CAPITOLO
LXVII:
SECONDE
OCCASIONI
“Non
ci pensavo più, se devo essere onesto, a quello che Mike aveva detto
quando mi ha ritrovato. Si parla di settimane fa e nel frattempo sono
successe così tante cose che non ci ho proprio più fatto caso, ho
cancellato tutto per concentrarmi solo su di lui.
Oggi
è l'ultimo giorno del suo tour e Mike non ha fatto altro che dirmi
di pensare a fare seriamente quelle canzoni di cui ho già i testi.
Me lo dice così tanto che sto già creandomi qualche musica nella
testa, non sono bravo come lui. Lui è pazzesco per queste cose, però
nella mia semplicità di rocker me le immagino facilmente.
Penso
proprio che alla fine lo farò, credo che sia una specie di esorcismo
che devo fare per buttare via il vecchio me stesso racchiuso in quei
testi.
Tanto
qua coi Linkin Park non so se faremo più qualcosa, con gli altri non
mi vedo da mesi e credo che mi odino.
Il
mio ruolo è molto semplice, canto solo Where 'd you go, di
conseguenza non mi prende né tempo durante le loro prove né
effettivamente impegno vocale.
Così
prendo le tastiere che sono in un angolo del backstage e mentre di là
fanno tutti i vari lavori in pompa magna io mi perdo a creare qualche
melodia per le mie canzoni. Ho tutti i testi nella mente, scrivo le
note che mi escono e che trovo buone e provo ad immaginarmi a
cantare. Mi emoziono all'idea di farlo e mentre il tempo corre ed io
non me ne accorgo, Mike viene a chiamarmi.
-
Che hai? - Chiedo spazientito perchè ormai ero preso da questo
lavoro.
Mike
ha un'aria strana, mi distrae subito. Ha degli occhi brillanti, è
come se non stesse nella pelle. Quasi salta.
-
Mike cosa c'è? - Chiedo cambiando subito tono, non so se
preoccuparmi o cosa.
-
Vieni... - Dice emozionato come poche volte penso sia stato.
Mi
alzo ed eseguo in automatico ciò che mi dice, muovo però solo un
passo, mi fermo subito perchè dietro di lui vedo un'ombra. La figura
si staglia un po' più alta di lui, un cesto di ricci indomabili ed
incolti insieme ad una barba altrettanto cespugliosa anche se non
ancora a livelli eccessivi. È quasi irriconoscibile, non era così
quando l'ho lasciato. L'ho lasciato da così tanto tempo?
Che
razza di capelli...
Anche
lui è immobile dietro, appena mi vede resta di merda e si capisce
che Mike non gli aveva detto niente di me. Ora ricordo il suo dialogo
di quel giorno... di venire che c'era una sorpresa.
Io.
Impallidisce
e sono certo di non averlo mai visto così, per quel po' che lo
conoscevo. Poco in effetti.
Penso
di dover ricominciare da capo anche con lui.
È
tutto molto strano perchè non ho mai pensato a lui in tutto questo
tempo e penso che nemmeno lui abbia mai pensato a me, però rivederlo
è un'emozione che non pensavo proprio di provare.
Mike
si fa da parte.
-
Ecco qua la sorpresa... - E non capisco con chi parli perchè aveva
detto di avere una sorpresa anche a me, prima... ma pensavo si
trattasse di sesso acrobatico, che ne so!
Invece
è lui.
L'attenzione
viene attirata anche da un altro ragazzo alto e atletico, i capelli
scuri sono corti e spettinati, un po' di pizzo sul mento che non lo
rende più adulto. È colpa dei suoi lineamenti eternamente dolci e
da bravo ragazzo.
Lui
è sempre il più bello fra noi.
-
Chester... - Dice Brad sorpreso, la voce gli esce roca, forse crede
di avere le allucinazioni.
Vorrei
sorridere e fare qualcosa ma non so cosa mi succede.
È
quando dice il mio nome.
