CAPITOLO
LXXI:
LA
SOFFERENZA FA CRESCERE
“E'
fottutamente strano fare musica con altri. Con loro la facevo ai
tempi che furono, sono anni che non cantiamo insieme ma abbiamo
continuato a vederci.
Sono
rimasti stupiti dalla mia proposta, mi hanno chiesto se fossi sicuro
di voler fare un gruppo parallelo ed allora gli ho spiegato un po'
cosa è successo, quando hanno letto i testi hanno comunque capito.
A
loro ho detto di Mike, mi hanno risposto che chi mi conosceva bene
aveva capito che con Mike c'era qualcosa.
Insomma,
sono contento che siano loro perchè non gli devo spiegare niente,
posso essere onesto e non stanno a criticarmi.
Cominciamo
a lavorare subito a pieno ritmo, non ci metteremo molto a preparare
le canzoni, le avevo già finite, avevo fatto praticamente pure le
musiche quindi loro devono solo impararle.
Registreremo
presto.
Non
so perchè ho voluto dare al gruppo un nome e non ho semplicemente
fatto il solista pagandoli solo come miei strumentisti.
È
che se faccio il solista la gente mi etichetterà come quello che è
uscito dai Linkin Park perchè si credeva migliore e poi è tornato.
Con
gli altri continuiamo solo che ci va più tempo. Siamo tutti lì
presi dal decidere su che genere puntare, se cambiare e come e cosa
fare di preciso.
Dobbiamo
cambiare, non vogliamo fare come i primi due album ma al tempo stesso
non vogliamo cambiare del tutto.
Vogliamo
mantenere il rap ma non come prima. Insomma, le idee sono
fottutamente confuse ed intanto vado avanti coi Dead by Sunrise, mi
viene più facile.
Ho
fatto queste canzoni per me stesso ma visto che Mike insisteva nel
farmele cantarle davvero l'ho accontentato.
Ora
lui cerca di ascoltarle il meno possibile e quando parlo del gruppo
cambia subito discorso.
Stessa
cosa quando qualcuno gli chiede dei Fort Minor.
È
categorico.
'No
non ho in progetto niente con loro.'
Non
dice 'non lo so', dice proprio di no.
È
una cosa che mi fa pensare, io lo conosco e dietro a queste cose c'è
di sicuro qualcosa.
Ne
parlo una volta che sono con lui intanto che aspettiamo che gli altri
arrivino.
-
Ma Mike, perchè ogni volta che parlo dei Dead o dei Fort tu cambi
discorso? - Lui che sta tirando fuori delle birre per poco non gli
cadono di mano, quindi gliele prendo e le metto giù, poi lo fermo
contro il frigo e lo blocco col mio corpo obbligandolo a guardarmi e
a rispondere.
-
Me lo dici cos'hai contro di loro? Sei geloso? Odi gli altri gruppo
che non sono i Linkin Park? - Sparo a caso senza sapere che diavolo
dire, è solo per provocarlo a dire la versione corretta.
Mike
è sofferente e si gira dall'altra parte, così gli prendo il viso
fra le mani e lo fermo.
-
Allora? - Sono quello che domina ora come ora e lui appare come un
ragazzino che cerca di evadere. Mi fa una fottuta tenerezza.
-
No non sono geloso, Chez.... - Comincia così.
-
Allora di cosa si tratta? - Insisto come un mastino, non mollo se non
me lo dici.
Alla
fine mi accontenta e lo spara perchè non ce la fa nemmeno lui a
tenerlo.
-
Quei gruppi sono la testimonianza del mio fallimento, Chez, e mi
fanno stare di merda! Ecco! L'ho detto! - Sono io che resto di merda
a sentirlo, avevo pensato a molte cose ma non certo a questo.
-
Cosa diavolo dici? Perchè?! - davvero non ci arrivo. Per me è
assurdo e basta. Si morde la bocca e continua a girare gli occhi in
tutte le direzioni per non guardarmi in viso.
