CAPITOLO VI:
PROGETTI IMPORTANTI
 
"Nel vedere Rob ho un crollo praticamente immediato.
I nervi cedono di schianto e sui suoi occhi limpidi e preoccupati da amico sincero io, semplicemente, piango come un bambino, una femmina, uno senza spina dorsale.
Oh dannazione...
- Ma è andata così male? - Esclama subito Rob oltre che preoccupato, quasi angosciato. Lui è empatico, mi sente dentro. Gli succede anche con gli altri ma penso che sia perchè è ebreo o che cavolo ne so...
Mi arriva davanti, siamo nel famoso garage, e mi cinge le spalle quindi io affondo il viso contro il suo collo. Non pensavo d'averne bisogno onestamente, sapevo di doverne parlare ma... ma non credevo che fosse così... il tutto...
- E'... è che... - E' che non riesco nemmeno a parlare. Vorrei spiegarmi ma poi che gli dico?
No, lo so... però è dura parlarne, per me, per come sono fatto... è dura e basta.
Ammettere ciò che ho fatto.
Ho tradito la mia ragazza e può sembrare stupido stare così per questo ma io ci tengo a lei, ci tengo ad uno stile di vita preciso, con dei valori che mi sono scelto. Nessuno me li ha imposti, eh?
Ed ora eccomi qua ad averli infranti io per primo.
Per cosa? Per chi?
E' questo che non riesco a capire...
Stiamo così un po', mi trascina seduto sul divano, mi lascia un attimo per prendere dell'acqua dalla scorta di bottiglie che teniamo nel ripiano in fondo e torna facendomi bere.
Riesco a smettere, bevo, mi asciugo gli occhi e mi soffio il naso, mi sento un bambino.
Dopo un bel po' Rob si decide a farmi la fatidica domanda e mi viene un colpo dentro.
- Cosa ha fatto Chester? - Eh... sapessi quante cose... ma posso dire sia colpa sua? Posso veramente dare a lui la colpa di tutto?
Sarebbe comodo così, eh?
- Lui... bè, non posso nemmeno dargli la colpa completa... è... è successo che... ho tradito Anna... - Lo dico così com'è perchè ho bisogno prima di tutto di dirlo io ad alta voce, così come'è stato.
Rob sgrana gli occhi e mi fissa cercando di capire se sia serio o se scherzi come spesso capita. Io amo scherzare... ma in questi giorni non ne ho avuto nemmeno lontanamente il tempo.
Cazzo.
O la voglia...
- L'hai fatto con... - Non riesce nemmeno a dirlo. Ecco dannazione, questa sarà la reazione di tutti se lo sapranno! E forse non tanto per il tradimento in sé quanto perchè è stato con un ragazzo.
E' così che va il mondo, i gay hanno grossi problemi, per questo si nascondono... oh, cazzo!
Non poteva essere diverso?
Non poteva essere più facile vivere i propri impulsi omosessuali latenti?
O quel cazzo che sono?
Rob dimostra una pazienza fuori dai limiti del normale, mi lascia tutto il tempo che mi serve per pensare e trovare il coraggio di parlare... e così mi decido a spiegargli.
Bevo ancora e poi mi butto.
- E' successo subito qualcosa, l'altro ieri, quando l'ho visto la prima volta di persona. Ci... ci siamo guardati... ci siamo guardati subito in un modo che... lui mi divorava ed io ero catalizzato da lui. Dalla sua figura maschile. Cioè... - Arrossisco e mi imbarazzo, è molto difficile titrare fuori queste cose ma lui non mi interrompe e sta calmo ad ascoltare. Sospiro e proseguo: - Non è un gran uomo... cioè, fisicamente è scheletrico, il viso non è il più bello mai visto... non so che dirti, Rob! Non è lui che mi piace... sono i suoi modi, ciò che rappresenta, come si comporta... quello che è... quello che fa... quello che dice... All'inizio pensavo che fosse l'idea del cattivo ragazzo che entra nella mia vita e mi mostra il lato oscuro della vita... quel tipo di fascino... lui che sicuramente fa una vita ai limiti del dissoluto, che è bisessuale e me l'ha dimostrato da subito perchè ci ha provato subito con me... - Prendo fiato, ok, così forse può andare, pensavo peggio...
Lui sembra capire e fa anche una strana faccia comprensiva.
- Hai provato la stessa cosa? - Mi sembrerebbe strano...
