Ispirata
da…
Mike
- Umbrella
Chez -
Rolling in the deep
Snow Patrol
- Crazy in love
30 seconds
to mars - Bad romance
Gerard
Way - Umbrella
L’inizio di
Helena dei My Chemical Romance
La
parte di Mike in My December dei Linkin Park:
E
dal modo di cantare certe canzoni di Jared Leto, ecco a voi il quarto
capitolo!
CAPITOLO
V:
TE
LO SEI FOTTUTAMENTE MERITATO
“Ti
ho colpito e tu mi hai colpito a tua volta
Siamo
caduti a terra
Il
resto del giorno rimane immobile
Sottile
la linea fra questo e quello
Quando
le cose vanno male, fingo che il passato non sia reale
Ora
sono intrappolato in questi ricordi
Rimasto
nella scia dell'errore
lento
a reagire
Anche
se sei così vicina a me
Rimani
ancora troppo distante
e
non posso riportarti indietro”
/With
you - Linkin Park/
Jared
aveva una certa faccia tosta nonché un ottima comunicabilità col
pubblico, quindi nel momento in cui prese il microfono e si mise la
chitarra elettrica intorno al torace, si trasformò in un istante nel
famoso animale da palcoscenico che era.
Dopo
i soliti saluti al pubblico che lo riconobbe subito acclamandolo,
cominciò a spiegare come se fosse la creatura più felice di questo
modo:
-
Certo, certo… adesso tocca a noi 30 seconds, diamo il tempo ai tecnici
di preparare il palco… non ci vorrà molto ma pensavo di intrattenervi
intanto con una piccola parentesi… come ben sapete questo non è un
festival pop ma nonostante questo ci sono pietre miliari della musica
che non possono mancare in un qualsiasi luogo dove si fa musica, così
avevo voglia di proporvi questa versione improvvisata ed alternativa di
una grande cantante internazionale… e per l’occasione collaborerò con
un mio caro amico… - In quello fece il suo ingresso Chester,
all’acclamazione del pubblico non persero tempo in altre spiegazioni ed
in un secondo la chitarra di Jared cominciò ad irrompere dalle casse
con il suo suono elettronico.
Dopo
le prime note si riconobbe subito, seppure con una certa fatica vista
l’enorme differenza di stile e genere, la canzone che mai e poi mai
avrebbe avuto senso suonare in un festival di rock alternativo come
quello!
No
di certo Madonna non era adatta… tanto meno Justify my love…
Dopo
aver riconosciuto la canzone originale, tutti non poterono che
chiedersi se non fossero per caso impazziti, ma alla fine rimasero
piacevolmente colpiti dalla bellezza di quella nuova chiave e
soprattutto divertiti dal loro senso dell‘umorismo.
Una
canzone pop-erotico che veniva cantata in rock style col solo
accompagnamento della chitarra elettrica, non era di certo una cosa che
si sentiva spesso ma soprattutto che passava inosservata.
Oh,
inosservata no di certo!
Oltre
ad uno stupito Gerard e ad uno sconvolto Mike che aveva ben in mente la
canzone originale, anche un imbestialito Colin si affiancò ai due per
osservare i due ragazzi a cui evidentemente non era più cara la pelle.
O
le palle.
Dopo
i primi giri di chitarra, Jared partì con la voce. La sua splendida
voce sussurrata e sensuale che usata in quel modo particolarmente
erotico risultava un capolavoro d’oscenità.
Quello
sarebbe stato il meno.
Lui
ogni tanto tirava fuori quegli usi impropri della sua voce, la sapeva
modulare come non mai essendo che di suo si prestava molto a quel
genere di cose.
Lo
stampo rock della chitarra dava quel tocco di energia necessaria,
mentre Jared pensava all’improntare la canzone.
Il
tocco di classe venne con l’aggiunta di Chester che aggrappato all’asta
del microfono come se fosse un palo di lap dance, piazzatosi davanti ad
essa a gambe aperte e col bacino completamente contro di essa, fece i
vocalizzi di sottofondo senza staccare gli occhi da quelli di Jared
accanto a sé che ricambiava più che volentieri con sguardi altrettanti
vogliosi.
L’aiutava
la sua professione di attore, oltre che di cantante, ma nel modo in cui
cantava, suonava e fissava Chester c’era davvero quanto di più
seducente potesse esserci.
