CAPITOLO
LXX:
PULENDO
IL NOSTRO ARMADIO
“Non
pensavo di potermi emozionare all'idea di rivederla, ma non è
un'emozione da 'oh Dio che bello la sto per rivedere dopo tanto!', è
più un 'ora scoppia la terza guerra mondiale!'
Ci
ho litigato furiosamente così tante volte che ormai dovrei essere
abituato eppure non lo faccio da mesi, forse è questo. Non sono più
abituato.
Ho
lasciato Sam quando me ne sono andato ed ho lasciato pure Draven, non
è una fottuta giustificazione il fatto che ero un tossico del cazzo
e stavo male, meditavo il suicidio dopotutto e volevo solo farlo
lontano da tutto e tutti.
Mi
fermo prima di scendere dalla macchina, guardo casa sua, dove mi
hanno detto che ora è.
Ci
penso bene.
Cosa
significa Samantah per me?
Non
mi è indifferente, posso dire che la odio? Molto spesso ho pensato
di odiarla, non lo nascondo. E spesso ci siamo effettivamente odiati
molto.
Però
nel suo caso diciamo che io sono il colpevole al cento percento, lo
riconosco.
L'ho
rovinata, le ho rovinato la vita.
Sono
stato un bastardo, l'ho usata dal primo istante in cui l'ho vista.
Cercavo
una con cui raddrizzarmi e siccome mi pareva avesse i coglioni ho
deciso che poteva essere lei.
Per
dimostrare che non ero frocio.
Insomma,
l'ho usata.
Non
è servito, la natura è natura. Mi piace scopare con le donne, mi
piace la figa e le tette ma mi piace anche il culo ed il cazzo. Sono
bisessuale. Ed amo un uomo.
Le
ho rovinato la vita ma lei me l'ha salvata prima che io trovassi
Mike.
Ero
un drogato del cazzo e lei mi ha impedito il tracollo un sacco di
volte. Mi ha pulito il vomito. Mi ha tirato su quando crollavo. Mi ha
mandato in ospedale quando esageravo.
Se
ho deciso di provare con un nuovo gruppo è stato per lei.
Mi
sono detto 'o continuo a drogarmi e la faccio finita -è che non mi
accettavo porca puttana- o cambio capitolo. Sam era stanca, era
dannatamente stanca. Una volta è crollata ed io le ho promesso che
ce l'avrei fatta, che ne sarei uscito. Non mi sarei più fatto,
gliel'ho promesso perchè veramente mi aveva salvato il culo molte
volte. Quante le ho vomitato addosso?
Poi
sono venuto a Los Angeles, ho conosciuto Mike ed è stata la fine.
Dal suo punto di vista è finito tutto proprio in quel momento.
Non
sono più stato capace di provare niente per lei, amavo sempre più
Mike e lei lo sapeva e più mi sentiva lontano più in reazione
reagiva male, era ovvio.
Ed
io, a mia volta, l'aggredivo perchè mi stava sul culo che mi
gridasse contro per cose che non reputavo colpa mia.
Insomma,
eravamo troppo simili, troppo fragili, troppo autolesionisti. Non
potevamo stare insieme, non saremmo resistiti molto.
Siamo
andati avanti anche tanto in realtà... abbiamo fatto addirittura un
figlio... ma non è stato frutto dell'amore ed io ero nella merda più
nera, in quel periodo.
Le
ho fatto male. L'ho abbandonata con nostro figlio senza spiegazioni,
lei lo sapeva perchè ma non le ho detto niente di fatto.
Sono
andato.
Potevo
essere più bastardo? Non credo.
Ed
ora dovrei fare cosa?
Ripresentarmi
alla sua porta dopo mesi che non mi faccio vivo, dopo che l'ho
piantata in quel modo, e dirle 'eccomi, mi fai vedere mio figlio?'
E
poi non so nemmeno cosa voglio dirle di preciso. Forse solo farle
sapere che sono vivo... non lo so...
Scuoto
il capo e sospiro. Dio, non lo so proprio.
Alzo
gli occhi in alto, ovviamente c'è il tetto dell'auto.