-
Perchè sì dannazione! È così! Tu te ne sei andato perchè ho
messo su i Fort Minor e dalla sofferenza di quel periodo sono nati i
Dead by Sunrise! Odio con tutto il cuore quei due gruppi anche se uno
è il mio e l'altro ti ho spinto io a farlo! Razionalmente so che era
giusto lo facessi ma emotivamente li odio! - Resto ancora di merda
per la confessione, ora è un treno infervorato e non sa fermarsi,
però non lo mollo, continuo a spingerlo col mio corpo e a tenerlo a
me. È così disarmante nella sua sincerità. Una volta non l'avrebbe
mai ammesso.
Siamo
cambiati entrambi.
-
E poi i testi... coi Fort alcuni parlano del mio risentimento verso
di te o della mia sofferenza per te. Dei Dead... Dio Santo, Chez...
sono tremendi! Ogni volta che ne sento uno voglio piangere! So che è
giusto che li canti ma... non riesco a sentirli e parlarne, mi
spiace. - La sua sincerità totale mi abbatte ed alla fine quando la
sua voce trema lo stringo, gli metto il viso contro il mio collo e
piego la testa sulla sua.
-
Ssst... - Lo calmo piano e lo muovo come se lo cullassi. Me lo
stringo contro e lui si aggrappa alla mia maglia, sembro il suo
salvagente.
È
questo il rapporto giusto. Paritario. Ci sosteniamo a vicenda. Non è
lui quello forte ed io quello fragile. Siamo entrambi forti ed
entrambi fragili.
Era
questo che volevamo.
-
Non ne parlerò più e se qualcuno lo farà lasceremo cadere
l'argomento. E quando andrò a fare concerti con loro non voglio che
tu venga ad assistere. Ti impegnerai con qualche altro progetto. Con
l'arte. Con qualcos'altro... - Il piano penso che gli piaccia perchè
respira meglio, prima era tutto a scatti.
Si
rilassa ed io lascio un po' di tempo, poi gli prendo il viso e lo
separo da me per guardarlo bene.
Sorrido
dolcemente.
-
Ti amo, mi dispiace che pensi che quei gruppi e quei testi siano
testimoni del tuo fallimento. Per me non hai mai fallito. Se non
fosse successo tutto quello ora saremmo ancora a quel rapporto malato
e sbagliato di prima. Eravamo capaci solo di scopare perchè
pensavamo come due idioti che il sesso fosse l'unica cosa che ci
unisse ma non era così. È tramite tutti quei fallimenti che siamo
arrivati qui. - Quanto sono saggio. Mitico, vero?
Orgoglioso
di me lo vedo che sorride.
-
Che saggio che sei diventato Chez... - Dice anche lui ed io
ridacchio. Ci leggiamo ancora nel pensiero.
Lo
bacio sulle labbra.
-
Sempre stato! - Dico megalomane.
-
Allora lo nascondevi bene, prima! - Eccolo che scherza. Lo mordo sul
labbro che tiro e lui grida ma non molto convinto. Allora finisce che
lo lecco e che approfondiamo il bacio.
Va
bene così, ormai.
È
un rapporto vero, alla pari, giusto. Non crolleremo più.
Sulle
sue labbra concludo piano, gli occhi chiusi.
-
Non hai mai fallito con me, Mike. - Ma so che lo penserà sempre.
Infatti non risponde, preferisce tornare a baciarmi, lo fa con la sua
solita dolcezza ed infila le mani sotto la maglia stretta, sui
fianchi. Mi carezza leggero senza altre intenzioni dietro.
È
bello così com'è, ormai. È bello. Bellissimo.
Non
mi abituerò mai, dopo tutto quello che ho passato.
Dio,
è così dannatamente perfetto...
Ad
interromperci però arriva il campanello.
Avrebbero
le chiavi ma preferiscono suonare. Bè, Joe non suona, entra e basta,
però gli altri suonano per avvertirci che stanno per entrare. Poi
usano le chiavi lo stesso.
Ci
separiamo e gli andiamo incontro.
Rob
e Brad sono sempre i primi.
Arrivano
in silenzio, la cosa mi puzza. Entrano e si piazzano uno in cucina e
l'altro in salotto senza dire una parola. Io e Mike ci guardiamo.
