CAPITOLO LXXI:
LA SOFFERENZA FA CRESCERE

E' fottutamente strano fare musica con altri. Con loro la facevo ai tempi che furono, sono anni che non cantiamo insieme ma abbiamo continuato a vederci.
Sono rimasti stupiti dalla mia proposta, mi hanno chiesto se fossi sicuro di voler fare un gruppo parallelo ed allora gli ho spiegato un po' cosa è successo, quando hanno letto i testi hanno comunque capito.
A loro ho detto di Mike, mi hanno risposto che chi mi conosceva bene aveva capito che con Mike c'era qualcosa.
Insomma, sono contento che siano loro perchè non gli devo spiegare niente, posso essere onesto e non stanno a criticarmi.
Cominciamo a lavorare subito a pieno ritmo, non ci metteremo molto a preparare le canzoni, le avevo già finite, avevo fatto praticamente pure le musiche quindi loro devono solo impararle.
Registreremo presto.
Non so perchè ho voluto dare al gruppo un nome e non ho semplicemente fatto il solista pagandoli solo come miei strumentisti.
È che se faccio il solista la gente mi etichetterà come quello che è uscito dai Linkin Park perchè si credeva migliore e poi è tornato.
Con gli altri continuiamo solo che ci va più tempo. Siamo tutti lì presi dal decidere su che genere puntare, se cambiare e come e cosa fare di preciso.
Dobbiamo cambiare, non vogliamo fare come i primi due album ma al tempo stesso non vogliamo cambiare del tutto.
Vogliamo mantenere il rap ma non come prima. Insomma, le idee sono fottutamente confuse ed intanto vado avanti coi Dead by Sunrise, mi viene più facile.
Ho fatto queste canzoni per me stesso ma visto che Mike insisteva nel farmele cantarle davvero l'ho accontentato.
Ora lui cerca di ascoltarle il meno possibile e quando parlo del gruppo cambia subito discorso.
Stessa cosa quando qualcuno gli chiede dei Fort Minor.
È categorico.
'No non ho in progetto niente con loro.'
Non dice 'non lo so', dice proprio di no.
È una cosa che mi fa pensare, io lo conosco e dietro a queste cose c'è di sicuro qualcosa.
Ne parlo una volta che sono con lui intanto che aspettiamo che gli altri arrivino.
- Ma Mike, perchè ogni volta che parlo dei Dead o dei Fort tu cambi discorso? - Lui che sta tirando fuori delle birre per poco non gli cadono di mano, quindi gliele prendo e le metto giù, poi lo fermo contro il frigo e lo blocco col mio corpo obbligandolo a guardarmi e a rispondere.
- Me lo dici cos'hai contro di loro? Sei geloso? Odi gli altri gruppo che non sono i Linkin Park? - Sparo a caso senza sapere che diavolo dire, è solo per provocarlo a dire la versione corretta.
Mike è sofferente e si gira dall'altra parte, così gli prendo il viso fra le mani e lo fermo.
- Allora? - Sono quello che domina ora come ora e lui appare come un ragazzino che cerca di evadere. Mi fa una fottuta tenerezza.
- No non sono geloso, Chez.... - Comincia così.
- Allora di cosa si tratta? - Insisto come un mastino, non mollo se non me lo dici.
Alla fine mi accontenta e lo spara perchè non ce la fa nemmeno lui a tenerlo.
- Quei gruppi sono la testimonianza del mio fallimento, Chez, e mi fanno stare di merda! Ecco! L'ho detto! - Sono io che resto di merda a sentirlo, avevo pensato a molte cose ma non certo a questo.
- Cosa diavolo dici? Perchè?! - davvero non ci arrivo. Per me è assurdo e basta. Si morde la bocca e continua a girare gli occhi in tutte le direzioni per non guardarmi in viso.