Quello
fu davvero in linea con la canzone originale dove Madonna faceva
praticamente sesso cantando.
Quei
dannati vocalizzi erano davvero spettacolari, decisamente qualcosa in
cui Chester era forte.
Mike
sapeva quanto gli piaceva farli e quanto non dovesse nemmeno impegnarsi
per emetterli in quel modo, così come sapeva che gli piaceva fare le
cover per poter tirare fuori tutto il suo lato ‘caldo’.
Un
lato che in lui abbondava quasi quanto l’aggressività e l’energia, solo
che coi Linkin Park non aveva mai avuto occasione di esternarlo. Ecco a
cosa servivano le cover che ogni tanto improvvisava, per lo più in
privato e per pochi intimi.
Jared
stesso notò quanto bravo fosse in quelli che ora erano gemiti veri e
propri, sempre suonando la chitarra, cominciò a strusciarsi con la
schiena su e giù su di lui estremamente preso dalla canzone e dal suo
ruolo di…
-
Puttana! - Ringhiò Colin che non era certo pronto ad una cosa simile e
fremeva pericolosamente accanto a Mike e Gerard.
Questi
con un ghignetto divertito non poté che chiedere:
-
Chi dei due? -
Ma
fu Mike poi a rispondere a denti stretti ed occhi pericolosamente
sottili:
-
Tutti e due! -
Mai
come in quel momento Mike e Colin furono in perfetta simbiosi l’uno con
l’altro pur essendo diametralmente opposti caratterialmente.
-
Però la versione rock di Justify my love alla chitarra elettrica non è
per niente male! -
Asserì
Gerard che doveva ammettere l’evidenza. A parte tutto erano riusciti a
creare la giusta sincronia fra appunto l’animo rock e quello erotico
facendo di questi due aspetti un tutt’uno per l’occasione.
La
modulazione delle due voci diverse eppure ognuna a modo suo sensuale e
forte e con uno sfondo graffiante, fu un autentico capolavoro e dopo
essersi guardati, anche da troppo vicino, la canzone sfumò nei gemiti
contemporanei dei due cantanti fuori di testa e sfacciati.
Sfacciati
era anche dire poco!
Alla
fine vennero anche applauditi poiché tutto sommato a parte la simpatia
che aveva visto il pubblico in quell‘esibizione -cosa che era sfuggita
a Mike e Colin-, l’idea di impostare una canzone pop in chiave rock era
sempre ben accetta e avendola loro fatta così bene il risultato fu un
successo.
Jared
poi salutò con un caloroso ed eccessivo abbraccio Chester invitando i
suoi compagni a salire sul palco per cominciare il concerto vero e
proprio, quindi l’altro scese e ritrovatosi davanti un Mike di marmo ed
un Colin assassino, ebbe pure la faccia tosta e l’incoscienza di fare
loro l’occhiolino prima di sgusciare via senza fermarsi.
Colin
naturalmente ebbe l’istinto insano di seguirlo ma Mike, che era pur
sempre innamorato del suo compagno suicida e stronzo, lo fermò
dimostrando una certa forza sospetta. Una forza che rivelava tutto
l’istinto omicida che stava divorando anche lui.
L’attore
si girò con occhi infuocati e pieno della sua rabbia caratteristica che
non era mai riuscito a cancellare del tutto dal suo animo irascibile,
grugnì:
-
Perché cazzo non dovrei spaccargli la faccia? -
Ma
lì per lì Mike non seppe proprio cosa dirgli.
‘Perché
è il mio compagno’?
‘
Perché è il mio cantante’?
‘Perché
non se lo merita’?
Non
gli vennero altre ipotesi in mente e comunque queste gli parvero delle
prese in giro, in quell’istante.
Erano
tutti motivi per prenderlo a pugni, non per non prenderlo… specie
perché in realtà se lo meritava eccome!
Se
era il suo compagno ed il suo cantante che si comportava così allora
doveva picchiarlo ancora di più.
Fu
Gerard a dargli invece la motivazione principale:
-
Perché non capisce un cazzo anche se lo disfi in mille pezzi
mettendogli la testa al suo posto, ovvero sul culo. A quell’imbecille
serve una vera lezione. Ed io so quale. -
Lo
disse con una tale convinzione e sadismo nell’espressione che fermò
miracolosamente Colin il quale non poté che chiedersi incuriosito cosa
mai quel tipo avesse in mente.
