CAPITOLO
LXXVI:
IL
GIORNO PERFETTO
“Non
è niente di grandioso e particolare, è giusto per farlo.
Un
paio di amici, nessuna pubblicità, abiti sobri.
Le
firme, gli anelli ed il gioco è fatto.
In
tasca ho quello che conta davvero.
Mike
lo indossa al mio posto e mi ricorda il suo matrimonio, quando ero io
ad averlo ed ero in uno stato pietoso. Quanto male stavo, cazzo.
Ora
è tutto così diverso, è così facile e divertente. Non conta un
cazzo dopotutto e lui lo sa. È rilassato e sereno. Penso che così
sia fatta, no?
Nessuno
penserà mai che io e Mike stiamo insieme.
Con
lei e con quella canzone dei Dead modificata è tutto fatto e
perfetto, Give me your name girl con Talinda al mio fianco è
perfetto.
Se
non c'era quel 'girl' diventava tutto e niente, poteva essere per
chiunque. Parlando in seconda persona, ovvero direttamente a
qualcuno, non si capisce a chi cazzo mi rivolgo. Ho scritto quei
testi così apposta perchè pensavo sempre a Mike. Infatti faccio
sempre riferimenti a problemi precedenti e passati. Però se in Give
me your name non avessi messo qualcosa che fa capire che parlo con
una donna, sarei stato nei guai.
È
bastato un 'girl' e tutto è cambiato.
E
Talinda è un'attrice perfetta, dannazione. Si vede che è una
modella. Prima di Playboy ha studiato in quel settore, sa davvero il
fatto suo.
È
proprio la classica esibizione, la nostra.
Sfiliamo
in pubblico tenendoci per mano, sorridiamo e siamo fieri ed eretti
con quelle arie da re e regine. Diveggiamo, ce la tiriamo come
dannati.
Ci
siamo proprio trovati.
È
pura esibizione, ogni volta.
Due
che non si esibiscono in pubblico sono Anna e Mike. Cioè non l'hanno
mai fatto ed ora non fanno grandi scenate, stanno vicini ma non fanno
mai niente di particolare, niente 'da innamorati' come noi.
Noi
ostentiamo quanto più possiamo, tutti devono assolutamente pensare
che siamo una splendida coppia e che io la ami alla follia, che poi
l'abbia conosciuta in stile lampo e che l'abbia sposata prima ancora
di sapere la storia della sua vita, poco importa.
La
gente se ne strafotte di questi dettagli quando vede due che stanno
insieme, sorridono, si strofinano un po' e fanno qualche moina. Se
poi ci baciamo non ne parliamo.
La
gente non si fa domande ed è esattamente quello che volevo.
Poi
dirò a Talinda di raccontare qualche dettaglio esagerato o inventato
che parli di quanto sia innamorata ed il gioco è completo.
Finita
quella che doveva essere la cerimonia, che è stata decisamente
sterile e smorta, usciamo e ci dirigiamo verso il luogo della festa.
Mike ha voluto fare lui ed io l'ho lasciato. So che lui e Joe hanno
organizzato qualcosa, hanno fatto venire vari nostri amici che non
sanno niente quindi qua in questa occasione io e lei torneremo ad
esibirci per bene.
Dopotutto
mi diverte recitare, è fottutamente divertente prendere in giro
tutti, amo esibirmi. Dovrei fare l'attore. Ho proprio la faccia
tosta.
Del
resto amo fare la star, fare la diva, tirarmela, farmi guardare,
fotografare ed applaudire. Per me questo è il pane.
Però
prima di tutta questa stupida festa c'è una cosa che voglio fare,
penso che Mike non l'abbia tenuto in considerazione ma io non lo
posso dimenticare.
Siamo
tutti così rilassati e sereni che ripensare a quando ha sposato Anna
è pazzesco. Ero isterico, ero matto.
È
così che arrivati al posto del rinfresco lo prendo per il braccio e
fingendo indifferenza tanto bene, me lo trascino nel bagno e mi
chiudo dentro.
Sempre
un cesso a fare da testimone.
Che
posto di merda.
Perchè,
dov'è stata la nostra prima volta?
In
macchina!
