CAPITOLO IX:
UN LEGAME
 
Una volta giù in garage questo si trasforma completamente come se fosse un altro.
Era isterico e pieno di vergogna, prima… stava per sbattere la fottuta testa sul muro ed ora guardalo come suona e canta rilassato.
Credo che sia merito della musica, lo rilassa completamente.
Cazzo e mi ci perdo a vederlo e ascoltarlo. Mi fa sentire tutta la parte sonora registrata e la sua voce, io guardo gli spartiti e le mie parti distrattamente, registro mentalmente in poco, non mi ci vuole molto. Preferisco vedere lui.
È davvero molto professionale ed ho idea che questo che vedo non è niente.
A questo punto, mentre mi lascia ascoltare la base e leggere le parole per impararle e fare pratica, si mette alla consolle del dj e si mette a giocare con gli effetti speciali, tira fuori qualcosa di davvero interessante e lo vedo appuntarsi qualcosa, poi lo rifà, lo perfezione e cancella riscrivendo. Va avanti così almeno mezz’ora mentre io mi canticchio da solo e sotto voce il pezzo.
Mi distrae davvero un casino.
Prima era distrutto per il bacio ed ora sembra in un altro mondo.
Dov’è?
Dove cazzo è?
Vorrei farne parte…
Dannazione…
Quando lo vedo troppo distante irrompo seccato dicendo che sono pronto, quindi lui si gira verso di me e fa fatica a tornare, a capire di che cazzo parli. Come diavolo può?
Assottiglio gli occhi e lo demolisco. Non azzardarti più a dimenticarti di me così ed escludermi.
- Sono pronto per farla bene. Ascolta se va! -
- Oh certo. Aspetta che mi preparo… - Nel pezzo canta anche lui, prende il microfono e fa partire la base e da che prima la provavo mormorandola a che eccomi qua ad urlare come un pazzo scatenato.
Mike non se ne capacita, mi fissa sbalordito e perde il tempo d’inserimento quindi mi fermo e sbuffo scocciato.
- Allora? - Lui si riscuote e chiude la musica.
- Scusa ma non pensavo la facessi così… -
- Non ti piace?! - Ringhio sul piede di guerra… cazzo, mi ha detto di personalizzarla…
- Certo che sì! È solo che prima la facevi piano, non credevo che… -
- Sì bè, io lavoro così… - Cosa vuoi dire, che non ti va bene? Fottiti!
- Figo! - Questo mi spegne del tutto.
Ho urlato tanto per farmi notare da lui perché mi ignorava, ora che ho la sua attenzione non so se ho voglia ancora di urlare.
- Non ho voluto farti sentire molto le versioni originali perché non voglio che tu le copi, devi fare tue queste canzoni. Cantale liberamente come hai fatto ora. Sei perfetto! - Questa gli sfugge con molta ammirazione ed io gongolo.
Bene, ora posso riprendere.
L’energia scaturisce a fiumi in me e mi lascio andare coi suoi complimenti che risuonano nella mia mente.
Come può una persona avere tanta influenza su un’altra?
Vorrei proprio saperlo.
Quando si inserisce anche lui una scarica violenta mi attraversa la spina dorsale e da dritto che sono mi piego di scatto urlando di nuovo, butto fuori dalle viscere quest’eccitazione che mi dà cantare con Mike.
Lo brucio, voglio impressionarlo, voglio che non mi dimentichi, che mi preferisca.
Ci vuole pochissimo per prendere la canzone, è subito pressochè perfetta ed anche lui se ne stupisce.
- Cazzo, non è mai successo… -
- Di cantare così? - annuisce ammirato, è sudato e ansimante, ha dato molto anche lui.
- Sì… insomma, prima mi trovavo con Mark ma… -
- Mark? -
- Il cantante prima di te… però con te è tutt’altra cosa. Cioè, cantiamo subito bene insieme, ci troviamo, c’è alchimia nel canto… -
- E non solo in quella… - Dico malizioso ammiccando, lui si gira veloce ed evade la battuta a chiaro sfondo sessuale. O lo poteva essere se non troncava subito.
