CAPITOLO
LXV:
DENTRO
DI TE
Fumo
un’altra sigaretta
Da sollievo
E’ tutto quello che è
rimasto di me oramai
Soffoco su tutti I miei rimpianti
Sentendo
la tensione
In ogni respiro inciampo quando striscio
E
poi cado dentro te
E poi sparisco
Cado in te
E sparisco
Mi
porti come una stampella
Senza limitazioni
Indietro, in un
posto dove non sono solo
Sono un uomo le cui tragedie
Sono
state rimpiazzate con memorie
Tatuate sulla mia anima
E
poi cado dentro te
E poi sparisco
Cado in te
E sparisco
Hai
detto che il tempo abbatte i muri
Sai, non è tutta colpa tua
Ma
in qualche modo
I nostri errori sono stati portati qui oggi
Dici:
guarda quanto siamo andati lontani
Nonostante tutte le cose che
hai fatto
Sarai sempre l’unico
A riprendermi quando
Cado
dentro te e poi sparisco
Cado in te e sparisco
Saluta
al passato.
Ce l’ho fatta
Ce l’ho fatta oggi
Nonostante
quello che è stato detto
Eri lì a salvarmi
Splendi la tua
luce così che possa vederti
E
poi cado dentro te
E poi sparisco
Cado in te
E sparisco
Cado
dentro te
E poi sparisco
Cado in te
E sparisco
-
Into you – Dead By Sunrise -
“Fumo
un’altra sigaretta che mi Dà sollievo.
E’ tutto quello che è
rimasto di me e del mio periodo di fallimento, oramai. Non è facile
tornare a correre quando non lo fai da così tanto tempo.
La
notte con Mike è stata pazzesca e la desideravo da così tanto che
per tutta la notte ho sognato di svegliarmi e non trovarlo, ho
dormito di merda rivivendo lo schifo che ho subito fin qua.
Poi
mi sono svegliato e l'ho visto e mi sono rilassato. Dorme beato tutto
su di me, così sono sceso dal letto per fargli dormire il resto
delle ore che rimangono.
Ho
preso le sigarette e nudo come sono, appoggiato alla finestra, ne ho
accesa una.
In questo modo Soffoco su tutti I miei rimpianti,
quelli che rimanevano, i residui dei miei fottuti fantasmi.
Sento
la tensione, è inevitabile dopo tutto quello che ho passato. Questo
è il primo evento positivo.
Cazzo
se è positivo. È splendido. Ma potrebbe essere l'ennesimo
fallimento... come sempre!
Continuo
a fissarlo dormire mentre fumo e ci penso.
In
ogni respiro inciampo sempre quindi mi ritrovo a strisciare come un
verme. Devo stare attento. È sempre la stessa storia.
Butto
la sigaretta e torno da lui. Non so se sia giusto, se posso fidarmi,
se devo crederci questa volta. Come faccio coi nostri precedenti?
È
più un suicidio.
Non
ci ho pensato, non ho pensato a niente da quando l'ho rivisto, non
dovevo nemmeno rivederlo eppure l'ho fatto.
Aspetto
sempre un segno per capire, ora. E fin'ora tutto mi ha portato da
lui, ma potrei aver interpretato male.
Mi
siedo sul bordo del letto che abbiamo condiviso e l'accarezzo, il
lenzuolo lo copre fino alla vita, dorme a pancia in giù con un
braccio piegato vicino al viso.
È
così sereno.
Gli
carezzo la nuca.
Posso
dire che lo vedo anche bello anche se forse la bellezza è soggettiva
e non ha davvero questa grande importanza.
Cosa
faccio?
Se
voglio premunirmi ed essere sicuro di non rifare sempre gli stessi
errori in eterno dovrei andarmene, questo sarebbe il fottuto momento.
Ma
mi pare che non ne ho molta voglia.
Forse
il punto è un altro, dopotutto.
Non
è fare e rifare sempre le stesse cose con masochismo sapendo che non
cambierà niente perchè sono sempre le stesse.
Il
punto sono io.
Io
sono diverso da quello che prima rifaceva tutto scontrandosi con la
solita merda.