Arrossisce molto più di me, è timido. Cioè è veramente timido. Solo con me e con Brad che conosce da una vita non lo è. E Brad ancora di più...
- Diciamo che capisco di cosa parli... non per lui, comunque... ma comprendo il tipo di fascino di cui parli. - Approfondirei come un caccia se fossi in me ma ora assimilo, capisco e mi appunto di parlarne dopo.
- Comunque non ci sono andato a letto. - Glielo dico come se fosse la cosa più essenziale.
Avvampa.
Figurati io...
- Ehm... in pratica ha cominciato a provarci con me in tutti i modi e a farmi uscire matto... ha visto che mi stuzzicava... che mi attirava... penso per una questione di proibito. Lui è un ragazzo che ci prova con me... e dunque mi ha fatto... mi ha fatto fare certe cose... cioè... le ho fatte io non è che mi abbia obbligato... cioè... - Ok, mi impappino come un povero imbecille e lui riesce anche a non ridere di me, cazzo! Mi innervosisco, l'isteria sale, mi mordo la bocca e respiro pesantemente. Lui mi batte sul ginocchio per incoraggiarmi così dopo la calma torno a parlare di questo delirio.
- Diciamo che ha fatto sì che gliele facessi... e poi anche su di me... un bel po' di volte... pensando a lui... - Oddio, è come un parto. Anche per lui ascoltarmi. Prendo aria, mi sventolo con un ventaglio improvvisato, lui non dice mezza parola quindi riparto. Cazzo quant'è dura... ma devo parlarne con qualcuno o divento scemo.
- E poi prima... - Rob sgrana gli occhi. Io distolgo lo sguardo, mi fisso le scarpe per evitare altre zone imbarazzanti. - Abbiamo cantato insieme. Cioè abbiamo fatto una nuova canzone. Io ho una base al piano e gliel'ho fatta sentire, lui me l'ha fatta fare un paio di volte e poi si è messo a cantare improvvisando dei versi ma non in quel modo che l'abbiamo sentito ieri, gridando come un ossesso. Era piano... calmo... malinconico... ho... ho sentito la sua voce pura così com'è e... Dio Rob, dovresti sentirlo... è qualcosa di... non so... me ne sono innamorato... e mi è venuto da completare i versi che lasciava sospesi, l'ho fatto anche io cantando piano... sussurravo... e ci siamo detti ciò che provavamo in versi. Io che volevo ritirare quello che ho detto e fatto, lui che si sente come in un perenne inverno interiore.  Che vorrebbe una casa, un posto, una persona... - Ripensandoci mi torna il magone e lo stesso senso incredibile di stordimento... posso morire così, ricordando quell'istante in cui ci siamo trovati ed agganciati...
- Dev'essere stato splendido... - Sospiro sollevato nel vedere che Rob ha capito. Dio ti ringrazio, non sarei stato capace di spiegarmi meglio...
- Non hai idea... ci siamo trovati, siamo entrati... come in risonanza... ci capivamo... c'era sintonia, alchimia... -
- E' una cosa bella... - Azzarda. Io lo fisso strabiliato. A livello musicale sì... ma a livello personale è un casino... siamo due ragazzi...
- Il problema è che poi ci siamo baciati. Cioè non per voglie basiche come era stato ieri quando ci... bè, insomma, hai capito. E' questo che abbiamo fatto per più di un'ora. Baciati. Qua nel divano, lui sopra di me. Prendevamo fiato e tornavamo a baciarci. Di continuo. Avremmo fatto questo tutto il giorno se non avessi chiamato. E pensarci ora mi fa sentire stordito come prima. Dio, com'è possibile? -
Rob ripensa a prima, alla sua impressione  che qualcosa non andava e torna a respirare. Aveva trattenuto il fiato.
Lo guardo di nuovo e colpevole di un grave misfatto completo il racconto.
- Mentre mi parlavi lui poi è sceso ad occuparsi... delle mie parti basse... - Ok, non chiedermi altro ti prego... lui capisce che deve evitare, diventa bordeaux e non parla per un po', esprime solo un esplicitamente shockato 'oh' che mi sembra uno sparo.
- E'.... è stato bello? - Chiede dopo un po' non sapendo bene nemmeno lui cosa può fare per me... E' davvero dura parlarne, ma lo facciamo. Io mi faccio forza e rispondo con sincerità.