- Perchè sì dannazione! È così! Tu te ne sei andato perchè ho messo su i Fort Minor e dalla sofferenza di quel periodo sono nati i Dead by Sunrise! Odio con tutto il cuore quei due gruppi anche se uno è il mio e l'altro ti ho spinto io a farlo! Razionalmente so che era giusto lo facessi ma emotivamente li odio! - Resto ancora di merda per la confessione, ora è un treno infervorato e non sa fermarsi, però non lo mollo, continuo a spingerlo col mio corpo e a tenerlo a me. È così disarmante nella sua sincerità. Una volta non l'avrebbe mai ammesso.
Siamo cambiati entrambi.
- E poi i testi... coi Fort alcuni parlano del mio risentimento verso di te o della mia sofferenza per te. Dei Dead... Dio Santo, Chez... sono tremendi! Ogni volta che ne sento uno voglio piangere! So che è giusto che li canti ma... non riesco a sentirli e parlarne, mi spiace. - La sua sincerità totale mi abbatte ed alla fine quando la sua voce trema lo stringo, gli metto il viso contro il mio collo e piego la testa sulla sua.
- Ssst... - Lo calmo piano e lo muovo come se lo cullassi. Me lo stringo contro e lui si aggrappa alla mia maglia, sembro il suo salvagente.
È questo il rapporto giusto. Paritario. Ci sosteniamo a vicenda. Non è lui quello forte ed io quello fragile. Siamo entrambi forti ed entrambi fragili.
Era questo che volevamo.
- Non ne parlerò più e se qualcuno lo farà lasceremo cadere l'argomento. E quando andrò a fare concerti con loro non voglio che tu venga ad assistere. Ti impegnerai con qualche altro progetto. Con l'arte. Con qualcos'altro... - Il piano penso che gli piaccia perchè respira meglio, prima era tutto a scatti.
Si rilassa ed io lascio un po' di tempo, poi gli prendo il viso e lo separo da me per guardarlo bene.
Sorrido dolcemente.
- Ti amo, mi dispiace che pensi che quei gruppi e quei testi siano testimoni del tuo fallimento. Per me non hai mai fallito. Se non fosse successo tutto quello ora saremmo ancora a quel rapporto malato e sbagliato di prima. Eravamo capaci solo di scopare perchè pensavamo come due idioti che il sesso fosse l'unica cosa che ci unisse ma non era così. È tramite tutti quei fallimenti che siamo arrivati qui. - Quanto sono saggio. Mitico, vero?
Orgoglioso di me lo vedo che sorride.
- Che saggio che sei diventato Chez... - Dice anche lui ed io ridacchio. Ci leggiamo ancora nel pensiero.
Lo bacio sulle labbra.
- Sempre stato! - Dico megalomane.
- Allora lo nascondevi bene, prima! - Eccolo che scherza. Lo mordo sul labbro che tiro e lui grida ma non molto convinto. Allora finisce che lo lecco e che approfondiamo il bacio.
Va bene così, ormai.
È un rapporto vero, alla pari, giusto. Non crolleremo più.
Sulle sue labbra concludo piano, gli occhi chiusi.
- Non hai mai fallito con me, Mike. - Ma so che lo penserà sempre. Infatti non risponde, preferisce tornare a baciarmi, lo fa con la sua solita dolcezza ed infila le mani sotto la maglia stretta, sui fianchi. Mi carezza leggero senza altre intenzioni dietro.
È bello così com'è, ormai. È bello. Bellissimo.
Non mi abituerò mai, dopo tutto quello che ho passato.
Dio, è così dannatamente perfetto...
Ad interromperci però arriva il campanello.
Avrebbero le chiavi ma preferiscono suonare. Bè, Joe non suona, entra e basta, però gli altri suonano per avvertirci che stanno per entrare. Poi usano le chiavi lo stesso.
Ci separiamo e gli andiamo incontro.
Rob e Brad sono sempre i primi.
Arrivano in silenzio, la cosa mi puzza. Entrano e si piazzano uno in cucina e l'altro in salotto senza dire una parola. Io e Mike ci guardiamo. 