Così
credo d'aver deciso da molto prima di ora, quando guardando la sua
locandina leggevo che si sarebbe esibito in quella città.
È
lì che dopotutto ho deciso. Quando non mi sono preso un'altra canna.
La
mia ultima canna.
Mi
chino e gli bacio l'orecchio, è così che decido.
E
poi cado dentro te. E poi sparisco. Cado in te E sparisco. Le mie
labbra ti baciano leggero, scendono sulla guancia ruvida della barba
che non ti sei fatto, sembri un po' più grande ma è quello che hai
passato.
Se
sei davvero disposto ad affrontare il mondo per me e non era solo il
solito modo per scoparmi e poi scaricarmi, devi dimostrarmelo subito
o la faccio finita immediatamente e non ci provo più.
Anche
se mentre ti bacio dolcemente la guancia per svegliarti, continuo a
decidere.
Mike.
Mi porti come una stampella, mi fai sembrare come il tuo sostegno
anche se forse dovresti essere tu il mio per qualche motivo, non lo
so. Ma magari eri tu quello che aveva veramente bisogno di una
stampella e non io.
Senza limitazioni vado Indietro, in un posto
dove non sono solo. Quando stavamo insieme nel modo sbagliato eravamo
felici ed io ti davo il coraggio di andare avanti e tu mi insegnavi a
volermi bene.
Sono un uomo le cui tragedie Sono state rimpiazzate
con memorie Tatuate sulla mia anima. Ed ora sono memoria un po'
tremende ed un po' splendide.
Mi
stendo su di te quando ti sento dare i primi segno di risveglio. Mi
infilo sotto le coperte e nudi come siamo sentiamo subito la nostra
pelle liscia che sa di noi e del nostro sesso di stanotte.
Che
meraviglia, Dio mio.
Lo
carezzo sulle braccia e poi mi tengo su in modo da non schiacciarlo
del tutto e potermi muovere su e giù su di lui e carezzarlo con
tutto il mio corpo. Il mio torace ed il mio bacino contro la sua
schiena ed il suo splendido culo tutto mio.
Miagola
svegliandosi finalmente.
Gli
bacio la fronte davanti al sorriso spontaneo che fa quando mi sente.
-
Buongiorno... - Mormoriamo in tandem. Sorridiamo.
Passiamo
un po' così e lui sospira sentendo il mio cazzo dura contro il suo
cazzo.
-A
cosa stavi pensando che sei così intraprendente? - Che domanda, io
sono sempre intraprendente! Ma lui sa sempre quando qualcosa che
faccio è normale e quando non lo è.
Sorrido
scivolando con la bocca sulla sua spalla, smetto di muovermi.
-
Pensavo a quello che è successo, tutti i nostri casini sono
cominciati sempre con noi che scopavamo. Abbiamo sofferto entrambi
tantissimo per questo. Hai detto che il tempo abbatte i muri, Sai,
non è tutta colpa tua Ma in qualche modo I nostri errori sono stati
portati qui oggi e noi dobbiamo guardarli ed affrontarli, no?
Dobbiamo farlo ora prima di decidere definitivamente ed
inderogabilmente che cazzo fare da adesso. - Lo porto davanti ad il
mio dilemma appena apre gli occhi, starà ancora dormendo un po'
immagino, forse non mi dirà nulla eppure resta fermo a farmi da
materasso mentre risponde lucidamente, anche se con voce roca.
-
Guarda quanto siamo andati lontani Nonostante tutte le cose che hai
fatto... io non voglio lasciarti più andare, sono pronto a tutto
ormai. Lo giuro. - Quando si apre il cuore è così allora.
Ti
sembra di essere un idiota, in pratica.
Lo
bacio ancora sulla spalla liscia, adoro baciarlo sulla spalla. È un
punto particolare che può baciare solo un amante.
-
Sarai sempre l’unico A riprendermi quando Cado dentro te e poi
sparisco e Cado in te e sparisco ogni volta ed ogni volta e sarà
così sempre. - Riprendo a muovermi involontariamente, ormai sono
eccitato, il mio cazzo è duro e preme proprio su di lui, proprio lì
dove deve andare. Mi tiro ancora più su in modo che si inarchi per
bene e mi lasci libertà d'azione, nel mentre risponde.
