CAPITOLO
XCI:
NUOVA
DIVISIONE
Mi
ricordo cieli neri fulmini attorno a me ricordavo ogni
bagliore improvviso appena il tempo cominciò a offuscarsi come
un segno sconvolgente che il destino mi aveva trovato alla fine
e la tua voce è tutto ciò che ho sentito e diceva che
ottengo solo ciò che merito allora dammi una ragione per
dimostrare che ho torto per lavare questa memoria pulita lascia
che le alluvioni attraversino la distanza nei tuoi occhi dammi
una ragione per riempire questo vuoto riempi lo spazio che
c'è fa che sia abbastanza da raggiungere verità e bugie
attraverso questa nuova divisione non
c’era niente in vista a parte i ricordi abbandonati non
c'era un posto in cui nasconderli le ceneri cadevano come neve e
la terra crollò nel punto dove ce ne stavamo e la tua voce è
tutto ciò che ho sentito e diceva che ottengo solo ciò che
merito allora dammi una ragione per dimostrare che ho torto
per lavare questa memoria pulita lascia che le alluvioni
attraversino la distanza nei tuoi occhi attraverso questa
nuova divisione in ogni perdita in ogni bugia in ogni
verità che neghi e ogni rammarico e ogni addio era un
errore, troppo grande da nascondere e la tua voce è tutto ciò
che ho sentito e diceva che ottengo solo ciò che merito allora
dammi una ragione per dimostrare che ho torto per lavare
questa memoria pulita lascia che le alluvioni attraversino la
distanza nei tuoi occhi attraverso questa nuova divisione dammi
una ragione per riempire questo vuoto riempi lo spazio che
c'è fa che sia abbastanza da raggiungere verità e bugie
attraverso questa nuova divisione attraverso questa nuova
divisione attraverso questa nuova divisione
-
New Divide -
“Penso
che se non fosse andata a buon fine Mike ci avrebbe messo una pietra
sopra.
Ho
sposato un diavolo di donna, alla fine ne valeva la pena... se non
altro per tutte le risate che mi fa fare sempre!
Mike
è mortificato, è convinto di aver detto il mio nome mentre lo
faceva con Anna, lei ha negato ma alla fin fine poco importa.
Il
risultato conta e lei è incinta.
Dio
sia lodato!
Ora,
se conosco bene Mike, non farà mai più figli ma almeno uno c'è!
Appena
la lieta notizia arriva, ha fatto fare il test ad Anna
insistentemente ogni santo giorno che Dio ha disgraziatamente mandato
su questo mondo, Mike si rilassa.
E
per contro cominciamo a diventare matti noi.
Ci
basta la notizia.
Grande
riunione in pompa magna, tutti e sei presenti in sede, che poi ormai
è casa mia e sua.
Tutto
felice e contento come una pasqua batte le mani ed annuncia come
fosse la cosa più meravigliosa del mondo:
-
E da ora, ci mettiamo a lavorare al quarto album! -
Silenzio.
Lo
guardiamo cercando di capire come questo possa essere collegato al
fatto che Anna è incinta, ma ovviamente non c'è un collegamento.
Per loro.
Io
invece lo colgo.
-
Ora che non hai più da fecondare nessuno puoi dedicarti alla tua
vocazione, fare musica? - Lui sorridendo orgoglioso ed entusiasta
annuisce e tutti ridono di gusto perchè esce tutto il suo stress per
questa storia del fare un figlio.
La
gente comune non può capire cosa significa per una coppia che per
anni non ha avuto figli, cercare di farne uno tutto d'un tratto.
Cioè
cercarlo e non aspettare che arrivi da sé.
Spesso
una coppia ha la fortuna che, pur cercandolo di proposito, arriva
subito. Per altri questo non succede.
Non
arriva.
Si
fanno i test, nessuno è sterile, però questo benedetto semino non
penetra nessun ovetto!
E
ci provi, ci riprovi, ci stra provi.