-
Mi dai una cazzo di mano a capire che dovrei fare ora? Ho sbagliato
tutto con lei, l'ho ferita, sono stato un bastardo sotto ogni punto
di vista. E che dovrei fare? Tornare? Ma forse se sparisco e basta le
faccio un favore. Bè che poi quando mi sente cantare ancora lo viene
a sapere che esisto ancora e magari la prende peggio. Che cazzo ne
so! Ehi, che faccio? - Ogni tanto parlo con Lui.
Mike
sa pregare, io no, non ho mai imparato ed onestamente non intendo
andare a catechismo!
Io
parlo solo con Dio ogni tanto.
Quando
sono qua a chiedergli che fare, il vetro bussa. Cioè non è il vetro
che bussa ma qualcuno che lo fa, salto dallo spavento ed insultando
per partito preso mi rivolto verso lo sportello, lo apro e scendo di
corsa senza guardare chi sia, pronto a litigare se necessario. Chi
rompe il cazzo?
-
Senti, sono fermo davanti a casa di un'altra persona, che te ne
fotte? - Parto in quarta prima di guardare bene e solo quando la sua
voce gracchia qualcosa in risposta, mi fermo e realizzo.
-
Fotte che è casa mia, maniaco del cazzo! Chiamo la polizia! - Dio,
sei proprio chiaro ed esplicito eh?
Per
un momento lo stomaco si contrae, è la sensazione simile che avevo
quando avevo a che fare con lei prima.
Però
è un po' diverso, dai...
Visto
che mi fermo e non l'aggredisco ha tempo di guardarmi meglio, sono
cambiato così tanto? Mi sono tagliato i capelli corti ed ora sono
del mio colore naturale, ho cambiato la montatura delle lenti e dopo
l'incidente ho tolto il piercing.
Lei
teneva qualcosa in mano, la borsa, non lo so.
Le
cade e si mette le mani sulla bocca. Impallidisce, la vedo alla luce
del sole.
-
Samantah! - La saluto, credo che sia un saluto. Lei non dice niente
per un po', poi inarco le sopracciglia. È cambiata anche lei ma non
poi così tanto. È un po' dimagrita, sempre tettona, veste con un
gusto un po' migliore, i capelli sono del suo colore naturale e con
un bel taglio che le dona. Insomma, sta bene nel complesso. La trovo
bene davvero.
-
Ches... - ma non riesce a finirlo che ha un mancamento, le si piegano
le ginocchia e la prendo al volo per le spalle. Che colpi da farle
prendere.
Questa
non me l'aspettavo proprio. Pensavo si mettesse a gridarmi per
strada.
L'accompagno
giù, ci inginocchiamo sul marciapiede e la tengo per impedirle che
svenga, la chiamo e l'osservo apprensivo.
-
Ci sei? - Dopo un tempo che mi sembra infinito si riprende, sgrana
gli occhi e mi fissa spiritata. Ecco lo sguardo che conosco.
-
E tu... - Sembra che carichi la voce. Poi urla e mi respinge con
violenza. - E TU PENSI DI TORNARE COSI' DI PUNTO IN BIANCO SENZA
NEMMENO AVVERTIRE? MICA HO CAMBIATO NUMERO! SAPEVI COME TROVARMI,
PEZZO DI MERDA! MI DICI CHE TE NE VAI E NON MI DAI SPIEGAZIONI, NON
MI DICI DOVE, NON HAI UN MODO PER RINTRACCIARTI E MI MOLLI TUO FIGLIO
DI CUI NON TE NE E' MAI FOTTUTO UN CAZZO! ED UNO PENSA CHE MAGARI
STAI VIA SOLO QUALCHE GIORNO! NO, TU STAI VIA SETTIMANE E NON MI DICI
UN CAZZO, PEZZO DI MERDA! ANCHE SE NON MI HAI MAI AMATO ERAVAMO
SPOSATI ED HO LA TUA FOTTUTA PROLE! COME PUO' ARRIVARE UN ESSERE
UMANO AD ESSERE COSI' SPORCO E TROIA? CANCELLATI COSI'! E QUANDO TI
E' PARSO SEI TORNATO COME NIENTE FOSSE. SAMANTAH? MA FOTTITI STRONZO!