-
Saluta il passato. - mi si dà, lo fa consapevole che stiamo andando
lì. Perchè mi perdo e cado in lui in tanti modi ma è questo
fondamentalmente quello che preferisco.
- Ce l’ho fatta Ce l’ho
fatta oggi Nonostante quello che è stato detto, tutte le volte che
ci siamo gridati contro e lasciati e feriti... Eri sempre lì a
salvarmi in qualche modo. Io ero nel buio e tu mi hai acceso... anche
quando stavo per morire ed ero solo nell'oblio della devastazione. Tu
eri sempre lì, era te che vedevo, te che speravo di incontrare di
nuovo. Eri sempre tu. Tu. -
Mi
aiuto con una mano per trovare il suo ingresso.
- Fa splendere la
tua luce allora, così che possa vederti perchè so che l'hai
trovata. -
Lo
trovo. Mi preparo mentre l'emozione sale e gli parlo contro la
schiena per poter entrare meglio.
-
Una luce ha bisogno di una casa per illuminare. Sei tu la mia casa,
Mike. - Lo so che lo faccio secco così perchè lui ha cantato di
continuo 'torna a casa'. E così eccomi qua. Trattiene il fiato prima
che entri perchè una lacrima gli scende, penso che succederà spesso
ma è bello farlo piangere di gioia, fottutamente bello.
E
poi cado dentro te. Entro dentro fluido. E poi sparisco. Tutto si fa
luce accecante. Ecco che risplendo di nuovo. Mi vedi?
Cado in te.
So che mi vedi. Comincio a muovermi.
E sparisco. Mi fondo. Ci
muoviamo insieme ed è tutto perfetto. Cado e sparisco ed illumino. E
tu sei mio, Mike. Lo sarai per sempre.
-
Oddio come ti amo Mike... -
Lo
dico fra una spinta e l'altra in questo crescendo assoluto che ci
voleva, ci voleva per dimostrargli che sono io, sono guarito, sto
bene, sono diverso.
Il
punto è questo.
Sono
cambiato.
Non
sono fragile, negativo, oscuro e disfattista come prima.
Ora
sono forte, positivo, luminoso e ottimista. Sono un altro.
E
lo dimostra che sono rimasto invece di andarmene, sono qua convinto
che andrà bene.
Il
piacere sale, la mente si annebbia, il mio cazzo cresce in lui e
pompa tutto il fottuto godimento che in anni mi sono solo sognato in
questo modo. Non è mai stato così, nemmeno fra noi.
Siamo
noi che siamo diversi, per questo è ora.
Così
lascio andare tutto e mi libero in lui.
È
tutto perfetto.
Va
tutto benissimo.
Il
suo 'ti amo' mi raggiunge dopo non so quanto. Si gira, mi accoccolo
sopra di lui e coi cuori che battono fortissimo lo saluto sereno e
felice. Ho vinto tutte le mie tenebre, questa volta ne sono certo. Lo
so. Ed è per sempre.
-
Buongiorno tesoro! - Ed è fottutamente bello poterlo dire. Lui
sorride.
-
Buongiorno amore. - Anche lui desiderava svegliarsi e poterlo dire.
Cioè alla persona giusta.
Eccoci
qua. Ci siamo riusciti alla fine. Non si scappa dal destino. Era
deciso così. Abbiamo fatto un giro fottutamente lungo ma ora eccoci
arrivati. “
"Decisamente
un risveglio migliore di quello che avevo sperato. Ero convinto che
se ne sarebbe andato visti i precedenti fra noi... che avrebbe detto
che tutto il male che ha passato non lo valeva nemmeno un goccio e
che non intendeva tornare a quei livelli.
Io
ho una promessa da mantenere.
Anche
se mi ha raccontato cosa gli è successo e cosa l'ha cambiato, non
posso essere certo che sia la volta buona, è un rischio anche per
me. Credo che prima di decidere dovrei aspettare di vedere come
vanno questi giorni. Mancano pochi live ormai alla fine del tour.
Esco
dalla doccia e mi faccio la barba sovrappensiero.
Non
so bene... ci eravamo lasciati per la mia incapacità a vivere una
vita doppia e ad ingannare Anna... dovrei lasciare lei se scelgo
Chester?