Alzo le spalle e mi siedo su uno sgabello alto, lo vedo trafficare agli effetti speciali di nuovo e mi torna in mente come ha evaso anche sull’altro cantante.
- Cosa è successo con quello? - Chiedo diretto.
Mike ha un attimo di instupidimento e mi fissa come se avessi bestemmiato, quindi prendendo una chitarra strimpello qualche nota senza nemmeno attaccarla all'amplificatore.
- Sì, bè… quel Mark… perché non c’è più? - Non so proprio un cazzo di loro prima che io arrivassi, non me ne fotte molto in realtà però questa cosa mi puzza.
Sospira e si morde la bocca, ecco lo sapevo. Qua c’è qualcosa davvero!
- Se ne è andato… lui… - Esita ed io smetto di suonare per guardarlo, non mi ricambia, fissa il giradischi come se fosse la faccia del tizio ed è molto contratto e scuro, non l’ho mai visto così. - Lui… non credeva che ce la potessimo fare, così ci ha piantato. Poi in realtà ci ha piantato anche Dave ed ora fa Brad il basso, oppure alcuni altri che ogni tanto possono aiutarci. Perché l‘idea sarebbe di avere due chitarre… - Non me ne fotte un cazzo di questo tipo… parlami di quel Mark.
- Vi ha piantato perché non pensava foste bravi? - Lui sospira insofferente, non me ne fotte che non ne vuoi parlare, io voglio sapere.
- No. Sì. Anche. Non pensava avremmo mai ottenuto un contratto… poi però Brad è riuscito a… - Sì sì lo so che hanno un'occasione per essere pubblicati e che devono incidere questo demo… però perché diavolo evade tanto da quello?
Comincio ad innervosirmi e lo guardo seccato.
- Ma si può sapere che cazzo ha fatto di preciso? -
Mike smette di guardare gli strumenti e finalmente mi fissa come per uccidermi ma è ferito, ha le lacrime agli occhi ed è come se mi sparasse. Le sue parole il colpo di grazia.
- Mi ha demolito, Chester! È stata la peggior mazzata della mia vita! La mia musica si basava su me e lui insieme, i miei sogni lui… - abbassa improvviso il tono. La voce è rotta. - me li ha spezzati. - come il tuo cuore.
Si capisce.
Mi avvicino, lui indietreggia istintivamente, così mi fermo.
Ho uno sguardo molto risoluto e serio.
- Mike, stavate insieme? -
È come se lo colpissi con un pugno.
- No che dici! - Si affretta a negare, per me è un sì e scatto verso la porta. Non so perché voglio andarmene. Mi pare come se mi avesse preso per il culo.
Lui però alza la voce e lo sento dietro di me, mi ha seguito, mi fermo e l’ascolto meglio.
- NON STAVAMO INSIEME, TI DICO! - Abbassa il tono ma non mi muovo. - Eravamo molto legati. Avevamo instaurato quel rapporto che si arriva a fondare in anni. Noi in poco tempo. Pochissimo. Io… credevo molto in lui… lui invece no. Non in me. Non nelle mie idee. Nelle capacità di tutti. E diceva che la cosa dell’hip hop era una stronzata enorme e che dovevamo separare i due generi. Praticamente ciò su cui si basa la nostra musica. Ha detto che ero pazzo, un illuso. Mi… mi ha ferito tantissimo… mi ha demolito, Chester. Per me parlare di lui è una sofferenza. Non provavo niente, però ci tenevo tanto. Speravo che… - Poteste mettervi insieme? Non serve lo dica.
Forse ne era pure innamorato ma non glielo posso certo dire. Tanto è chiaro.
Lo sappiamo entrambi.
Mi volto e lo fisso, è davanti a me e sospiro spompato. Mi sento anche un verme. Abbassa lo sguardo subito, non regge il mio. È amareggiato, vorrebbe piangere e si vergogna. Ed io alla fine gli spettino i capelli sparati che si ritrova, questo schifo di biondo che poi mi fa anche sorridere improvvisamente.