Sono
qua davanti a Brad e Rob dopo una vita che non li vedevo e mi ricordo
di aver odiato fottutamente tanto Brad ma... ma ora mi capita una
cosa strana.
Il
nodo allo stomaco sale in un istante e non credevo nemmeno d'averne
uno. Ma sale subito, va alla gola e si espande in ogni fottuto
centimetro di me.
Quindi
faccio un passo che assomiglia più ad un salto e dopo questo tempo
eterno ed infinito faccio l'imprevedibile per tutti, me per primo.
Lo
abbraccio.
Abbraccio
Brad e lo faccio molto forte.
Uso
tutti i muscoli che possiedo, gli circondo il collo e penso di
riuscire quasi a strozzarlo.
Dio,
avevo voglia di vederlo e nemmeno lo sapevo!
È
stranissimo perchè con Mike sognavo di poterlo fare, con lui non ci
ho mai né pensato né credevo di volerlo eppure... è come
redimermi... è come buttare via un'altra parte vecchia e marcia di
me e ricominciare da capo.
Quante
cose devo sistemare?
Avevo
distrutto tutto ed ora devo rimettere su ogni cosa, certi rapporti
sono completamente da rifare. Altri non esistevano nemmeno.
Brad
ricambia dopo un primo momento di stordimento e mi mette le braccia
intorno alla vita, stringe e stiamo così per un po'. Non serve
parlare. Non è tipo da farlo ed io non so che cazzo dire, spero che
questo parli al mio posto.
È
solo che sto capendo che dopotutto gli volevo bene lo stesso anche se
ho avuto un sacco di problemi con lui e mi sono scontrato molte
volte.
Il
suo era solo un ruolo ingrato che qualcuno doveva fare.
Non
è stato facile per nessuno.
-
Allora eri vivo! - Esclama alla fine. Ridacchiando mi stacco, abbiamo
gli occhi lucidi, ci siamo emozionati ma Mike e Rob non sono da meno.
Abbraccio anche Rob. Non so che dire onestamente. Non sono bravo in
queste cose.
-
Vi sono mancato eh? Certo, uno come me manca sempre! Prima non
vedevate l'ora che sparissi ma poi vi mancavo! - Dico cazzate per
dire qualcosa ma alla fine è vero.
-
Stai bene? - A Rob interessa questo e non mi sorprende molto.
Sciolti
ci fissiamo, siamo cambiati tutti quanti in pochi mesi, è una cosa
che non mi so spiegare.
-
Sì sto bene... io non pensavo più che veniste, è stato un fottuto
flash pazzesco rivedervi! Cazzo, non pensavo mi mancaste! - Alla fine
lo dico, prima è e meglio è. Rimangono sorpresi dalle mie parole e
Brad torna a fare quello che dice le cose che nessuno riesce mai a
dire.
-
Perdere tutto ci permette di capire i nostri veri sentimenti. -
Questo riguarda loro, penso sia positivo, lo fisso incerto e Rob
traduce con un gran sorriso mettendogli un braccio sulla schiena. Ok
stanno ancora insieme. Li invidio.
-
Vuole dire che ci sei mancato e che ce ne siamo accorti quando te ne
sei andato. Che dopotutto eri dei nostri anche se abbiamo avuto molti
problemi con te. - Brad arrossisce ed io infilo le mani fra i suoi
ricci assurdi.
-
Ma sono tuoi? Cazzo Brad, eri quasi rapato! Dove li nascondevi, nel
culo? - Voglio solo alleggerire la situazione. Parleremo seriamente
stasera dopo il concerto, ora qua in mezzo alla gente che va e viene
non penso sia il caso. Già molti ci guardano.
Lui
gradisce e mi caccia come fossi una mosca fastidiosa.
-
Certo che sono miei! Perchè credi che li tenessi corti? -
-
Ed ora li tieni lunghi per lutto? No dai non ero mica morto! -
Sdrammatizzo ancora e gli altri ridono mentre noi ci becchiamo come
nemmeno ai vecchi tempi facevamo. Siamo maturati. Siamo cambiati.