Ma
resta che se vogliamo fare musica ancora coi Linkin Park, ed è
insindacabile, è un rischio se lascio anche io Anna. Ora siamo
tornati insieme e più affiatati di prima perchè il sentimento è
diverso, più forte.
Però
forse siamo maturi per controllarci e vivere come si deve questo
sentimento. C'è anche da considerare questo.
Abbiamo
fatto l'amore e non è stato frenetico e assoluto, non c'era una
perdita di controllo... siamo rimasti noi coscienti e ce lo siamo
goduto di più.
Prima
di decidere devo vedere i prossimi giorni.
Nel
caso capisco che posso fidarmi davvero sono pronto a lasciare Anna e
a rischiare che il mondo ci scopra. Non farò coming out e non
permetterò a Chester di farlo, ma se dovessero scoprirlo tutti non
mi affannerò a negarlo. Penso che sia un buon compromesso.
Cercherò
di non mettere i manifesti, vedrò come va mano a mano che
prosegue.
Non
posso nemmeno stare tutta la vita qua a fare piani su piani, devo
saper accettare le cose come mi capitano, come ha sempre fatto Chez.
Ha
rischiato tantissimo, addirittura la vita, e guarda dov'è!
Ne
valeva la pena. Io farò sì che ne sia valsa la pena.
Siamo
cresciuti, vivremo questa relazione da persone adulte e mature. Non
abbiamo nessuna fretta, possiamo fare tutto con calma.
Non
siamo ragazzini alle prima armi con qualcosa di eccitante, nuovo e
strano che non sappiamo gestire.
Se
siamo di nuovo qua è perchè ora lo sappiamo gestire.
Andrà
tutto bene, in qualche modo.
Se
in questi giorni ho conferma di tutto questo, la prima cosa che farò
un volta a casa sarà parlare ad Anna. Le dirò tutto, poi deciderà
lei cosa fare.
Se
lei sa è diverso, non è ingannarla. E' l'inganno che io non
sopporto. Ma se sa e per miracolo decide di essere mia complice
perchè ormai fa una bella vita ed è prestigioso essere la moglie
di Mike Shinoda, l'accetterò di buon grado.
Penso
che Chester si cercherà un'altra moglie e penso anche che questo
nuovo Chester la vorrà un po' come copertura, com'era Sam alla
fine, ed un po' per la famiglia. Sicuramente questa persona nuova ne
vuole una. Vuole dei figli e vuole goderseli.
Sono
certo di questo. Se lo farà sarà tutto più semplice. Forse sono
più cinico ma sono anche realista. Viviamo in un mondo in cui
bisogna pensare in questo modo perchè è idealismo pensare che la
sincerità paghi. Non paga proprio niente. Se lo vuoi essere è solo
per te stesso ma devi essere pronto a venir ricoperto di merda
perchè la morale è ipocrisia. La società ti dice cosa fare e
pretende la verità ma vuole anche che la verità sia come dice lei,
se è diversa no per carità che se la tengano!
Ognuno
deve pensare per sé se vuole essere felice ed io per pensare a
tutti ho sacrificato non solo la mia felicità ma anche quella di
Chester e non era giusto perchè l'ho spinto alla morte.
La
mia conclusione è questa.
Sono
io che devo vivere la vita, ci ho provato a vivere come dicono gli
altri, gli amici, la società, però è andata male e non vale la
nostra vita quel che poi abbiamo avuto in cambio, perchè senza
l'amore siamo diventati ciechi. E' stato l'amore a farci ritrovare,
a renderci felice, degli uomini.
Prima
eravamo pieni di rabbia, odio e risentimento, ora siamo sereni,
felici, rilassati, gentili ed in pace col mondo.
La
risposta è sotto ai nostri occhi.
Quando
la vita ci rende ciechi l'amore ci lascia gentili.
Io
ho deciso, vivrò per questo.
Quando
esco dal bagno Chester si sta vestendo, si era lavato prima di me
perchè è più veloce.
-
Hai deciso? - Mi fa in contropiede. Lo guardo e boccheggio mentre
resto coi boxer puliti in mano e lo fisso da ebete.