Ok,
hanno litigato. Non ci diciamo niente, Mike si prende Rob ed io
Brad. Affinità di carattere si dice, no?
E'
strano, non hanno mai litigato o forse sì ma noi non lo sappiamo.
In realtà non so un cazzo della loro vita coniugale... sono davvero
maledettamente riservati!
Mi
siedo e Brad mi ignora, me lo aspettavo.
Mi
rendo conto che non ho mai fatto quello che fa riappacificare
qualcuno, di solito sono quello che li fa litigare.
No,
non è vero, non li faccio litigare però me ne sbatto altamente.
Non
so perchè ora mi interessi tanto ma mi è venuto spontaneo, boh, mi
dispiace che litighino.
Loro non possono litigare!
- Che
problemi ci sono? - Vado dritto al sodo, non ho molta voglia di fare
giri di parole.
Brad alza le spalle e fissa davanti come se
fosse interessante un televisore spento.
- Dai! - Insisto. Visto
che continua a dire che non ci sono problemi io continuo a rompere il
cazzo con tanti 'dai' fino a che lui stufo mi risponde. So tirare
fuori le parole se voglio!
- Ho litigato con lui! - Rido.
- Ma
va! Io pensavo che vi steste dichiarando amore eterno! - Dico
ironico, allora mi lancia uno sguardo laterale davvero fulminante e
rido più forte.
- Non ho voglia di parlarne! - alzo un
sopracciglio.
- Fammi indovinare... è spuntata una donna? -
quando due uomini litigano di solito è sempre per una donna, anche
se sono gay!
Mi guarda stupito, non pensava potessi
arrivarci vero? Vabbè che l'ho sparata a caso!
- Come ti viene
su? - Che domande!
- E' sempre colpa di una donna! Cos'è vuoi una
di copertura e Rob no? - Ci siamo passati prima di loro, sappiamo
cosa significa e non mi stupisce che Brad stia pensando a questa
cosa.
- Chester, ma cosa ti è successo per essere così
sagace? - Lo dice stupito come se fosse un evento. Dovrei seccarmi ma
ridendo gli faccio il medio e mi accendo una sigaretta. Una la porgo,
lui la prende e fumiamo insieme. Mi appoggio allo schienale e alzo i
piedi sul tavolino, Brad fa lo stesso, un po' di silenzio e poi si
decide a dirmi.
- Abbiamo intenzione di tornare sulla scena.
Voglio solo essere sicuro che vada tutto bene! Voglio trovare una
ragazza ma solo per poter stare più tranquillo con lui! - Sorrido.
Questo discorso è un deja vu! - Ma Rob non vuole. Dice che noi siamo
riservati e non si capisce che stiamo insieme e non serva una donna.
Io sono sicuro di sì invece. Che ci servirà. Staremmo più
tranquilli! E poi prima o poi si chiederanno perchè siamo single da
sempre! -
Come un santone saggio che sa tutto, rispondo
dall'alto della mia esperienza.
- Guarda, Rob non ha torto. Di voi
non si capisce che state insieme ma può essere che andando avanti ne
avrete bisogno, non si può mai sapere. E poi come dici se siete
single da una vita poi la gente si fa delle domande... Io sono a
favore di questa cosa. Se siete cinici e riuscite ad averne una per
questo motivo è una gran cosa! Poi metti che avete voglia di fare
figli... - Per me gioca tanto questo. Ultimamente ho una voglia di
averne che mi stupisco io stesso!
- Sì io sono d'accordo ma non
Rob, non ci sente. Questa volta è lui quello categorico. - Brad è
seccato e quando è seccato è freddo. Mi fa sorridere.
-
Vedrai che Mike lo fa riflettere. Era dell'opinione che avere la
donna per poter avere l'amante è orribile ma ora guardalo! E' così
contento che Anna abbia accettato di essere lo stesso sua moglie che
è incredibile. Le persone cambiano! - Con questo liquidiamo il
discorso. Lui è d'accordo, io sono d'accordo, a Rob ci pensa Mike.
