CAPITOLO
VI:
PROGETTI
IMPORTANTI
"Nel
vedere Rob ho un crollo praticamente immediato.
I
nervi cedono di schianto e sui suoi occhi limpidi e preoccupati da
amico sincero io, semplicemente, piango come un bambino, una femmina,
uno senza spina dorsale.
Oh
dannazione...
-
Ma è andata così male? - Esclama subito Rob oltre che preoccupato,
quasi angosciato. Lui è empatico, mi sente dentro. Gli succede anche
con gli altri ma penso che sia perchè è ebreo o che cavolo ne so...
Mi
arriva davanti, siamo nel famoso garage, e mi cinge le spalle quindi
io affondo il viso contro il suo collo. Non pensavo d'averne bisogno
onestamente, sapevo di doverne parlare ma... ma non credevo che fosse
così... il tutto...
-
E'... è che... - E' che non riesco nemmeno a parlare. Vorrei
spiegarmi ma poi che gli dico?
No,
lo so... però è dura parlarne, per me, per come sono fatto... è
dura e basta.
Ammettere
ciò che ho fatto.
Ho
tradito la mia ragazza e può sembrare stupido stare così per questo
ma io ci tengo a lei, ci tengo ad uno stile di vita preciso, con dei
valori che mi sono scelto. Nessuno me li ha imposti, eh?
Ed
ora eccomi qua ad averli infranti io per primo.
Per
cosa? Per chi?
E'
questo che non riesco a capire...
Stiamo
così un po', mi trascina seduto sul divano, mi lascia un attimo per
prendere dell'acqua dalla scorta di bottiglie che teniamo nel ripiano
in fondo e torna facendomi bere.
Riesco
a smettere, bevo, mi asciugo gli occhi e mi soffio il naso, mi sento
un bambino.
Dopo
un bel po' Rob si decide a farmi la fatidica domanda e mi viene un
colpo dentro.
-
Cosa ha fatto Chester? - Eh... sapessi quante cose... ma posso dire
sia colpa sua? Posso veramente dare a lui la colpa di tutto?
Sarebbe
comodo così, eh?
-
Lui... bè, non posso nemmeno dargli la colpa completa... è... è
successo che... ho tradito Anna... - Lo dico così com'è perchè ho
bisogno prima di tutto di dirlo io ad alta voce, così come'è stato.
Rob
sgrana gli occhi e mi fissa cercando di capire se sia serio o se
scherzi come spesso capita. Io amo scherzare... ma in questi giorni
non ne ho avuto nemmeno lontanamente il tempo.
Cazzo.
O
la voglia...
-
L'hai fatto con... - Non riesce nemmeno a dirlo. Ecco dannazione,
questa sarà la reazione di tutti se lo sapranno! E forse non tanto
per il tradimento in sé quanto perchè è stato con un ragazzo.
E'
così che va il mondo, i gay hanno grossi problemi, per questo si
nascondono... oh, cazzo!
Non
poteva essere diverso?
Non
poteva essere più facile vivere i propri impulsi omosessuali
latenti?
O
quel cazzo che sono?
Rob
dimostra una pazienza fuori dai limiti del normale, mi lascia tutto
il tempo che mi serve per pensare e trovare il coraggio di parlare...
e così mi decido a spiegargli.
Bevo
ancora e poi mi butto.
-
E' successo subito qualcosa, l'altro ieri, quando l'ho visto la prima
volta di persona. Ci... ci siamo guardati... ci siamo guardati subito
in un modo che... lui mi divorava ed io ero catalizzato da lui. Dalla
sua figura maschile. Cioè... - Arrossisco e mi imbarazzo, è molto
difficile titrare fuori queste cose ma lui non mi interrompe e sta
calmo ad ascoltare. Sospiro e proseguo: - Non è un gran uomo...
cioè, fisicamente è scheletrico, il viso non è il più bello mai
visto... non so che dirti, Rob! Non è lui che mi piace... sono i
suoi modi, ciò che rappresenta, come si comporta... quello che è...
quello che fa... quello che dice... All'inizio pensavo che fosse
l'idea del cattivo ragazzo che entra nella mia vita e mi mostra il
lato oscuro della vita... quel tipo di fascino... lui che sicuramente
fa una vita ai limiti del dissoluto, che è bisessuale e me l'ha
dimostrato da subito perchè ci ha provato subito con me... - Prendo
fiato, ok, così forse può andare, pensavo peggio...