-
A cosa fare con me! Sei stato una vita in cesso, avrei cagato
pensando a cosa fare con me perchè giustamente solo cagando tu mi
pensi! - Gli faccio il dito medio per la battutaccia e mi infilo i
boxer, poi vado con gli altri vestiti, nel mentre rispondo.
-
Sì ci ho pensato in effetti... -
-
E? - E' impaziente. In realtà volevo riservarmi qualche giorno per
la decisione finale ma già so che parlerò ad Anna perchè non
esiste che lo lascio...
-
Ho pensato che è stata la mancanza di amore a farci soffrire ed
impazzire e diventare dei pessimi individui. La vita è crudele e se
non ti armi come si deve ti acceca, sai quali sono le nostre armi
per rimanere gentili e degli uomini degni di questo nome, Chester? -
Mi guarda con occhi lucidi ed interesse vivo, il cuore gli batte
impazzito, è come se lo sentissi. Così sorrido dolcemente e mi
avvicino, lo accarezzo sulla guancia liscia di barba appena fatta, e
rispondo: - L'amore. Visto che il mio è per te ed il tuo è per me,
dobbiamo vivere in base a questo. Non dobbiamo essere noi che ci
adattiamo al resto, è il resto che si adatterà a noi. Troveremo
tutte le soluzioni... -
-
Ti dichiarerai? - Me lo chiede a bruciapelo, so che è ciò che lo
assilla, non riesce a tenersela mentre il fiato gli si mozza in gola
e gli occhi gli bruciano. E' emozionato. Mi stringo nelle spalle e
gli sfioro il mento con l'indice:
-
Non sono un illuso Chester. Non basta accettarsi e dirsi pronti a
tutto per esserlo, non lo saremmo mai davvero e ti ho rischiato già
troppo. Mi dichiarerò alle persone che contano, quelle che devono
veramente sapere. Il resto non lo deve sapere se vogliamo vivere in
pace... - La sua idea di camminare mano nella mano viene demolita,
per un attimo ci resta male però poi registra il resto e torna ad
illuminarsi incredulo:
-
Lo dirai ad Anna?! - Questo è decisamente un colpo di scena,
eh?
Rido
e gli bacio le labbra.
-
Se per la fine di questo tour siamo ancora vivi e non ci siamo
ammazzati, glielo dirò e deciderà lei che fare con me. Non la
ingannerò più. -
Resto
in attesa della sua reazione, mi fissa ripetendosi le mie parole e
tutto quello che significa, se ne deve capacitare.
-
Quindi lo farai? Lo farai davvero? Non te lo rimangerai? - Ok, torno
a ridere perchè è irrazionale quello che ha detto ed è
tenerissimo!
-
Prima che lo faccia non so se lo rimangerò però spero di non
cambiare idea... -
-
Me lo prometti che non cambi idea? - Sospiro e stringo le labbra,
respira un attimo Mike. Se ti lasci trasportare da lui come una volta
finisci a fare i soliti casini.
Gli
prendo il viso fra le mani e gli pizzico le guance:
-
Senti, non ti faccio promesse, ci siamo appena rimessi insieme in
pratica... andiamo, non estorcermi promesse che non mi vengono
spontanee perchè poi magari finisce che devo infrangerle e tu stai
male! -
Lui
fa il broncio e incrocia le braccia al petto, lo sapevo ma non riesco
a seccarmi di questo suo atteggiamento infantile, mi mancava.
-
Facile così! Nessun impegno così sei libero di cambiare idea che
tanto non hai dato la parola a nessuno! -
Torno
a prendergli le guance ma questa volta non tiro, sono un po' stizzito
e rispondo con un tono altero:
-
Senti principino! Non esisti solo tu ed i tuoi capricci! Hai visto
cosa è successo forzandomi a fare le cose quando non ero pronto e
non mi venivano da sole? È vero quello che disse Brad quella volta!
Mi hai messo un sacco di pressione, mi hai sempre forzato con tutto!