Semplice la vita!
A volte siamo noi che ce la complichiamo ma
quella puttana è proprio facile. Facile come una puttana!"
"Rob
è sull'orlo delle lacrime, non è mai stato così. Mi
preoccupo.
Faccio subito una tisana e mi siedo sul tavolo
davanti a lui, lo guardo e poi piano e con dolcezza gli chiedo cosa
sia successo, lui non vedeva l'ora di poterne parlare, che qualcuno
glielo chiedesse.
- Brad vuole una ragazza di copertura, per
essere più sicuro e tranquillo! Io gli ho detto che non serve ma lui
è convinto di sì, che non si può mai sapere! Dice che se io non
voglio non importa, che lui se ne prenderà una! - e' indignato ed
agitato, gesticola e la voce è bassa. Quando la sua voce è bassa è
perchè sta per avere una crisi di nervi.
Scendo dal tavolo,
gli do la tazza di tisana che non calcola e mi metto dietro di lui a
massaggiargli le spalle tese. E' una cosa che faccio ogni tanto
quando devo calmare qualcuno o rilassarlo.
Le sue spalle
robuste sono dure come macigni.
- Rob, rilassati, sei tesissimo! -
Allora uso forza sui pollici per stendergli i nervi accartocciati,
lentamente fa scendere le spalle.
La mia voce calma e pacata sfuma
paziente.
- Ci siamo passati anche io e Chez, so di cosa parli e
ti capisco. Credimi che ti capisco. - Rob sospira stanco e
amareggiato e lascia cadere la testa fra le braccia conserte, sul
tavolo. Io gli carezzo la nuca fraterno.
- Lo so dannazione... ma
pensavo che siccome noi siamo riservati potessimo evitare il
discorso! Invece dopo anni che stiamo insieme se ne esce così! Mi ha
preso alla sprovvista, mi sono opposto categoricamente! Di solito
sono io quello che cede e capisce ma adesso... -
- Pensi di
non sopportare la gelosia? - Dolcemente tiro fuori i nodi. Io lo
conosco, so com'è.
Rob scuote la testa e sospira
sconfitto.
- No, penso di no. E penso che stiamo per complicarci
la vita con queste cose... siamo io e lui, due ragazzi riservati e
chiusi che non mettono in piazza la loro vita privata. Che bisogno
c'è di pensare all'eventualità che qualcuno si accorga di noi?
-
Parla a ruota libera, esprime ogni pensiero che ha avuto
in questi giorni ed io l'ascolto, poi con calma ribatto a tutto. Alla
fine riporto la mia esperienza. Mi siedo accanto a lui ed aspetto che
mi guardi, poi con pazienza comincio.
- Io sono mister
riservatezza... odio che qualcuno sappia qualcosa della mia vita
privata. E' sempre stato così. -
Sa dove voglio andare a
parare.
- Però sei espansivo come persona. E Chester è
egocentrico e narcisista, gli piace mettersi in piazza e mostrarsi! -
Replica subito. Ha ragione.
- Sì, hai ragione, è diverso. Però
ero contrario a questo discorso della donna di copertura. Di mio non
l'avrei mai voluta, ho sposato Anna per farvi stare tranquilli. Poi
la storia la sai, non riuscivo ad ingannarla e con Chester abbiamo
deciso di lasciarci per non rovinarci la vita dopo. Ce la siamo
rovinata subito. Ho sbagliato. Ho sbagliato e mi sono pentito di non
aver accettato il discorso della donna di copertura per poter stare
contemporaneamente con la persona che amo. E' meschino, lo so, però
viviamo in un mondo cinico e bastardo dove tutti ti criticano ed
aspettano un minimo errore per buttarti in pasto agli squali. E'
brutto ma è così. Sarebbe bello pensare che basta stare attenti e
siamo a posto. Il mondo vuole che la gente sia onesta ma solo se
l'onestà riporta le loro condizioni. Se nell'essere onesta riporta
verità scomode e complicate, allora no. Che si tengano l'onestà.