Lui
sembra capire e fa anche una strana faccia comprensiva.
-
Hai provato la stessa cosa? - Mi sembrerebbe strano...
Arrossisce
molto più di me, è timido. Cioè è veramente timido. Solo con me e
con Brad che conosce da una vita non lo è. E Brad ancora di più...
-
Diciamo che capisco di cosa parli... non per lui, comunque... ma
comprendo il tipo di fascino di cui parli. - Approfondirei come un
caccia se fossi in me ma ora assimilo, capisco e mi appunto di
parlarne dopo.
-
Comunque non ci sono andato a letto. - Glielo dico come se fosse la
cosa più essenziale.
Avvampa.
Figurati
io...
-
Ehm... in pratica ha cominciato a provarci con me in tutti i modi e a
farmi uscire matto... ha visto che mi stuzzicava... che mi
attirava... penso per una questione di proibito. Lui è un ragazzo
che ci prova con me... e dunque mi ha fatto... mi ha fatto fare certe
cose... cioè... le ho fatte io non è che mi abbia obbligato...
cioè... - Ok, mi impappino come un povero imbecille e lui riesce
anche a non ridere di me, cazzo! Mi innervosisco, l'isteria sale, mi
mordo la bocca e respiro pesantemente. Lui mi batte sul ginocchio per
incoraggiarmi così dopo la calma torno a parlare di questo delirio.
-
Diciamo che ha fatto sì che gliele facessi... e poi anche su di
me... un bel po' di volte... pensando a lui... - Oddio, è come un
parto. Anche per lui ascoltarmi. Prendo aria, mi sventolo con un
ventaglio improvvisato, lui non dice mezza parola quindi riparto.
Cazzo quant'è dura... ma devo parlarne con qualcuno o divento scemo.
-
E poi prima... - Rob sgrana gli occhi. Io distolgo lo sguardo, mi
fisso le scarpe per evitare altre zone imbarazzanti. - Abbiamo
cantato insieme. Cioè abbiamo fatto una nuova canzone. Io ho una
base al piano e gliel'ho fatta sentire, lui me l'ha fatta fare un
paio di volte e poi si è messo a cantare improvvisando dei versi ma
non in quel modo che l'abbiamo sentito ieri, gridando come un
ossesso. Era piano... calmo... malinconico... ho... ho sentito la sua
voce pura così com'è e... Dio Rob, dovresti sentirlo... è qualcosa
di... non so... me ne sono innamorato... e mi è venuto da completare
i versi che lasciava sospesi, l'ho fatto anche io cantando piano...
sussurravo... e ci siamo detti ciò che provavamo in versi. Io che
volevo ritirare quello che ho detto e fatto, lui che si sente come in
un perenne inverno interiore. Che vorrebbe una casa, un
posto,
una persona... - Ripensandoci mi torna il magone e lo stesso senso
incredibile di stordimento... posso morire così, ricordando
quell'istante in cui ci siamo trovati ed agganciati...
-
Dev'essere stato splendido... - Sospiro sollevato nel vedere che Rob
ha capito. Dio ti ringrazio, non sarei stato capace di spiegarmi
meglio...
-
Non hai idea... ci siamo trovati, siamo entrati... come in
risonanza... ci capivamo... c'era sintonia, alchimia... -
-
E' una cosa bella... - Azzarda. Io lo fisso strabiliato. A livello
musicale sì... ma a livello personale è un casino... siamo due
ragazzi...