Ok, hanno litigato. Non ci diciamo niente, Mike si prende Rob ed io Brad. Affinità di carattere si dice, no?
E' strano, non hanno mai litigato o forse sì ma noi non lo sappiamo. In realtà non so un cazzo della loro vita coniugale... sono davvero maledettamente riservati!
Come ci riescono?
Mi siedo e Brad mi ignora, me lo aspettavo. 
Mi rendo conto che non ho mai fatto quello che fa riappacificare qualcuno, di solito sono quello che li fa litigare.
No, non è vero, non li faccio litigare però me ne sbatto altamente.
Non so perchè ora mi interessi tanto ma mi è venuto spontaneo, boh, mi dispiace che litighino.
Loro non possono litigare!
- Che problemi ci sono? - Vado dritto al sodo, non ho molta voglia di fare giri di parole. 
Brad alza le spalle e fissa davanti come se fosse interessante un televisore spento.
- Dai! - Insisto. Visto che continua a dire che non ci sono problemi io continuo a rompere il cazzo con tanti 'dai' fino a che lui stufo mi risponde. So tirare fuori le parole se voglio!
- Ho litigato con lui! - Rido.
- Ma va! Io pensavo che vi steste dichiarando amore eterno! - Dico ironico, allora mi lancia uno sguardo laterale davvero fulminante e rido più forte. 
- Non ho voglia di parlarne! - alzo un sopracciglio. 
- Fammi indovinare... è spuntata una donna? - quando due uomini litigano di solito è sempre per una donna, anche se sono gay! 
Mi guarda stupito, non pensava potessi arrivarci vero? Vabbè che l'ho sparata a caso!
- Come ti viene su? - Che domande!
- E' sempre colpa di una donna! Cos'è vuoi una di copertura e Rob no? - Ci siamo passati prima di loro, sappiamo cosa significa e non mi stupisce che Brad stia pensando a questa cosa. 
- Chester, ma cosa ti è successo per essere così sagace? - Lo dice stupito come se fosse un evento. Dovrei seccarmi ma ridendo gli faccio il medio e mi accendo una sigaretta. Una la porgo, lui la prende e fumiamo insieme. Mi appoggio allo schienale e alzo i piedi sul tavolino, Brad fa lo stesso, un po' di silenzio e poi si decide a dirmi.
- Abbiamo intenzione di tornare sulla scena. Voglio solo essere sicuro che vada tutto bene! Voglio trovare una ragazza ma solo per poter stare più tranquillo con lui! - Sorrido. Questo discorso è un deja vu! - Ma Rob non vuole. Dice che noi siamo riservati e non si capisce che stiamo insieme e non serva una donna. Io sono sicuro di sì invece. Che ci servirà. Staremmo più tranquilli! E poi prima o poi si chiederanno perchè siamo single da sempre! - 
Come un santone saggio che sa tutto, rispondo dall'alto della mia esperienza.
- Guarda, Rob non ha torto. Di voi non si capisce che state insieme ma può essere che andando avanti ne avrete bisogno, non si può mai sapere. E poi come dici se siete single da una vita poi la gente si fa delle domande... Io sono a favore di questa cosa. Se siete cinici e riuscite ad averne una per questo motivo è una gran cosa! Poi metti che avete voglia di fare figli... - Per me gioca tanto questo. Ultimamente ho una voglia di averne che mi stupisco io stesso!
- Sì io sono d'accordo ma non Rob, non ci sente. Questa volta è lui quello categorico. - Brad è seccato e quando è seccato è freddo. Mi fa sorridere. 
- Vedrai che Mike lo fa riflettere. Era dell'opinione che avere la donna per poter avere l'amante è orribile ma ora guardalo! E' così contento che Anna abbia accettato di essere lo stesso sua moglie che è incredibile. Le persone cambiano! - Con questo liquidiamo il discorso. Lui è d'accordo, io sono d'accordo, a Rob ci pensa Mike. Semplice la vita!
