GIOCHI ASSURDI
Chester entrò
in casa sbattendo come suo solito la porta, gracchiò un seccato ‘ehi’in
direzione di Mike ma quando notò che il compagno non era dove di solito
si trovava quando stavano lì nell’appartamento secondario, ovvero nel
suo studio davanti al computer, si sedette sul divano rosso gridando
come un ossesso.
- MIIIKE! - Ma
al silenzio completo in risposta capì che doveva essere solo. Non ci
avrebbe minimamente pensato ad alzarsi e cercare e tanto meno a
ragionare che se le luci erano accese e la porta d’ingresso aperta,
come minimo doveva esserci qualcuno dentro. Alzando le spalle rimase
seduto chiudendo gli occhi con quella di riposare un po’ prima della
riunione. Con gli altri dovevano vedersi più tardi, in teoria con Mike
avevano appuntamento prima per stare un po’ da soli ma lui aveva fatto
ritardo. Solo ora notava che l’altro lo stava facendo di più, un evento
in effetti.
Quando sentì un
rumore sospetto dal corridoio aprì flemmatico mezzo occhio, non si
scompose e tanto meno si allarmò, specie quando poi un mostro
scimmiesco saltò fuori mettendosi in piedi sul suo stesso divano in
posa d’agguato verso di lui.
Chester aprì
entrambi gli occhi, girò il capo, guardò l’uomo vestito da scimmia con
tanto di cappuccio a maschera che copriva completamente il viso e senza
fare una minima piega né in senso ilare né in senso turbato, alzò le
mani nel suo stesso modo come volesse rispondere allo spavento che
l’intruso aveva cercato di arrecargli.
- Oh che
paura!- Fece assolutamente monocorde, come se non gli importasse
minimamente della scena che gli si era appena presentata ma soprattutto
come se fosse normale per un adulto vestirsi da scimmia.
Certo, perché
che quello fosse Mike non c’era dubbio, ovviamente.
L’essere
travestito imitò un gorilla senza perdersi d’animo e dopo aver
saltellato sopra Chester passandogli di qua e di à, si decise a sedersi
sfinito, non aveva certo l’età per fare il pazzo scatenato come poi
aveva fatto.
- Non ho
l’età!- Commentò sfinito.
- No, per fare
il pazzo scatenato no ma per mettere il vestito da scimmia sì, vero?
-Disse finalmente Chester ironico, alla fine non aveva potuto non
sciogliere la propria maschera di imperturbabilità. Del resto davanti
ad un affare simile che faceva la scimmia vestito da scimmia c’era
decisamente poco da fare…
Mike, col
fiatone, rimase immobile con le braccia larghe accanto a sé, stava per
morire per i troppi saltelli e non si sentiva per niente offeso dalle
parole di Chester il quale, accomodatosi proprio attaccato a lui sopra
uno dei suoi bracci aperti, continuò ghignando:
- Non ti chiedo
dove diavolo l’hai tirato fuori quest’affare! -
- L’ho trovato
in un negozio di giochi e non potevo non prenderlo! Mi sono immaginato
la tua faccia quando fossi saltato fuori con questo addosso a fare la
scimmia ma vedo che non ti ho spaventato e nemmeno impressionato! Non
hai fatto una piega! - Disse poi Mike deluso con una vocina sottile da
bambino. Adorava giocare e fare la parte dello scemo ma adorava ancora
di più se gli davano corda. - Con te non c’è soddisfazione! Joe si
sarebbe messo a fare la scimmia con me! - Continuò a lamentarsi
piagnucoloso.
Chester alla
fine rise, non poteva non sciogliersi e divertirsi a queste scene, solo
lui riusciva a ribaltargli completamente una giornata pessima, spesso
proprio coi suoi soliti giochi assurdi di cui ne era proprio
ossessionato assai volentieri!
- Ma non puoi
impressionarmi o spaventare conciato nel tuo animale naturale! - Dargli
a lui della scimmia non era un’offesa per Mike, adorava le scimmie ed
in molti lo paragonava ad una di esse ma non per i modi scalmanati
visto che era una persona piuttosto statica tutto sommato, proprio per
il suo entusiasmo e per le orecchie. Secondo tutti, infatti, le sue
erano orecchie da scimmia e Mike ci era parecchio affezionato!
Il suo mugolio
in risposta fu estremamente infantile e facendo sorridere ulteriormente
il compagno, per placarlo e farsi perdonare dell’apparente indifferenza
di prima gli baciò la fronte attraverso il cappuccio-maschera ancora
abbassato. Non contento gli toccò sfacciatamente il pacco, sempre da
sopra il costume, e questo regalò un enorme sorriso alla scimmia che
però Chester poté solo immaginare poiché il suo viso rimaneva ancora
coperto. Non sembrò comunque essere un vero problema visto che gioco
per gioco, sempre per rimediare alla sua scarsa risposta, gli salì
sopra a cavalcioni e guardandolo con profondo e preoccupante sadismo,
disse:
- Allora,
scimmia… come posso rimediare per farmi perdonare? - Chiese già
allusivo.