Meglio la falsità e l'ipocrisia. Così sono tutti contenti. E'
questo il mondo, brutto ma è così. Allora ci si deve adattare. Tu
mi vuoi meschino? Io sarò meschino! E sai perchè? Non perchè è il
mondo a dirmelo ma perchè io voglio essere felice e se quello è
l'unico modo allora che sia! Io comunque non sarò mai capito ma avrò
una cosa che altri non hanno. La felicità e l'amore vero. - Mi
ascolta ed assimila.
- Sì io lo capisco e posso anche essere
d'accordo. So che è come dici. Ma... ci devono essere altri modi. Io
non ce la faccio! Sono geloso dell'idea che Brad stia con una con cui
magari deve anche fare sesso ogni tanto! -
Scuoto la testa e
comincio a bere la mia tisana, lui la sua non la guarda proprio.
-
Le persone cambiano, Rob. Io ho vissuto cercando sempre di far felici
tutti e facendo le cose per bene come andavano fatte ed ho
sacrificato la felicità di poche persone rispetto a quelle che
accontentavo. Ho sacrificato me stesso. Il risultato è stato
disastroso. Io e Chester abbiamo così capito, dopo questo inferno,
che per fare felici gli altri bisogno prima di tutto essere felici
noi. E noi possiamo essere felici in un solo modo. Stando insieme. In
che modo possiamo stare insieme senza rovinarci l'esistenza? Con
piccoli accorgimenti come stare attenti in pubblico e sposarci, fare
famiglia. È orribile ma è così! Ora stiamo ricostruendo tutto ma
ci sono paragoni a prima? Andiamo tutti d'accordo, siamo un gruppo,
siamo positivi, ci parliamo... mi dispiace per Anna, credimi. Però
le ho lasciato una scelta e lei ora sta percorrendo la strada che ha
deciso. non ho rimpianti perchè questa è la mia, di scelta. Amo
Chester e vivrò in funzione di questo. A qualunque costo. Bisogna
affrontare le proprie paure, il modo di superare gli ostacoli c'è
sempre, anche quando sembra che non ci sia. - Amo parlare e fare
discorsi filosofici, sono logorroico e lui mi ascolta sempre. Lui,
tutti... hanno molta pazienza con me.
- Ci complicherà il
nostro rapporto! - Dice amareggiato.
- Brad pensa che lo
semplificherà... -
- Non so in che modo... -
-
Dovete venirvi incontro. Gli hai detto che pensi di essere troppo
geloso? -
- No io... mi sembrava stupido... - Sorrido
dolcemente.
- Diglielo. Digli tutto. Sempre. Non tenerti niente
per te. Insieme trovate un punto d'incontro. Io personalmente sono
d'accordo con questo discorso della ragazza, razionalmente è la cosa
migliore, ma se non siete entrambi convinti dovete trovare una
soluzione, ma insieme. Brad lo conosci meglio di me. Se lo prendi di
petto è finita. - Rob scuote la testa.
- Lo so, ho alzato la
voce, ero nervoso, spaventato all'idea che finisse tutto... sai, io
pensavo a te e Chester... come per causa di Anna vi siete lasciati, è
stato tutto così disastroso... -
Gli metto la mano sul
polso e lo fermo con pacatezza.
- Lo è stato perchè io non
l'accettavo. Mi sentivo un verme ad ingannare Anna e Chester non
voleva che mi sentissi così. Prima o poi l'avrei lasciato se non
avessi tentato 'la strada giusta'! - Dico con enfasi facendo le
virgolette nell'aria. Lui sorride capendo cosa voglio dire.
- Ora
va bene perchè l'hai accettato? -
- Ho visto che è peggio
seguire 'la via giusta'. Ci hanno rimesso tutti comunque, io e lui
per primi, ed in modo grave. Ho capito che è brutto ma è
necessario. Si tratta di accettare il mondo così com'è. Non lo
possiamo cambiare, possiamo cambiare noi stessi. Accettare le cose,
agire di conseguenza. - Sono saggio, lo so. Amo fare discorsi saggi e
so che ho ragione ma pochi anni fa non sarei mai riuscito a dire
queste cose. Il dolore mi ha forgiato, mi ha fatto diventare
uomo.
