CAPITOLO
LXIII:
INERME
Hai
nascosto i tuoi scheletri (nell'armadio) quando
ti
avevo mostrato i miei
Hai
risvegliato il diavolo
che
pensavo avessi lasciato alle spalle
Ho
visto la prova
il
sangue spargersi
Diecimila
promesse
Diecimila
modi per perdere
(E)
Tu avevi tutto
Ma
non ti importava al punto da perdere ogni cosa
Tu
avevi tutto
Ed
io ero al tuo fianco
Inerme
Ti
ho visto cadere a pezzi
e
ti ho inseguito fino alla fine
Rimango
con un vuoto
che
le parole non possono giustificare
Non
saprai mai cosa sono diventato a causa tua
Diecimila
promesse
Diecimila
modi per perdere
(E)
Tu avevi tutto
Ma
non ti importava al punto da perdere ogni cosa
Tu
avevi tutto
Ed
io ero al tuo fianco
Inerme
-
Powerless -
“Nel
bus parliamo poco e niente, abbiamo una fottuta paura di farci
scappare chissà cosa.
È
successo che ero in città e mi stavo interrogando se tornare a farmi
o no, ero lì nella zona di merda della città e non ero sicuro di
cosa stavo per fare. Mi ero disintossicato anche grazie all'ospedale,
ora stavo bene, potevo tornare a farmi o continuare su quella strada.
Quando
sono stato distratto dal cartello pubblicitario.
Fort
Minor in concerto.
Mi è
venuto un colpo. Penso di conoscere a memoria tutte le loro canzoni,
Where 'd you go poi me la canto da solo, ho imparato pure le parti
rap.
So che
è per me, ha modificato qualcosa per farla sembrare un'altra cosa ma
nessuno mi toglie dalla fottuta testa che è per me.
Così
ho guardato il cielo ed ho parlato con Dio. Ho cominciato a farlo in
ospedale. È assurdo, mi sento un coglione ma poi mi fa star bene.
Devo
tornare da lui e piantarla di farmi?
Mi
sono preso una canna ed ho lasciato perdere il resto.
Ho
passato tutto il cazzo di giorno a pensare se andare o no, mi
avrebbero riconosciuto e fatto passare... però avevo una maledetta
paura di essere rifiutato da Mike. Stavo per andarmene quando è
passato il suo cazzo di bus ed allora ho capito.
Però
la canna me la sono fatto, non è facile come uno pensa smettere, se
si è ancora emotivamente instabili è impossibile.
Non mi
sono rimasti segni sul corpo per fortuna, né dall'incidente né
dalla droga ed è già un miracolo. Ho solo la spalla un po'
distrutta e qualche dolore intermittente qua e là.
Poi ce
l'ho fatta, sono entrato e son restato nascosto tutto il tempo
terrorizzato come un coglione. Cantare in quelle condizioni, come ho
potuto?
Era da
un anno che non lo facevo né da solo né su un palco!
È
stato traumatico e ci sono riuscito solo per il fumo. Per quello però
non mi sono goduto completamente Mike... potevo piangere se l'avessi
rivisto da sobrio.
Chissà
se ce l'ha con me... penso di sì... siamo alla resa dei conti...
E'
stato stranissimo cantare con lui di nuovo e anche se non era una
nostra canzone in un certo senso lo era.
- E'
molto bella quella canzone... quando l'ho sentita la prima volta
ero... - Mi fermo ed evito di dirglielo perchè ci sono orecchie e
penso gli verrebbe un colpo sapere così su due piedi che stavo per
morire perchè ho cercato di schiantarmi con la macchina!
Ero
così fuori di me...
-
Dove? - Sorrido nervoso.
- Te
lo dico dopo! Però è molto bella... sembra per tua moglie ma è
strano perchè lei non ti direbbe mai quelle cose ma lo può sapere
solo chi la conosce. Chi sa la vostra storia. - Lo dico subito, è
una cosa che mi era rimasta sull'anima!
Mike
arrossisce e distoglie lo sguardo. Colpito ed affondato. Lo conosco
ancora meglio di chiunque altro. Ho voglia di mettermi a saltare!
- Ha
una storia particolare quella canzone... - Ammette. Il bus arriva in
albergo e scendiamo, si concordano per ripartire ad un certo orario
domani mattina e stabilisce le camere da due. Non avevo dubbi.
