CAPITOLO XIX:
ATTO FINALE


Mike aveva azzardato l'idea di non venire perchè poi Jerry non ci avrebbe creduto che Chester e Jacoby si facevano con lui lì, ma Chester aveva fatto i capricci dicendo che senza di lui non voleva.
Alla fine, quindi, venne.
- Cazzo, ma avete la piscina! - Esclamò Chester mettendo piede nel giardino, una volta sceso
dalla macchina.
- Anche tu hai la piscina! - Puntualizzò Mike. L'altro non se ne curò.
- Ma quella degli altri è migliore. Vedi che fa effetto terme? Io la voglio fare! -
- Ma dopo cena hai la digestione, non puoi... - Mike era sempre quello che pensava al lato salutare delle cose, al contrario di Chester che fece il broncio.
- Ma io la voglio provare... ha l'acqua calda... -
- Fallo adesso! Anzi, mentre gli altri cucinano ci vengo pure io! - Coby arrivò saltellando abbracciando entrambi tutto contento. Attaccato ai loro colli sussurrò 'si va in scena!'. Era molto gasato e Mike cominciava ad essere onestamente curioso.
- Gli altri? - Chiese Mike.
- Dentro. -
- Allora. Noi facciamo il bagno e pomiciamo un po', intanto tu Mike vai dentro e sta un po' con loro e poi dopo un po' mandi Jerry a chiamarci. - Chester non aveva fatto che pensare a quella serata.
Il compagno scosse il capo divertito nel vederli spogliarsi e rimanere in boxer.
- Se vi ammalate vi picchio! - Disse entrando.
I due ragazzi commentarono che sarebbe stato piacevole, poi guardandosi complici come due bambini nel pieno di una marachella, si tuffarono in acqua in stile bomba umana.
L'acqua schizzò in abbondanza e presto si trovarono a nuotare nella piscina riscaldata ed illuminata.
Era sera ed in effetti fuori faceva fresco ma siccome erano praticamente delle terme, il vapore riscaldava tutto lì intorno.
Era bello e divertente.
Fecero un paio di gare che vinse Chester e quando Coby guardò l'ora capì che a momenti sarebbe arrivato Jerry, quindi inseguendo l'amico lo imprigionò contro un angolo strategico, un angolo che da dentro si potesse vedere.
Era un gioco dannatamente eccitante.
- Dai, baciamoci... - Disse Coby con la sensualità di un cavernicolo. Chester rise, così sembravano a teatro. Non era molto divertente. Voleva fosse tutto più realista e prendendolo per i fianchi, infilò le mani sotto i boxer, gli arpionò il sedere tondo e morbido e l'attirò a sé. I bacini si incontrarono nell'acqua e con le mani di Coby sul bordo della piscina, ai lati, avvicinò il viso ridacchiando.
Eccolo lì.
Ora lo riconosceva.
Comunque ad entrambi il buon sesso piaceva e fra di loro era quello. Del buon sesso.
Sentirono le virilità strofinarsi e delinearsi attraverso la stoffa sottile e bagnata e aperte le bocche, tirarono fuori le lingue in un bacio che di romantico aveva ben poco.
L'erotismo fu subito alto, giocando in quel modo per un po', aderirono le labbra e completarono il bacio seriamente.
Quando sentirono la porta del soggiorno aprirsi, si separarono in fretta, come da copione, fingendo di non voler farsi beccare.
Jerry era impietrito davanti alla porta aperta. Non li aveva visti chiaramente ma erano così vicini che era difficile non pensare avessero fatto qualcosa.
Quello fu il primo affondo.
- E'... quasi pronto... dovreste asciugarvi... - Jerry parlava a scatti, segno che stava per perdere il controllo. Il dubbio che si stessero baciando ormai era un tarlo impossibile da ignorare e voltata loro la schiena rientrò in una camminata rigida, quasi una marcia.
Ora l'ossessione.
Chester e Coby si guardarono ammiccandosi, quindi uscirono dalla piscina.
- Lo vedi che non fa niente? Pensa d'averci visto che ci baciavamo ma non ne è sicuro e che fa? Non se ne accerta, si mette da parte! Ma la smetterà di fare così! Vedrai se non scende in campo! - Pensò di farlo subito ma Chester, capendo che voleva accelerare i tempi, asserì severo.