Ok, non faccio cose moralmente corrette ma non inganno
più nessuno di quelli che contano e questo è tutto ciò che volevo,
questo mi basta. Forse essere uomini significa fare cose moralmente
giuste ma se poi si è infelici cosa me ne faccio del mio essere
uomo?
Penso che essere uomini significhi accettare noi stessi ed
il mondo così com'è. Guardarci in faccia e affrontare la realtà
con l'obiettivo di essere felici. Forse mi sbaglio ma io penso che
sia così.
Rob sorride e sospira sollevato.
- Grazie. Non
so cosa farei senza il mio saggio fratello! - Sorrido a mia volta e
lo abbraccio. Così va bene!
Il
campanello ci interrompe. Questa poi non me l'aspettavo!
Apro
a Joe. Perchè Joe suona?
Poi
vedo Dave. Ok, ecco perchè.
-
Joe mi stavi facendo preoccupare! Tu che suoni? - Dico allegramente.
Lui
mi spinge fingendosi offeso.
-
Ehi non insultare, io non volevo suonare ma Dave ha detto che con gli
elementi dentro era meglio farlo! Gli ho chiesto perchè e lui mi ha
chiesto se per caso volevo assistere a del porno dal vivo. No il
porno dal vivo mi piace ma non gay e non vostro! - Va verso Chester
che ride. - Senza offesa eh? -
-
Ti faccio vedere io se il mio porno live non è eccitante! - Dice
alzandosi e agguantandomi, io sto ridendo mentre Joe apre gli
sportelli alla ricerca di cibo che ovviamente non c'è.
-
Ehi palla di lardo, guarda che devi vedere! - Gracchia verso Joe il
quale fa il dito medio e finge di ignorarlo. Così Chester che non
può essere sfidato in queste cose mi lascia e va su di lui, si
toglie la maglia, che novità, lui vestito è strano, e si apre i
jeans poi comincia ad usare Joe ed il suo culo come palo da lap
dance. La troia si sa muovere, non ne dubitavo, e comincio a leccarmi
le labbra involontariamente mentre rido. Dave si gira dall'altra
parte e Joe agonizza. No, non sono gay, almeno loro due si salvano!
-
Dai, non dirmi che un pompino lo schiferesti solo perchè sono un
ragazzo! - Si inginocchia davanti a Joe, si fa sempre prendere la
mano quel deficiente. Attacca i pantaloni larghi per farglielo
davvero e lui alza un sopracciglio per sfidarlo a farlo davvero ma lo
fermo prima perchè so che lo farebbe.
Lo
prendo per i capelli, sopra la testa che sono un pochino più lunghi,
e lo tiro via.
-
Non se ne parla, la tua bocca può stare solo sul mio cazzo! - Si
alza un'ovazione che è un misto fra la gioia e lo schifato.
Dave
e Joe erano quelli contrariati e Chester quello felice.
-
Amore bastava dirlo! Sono tutto tuo! Amo quando sei violento!
Picchiami quanto vuoi! - Gattona verso di me come una pantera, è
sexy da morire, non so come fanno gli altri a non apprezzarlo sotto
questo aspetto.
Indietreggio
un po' poi però finisco sul divano, seduto, e lui mi agguanta le
gambe, me le apre e ficca la testa nel mezzo, sul mio pacco.
Quanto
è scemo.
Ovviamente
rido perchè non fa sul serio, così Dave sta andando a buttarsi
dalla finestra e Joe cerca un cucchiaio per cavarsi gli occhi.
È
un momento così divertente che ho le lacrime agli occhi. Non ci
posso credere, siamo così e siamo meglio di una volta.
È
così bello!
Poi
mi guardo intorno.
Manca
qualcuno all'appello.
-
Dove sono Brad e Rob? - Chiedo attirando subito l'attenzione di
tutti.
Mi
guardano a loro volta e li cercano, Chester smette di attaccarsi al
mio cazzo.
-
Erano qua... - Storco la bocca.