A partire col mettermi in faccia che avevo istinti omosessuali! Sei
sempre brutale ed impaziente e se poi io sbarello come è normale che
mi succeda, tu te la prendi e ci soffri! O lasci che i miei tempi
siano maturi per essere sicuro che non mi rimangio le parole, o
preparati ad un possibile tradimento! - Sgrana gli occhi e gli
diventano grandi, sembra un chiwawa quasi e lo mollo per ridere.
-
Tradirmi?! Anche questo ora? Cioè pensi anche di potermi tradire?
Sono queste le prospettive future? Da 'mi impegno a far andare la
relazione bene a vita' a 'potrei tradirti preparati'?! Cosa cazzo ti
sei fumato in questi anni? Perchè è chiaro che hai cominciato a
fumare anche tu cose belle pesanti! Potevi condividere, che cazzo! -
Scuoto la testa mentre alzo gli occhi e guardo in alto però poi rido
al suo fiume umano. È geloso?
Mani
ai fianchi e sguardo fermo.
-
Hai finito? - Il tono è anche pacato.
Grugnisce
qualcosa.
-
Allora. Volevo dire... tradire le tue aspettative, razza di idiota
patentato. Tu ti aspetti qualcosa da me e fai di tutto per spingermi
là dove vuoi che io finisca, però mi ci porti tu, acceleri i tempi
e così succede che ci ripenso perchè non sono pronto, tu soffri ed
io tradisco le tue aspettative! Non ti tradirei mai! - Poi aggiungo
l'ultima stoccata per metterlo alla prova. Mi volto e raduno la mia
roba nel borsone per ripartire. - Quello sei tu! -
Chester
trattiene il fiato, va proprio in apnea e tutto il romanticismo di
prima va a puttane -o a Chester che a volte è la stessa cosa- e mi
carica con una spallata, poi mi prende per il collo, stringe col
braccio e fa per strozzarmi. Io rantolo ovviamente e con la vita che
mi passa davanti agli occhi, una vita decisamente soddisfacente
finchè non è arrivato lui a rovinarmela, sento che pure mi dice:
-
Ero fatto, stronzo! E disperato! Volevo riconquistarti e non sapevo
come fare! - Oddio ma cosa ho fatto?
Cerco
di liberarmi e gli prendo la vita, sento quando è magro, tutte le
sue ossa spigolose mi fanno impressione...
Giriamo
su noi stessi come deficienti, lui che continua a stringermi il collo
ed il che cerco di spingerlo via dai fianchi ma non ottengo molto
effetto, non riesco a parlare e nemmeno a respirare. Sto per tirare
le cuoia quando per pura sopravvivenza gli do un pugno alle palle e
finalmente mi lascia per soffrire.
Mi
lascio cadere a terra vicino a lui che fa altrettanto mentre si tiene
i coglioni. Gli sta bene!
Respiriamo
un po' e ci guardiamo studiandoci, siamo come due cani rognosi che
cercano di capire se possono avere una tregua o se devono continuare
ad ammazzarsi.
È
una metafora che in effetti ci azzecca.
-
Dai. Pace! - Dico per primo. Sono sempre il primo che cede anche se
poi nella realtà è lui quello che è tornato da me e quindi
tecnicamente è lui che ha ceduto a questo braccio di ferro, ma è
perchè non mi ha lasciato scelta. Io volevo cedere ma non potevo,
non sapevo dov'era...
-
Ok... pace... - Anche se ha la voce tremolante. Gli ho fatto proprio
male.
Gattono
fino a lui e mi accuccio aspettando di sancire veramente la pace, lo
guardo con uno sguardo da cane bastonato che cerca coccole, le mani a
terra a sorreggermi e lui smette di massaggiarsi il cazzo attraverso
i jeans e sogghigna però non mi bacia, mi morde imprevedibile -fino
ad un certo punto- la guancia. Io urlo.
-
Ora siamo pari! - Mi lecca per curarmi come l'animale che è e mi
bacia. Non mi lascia nemmeno lamentarmi, mi infila la lingua in bocca
di prepotenza. È sempre il solito.
Dio
che bello pensarlo.
Mi
lascio andare perchè se fosse un sogno, uno dei miei soliti sogni,
poi non vorrei svegliarmi.
Diventa
dolce il bacio, le lingue si sciolgono, non lottano più e non c'è
nemmeno la sensualità di sempre. È dolce e basta. “