-
Il problema è che poi ci siamo baciati. Cioè non per voglie basiche
come era stato ieri quando ci... bè, insomma, hai capito. E' questo
che abbiamo fatto per più di un'ora. Baciati. Qua nel divano, lui
sopra di me. Prendevamo fiato e tornavamo a baciarci. Di continuo.
Avremmo fatto questo tutto il giorno se non avessi chiamato. E
pensarci ora mi fa sentire stordito come prima. Dio, com'è
possibile? -
Rob
ripensa a prima, alla sua impressione che qualcosa non andava
e
torna a respirare. Aveva trattenuto il fiato.
Lo
guardo di nuovo e colpevole di un grave misfatto completo il
racconto.
-
Mentre mi parlavi lui poi è sceso ad occuparsi... delle mie parti
basse... - Ok, non chiedermi altro ti prego... lui capisce che deve
evitare, diventa bordeaux e non parla per un po', esprime solo un
esplicitamente shockato 'oh' che mi sembra uno sparo.
-
E'.... è stato bello? - Chiede dopo un po' non sapendo bene nemmeno
lui cosa può fare per me... E' davvero dura parlarne, ma lo
facciamo. Io mi faccio forza e rispondo con sincerità.
-
Sì. - Lui mi guarda volendo che io approfondisca e così lo faccio.
- E' un ragazzo, Rob... e per di più sposato... ed io sono fidanzato
con una donna che vorrei sposare, un giorno... e faccio queste cose
con lui... prima... - Tossisco. - Prima pensavo fosse l'idea di quel
che rappresenta. Ora so che è lui. Proprio lui che mi fa impazzire
così. Però non penso che possiamo, no? - Lo chiedo a lui e Rob
sgrana gli occhi. Non ne ha la minima idea.
-
Non lo so Mike... dovresti saperlo tu... cosa senti? Cosa pensi? -
Ecco, bravo lui... dovrebbe fare lo psicologo...
Mi
tormento la maglia come un adolescente, poi appoggio la testa
all'indietro e mi rendo conto che si è portato via il mio
cappellino. Chiudo gli occhi. Dannazione.
-
Sono confuso, non capisco un cazzo. Logicamente ti dico... io ho una
filosofia di vita corretta e serena, odio queste cose...
tradimenti... vivere secondo ormoni e non sentimenti... ma... ma
d'altro canto... se questa è la mia natura... cosa posso farci? -
-
Ami Anna? - Ecco la domanda del secolo. Sempre detto che doveva fare
lo psicologo!
-
Sì! - Poi esito. - Credo... -
-
E all'idea di fare l'amore con lei? - Ma bravo... le domande giuste
insomma... Rialzo la testa insofferente e mi strofino la faccia. Che
casino. Provo ad immaginarlo e mi ribalto dentro...
-
Non ho la minima voglia di farlo ora... lo voglio con Chester... -
sono sincero. Rob è stupito però rimane tranquillo, mi guarda e mi
sorride quasi semplice.
-
Ti stai innamorando di lui... e secondo me non è una questione di
essere gay... è solo che, magari, si tratta di lui... - Mi vergogno
come una merda a dire questa cosa ma se non lo dico a lui, a chi
dovrei dirlo?
-
Pensi che siamo tipo predestinati o cose simili? Cioè che dovessimo
incontrarci? Che siamo quelli destinati a stare insieme? Per questo
sta succedendo una cosa simile? -
Lui
ci pensa anche seriamente a quel che dico e mi risponde dopo un
po'... non mi prende in giro ma lo sapevo.
-
Non lo so Mike... può essere... o può essere che è un colpo di
fulmine, che è una questione di sesso, che è perchè ha risvegliato
quelle cose latenti che non sapevi di avere... cioè può essere
tutto... - Ora mi innervosisco.
-
Sì ma cosa devo fare? -
-
Come diavolo faccio a saperlo? - Mi alzo e comincio a camminare su e
giù per la sala prove, faccio slalom fra gli strumenti... che
merda...