Siamo a posto, ora. Ed è bello. È come scoprirci completamente.
-
Non pensare di essere così importante... -
-
Dai, anche se ammetti che eri depresso per la mia assenza non ti
consumi mica! - Lo cingo con un braccio e lui si lascia fare anzi, mi
sorprende sentire il suo braccio intorno a me.
Siamo
amici?
Non
lo siamo mai stati ma lo stiamo diventando ora, com'è possibile?
Perchè
di punto in bianco?
Forse
perchè bisogna perdersi per capirsi...
-
Puttana! - L'esclamazione supera i massimi consentiti dalla legge,
tutti si girano, anche chi è nei paraggi e non sta qua con noi. Mi
sciolgo da Brad e cerco la provenienza di questa voce familiare ma
non faccio in tempo che una montagna mi piomba addosso e non cado
solo perchè Brad e Rob mi tengono. Mike ride di gusto e solo quando
palpeggio la ciccia di Joe mi rendo conto che è lui...
Non
credevo di mancargli tanto ma da come stringe penso di dovermi
ricredere.
-
Che dici, sono un santo! - Rispondo cercando di sopravvivere.
Quando
si separa torna a dirlo.
-
Sei una puttana! Come osi sparire e riapparire così? Da quanto sei
qua con lui? - Joe parla a macchinetta ed è entusiasta, come se non
avessimo mai avuto problemi, come se io non ne avessi mai avuti. Mi
spiazza proprio questo ragazzo.
-
Amo i colpi di scena, sai che sono una prima donna! - Ho la battuta
pronta e sembra quasi che abbia fumato perchè normalmente le ho
quando fumo ma sono sobrio e sono orgoglioso di essere così ancora.
Non
sono completamente fottuto!
Avevo
roba genuina mia!
-
Ma dove diavolo sei stato? - Curioso comincia con le domande.
-
In giro... - Ma è davvero il caso di parlarne ora così su due
piedi?
-
Ma dai, io pensavo che avessi scavato una tomba e ti fossi messo
dentro! - Non so se scherzi o cosa, era capace di pensarlo davvero.
Cominciamo
a ridere e scherzare come niente, non sono incontri normali questi ma
poi la mia voce mi muore in gola quando intravedo in fondo un'altra
figura che mancava all'appello.
Una
testa rasata e la barba rossa.
Ha
uno sguardo molto strano, smetto di parlare e mi faccio serio, il
cuore mi batte perchè non capisco se ce l'abbia con me o se non
sappia cosa fare. In ogni caso dopo che sta là a fissarmi da
lontano, prende, si gira e se ne va.
Allora
Mike fa per corrergli dietro ma io lo precedo. Penso che tocchi a me.
Non poteva essere facile con tutti. Io pensavo che Brad fosse lo
scoglio peggiore ma evidentemente lo era Dave.”
“Non
so cosa fare, è un istante così veloce che mi sorprende. Non
immaginavo che Dave reagisse così. Mi ha sorpreso più la reazione
di Brad se devo essere onesto. Ero terrorizzato dal loro incontro ed
invece lo ha abbracciato!
-
Ma da quanto è qua con te? - Chiede Joe lasciando perdere Chester e
Dave a loro stessi.
Mi
stringo nelle spalle e sospiro.
-
Da qualche settimana. Abbiamo fatto un paio di concerti insieme, lui
fa il ritornello di Where d you go... - Lo dico come se fosse
semplice e normale, come se non avesse un'enorme importanza.
Mi
fissano tutti stralunati e posso capire perchè.
-
Non ditelo a me! - Esclamo infatti tornando a guardarli, sono ancora
shockato nel ripensarci, è successo tutto tanto in fretta che spesso
non me ne capacito.
-
Dovremo parlare dopo il concerto, non sparite! - Così dicendo faccio
per andare da Chester e Dave, sono preoccupato ma Rob mi affianca
nella ricerca. Chissà dove sono spariti.