Diventa
un'ossessione, una fonte di stress. Tante coppie si disfano così,
non è uno scherzo!
Se
non dai la giusta importanza a questa cosa del fare figli e la vai
diventare uno stress, allora è la fine.
Devi
stare attento, insomma!
-
Non riuscivi a concentrarti su altro? Tu di solito sei bravo a fare
tante cose insieme! - Sbuffa.
-
No, è che aspettavo Chez, però ho pensato un po' a cosa fare con
questo nuovo album... -
-
Sì, ma senti, sei sicuro che vada tutto bene con Anna? - La domanda
è di Joe e Mike capisce al volo cosa vuole sapere.
-
Non ti dirò mai come ci sono riuscito quindi smettila e concentrati
sull'album! - Joe gli fa la linguaccia e gli altri ridono per la
praticità disinvolta di Mike.
Amo
questo ragazzo.
-
Avanti, spara! A cosa pensavi? -
E'
qua che comincia il nostro stress. Appena ne parla capisco subito che
periodo di merda passeremo.
Mike
si mette in punta sul divano e ci guarda tutti uno per uno.
A
posto. Proprio a posto.
Ha
gli occhi del demonio.
Io
ho paura.
Fa
così solo quando si tratta di musica.
-
Faremo un concept album. Di quelli seri. Un vero concept album, non
come MTM che alla fine aveva solo una specie di tema comune!
Decideremo una sorta di storia, ogni canzone sarà collegata l'una
all'altra musicalmente e ci metteremo dentro un sacco di cose
particolari, non sarà solo musica. Sarà un messaggio, l'album deve
essere un messaggio chiaro e preciso ed ogni canzone dare a sua volta
un ulteriore messaggio, voglio che sia un trip mentale per chi
l'ascolta, che si perda dalla prima all'ultima traccia e che si goda
il film che gli proponiamo! Deve essere la cosa più completa mai
fatta, cura maniacale per tutto, dai testi, ai suoni, alle musiche.
Questo deve essere l'album che lascerà il segno. - Già questo basta
per rabbrividire, perchè lui parla in un modo davvero inquietante,
preso, assetato di sangue.
Io
ho paura a fargli questa domanda.
-
E... e che genere più o meno? Tipo i primi due album o più tipo il
terzo... o ancora qualcos'altro? - Perchè io lo so, lo so dove vuole
andare.
Mike
punta gli indici in avanti, sorride sempre esaltato e mi fa una
fottuta paura.
-
Niente di già fatto. Solo roba nuova. Nuova per chiunque. Nessuno
avrà mai sentito niente di simile. Inventeremo un nuovo genere. Di
nuovo! - Respiro profondamente.
Questo
ci rovinerà l'esistenza.
-
Ma scusa, non dovevi scopare con Anna? Quando hai pensato a tutte
queste cose? - Chiede Joe che la pensa un po' come tutti. Lo
conosciamo.
-
Mentre non riuscivo a scopare con lei! - Risponde logico.
-
Ecco perchè non ci riuscivi, ti distraevi! - Mike guarda ferocemente
tutti quelli che intendono replicare ancora sull'argomento e
magicamente si cambia discorso.
-
Bene, vuoi fare qualcosa di nuovo, eh? Ma devi avere un orientamento,
così può essere tutto e niente. - Brad sa come rimetterlo in
argomento.
-
Deve essere tutto e niente! - Sospiro, questa volta non so nemmeno io
cosa aspettarmi a parte la follia.
-
Mike, così non capiamo niente! -
Mike
insiste, è fermamente convinto, non cambierà mai idea.
-
Non importa, lasciatevi andare, fatevi prendere dalla sacra arte
musicale. Sperimentate. La parola d'ordine da ora in poi sarà
sperimentazione, innovazione, creatività! Non fatevi fermare dagli
soliti schemi musicali prestabiliti. La musica è molto più di
quello che uno definisce 'rock', 'metal', 'rap' o quant'altro.