A volte siamo noi che ce la complichiamo ma quella puttana è proprio facile. Facile come una puttana!"

"Rob è sull'orlo delle lacrime, non è mai stato così. Mi preoccupo. 
Faccio subito una tisana e mi siedo sul tavolo davanti a lui, lo guardo e poi piano e con dolcezza gli chiedo cosa sia successo, lui non vedeva l'ora di poterne parlare, che qualcuno glielo chiedesse.
- Brad vuole una ragazza di copertura, per essere più sicuro e tranquillo! Io gli ho detto che non serve ma lui è convinto di sì, che non si può mai sapere! Dice che se io non voglio non importa, che lui se ne prenderà una! - e' indignato ed agitato, gesticola e la voce è bassa. Quando la sua voce è bassa è perchè sta per avere una crisi di nervi. 
Scendo dal tavolo, gli do la tazza di tisana che non calcola e mi metto dietro di lui a massaggiargli le spalle tese. E' una cosa che faccio ogni tanto quando devo calmare qualcuno o rilassarlo. 
Le sue spalle robuste sono dure come macigni.
- Rob, rilassati, sei tesissimo! - Allora uso forza sui pollici per stendergli i nervi accartocciati, lentamente fa scendere le spalle.
La mia voce calma e pacata sfuma paziente.
- Ci siamo passati anche io e Chez, so di cosa parli e ti capisco. Credimi che ti capisco. - Rob sospira stanco e amareggiato e lascia cadere la testa fra le braccia conserte, sul tavolo. Io gli carezzo la nuca fraterno.
- Lo so dannazione... ma pensavo che siccome noi siamo riservati potessimo evitare il discorso! Invece dopo anni che stiamo insieme se ne esce così! Mi ha preso alla sprovvista, mi sono opposto categoricamente! Di solito sono io quello che cede e capisce ma adesso... - 
- Pensi di non sopportare la gelosia? - Dolcemente tiro fuori i nodi. Io lo conosco, so com'è. 
Rob scuote la testa e sospira sconfitto.
- No, penso di no. E penso che stiamo per complicarci la vita con queste cose... siamo io e lui, due ragazzi riservati e chiusi che non mettono in piazza la loro vita privata. Che bisogno c'è di pensare all'eventualità che qualcuno si accorga di noi? - 
Parla a ruota libera, esprime ogni pensiero che ha avuto in questi giorni ed io l'ascolto, poi con calma ribatto a tutto. Alla fine riporto la mia esperienza. Mi siedo accanto a lui ed aspetto che mi guardi, poi con pazienza comincio.
- Io sono mister riservatezza... odio che qualcuno sappia qualcosa della mia vita privata. E' sempre stato così. -
Sa dove voglio andare a parare.
- Però sei espansivo come persona. E Chester è egocentrico e narcisista, gli piace mettersi in piazza e mostrarsi! - Replica subito. Ha ragione.
- Sì, hai ragione, è diverso. Però ero contrario a questo discorso della donna di copertura. Di mio non l'avrei mai voluta, ho sposato Anna per farvi stare tranquilli. Poi la storia la sai, non riuscivo ad ingannarla e con Chester abbiamo deciso di lasciarci per non rovinarci la vita dopo. Ce la siamo rovinata subito. Ho sbagliato. Ho sbagliato e mi sono pentito di non aver accettato il discorso della donna di copertura per poter stare contemporaneamente con la persona che amo. E' meschino, lo so, però viviamo in un mondo cinico e bastardo dove tutti ti criticano ed aspettano un minimo errore per buttarti in pasto agli squali. E' brutto ma è così. Sarebbe bello pensare che basta stare attenti e siamo a posto. Il mondo vuole che la gente sia onesta ma solo se l'onestà riporta le loro condizioni. Se nell'essere onesta riporta verità scomode e complicate, allora no. Che si tengano l'onestà. Meglio la falsità e l'ipocrisia. Così sono tutti contenti. E' questo il mondo, brutto ma è così. Allora ci si deve adattare. Tu mi vuoi meschino? Io sarò meschino! E sai perchè? Non perchè è il mondo a dirmelo ma perchè io voglio essere felice e se quello è l'unico modo allora che sia! Io comunque non sarò mai capito ma avrò una cosa che altri non hanno. La felicità e l'amore vero. - Mi ascolta ed assimila.