COSA DIAVOLO VUOI DA ME? LO SAI CHE TI CREDEVO MORTO? NEMMENO MIKE MI
CHIAMAVA PER SAPERE SE AVEVO NOTIZIE O PER DARMENE! LUI SE NE E'
ANDATO COL SUO NUOVO GRUPPO! IO SONO STATA QUA SOLA A PENSARE IN
QUANTI MODI DIVERSI POTEVI ESSERE MORTO! COME PUOI AVERMI ODIATA
COSI' TANTO? COSA TI AVEVO FATTO? TUO FIGLIO! TUO FIGLIO MI CHIEDEVA
DI TE! PARLAVA E MI CHIEDEVA DI TE ED IO NON SAPEVO COSA DIRGLI! E MI
CHIEDEVA SE LO ODIAVI ED IO DICEVO DI NO, CHE ERI VIA PER LAVORO, CHE
STAVI CANTANDO E VOLEVA SENTIRE LE TUE CANZONI E VEDERE I TUOI
CONCERTI E NON POTEVO ACCONTENTARLO! SEI UN FIGLIO DI PUTTANA, SEI!
ORA PERCHE' CAZZO SEI TORNATO, SI PUO' SAPERE? - Ok, finalmente
smette di gridare come una gallina e picchiarmi, le prendo i polsi
dopo che mi ha gonfiato le guance come cocomeri. Dopotutto me lo
meritavo.
Visto
che si dimena non mi resta che fare una cosa che penso in vita mia,
da quando la conosco, non ho mai fatto davvero. Non so, non lo
ricordo.
L'abbraccio.
La
stringo e basta.
Semplicemente.
Lo
faccio con forza e lei smette di dimenarsi, si accascia lentamente e
si lascia andare.
Si
arrende.
E
la lotta lentamente ha fine così come la nostra guerra.
Una
guerra che si conclude in questo modo, senza che io potessi pensarci
seriamente.
-
Perdonami per tutto Sam. Perdonami. - Non ho altro da dire. Potrei
spiegarle, potrei dirle della mia vita che lei già conosce o della
parte che non conosce, potrei giustificarmi, potrei dire qualche
parola in più e cercare di impietosirla e chiederle un'assoluzione,
ma alla fine volevo dirle solo questo. La veda come vuole, la posso
rigirare in tutti i modi. Io volevo solo scusarmi perchè era giusto.
Le
ho rovinato la vita. Ora gliel'ho forse un po' migliorata coi miei
soldi ma gliel'ho rovinata davvero.
Stiamo
così un po' e sento che trema leggermente. Non potrei giurarci ma
credo che Voldemort stia piangendo. Sorrido di scherno, tanto lei non
mi vede.
Rambo
ha ceduto le armi. Finalmente.
Possiamo
andare avanti davvero.
Dopo
un po' finalmente parla, accetta l'abbraccio e resta così un po'.
-
Ce ne hai messo di tempo... - La voce è rotta, sta piangendo ma
vuole dimostrarsi forte.
-
A chiederti perdono? - ma io sono sereno, ora, ed ho forza anche per
lei.
-
No... a ricambiare. A riscattarti. A darmi ciò che mi spettava. A
darmi la vita degna di essere vissuta. - Le promesse che le facevo.
Significa che ora siamo pronti a lasciarci andare?
Per
un momento mi emoziono e sono io quello che trema.
È
un momento fottutamente importante, più di quello che pensassi.
Ho
sempre pensato che quando sarei riuscito a lasciare andare veramente
Sam e anche lei avesse fatto altrettanto, io sarei stato un uomo
nuovo, vero.
Sospiro
e la separo, la tengo per le braccia e la guardo. È stravolta dalle
lacrime e le mie non sono da meno, stanno per uscire.
È
così strano. Il nostro rapporto è sempre stato anormale ma è
strano quello che provo ora. Penso che sia indefinibile ma non lo
dimenticherò mai.
Lei
è stata importante per me, ha significato tanto anche se nessuno
potrebbe capire ciò che era e che provavo.
Nemmeno
io, credo.
Ed
ora voltare pagina su di lei è come chiudere un libro e cominciarne
un altro. Non lo so...
Sorrido.