Mi
giro di sfuggita e lo vedo che vuole chiedermelo ma non osa, a volte
Rob ha troppi riguardi... riguardi che nessuno ha mai.
-
Siamo tornati insieme se te lo stai chiedendo. - Lo precedo perchè
so che era qua per questo. Sorride a trentadue denti.
-
Ne sono felice. - E so che è vero. È stato il solo a sostenere che
non avremmo dovuto dare retta alla massa!
Andare
contro corrente non è facile, ci vogliono le palle ed ammetto che
quella volta non le avevo anche se a volte penso che ci sono volute
anche per fare ciò che ho fatto...
-
Ho sbagliato tanto in questa storia ma sto mettendo tutto a posto.
Piano piano. -
-
Ce la farai. - Conclude sicuro. Vorrei poter parlare di più con lui
ma delle voci attirano la nostra attenzione e sono familiari.
Chester
e Dave stanno litigando. Sospiriamo insieme io e Rob e ci
affrettiamo, quando li vediamo sono uno davanti all'altro, Dave è
immobile come una statua e Chester gesticola come un invasato.
-
Non puoi capire, nessuno può capire cosa mi sia successo ed io cazzo
non lo so spiegare! So solo che dovevo andarmene! -
Dave
però è gelido nel rispondere e lo trovo molto strano. Non pesavo
reagisse così, questa nei miei piani era la reazione di Brad!
-
Non posso capire e non voglio! Ti sei comportato di merda, Chester.
Non sai cosa ci hai fatto andandotene in quel modo ed ora torni così
come niente fosse, perchè? Cosa ti aspetti? Cosa pensi che succeda?
- è davvero arrabbiato ma non al punto da gridare, si sta
trattenendo.
Chester
stesso è spaesato da queste domande e indietreggia irrigidito.
-
Niente! Sono tornato per vedere cosa succedeva! Non ho un vero piano!
Improvviso come ho sempre fatto! - Dave è infastidito da questa
risposta.
-
Perciò se magari vedi che va male torni a sparire? Pensi che un
rapporto funzioni così? Si improvvisa un po' e si vede come va ed in
caso si molla? Non è così Chester, ti sbagli! -
Chester
però si aizza e lo posso immaginare.
-
Non sono quel tipo di uomo che programma tutto perchè non sai come
va la vita e cosa ti può capitare, avere un piano per ogni cosa,
pensare a tutto e tutti è impossibile perchè comunque non puoi fare
felici tutti! Ci sarà sempre quello stronzo scontento ma siccome la
vita la vivo io lo faccio come mi pare! Non è mai fottuto un cazzo a
nessuno di me! - Sono cose che prima o poi sarebbero uscite. Joe e
Brad ci raggiungono, mi aspettavo il secondo round serio.
-
Sei tu che non fai entrare gli altri, è per questo che non possiamo
avere rapporti e capirti e importarcene! Tutto quello che ti capita è
perchè lo fai accadere tu! Sei tu che vuoi stare solo e sei scappato
per poter isolarti meglio! Non accusare gli altri di una cosa che hai
voluto tu! -
Dave
usa le parole come rasoi, è fuori di sé, ci ha pensato a lungo ed
ora finalmente le può dire tutte. Non immaginavo pensasse queste
cose...
-
Mike ha fatto come volevate, come volevano tutti! Ha pensato a tutto
e a tutti, sempre. Ha cercato di vivere per gli altri e per qualcosa
di più importante! Si è fottutamente aperto con tutti, vi ha fatti
entrare come volevate e farsi capire! E guarda cosa è successo! Ci
siamo distrutti tutti! Va bene, ho cominciato io ma voi mi siete
andati dietro tutti! Non era quello il modo di fare! Bisogna vedere
prima di tutto dei propri desideri, di ciò che vogliamo noi come
persone e poi guardare chi abbiamo intorno! Se non ci facciamo felici
noi per primi non potremo mai fare felici chi abbiamo vicino e sei un
ipocrita se pensi che il modo di fare di prima di Mike andasse bene!