-
E' una cosa obiettivamente sbagliata. - Cerco di ragionare e lo
faccio a ruota libera. Che impresa. - Siamo impegnati. Ok, lui è più
gay che etero, ha tradito spesso sua moglie, non è fedele ed ha uno
stile di vita molto estremo e sbagliato. E' il classico cattivo
ragazzo. Io sono l'opposto. Però se fino a ieri era solo sesso ora
è... è scattato qualcos'altro prima. Dannazione, un'ora a baciarsi
e basta?! - Sono sconvolto al ripensarci ma non penso arriverò da
nessuna parte.
Rob
mi segue e non mi invidia.
-
E cosa pensi di fare? -
-
Lui ha detto che farà quello che gli pare e che devo farlo anche io.
Non dice proprio un cazzo. Ora vorrei provare a fare le cose come si
deve. Insomma, lo conosco da tre giorni, mi sembra assurdo pensare di
mandare tutto a puttane per uno che non conosco... può essere
qualunque cosa. Non mi butto così... è assurdo... proprio da
stupidi! Io... penso che lo metto a posto e freno tutto. Se non è
niente di serio la cosa scemerà e tutto andrà bene! - Rob non mi fa
capire se sia d'accordo o meno ma non me lo dirà mai, quindi gli
vado davanti e gli chiedo esplicitamente: - Ho bisogno di voi però...
non lasciatemi tanto solo con lui, venite alle prove, fateci
amicizia, occupate i nostri momenti vuoti... non lasciatemi solo...
poi presto andrà a vivere per conto suo e così sarà più facile...
- Rob annuisce sempre con quella espressione strana che dice tutto e
niente.
-
Parlerò agli altri... -
-
Ma non dire niente di noi... di quello che è successo... mettila
come vuoi ma non parlare di quello che mi sta succedendo... -
Sono
categorico, poi però glielo chiedo per favore e lui stringe le
labbra, quindi sorride ed alza il pugno in segno di patto sancito,
glielo colpisco col mio e alzo gli occhi al cielo.
Che
Dio me la mandi buona perchè altrimenti sono nella merda più
nera... "
“Ho
preparato la cena da solo con quello che c'era e devo dire che mi
sono fottutamente superato... Sam mi scrive che non torna perchè sta
facendo la prova in un bar come cameriera, quindi saremo solo io e
Mike... quel coniglio è stato via tutto il giorno ma ora dovrà
tornare a mangiare e poi abita qua. Non mi eviterà per sempre. Anche
perchè poi ci sono le fottute prove... e quelli mi odiano, saremo
ancora soli...
La
porta finalmente si apre ed io sorrido come un coglione, vado a
vedere e gli ammicco quando lo vedo. È solo.
-
Allora, codardo, ti sei deciso a tornare, si? - Mi guarda come se
fossi stronzo. Bè, lo sono.
-
E… e Sam? - E' ancora terrorizzato da me. Non si è arreso?
-
Prova in un bar... -
Si
morde il labbro, poi il profumo di cibo lo distrae.
-
Cosa hai cucinato? - Viene in cucina e sgrana gli occhi alla vista
della tavola apparecchiata per due e tutto il ben di Dio che ho
fatto.
-
Carne e verdure... -
-
Avevo tutta questa roba fresca?! - Nemmeno lo sapeva! Rido divertito
dalla sua reazione spontanea a lo spingo letteralmente a sedersi.
-
Certo... ho cercato bene in congelatore... -
-
Wow... sembra buona... non dirmi che sei un cuoco! - Si sta
dimenticando di tutto quello che lo bloccava. Bene, ne sono
compiaciuto.
Gli
metto il cibo nei piatti e rispondo orgoglioso di me.
-
Certo! Ho dovuto sopravvivere da solo fino a quest'età, cosa
credi... vivevo con mio padre che era un poliziotto (*) incapace di
vedere di sé figurarsi di me... me la sono sempre cavata. Ed ora con
Sam la minestra non è cambiata. - Non so nemmeno perchè gli dico
tante cose di me...