Nella
mia fottuta vecchia macchina del cazzo.
Mike
mi guarda interrogativo non capendo, ha pure fretta.
-
Chez non è il momento, devo... - Sta per dire qualcosa di cui non me
ne fotte un cazzo, lui ed i suoi scherzi possono fottersi.
Gli
tiro via l'anello dal dito e tiro fuori dalla tasca il mio, mi tolgo
la fede di Talinda, una cosa super esagerata come quello che ho dato
a lei tempestato di brillanti.
E
finalmente questo gallo si zittisce, sgrana gli occhi ed inghiotte.
Amo
i suoi occhi.
Sono
neri, sono due onici ed hanno questa forma un po' allungata, sono
pure grandi. Li amo, mi ci perdo sempre.
-
Quello che ho fatto prima era privo di significato, ma voglio
approfittarne ora per fare qualcosa che invece conta davvero. - Mike
ha miracolosamente perso l'uso della parola e sarebbe da registrare
il suo silenzio ma non ho niente con cui farlo.
Così
lo lascio appoggiato al lavandino, mi inginocchio davanti a lui.
È
una cosa che ho sempre desiderato fare come si deve e dopotutto non
ci riesco mai. La prima volta che gli ho dato gli anelli eravamo in
macchina, per strada. Ora siamo in un cazzo di cesso.
Non
lo troverò mai un momento migliore, ma ora devo farlo.
Il
cuore mi batte perchè lo vedo emozionato, si è appena reso conto di
cosa significa tutto questo. Aveva solo pensato a qualcosa di formale
da trasformare in una giornata divertente. Non aveva pensato al
significato interno che aveva per noi.
È
stato tutto così fottutamente in fretta.
Così
dopo che ci siamo osservati per bene e ci siamo emozionati per bene
come due idioti integrali, gli prendo la mano, sudo. Cazzo, come mi
sento.
-
Lo sai? Pensavo d'avere te, prima, accanto. Pensavo di essere con te
che firmavo l'accordo matrimoniale. Pensavo davvero di essermi
scambiato gli anelli con te. Sai cosa darei per poterti sposare
davvero? Dio, non esiste niente che desidero di più. -
Inghiotte
ed è tenero mentre lo fa, cerca di cacciare le lacrime indietro. Non
ci hai proprio pensato, eh? Sorrido.
-
Così ho ripensato a quella volta che ti sei sposato tu. È stato
atroce, vero? Non ci sono paragoni. Ora è molto meglio. - Sorride
anche lui per smorzare la tensione che ho alzato un sacco.
-
Alla fine però è stata la prima volta che ti ho dato l'anello,
quella a cui ho pensato. È stato un piccolo matrimonio, per noi.
Quante ne abbiamo passate, dopo? Non riesco nemmeno a ricordarle
tutte. È stato un ammasso infernale di tutto... dal bello al brutto.
Più brutto che bello. Eppure siamo qua, ci vedi? A mettere su una
farsa assurda per essere tranquilli e poter stare insieme. Ti
sposerei, Mike. Davanti a tutti. E me ne fregherei di tutti e delle
critiche e di chi siamo. Però hai ragione, siamo degli sprovveduti a
pensare che basta amarci per superare altri inferni. Io ne ho
abbastanza, quindi mi va bene così. Però ti sposerei, lo sai? -
Inghiotte ancora, non tratterrai le lacrime per sempre.
Gli
bacio la mano, se non sarebbe appoggiato cadrebbe lungo disteso a
terra.
Mi
rigiro l'anello fra le dita mentre prendo respiro. Lo voglio amare
per tutta la vita e non so come dirglielo.
-
Così voglio fare lo stesso la cazzo di promessa che farei se ti
sposassi. Perchè non è una carta che dice che siamo sposati, no? -
Stringe le labbra. Il colpo di grazia ti sta per arrivare.
-
Allora ecco la mia promessa matrimoniale, quella vera. Ti amo, Mike.