- Certo che stai proprio di merda con questo colore… - Mike non capisce che cazzo c’entri. Niente. Però nel chiederselo ride grato che abbia cambiato discorso e mi prende la maglia. Che gesto strano. Prende la parte inferiore. Non spengo il sorriso, mi sento un perfetto imbecille. Non sono stronzo e nemmeno ironico. Sono semplice.
Mai successo.
- Proviamo ancora? Voglio registrare il prima possibile quel fottuto demo così quando quel coglione lo sentirà si roderà il fegato di merda che si ritrova. Funzionerà questa musica, ci può scommettere, porca puttana! - Sono più che sicuro ma non lo dico per questo.
Lo dico per lui.
Il suo sorriso sereno e felice mi ripaga. Dannazione, sono fottuto.
Cosa mi sta facendo?
Devo andare via da casa sua il prima possibile, sono nella merda. Finchè era un gioco, una tortura, un divertimento era un conto. Qua però sta prendendo ben altro che il corpo.
Cazzo.”
 
Ha il potere di farmi sentire tanto bene quanto male.
Con quelle domande insistenti su Mark sono stato di merda... come diavolo si permetteva di rompere tanto? Poi però è vero... cioè... è normale volerlo sapere, dopotutto era il cantante precedente.
Non so perchè si sia arrabbiato tanto, questo non lo capisco bene... stava per andarsene e non volevo, ho agito d'istinto. Ma perchè anche se pensava che fosse il mio ex, cosa che comunque non è, a lui dovrebbe cambiare qualcosa?
Avanti Mike, sei così ottuso? Se gli piaci è normale che nel sapere che hai già avuto un'esperienza omosessuale se la prenda... perchè fai tanto il prezioso, in quel caso? Perchè quello là sì e lui no?
È questo il ragionamento.
Ok ma io non stavo con Mark.
Ok, ci eravamo legati molto, forse sarebbe potuto succedere se fosse rimasto, ma non è così... non è successo, se ne è andato, mi ha piantato in un modo... orrendo... ed ora basta. L'ho chiuso fuori dalla mia vita.
Poi quando ha capito quanto importante fosse stato per me, Chester si è fermato e mi ha distratto.
Questi capelli sono il nostro collegamento iniziale, poi ne avremo tanti altri, di punti in comune. Ma ora come ora questi sono l'unica cosa. Nemmeno la musica perchè facciamo generi diversi. Di conseguenza li terrò quanto mi pare, anche se faccio cagare.
Mi sento più vicino a lui e non voglio che se ne vada anche lui. Come ha fatto Mark. Che mi pianti.
Voglio che questa cosa funzioni... ed anche se è incasinata, sono attratto paurosamente da lui e lui da me... non importa, cazzo. Qualunque cosa siamo dobbiamo rimanere insieme, fare musica insieme. Il resto non conta, il resto si vede.
Riprendiamo a cantare ed è sempre meglio, andiamo spediti come macchine, lui è concentrato e professionale, non fa più il cazzone e riusciamo a fare addirittura due canzoni prima che arrivino gli altri.
Non è successo più niente, ci siamo rapportati da colleghi cantanti seri... è stato bello così, è il rapporto che volevo con lui dall'inizio, senza tutte quelle altre cose strane.
Che poi il problema principale viene dal fatto che non mi era mai successa una cosa simile con un ragazzo ma nonostante questo mi eccita mostruosamente.
E poi ci sa dannatamente fare.
Però mi dispiace per Anna, io voglio veramente sposarla, vivere la mia vita con lei però ora che c'è Chester vedo che non è la stessa cosa, che sono due sentimenti diversissimi e che per Chester... per Chester... non so, non ho mai provato niente di paragonabile. È come se non potessi fare a meno di farmi fare quello che vuole, la mia volontà si schiaccia completamente con lui.
Con Anna invece riesco ad essere lucido.
E poi io ho i miei valori, i miei principi, la mia fede. Io ci credo veramente in queste cose, non è un fattore di comodità.
Devo trovare da qualche parte la forza di andare avanti seriamente, riprendere le cose nelle mie mani. Devo sistemare tutto.
Certo che poi fra il dire ed il fare c'è di mezzo un abisso.
I ragazzi arrivano alla spicciolata e proviamo tutti insieme le due canzoni fatte oggi più quelle di ieri e siamo a buon punto.