- Sì io lo capisco e posso anche essere d'accordo. So che è come dici. Ma... ci devono essere altri modi. Io non ce la faccio! Sono geloso dell'idea che Brad stia con una con cui magari deve anche fare sesso ogni tanto! - 
Scuoto la testa e comincio a bere la mia tisana, lui la sua non la guarda proprio. 
- Le persone cambiano, Rob. Io ho vissuto cercando sempre di far felici tutti e facendo le cose per bene come andavano fatte ed ho sacrificato la felicità di poche persone rispetto a quelle che accontentavo. Ho sacrificato me stesso. Il risultato è stato disastroso. Io e Chester abbiamo così capito, dopo questo inferno, che per fare felici gli altri bisogno prima di tutto essere felici noi. E noi possiamo essere felici in un solo modo. Stando insieme. In che modo possiamo stare insieme senza rovinarci l'esistenza? Con piccoli accorgimenti come stare attenti in pubblico e sposarci, fare famiglia. È orribile ma è così! Ora stiamo ricostruendo tutto ma ci sono paragoni a prima? Andiamo tutti d'accordo, siamo un gruppo, siamo positivi, ci parliamo... mi dispiace per Anna, credimi. Però le ho lasciato una scelta e lei ora sta percorrendo la strada che ha deciso. non ho rimpianti perchè questa è la mia, di scelta. Amo Chester e vivrò in funzione di questo. A qualunque costo. Bisogna affrontare le proprie paure, il modo di superare gli ostacoli c'è sempre, anche quando sembra che non ci sia. - Amo parlare e fare discorsi filosofici, sono logorroico e lui mi ascolta sempre. Lui, tutti... hanno molta pazienza con me. 
- Ci complicherà il nostro rapporto! - Dice amareggiato. 
- Brad pensa che lo semplificherà... - 
- Non so in che modo... - 
- Dovete venirvi incontro. Gli hai detto che pensi di essere troppo geloso? - 
- No io... mi sembrava stupido... - Sorrido dolcemente.
- Diglielo. Digli tutto. Sempre. Non tenerti niente per te. Insieme trovate un punto d'incontro. Io personalmente sono d'accordo con questo discorso della ragazza, razionalmente è la cosa migliore, ma se non siete entrambi convinti dovete trovare una soluzione, ma insieme. Brad lo conosci meglio di me. Se lo prendi di petto è finita. - Rob scuote la testa.
- Lo so, ho alzato la voce, ero nervoso, spaventato all'idea che finisse tutto... sai, io pensavo a te e Chester... come per causa di Anna vi siete lasciati, è stato tutto così disastroso... - 
Gli metto la mano sul polso e lo fermo con pacatezza.
- Lo è stato perchè io non l'accettavo. Mi sentivo un verme ad ingannare Anna e Chester non voleva che mi sentissi così. Prima o poi l'avrei lasciato se non avessi tentato 'la strada giusta'! - Dico con enfasi facendo le virgolette nell'aria. Lui sorride capendo cosa voglio dire.
- Ora va bene perchè l'hai accettato? - 
- Ho visto che è peggio seguire 'la via giusta'. Ci hanno rimesso tutti comunque, io e lui per primi, ed in modo grave. Ho capito che è brutto ma è necessario. Si tratta di accettare il mondo così com'è. Non lo possiamo cambiare, possiamo cambiare noi stessi. Accettare le cose, agire di conseguenza. - Sono saggio, lo so. Amo fare discorsi saggi e so che ho ragione ma pochi anni fa non sarei mai riuscito a dire queste cose. Il dolore mi ha forgiato, mi ha fatto diventare uomo. 