Lui
ascolta colpito ed io cambio discorso.
-
Tu invece hai sempre avuto la mamma che ti cucinava? - Lo so, sono
stronzo.
Lui
non se la prende e ridendo rilassato risponde come niente.
-
Eh bè, sì! - Come se fosse ovvio. Lui deve aver avuto una vita
splendida!
-
Hai una famiglia perfetta e felice, scommetto! - lo si capisce, è
sano questo…
-
Sì non mi lamento per niente… genitori uniti, fratello con cui
sono legato… insomma… sono stato fortunato… - Penso che non
volesse gongolare ma mi sta sui coglioni lo stesso.
Almeno
uno su mille è uscito bene…
-
Vabbè, mangia va… - Borbotto tagliando corto, non voglio ascoltare
le sue glorie di felicità.
La
cena procede bene e tranquilla, ingurgita il mio capolavoro e
apprezza sorpreso. Passiamo un po’ di tempo così a parlare del più
e del meno, scarto sistematicamente tutti gli argomenti scomodi e non
sono pochi… le cose belle della sua vita, le merde della mia… ed
alla fine lo sputa fuori. Ce l’aveva sullo stomaco e non so proprio
come abbia fatto a mangiare.
-
Ascolta, prima di andare alle prove dobbiamo parlare… -
-
Ti sei deciso finalmente… - Sapevo che l’avrebbe fatto, aspettavo
il momento. Non che mi piaccia, sicuramente tirerà il culo indietro
ma dopotutto è meglio così. Non possiamo mandare avanti una cosa
che potrebbe mandare a puttane il lavoro più importante della mia
vita… la mia carriera… tutto quello che conta per me. Il canto.
Mi
siedo sul tavolo sparecchiato e lui che ha finito di lavare i piatti
si appoggia al lavandino, le braccia conserte che poi scioglie. Ho
ancora il suo cappellino ma non glielo ridarò più. Lui è figo in
ogni caso.
-
Ci ho riflettuto… su di noi… e sai… qualunque cosa sia non può
essere una cosa seria. Potrebbe diventarlo ma ci conosciamo troppo
poco per poter puntare su una storia vera… rischiare, buttarsi…
c’è in gioco qualcosa di veramente importante, il gruppo potrebbe
ottenere un contratto discografico, se tutto va bene potrebbe essere
il sogno della vita che si realizza e… io voglio essere sicuro che
andrà tutto bene. E poi ho dei principi, dei valori… amo la mia
ragazza… la voglio sposare… tu mi confondi, mi fai provare cose
che… - Arrossisce, non ha bisogno di essere più chiaro.
Precisamente tutto quello che pensavo avrebbe detto. Splendido!
-
Quindi mi stai liquidando? - Chiedo tagliando corto.
Sussulta,
gli dispiace. Ma di cosa?
Che
non possiamo?
Se
vogliamo possiamo, lui non vuole. È questa la fottuta verità. Ma lo
sapevo benissimo.
Fanculo.
-
Non stavamo insieme. Sto mettendo le cose in chiaro. Ci conosciamo da
tre giorni. Dobbiamo instaurare un rapporto buono, concentrarci sulla
musica e far andare bene questo progetto. Ho dei piani per la mia
vita e non ti conosco abbastanza da mandarli tutti all’aria per te…
- Si morde la lingua rendendosi conto di essere stato troppo diretto,
si scusa subito, balbetta, arrossisce ed io rido amaro ed ironico.
-
Diretto, eh? Bene, mi piace… preferisco così. - Scendo dal tavolo
e mi stiracchio. - Bé, cosa pensi? Che me ne fotta qualcosa? La cosa
è reciproca. Non ti conosco mica. Non c’è niente, solo sesso…
sì, cantare con te è stupendo e quindi andrà tutto bene col
gruppo… ma che tu voglia andare avanti con me o no non mi cambia.