Abbiamo delle capacità, dei gusti, delle armi a disposizione. Le
useremo tutte. E ne troveremo di altre, ancora più nuove. Voglio
l'epicità! - Tutti sono terrorizzati come me, Mike non era mai stato
a questi livelli, io ho paura... tanta paura. Molta.
Visto
che tutti ci guardiamo e lo guardiamo perplessi ma non reagiamo, Mike
chiede quasi minaccioso. Cioè nel suo intento non doveva essere
minaccioso... ma alla fine lo risulta...
-
Siete con me, vero? - e chi oserebbe dire di no?
Ma
non sappiamo cosa stiamo per fare...
-
Certo, come sempre! Fino alla morte! - Ecco, io e la mia boccaccia di
merda. Che idee da dargli!
Mike
creativo al 200 % è proprio questo che farà.
Ci
porterà alla morte.
E
mentre si alza saltellando felice e ci bacia tutti sulle fronti per
ringraziarci, io me ne rendo conto.
Questa
è la fine.
-
Vi amo ragazzi! - Sì... spero che riusciremo ad amarti ancora anche
noi, per la fine di tutto questo.
Dopo
i festeggiamenti perchè si dà ufficialmente il via al nuovo album,
Brad si interessa alla questione della storia.
-
A cosa pensavi per la storia? Hai parlato di un concept serio... -
Gli altri smettono di parlare e far casino fra loro e tornano ad
ascoltarlo, ora partirà uno sproloquio lunghissimo.
-
Non so sai... essendo che cerco l'epico penso debba essere una storia
con una guerra in mezzo. Però siccome voglio dare un messaggio
preciso al mondo, non può essere niente di buttato lì. Ci devo
pensare bene. Io e Chez ci lavoreremo. Ovviamente siete tutti i
benvenuti, ma siccome dobbiamo tirare fuori noi i testi dico io e
lui... se qualcuno ha idee o... - Chissà perchè le idee si
eclissano e quel 'io e Chez' mi sembra un'altra minaccia di morte.
Piccoli
bastardi di merda. Me la pagherete tutti. Lasciarmi solo col diavolo.
-
L'hai sposato, ora te lo tieni! - Dice Dave di cattiveria quando Mike
saltella in cucina a cercare qualcosa da mangiare intanto che
arrivano le pizze.
Sarà
la fine, me lo sento.
Gli
faccio il dito medio e ridono, ma non hanno davvero capito in che
stato ci porterà Mike per questa storia.
L'incoscienza
regna.
Amen.
Quando
restiamo soli è tardi per tornare a casa ed io e Mike decidiamo di
fermarci qua a dormire. Lui è al pianoforte e so bene che è lì
quando deve pensare.
Non
suona niente di preciso, fa note a ruota libera.
Io
mi siedo sulla sedia nera con le ruote, imbottita, con lo schienale
che si abbassa, e gironzolo per la sala prove fra gli strumenti,
qualche volta investo l'asta del microfono che poi si rialza.
Mike
ha l'aria persa, lo sguardo fisso in alto. Sta creando.
Penso
che a parte la follia sarà bello in un certo senso.
Mike
è maledettamente creativo ma alla fine si è sempre dato un freno.
Nei
primi album cercavamo testi autobiografici e d'immediato impatto in
modo che tutti quelli che li ascoltavano potessero rivedersi in essi.
Quindi è stato diverso. Anche la musica... sì, insomma, ci ha messo
quello che gli piaceva però era diverso. Forse è diverso perchè è
cresciuto. Quella volta, nonostante l'ampiezza mentale che ha
dimostrato facendo quello che ha fatto, era limitato. Ora negli anni
lui si è ampliato ulteriormente perchè il materiale a disposizione
per far musica si è ingigantito.
Quindi
lui ha un miliardo di cose da cui attingere e la sua creatività, se
prima era a forza dieci su una media di cinque, ora è a forza cento.
E la media è sempre cinque. Al massimo sette.
Non
parlo così perchè sono di parte, è vero che Mike funziona così.