Chester sta già personalizzando ma voglio lo faccia ancora un po'.
- Chez, se a livello di testi pensi che sia da modificare qualcosa fallo perchè li devi sentire tuoi... - Lui scorre i testi e ci pensa, è davvero professionale. Mi piace quando fa così.
- Chez? - Chiede ironico Joe, non l'aveva mai sentito il soprannome. Io rido.
- Mi è venuto così il primo giorno di convivenza... - Mi sembra quasi una vita fa.
- Ma il cane alla fine come si chiama? - Chiede invece Brad.
Chester lavora su qualche testo e lo lasciamo fare.
- Mister! -
- Mister?! Che nome strano... -
Altra risata. Non vi dirò mai perchè.
- Sì, sembra il nostro allenatore, ci mette tutti in riga con quelle abbaiate stridule che fa! - Me la cavo bene e Chester mi guarda un attimo di sfuggita, gli altri non lo notano, ha un sorrisetto ironico che mi sgamerebbero subito.
Rob alza un sopracciglio scettico, mi sa che ha capito. Del resto lui sa. Io gli lancio lo sguardo tipico del 'zitto o ti scotenno' e con la scusa di lasciar Chester lavorare sui testi ancora un po' prima di provare i cambi delle canzoni che già sa, Brad esce a fumare e si porta Joe mentre io e Rob ci isoliamo sul divano.
Parliamo piano piano e spero che quello là non senta.
- Mister non sta per allenatore... - Rob lo sa bene...
- No... l'ha scelto lui... è l'incrocio dei nostri nomi Mi di Mike e ster di Chester. - Rob fa una faccia che è tutto un programma ed io vorrei dargli una testata ma siccome non sono violento, evito.
- Vi siete sposati e non me l'hai detto? - Sdrammatizza ed io lo sgomito.
- Saresti il testimone di nozze... -
- Siete già a questo punto? -
- Ma no, mica ci sposiamo! -
- Sì bè, grazie... intendo... alla fine state insieme o no? - Ah ecco, non è idiota Rob, mi sembrava strano facesse le uscite alla Joe. Sospiro e mi stringo nelle spalle, scruto Chester e poi rispondo piano.
- No, no... ma è difficile mantenere tutto su un piano professionale o al massimo amicale... cioè... cerco ma... poi lui fa sempre qualcosa. I capelli poi sono il tocco finale... -
- Sì i capelli mi hanno ucciso... gli altri si sono bevuti la tua versione... vuoi integrarlo, farlo sentire uno di noi... bel sacrificio, non c'è che dire. Ma mi sa tanto che sei tu che vuoi sentirti più vicino e legato a lui. Siete così diversi che ti serve qualcosa che vi renda uguali? - Cazzo come mi capisce bene questo. Ma perchè è così acuto? Potevo innamorarmi di lui, è anche carino... è gentile, sarebbe stato perfetto!
- Più o meno... - Ammetto. Tanto con lui a cosa serve oppormi?
- Mike, ti stai innamorando di lui? - La domanda del secolo. Sgrano gli occhi ma non arrossisco. Sono sotto shock, dovrei rispondere sinceramente?
- Non lo so. Non penso. Cioè io voglio davvero molto bene ad Anna e fino a qualche giorno fa ero convinto di amarla. Cioè so che era così. E non penso che l'amore possa morire così da un momento all'altro. Così come che non possa nascere in un istante... -
- Ma nemmeno dopo una vita che vi conoscete... cioè... se deve essere, scatta subito la scintilla. Se siete compatibili, se siete due che si ameranno, la scintilla scatta subito capisci? Poi magari si sviluppa lentamente oppure in un lampo. Ma non poteva certo essere che partivate come amici se poi magari un giorno finivate insieme. - Rob è impazzito, ha bevuto o si è drogato di nuovo...
- Hai ripreso a farti? - Chiedo isterico e rosso.
- Perché? - Lui non capisce ed io lo illumino parlando a macchinetta.