- Attieniti al piano. Lasciagli la cena per fottersi meglio! - Lui la vedeva dall'esterno ed era molto più obiettivo. Se si parlava di far impazzire qualcuno, era il migliore.
Con Mike aveva fatto un sacco di volte così in passato, a suo tempo.

La cena fu piacevole oltre che buona. Coby era di buonissimo umore, come anche gli altri. Solo Jerry era muto, cioè più del solito. Nessuno indagò e non disse nulla, era normalmente quel suo atteggiamento in quei giorni, Tobin sperava la smettesse ma non sapeva come farlo reagire. Si stava chiudendo sempre più nella sua sofferenza.
Doveva combattere di più per Coby se lo voleva con tanta disperazione.
Mike era molto sereno e Chester il solito idiota. Parlarono del trasferimento e della notte in cui Coby era sparito dalla città dov'erano prima senza dire niente a nessuno ed era capitato lì a Los Angeles, tormentando ancora Mike e Chester. Fu molto divertente e Coby non fece il maiale come al solito ma si rivelò l'uomo serata. Aveva l'umore alle stelle e più lui sparava cavolate, più Jerry stava male.
Sembrava tutto procedesse per il meglio, sotto un certo punto di vista. Escludendo Jerry ovviamente.
- Voi non sapete che Mike è un asso con la play! A basket è imbattibile! - Era vero, Mike passava anche molto tempo alla play solo che quello più accanito era Chster.
- O-oh... ma dai! Anche io sono un asso a basket! - Esclamò Tony già esaltato. Il gruppo ben presto si spostò in soggiorno a giocare, Jerry sprofondato nel divano accanto a Tobin che però rideva e Mike che teneva un po' su la serata insieme a Tony.
Coby, a metà partita, se ne uscì con una sparata effettivamente anomala per i suoi canoni.
- Chez, ma io ti ho fatto vedere il mio rifugio? - Jerry si drizzò ma non lo guardò. Rimase rigido a sentire l'altro dire:
- No che non me l'hai fatto vedere! Che rifugio è? -
- E' su in mansarda, il mio pensatoio! Dai mentre giocano te lo mostro! - Jerry, che già se li era immaginati in tutti i modi dopo quel forse quasi bacio, non poté che rodersi profondamente pieno di gelosia.
Coi due spariti al piano di sopra finì per ripensare a tutte le volte che Coby aveva passato da Chester e Mike... e se poi Mike in quelle volte non c'era e loro due erano diventati amanti?
Per un momento credette fermamente all'ipotesi. Era pazzesco ma nemmeno tanto, Coby dipendeva dal sesso e poteva aver visto in Chester il compagno ideale di letto.
I minuti passavano e loro non accennavano a scendere, si chiedeva quanto ci potevano impiegare a vedere una cazzo di mansarda mentre si spostava di continuo di posto, risultando una vera anima in pena.
Mike stava attento con la coda dell'occhio mentre giocava e sempre più pensava che forse poteva funzionare quel piano effettivamente malefico. Ma a mali estremi, estremi rimedi!
Jerry richiedeva una terapia d'urto.
Fu così che dopo altri minuti abbondanti non resistette e finalmente si decise ad alzarsi per andare a controllare.
Ci siamo!” Pensò Mike teso. “O la va o la spacca!” Le orecchie tese allo scoppio.


Chester e Coby avevano fatto un calcolo più o meno verosimile in base alla resistenza di Jerry.
Venti minuti prima di decidersi a salire.
Un tempo più che credibile per finire a letto insieme.
La mansarda aveva difatti un divano e siccome volevano essere molto realisti per scatenare la belva il più possibile, si sbrigarono a mettere in atto la scena finale.
Dopo o il successo o la disfatta completa.
- Devo dire che non è un grande sacrificio... - Asserì Chester ridacchiando.
- Ho una cazzo di voglia di scopare che quasi quasi spero arrivi tardi... - Rispose allo stesso modo malizioso Coby mentre si toglieva la maglia e si apriva i pantaloni.
Chester faceva altrettanto spogliandosi in fretta ma non del tutto per risultare credibile.
Teoricamente due amanti clandestini che volevano fare sesso con i compagni al piano inferiore, non si spogliavano del tutto.