Non esiste nessuno che lo conosce meglio di me e se dico che da ora
sarà un autentico capolavoro creativo, sarà così.
Arriverò
ad ucciderlo, ma intanto sarà spettacolo.
Me
lo sento.
Credo
che questa specie di emozione che provo nel vederlo così esaltato
sia anche questo.
Sento
che questo album segna qualcosa, un salto, un ulteriore cambiamento
nelle nostre vite di artisti.
Dobbiamo
prepararci a tutto.”
“Non
avevo dubbi che mi accontentassero. Spero però che tutti si sentano
convinti e coinvolti. Ora è presto naturalmente, però voglio che
tutti sputino l'anima in questo album come non hanno mai fatto.
Mi
perdo nelle note che non seguo e vedo un universo che non comprendo a
pieno.
Ci
sono miliardi di cose lì ammassate sopra la mia testa, provo a
sgrovigliarle.
Non
so spiegare, è una sensazione davvero incasinata.
La
chiamo ispirazione ma è molto di più.
È
qualcosa di sacro, per me.
Perchè
sento questo enorme bisogno interiore di creare, non importa cosa e
come. Io devo.
Però
non so cosa, non so come. E non riesco ad incanalare di preciso
questa creatività, questa ispirazione.
Cerco
un modo per farmi luce, per prendere una delle svariate idee che
circolano lassù e darle un senso.
Però
se ignorassi tutto questo, se non cercassi di lavorarci su, se non ci
provassi... mi sentirei male. Poi andrebbe via tutto e lo
dimenticherei. Io devo coglierlo ora che c'è, non posso smettere. Ci
penserò e ci ripenserò e lo farò fino allo sfinimento, fino a che
non sarò completamente orgoglioso e soddisfatto.
Sento
la presenza di Chester accanto, la mia ancora sul mondo. So che posso
vagare liberamente per l'universo, mi riprenderà quando esagero.
Mi
serve, Chez. Non posso creare senza di lui perchè poi non saprei più
tornare nel mondo. Resterei là, in quell'universo.
Sento
distante la sua voce, ma mi arriva. Recepisco la domanda che mi fa.
-
Cosa stai vedendo? - Lo sa che quando ho questa espressione vedo
qualcosa. Sorrido consapevole ma non stacco gli occhi dal soffitto né
le mani dal pianoforte.
-
Un macello! - Penso che rida.
-
Sai Mike... - credo abbia appoggiato i piedi sul pianoforte.
-
Abbassa i piedi. - Non lo guardo e non cambio tono, mi sento sempre
lontano ma lo fa e ridacchia. Si alza e mi viene dietro.
È
perchè lui è qua con me se io percepisco ancora ciò che succede
qua intorno.
Le
sue mani sulle mie spalle, mi massaggia ed i neuroni trovano pace nel
mio cervello sovraccarico.
-
Penso che dovresti concentrarti prima di tutto sul messaggio globale
dell'album, cosa vuoi dire con questa storia? -
Ha
ragione, è vero. Devo trovare le priorità. Il numero uno è il
messaggio.
Le
sue dita sulle mie spalle mi roteano i muscoli tesi, i nervi si
sciolgono e la musica che suono è più dolce.
-
Beh... il mondo sta sempre più andando verso una fine... -
-
E' generico. Ci sono tante cose che provocano la fine del mondo ed in
MTM ne abbiamo parlato un po'... - E' spietato e non ha paura di me.
Per questo adoro creare con lui. Mi sta dietro e mi ferma. Oppure mi
spinge.
-
La cosa che spicca di più in questo ultimo secolo? - Ci pensiamo
entrambi su tutte le svariate oscenità di questo mondo.
Qual
è la vera piaga di questo mondo nell'ultimo millennio?
Penso
che io e lui siamo connessi, siamo davvero connessi.
Perchè
io ho la visione di un abbaglio della portata di mille soli, stringo
gli occhi mentre ho questo flash. E lui smette di massaggiarmi.
Lo
diciamo insieme con un tono da 'trovato' che risulta anche sconvolto.