Saliamo
nella nostra e per un istante penso che il mondo stia per sparire.
L'emozione mi assale, mi abbatte, mi disintegra proprio perchè cazzo
noi stiamo per dormire insieme e forse dà per scontato che scoperemo
ma io ho paura, ho una fottuta paura di non esserne più capace, di
non essere alla sua altezza, di deluderlo, di essere rifiutato...
Lascia
la valigia a mano e mi guarda cercando la mia.
- Tu
con cosa sei qua? - Mi gratto la nuca ricordandomi d'aver lasciato
tutto in macchina lì del locale.
- E'
in macchina, al locale... - Alza un sopracciglio scettico.
- Hai
dimenticato tutto là? - Si sta pure divertendo?
-Tornerò
a prendere tutto domani mattina... -
Mike
abbassa lo sguardo, forse sperava che venissi via con lui. Ha paura
che me ne vada di nuovo ma io non voglio andarmene, voglio solo che
lui mi chieda di restare per sempre. Sono pronto per restare ma deve
esserlo quanto me.
Lo è?
- Ti
impresto io tutto poi domani ti lasciamo là se... -
-
Posso farmi una doccia o la vuoi fare prima tu? Ne ho proprio
bisogno... - Evitiamo di parlare di domani, ti prego.
Mike
annuisce vago, è preso male, è imbarazzato e non sa come
comportarsi e cosa dire. Dobbiamo parlare.
Indica
il bagno ed apre la sua borsa porgendomi dei boxer puliti, li prendo
sparisco dentro. Non voglio niente. Se resto ancora qua da solo con
lui in silenzio non so cosa succede.
Abbiamo
così tante fottutissime cose da dire...
Quando
esco sono solo coi suoi boxer ma siccome sono larghi non c'è molto
imbarazzo, sembro in costume. Mi piace avere i suoi boxer!
Lui
ridacchia.
- Ci
navighi! Sei dimagrito ancora? -
- O
sei ingrassato tu! - Esclamo stuzzicandolo cercando di allentare la
forte tensione.
Lui
continua a ridere e mi dice di prendermi quello che mi pare nella
borsa, così entra nel bagno con il cambio.
Cerco
una tuta ma vengo attirato da un'altra cosa, il suo famoso blocco.
Chissà se ha scritto altre canzoni intanto...
Mi
siedo sul letto e lo sfoglio. Ci sono alcune cose molto vecchie,
molti i testi dei Fort e... dimentico la pessima idea che sono
praticamente nudo, mi viene un colpo.
Dio,
lo sapevo che era così Where 'd you go!
Lo
sapevo, cazzo! Lo conosco troppo bene!
Anna
non direbbe 'odio la tua carriera' e 'ti aspetto a casa, torna, mi
manchi!' perchè può raggiungerlo quando vuole e lei sa che la
carriera per Mike è la sua stessa linfa vitale!
E poi
io gli ho detto che odio la sua carriera quando me ne sono andato.
Scivola
giù la mia famosa lettera e mi si stringe il cuore.
Le sue
parole, le mie parole, la sua canzone originale che poi ha
modificato, le macchie delle sue lacrime ormai asciutte che
increspano il foglio, le stesse sulla mia lettera stropicciata e
lisciata mille volte.
L'ha
consumata a furia di leggerla e non se ne è mai separato.
La
devo bruciare sta troia!
Ero
fatto, non sapevo che diavolo stavo dicendo!
Non è
vero che odio la sua carriera e non è vero che lo odio! Non è vero
che...
e
questa?
'Quanto
ti trovavi nella veglia della devastazione
quando aspettavi sul
bordo dell'ignoto
E con il cataclisma che pioveva giù
piangendo
dentro, "salvami adesso"
eri lì impossibilmente solo
Ti
senti freddo e perso nella disperazione ?
Fai crescere la
speranza
ma il fallimento è tutto quello che hai conosciuto'
Perchè
mi suona familiare? Corrugo la fronte e mi guardo intorno.
Cazzo,
non ho qua il mio blocco!
Ho
scritto dei versi simili, non uguali ma che si possono allacciare
benissimo a questi!
Che mi
venga un colpo!