E non serve essere in una chiesa per poterlo promettere davanti a Dio
che ti amerò per sempre. Non servono testimoni, non serve una cazzo
di carta che ci dice che siamo sposati, non serve una chiesa. Dio è
anche in un cesso perchè qualcuno mi ha detto che 'dove due o tre
sono riuniti nel mio nome io sarò con loro' e noi siamo riuniti nel
suo nome, perchè voglio giurarlo su di Lui. Quindi per questa volta
è sceso in un cesso! - Questo me l'ha detto lui una volta. - Ti
amerò e farò di tutto per farlo andare bene. E se si arrivasse a
questo darei anche la vita per te. La mia promessa è che mi prenderò
cura di te e della tua felicità e farò in modo che il nostro
splendido castello non crolli mai. Farò tutto il necessario, sempre.
Ti amo. - Gli infilo l'anello e lui si copre la bocca con la mano
libera. È così tenero mentre piange emozionato, non sa trattenersi.
Non può trattenersi.
Siamo
in un mondo fatato pieno di cuoricini ed unicorni ed io mi concentro
nei suoi occhi splendidi che brillano come due fari.
Lo
amo. Dio come lo amo.
E
da oggi ho il diritto di amarlo per sempre.
Bacio
il suo anello, la nostra fede, l'unico anello che considererò mai
nella mia vita.
Così
mi alzo e gli porgo il mio. Nello stato in cui è non pretendo riesca
a dire qualcosa, spero almeno in un ti amo. Almeno. Mi sembra il
minimo.
Sorrido
incoraggiante, posso stare anche tutta la giornata ad aspettarlo e
guardarlo. Forse non è bello o forse lo è, non capisco un cazzo.
Per me è stupendo.
Dopo
un paio di respiri pensa di farcela, mi prende l'anello ed il dito,
li guarda mentre lo infila solo nella punta senza metterlo del tutto.
Aspetta.
Non sa cosa dire?
Basta
poco. Non voglio niente, voglio solo te, ma gli lascio il suo tempo.
Alla
fine scuote il capo ed alza la testa, i suoi occhi mi svuotano come
sempre. Penso di avere la faccia da ebete, ogni tanto mi viene quando
lo fisso.
-
Non ho preparato discorsi... e tu sai quanto mi piaccia parlare... ma
questa volta non lo so proprio. Mi hai preso contropiede, mi hai
spiazzato davvero. - Sorrido vittorioso. Dai, voglio baciarti.
Sbrigati. - Però voglio dirti grazie per avermi salvato. Senza di te
avrei vissuto una vita di menzogne, mi sarei convinto di poter fare
una vita che non era la mia perchè non avrei mai conosciuto quella
vera, quella mia. Sai, penso che senza di te non sarei un unghia di
ciò che sono. Stavo pensando a quanto mi hai cambiato. Prima pensavo
a tutti e cercavo di fare le cose giuste per gli altri, per farli
felici. Oggi sono qua e faccio felice me stesso e non ci sono
paragoni a come mi sento. Beh, alla fine qualcosa da dire ce l'ho...
- Non mi stupisce. Lui ha sempre qualcosa da dire.
-
E così ti dico grazie per avermi reso uomo. Perchè un uomo è tale
solo quando ama. Ed io amo te. E sai una cosa? Non ho più paura di
niente. Andrà tutto bene. Lo faremo andare bene insieme. Ti amo e lo
giuro davanti a Dio. Ti amerò per sempre. - Così mi infila l'anello
al dito ed è il mio turno piangere. Siamo due deficienti che
piangiamo e sorridiamo insieme, ci abbracciamo e ci perdiamo l'uno
nell'altro.
Lo
abbraccio di slancio ed il cuore mi scoppia. È questa la felicità,
dannazione, quella vera, quella pura, quella che in un matrimonio si
dovrebbe provare.
È
perfetta.
È
inarrestabile.
Ci
amiamo e sarà così per sempre.
Non
lo spieghi, quando lo provi. Lo provi e basta.
Amore
puro.
Le
nostre labbra sono un tutt'uno come le nostre dita e le nostre anime.
Fusi insieme non ci lasciamo andare e le lacrime scendono insieme.
Brevi flash di ciò che abbiamo passato prima di questo momento ci
portano lassù.
Ci
meritiamo questa felicità, cazzo.
Ce
la meritiamo.