-
Non riuscivi ad andare oltre? - Glielo chiedo sorpreso e lei mi fissa
aggrottando le sopracciglia, si chiede come io possa dubitarne.
-
Chez, io ti ho amato davvero... non avrei sopportato tutto quello che
ho sopportato senza amore. Poi lentamente è svanito e ti ho odiato e
per ferirti meglio sono andata con altr ma senza saperti vivo e
vegeto... senza sapere che stavi bene... come diavolo pensavi che ce
la facessi ad andare avanti veramente? Aspettavo solo di sapere se
eri vivo o morto, dannazione! -
E'
il mio turno di piangere. Dio, non pensavo che l'avrei mai fatto con
lei, giuro.
Però
mi capita ed è in modo diverso dalle altre. Ora è per lei. Per
quello che ha passato. Ora lo capisco.
Lei
mi amava, io non l'ho mai amata. Le ho rovinato tutto quello che
potevo rovinarle, tutto. Ed ancora era preoccupata.
Appoggio
la fronte alla sua e chiudo gli occhi.
Rivivo
velocemente il nostro incontro, le volte in cui mi ha salvato dalla
droga, la mia promessa, le difficoltà, i litigi, quando preferivo
lei a Mike... rivivo tutto ed anche quando è nato Draven. Anche se è
stato un momento brevissimo c'è stato. Quando ho pensato che eravamo
una
famiglia
ed ero felice.
-
Siamo solo esseri viventi. Non siamo logici e nemmeno perfetti. Se
c'è da sbagliare si sbaglia ma la cosa bella che ho imparato in
questo periodo è che nonostante tutto quello che ci capita, e può
essere anche l'inferno, poi riusciamo ad amare lo stesso di nuovo. È
pazzesco. Come è possibile? Per me è un fottuto mistero! Non ti
dimenticherò mai, Sam. Però ora devo vivere il mio vero amore.
Questa volta andrà bene con Mike, mi credi? - Non le ho raccontato
niente e lei sa quanto male mi ha fatto stare. Sa tutto.
Ed
è comunque sempre stata contro di me a prescindere. Questa volta
succede una cosa nuova. Potrei stare ore qua a stupirmi di tutto.
Ormai l'ho capito.
-
Lo so che andrà bene. Ora sei un uomo. - Non mi aveva mai
considerato tale. La sua definizione preferita era 'troia'!
Sorrido
e penso che sia anche un po' dolce, non lo so.
Poi
glielo dico per concludere.
-
Grazie Sam. Di tutto. - Non è un addio, ma dopo di questo non ne
parleremo più. Andremo oltre. Io vedrò mio figlio e quindi vedrò
lei in serenità, ma ognuno vivrà la sua vita come vuole.
Punto
e basta.
-
Basta così. Voltiamo pagina. - Questo penso che sia uno dei vari
miracoli. Le persone cambiano. Sempre. Tutte. Alla fine, tutte
cambiano e crescono. Ma non è mai facile.”
"Anna resta un
mistero. Sono sincero.
Lei appare sempre felice e sorridente, dal
suo comportamento non si capisce come stia veramente. Se soffre nello
stare qua con me o cosa. Io non parlo di Chester e sto attento a non
stare qua con lui però sembra naturale, come se non fosse successo
niente. Eppure io so che invece è successo.
Poi la guardo
bene, di nascosto, e vedo che il suo sguardo è triste solo che lei
ha una natura così dolce di suo, l'impostazione del suo viso è
materno e non sembra proprio triste, la cosa si confonde. Potrebbe
sembrare semplicemente dolce ma è anche malinconica.
Penso
però che solo chi la conosce bene se ne potrebbe accorgere.
E'
pesante dover misurare tutto, prima dicevo ogni cosa, parlavo anche
dei problemi con Chester poichè lo mettevo in chiave d'amicizia e
lei mi dava consigli, ora non posso più farlo. Paradossalmente mi
trattengo più di prima.
Forse dobbiamo abituarci e basta o forse
le serve il tempo per lasciarmi.
Io penso che comunque lei ormai
sia la mia famiglia, le voglio un gran bene e se devo passare del
tempo al di là del gruppo e di Chester, lo passo volentieri con
lei...
