NOTE: questa breve fic
mi è venuta su guardando un paio di foto e nello specifico quelle che
trovate di sotto. In queste c’erano in una Chez con la stessa camicia
di Mike, in un’altra aveva i suoi stessi occhiali da sole ed in
un’altra lo asciugava dal sudore come di solito fa Mike per scherzare.
Così ho detto:
‘ma guarda che idiota che imita il suo ammmore’. Da qui a scrivere
queste quattro righe il salto è stato corto!
Ringrazio chi
legge e commenta!
Buona lettura.
Baci Akane
PS: la canzone
non è specifica per questa fic, ma siccome ho cominciato a mettere un
mp3 a fic continuo... la regola è che siano tutte sui LP! Cliccate sul
titolo sotto la foto, aspettate e ascoltate leggendo...
IMPREVEDIBILITA’
Ogni tanto me
lo chiedo.
Ogni tanto.
Giusto ogni
tanto…
Ma cosa passa
per la testa a Chester?
Lo conosco da
anni, ormai, e sebbene io non abbia mai potuto godere della sua
versione fanciullesca da disagio giovanile, penso di sapere più o meno
tutto di lui. Insomma, dovrei…
Eppure dopo
tutto questo tempo insieme riesce ancora a sorprendermi e non è poco
perché io sono il rivoluzionario innovativo per eccellenza. Adoro
stupire e niente mi sorprende.
Ma lui ci
riesce sempre!
Dopo la volta
in cui mi arriva sul palco vestito con la mia stessa camicia -momento
epico perché prima di salire si era tenuto su una giacca che ha tolto
quando è venuto su, quindi quando mi sono girato ed ho visto che aveva
la mia stessa identica camicia non ho potuto che scoppiargli a ridere
in faccia. Gli ho chiesto che diavolo gli saltasse in mente e lui
ghignante e vittorioso mi ha detto che adora le camicie a quadri. Non
ho potuto che spingerlo per non farmi prendere in giro: lui odia le
camicia a quadri, non è proprio il suo stile bensì il mio ed è cosa
risaputa.- Dopo quella volta, dicevo, ho faticato a rimanere serio
quando me lo sono visto affiancato davanti ai giornalisti e ad un sacco
di gente con i miei stessi identici occhiali da sole.
Grande fatica.
Però gli ho
lanciato una lunga occhiata dopo averlo visto di sfuggita e con
qualcosa che nessuno avrebbe saputo definire, ovvero non era proprio un
sorriso ma nemmeno la faccia di una sfinge, salutando le persone
intorno fra fotografi, giornalisti e fan, gli ho detto malizioso:
- E tu che ci
fai con quegli occhiali? -
Lui con sorrisi
radiosi rivolti a sua volta agli altri, mi ha risposto con faccia tosta
da farabutto:
- Mi piacciono,
sono alla moda! -
Non ho potuto
fissarlo di nuovo come se fosse un comico di professione:
- Ma se odi le
cose alla moda! - Altra cosa risaputa. Non che a me invece piacciano ma
questi occhiali nello specifico li ho adorati dal primo momento in cui
li ho visti in negozio, quindi li ho presi subito. Li metto persino ai
concerti nonostante sia notte!
Il signorino
che ha sorriso sornione, invece, li ha insultati subito pesantemente
schernendo sia gli occhiali in questione che me che li indossavo anche
col buio!
E poi se li è
presi!
Ma devo dire
che si supera adesso quando verso fine concerto invece che prepararsi
al solito finale dove si spreme come sempre, mi viene davanti e proprio
mentre gli sto parlando indicandogli di andare dall’altra parte a
prendere so io cosa, lui prende l’asciugamano che solitamente uso per
asciugarlo e me lo passa sul viso facendo esattamente la stessa
identica cosa che io sistematicamente faccio sempre a fine concerto.
Lo pulisco dal
molto sudore che gronda ridendo e scherzando e poi lo tiro al pubblico
per fare l’idiota -e impedire così che si ammali perché deve sempre
girare mezzo nudo anche se è sudato fradicio.-
Ora che lo fa
lui con quel sorrisetto infantile sulle labbra rimango inebetito col
braccio ancora alzato senza credere che lo stia facendo.
Lo fa con molta
attenzione, devo dire, facendomi anche chiudere gli occhi e tenendomi
fermo per non farmi scappare.
- Ma che
diavolo fai? - Chiedo dimenticandomi di ciò che dovevo dirgli, quando
li riapro lo vedo sghignazzare mentre tira senza cura il telo verso il
pubblico, non certo con la simpatia con cui lo faccio sempre io, ma lo
fa.
- Ti asciugo il
sudore, altrimenti poi ti ammali! - Risponde l’idiota. Io allora lo
guardo rendendomi conto di quanto stupido sia quando ci si mette e
quanto riesca a stupirmi.
- Cos’è, vuoi
diventare me? - Inevitabile la mia uscita e lui con una strana e
preoccupante luce negli occhi avvicina il viso al mio e all’orecchio mi
risponde pieno di malizia:
- In realtà è
farmi te, quello che voglio, ma intanto inganno l’attesa rubandoti
qualcosa! -
Nella
demenzialità che sfodera riesco comunque a cogliere il fra le righe che
mi fa sorridere anche se al contempo scuotere la testa.
- In altre
parole non sai stare senza di me ed hai bisogno di sentirmi più vicino
a te che puoi, così usi questi metodi da adolescente innamorato! -
Qua però riesce
di nuovo a stupirmi, come dicevo prima, poiché invece dell’aspettata
battuta a triplo senso volta a smontare il lato romantico che ho appena
messo in luce, lui ribatte con candore che non penso di avergli mai
visto:
- Mi sembrava
ovvio… ormai sei la mia nuova droga! - Detto da lui mi inquieta visto
il suo passato da tossico… non riesco a ribattere nulla e proprio come
mi stavo trovando a pensare un istante prima, riesce ancora a stupirmi
dopo anni che lo conosco.
Non so quanto
scherzi e quanto sia serio, conoscendolo entrambi, ma onde evitare di
cacciarmi io stesso in ulteriori guai dove finirei per dimenticarmi
della canzone successiva per lo stupore che mi procura a fiumi
ultimamente, lo lascio perdere e lo spingo di nuovo via.
Queste cose non
me le deve dire durante un concerto, cazzo!
Dalla risata
soddisfatta che fa mentre riprende il microfono, direi che la mia
faccia è un capolavoro d’imbarazzo ed emozione.
Al diavolo,
stasera in camera butto via tutti gli oggetti che ha preso uguali ai
miei, a costo di farlo andare in giro nudo!
Così impara ad
imbarazzarmi e a prendersi gioco di me.
Anche se so
bene che gioca fino ad un certo punto…
È proprio la
persona più imprevedibile che conosca, in certi momenti.
In altri,
invece, lo prevedo perfettamente e mi riesce così bene che lui stesso
mi chiede come faccio.
Adoro quei
momenti… quando dopo averlo stupito gli dico ‘per me non hai segreti,
baby!’ e poi godo sulla sua espressione imbronciata ed infantile.
Bè, non c’è che
dire… dopotutto siamo proprio una coppia che non si annoierà mai!
FINE