- Sì. - Lui mi guarda volendo che io approfondisca e così lo faccio. - E' un ragazzo, Rob... e per di più sposato... ed io sono fidanzato con una donna che vorrei sposare, un giorno... e faccio queste cose con lui... prima... - Tossisco. - Prima pensavo fosse l'idea di quel che rappresenta. Ora so che è lui. Proprio lui che mi fa impazzire così. Però non penso che possiamo, no? - Lo chiedo a lui e Rob sgrana gli occhi. Non ne ha la minima idea.
- Non lo so Mike... dovresti saperlo tu... cosa senti? Cosa pensi? - Ecco, bravo lui... dovrebbe fare lo psicologo...
Mi tormento la maglia come un adolescente, poi appoggio la testa all'indietro e mi rendo conto che si è portato via il mio cappellino. Chiudo gli occhi. Dannazione.
- Sono confuso, non capisco un cazzo. Logicamente ti dico... io ho una filosofia di vita corretta e serena, odio queste cose... tradimenti... vivere secondo ormoni e non sentimenti... ma... ma d'altro canto... se questa è la mia natura... cosa posso farci? -
- Ami Anna? - Ecco la domanda del secolo. Sempre detto che doveva fare lo psicologo!
- Sì! - Poi esito. - Credo... -
- E all'idea di fare l'amore con lei? - Ma bravo... le domande giuste insomma... Rialzo la testa insofferente e mi strofino la faccia. Che casino. Provo ad immaginarlo e mi ribalto dentro...
- Non ho la minima voglia di farlo ora... lo voglio con Chester... - sono sincero. Rob è stupito però rimane tranquillo, mi guarda e mi sorride quasi semplice.
- Ti stai innamorando di lui... e secondo me non è una questione di essere gay... è solo che, magari, si tratta di lui... - Mi vergogno come una merda a dire questa cosa ma se non lo dico a lui, a chi dovrei dirlo?
- Pensi che siamo tipo predestinati o cose simili? Cioè che dovessimo incontrarci? Che siamo quelli destinati a stare insieme? Per questo sta succedendo una cosa simile? -
Lui ci pensa anche seriamente a quel che dico e mi risponde dopo un po'... non mi prende in giro ma lo sapevo.
- Non lo so Mike... può essere... o può essere che è un colpo di fulmine, che è una questione di sesso, che è perchè ha risvegliato quelle cose latenti che non sapevi di avere... cioè può essere tutto... - Ora mi innervosisco.
- Sì ma cosa devo fare? -
- Come diavolo faccio a saperlo? - Mi alzo e comincio a camminare su e giù per la sala prove, faccio slalom fra gli strumenti... che merda...
- E' una cosa obiettivamente sbagliata. - Cerco di ragionare e lo faccio a ruota libera. Che impresa. - Siamo impegnati. Ok, lui è più gay che etero, ha tradito spesso sua moglie, non è fedele ed ha uno stile di vita molto estremo e sbagliato. E' il classico cattivo ragazzo. Io sono l'opposto. Però se fino a ieri era solo sesso ora è... è scattato qualcos'altro prima. Dannazione, un'ora a baciarsi e basta?! - Sono sconvolto al ripensarci ma non penso arriverò da nessuna parte.
Rob mi segue e non mi invidia.
- E cosa pensi di fare? -
- Lui ha detto che farà quello che gli pare e che devo farlo anche io. Non dice proprio un cazzo. Ora vorrei provare a fare le cose come si deve. Insomma, lo conosco da tre giorni, mi sembra assurdo pensare di mandare tutto a puttane per uno che non conosco... può essere qualunque cosa. Non mi butto così... è assurdo... proprio da stupidi! Io... penso che lo metto a posto e freno tutto. Se non è niente di serio la cosa scemerà e tutto andrà bene! - Rob non mi fa capire se sia d'accordo o meno ma non me lo dirà mai, quindi gli vado davanti e gli chiedo esplicitamente: - Ho bisogno di voi però... non lasciatemi tanto solo con lui, venite alle prove, fateci amicizia, occupate i nostri momenti vuoti... non lasciatemi solo... poi presto andrà a vivere per conto suo e così sarà più facile... - Rob annuisce sempre con quella espressione strana che dice tutto e niente.
- Parlerò agli altri... -
- Ma non dire niente di noi... di quello che è successo... mettila come vuoi ma non parlare di quello che mi sta succedendo... -
Sono categorico, poi però glielo chiedo per favore e lui stringe le labbra, quindi sorride ed alza il pugno in segno di patto sancito, glielo colpisco col mio e alzo gli occhi al cielo.