Era ironia e a
quel livello Mike si trovava benissimo, ci sapeva giocare alla grande e
senza togliersi la maschera da scimmia dal viso, rispose prendendolo
per i fianchi:
- Come, non sai
cos’è che piace tanto alle scimmie? -
Fu la fine non
solo perché Chester pensava a quello sin dall’inizio ma proprio perché
Mike aveva raccolto lo scherzo come piaceva a lui.
Volgare!
- Parli delle
banane? Se è quello che volevi bastava chiedere, non serviva ti
travestissi da scimmia per chiederla! -
Replicò
abbassando il tono e diventando oltremodo malizioso. Mike da dietro il
cappuccio continuava a ridacchiare, gli occhi gli brillavano e la gola
cominciava a seccarsi. Si stava divertendo come un dannato, amava
profondamente quando Chester stava alle sue cazzate perché poi, chissà
come mai, finivano sempre per prendere quella piega maniaca!
- Allora io
aspetto, ho fame! - Rispose senza la minima esitazione accendendo
ulteriormente l’altro, se possibile.
Senza fiatare
ancora un istante di più, si slacciò subito i pantaloni e tirandosi su
sulle ginocchia, rimanendogli comunque sempre sopra a cavalcioni, gli
tolse il cappuccio rivelando il suo viso acceso e ridente, gli occhi
brillavano sia di malizia che di divertimento e si eccitò ancora di più
perché amava Mike così euforico tutto per lui. Sempre l’unico in grado
di rivoltargli la giornata da così a così.
Fu lui stesso
ad aiutarlo a tirare fuori il suo ’frutto’ e quando glielo avvicinò al
viso, non esitò a prenderlo fra le labbra per assaggiarlo. Dopo i primi
movimenti mugolò di gusto e Chester ghignò ancora.
- Gradisci la
banana? - Era cosa buona e giusta continuare a parlare secondo quel
gioco assurdo, davvero buona e giusta… specie per Mike…
- Gustosa. - E
lui sapeva assecondarli, i giochi. Molto bene decisamente.
Crebbe subito
d’intensità e tanto lui lo faceva con la bocca accompagnandoselo con le
mani, tanto l’altro spingeva gemendo di piacere. Riusciva addirittura a
non considerare l’assurdo vestito che indossava Mike, nemmeno quello lo
smontava, come se fosse normale farsi fare una cosa simile da un uomo
travestito da primate!
Peccato che
comunque se ne accorse lo stesso, solo un po’ dopo… quando voglioso di
andare oltre quell’assaggio si sciolse dal suo viso per scendere e
togliergli i vestiti.
Quando provò a
mettere mano al pelo che rivestiva il compagno, lì si rese conto che
spogliarlo non sarebbe stato facile.
Si fermò,
guardò meglio corrucciato e si corresse con un’imprecazione poco fine.
Era
praticamente impossibile riuscirci senza romperglielo… cosa che a
momenti avrebbe anche fatto se… la porta d’ingresso non si fosse aperta
proprio mentre Chester stava per crearsi un varco coi denti e le unghie
cercando intenzionalmente di rompergli il vestito!
- Chi cazzo è
proprio ora? -
- Proprio ora
che? Mica ti facevo rompere questa meraviglia! - Replicò subito Mike
dandogli una spinta col piede per toglierselo di dosso e allontanarlo
dal proprio costume!
Lo sguardo che
si scambiarono i due fu interrotto a sua volta dall’arrivo di Joe che
appena vide Mike vestito da scimmia si mise a ridere subito
rumorosamente e senza perdere un secondo cominciò a saltare proprio
come l’animale da cui era conciato.
Nel giro di un
istante anche la scimmia vera era lì che faceva il pazzo con somma
soddisfazione per essere assecondato come avrebbe voluto prima.
A Chester non
rimase che fissare i due fare gli idioti appuntandosi mentalmente un
paio di cose…
“Lo
sapevo che quel fenomeno voleva questo ma se lo scorda che faccia la
scimmia… al massimo gli posso dare da mangiare!”
Certo essere
interrotto in quel modo non era il massimo ma con una sottospecie di
scimpanzé andare oltre quel punto non sarebbe stato comunque il massimo
e poteva ritenersi anche soddisfatto così.
Almeno fino a
che gli altri non fossero andati via e Mike non si fosse tolto quella
roba di dosso!