Abbiamo
passato di tutto, ci abbiamo provato in tutti i modi e non permetterò
a niente e nessuno di criticarci mai. Nessuno sa. Nessuno.
Ci
meritiamo tutto questo.
Per
me questo è il nostro fottutissimo matrimonio, al diavolo tutto, le
forme e le fottute regole e le firme ed ogni cazzo di cosa che serve.
Non serve nessuno che lo dica per noi.
Siamo
noi a dirlo.
Sulle
labbra da cui prendiamo ossigeno, mormoro piano ancora con gli occhi
chiusi.
-
Sei mio marito, ora. - E dirlo è fottutamente bello e per niente
strano, cazzo!
Ho
solo sognato dall'alba dei tempi di poterlo dire.
Lui
sorride fra le lacrime.
-
Ed ora sono cazzi tuoi! - Risponde ridendo. Mi unisco a lui ed il
resto del bacio si perde in questo momento, nel nostro abbraccio ed
in noi che respiriamo e che pensiamo che anche se sarà diverso da un
matrimonio normale e da ciò che vorremmo davvero, poter vivere
insieme sempre costantemente e basta, andrà bene lo stesso.
Siamo
sposati, fanculo le regole. Fanculo tutti. Ora mi appartiene.
Sono
felice.”
“E'
come un'esplosione interiore, non sono proprio abituato a tutto
questo perchè per anni ho passato a parare colpi e a sopportare cose
non proprio positive.
Poi
ora arriva questo periodo splendido ed anche se parliamo di poche
settimane mi sembra una vita che stiamo così bene.
Perchè
quella di prima mi sembra così lontana e diversa, non so... è un
altro universo.
Noi
lo siamo.
Eravamo
diversi.
L'abbraccio
stretto e lo bacio e non smetto di baciarlo.
Con
tutto questo casino del matrimonio e dello scherzo non ho considerato
cosa stava per succedere. Ripensare forzatamente al mio matrimonio è
stato tremendo, ero così felice oggi che è stato uno sforzo
notevole ricordarmi com'è stato.
Mi
separo dalle sue labbra sottili che ormai saranno solo mie. E di
Talinda ogni tanto.
Stavo
per dire qualcosa di romantico e toccante ma pensare a lei mi fa
scoppiare a ridere, lui ci rimane un po' male e mi dà una gomitata
sulla testa perchè mi sono anche piegato in due.
-
Piantala di ridere come un caprone! Cosa c'è! - E' seccato che ho
rovinato il momento bellissimo.
Bellissimo.
Cazzo,
siamo in un cesso!
-
Pensavo al fatto che ora sarai mio. E di Talinda. Ti devo condividere
con una sconosciuta perchè vuoi una squadra di calcio come figli!
Non è normale! Non potevi conoscerne una come si deve, nel metodo
tradizionale? -
Lui
imbroncia le labbra infantile e mi fa ridere.
-
Nel metodo tradizionale lui non ha un'amante. Uomo per di più. Che
ama sopra ogni altra cosa! - In effetti ha senso anche quello che
dice lui.
-
Ok, è una situazione assurda, dobbiamo abituarci. Spero che non
siamo stati precipitosi. Io comunque avrei aspettato di conoscerla
meglio. Avrei fatto circolare che era la tua ragazza e dopo un po'
l'avrei sposata. Ora tutti si chiederanno da dove spunta. È così
improvviso sto matrimonio... dopo pochi mesi dal divorzio con Sam,
per di più! -
Continuo
a ridacchiare mentre parlo a macchinetta, lui sbuffa e si separa. Ok,
l'ho scocciato ma non ci posso fare niente, ho ragione! È stato
precipitoso!
-Se
non significa un cazzo non significa un cazzo, che aspetto a fare?
Pensi che potrei innamorarmi un po' di lei ed allora andrebbe bene?
L'ho sposata subito perchè poi potrei stufarmi, mentre se la sposo
mi impegnerò a fare andare bene questa cosa. Quando sembreremo
davvero una coppia faremo il matrimonio pubblico. È una farsa, ma
deve andare comunque bene. Non cambierò una moglie all'anno, non
sarei più credibile e saremmo al punto di partenza! - Perchè così
invece è credibile! Io non so se si sente! Mi metto a ridere ancora
di più mentre mi appoggio al lavandino e lo guardo che si sistema
allo specchio. È vanitoso come sempre.