Mike
che lo conosceva abbastanza bene dal sapere che le sue idee istintive
di vendetta erano peggio di quelle di Chester e Jared messi insieme,
rispose timoroso:
-
Cos-cos’hai in testa? -
Ma
Gerard accentuò il suo sorriso che aveva un ché di folle e demoniaco
insieme:
-
Vedrai! Basta che tu mi assecondi! -
Mike,
ricordandosi l’uso sfrontato della voce di Chester insieme a quella di
Jared, non esitò a rispondergli istintivamente:
-
Qualunque cosa tu abbia in mente sono con te. -
Anche
quella, tutto sommato, un’accoppiata sicuramente preoccupante. Specie
se così intenzionati a dare lezioni a destra e a manca.
Poi
Gerard guardò Colin riconoscendolo solo vagamente:
-
Però al tuo ragazzo pensi tu, la mia geniale vendetta colpirà solo
Chester… -
Colin
scrollò le spalle e fulminandolo con due occhi da mattatoio di una
volta, ringhiò:
-
Basta che uccidiate quel coso… - Gerard ghignò e Colin concluse verso
il suo ragazzo. - Jay lo posso toccare solo io. - E nessuno avrebbe mai
osato ribattere.
Quando
dopo un paio di altre band fu il turno dei My Chemical Romance, Gerard
esattamente come aveva fatto Jared salì sul palco mentre i tecnici lo
stavano preparando per il suo gruppo, quindi preso il microfono spiegò
con l’aria di chi aveva in mente una di quelle provocazioni che non si
sarebbero dimenticate facilmente:
-
Aspettando il nostro turno e prendendo spunto dall’idea geniale del mio
collega Jared, sono convinto che dopo Madonna non possa mancare
un’altra icona del pop al nostro festival del rock… - non la introdusse
ulteriormente passando a Mike: - Ma quest’oggi avrò un accompagnatore
d’eccezione! - E con quello fece salire Mike il quale ancora spaesato
poiché non sapeva bene cosa avesse in mente, si sistemò con la chitarra
elettrica accanto a Gerard il quale era l’unico dei due ad avere il
microfono in mano.
L’applauso
e l’acclamazione per quella simpatica sfida che agli occhi di tutti fu
vista come un siparietto estremamente comico, fu spento con Gerard che
gli diceva cosa suonare all’orecchio e solo in quel momento.
Mike
fece un’espressione stranissima che non era proprio stupita me nemmeno
comica… era più un ‘sei serio?’.
Gerard
lo era.
-
So che la conosci… - Ed era vero vista l’assurda passione di Brad per
quella cantante.
Mike
così si scambiò un ulteriore sguardo con l’amico e con le voci di
Chester e Jared di nuovo negli orecchi, cambiò repentinamente
espressione decidendosi quasi con cattiveria a cominciare.
Dai
primi giri di chitarra elettrica si capì, nonostante lo stile per
l’appunto rock della canzone pop, che si trattava di Britney Spears e
all’istante a lato del palco, dove prima erano stati Mike, Gerard e
Colin, ora si fiondarono Chester e Jared i quali, uno sospettoso e
l’altro stupito, rimasero ad assistere all’altro spettacolo fuori
programma. Questa volta con loro c’era anche Frank che se la rideva
della grossa. Colin sistematicamente attaccato a Jared con un gran bel
ghigno in viso.
La
voce di Gerard cominciò col suo modo che non sapeva essere erotico e
strascicato come quella di Jared ma che bene si difendeva visto l’uso
basso, penetrante e sussurrato che ne faceva, catturò subito
l’attenzione e sapendo dove doveva stare la seconda voce, si appiccicò
immediatamente a Mike per dietro e senza interrompere la sua chitarra,
spuntò dalla sua spalla porgendogli lo stesso microfono che stava
usando lui.
Mike
capì e l’assecondò ricordandosi bene la canzone che Brad gli aveva
fatto ascoltare mille volte e che comunque nel periodo in cui era
uscita si era sentita fino alla nausea, così facendosi prendere dai
brividi che la voce sussurrata di Gerard sapeva trasmettere, la stessa
che usava per l’inizio di Helena e alcune altre, partì con la seconda
voce, ripetendo alcune delle parole che l’altro cantava come un‘eco
erotico.
Certo,
forse cantare era una parola grossa.
Fu
il turno di Chester di diventare di pietra.