Non voglio lasciarla ma capisco che è una situazione a
parte, strana e pesante. Per ora lo è. Forse un giorno non lo
sarà.
Anna potrebbe diventare il mio rifugio perchè con Chester
le cose non saranno sempre rose e fiori... ma non voglio dire che
sarà una cosa di convenienza, intendo che lei è la mia oasi. Quando
ho bisogno di essere confortato o capito o coccolato.. cose di questo
tipo... lei è l'unica donna della mia vita, solo che non la amo come
amo l'unico uomo della mia vita.
Penso che sia tutto troppo strano
per analizzarlo ora, ci metterò del tempo per capire.
Per
respirare un po' e rilassarmi mi invento un impegno e vado col cane
grande a fare due passi.
Alla fine i due passi sono
parecchio lunghi e finisco in sede. Abbiamo adibito da tempo il mio
appartamento a sede e sala prove, ho in mente di mettere su anche uno
studio di registrazione mio così non dobbiamo sempre aspettare la
casa discografica.
E poi ora che ci penso potrei anche
produrmeli io in proprio gli album ormai... e metterci quello che mi
pare. Se non abbiamo un vero contratto con loro, metti che dopo i
cambiamenti che proporremo -anche se non so quali saranno- non ci
vorranno pubblicare... bè, non sarà un problema. E' che poi mi sta
sul culo che loro decidano per noi cosa dobbiamo produrre, come
dobbiamo comportarci, cosa dobbiamo dire... anche i vestiti decidono!
Mi han detto 'tu sei il rapper e quindi ti vestirai da rapper, lui è
il rocker e si vestirà da rocker!' ma che diavolo di uscita è? E se
voglio vestirmi in un altro modo?
Bè, insomma, ci sono tante cose
che non mi piacciono.
E continuano ad insistere sul fatto che
dobbiamo fare la stessa musica dei primi album perchè sono andati
forte.
Allora... io quando faccio musica voglio poter essere
libero di fare quello che mi pare. Già che mi abbiano messo dentro
ad un genere -il nu metal- mi sta sulle palle.
Perchè?
Era
semplicemente l'unione dei due generi che ci piacevano. Metal e
rap.
Ora però dobbiamo sottostare alle regole di quel
genere... e alle loro... e a quelle della gente, perchè ci sono
anche loro da considerare... bisogna fare in modo che loro siano
felici e che non ci diano contro...
No, qua servono
cambiamenti sostanziali!
Entro in casa e mi fermo all'ingresso
mentre immagino tutto rivoluzionato.
Cucina salotto camera e
studio resteranno così ed anche la sala prove va bene, ma tirerò
fuori uno spazio da quella parte per la sala di registrazione.
E
l'arredamento va cambiato, voglio abbellirlo come dico io, non ci
abbiamo messo molto del nostro anche se passavamo moltissimo
tempo.
E' ora di cambiare!
Mi chino sul cane che è fermo
vicino a me, l'accarezzo e lo bacio fra le orecchie. Il suo testone
enorme, scendo a tormentargli i labbroni ed i dentoni, non ci
rifletto perchè sono sovrappensiero.
- Tesoro mio, è ora di
rivoluzionare tutto! -
E proprio mentre lo dico l'entusiasmo
mi pervade.
Faremo la musica che vorremmo a costo di mollare la
casa discografica e metterci in proprio, parleremo coi giornalisti e
spiegheremo chi siamo una volta per tutte, saremo noi, spontanei e
naturali!
E che si fottano le regole, Dio come odio le regole!
Le
hanno create per gli schiavi, ora non ci sono schiavi!
Non vedo
l'ora di fare una riunione con gli altri e parlarne, prendo subito il
telefono e scrivo lo stesso sms a tutti.
'Domani mattina tutti in
sede per parlare del gruppo!'
Loro non hanno bisogno di pause
visto che sono io quello tornato da un tour, io non ne ho bisogno
perché sono iperattivo, quindi va alla grande.
Mi risponde
Chester.
'E adesso non mi vuoi?'
Alzo un sopracciglio e fisso
il telefono, dopo un secondo suona il campanello e mi alzo
saltellando.