-
Potresti innamorarti di lei? - Lo stuzzico perchè mi diverte e lui
ci casca come un pero.
-
Sicuro, e potrei anche scoparmi un plotone d'esecuzione, se è per
questo, ma poi mi stanco! Ma che cazzo dici? Aspettare non serviva ad
un cazzo, a me serve una moglie, stop. - E' seccato ed io allora vado
dietro di lui e l'abbraccio appoggiando il mento sulla sua spalla,
finalmente si rilassa appena lo tocco.
-
Dai, sarete perfetti, convincerete tutti, ne sono certo! -
Così
va meglio, finalmente smette di ringhiare e si gode la nostra
immagine riflessa, appoggia la testa alla mia e sorride soddisfatto.
È proprio felice e lo sono anche io.
-
E' un giorno perfetto. Per quanto mi riguarda questo è il nostro
matrimonio. - Sorrido ironico.
-
Splendido giorno. Marito e marito che si sposano in un cesso,
sicuramente una cosa originale! - Mi dà una testata vera ma me la
merito, in risposta continuo a ridere come uno scemo e mi sciolgo.
Chester mi spinge ma ride anche lui.
-
Dove lo facevamo, scusa? - Scuoto il capo!
-
Ma che dici, è perfetto qua! Anche se c'erano altri posti il cesso è
il cesso! - Continuo a prenderlo per il culo e lo vedo che si toglie
il nostro anello. Ovviamente non lo può tenere ancora.
Se
lo infila in tasca e torna alla sua faccia da schiaffi solita, che
non cambia di molto in effetti.
-
Sai la cosa che mi piace di più di tutta questa storia? - Mi dice
prima di aprire la porta e tornare di là.
-
Cosa? - Mi aspetto di tutto ora.
-
Che ora posso prenderli tutti per il culo fino alla fine dei miei
giorni e loro saranno felici di questo! - Rido e scuoto la testa e
mentre lo faccio lui abbassa la maniglia e si mette su quella sua
aria da principe divino e prescelto. - Si va in scena! -
Devo
dire che è portato per il cinema, gli consiglierò di fare l'attore.
Lui gode proprio quando può fare una parte diversa dalla sua, ha la
faccia tosta, quella da schiaffi. Ti rigira con le sue cazzate che è
un piacere e non te ne accorgi.
È
proprio uno stronzo.
Del
resto ognuno vive la propria vita, non ammetto più repliche. Se
qualcuno pensa di fare di meglio che lo faccia con la sua. Non si può
arrivare ai livelli in cui eravamo arrivati noi.
Quando
usciamo in pochi ci notano e per fortuna sono quelli fidati,
sorridono complici e ci separiamo subito, io vado da Anna che è
normale ci sia e lui da Talinda. Penso che sia il primo evento
pubblico, o semi pubblico, dove ci presentiamo tutti.
Quando
loro due si conoscono, Talinda squadra Anna in un modo strano,
avranno tempo di conoscersi e parlare. Spero vadano d'accordo, hanno
in comune una situazione davvero assurda, del resto.
Registro
vagamente le due donne che parlano, Talinda è molto bella, lo devo
dire, non sfigurerà mai accanto a Chester. Chi mai non crederebbe
che stanno davvero insieme?
Basta
che due siano belli, Chester può essere visto come un tipo, non è
un modello come lei. Ma basta che lei sia bella, che sorridano sempre
e stiano vicini baciandosi ogni tanto. Chi non ci crederebbe?
Il
punto è che le vere coppie non sono così perfette. Loro fanno di
tutto per sembrarlo, così la gente ci casca, ma la realtà non è la
perfezione.
La
realtà è imperfetta.
Guarda
due che camminano per strada e litigano, quello è probabilmente vero
amore.
Le
persone sono superficiali, non vanno oltre un certo punto.
Sui
loro sorrisi 'perfetti' e le foto che gli fanno, slitto via e mi
attacco a Joe.
Tutto
molto bello ma qua c'è uno scherzo da mettere in scena, bando alle
ciance.