- Che diavolo ti salta in mente? Io e Chester un giorno finiremo insieme comunque? Scatta subito o non scatta mai? Che discorsi sono? Mi stai buttando fra le sue braccia? - Sono sconvolto, lo ammetto. Lui doveva ricordarmi la retta via, non spingermi nel precipizio!
Cerca di calmarmi, come sempre. Rob è il mio valium e se non ci riesce lui siamo nella merda.
- Non dico questo, dico solo che se c'è qualcosa fra due, scatta immediatamente e che è normale quindi quello che è successo fra voi. Anche se non vi conoscete bene... cioè che ci sia qualcosa... insomma, intendo questo. -
- Sì però è una tragedia... - Mormoro sconsolato capendo che ha dannatamente ragione! Appoggio la testa all'indietro e occhieggio di nuovo Chester. Che disastro cosmico!
Mi vede disperato e sorride dandomi una pacca sulla coscia. Chester defila lo sguardo sottile verso il gesto e mi sento avvampare, cos'è, fa pure il geloso ora? Stiamo parlando di lui!
- Ascolta, hai tutto il tempo che vuoi, non c'è una scadenza per decidere. Vivitela sciolto e quando sei sicuro scegli cosa fare. Semplice. -
- No ma io lo so... tengo troppo a questo progetto, abbiamo una prova, un colpo... non possiamo sbagliare e spararlo male. E se va bene questo ci vale la carriera. Voglio che siamo un gruppo a posto, unito, che fa le cose bene. Dobbiamo trovarci bene fra di noi. Voglio dei rapporti sani... - Rob fa una strana faccia a questo punto ed io lo acchiappo al volo. - Non ti piace Chester? - Domanda scema. Chester non piace a nessuno!
- No non c'entra lui... - Ora lo guardo bene.
- E chi riguarda? Hai problemi con qualcuno di noi? - Divento ansioso con queste cose. Voglio che vada sempre tutto bene e se non è così vado nel caos!
Arrossisce! Oddio Rob arrossisce!
È tenero!
È alto, grande e una specie di armadio dal fisico perfetto e non lo vedo nei panni di un tenero puccioso ragazzino. Ma forse è un cucciolone.
- Brad... - mormora talmente piano che devo attaccare l'orecchio alla sua bocca. Capendo di cosa si tratta sgrano gli occhi e ne rimango a dir poco shockato.
- NON DIRMI CHE! - Rob mi mette la mano sulla bocca e mi zittisce con forza. È color arcobaleno! Oh ma è tenerissimo!
Ora Chester ci fissa apertamente ed accusatore, stiamo facendo casino.
- Sì ma sta zitto! - Poi il diretto interessato arriva e non posso più parlarne. Io fisso Rob come fosse una calamita, sono sconvolto e curioso, voglio sapere dannazione!
Come osa non parlarne con me?
Per tutto il resto delle prove lo fisso come fosse un alieno, cerco di immaginarlo con Brad e per poco non rido mentre canto, quando succede Rob mi tira la bacchetta della batteria e mi sfiora di due millimetri, io rido perchè so, Rob vuole uccidermi e Chester vuole uccidere Rob mentre gli altri non capiscono nulla. Che situazione assurda!
Sempre a me queste cose!
Rob ha un debole per Brad. Io ce l'ho per Chester. Credo che mi ricambi piuttosto seriamente. E Brad?
Ma poi cazzo... IO VOGLIO CHE IL GRUPPO FUNZIONI NON CHE DIVENTI UN PUTTANAIO E CHE POI VADA IN MERDA!
Che palle, gente!”
 
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Per chi non sa...
Mark Wakefield era il cantante prima di Chester che però non è rimasto molto. Non si sa praticamente niente di lui, solo che se ne è andato e si è messo a fare altro sempre nell'ambito musicale. Tutto ciò che ho scritto su di lui è assolutamente inventato da me.
Come già detto in precedenza, è vero che Rob si faceva prima di riunirsi con loro.
Le canzoni che stanno imparando non sono molto famose, non fanno parte dei loro album ufficiali e nemmeno nei lati B, non le cantano neanche in concerto... sono fra l'altro abbastanza diverse dal loro genere tipico, non ho ritenuto utile inserire video o titoli precisi.