Che Dio me la mandi buona perchè altrimenti sono nella merda più nera... "
 
Ho preparato la cena da solo con quello che c'era e devo dire che mi sono fottutamente superato... Sam mi scrive che non torna perchè sta facendo la prova in un bar come cameriera, quindi saremo solo io e Mike... quel coniglio è stato via tutto il giorno ma ora dovrà tornare a mangiare e poi abita qua. Non mi eviterà per sempre. Anche perchè poi ci sono le fottute prove... e quelli mi odiano, saremo ancora soli...
La porta finalmente si apre ed io sorrido come un coglione, vado a vedere e gli ammicco quando lo vedo. È solo.
- Allora, codardo, ti sei deciso a tornare, si? - Mi guarda come se fossi stronzo. Bè, lo sono.
- E… e Sam? - E' ancora terrorizzato da me. Non si è arreso?
- Prova in un bar... -
Si morde il labbro, poi il profumo di cibo lo distrae.
- Cosa hai cucinato? - Viene in cucina e sgrana gli occhi alla vista della tavola apparecchiata per due e tutto il ben di Dio che ho fatto.
- Carne e verdure... -
- Avevo tutta questa roba fresca?! - Nemmeno lo sapeva! Rido divertito dalla sua reazione spontanea a lo spingo letteralmente a sedersi.
- Certo... ho cercato bene in congelatore... -
- Wow... sembra buona... non dirmi che sei un cuoco! - Si sta dimenticando di tutto quello che lo bloccava. Bene, ne sono compiaciuto.
Gli metto il cibo nei piatti e rispondo orgoglioso di me.
- Certo! Ho dovuto sopravvivere da solo fino a quest'età, cosa credi... vivevo con mio padre che era un poliziotto (*) incapace di vedere di sé figurarsi di me... me la sono sempre cavata. Ed ora con Sam la minestra non è cambiata. - Non so nemmeno perchè gli dico tante cose di me...
Lui ascolta colpito ed io cambio discorso.
- Tu invece hai sempre avuto la mamma che ti cucinava? - Lo so, sono stronzo.
Lui non se la prende e ridendo rilassato risponde come niente.
- Eh bè, sì! - Come se fosse ovvio. Lui deve aver avuto una vita splendida!
- Hai una famiglia perfetta e felice, scommetto! - lo si capisce, è sano questo…
- Sì non mi lamento per niente… genitori uniti, fratello con cui sono legato… insomma… sono stato fortunato… - Penso che non volesse gongolare ma mi sta sui coglioni lo stesso.
Almeno uno su mille è uscito bene…
- Vabbè, mangia va… - Borbotto tagliando corto, non voglio ascoltare le sue glorie di felicità.
La cena procede bene e tranquilla, ingurgita il mio capolavoro e apprezza sorpreso. Passiamo un po’ di tempo così a parlare del più e del meno, scarto sistematicamente tutti gli argomenti scomodi e non sono pochi… le cose belle della sua vita, le merde della mia… ed alla fine lo sputa fuori. Ce l’aveva sullo stomaco e non so proprio come abbia fatto a mangiare.
- Ascolta, prima di andare alle prove dobbiamo parlare… -
- Ti sei deciso finalmente… - Sapevo che l’avrebbe fatto, aspettavo il momento. Non che mi piaccia, sicuramente tirerà il culo indietro ma dopotutto è meglio così. Non possiamo mandare avanti una cosa che potrebbe mandare a puttane il lavoro più importante della mia vita… la mia carriera… tutto quello che conta per me. Il canto.
Mi siedo sul tavolo sparecchiato e lui che ha finito di lavare i piatti si appoggia al lavandino, le braccia conserte che poi scioglie. Ho ancora il suo cappellino ma non glielo ridarò più. Lui è figo in ogni caso.
- Ci ho riflettuto… su di noi… e sai… qualunque cosa sia non può essere una cosa seria. Potrebbe diventarlo ma ci conosciamo troppo poco per poter puntare su una storia vera… rischiare, buttarsi… c’è in gioco qualcosa di veramente importante, il gruppo potrebbe ottenere un contratto discografico, se tutto va bene potrebbe essere il sogno della vita che si realizza e… io voglio essere sicuro che andrà tutto bene. E poi ho dei principi, dei valori… amo la mia ragazza… la voglio sposare… tu mi confondi, mi fai provare cose che… - Arrossisce, non ha bisogno di essere più chiaro. Precisamente tutto quello che pensavo avrebbe detto. Splendido!