Lo
tocco col braccio mentre gli passo vicino e fingo indifferenza, lui
allo stesso modo capisce e parte.
Le
danze sono aperte.
Il
rinfresco è in una sala.
Chester
non ha voluto una cosa stratosferica, non gli importava molto, era
una cosa più per sé stesso, per dirsi 'ora si fa seriamente' e per
gli amici intimi.
Purtroppo
lo stronzo mi ha dato poco preavviso così non ho potuto fare di
meglio.
Il
tutto si svolge molto semplicemente, durante il fantomatico dolce.
La
sala non è gremita di gente ma nemmeno vuota, c'è un numero
ragionevole di persone e durante tutta la giornata io e Joe a turno
spariamo, è una cosa un po' complessa per noi due soli ma è bastata
un po' di organizzazione.
Arriva
poi il momento del mio discorso, tutti se lo aspettano così come
all'epoca si aspettavano il suo, quindi mi alzo e con gran piacere e
divertimento lo faccio.
-
Bè, tutti sanno quanto amo parlare e fare discorsi! Peccato che
questo matrimonio sia stato così imprevedibile da prendermi
contropiede. Tutti si saranno chiesti da dove sbuca questo splendore
di donna. E penso che è meglio che i retroscena non si conoscano,
sarebbero troppo divertenti da essere condivisi. - Se ci penso rido
ancora. Joe sta ancora trafficando e non mi dà il via libera così
continuo a blaterare cose senza senso. - però devo dire che ho avuto
il piacere di conoscere Talinda meglio di molti di voi. In effetti
molti di voi quando hanno ricevuto l'invito sono proprio caduti dalle
nuvole. - Non sapevano nemmeno che si fosse lasciato con Sam. Alcuni
non sapevano nemmeno che fosse vivo! - Talinda è una ragazza
speciale, fuori dagli schemi più di chiunque altro, anticonformista
e assolutamente non convenzionale. Per questo io penso che lei sia
perfetta per lui. È una ragazza che ha le idee chiare, conosce i
propri obiettivi e non ha scrupoli ad arrivare dove vuole. È da
ammirare. E poi di lei mi piace che non è ipocrita, vede il mondo
chiaramente per quello che è e non si fa illusione. Si adatta
perfettamente. È anche molto simpatica. Dovreste prendervi la briga
di conoscerla bene. Poi avrete modo di sapere i retroscena da loro se
avranno voglia di dirli. - Joe mi fa il cenno di continuare.
Porca
puttana e che dico ora? Sto sviscerando tutto! A momenti racconto che
l'abbiamo trovata in una rivista porno!
Ti
odio Joe!
Chester
mi guarda alzando le sopracciglia senza capire dove diavolo voglia
andare a parare. Giustamente chi lo capirebbe?
E
lui sa, mentre mi fissa attento, che sto tergiversando perchè mi
conosce.
I
miei occhi infatti sono tutti per lui che ora si aspetta qualcosa,
tipo un'esplosione.
-
A Chester voglio augurare solo la felicità assoluta, desidero per
lui che finalmente sia sereno oltre ogni limite conosciuto. Vuole
avere una famiglia, dei giorni contenti, nessun problema. Io glielo
auguro perchè so che se lo merita dopotutto quello che ha passato.
Lo posso dire. È una persona speciale che ha diritto ad essere
felice e questo nuovo Chester sono sicuro che lo sarà. In un modo o
nell'altro. - è questa la chicca. In un modo o nell'altro.
Rob
si strozza con la saliva e si mette a tossire convulsamente capendo
cosa intendo mentre Brad fa un gran sorrisone.
Joe
finalmente mi fa l'ok allora dico la mia frase geniale. Prendo in
mano la mia fedele macchina fotografica e mi preparo per immortalare
l'evento mentre con l'altra mano alzo il calice di spumante.
-
A voi due, che il vostro amore sia eterno e spumeggiante e con tanto
buon sesso selvaggio! - Con questo tutti penseranno che io sia
ubriaco, ma sono naturale.
Chester
e Talinda ridono, sono riuscito a distrarli perchè lui era pronto a
qualcosa ma con questa stupidaggine ride e cala la guardia.