Ok, non faccio cose moralmente corrette ma non inganno più nessuno di quelli che contano e questo è tutto ciò che volevo, questo mi basta. Forse essere uomini significa fare cose moralmente giuste ma se poi si è infelici cosa me ne faccio del mio essere uomo?
Penso che essere uomini significhi accettare noi stessi ed il mondo così com'è. Guardarci in faccia e affrontare la realtà con l'obiettivo di essere felici. Forse mi sbaglio ma io penso che sia così.
Rob sorride e sospira sollevato. 
- Grazie. Non so cosa farei senza il mio saggio fratello! - Sorrido a mia volta e lo abbraccio. Così va bene!

Il campanello ci interrompe. Questa poi non me l'aspettavo!
Apro a Joe. Perchè Joe suona?
Poi vedo Dave. Ok, ecco perchè.
- Joe mi stavi facendo preoccupare! Tu che suoni? - Dico allegramente.
Lui mi spinge fingendosi offeso.
- Ehi non insultare, io non volevo suonare ma Dave ha detto che con gli elementi dentro era meglio farlo! Gli ho chiesto perchè e lui mi ha chiesto se per caso volevo assistere a del porno dal vivo. No il porno dal vivo mi piace ma non gay e non vostro! - Va verso Chester che ride. - Senza offesa eh? -
- Ti faccio vedere io se il mio porno live non è eccitante! - Dice alzandosi e agguantandomi, io sto ridendo mentre Joe apre gli sportelli alla ricerca di cibo che ovviamente non c'è.
- Ehi palla di lardo, guarda che devi vedere! - Gracchia verso Joe il quale fa il dito medio e finge di ignorarlo. Così Chester che non può essere sfidato in queste cose mi lascia e va su di lui, si toglie la maglia, che novità, lui vestito è strano, e si apre i jeans poi comincia ad usare Joe ed il suo culo come palo da lap dance. La troia si sa muovere, non ne dubitavo, e comincio a leccarmi le labbra involontariamente mentre rido. Dave si gira dall'altra parte e Joe agonizza. No, non sono gay, almeno loro due si salvano!
- Dai, non dirmi che un pompino lo schiferesti solo perchè sono un ragazzo! - Si inginocchia davanti a Joe, si fa sempre prendere la mano quel deficiente. Attacca i pantaloni larghi per farglielo davvero e lui alza un sopracciglio per sfidarlo a farlo davvero ma lo fermo prima perchè so che lo farebbe.
Lo prendo per i capelli, sopra la testa che sono un pochino più lunghi, e lo tiro via.
- Non se ne parla, la tua bocca può stare solo sul mio cazzo! - Si alza un'ovazione che è un misto fra la gioia e lo schifato.
Dave e Joe erano quelli contrariati e Chester quello felice.
- Amore bastava dirlo! Sono tutto tuo! Amo quando sei violento! Picchiami quanto vuoi! - Gattona verso di me come una pantera, è sexy da morire, non so come fanno gli altri a non apprezzarlo sotto questo aspetto.
Indietreggio un po' poi però finisco sul divano, seduto, e lui mi agguanta le gambe, me le apre e ficca la testa nel mezzo, sul mio pacco.
Quanto è scemo.
Ovviamente rido perchè non fa sul serio, così Dave sta andando a buttarsi dalla finestra e Joe cerca un cucchiaio per cavarsi gli occhi.
È un momento così divertente che ho le lacrime agli occhi. Non ci posso credere, siamo così e siamo meglio di una volta.
È così bello!
Poi mi guardo intorno.
Manca qualcuno all'appello.
- Dove sono Brad e Rob? - Chiedo attirando subito l'attenzione di tutti.
Mi guardano a loro volta e li cercano, Chester smette di attaccarsi al mio cazzo.
- Erano qua... - Storco la bocca.
