DISCLAMEIR: i personaggi non sono miei
ma di loro stessi poiché reali, ciò che scrivo io viene dalla mia
fantasia.
NOTE: questa fic nasce dal bisogno di
chiarire un attimo i retroscena di questo macello che ha combinato
Chester. Lui tutto bello contento annuncia una nuova canzone, peccato
che la nuova canzone non sia coi Linkin Park ma coi Stone Temple
Pilots, un gruppo che lui adorava sin da ragazzino di cui poi
crescendo è diventato molto amico. Così scoppia il putiferio
pensando che abbia lasciato i LP e che si sia messo con loro.
Fortunatamente poi chiarisce che non lascerà mai i LP, che saranno
sempre la sua priorità e non li trascurerà mai e che, soprattutto,
stanno facendo già il nuovo album. Mike e gli altri stessi lo hanno
spinto verso questo progetto e gli hanno fatto pubblicità. Quindi
tutto bene su quel fronte. Però non si capisce cosa sia questa cosa
con l'altro gruppo. I retroscena sono espressi qua nella fic. È vero
che lui e Scott, il cantante, si facevano di schifezze insieme, da
una foto che gira la cosa appare chiara. E che sono sempre stati
molto amici. Però nel tentativo di aiutare Scott, è stato cacciato
dal suo gruppo, i STP. Il problema era che avevano già un album
pronto e diverse date confermate e non sapevano come fare. Cosa è
successo, insomma, dietro a tutto questo? Scopriamolo insieme!
La prima parte è di Mike, la seconda
di Chester, la seconda è completamente scema ed è ambientata
proprio ad oggi, ci sono molti riferimenti a messaggi di twitter
veramente postati da loro. Poi parlando con delle ragazze del Bennoda
abbiamo pensato che sì Mike lo ha incoraggiato perchè sa che gli
STP sono il suo gruppo preferito di ragazzino, però dentro sarà
gelosissimo del suo Chez. E poi... oggi pomeriggio... è apparsa sul
profilo di Mike una serie di post assurdi senza senso fra cui è
spiccato uno in particolare. Leggere per capire.
Comunque Chester era a casa perchè la
prossima data è proprio a Los Angeles.
Buona lettura. Baci Akane
ZITTO E BACIAMI
“Dal modo in cui mette giù il
telefono capisco subito che c'è qualcosa che non va, smetto subito
di fare quello che facevo e lo guardo in attesa, lui scuote il capo e
si strofina le mani sulla testa.
Sta davvero male.
- Chez? - Chiamo fermo, lui si gira a
guardarmi e stringe la bocca contrariato e preoccupato. Non sa che
fare.
- Erano Dean e gli altri... - Faccio
mente locale, conosce mezzo mondo e di solito è sempre in ambito
musicale. Non che io ne conosca meno.
- Dean di Scott? - Conosco più Scott
perchè è un grande amico di Chester.
Annuisce.
Sono un gruppo che a Chester piaceva
tantissimo da ragazzino, i Stone Temple Pilots.
Ha avuto l'occasione di conoscerli e ne
è diventato amico.
- Mi ha chiesto una mano con Scott ma
io non... - Alzo le mani e lo fermo subito.
- Scott ha problemi di che tipo? -
Perchè poi parte per la tangente e chi lo capisce.
Lui comincia a camminare su e giù
nervoso, è davvero segnato.
- Si droga. Da molto. - Stringo le
labbra ed in un istante capisco ogni cosa, ogni singolo momento mi
sarà chiaro da qui in poi, perchè ho la mania di guardare sempre
più in là.
Chiudo il computer con la scaletta
delle nuove tappe.
Ho deciso di fare tour per tour, prima
abbiamo fatto America del Sud, Africa ed ora stiamo facendo Asia. Non
ho deciso Europa e America del Nord. E sto facendo meno tappe di
sempre. Penso che Chester, per il suo modo di cantare i live, non sia
più un ragazzino e non voglio che abbia un cedimento. A volte non
sembra farcela nemmeno con un concerto... è normale, ne ha passate
tante e si è trascurato tantissimo.
Era in previsione tutto.
A proposito di questo, prevedo anche
che sta per complicarsi la vita.
- Che mano dovresti dar loro
esattamente? - Lo guardo serio e lui continua a camminare come un
invasato.
- A convincerlo ad una pausa e a
disintossicarsi. - Sospiro ed ora mi strofino io i capelli corti.
- Che impresa! - Commento, lui scrolla
le spalle.