Lui si tenne la maglia e si abbassò solo i jeans ed i boxer, quindi si ritrovò Coby addosso con la sua consueta foga.
- Ehi... allora non era una cazzata... hai proprio voglia di scopare... - Disse ridendo mentre si appoggiava al bracciolo del divano e lo lasciava fare.
Coby, in ginocchio davanti a lui, mormorò sul suo inguine.
- Non scopo da un casino... - Si divorò il suo sesso e Chester non lo trovò così spiacevole anzi. Coby aveva un modo tutto suo di farlo. Era come dinamite. Passava senza lasciare niente dietro di sé.
E la sua bocca pompava con una voglia smisurata, quasi se lo volesse ingoiare tutto.
I sospiri divennero ben presto molto spontanei e le mani accompagnarono la sua nuca bionda fra le sue gambe.
Quando sentì di star per venire, se lo strappò con forza tirandogli i capelli, Coby con aria da maniaco tipica sua si alzò e si abbassò i boxer il necessario per tirarsi fuori l'erezione. Era dannatamente eccitato e la voglia che una bocca si occupasse di lui era oltre ogni logica. Non resisteva più, quindi Chester decise di accontentarlo anche perchè probabilmente sarebbe arrivato a breve Jerry.
Si inginocchiò davanti a lui a sua volta e gli leccò l'inguine avvolgendolo subito fra le labbra.
- Oh sì... che succhia cazzi che sei... - Coby aveva anche la mania, quando faceva sesso fine a sé stesso e basta, di parlare. Ovviamente volgarmente.
La sua voce era così erotica e penetrante che eccitò Chester, una mano ad accompagnare i movimenti della testa e l'altra sul suo stesso inguine a strofinarsi e masturbarsi.
La voce di Coby era qualcosa di inimmaginabile, gli entrava nelle viscere. Specie quando gemeva o diceva certe cose...
- Succhia più veloce... - Così dicendo cominciò a spingere nella sua bocca, dava colpi sempre più veloci e vigorosi come se lo stesse possedendo e Chester era ammaliato e preso completamente da questo momento erotico, non poteva definirlo sacrificio.
- Sì, Chez... ingoia... - Capì che stava per venire e si chiese se accontentarlo o meno, poi si disse che in caso se lo sarebbe scopato lui ed allora continuò. Del resto non gli facevano un pompino da chissà quanto. Decise di premiarlo.
Lo sentì venire liberamente ed incontrollato, il sapore amaro gli invase la gola ed ingoiò di riflesso, così fu proprio su questo atto volgare e sporco che la voce di Jerry li raggiunse.
A dir poco sbalordito.
- Ma che cazzo... - Coby si morse il labbro pregando per un istante che facesse una piazzata. Sperandolo. Sperandolo intensamente. Se l'avesse fatto era segno che gli importava, che voleva ancora lottare per lui.
I due si separarono e si voltarono, Chester si alzò e si sistemò in fretta mentre Jerry letteralmente di pietra rimaneva a fissarli senza saper cosa dire. Shockato.
- Jerry cosa diavolo sei venuto a fare? - Visto che stava lì senza dire nulla, Coby ebbe il lampo di genio di attaccare.
Fu questo effettivamente a riattivarlo.
- Come cosa sono venuto a fare?! Cosa cazzo fate voi! -
- Non è chiaro? - Chester decise di lasciar fare tutto a loro ma rimase per impedire un eventuale omicidio. I toni in poco si accesero da parte di entrambi ma se per Coby era normale, per Jerry era un vero evento.
- CERTO CHE LO E' MA NON DOVREBBE ESSERLO! CHE CAZZO TI VIENE IN MENTE DI SCOPARTI IL RAGAZZO DI UNO DEI TUOI AMICI? MIKE E' GIU' E... -
Ma Coby non ci vide davvero più. Questo era troppo. Questo era davvero troppo.
Tenere tenere e tenere, tentare il tutto per tutto, buttarsi, provarci e sperarci con tutto sé stesso per poi raggiungere la delusione.
Come poteva gridare per qualcun altro?
- COSA CAZZO TI FOTTE A TE DI QUELLO CHE FACCIAMO NOI TRE? - Ecco, si disse Chester battendosi la fronte. Ora l'avrebbe gridato. Gli dispiaceva per Mike ma a quel punto non si poteva tornare indietro.