- Quindi mi stai liquidando? - Chiedo tagliando corto.
Sussulta, gli dispiace. Ma di cosa?
Che non possiamo?
Se vogliamo possiamo, lui non vuole. È questa la fottuta verità. Ma lo sapevo benissimo.
Fanculo.
- Non stavamo insieme. Sto mettendo le cose in chiaro. Ci conosciamo da tre giorni. Dobbiamo instaurare un rapporto buono, concentrarci sulla musica e far andare bene questo progetto. Ho dei piani per la mia vita e non ti conosco abbastanza da mandarli tutti all’aria per te… - Si morde la lingua rendendosi conto di essere stato troppo diretto, si scusa subito, balbetta, arrossisce ed io rido amaro ed ironico.
- Diretto, eh? Bene, mi piace… preferisco così. - Scendo dal tavolo e mi stiracchio. - Bé, cosa pensi? Che me ne fotta qualcosa? La cosa è reciproca. Non ti conosco mica. Non c’è niente, solo sesso… sì, cantare con te è stupendo e quindi andrà tutto bene col gruppo… ma che tu voglia andare avanti con me o no non mi cambia. Troverò un altro con cui scopare… -
Rimane a fissarmi mentre mi stiracchio, è sbalordito e non ci crede.
- Non… non sei arrabbiato? - Mi chiede cauto.
Rido di nuovo da stronzo.
- Figurati! Chi ti credi di essere? - Ma alla fine gli faccio l’occhiolino, non voglio farlo rimanere troppo male e vedendolo lui sorride e si rilassa. Meglio così. Lo preferisco.
Una volta in soggiorno lui non mi vede e faccio una smorfia seccata.
Che palle… poteva essere una bella cosa, invece… bah… se ho voglia di fermelo ancora non è che mi tratterrò, comunque!
Ne sono proprio convinto.
O forse mi sto illudendo.
Che cazzo ne so.
 
Mi sorprendo a vedere anche gli altri che ci accolgono in garage...non pensavo li avrei più rivisti prima di un concerto. Li fisso con aperto astio. Sono degli idioti. (*)
Mike però è contento e sembra un altro. Rilassato.
Meglio così...deve aver parlato con quello la... Come si chiama? Rob?
Bah...
- Allora ti va di sentire un po’ i ragazzi? -
Chiede Mike entusiasta. Deve essere convinto che ormai sarà tutto a posto...si illude. Se mi odiano come possono cambiare idea?
Alzo le spalle e mi siedo nel famoso divano. Che baci qua oggi... Mi torna voglia ed infatti lo fisso intensamente...
Mike si prepara e comincia a fare casino... Ride scherza spinge salta... Sono senza parole... È tutt'altro rispetto a quel che ho visto. Wow...che meraviglia... Sarà schizofrenico... Rimango fottutamente incantato a guardarlo felice come uno scemo.
Alla fine cominciano a suonare. Quello più carino alla batteria, poi il ricciolo al basso (*)e Mike alla chitarra, il cinese... o da dove diavolo viene... al giradischi...fa gli effetti speciali.
Ok, antipatie a parte sono bravi, bisogna ammetterlo.
Sanno il fatto loro, migliorando ancora possono diventare un bel gruppo, musicalmente parlando. Poi col mio ingresso faranno un salto di qualità eccellente.
- Allora? - Mi chiede tutto ansioso Mike, mi viene voglia di strizzare quelle guanciotte così piene…
- Mm… - Faccio con finta sufficienza. Penso che loro la bevano e Mike è deluso, quindi per lui e solo lui aggiungo un mezzo sorriso. - Davvero interessante! Ora manco davvero solo io! - Anche perché poi hanno solo suonato…
Qualcuno alza gli occhi al cielo, io ridacchio fra me e me… mi uccideranno prima o poi ma voglio vedere quanto resistono.
Dopo di che mi alzo e mi metto al microfono, predo i fogli degli spartiti con le note scritte sopra alle parole, mi basta poco per memorizzarle e capire un po’ come andrebbero fatte.