- Non dirlo a me! Dicono che io ci sono
passato, sono suo amico e sono l'unico che può aiutarlo. A me vien
da ridere! Io ci sono quasi morto! Non so nemmeno come ho fatto!
Avevo voi, avevo te... non... non lo so nemmeno io! Non può un
semplice qualcuno aiutarlo! - Sono perfettamente d'accordo, sto a
pensarci mentre si sfoga un po' e lo sento agitato soprattutto perchè
lo fa star male l'idea che un suo mito sia in queste condizioni,
proprio queste in cui è stato lui stesso un tempo.
Dopo che ci rifletto con cura, mi
esprimo con fermezza.
- Ascolta. Devi aiutarlo. Se non lo
farai te ne pentirai. È il tuo mito, il tuo cantante preferito ed un
tuo grande amico. - Si ferma e mi guarda con gli occhi più grandi
che abbia mai avuto.
- E come posso farlo? Lo sai meglio di
me che gli altri non lo possono aiutare! O si fa aiutare e si mette
in una casa di cura o non c'è verso contro la sua volontà. Io non
ho tutta questa influenza su di lui! -
A questo punto, quando lo vedo agitarsi
troppo, mi alzo in piedi e gli metto le mani sui fianchi.
- Organizza una serata fra noi e loro
tre, senza Scott. Ne parleremo insieme. - Lui smette di respirare,
questa cosa lo prende e lo preoccupa tanto perchè si rivede in lui e
si ricorda come ci si sentiva. Si sentiva solo e abbandonato. Avrebbe
dato tutto per l'aiuto di qualcuno. Ma alla fine doveva aiutarsi da
solo. Solo lui.
- Hai in mente qualcosa? - Mi stringo
nelle spalle.
- No, però posso dire la mia. Io ero
quello che cercava di disintossicarti, ricordi? - Fa un debole
sorriso e mi si stringe il cuore a vederlo tanto preoccupato.
Questo argomento della
tossicodipendenza resterà sempre un punto debole per lui, un nervo
scoperto.
Però riesco a fargli fare questo
sorrisino e lo bacio per tranquillizzarlo.
- Troveremo tutti insieme una
soluzione, li aiuteremo. -
sospira e si lascia andare, la fronte
contro la mia guancia, gli occhi chiusi.
- C'è stato il periodo in cui mi
facevo. Ed è capitato che mi facessi con lui. Poi io ne sono uscito
e lui no. - Questo non me l'aveva detto, è che io odio parlare di
quel periodo, so che se la spassava con tutti.
Abbiamo fatto dei concerti nello stesso
posto, quindi so che si sono conosciuti in quell'occasione e lui era
felicissimo di conoscerli.
- Dai, lo aiuteremo. - E spero proprio
di poterlo fare.
Parlare con tutti gli altri è come un
impresa titanica, perchè mi rivedo in loro e so quanto si sta male.
Ero allucinato, disperato, non sapevo
dove sbattere la testa, sapevo solo che volevo aiutarlo ma non sapevo
come. Vedevo che si distruggeva e Dio quanto stavo male!
Siamo tutti seduti al tavolo di casa
mia, Anna è da Talinda con Otis, le ho chiesto una serata.
- Per cui forse tu potresti aiutarlo in
qualche modo, noi non abbiamo più idea di che cosa fare... -
Concludono preoccupati e supplichevoli.
Chester ha cambiato posizione sulla
sedia almeno tre volte, è qua che io prendo la conversazione in
mano, con molta calma e freddezza.
- Chester è un esterno, per quanto
amico sia non può fare niente. - Loro sembrano disperarsi anche di
più, li capisco.
- Sì però lui ci è passato, si
facevano insieme e ne è uscito! - Insistono.
Io stringo le labbra e li fermo ancora.
- Guardate, per esperienza personale,
ero proprio al posto vostro, so che la sola cosa che può aiutare è
tenerlo lontano dalla scena... proponetegli una pausa. - E' quello
che ho fatto, purtroppo poi l'ho lasciato solo perchè mi consideravo
la sua fonte di stress maggiore. Era anche vero, però dovevo
rinchiuderlo in casa di cura.
- Sai come ha risposto? - Mi fa Dean. -
Ha fatto nuove canzoni! Ora l'album è praticamente pronto e quel
coglione ha pure confermato un paio di date per il tour! Cioè non ci
sente! Non lo convinci! - Sospiro. Lo posso immaginare bene. - E'
troppo testardo! Noi non sappiamo più come fare! -
- Non può fare ancora tour in quelle
condizioni. - Dico perchè ho dato un'occhiata alle sue ultime
apparizioni ed è evidente che è nello stato in cui era Chester.
