di questo, ma
non posso né toccarlo né abbracciarlo o non riuscirò a tornare di
là da mia moglie. Perchè non potrei fermarmi.
Lo
bacerei, farei l'amore con lui qua e non possiamo.
Piange
lacrime che non dimenticherò mai e lo faccio anche io, non so
trattenermi perchè vorrei avere il potere di cancellare tutto eppure
so che mi mancherebbe la musica, la carriera, l'arte... mi
mancherebbe il gruppo, salire su un palco e cantare, creare...
Mi
mancherebbe ciò a cui rinuncerei per lui.
Per
sparire dal mondo con lui e mandare a quel paese tutti.
-
Mi sono sposato con una donna ed in tasca avevo l'anello di
fidanzamento di un altro. Quello a cui tengo e terrò per sempre. E
l'ho sposata consapevole che non smetterò mai di volere l'altro e
che a lei vorrò solo un mare di bene ma non sarà mai più di
questo. E lei è di là ed io sono in bagno con la persona che voglio
davvero, ho il suo anello in mano, l'anello che anche lui ha al dito
e che ha tenuto per tutto il matrimonio. E vorrei solo toccarlo,
abbracciarlo e baciarlo ma non posso perchè non potrei tornare di là
dopo. Non potrei. Lei mi aspetta. Io ho deciso di vivere questa
strada e giusta o sbagliata che sia l'abbiamo decisa insieme e non
solo per noi stessi ma per altri che credono in noi, che dipendono da
noi a cui noi dobbiamo molto. E c'è un sogno da portare avanti, un
sogno che vale tanto per noi, tutto. E dobbiamo farlo andare bene.
Dobbiamo ripetercelo che è per questo perchè tendo a dimenticarlo e
a voler annullare sempre la distanza. Sto male anche io, Chester. Per
questo dobbiamo ricordarci che proviamo le stesse identiche cose. -
Dopo queste parole che ho detto piano e con una lentezza
insostenibile anche per me, dopo che gli occhi mi bruciano tanto da
non riuscire a tenerli più aperti, lui sbatte i suoi e sembra che
torni. Che capisca. Che si ricordi.
Muove
un passo, si avvicina, ho paura che mi tocchi. Non farlo ti prego.
Ma
lui ovviamente segue sempre le sue idee e mi prende l'anello, lo
infila all'anulare destro perchè al sinistro c'è quello di Anna ed
io muoio a questo contatto. Chiudo gli occhi e trattengo il respiro.
Se mi bacerà non opporrò la minima resistenza.
Ma
lui si limita ad intrecciare le nostre dita e mi stringe la mano in
questo modo.
Apro
gli occhi e ci guardiamo. È commosso, si sta scusando d'essere stato
egoista, dice che è una sua mania e che non ci può fare niente, che
quando sta male attacca.
E
poi stringe ancora.
Non
fa niente altro ma il calore di questa sua mano mi fa andare avanti.
Ce la posso fare almeno fino a stasera, quando, nel letto, potrò
scrivergli che lo amo e lui mi risponderà allo stesso modo.
Anche
se vicino avrò Anna.
Ce
la posso fare.
Sorrido
incoraggiante facendomi forza, torno a respirare e abbasso le nostre
mani, mi giro. Sono dritto, non piango più, appaio in forze e
sereno. Giro la chiave, lui mi sta dietro, ci teniamo ancora le mani.
Potremmo uscire così. Per un momento ci penso e sorrido divertito a
ciò che si scatenerebbe.
Sarebbe
da fare.
Un
giorno lo faremo.
Quando
apro la porta e varco la soglia ci lasciamo le mani in contemporanea
ed io davanti, lui dietro, attraversiamo la sala e torniamo agli
altri.
Lui
a sua moglie con suo figlio in grembo, io alla mia che mi sorride
dolcissima.
Non
si merita tutto questo, un giorno le dirò tutto. Non mentirò tutta
la vita.
Perchè
io so. Lo so.
So
che lo amerò per sempre.
Non
fa più niente, sta in disparte e non partecipa molto ai soliti
scherzi, gli altri non insistono e di questo gliene siamo grati.
È
una bella festa se non fosse che sono sposato alla persona sbagliata.
Ogni
tanto la mano corre in tasca a stringere il suo anello ed è pazzesco
quello che sto facendo, però lo sto facendo.
Ce
l'ho fatta e non pensavo ci sarei riuscito. Eppure eccomi qua. Ed
ora?
Ora
che la festa finisce che si fa?
Ci
salutiamo come ho salutato tutti gli altri invitati, stringo la mano
di Sam e lui saluta Anna, ho il terrore per un istante e penso che
anche Sam tema qualcosa.
Però
poi la lascia e viene da me, dovrebbe abbracciarmi vigorosamente,
avrebbe senso ma ovviamente evita e lo ringrazio anche per questo.
Gli
tendo il pugno, lo faccio quando non posso toccarlo o rischio il
collasso. Gli do il pugno e lui ricambia.
Sogghigna
capendo che sono al capolinea e non ce la faccio più.
Così
mi dice di godermi il mio viaggio di nozze e di sbrigarmi a tornare
che dobbiamo lavorare a gran ritmo.
Sarà
un supplizio ma devo imparare. Devo imparare a fare quelle cose che
fino ad oggi ho fatto con enorme sforzo. Come toccare Anna,
abbracciarla, fare l'amore con lei.
Non
so come farò ma devo riuscirci.
Penserò
ancora a Chester, come le altre volte.
È
finalmente notte e lei dorme, quando accoccolato sotto le coperte
prendo il telefono e glielo scrivo ed è come quando un deportato
ebreo vede il cielo dopo mesi e mesi di prigionia. È solo un
pezzetto di cielo, poi torna rinchiuso nella sua prigione.
Però
quel pezzetto di cielo azzurro è prezioso e lo fa andare avanti.
Gli
scrivo che gli voglio bene, come ogni sera. È una cosa a cui non ho
mai rinunciato a mai rinuncerò. Non potrei.
Lui
mi risponde sempre che anche lui me ne vuole ed allora col sorriso
riesco ad addormentarmi sperando che lui resista ancora e che ce la
faccia.
Sperandolo
ardentemente.
Perchè
ormai non so davvero quanto potrò andare avanti.
Glielo
scrivo ogni sera, anche durante il viaggio di nozze. E così i miei
giorni riescono ad andare avanti,”