La
porta del bagno si apre proprio ora e mi accorgo di essere ancora in
boxer, Mike me lo fa notare ma la voce ridente gli muore in gola
quando mi vede con questi fogli in mano, lo guardo colpevole e lui ha
lo stesso sguardo.
Sono
perso.
Sono...
non so come... ma con voce roca glielo dico:
- Non
è vero che odio la tua carriera... non l'ho mai odiata... non sapevo
cosa stavo dicendo... - E' la prima cosa che mi viene da dire e lui
avvampa.
- Non
dovevi leggere... -
-
L'hai lasciato anche nella versione finale di Where 'd you go. È per
questo che ho capito che era per me. - Preciso. Lui è in pigiama e
mi prende il blocco e la lettera, è agitato e trema, le guarda come
se fossero il suo tesoro e mi si stringe il fottuto cuore di merda
che mi ritrovo. Vorrei poterlo abbracciare. Ne ho bisogno.
- E'
questa la storia di quella canzone allora... - Dico restando immobile
e continuando a fissarlo.
Annuisce.
-
Quando ho letto la tua lettera ho scritto questa ma poi mi sono reso
conto che non avrei potuto cantarla ma io dovevo perchè sarebbe
stato l'unico modo per farti sapere che... che dovevi tornare a
casa... - Dice con un filo di voce alla fine.
È
piccolo in questo momento, amareggiato, colpevole e senza forze.
Inerme.
Lo
prendo per mano e lo tiro fino a sederlo accanto a me però non lo
tocco ancora.
Se
solo sapesse, se solo sentisse l'enorme emozione che ho ora dentro di
me penso che piangerebbe.
-
Hai
nascosto i tuoi scheletri nell'armadio quando ti avevo mostrato i
miei. Hai risvegliato il diavolo che pensavo avessi lasciato alle
spalle. Il diavolo che tu stesso prima avevi addormentato per un po'.
- Suona come un'accusa ma non è questo che deve essere. Lo guardo e
lui non ci riesce, ha un'espressione sempre più depressa e cupa,
contratta, angosciata. Respira a stento, così continuo per arrivare
ad un punto.
-Ho
visto la prova che non mi amavi, il sangue spargersi qundo abbiamo
rotto davvero definitivamente. Diecimila promesse che mi hai fatto.
Diecimila modi per perdere ogni cosa, la vita stessa! -
La
voce mi trema e non riesco a continuare, non ti sto accusando, amore
mio, però sono cose che dobbiamo dirci ora e subito o ci fotteremo
di nuovo. Dobbiamo. “
“Dio
mio Chester, cosa stai dicendo? Cosa stai facendo? Vuoi uccidermi?
Sei
tornato per questo?
Sai
quanto mi sento già in colpa da solo senza che tu mi rinfacci tutto
quello che ho fatto per te e contro di te?
Però
le cose non stanno solo così... non è solo quello che dici tu!
Con
uno scatto di impazienza mi giro verso di lui e ribatto stizzito:
-
Tu avevi tutto Chester! Tutto! Ma non ti importava al punto da
perdere ogni cosa distruggendoti in quel modo, sapevi che saresti
finito così se avessi continuato ma l'hai fatto lo stesso
consapevole! Tu avevi tutto, cazzo! Ed io ero al tuo fianco Inerme e
non sapevo cosa fare per aiutarti, qualunque cosa facessi era sempre
uno sbaglio verso di te! Ti ho visto cadere a pezzi e ti ho inseguito
fino alla fine ma non è mai servito a niente, è sempre andato tutto
male in qualche modo! - Smetto, mi fermo rendendomi conto d'aver
esagerato. Non volevo accusarlo ma l'ha fatto anche lui, che senso ha
questo confronto? Non lo capisco!
Rimango
con un vuoto che le parole non possono giustificare. Alla fine ho
sbagliato tutto e non so nemmeno come esprimerlo! Ma anche tu hai
sbagliato, cazzo!
Chester
però a questo punto riprende, mi prende la mano di nuovo che sta in
mezzo a noi e la stringe. Ha una strana espressione che non saprei
definire proprio.
-
Non saprai mai cosa sono diventato a causa tua... - sembra che mi
stia ancora accusando ma è strano... c'è qualcosa dietro queste
strane parole perchè I suoi occhi brillano emozionati e non mi sta
accusando anche se sembra.