Apro e c'è lui, io rido felice e lo tiro
dentro saltandogli al collo come se non lo vedessi da un
secolo.
Bessie abbaia col suo vocione grosso.
- Amore eri qua!
- Chester mi tiene e ride.
- Che cazzo hai? Io voglio spararmi e
tu sei felice! - Scendo dalle sue braccia e gli prendo il viso fra le
mani, preoccupato.
- Cosa ti è successo? Chi ti ha fatto
arrabbiare? Amore? Dimmi tutto! - Ora sono apprensivo, penso sia
normale, ma lui ride e si rilassa così va tutto bene di nuovo.
-
Niente, ho rivisto Sam e mio figlio... con Sam è stato... shockante,
ecco! Con Draven è andata meglio! - Pensa di asciugarsela così!
Lo
lascio, libero il cane che va sui divani, ovviamente occupa tutto lo
spazio.
Prendo Chester per mano e lo conduco in cucina, le
nostre dita, entrambe sinistre che si tengono, tintinnano a contatto,
le alzo e sorrido alla vista degli anelli che abbiamo entrambi.
Dio
è così bello poterlo fare finalmente.
Non penso di averlo ancora
realizzato fino in fondo...
In cucina lo faccio sedere e preparo
del thé.
Io vivo di thè ma poi lo fisso torvo e noto la sua
eterna magrezza.
- Hai mangiato? - Dubito. Fa la faccia furba e
capisco, così prendo una padella e cerco in congelatore. Ci sarà
pure qualcosa, no? Lui mi fissa preoccupato.
- Non vorrai mica
cucinare qualcosa... - Gli faccio il dito medio.
- Ehi sono capace
di fare due stupidi spinaci! - alza anche l'altro sopracciglio.
-
Da quando ti piacciono? -
- Da quando non c'è altro! -
A
questo punto prende il telefono e chiama la pizzeria per asporto, la
solita che chiamiamo quando siamo qua. Era da una vita che non lo
facevamo. Mi mancava tutto, anche questi stupidi piccoli gesti
quotidiani.
Quando siamo tranquilli mi siedo davanti a lui e
gioco con le sue dita, i nostri anelli.
- Raccontami
tutto... -
In breve mi racconta tutto quello che è successo
e mi si stringe lo stomaco mentre ascolto. Entrambi abbiamo sistemato
con le nostre mogli. Siamo proprio destinati!
Legati dal filo
rosso!
- Sei stato bravissimo... hai fatto quello che dovevi. Come
me! - A questo si drizza sulla sedia e mi fissa con gli occhi fuori
dalle orbite.
- Come come? Che avresti fatto tu? - Voce stridula.
Sogghigno.
- Sono orgoglioso di annunciarti che ho detto tutto ad
Anna! - Mi fissa come se fossi scemo. Io sono felice e lui pensa che
io sia scemo.
- E sei contento? - Ma ti pare la prima cosa da
dire? Storco la bocca ed allargo le mani:
- Chester, hai capito?
Ho detto di noi ad Anna! Ora sa, non la devo più ingannare, quando
sto con te non mi sentirò più una merda e non avrò più l'istinto
insano di piantarti! -
- Eh ho capito grazie non sono
coglione! Tiravo di coca, Dio Cristo, non mi estirpavo il cervello! -
alzo un sopracciglio scettico.
- Che differenza c'è? - Mi tira un
calcio e l'euforia sale, stiamo facendo gli scemi, ci stiamo
divertendo, sta andando tutto alla grande.
Mi alzo e
saltello mentre proseguo la mia gioia:
- Hai capito? Abbiamo
voltato pagina, possiamo andare avanti come vogliamo, non ci sono più
catene! -
- Bene, allora domani fisso un appuntamento con il
giornalista di Rolling Stone! Dichiariamoci una coppia a tutti gli
effetti! - Gli tiro il bicchiere che prende al volo.
- Scemo! Lo
sai che non lo farò mai! Ma nel nostro privato chi lo deve sapere lo
sa... possiamo viverla serenamente. In pubblico basta stare attenti
ma essendo che sono sposato e che tu troverai una donna, perchè ti
conosco e so che lo farai, ci spianerà la strada! - Chester si alza
e con lui le mani in segno di 'alt'.