- Lo sappiamo! Ma se non si vuole
fermare come possiamo fare? Ha fatto un nuovo album! Dice che noi ce
ne possiamo andare, che se ci fermiamo ci rimpiazza con altri! È
fuori di sé, non ragiona! - Scuoto la testa e sospiro ancora.
Ricordo com'era Chez... era uguale. Non ci sentiva! Era
irragionevole!
- Lo dovete obbligare in qualche modo.
Se le buone non funzionano usate le cattive, è per il suo bene. Lo
capirà quando ne uscirà. Chester sul momento è uscito di testa,
solo quando si è pulito ha capito che l'abbiamo fatto per lui. -
- Hai sciolto i Linkin Park? - Chiede
senza sapere questo retroscena. Certamente non posso raccontare
tutto.
- Ho imposto una pausa ad oltranza,
senza una fine. Poteva essere per sempre. Finchè Chester non ne
sarebbe uscito. - Sono impressionati.
- E lui ha passivamente accettato? -
Sorrido ironico.
- Ho sempre avuto una certa influenza
su di lui. E poi se io dico che ci fermiamo, ci fermiamo. - Loro si
demoralizzano di nuovo.
- E' lui il leder del gruppo, è lui
che decide queste cose, lui che fa le canzoni... noi non abbiamo
molta scelta. Lo vedi, se decide una cosa è quella. - E' davvero
complicato.
In termini di paragoni ipotetici
sarebbe stato come se io fossi stato il drogato. Sono io quello che
decide in definitiva... se sono io il drogato faccio un macello.
Torno a fermarmi e ci penso con cura,
loro mi fissano intensamente, sperando che tiri fuori un'idea. Se c'è
un'idea da tirare fuori, io penso di essere il solo che può tirarla
fuori.
Di solito è così.
- Ci sarebbe qualcosa, ma è
complicato. -
Mi guardano ansiosi.
- Le abbiamo provate tutte... -
- Dovete rimpiazzarlo. Fate una specie
di ammutinamento. Lo cacciate dal gruppo. È un grande azzardo, ma in
questo caso o si disintossica e torna, come ha fatto Chester, o... -
- O la fa finita. - Lo dice Chester
perchè sa che il rischio è quello, lui voleva farlo.
Il silenzio cala pesante. È molto
dura. Loro vogliono molto bene a Scott, è loro amico prima di tutto,
sono insieme da prima del 92...
- Credo sia veramente l'unica. - Dice
uno di loro.
- Sì però se poi la fa finita? -
- Non lo lascerete a sé stesso, lo
mettete in una casa di cura... -
Ridono.
- Nel momento in cui lo manderemo via
con le cattive sarà la fine! Non ci vorrà più parlare ed
ascoltare! - Possibile che non ci sia nessuno che abbia influenza
positiva su di lui come io l'avevo con Chez?
- Reagirà male, sarà un rischio, ma
l'alternativa è lasciare che si ammazzi con la droga mentre sta sul
palco. Lo sapete che succederà. A voi la scelta. -
Ancora un po' di silenzio dove ci
pensano, un po' discutono e ad un certo punto sente che esce il
problema pratico.
- Ormai lo stronzo ha pubblicizzato
delle date, un bel po'. L'album tecnicamente ci sarebbe! Annulliamo
tutto così? -
- Ammutinamento non significa
rimpiazzare il cantante? - Fa un altro.
Si fermano.
- Sì e chi lo sostituisce? Come lo
troviamo uno bravo alla sua altezza che comunque conosca le altre
canzoni? Si tratta di fare dei live... il nuovo album lo può
imparare ma quante ne deve imparare oltre a questo? - sembra un
problema enorme.
- Servirebbe un bravo cantante alla sua
altezza che conosca già le canzoni e che possa imparare in breve
quelle nuove. - Ne parlano senza arrivarci mentre io ho già visto
così distante e so come andrà.
Dal momento che capisco anche il punto
di vista professionale, si tratterebbe di annullare un sacco di date,
come fai? È giusto trovare una soluzione anche sotto questo punto di
vista. E poi è vero che se semplicemente lasciano il gruppo lui
prende altri musicisti e continua come prima. E si ammazza.
- Uno ce l'avete! - Lo dico con
sicurezza e Chester mi fissa subito come se fossi matto.