-
Non più. - Parte la caccia a Brad e Rob ed il segugio Chez li trova
subito. Mi fa i gesti da sordo muto che penso si stia bellamente
inventando ed io e Joe ci avviciniamo mentre Dave si oppone con tutte
le sue forze. Queste cagate lui non le fa.
Ci
accucciamo davanti alla porta del bagno.
Abbiamo
cambiato sede dopo il primo album, prima era il mio appartamento
vecchio, poi ne ho preso un altro proprio per farlo come sede, nelle
teste di tutti resta 'il mio appartamento' lo stesso... C'è lo
spazio per la sala prove e la sala registrazione che ho in mente di
metterci.
E
per la sala relax, la cucina, uno studio ed una camera.
C'è
tutto.
È
un appartamentino grande, ma il deja vu ce l'ho lo stesso.
Io
e lui un po' ciocchi ed un po' deficienti inginocchiati davanti alla
porta del bagno a spiare Rob e Brad che si facevano.
Ora
è uguale.
Facciamo
i gesti di fare silenzio e la curiosità mi invade perchè quella
volta era bello ed ora è anche meglio.
Attacchiamo
le orecchie tutti e tre. Io e Chez siamo seduti a terra e Joe è in
piedi per poterci stare anche lui.
Parlano.
-
Brad, io penso di essere solo geloso. Ho paura che la mia gelosia
possa rovinare tutto... -
-
Tu hai paura che ci riduciamo come Mike e Chez! - Io e Chester ci
guardiamo perplessi e Joe scoppia a ridere. Chez sta per aprire la
porta per chiedergli cosa intende ma lo fermo, lo prendo per il
collo, da dietro, e lo tengo qua. Così gli appiccico l'orecchio alla
porta e sbircio dalla serratura.
Si
stanno guardando e Rob è insofferente, guarda per terra, si tormenta
le mani.
-
Sì... ho paura che non riusciamo a sopportarlo. Quando fra loro si è
messa questa fantomatica donna di copertura è andato tutto sempre
peggio! Io ho paura! - Lo dice con una vocina sottile che mi fa
tenerezza. Vorrei abbracciarlo ma per fortuna ci pensa Brad.
-
Lo sta abbracciando! - Sussurro. Chez mi sposta per vedere. Così ora
non so che fa.
-
Ok, lo bacia. - Bene, siamo a posto. Se lui fa la telecronaca siamo
proprio a cavallo.
Mi
metto la mano sulla bocca per trattenere le risate.
-
Rob, non succederà. Siamo diversi. Siamo maturi. La situazione è
completamente un'altra. E poi dai loro errori impariamo anche noi. La
sincerità prima di tutto. Se qualcosa ti dà fastidio me la dici
subito e va tutto bene. - Brad è molto semplicistico e schietto, è
sempre stato così. Rob invece è un po' più contorto.
-
Dici? -
-
Brad gli prende il viso fra le mani e lo guarda intensamente. - Non
posso resistere, Chester è un idiota. Fra i dialoghi di quei due che
io sento e lui che mi descrive che fanno, io piango!
Sì
perchè il tono che usa è di quelli da casalinga disperata ed anche
Joe ride.
-
Ok, le cose si fanno interessanti! - Ho paura!
È
capace che se fanno sesso di farci la cronaca in diretta per filo e
per segno!
Non
so se ridere o averne paura, in ogni caso sto qua e non mi muovo.”
______________________________
Per
chi non sa...
Chester
prepara subito l'album coi Dead By Sunrise, i suoi vecchi compagni di
gruppo. L'album poi sarà pronto già nel 2006 ma per colpa di vari
impegni di Chester coi Linkin Park (la preparazione del nuovo album
ed una serie di altre cose), rimandano sempre il lancio che avverrà
solo nel 2009.
E'
vero che ogni volta che qualcuno parla a Mike dei Fort Minor lui
cambia subito discorso e lo liquida frettolosamente dicendo che non
intende fare niente con loro e che per ora ha in mente solo i Linkin
Park. E' molto evasivo.
È
vero che Mike ha dato molti buoni consigli a Chester riguardo il suo
secondo gruppo e quel progetto.