- Non più. - Parte la caccia a Brad e Rob ed il segugio Chez li trova subito. Mi fa i gesti da sordo muto che penso si stia bellamente inventando ed io e Joe ci avviciniamo mentre Dave si oppone con tutte le sue forze. Queste cagate lui non le fa.
Ci accucciamo davanti alla porta del bagno.
Abbiamo cambiato sede dopo il primo album, prima era il mio appartamento vecchio, poi ne ho preso un altro proprio per farlo come sede, nelle teste di tutti resta 'il mio appartamento' lo stesso... C'è lo spazio per la sala prove e la sala registrazione che ho in mente di metterci.
E per la sala relax, la cucina, uno studio ed una camera.
C'è tutto.
È un appartamentino grande, ma il deja vu ce l'ho lo stesso.
Io e lui un po' ciocchi ed un po' deficienti inginocchiati davanti alla porta del bagno a spiare Rob e Brad che si facevano.
Ora è uguale.
Facciamo i gesti di fare silenzio e la curiosità mi invade perchè quella volta era bello ed ora è anche meglio.
Attacchiamo le orecchie tutti e tre. Io e Chez siamo seduti a terra e Joe è in piedi per poterci stare anche lui.
Parlano.
- Brad, io penso di essere solo geloso. Ho paura che la mia gelosia possa rovinare tutto... -
- Tu hai paura che ci riduciamo come Mike e Chez! - Io e Chester ci guardiamo perplessi e Joe scoppia a ridere. Chez sta per aprire la porta per chiedergli cosa intende ma lo fermo, lo prendo per il collo, da dietro, e lo tengo qua. Così gli appiccico l'orecchio alla porta e sbircio dalla serratura.
Si stanno guardando e Rob è insofferente, guarda per terra, si tormenta le mani.
- Sì... ho paura che non riusciamo a sopportarlo. Quando fra loro si è messa questa fantomatica donna di copertura è andato tutto sempre peggio! Io ho paura! - Lo dice con una vocina sottile che mi fa tenerezza. Vorrei abbracciarlo ma per fortuna ci pensa Brad.
- Lo sta abbracciando! - Sussurro. Chez mi sposta per vedere. Così ora non so che fa.
- Ok, lo bacia. - Bene, siamo a posto. Se lui fa la telecronaca siamo proprio a cavallo.
Mi metto la mano sulla bocca per trattenere le risate.
- Rob, non succederà. Siamo diversi. Siamo maturi. La situazione è completamente un'altra. E poi dai loro errori impariamo anche noi. La sincerità prima di tutto. Se qualcosa ti dà fastidio me la dici subito e va tutto bene. - Brad è molto semplicistico e schietto, è sempre stato così. Rob invece è un po' più contorto.
- Dici? -
- Brad gli prende il viso fra le mani e lo guarda intensamente. - Non posso resistere, Chester è un idiota. Fra i dialoghi di quei due che io sento e lui che mi descrive che fanno, io piango!
Sì perchè il tono che usa è di quelli da casalinga disperata ed anche Joe ride.
- Ok, le cose si fanno interessanti! - Ho paura!
È capace che se fanno sesso di farci la cronaca in diretta per filo e per segno!
Non so se ridere o averne paura, in ogni caso sto qua e non mi muovo.”

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Per chi non sa...
Chester prepara subito l'album coi Dead By Sunrise, i suoi vecchi compagni di gruppo. L'album poi sarà pronto già nel 2006 ma per colpa di vari impegni di Chester coi Linkin Park (la preparazione del nuovo album ed una serie di altre cose), rimandano sempre il lancio che avverrà solo nel 2009.
E' vero che ogni volta che qualcuno parla a Mike dei Fort Minor lui cambia subito discorso e lo liquida frettolosamente dicendo che non intende fare niente con loro e che per ora ha in mente solo i Linkin Park. E' molto evasivo.
È vero che Mike ha dato molti buoni consigli a Chester riguardo il suo secondo gruppo e quel progetto.