-
Il nucleare! -
Smetto
di suonare e mi giro nello sgabello del pianoforte, lui mi lascia una
mano mentre l'altra rimane sulle spalle. Ci guardiamo. Siamo accesi
della stessa identica luce.
È
come se sapessimo, tramite questa emozione comune, che è questa
l'idea giusta.
Mi
alzo e lo abbraccio forte di slancio come se fosse suo il merito. È
un'idea che ci è venuta insieme, però da soli non ci poteva venire.
Quindi lo stringo perchè sono contento in qualche modo.
Penso
che queste cose le potremo capire solo noi due.
Questo
entusiasmo, questa voglia di fare... questo... questo mondo che si
apre davanti a noi... è frenesia allo stato puro.
Lui
mi stringe sorridendo e comincio a parlare a macchinetta con
l'adrenalina che corre.
-
Il nucleare, la bomba atomica. È stata questa la vera rovina del
mondo! Quando le nazioni si sono armate del nucleare! Hiroshima e
Nagasaki! Il potere di spazzare via un'intera nazione! Questo immenso
potere nelle mani di gente che in realtà è solo umana e fallibile!
Il potere di Dio nelle mani di un uomo! Chez, Chez è questo, è
questo! Deve essere un album denuncia contro il nucleare! -
Penso
che non smetterei di dirlo se lui non mi prendesse il viso fra le
mani e non mi baciasse sulle labbra.
Solo
questo.
Appoggia
la bocca. Anzi, la preme forte. Me la tappa.
Trattengo
il fiato e poi torno a respirare, il cuore mi dà tregua, stava
scoppiando nel petto. Lentamente anche i nervi cedono, saranno le tre
di notte, non lo so. Arriva la stanchezza sotto forma di pace. Sono
felice. È così.
-
Ti amo sempre ma sai quando ti amo specialmente? - Mi dice tenendomi
il viso fra le mani e a pochi millimetri dal suo, la luce negli occhi
mi cattura, mi fa tornare. - Quando sei felice. Quando sei così
felice. Non importa per cosa. Se per qualcosa che crei con la musica
o per qualcosa che ti succede o che ne so. Però quando ti vedo così
vivo, così felice che salti sul posto e tocchi le stelle... ti amo.
Ti amo di più. Perchè sei felice. -
Ora
mi sciolgo.
Questo
ha il potere devastante di spazzare via tutto, mi prende e mi ingloba
in sé. Ecco che torno. Ecco che mi commuovo.
Sono
fortunato.
Sono
maledettamente fortunato.
Ho
avuto un'infanzia felice, degli amici che bene o male mi sono sempre
stati vicini, una carriera nella cosa che amo di più in assoluto, la
musica.
E
la persona che amo che mi ricambia.
Sono
fortunato.
Non
voglio niente altro.
Sarò
padre, ma non è un pensiero fisso nella mia testa, non riesco a
realizzarlo, forse lo realizzerò quando lo prenderò in braccio.
Ma
riesco a sentirmi così felice che non importa, ora.
Chester
mi ama, lo so che mi ama. Però è così bello quando me lo dice e me
lo ripete.
Torno
fra le sue braccia, nascondo il viso contro il suo collo, le sue mani
mi carezzano la nuca sui capelli corti, mi tiene a sé.
-
E' merito tuo se sono felice. Prima di te ero contento, facevo quello
che mi piaceva, le cose andavano sempre bene in generale. Però è
stato quando sei tornato nella mia vita e ci siamo scambiati quelle
promesse solenni, quelle vere... che ci siamo amati davvero... ed è
lì che io sono stato felice seriamente. Non ho più cercato niente.
Perchè ti avevo, finalmente. Prima ero sempre inquieto a cercarti,
ora ci sei. -
-
Non andrò più via. - Lo sussurra, gli bacio il collo, sto
aggrappato a lui, non voglio altro.