- Voi tre?! Coby, tu e Chester state scopando, cosa c'entra... - Non ci poteva arrivare, nessuno ci sarebbe arrivato!
- FANCULO, JERRY! VUOI SAPERE COSA FACEVAMO TUTTE QUELLE VOLTE A CASA LORO? VEDIAMO SE DICENDOTELO CONTINUI A DIRE POVERI GLI ALTRI! VEDIAMO COSA TI INTERESSA DAVVERO! VEDIAMO COSA FAI, SE LO SAI! SE PENSI A QUESTO O QUELLO O SE MAGARI PENSI PER UNA CAZZO DI VOLTA A TE E NON A COSA E' GIUSTO PER GLI ALTRI! IO, CHEZ E MIKE ABBIAMO SCOPATO TUTTI E TRE INSIEME UN SACCO DI VOLTE PER GIOCO E BASTA! COSA DICI, ORA? .
Bé, questo lo scuote di sicuro, insomma, se prima poteva trovare ancora una via di fuga usando Mike, ora voglio vedere cosa fa...” Anche Chester era seriamente interessato, Jerry era quasi un caso clinico più di Coby.
Del resto per amare uno come lui lo doveva essere...
Jerry nel sentirlo rimase zitto. Il ghiaccio sul suo viso, gli occhi sgranati, incredulo. Nemmeno respirava.
Aveva sentito bene? Era vero? Non era un sogno?
Lui, Chester e Mike avevano scopato insieme per gioco? E glielo diceva così? Ed ora veniva in casa loro a scopare ancora? E con che faccia tosta l'avevano guardato, poi, le altre volte?
Per un momento rivisse i mesi passati, ricordò le volte in cui si era chiesto come mai stesse tanto con loro, le giustificazioni che gli aveva dato.
E ricordò il pugno che gli aveva tirato Mike quando era andato a cercare Coby.
In quel momento, in quel preciso momento le mani gli prudettero e serrandole in pugni, con uno scatto assolutamente imprevedibile, invece che andare contro Coby come tutti avevano sperato, si voltò e scese giù dalle scale a rotta di collo, saltando completamente quasi metà gradini.
Coby e Chester imprecarono.
- Cazzo non doveva andare così! - E gli andarono dietro sperando non fosse troppo tardi, di prenderlo in tempo.
Ammazzo tutti questa volta. Se torcono un capello a Mike li ammazzo, loro e le loro stronzate! Non possono fare come le persone normali? Devono tirare dentro gli altri!?” Chester si era lasciato tirare dentro ma lui era stato pronto ad una reazione di Jerry. Non aveva previsto potesse andare contro Mike perchè in teoria la storia del sesso a tre non sarebbe mai dovuta saltare fuori. Mai.
Ma Coby aveva la lingua troppo lunga quando si arrabbiava.
Jerry ovviamente arrivò prima in soggiorno e quando lo videro correre a rotta di collo tutti si fermarono a guardarlo, Mike impallidì capendo che qualcosa doveva essere andato storto ma non fece in tempo a deviare il pugno di Jerry che si schiantò contro il suo viso.
- SEI UN FOTTUTO IPOCRITA! MI DICI CHE NON MI FOTTE UN CAZZO DI COBY E CHE SCAPPO NEI MOMENTI IMPORTANTI INVECE DI STARGLI VICINO! MI DICI DI ANDARMENE E NON AVVICINARMI PIU' A COBY E TU TE LO SCOPI! SEI UN IPOCRITA FIGLIO DI PUTTANA! NON MI FACCIO PRENDERE IN GIRO COSI'! COBY E' MIO, FOTTETEVI TU E CHESTER! CHE CAZZO VOLETE DA LUI! AVETE ROVINATO TUTTO! DA QUANDO SIETE ARRIVATI E' ANDATO TUTTO IN MERDA, TUTTO E' CAMBIATO! SEMBRAVA STESSE BENE, CI SIAMO MESSI INSIEME E SEMBRAVA TUTTO MERITO VOSTRO! ANCHE ORA CHE SI E' CALMATO SEMBRA TUTTO PER VOI ED INVECE ECCO COSA AVETE FATTO! VE LO SIETE SCOPATO! MA CHE BRAVI! AVETE ROVINATO TUTTO! PRIMA ERAVAMO IO E LUI E FACEVO FATICA A STARGLI DIETRO E MI STAVO ESAURENDO MA L'AVREI FATTO PER SEMPRE FINO ALLA MORTE, SE NECESSARIO! ERAVAMO SOLO IO E LUI E TUTTO ERA PERFETTO NELLA NOSTRA FOLLIA! MI PRENDEVO IO CURA DI LUI, IO LO INSEGUIVO, IO LO SUBIVO, IO LO AMAVO! ORA CHE CI SIETE VOI ECCO DOVE SIAMO ARRIVATI! CI SIAMO LASCIATI! MA ANDATE A FANCULO! -
Nessuno avrebbe immaginato che il fantomatico scoppio di Jerry sarebbe arrivato con Mike, di logica sarebbe dovuto essere con Coby o al massimo con Chester. Ma Mike, finito a terra e con Jerry davanti pronto a colpirlo ancora, rimase inebetito a guardarlo come fosse un alieno, tenendosi la guancia.