Fa la faccia
concentrata ed io mi fermo e continuo a ridacchiare. Dio come sono
felice!
- Non ti ha lasciato? - Che è tutto sto scetticismo?
-
No! - Esclamo stranito.
- E ti sembra normale? - Ah sembra una
barzelletta.
- Chester, detto da te... - mi fa la lingua ed il
dito medio, poi sospiro e seriamente...
- Nemmeno io mi aspettavo
che lo facesse ma mi ha detto che non è pronta a lasciarmi. Comunque
l'aveva capito da tempo ed aveva cominciato ad accettarlo, ma essendo
che eri sparito sperava ci fosse un'occasione. Cercherò di essere
attento, vedremo... mi dispiace ma lei ha scelto così ed onestamente
mi va più che bene, se mi lasciava era un problema ma non sono
un'ipocrita. Lei ci permetterà di vivere sereni! -
Chester
annuisce e dopo un po' mi abbraccia, mi carezza la testa come io ho
fatto con Bessie e mi bacia la fronte con dolcezza. Lo è diventato
da quando è tornato.
- Ti amo, andrà tutto bene. E sono contento
per come si stanno mettendo le cose. Dopo tanta merda, un po' di
felicità! Mi dispiace per lei ma ho capito che bisogna anche pensare
a sé stessi, non si può far felici gli altri e basta. La vita è la
nostra ed è questa. - La sua conclusione.
Io mi accoccolo contro
di lui e mi beo dell'abbraccio sicuro e tranquillo, stiamo bene
finalmente e non abbiamo più pensieri. Possiamo dire che è finito
il dramma.
- Pensavo non l'avresti mai fatto! - dice dopo
poco polemico!
Gli do un pizzicotto sul fianco scarno e lui
ride!
- Ed io non pensavo fossi capace di scusarti con l'orco! -
per ridere chiamiamo Sam in molti modi...
Ricambia il pizzicotto e
su di me ha più presa!
- Siamo cresciuti davvero hai visto? -
dice vittorioso.
Ha ragione è bello così!
- Ora siamo uomini!
- aggiungo.
Sospiriamo soddisfatti e lasciamo che tutto il resto
vada. Sapremo gestirlo. Se abbiamo gestito questo...
- Sono
felice! - lui sorride.
- Anche io! -
Che meraviglia.
Grazie
Dio!
Vedi questo e come fai a non crederci? Non lo so."
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Per chi non sa...
Chester e Samantah hanno
divorziato a i primi di Maggio 2005. La loro storia è stata molto
travagliata, inizialmente lei lo aveva davvero aiutato molto, la
prima volta che lui ha smesso di farsi è stato grazie a lei, erano
una coppia con molta passione e sicuramente si sono amati, a modo
loro. Però poi con Chester nei Linkin Park le cose sono lentamente
cambiate, sono sorti problemi seri fra loro, lei ha cominciato a
tradire lui (e lui lei?) fino a ridursi ad odiarsi e ferirsi in tutti
i modi. Sam pare gli abbia portato via Draven, quando si sono
separati, ma dal fatto che lui non ha fatto ricorsi e che l'ha
accettato passivamente, si deduce che non fosse in grado di prendersi
cura di suo figlio e che lei glielo abbia portato via proprio per
questo. Non classifico questo gesto, ma penso che dopotutto fosse
giusto. Quando Chester si è disintossicato non ha cercato di
riprenderselo ma anzi glielo ha lasciato ed ha successivamente
dichiarato che alla fine loro due erano solo troppo simili, fragili
ed autolesionisti per riuscire a stare insieme ancora a lungo. Che
l'ha amata e che poi non ce l'ha più con lei e che ora vanno
d'accordo.
Si dice che gli ultimi
tempi insieme, quando Chester fosse tornato alle canne, lei non
cercava di togliergliele e se ne fregava. Immagino che dopo aver
passato l'inferno nel cercare di farlo disintossicare la prima volta,
vederlo che tornava a drogarsi deve aver fatto scattare in lei il
'vaffanculo, muori!'.
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Aperto la mia pagina autore su FaceBook. Lì metto gli aggiornamenti alle mie fic, le varie news che la riguardano e cose così...
Akane