Poi
mi porta in camera e mi fa stendere sul letto, la luce viene chiusa,
ci immergiamo l'uno nell'altro, solo abbracciati ed intrecciati,
niente di più.
E
ci chiediamo... cosa sia cambiato di preciso.
Perchè
è di nuovo successo.
-
Quando ci siamo rimessi insieme è scattato il primo vero
cambiamento. Abbiamo cominciato a crescere. Perchè ti sei ripulito,
sei diventato un uomo, hai chiesto perdono, ti ho perdonato ed io a
mia volta ho visto tutti i miei errori. Ci siamo guardati in faccia,
insomma. Ed abbiamo cominciato a lavorare sui nostri vari difetti.
Quello è stato il primo cambiamento delle nostre vite. Ma sai la
cosa strana? Mi sento di nuovo come allora. La sensazione è uguale
solo ovviamente non per le stesse cose. Sento che siamo ad un altro
punto di svolta delle nostre vite. Uno era quello, uno è questo.
Stiamo cambiando ancora... cosa... cosa significa, per te? Te ne sei
accorto? -
Non
è che ho sempre le risposte. Quando non le ho, le ha lui.
Mi
bacia la fronte, mi sento un po' agitato per questa cosa, non so
spiegare perchè. Nei cambiamenti è sempre un mistero.
-
Sì, è vero. C'è un altro cambiamento in corso, ma penso che sia
positivo. -
-
Però mi piace capire, sai... quante ne abbiamo passate così allo
sbaraglio? Questo nuovo cambiamento per me non ha senso, è così
inaspettato... -
-
Quante ne abbiamo passate, dici? Tante... troppe... ricordo bene
tutte quelle che abbiamo affrontato. Che agonia continua. Noi come
coppia intendo. Era come stare in una tempesta continua. C'era sempre
qualcosa che non andava fra noi. Tu che non avevi il coraggio di
viverci come dovevamo, io che per disperazione sono tornato a
drogarmi... i nostri litigi, la nostra lontananza. A volte c'era la
luce, sembrava potessimo farcela, poi tornava tutto a crollare.
Ricordi quando ci siamo lasciati definitivamente? Dio, che follia...
e tu che mi dicevi che avevo tutto quello che meritavo... non ho mai
dimenticato le volte che me lo gridavi. E tutto tornava buio fra noi.
La mia droga, il mio destino. Ho cercato di scappare ma non è
servito a molto, ci sono ricaduto. -
Non
credo ne abbiamo più riparlato dopo che ci siamo rimessi insieme.
-
Volevi una ragione per dimostrare che stavi sbagliando, che eri tu in
errore. Volevi una ragione per ripulirti, volevi una ragione per
rimetterti in piedi... -
-
Volevo solo colmare la nostra distanza. Ci guardavamo ed eravamo così
lontani... -
-
E non sai quanto ho pianto... pensavo che se avessi pianto
abbastanza, ci saremmo potuti riavvicinare prima o poi... -
-
Volevo riempire il mio vuoto, il vuoto che mi avevi lasciato tu. -
-
Lo spazio fra noi era sempre più immenso, ci ferivamo perchè
eravamo incapaci di perdonarci, di lasciarci andare... di... non lo
so... e speravo che sopportare fosse abbastanza. Che riempirti di
bugie, fosse abbastanza. Che negandoti la verità che ti amavo, un
giorno tu potessi riprenderti. Speravo fosse abbastanza. -
- Ma
non poteva esserlo. Non c'era un posto dove nascondere i nostri
sentimenti. Ci ferivamo fino a ridurci in cenere e cadevamo di
continuo come la neve.
- La
Terra ci è crollata da sotto i piedi. È successo là... proprio
là... quando ho dovuto sciogliere il gruppo nella speranza che tu ti
riprendessi. E non sapevo come altro fare. Però non era sufficiente.