- NON HAI DA DIRE UN CAZZO?! MI HAI COLPITO CON UN PUGNO E TE LO SCOPAVI! CON CHE CORAGGIO TI SCOPAVI IL MIO COBY?! TU NON LO AMI, TU L'HAI USATO COME UN CAZZO FINTO PER DIVERTIRTI A LETTO! SONO IO QUELLO CHE LO AMA! IO CHE HO PIANTO NEL CERCARE UNA SOLUZIONE BUONA PER LUI... IO CHE SONO STATO MALE QUANDO L'HO LASCIATO CONVINTO CHE FOSSE BENE PER LUI! E' CROLLATO TUTTO PERCHE' VI SIETE MESSI IN MEZZO VOI! MA SONO IO CHE LO AMO, IO IO IO E NESSUN ALTRO! E VOI LO USATE E GLI FATE MALE! ANDATE AL DIAVOLO! -
Mike si alzò barcollando, lo zigomo gli faceva male, gli bruciava ma la mente registrò una risposta da dargli, l'unica davvero sensata a quel punto, mentre tutti, anche Coby e Chester, li fissavano shockati non sapendo cosa fare.
- E se lo vuoi così tanto, se ci tieni tanto a lui, invece che metterti da parte pensando di fare l'eroe, vedi di stare con lui anche quando è in piedi su un grattacielo che vuole farla finita! Gli eroi che si sacrificano per gli altri non vanno più di moda. Ora servono gli eroi che trano fuori le palle e che non si tirano mai indietro! Coby era su quel grattacielo e voleva buttarsi giù perchè tu l'avevi lasciato, era convinto d'averti perso! Sei tu che l'hai spinto ad uccidersi, quasi! Aveva bisogno di te e tu non c'eri perchè pensavi che senza di te stesse meglio! MA LUI STAVA COSI' MALE ANCHE PER TE! E NON VENIRMI A DIRE STRONZATE SUL FARE LA COSA MEGLIO PER LUI! ERA MEGLIO PER TE! SE CI TIENI TANTO A LUI RAGGIUNGILO E TIENITELO STRETTO A QUALUNQUE COSTO, LEGALO A TE CON DELLE MANETTE E BUTTA LA CHIAVE! NON PERMETTERGLI MAI DI SEPARARSI E STARE SOLO! LUI NON HA BISOGNO DEI SUOI SPAZI, HA BISOGNO DI QUALCUNO CHE LI INVADA! VA LA' E CHIEDIGLI COSA PENSA QUANDO SI ISOLA! NON LASCIARLO SOLO, NON LASCIRLO MAI SOLO! SE LO VUOI VERAMENTE PRENDITELO E TIENITELO STRETTO, LOTTA PER LUI, TIRA FUORI LE PALLE! - Ora era anche Mike furioso e Jerry fece per tirargli un altro pugno all'accusa che lui era scappato per comodità; fu Chester ad intervenire, lo prese da dietro e lo strattonò per salvare il viso del suo amore infuriato. Cosa che l'eccitava parecchio ovviamente.
Jerry sbilanciato finì sul divano e quando fece per rialzarsi, Coby si piazzò davanti e con un'espressione seria e fortemente presente che mai aveva avuto, disse.
- Adesso basta davvero. - E nessuno capì come mai, ma i brividi li percorsero in perfetta sincronia.