- Allora, cosa avete fatto oggi? - Chiede Joe a Mike. Io ghigno divertito ma non alzo lo sguardo. Voglio proprio sentire che dirà…
- Eh alla fine abbiamo parlato… ci siamo messi a sentirci rispettivamente, poi abbiamo parlato dei rispettivi gusti musicali e così il tempo è volato… - Non è che sia proprio sbagliato. Abbiamo fatto anche questo, peccato che il tempo non sia volato per quello.
Rob arrossisce, credo si chiami Rob quello carino alla batteria.
Lui sa, lo capisco subito.
- Allora si comincia da capo… - Dice deluso Joe che sperava d’avere materiale su cui partire.
- Se non vi secca! - Esclamo acido. Joe e Brad, i più agguerriti contro di me, mi fulminano,
- Ma dai, ti abbiamo voluto noi… - Ricorda Mike indulgente, Rob gli dà man forte. Probabilmente sono molto uniti. Basta che sia solo amicizia.
Cazzo Chester… non te ne deve fottere niente!
- Posso sentire i giri di questa? - Chiedo… è quella che ho sentito in registrazione con quell’altro cantante, me la ricordo abbastanza, ho una memoria buona per le canzoni e se leggo le note è praticamente una passeggiata.
Penso siano sollevati dal vedere che finalmente faccio sul serio e quando cominciamo nel giro di poco sono lì a cantare. La prima volta è incerta, la seconda più sicura e la terza è tutt’altra cosa… sono io, aggressivo, forte, potente che scuote l’inferno. Mi piego per urlare di più, estirpo la mia anima fottuta, uso la bestia e mentre mi accompagnano suonando mi fissano come se fossi di un altro pianeta.
Oh, lo so cazzo… che sono tutto ciò che hanno sempre cercato. Mica sono scemo, dannazione!
Mike è quello più contento e questo mi stordisce quindi che posso dire?
Va bene così, immagino.
La serata vola mentre imparo per bene questa canzone ed alla fine lo devono dire anche i più restii, seppure fra i denti ed increduli.
- Davvero la scelta giusta, dopotutto… -
- E’ anche meglio di Mark… -
- Ed ha margine di miglioramento… -
- Insomma vi piaccio fottutamente! - Non posso stare in parte mentre parlano bene di me. La gente parla bene di me solo se mi sente cantare e gli piace il mio genere.
Altrimenti mi insulta e mi deride.
- Io ve l’avevo detto che era perfetto! - Esclama Mike saltellando mentre mi batte le mani sulla schiena come fossi un tamburo. E questo da dove spunta? Non ha più nessun timore ad avvicinarsi?
- Andremo alla velocità della luce… se impara a questo ritmo… -
- Poi però voglio che le personalizzi ancora… ha già fatto un po’ ma voglio che le faccia sue, che le senta… - Mike parte con qualche spiegazione tecnica che gli altri ascoltano, io mi perdo in lui.
È dannatamente sexy quando parla di musica in modo così competente. È davvero bravo in questa cosa… chi l’avrebbe detto.
- Ma possiamo vederlo noi due… - Si fa sfuggire. Io alzo un sopracciglio. E rischiare di stare solo con me ancora?
Forse pensa che nello stare insieme tutto questo tempo non potrà evitarmi a vita. Lui conta di fare carriera seria con questo gruppo ed anche io.
Direi che vale la pena tutto questo.
Cioè tentare sul serio.
- Bè, intanto imparo bene la vostra versione, poi vediamo… - Ho proprio voglia di vedere le altre canzoni, al di là di tutto questa cosa mi sta esaltando più di quel che avessi pensato.
Sembra una figata. Spero proprio di non sbagliarmi. Se sarà un fottuto fallimento mi uccido. Non ne reggerei un altro.
Deve andare bene. Deve. Non c’è scelta.”
 
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Per chi non sapesse…
 
E’ vero che Rob è ebreo, lo è anche Brad mentre Mike mi pare di ricordare che sia buddista o qualcosa del genere (chiedo perdono non trovo più dove l’avevo letto)
E’ vero che il padre di Chester faceva il poliziotto e che lui è vissuto da piccolo un po’ con lui un po’ con la madre, sballottato di qua e di là come un pacco postale.
All’inizio Dave, il bassista, non c’era nel gruppo. C’era nella prima formazione, poi è andato via per un periodo e torna dopo. In quel lasso di tempo è Brad che fa il basso, a volte si facevano aiutare da altri amici.
All’inizio Chester era davvero praticamente detestato da tutti gli altri del gruppo, solo Mike sembrava andarci d’accordo.