-
- E mi
ripetevo le tue parole nella testa, di continuo, di continuo. Da
solo. Che ho tutto quello che meritavo. Ed ancora non ce la facevo,
non capivo, non riuscivo ad uscirne. Non avevo risposte. Ero solo e
basta. Stavo male. Non riuscivo a pulirmi. -
- Però sono state le
perdite, le bugie, le verità negate, i rimpianti e gli addii...
tutti errori troppo grandi da nascondere, a quel punto... per te e
per me. Eravamo separati ma passavamo lo stesso rinnovamento.
Ripensavo alle volte che non ti ho detto che ti amavo, le volte in
cui ti ho gridato che ti odiavo. Le volte in cui ti ho lasciato solo
a disintossicarti invece di starti vicino. Le volte in cui ti ho
perso... -
- E la
tua voce era tutto ciò che sentivo, là da solo. La tua voce sempre.
Speravo che lo spazio fra noi venisse riempito e che il mio inferno
fosse sufficiente per riempire questo immenso vuoto fra noi. -
- Come
in una nuova divisione. -
- Una
nuova realtà... -
-
Cercavamo un rinnovamento in noi stessi per poter tornare insieme. In
un nuovo schieramento, una nuova formazione, una nuova fusione. -
-
E l'abbiamo trovata... quando abbiamo visto e accettato i nostri
errori. E ci siamo accettati noi stessi. Abbiamo capito cosa dovevamo
fare per cambiare e abbiamo deciso che ci meritavamo la felicità...
-
Mi
alzo sui gomiti e lo guardo nella penombra della nostra stanza. Gli
carezzo il viso, è così bello stare in questo modo.
-
Dovevamo perdonarci. È stato quello il primo cambiamento. Il nostro
stesso perdono. Io mi sono perdonato per averti abbandonato, tu ti
sei perdonato per essere caduto di nuovo. -
Lui
sorride con gli occhi che brillano nel buio, li vedrei nel nero più
nero.
- Sai
cos'è questo nuovo cambiamento che viviamo ora? Questa nuova
divisione di noi stessi? - Cita le mie parole.
-
Cosa? -
-
Quando ci siamo riuniti abbiamo cominciato il cammino per diventare
uomini, per cancellare i nostri difetti, i nostri errori,
migliorarci, rialzarci. - E qua capisco.
- Ora
lo siamo. Siamo diventati uomini. - Ripenso anche al fatto che ora
diventerò padre.
Credo
che dopotutto sia stato maledettamente giusto aspettare. Lo credo
proprio.
Ora
posso dire di essere pronto per davvero.
Le
labbra si ritrovano, siamo contenti della nostra analisi e le nostre
parole non le dimenticheremo, perchè non dimentico mai niente. E
sono parole belle, d'amore.
Abbiamo
passato molte cose, ma ora siamo qua. Abbiamo attraversato l'inferno,
abbiamo percorso il purgatorio ed ora stiamo arrivando al paradiso. È
questo il nostro secondo cambiamento. Sarà bellissimo. Ne sono
sicuro.”
__________________________
Per
chi non sa...
New
Divide è stata chiesta da Michael Bay per il secondo film di
Transformers, per cui Mike l'ha fatta per lui. Tuttavia ha detto che
nello stesso periodo stava passando un momento di grande cambiamento,
come accadeva al protagonista del film, per cui ha riversato il
proprio stato d'animo nella canzone. Ci sono effettivamente dei video
dove si vede Mike che la canta e la suona al piano a Chez sedutogli
accanto, al termine del quale Chez dice che gli piace e dà il suo
ok. Dunque New Divide ha un significato particolare per Mike...
qualunque esso sia.
Dopo
che Chez è tornato dal suo tour coi DBS, si parla del 2009, hanno
cominciato a lavorare al loro quarto album, un concept album. A
thousand suns. E' vero che hanno fatto qualcosa di totalmente nuovo e
diverso da prima ed è vero che Mike ha dato 'il meglio di sé' in
molti sensi. Per l'occasione ricordo una dichiarazione di Chester.
'Quando
lavori con un genio, lasci semplicemente che lo sia!'
Questo
riassume bene tutto il processo che sta dietro quest'album.