-
Dave
a questo punto lo prende per il colletto ed io intervengo, mi metto
in mezzo e cerco di separarli mentre anche gli altri li tirano ma
Dave ruggisce questo furioso contro il viso di Chester:
-
Non parlare di Mike come se te ne importasse! L'hai piantato in quel
modo! Sai quanto è stato male? Hai idea di quanto abbia pianto con
tutti? Ha passato l'inferno senza sapere se eri vivo o morto! Non ti
sei mai fatto vivo, mai, nemmeno una volta! Potevi essere morto,
cazzo! Non parlare di cosa era meglio! Non parlare di lui! Hai
sbagliato ad andartene ed ora mi sta sul cazzo che torni come ti pare
e che fai quel cazzo che ti fotte! - In un certo senso hanno ragione
tutti e due e li capisco, passavo ore a piagnucolare con tutti loro
al telefono, non sapevano più cosa dirmi...
Chester
smette di spingere ed io mi volto verso Dave e lo tiro via. Devo
parlare con lui.
Gli
altri rimangono lì insieme ed ora se la caveranno un po' da soli.
Non
è che abbia tutto questo tempo prima dell'ultimo concerto dei Fort
però questo lo devo risolvere o canterò di merda.
-
Senti dai... - Lo lascio e lui scuote la testa nervoso. Cerca di
calmarsi ma è davvero faticoso. Dave è sempre stato molto
protettivo verso di me. Anche gli altri ma lui in modo diverso.
Brad
mi ha sempre detto e rimproverato quello che doveva senza
delicatezze, Rob certe cose non ha mai osato dirmele e comunque è
sempre stato dalla mia parte a prescindere. Joe è il mio compagno di
idiozie, con lui rasento l'infantilismo.
Ma
Dave sembra esterno ai miei affari, non si pronuncia mai, non mi dice
mai cosa pensa, mi fa fare tutto da solo però veglia ed arriva
quando pensa che io abbia bisogno, quando qualcuno mi minaccia in
qualche modo.
Quando
se ne è andato la prima volta dal gruppo è stato perchè non gli
piaceva, fra le altre cose, come Mark mi trattava. Le volte in cui si
è arrabbiato è stato perchè Chester mi faceva cose che non
andavano bene ed ora... bè, è eclatante. Perde la testa per poche
cose, io sono una di quelle.
-
Dave, mi dispiace, non pensavo la prendessi così... - Non so bene
nemmeno cosa dire e lui torna ad accendersi anche con me.
-
Io non lo voglio rivedere! Se ne è andato! Ha fatto la sua scelta!
Bene! Che si fotta! Ti ha fatto malissimo, si è fottuto di tutto e
di tutti! Cosa vuole? -
Sospiro
e scuoto il capo passandomi la mano dietro al collo e massaggiandolo
distratto.
-
Dave, non riusciva ad uscirne se stava nella mia stessa città. L'ha
fatto per non morire... non riusciva a smettere di farsi e prima o
poi sarebbe finito in overdose... - Lo giustifico come sempre ma
questa volta ha ragione.
-
Non mi interessa, Mike! Tu lo difendi sempre ad ogni costo ma non mi
interessa! Deve assumersi le sue responsabilità! È tornato ed ha
preteso cosa? Di tornare con te? Di fare ancora musica con noi? Cosa
diavolo vuole? È un re capriccioso, fa quello che gli pare e non
considera gli altri! Che si fotta dannazione! -
Non
sente ancora ragione e mi dispiace, io voglio che facciano pace, che
vada tutto bene. Almeno fra loro.
-
Chester è quasi morto, ha ritrovato la fede, si è disintossicato e
sta cambiando modo di essere, di vedere le cose e la vita, sta
cambiando tutto di sé e sta sistemando le cose che aveva rovinato.