Troverò un altro con cui scopare… -
Rimane
a fissarmi mentre mi stiracchio, è sbalordito e non ci crede.
-
Non… non sei arrabbiato? - Mi chiede cauto.
Rido
di nuovo da stronzo.
-
Figurati! Chi ti credi di essere? - Ma alla fine gli faccio
l’occhiolino, non voglio farlo rimanere troppo male e vedendolo lui
sorride e si rilassa. Meglio così. Lo preferisco.
Una
volta in soggiorno lui non mi vede e faccio una smorfia seccata.
Che
palle… poteva essere una bella cosa, invece… bah… se ho voglia
di fermelo ancora non è che mi tratterrò, comunque!
Ne
sono proprio convinto.
O
forse mi sto illudendo.
Che
cazzo ne so.
Mi
sorprendo a vedere anche gli altri che ci accolgono in garage...non
pensavo li avrei più rivisti prima di un concerto. Li fisso con
aperto astio. Sono degli idioti. (*)
Mike
però è contento e sembra un altro. Rilassato.
Meglio
così...deve aver parlato con quello la... Come si chiama? Rob?
Bah...
-
Allora ti va di sentire un po’ i ragazzi? -
Chiede
Mike entusiasta. Deve essere convinto che ormai sarà tutto a
posto...si illude. Se mi odiano come possono cambiare idea?
Alzo
le spalle e mi siedo nel famoso divano. Che baci qua oggi... Mi torna
voglia ed infatti lo fisso intensamente...
Mike
si prepara e comincia a fare casino... Ride scherza spinge salta...
Sono senza parole... È tutt'altro rispetto a quel che ho visto.
Wow...che meraviglia... Sarà schizofrenico... Rimango fottutamente
incantato a guardarlo felice come uno scemo.
Alla
fine cominciano a suonare. Quello più carino alla batteria, poi il
ricciolo al basso (*)e Mike alla chitarra, il cinese... o da dove
diavolo viene... al giradischi...fa gli effetti speciali.
Ok,
antipatie a parte sono bravi, bisogna ammetterlo.
Sanno
il fatto loro, migliorando ancora possono diventare un bel gruppo,
musicalmente parlando. Poi col mio ingresso faranno un salto di
qualità eccellente.
-
Allora? - Mi chiede tutto ansioso Mike, mi viene voglia di strizzare
quelle guanciotte così piene…
-
Mm… - Faccio con finta sufficienza. Penso che loro la bevano e Mike
è deluso, quindi per lui e solo lui aggiungo un mezzo sorriso. -
Davvero interessante! Ora manco davvero solo io! - Anche perché poi
hanno solo suonato…
Qualcuno
alza gli occhi al cielo, io ridacchio fra me e me… mi uccideranno
prima o poi ma voglio vedere quanto resistono.
Dopo
di che mi alzo e mi metto al microfono, predo i fogli degli spartiti
con le note scritte sopra alle parole, mi basta poco per memorizzarle
e capire un po’ come andrebbero fatte.
-
Allora, cosa avete fatto oggi? - Chiede Joe a Mike. Io ghigno
divertito ma non alzo lo sguardo. Voglio proprio sentire che dirà…
-
Eh alla fine abbiamo parlato… ci siamo messi a sentirci
rispettivamente, poi abbiamo parlato dei rispettivi gusti musicali e
così il tempo è volato… - Non è che sia proprio sbagliato.
Abbiamo fatto anche questo, peccato che il tempo non sia volato per
quello.
Rob
arrossisce, credo si chiami Rob quello carino alla batteria.
Lui
sa, lo capisco subito.
-
Allora si comincia da capo… - Dice deluso Joe che sperava d’avere
materiale su cui partire.
