CAPITOLO VI:
CONDANNATO

Felicità per la miseria?
La voglio
Tronca con me e lasciami!
Per la morte
Sacrifica una vita semplice
Senza ritorno
Bacia moglie e figli, addio
Per il bene
Vieni e battimi
Non sono un uomo
Continua e uccidimi
Condannato
Usami come una droga
Sto bruciando
Amami come un suicida
Commettilo
Trattami come un animale
Mi piace
Rimettimi al guinzaglio
Il tuo animale domestico
Succhia l'anima fuori da me
Non ne ho bisogno
Felicità per la miseria
La fine
Vieni e battimi
Non sono un uomo
Continua e uccidimi
Condannato

/Condamned - Dead by Sunrise/

*Chester*
Il mondo intorno corre velocissimo ma non è lui che va, sono io.
Schiaccio sull’acceleratore rendendomi conto che ho superato di gran lunga il limite di velocità. I numeri salgono ed il motore è tirato quasi al massimo.
Stringo la mano sul volante mentre l’altra è come d’abitudine sul cambio.
Non sono mai stato troppo fissato con quest’auto sportiva, ma ora sono contento d’averla presa così potente.
Passo i rossi e mi immetto in uno stradone particolarmente ideale per correre a rotta di collo.
Potrei dire che la fortuna è dalla mia perché è notte e non c’è molta gente in giro, ma mentirei perché anche se sono le tre di notte, io sto andando a fari spenti e lo faccio perché voglio vedere se è così difficile morire.
La strada non è in città, è lunga e larga, ricordo che di tanto in tanto ci sono delle curve che vedo all’ultimo, sbando e spesso rischio di uscire di strada.
Mi romperei le ossa?
Ma magari ci vuole un bel camion che mi viene contro a 180 orari.
Non è ancora abbastanza.
Se mi addormento ogni volta sperando che io all’alba sia morto, forse dovrei fare qualcosa di più che drogarmi e non mangiare, per farla finita.
Perché non basta.
Ed io sono fuori di me, sono incazzato nero, sono una bestia e non ce la faccio più.
Non è rimasto più niente per cui valga la pena andare avanti e aprire gli occhi.
Sam se ne è andata con Tyler, non me lo farà più vedere e quel che è peggio è che non voglio nemmeno vederlo, non voglio che mi veda così, non voglio guardarlo e fargli sapere quanto perdente io sia.
Ci sono cascato di nuovo e non me ne fotte.
Non riesco a mettere insieme due note che siano due e non me ne fotte.
Non me ne fotte di niente.
Cazzo, voglio solo Mike, ma non posso averlo ed allora vaffanculo, per cosa dovrei continuare a svegliarmi o cercare di combattere tutta questa merda e risollevarmi e riabilitarmi?
Perché?
Non frega niente a nessuno di me.
Mike mi odia, non mi ha più parlato, cercato, detto niente ed io non so nemmeno quanto cazzo di tempo sia passato.
Aspettavo che tornasse subito dopo essere scappato da me per finire il lavoro ma non è venuto e non solo. Non è più venuto. Non l’ho più visto e non so nemmeno quanti cazzo di mesi sono passato, porca troia.
Quando mi faccio il tempo corre, quando non sono fatto e sono sobrio il tempo va lento e non capisco più un cazzo.
In che parte dell’universo sono?
Mi sono perso, non mi ritrovo più e la rabbia che ho mi mangia, questo cancro è all’osso, ormai.
Sudo come un maiale, mi faccio schifo.
I vetri nel buio quasi totale riflettono la mia immagine nauseante, mi faccio ribrezzo… occhiaie, pallido, occhi rossi… cazzo, che merda… sono l’ombra di me stesso, non arrivo più e non voglio arrivare.
Amo chi non posso avere, chi non avrò mai ed è una cosa così sbagliata che persino mentre sono fatto me ne rendo conto.
Allora a cosa dovrei mirare?
Ad una felicità? Per cosa? Per la miseria che ho, una miseria interiore che mi fa dimenticare di tutti i soldi che ora ho?
Voglia la felicità. Posso essere felice perché sono un miserabile?
Ho rovinato tutto quello che potevo avere con Mike, anche se non sarebbe mai stato quello che avrei voluto io.
Era qualcosa…
Di nuovo brucia.
Voglio troncare questo stato allucinato, questo dolore.
Lasciatemi in pace, non voglio niente, solo morire.
Voglio morire, cazzo, piantatela.
Ho solo una vita, ok, non me ne fotte. La sacrifico. È una semplice vita, ma che qualcuno se la prenda!
Non ridatemela indietro che non so più cosa farci.
Si dice saluta tutti, bacia moglie e figli e dà il tuo addio.
Bè, non ho più nemmeno loro e per il bene di tutti che la morte arrivi e mi batta.
Non sono un uomo.
Questi occhi che mi fissano dallo specchietto non sono i miei, sono quelli di un morto che cammina.
Continuo a prendere curve a gomito e non so nemmeno come cazzo le veda e riesca ancora a mantenere la macchina in strada. Non posso avere dei riflessi tanto buoni fatto come sono.
Potrei lasciare il volante e vedere dove finisco schiacciando il pedale fino in fondo.
Potrei, cazzo.
Che qualcuno mi uccida, sono solo un condannato. Usatemi come una droga, sto bruciando furiosamente, non ragiono più, non voglio fare niente perché tutto ciò che faccio è un continuo errore.
Sono un animale, trattatemi come un animale, mi piace, mi fa sentire male ed io voglio stare male perché faccio solo cazzate e sbaglio tutto e ferisco gli altri.
Ho bisogno di un guinzaglio per non ferire chi ho intorno.
Ma che cazzo dico… non ho più nessuno!
Succhiatemi l’anima via da me, non ne ho bisogno e forse ormai è già andata da tempo e non me ne sono accorto.
E dove cazzo potrebbe essere dopo tutta la droga che ho in corpo? Dopo che sto cercando di uccidermi ogni giorno? Dopo che spero di non svegliarmi? Dopo che ho rotto definitivamente con Mike?
Mike che amo… Mike che non avrò più… che non ho mai avuto davvero.
Non sono un uomo, battimi ed uccidimi, chiunque tu sia che fai queste cose, che ti prendi gli animali giunti alla loro fine.
Io sono alla mia.
Sono un condannato.
Prendimi.
Uccidimi.
Battimi.