-
Anche tu mi hai fatto Diecimila promesse, Chester. Sono stati tutti
Diecimila modi per perdere ogni cosa. E ripeto che Tu ad un certo
punto avevi tutto Ma non ti importava al punto da perdere ogni cosa e
andartene e distruggerlo con tutto te stesso. - Le lacrime sgorgano
calde mentre lo ripeto perchè forse non è chiaro a nessuno dei due
quanto sia vero tutto questo.
Abbasso
la testa, non ce la faccio a guardarlo ancora. È tutto troppo
grande, troppo pesante, troppo doloroso ed ancora non capisco il
senso di tutto questo!
Ho
passato mesi ad accusare me stesso ed incolparmi di tutto, ora
finalmente lo rivedo dopo che non ci speravo più e cosa faccio?
Accuso lui! Come è possibile?
-Tu
avevi tutto, Chez... - Continuo fra le lacrime che incrinano la mia
voce. - Ed io ero al tuo fianco. Sono sempre stato lì con te,
sempre. Ma ero Inerme.
Senza la forza di aiutarti. Senza saper come fare. Ci provavo ma
sbagliavo sempre. Non sapevo... Perdonami se non ci sono riuscito. -
Alla
fine concludo così e penso che tutto smetta per un istante.
Smette
in qualche modo. Non so cosa sia.
Forse
è il mio cuore. Forse il mio fiato. Forse è la tensione ma con le
lacrime libero qualcosa.
Le
mie colpe.
Colpe
che mi sono tenuto dentro.
Ha
ragione lui.
Gli
ho fatto così tante promesse che non immagina nessuno e le ho
infrante sempre tutte... ed ero lì con lui quando potevo e non
sapevo come aiutarlo!
Alla
fine si è aiutato da solo...
La
sua mano mi lascia e per un istante mi sento perso ma poi torna e mi
circonda le spalle, mi attira a sé e mi tuffo fra le sue braccia,
contro il suo collo. Mi nascondo e mi perdo mentre piango e piango
chiedendogli perdono, dicendogli che non volevo, che non ce la
facevo, che non sapevo ma che non volevo... e lui sta qua, mi
abbraccia dolcemente e mi stringe e dopo tutto quello che ha passato
resta a consolarmi silenzioso nonostante dovrebbe accusarmi e
picchiarmi e lasciarmi. Ma lui resta qua ed io non saprei cosa fare,
ora, se lui non fosse qua con me.
-
Non
versare lacrime per strade inesplorate, Non
versare lacrime per sentieri abbandonati Perchè oltre ogni curva C'è
un percorso senza alternative. È il peggior tipo di dolore che io
conosca. Rinuncia al tuo cuore spezzato E lascia quell'errore alle
tue spalle Perché l'amore che hai perso Non valeva il suo prezzo E
col tempo sarai felice che sia finito. Non versare lacrime per strade
inesplorate Non versare lacrime per panorami mai ammirati. - Mi
prende il viso e mi porta davanti al suo, piango ancora. Come fa a
dire queste cose?
È
un concetto che anni fa mi espresse Rob e tu ora sei qua a ripeterlo.
Come fai?
Come
diavolo sei arrivato così avanti da solo?
Sorride
dolcemente, anche questo non l'aveva mai fatto. Poi conclude piano.
-
Possa il tuo amore non finire mai E se hai bisogno di un amico C'è
un posto qui accanto a me. -
Amico?
Sei
qua per rimanere solo mio amico?
Lo
guardo confuso senza capire, smetto di piangere.
-
Sono parole bellissime Chester... - Tiro su col naso, sto malissimo.
Mi
guarda come se fossi una cosa rara, mi guarda le labbra e mi asciuga
le lacrime dalle guance, dagli occhi. È di una dolcezza unica.
-
Siamo solo amici? -
Chester
mi guarda senza capire.
-
Io sarò sempre tuo amico a prescindere da tutto. Sia che saremo
amanti o solo colleghi. Ma saremo sempre amici, io per te ci sarò
sempre prima di tutti gli altri in ogni caso. - Per un certo senso mi
solleva e lo vede, però conclude. - Però ti ho anche detto che se
non riesci a sopportare I tuoi errori di lasciar perdere il tuo amore
ma al tempo stesso ti auguro, ed io lo spero fottutamente, che non
finisca mai. Il tuo amore per me. Se c'è ancora. -
Come
cazzo lo dubiti, stronzo?