-
Se non vi secca! - Esclamo acido. Joe e Brad, i più agguerriti
contro di me, mi fulminano,
-
Ma dai, ti abbiamo voluto noi… - Ricorda Mike indulgente, Rob gli
dà man forte. Probabilmente sono molto uniti. Basta che sia solo
amicizia.
Cazzo
Chester… non te ne deve fottere niente!
-
Posso sentire i giri di questa? - Chiedo… è quella che ho sentito
in registrazione con quell’altro cantante, me la ricordo
abbastanza, ho una memoria buona per le canzoni e se leggo le note è
praticamente una passeggiata.
Penso
siano sollevati dal vedere che finalmente faccio sul serio e quando
cominciamo nel giro di poco sono lì a cantare. La prima volta è
incerta, la seconda più sicura e la terza è tutt’altra cosa…
sono io, aggressivo, forte, potente che scuote l’inferno. Mi piego
per urlare di più, estirpo la mia anima fottuta, uso la bestia e
mentre mi accompagnano suonando mi fissano come se fossi di un altro
pianeta.
Oh,
lo so cazzo… che sono tutto ciò che hanno sempre cercato. Mica
sono scemo, dannazione!
Mike
è quello più contento e questo mi stordisce quindi che posso dire?
Va
bene così, immagino.
La
serata vola mentre imparo per bene questa canzone ed alla fine lo
devono dire anche i più restii, seppure fra i denti ed increduli.
-
Davvero la scelta giusta, dopotutto… -
-
E’ anche meglio di Mark… -
-
Ed ha margine di miglioramento… -
-
Insomma vi piaccio fottutamente! - Non posso stare in parte mentre
parlano bene di me. La gente parla bene di me solo se mi sente
cantare e gli piace il mio genere.
Altrimenti
mi insulta e mi deride.
-
Io ve l’avevo detto che era perfetto! - Esclama Mike saltellando
mentre mi batte le mani sulla schiena come fossi un tamburo. E questo
da dove spunta? Non ha più nessun timore ad avvicinarsi?
-
Andremo alla velocità della luce… se impara a questo ritmo… -
-
Poi però voglio che le personalizzi ancora… ha già fatto un po’
ma voglio che le faccia sue, che le senta… - Mike parte con qualche
spiegazione tecnica che gli altri ascoltano, io mi perdo in lui.
È
dannatamente sexy quando parla di musica in modo così competente. È
davvero bravo in questa cosa… chi l’avrebbe detto.
-
Ma possiamo vederlo noi due… - Si fa sfuggire. Io alzo un
sopracciglio. E rischiare di stare solo con me ancora?
Forse
pensa che nello stare insieme tutto questo tempo non potrà evitarmi
a vita. Lui conta di fare carriera seria con questo gruppo ed anche
io.
Direi
che vale la pena tutto questo.
Cioè
tentare sul serio.
-
Bè, intanto imparo bene la vostra versione, poi vediamo… - Ho
proprio voglia di vedere le altre canzoni, al di là di tutto questa
cosa mi sta esaltando più di quel che avessi pensato.
Sembra
una figata. Spero proprio di non sbagliarmi. Se sarà un fottuto
fallimento mi uccido. Non ne reggerei un altro.
Deve
andare bene. Deve. Non c’è scelta.”
_________________________________________
Per
chi non sapesse…
E’
vero che Rob è ebreo, lo è anche Brad mentre Mike mi pare di
ricordare che sia buddista o qualcosa del genere (chiedo perdono non
trovo più dove l’avevo letto)
E’
vero che il padre di Chester faceva il poliziotto e che lui è
vissuto da piccolo un po’ con lui un po’ con la madre,
sballottato di qua e di là come un pacco postale.
All’inizio
Dave, il bassista, non c’era nel gruppo. C’era nella prima
formazione, poi è andato via per un periodo e torna dopo. In quel
lasso di tempo è Brad che fa il basso, a volte si facevano aiutare
da altri amici.
All’inizio
Chester era davvero praticamente detestato da tutti gli altri del
gruppo, solo Mike sembrava andarci d’accordo.