Per questo è tornato. Per mettere le cose a posto, quelle che aveva
rovinato, per rimediare ai suoi sbagli. Però dobbiamo lasciarglielo
fare. -
E'
molto semplice dopotutto.
Dave
stringe le labbra e mi fissa appesantito, le spalle si ammosciano e
scuote sempre impercettibilmente la testa come per dire che non sa
cosa dire.
-
Mike, ti ha fatto malissimo... -
Mi
avvicino e gli prendo le spalle stringendo con decisione, come faccio
a fargli capire cosa sta facendo Chester?
-
Dave, ti ricordi quando sei tornato nel gruppo? Te ne sei andato
eppure ti abbiamo cercato di nuovo una volta sistemato i problemi e
le cose che ti avevano fatto andare via. Ricordi? - Annuisce così
continuo indulgente non sapendo nemmeno dove voglio andare a parare:
- Mi vuoi forse dire che non ti sei mai pentito di essertene andato?
Che non saresti voluto restare? E vuoi dire che comunque non volevi
tornare? Se noi non ti avessimo cercato tu veramente non saresti
venuto da solo? Non ci crederò mai, Dave! - Sono molto calmo e
pacato, il tono fraterno come lo è il mio sguardo forse più maturo
di quando mi lagnavo con lui al telefono.
Sa
che ho ragione e glielo leggo nello sguardo intrecciato al mio.
Si
calma, si placa proprio, sospira e stringe le labbra dopo che ci
pensa e ripensa.
Ho
ragione,
-
Sì è vero però è diverso... - Pone ancora un po' di resistenza ma
scuoto il capo.
-
No Dave, non lo è perchè tu volevi poter tornare così come
Chester, tu non sei tornato da solo nonostante volessi per assumerti
quelle che tu chiami le tue responsabilità. Chester è tornato e sai
perchè? Per lo stesso motivo! Per assumersi le sue responsabilità.
Fate la stessa cosa solo in modo diverso ma il punto è che ora siete
entrambi qua. Tu tirato dentro da noi, lui di sua volontà. Non
importa il modo in cui ci siete arrivati, conta il traguardo. Io vi
rivoglio tutti insieme. Vi ho chiamati per rimettere insieme il
gruppo. - Questa notizia ha la portata di un treno in corsa e lo
investo a freddo. Penso che dopotutto non si aspettasse questo dopo
averlo rivisto. Era convinto fosse finita ed ora che glielo sto
proponendo di nuovo è paralizzato. Penso sia una reazione positiva.
Sono sicuro che lo vuole.
Da
non so dove sento che mi chiamano per la preparazione finale del
concerto e o lascio sorridendo.
-
Devo andare ma ne riparliamo dopo, voglio dirlo io agli altri, tu
zitto! - Penso che non avrebbe la forza di parlare comunque.
Sta
dove lo lascio, io raggiungo gli altri, afferro Chester e me lo porto
dietro, lo prepareranno per la canzone che deve fare con me.
Non
parliamo di quanto successo, non una sola parola nel momento in cui
andiamo in mezzo agli altri dei Fort. Tutto tace ma ci capiamo, non
serve più usare la voce per dirci le cose.
Ho
sistemato le cose, ora lui deve fare il passo finale. Del resto l'ho
preso contropiede, nemmeno lui si aspettava di dover già affrontare
gli altri, è comprensibile che non l'abbia gestita bene.
Però
sento una frenesia dentro mista a paura ed impazienza. È un po'
tutto.
Sta
per tornare a succedere qualcosa di importante e potente, ho questa
sensazione quando poi capita qualcosa di stratosferico.
Sarà
un successo, qualunque cosa succederà alla fine di questo concerto.”
_______________________________
Per
chi non sa...
Nelle
interviste di Chester e Mike in presentazione dell'ultimo album, LT,
hanno detto più volte che le canzoni parlano di rapporti, gli stessi
che loro ad un certo punto si sono ritrovati a dover ricostruire
completamente da zero. In certi casi, hanno detto, dei rapporti
nemmeno esistevano.