Se
lo sarebbe potuto aspettare, magari, se non fosse stato troppo
egocentrico e convinto di aver vinto chissà cosa, ma sentire Mike usare
la stessa voce di My december, quel suo dannatissimo modo di sussurrare
profondo che lì risultò in perfetta simbiosi con quello sfrontato di
Gerard Way, e oltretutto vederlo cantare dal suo stesso microfono così
abbracciati e appiccicati, lo uccise letteralmente e senza scampo di
sopravvivenza.
I
due continuarono con il ritmo che cresceva, la chitarra suonata in quel
modo dava sempre il giusto tocco di rock che trasformava la canzone il
necessario per renderla più piacevole, mentre le loro due voci
catalizzavano l’attenzione senza togliere quella sensualità che
l’originale possedeva.
Una
via di mezzo perfetta che completava il capolavoro di prima di Chester
e Jared.
Fu
giungendo sul finale, a quelli che poi risultavano vocalizzi simili a
gemiti, che Chester ebbe l’istinto di salire sul palco a separarli e
farli smettere.
Con
quel Gerard che continuava a strusciarsi sul suo Mike e a condividere
il microfono con lui.
Ma
proprio così attaccati?
E
le bocche?
No,
no, no, non poteva mica andare bene!
Fu
però fermato da Jared che ridendo l’attanagliò lì impedendogli di
salire a piantare un casino apocalittico.
Colin
li squartò con lo sguardo ma poi fu distratto dal finale di Mike e
Gerard che scemò nella fusione delle loro voci perfettamente amalgamate
e compatibili, concludendo in gemiti effettivamente alla Spears!
Gli
applausi scrosciarono esplodendo insieme alle urla di incitazione,
tutti convinti che i quattro si fossero messi d’accordo per fare quel
simpatico fuori programma extra li acclamarono più che volentieri.
Alla
fine Gerard stampò un sonoro bacio sulla guancia di Mike che ridendo
gli spettinò i capelli rosso acceso, quindi posando la chitarra scese
dal palco dandosi il cambio con gli altri del gruppo. Passando accanto
a Frank si scambiarono il cinque, quindi giunto davanti a Chester
ancora tenuto fermo da Jared che piangeva dal ridere sia per la grande
risposta dei due alla loro provocazione che per la reazione del suo
amico, lo fissò alzando le sopracciglia con finta innocenza, quindi con
un ‘bè?’ estremamente eloquente, se ne andò in un’altra zona per
potersi ascoltare e vedere meglio il suo amico esibirsi senza dover
stare con quello stronzo del suo ragazzo.
Piantato
in asso da Mike, Chester mantenne un’espressione furente scolpita nella
lava e come se avesse dei fumi di rabbia che gli uscivano dalle
orecchie, con ancora Jared che non riusciva a smettere di ridere, fu
Colin a dirglielo:
-
Te lo sei fottutamente meritato! -
-
Fanculo! - Ringhiò alla fine Chester scrollandosi Jared di dosso per
poi filare via a passo di carica dalla parte opposta di Mike.
Rimasti
soli, Jared e Colin si guardarono, uno con aria di rimprovero e l’altro
con aria maliziosa, quindi quello dall’aria maliziosa -chissà chi era
dei due- mettendo le braccia intorno al collo dell’altro, disse con
milletrecento allusioni insieme:
-
Mi punisci per la mia sfrontatezza? -
Come
se non avesse voluto altro che quello dall’inizio…
Colin
che lo conosceva bene illuminò il proprio volto col suo tipico ghigno
distintivo, quindi finalmente contento di trovarsi lì ed in quella
situazione dove doveva giustamente ‘punirlo’, disse:
-
Se volevi ‘quelle punizioni’ bastava dirlo! Sono sempre contento di
darti la lezione che dico io! - Jared rise apertamente, sapendo che il
suo compagno avrebbe come al solito capito tutto dei suoi strani
comportamenti inspiegabili, quindi nascondendo il viso contro il suo
petto lo sentì ridere a sua volta e lieto di esserci riuscito si
sciolse da quell’abbraccio che fortunatamente era passato inosservato
vista l’attenzione esclusivamente sul palco di tutti gli altri, infine
circondandosi le vite a vicenda con le braccia, se ne andarono via
insieme in un posto più isolato ed adatto a… certe punizioni!
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Per
chi non le conoscesse le originali, eccole qua:
Madonna -
Justify my love
Britney
Spears - Gimmi more