Come diavolo sono finito in una merda di centrale di polizia?
Cazzo, lasciatemi, sono ancora vivo e non doveva finire così.
Perché non riesco a farlo una buona volta?
Perché cazzo non ce la faccio ad ammazzarmi davvero?
Perché quando arriva il momento fatidico la faccia di Mike si frappone nella mia mente e mi blocca e mi mantiene vivo, ecco perché.
Vivo nel dolore del non poterlo avere e nel volerlo con tutto me stesso.
Cazzo, quanto sono sbagliato.
Sono sbagliatissimo.
Sono un rifiuto.
Ho sbagliato tutto.
Ho perso tutto.
Non ho più niente.
- Chi posso chiamare? - Mi chiede esasperato il poliziotto capendo che sono fatto fino all’anima. Io lo guardo, non sono completamente andato da non capire che cazzo devo dirgli, quindi esasperato quanto lui ripeto ringhiando:
- Nessuno, cazzo! Non ho nessuno! -
- Moglie? -
- Lasciata! -
- Amici? -
- Non ne ho! -
- Dai, non dire cazzate, so chi sei… se non ti sbatto dentro è solo per questo! -
- Ma che gentile! E visto che ti senti così generoso, perché non mi fai un buco in fronte, invece di spedirmi da qualcuno che non mi vuole? -
- Come si chiama il tuo compagno di gruppo? Shinoda? - Oh cazzo! Dovevo beccarne uno che sa davvero chi sono e non solo perché gli pare io abbia un viso noto…
Sbatto la mano sul tavolo e mi avvicino a lui quanto arrivo:
- Non pensarci nemmeno, porco mondo! Non c’è nessuno! Impacchettami e mandami a casa! -
L’agente perde la pazienza e spingendomi sullo schienale mi punta il dito alzandosi:
- Piantala, non ho tempo da perdere! Chiamo qualcuno che ti venga a prendere e non rompere! -
Mi passo le mani sul viso sudato, è un incubo ed io ho bisogno di una dose perché non penso di farcela.
Il nervoso cresce pericoloso, a momenti comincerò a tremare come un tossico di merda quale sono e se viene davvero qualcuno che conosco come diavolo faccio?
Solo Sam e Mike sanno che mi faccio… cazzo, se loro non l’hanno sparato ai quattro venti!
No, Mike non l’avrà fatto, forse Sam… boh, chi se ne fotte!
Quando torno a guardare il tipo che voglio uccidere, butta sul tavolino il mio cellulare che non so quando cazzo mi abbia fottuto, quindi borbotta che arriveranno a breve a prendermi e di non rompere i coglioni più di quanto non ho già fatto.
Io lo guardo come se fosse un alieno, poi prendo l’aggeggio e vado nelle ultime consultazioni.
Mike, porca puttana!
- PERCHE’ CAZZO PROPRIO MIKE! MERDA! - Questa volta urlo come un ossesso isterico e mi chiude la porta dove mi tiene in modo da farmi gridare quanto voglio per non sentirmi.
Porca troia! Non voglio vederlo, non voglio!
Volevo uccidermi pensando a lui e lui viene a prendermi dopo che la polizia mi ha fermato per eccesso di velocità e mi ha tolto la patente e credo dato una multa che forse passerò la vita a pagare!
Oh, diavolo merda, se non sono dentro è solo perché dev’essere un mio fan, anche se dubito che dopo di questo lo sia ancora.
Troia vacca!
Me la pagherà, appena riesco ad uscire da qua!
Fanculo!
Mike no!
Tutti ma non Mike!