Lo
guardo corrugando le sopracciglia senza capire, lo fulmino proprio e
lui ridacchia capendolo.
-
Io ero l'amore che non valeva il prezzo delle tue lacrime. Però ora
sono diverso. - Quest'ultima cosa ha l'aria di una promessa solenne e
nuova e per questo mi viene in mente quella famosa, più importante.
I nostri anelli.
Sono
confuso e non riesco a capire ancora se vada bene tutto questo, se
dobbiamo rimetterci insieme e basta e cosa questo comporta.
Non
riesco ancora a pensare bene, non ce la faccio.
-
L'hai tenuto ancora? - Chester infila la mano in tasca e si rimette
l'anello, sapevo che capiva subito.
-
Non l'ho messo sul palco perchè ti sarebbe venuto un colpo. -
Dice
ridendo. Mi piace questo suo sorriso. Io l'ho sempre indossato
durante tutto questo periodo, anche nei concerti, sempre.
Mi
carezza ancora il viso e si fa serio, per un attimo penso che mi
possa baciare.
-
Se non ti lascio subito finisce che ti salto addosso... - Dice senza
peli sulla lingua, come al solito.
Io
sorrido leggero.
-
Penso che sia meglio respirare prima di farlo! - Dico dando per
scontato che lo faremo. Lui mi guarda e si illumina ancora di più.
Penso che siamo davvero destinati, dopotutto.
Finire
per caso nella stessa città è pazzesco. Ma io ho sempre detto che
Dio esiste!
Mi
lascia andare alzandosi, fa fatica e si vede, si prende la famosa
tuta ma alla fine non la indossa, ha sempre odiato vestirsi. Si
infila sotto le coperte dell'altro letto singolo, ho preso una camera
così di proposito.
Quando
siamo ognuno sotto i propri letti e con la luce spenta, ci giriamo
l'uno verso l'altro e continuiamo a parlare.
-
Cosa hai fatto in tutto questo tempo? -
-
Ho viaggiato... -
-
Grazie eh? L'avevo capito! -
-
Bè, prendevo la macchina e partivo ogni volta che mi sentivo male...
sono andato in tutti gli Stati Uniti! -
-
Wow... e... e come è andata? -
-
Di merda, mi sentivo solo come un cane... -
-
E Sam? -
-
Ovviamente mi ha piantato definitivamente e si è portata via Draven,
mi pare il minimo... non l'hai più sentita? -
-
No... poi io mi sono messo a fare questa cosa e non ho pensato ad
altro... -
-
Diciamo che ora penso di aver raggiunto una certa maturità ma lo
dirà il tempo... -
-
Sì? -
-
Sì... sai, non sono ancora sicuro di me stesso... ho bisogno di
qualcuno che mi tenga d'occhio anche se credo di essere al punto
decisivo questa volta. -
-
Cosa te lo fa pensare? -
-
Dio! Ora ho trovato la mia fede. Penso proprio di farcela. Ho più
calma dentro. Sai, ho passato la vita ad odiare me stesso e tutto
quello che mi era sempre successo ma poi... semplicemente mi sono
accettato e basta. Quello che ho vissuto mi ha forgiato e se prima
ero un debole ora mi sono visto come uno forte. Sono vivo nonostante
tutto. Sono fottutamente forte! La gente si sogna di arrivare vivo al
punto in cui sono io! -
-
Mi piace questo discorso! -
-
Puoi tenermi d'occhio tu? -
-
Certo! Allora verrai con me per il resto del tour? -
-
Se non ti scoccia! -
-
Stupido! Speravo che me lo chiedessi! Ho paura di vederti sparire
ancora! -
-
Non me ne andrò più. Sono scappato così tanto che ho capito che
non è servito ad un cazzo. Dovevo solo lasciarmi andare. -
-
Ma cosa ti ha fatto ritrovare la fede? -
-
Stavo morendo. -
-
Cosa?! -
-
Stai calmo! -
-
Ma tu hai appena detto che... -
-
Zitto o non ti racconto un cazzo! -
-
Ok... -
-
Ero fuori di me e stavo correndo in macchina, volevo schiantarmi ed
ho avuto un incidente. Sono uscito dalla macchina distrutta -che poi
ho ricomprato come ho ricomprato le mie cose- ed ero lì da solo. A
quel punto ho pensato a tutto quello che mi è successo e mi sono
odiato, ho odiato tutto, volevo morire e basta, mi sono lasciato
andare ma quando ho perso conoscenza ti ho visto come se sognassi.