Ed
è qua che io attacco.
Tutti
alzano i calici, io alzo anche la macchina fotografica e dall'alto
ecco che scende proprio su loro due una pioggia di farina, subito
dopo scende l'acqua. Poi ancora farina per essere sicuri che si
attacchi.
L'atto
che si verifica in tre momenti, uno di fila all'altro, dura un paio
di secondi dove tutti si zittiscono immediatamente e Chester e
Talinda hanno queste espressioni da 'cazzo ce l'ha fatta!' ed io
scatto.
Ecco
qua il mio primo capolavoro della giornata.
Dio,
come sono fantastico!
Per
un momento Chester si impossessa di me e penso che più tardi mi
picchierà a dovere.
Rido
e mi alzo in piedi sulla sedia mentre l'apoteosi scoppia, tutti
ridono e applaudono ed io mi chino mentre Joe mi raggiunge. Insieme
felici come idioti ringraziamo i complimenti convinti che sia fatta.
Abbiamo vinto.
Peccato
che con Chester non si vinca mai.
L'essere
ricoperto di farina e acqua, in pratica un impasto atroce, si alza
sul tavolo, ci cammina sopra, calpesta piatti, fiori e bicchieri, mi
raggiunge e vedendo che sta venendo da me salto giù e scappo.
Ovviamente a gambe levate.
E,
sempre ovviamente, mi insegue. La scena siamo io e lui che ci
rincorriamo come idioti, il mostro impastato e il re degli scemi.
Tutti
ridono, io salto tavoli e persone e lui dietro di me, alla fine mi
imprigiona in un angolo che non so nemmeno in che parte sia e mi
abbraccia strofinandosi su di me.
Ecco
qua, non serve mica alzare le mani quando si è un portatore sano di
schifezze.
Dall'altra
parte si sentono altre risa e deduciamo che Talinda abbia acchiappato
Joe e gli abbia riservato lo stesso trattamento.
Grande
donna anche lei. Sempre detto io.
Chester
ha un momento in cui riesce anche ad infilarmi la lingua in bocca e
di riflesso gli do un calcio nei coglioni squittendo acuto.
-
Stronzo che fai!? - Se ci vedono siamo a posto. Tutta questa
pagliacciata è per nulla.
È
così che ottengo la gloria eterna.
-
Sapevo che avevi fatto qualcosa ma non riuscivo a capire cosa potesse
essere. Sei malato, credimi! Serviva una cosa così bastarda? - Ma
sta ridendo e così gli pulisco la punta del naso col dito che poi si
infila in bocca.
-
Certo che serviva! Tu ti sei sposato così in fretta che non ho fatto
in tempo a fare niente altro. - Come se fosse una grave perdita.
-
Ma che peccato! La prossima volta nemmeno ti invito! -
-
Non potrai mai nascondermi niente, tu! - Dico spavaldo ancora ridendo
e lui fa altrettanto. È bello così, dopotutto. È tutto così
perfetto. Doveva essere così da sempre, di tempo ne abbiamo perso
molto.
Quando
torniamo di là Talinda, come immaginavo, ha beccato Joe e con anche
io tutto imbrattato si leva una seconda ovazione.
La
giornata continua più normalmente anche se ovviamente le foto sono
bannate perchè siamo tutti impresentabili. Non ci sono foto che
verranno spedite nell'universo conosciuto ma conta che ci sia la
notizia del matrimonio fra gli intimi e questo c'è.
Quando
gli invitati vanno via salutano gli sposi complimentandosi coi soliti
circostanziali 'siete perfetti e fatti l'uno per l'altro' che mi fa
ridere.
Non
sanno niente di loro, come possono dirlo?
-
Il segreto è sceglierne una perfetta. Migliore è lei e migliore
sembrerà la coppia! - Scherza lui, ma ha ragione. Se lei era meno
bella non lo pensavano. O metti che era meno spiritosa o di
compagnia. È piena di pregi quindi è perfetta no? Inteso, perfetta
per lui.
Li
vedranno insieme e nessuno penserà a null'altro.
Ed
io dormirò sonni tranquilli -salvo dei probabili momenti di gelosia
normale.-
Non
ci posso ancora credere.
Cioè
tecnicamente è davvero meschino quello che stiamo facendo ma non me
ne potrebbe importare di meno, visti i precedenti. Dopotutto. Ripeto,
la vita è nostra.
Quando
la gente va via insieme, poco dopo torna subito indietro e sembrano
tutti posseduti dal demonio.
Io
con le mani in tasca e aria innocente ascolto accanto a Chester e
Talinda lo spettacolo di questa gente che torna indietro con le facce
da demoni, gridando che gli hanno rubato le auto.
-
Come rubato le auto? -
-
Sì, il parcheggio è vuoto! Hanno rubato le auto a tutti! - Ma dai,
che geni! Uno può aver davvero rubato tutto quelle auto?
-
Ma come è possibile, non erano mica poche! - Sono tutti preoccupati
e allucinati, molti sotto shock.
Solo
Chester scuote il capo capendo subito.
-
Ora che l'idiozia tua e di Joe si è prodigata tanto, potete
restituire le chiavi a tutti e dire dove le avete nascoste? - poiché
c'è una vera e propria bolgia tipo apocalisse, nessuno lo sente ed
io sempre ridacchiando felice come un bambino per il macello che ho
scatenato, faccio spallucce.
-
Naa... è così divertente vedere il degrado umano! -
-
Certo che... - Fa allora girandosi verso di me mentre anche Talinda
comunque se la ride. - io li prenderò tutti per il culo a vita col
mio matrimonio perfetto ma tu, mio caro, ti stai vendicando subito! -
Però sogghigna, è fottutamente divertito da tutto questo.
-
Tu lo farai negli anni, io in un solo giorno. Dovevo prendermi una
rivincita subito! - Fortunatamente non ci sente nessuno perchè
parliamo disinvolti come niente fosse e nessuno ci nota, non ridiamo
perchè sarebbe troppo ma abbiamo queste facce comiche che a momenti
noteranno tutti.
Mani
nelle tasche, posa spavalda e rilassata, spalla contro spalla, teste
piegate l'una verso l'altra.
Ed
io che finalmente faccio contento:
-
Ti è piaciuto il mio regalo? - Chester sa a cosa mi riferisco. Non
abbiamo voluto regali veri perchè non era un vero matrimonio, però
ho voluto fare lo stesso qualcosa per lui e so che lo capisce subito
appena glielo chiedo.
-
E' stato il giorno più fottutamente divertente della mia vita.
Grazie, schizzato! - L'orgoglio dilaga in me mentre senza che nessuno
ci veda gli tocco il culo veloce con uno schiaffo. Dopo di che mi
vado ad appendere a Joe che ride poco più in là vedendo il nostro
capolavoro.
Decisamente
uno dei giorni migliori.
Bè,
so che ce ne saranno molti altri, di questo non ho davvero dubbi.
Inizia
una nuova epoca e va bene così. Da oggi cambia tutto.”
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Per
chi non sa...
Chester
ha divorziato da Samantah il 2 Maggio 2005, si è sposato con Talinda
il 31 dicembre 2005, Talinda è rimasta incinta di Tyler a Giugno
2005. Il 2005 è caratterizzato ancora dalla tossicodipendenza per
Chester perchè si era impegnato a pulirsi ma per gran parte di esso
è rimasto dipendente, poi alla fine ne è uscito davvero. L'atto
dell'ingravidare Talinda nel suo periodo di tossicità (non dico
maggiore di sempre ma non era pulito e lucido) e quindi di sposarla
mesi dopo, non è di certo un segno di amore nei confronti della
ragazza che non conosceva quasi per niente. Poi però nei mesi di
frequentazione hanno scoperto di essere compatibili poiché
estremamente simili caratterialmente e come gusti, il desiderio di
rendere felice quel bambino era tale che li ha spinti a sposarsi lo
stesso. Consideriamo che in quel periodo se si rimaneva incinta eri
quasi costretto a sposarti anche senza amore od intenzione, solo di
recente le cose son cambiate. Che si sappia, dunque, non c'è stato
un pre-matrimonio, niente di ufficioso ed informale che ha preceduto
di cinque mesi il matrimonio che tutti conoscono.