Eri steso anche tu e guardavi le stelle come me. Ho pensato che non
eravamo poi tanto lontani. Poi è arrivata una grande luce accecante,
ho cominciato a cadere. Ho rivisto la mia fottutta vita di merda,
gioie e dolori e stavo male, male come una merda e una voce ha
cominciato a ripetere come una stronza di lasciar andare. Così,
sempre. Io all'inizio non capivo cosa ma poi... -
-
Era la tua vita prima di allora che dovevi lasciar andare. Per poter
ricominciarne un'altra giusta e buona. -
-
Tu capisci sempre tutto stronzo! Sai quanto ci ho messo io? Ho detto
che non era colpa mia, che andavo bene com'ero. Ho aperto le braccia
ed ho aspettato di raggiungere il suolo, ho smesso di lottare come un
coglione. E mi sono svegliato in ospedale. È lì che ho sentito la
tua canzone. Ne ho scritto una io. Ho cominciato a scrivere tutti i
miei stati d'animo come mi dicevi di fare e a parlare con Dio.
Insomma, è stato strano. In ospedale mi hanno disintossicato ma mi
sentivo sempre meglio perchè sentivo che tu mi cercavi ancora e che
Dio tutto sommato c'era anche se continuo a non capirlo. Basta che ci
sia, che ti devo dire. Forse morire cambia in ogni caso. Sono morto e
rinato. Questo è un altro Chester, non so che Chester sia. Ho sempre
paura di cadere e fare qualche casino ma se non sono più solo forse
ce la posso fare. -
-
Chester... -
-
Mmm? -
-
Hai visto Dio, lo sai? -
-
Lo sospettavo... -
-
Arriverai ovunque tu voglia. -
-
Lo spero. -
-
E la mia promessa di starti vicino la manterrò, ci puoi giurare! -
-
Ed io prometto che non sparirò più. -
Per
parlare di sentimenti è presto, infatti non lo facciamo. Però
stiamo così vicini nella stessa camera, sicuri di ritrovarci il
mattino dopo. Rilassati e sempre più felici.
Lui
è qua.
È
qua con me.
L'avevo
perduto e l'ho ritrovato.
Sono
felice.
Il
resto lo sistemeremo, andrà bene.
Grazie
di avermelo riportato.”
Non versare
lacrime per strade inesplorate
Non
versare lacrime per sentieri abbandonati
Perchè
oltre ogni curva
C'è
un percorso senza alternative
È
il peggior tipo di dolore che io conosca
Rinuncia
al tuo cuore spezzato
E
lascia quell'errore alle tue spalle
Perché
l'amore che hai perso
Non
valeva il suo prezzo
E
col tempo sarai felice che sia finito
Non
versare lacrime per strade inesplorate
Non
versare lacrime per panorami mai ammirati
Possa
il tuo amore non finire mai
E
se hai bisogno di un amico
C'è
un posto qui accanto a me
-
Roads untraveled -
________________________________________
Per
chi non sa...
Chester
ad un certo punto comincia ad avere molti problemi fisici che sono la
somma delle sue spericolate prodezze. Problemi alla schiena e alla
spalla sono quelli più ricorrenti ma spesso compare con polsi
fratturati e fasciati o con tutori (due volte almeno è sicuro), nel
corso della sua vita subisce varie operazioni/trattamenti anche per
la spalla e la schiena.
Chester
stesso ha dichiarato in diverse interviste che a fargli mettere la
testa a posto e a cambiarlo è stato il ritrovare la fede, ha detto
che prima era arrabbiato con Dio ma poi ci ha fatto pace ed è grazie
a questo che è riuscito a mettere la testa a posto.
E'
vero che Mike durante il periodo dei Fort Minor (si parla così di
concerti, video, interviste e servizi vari) aveva sempre l'anello
famoso che ha anche Chester. Ce l'ha anche nel video ufficiale di
Where d you go e lo si vede chiaramente anche durante un paio dei
concerti che ha fatto con loro.