Solo al suo sguardo loro capiscono e
scoppia il putiferio fra gente che ci spera e gente che pone i contro
e gente che non vuole complicare la vita a nessuno.
Alla fine, dopo mille discussioni, mi
alzo e li calmo tutti.
- Ascoltate. Non è una cosa definitiva
perchè tutto questo è in funzione di recuperare Scott! I fan non
accetteranno mai un rimpiazzo, ma è giusto per non mandare a puttane
un lavoro già pronto e tutte quelle date. Il tour ormai è stato
deciso. Annullare una o due date è un conto, ma un tour intero... e
poi questo sarebbe la scossa definitiva per Scott. Se vede che
l'avete rimpiazzato davvero si dà una mossa. Se lo mandate via ma
non fate più niente penserà che avete solo sciolto il gruppo,
continuerà lui da solo, non avrà un vero incentivo a pulirsi e
tornare. Se invece voi andate avanti per la vostra strada l'incentivo
c'è. Se gli dite che lui lo sostituirà finchè non guarisce e che
in caso contrario lui resterà al suo posto per sempre... beh, è uno
stimolo enorme! Se ci tiene davvero si fa aiutare e ne esce! -
- E' una strada molto dura e pesante e
rischiosa, ma penso che effettivamente sia la sola. - Azzardano
finalmente capendo che è così.
Sono il solito dalle idee improvvise e
rischiose.
Le cose facili non mi piacciono, quando
tento qualcosa non può essere semplice e sicuro. Non sarebbe da me.
- Sì però io non me la sento! I
nostri fan si sentirebbero traditi! Penserebbero ad un'imminente fine
del gruppo! E poi non riesco a fare il nostro tour come un tempo,
figurarsi due! - Scuoto il capo e gli metto una mano sul braccio
fermando Chester che è partito.
- Interrompiamo il tour. Non ho dato le
date per quello europeo e dell'America del nord. Anche noi stiamo
facendo troppe cose insieme. Abbiamo fatto date meno serrate per
permetterci di fare tutte le altre cose, come Joe il suo film e noi
la sua colonna sonora... e tutto il resto che facciamo... invece di
fare quello europeo quest'anno, lo facciamo il prossimo anno. Nel
mentre continuiamo con i nostri vari progetti e con il nuovo album
che abbiamo già iniziato. Ho deciso sin dall'inizio che non possiamo
diventare matti per fare la vita delle rock star, che non abbiamo più
l'età per vivere su un bus e saltare da un palco all'altro come
matti. Andiamo tutti con calma, anche voi fate le date che sono già
state decise e vediamo come vanno le cose. Scott nel frattempo
dovrebbe tornare e tutto si ripristina. Anche i vostri fan non la
prenderanno bene. Per quanto lui sia bravo, non accetteranno mai un
altro cantante. Comunque è probabile che boicotteranno i concerti, a
quel punto se succede resta poco da fare. È solo un esperimento. -
io sono quello degli esperimenti,
Chester è quello che segue me, ma questa volta è inquieto.
- Non so, per me scoppia un casino!
Scott mi odierà, non si riprenderà mai, i fan non seguiranno mai la
nuova formazione, i nostri odieranno me e mi vedranno come un
traditore e non riuscirò a fare bene entrambi i concerti! -
Sospiro, gli altri sono demoralizzati
di nuovo, lui non ha torto ma se vuole aiutarli è l'unica soluzione.
Faccio il segno di stop a loro e me lo prendo per il braccio
trascinandomelo in camera.
Ci chiudiamo dentro e me lo metto a tu
per tu, poi cambio idea e lo faccio sedere sul letto, io resto in
piedi davanti a lui.
- So che ci tieni tanto ad aiutarli, è
il tuo gruppo preferito, li adori ed adori Scott. Quando ami un
gruppo ami il cantante. E so che ti piacerebbe cantare con loro. - Lo
prendo come una certezza perchè lo conosco bene. Lui fa una specie
di smorfia e gira la testa.
- Sì però tengo più a noi! - mi
accuccio davanti a lui, gli giro la testa verso di me e lo guardo con
dolcezza tenendogli le mani insieme fra le mie. Me lo assorbo con gli
occhi.
- Rilassati. Fra noi andrà sempre
tutto bene. Qualunque cosa succeda, in ogni caso. Un cataclisma ci
potrebbe far sciogliere il gruppo, potremmo sentirci vuoti nel fare
le nostre canzoni, potremmo non averne più voglia... noi non
smetteremo mai di stare insieme. Mai! Non ci lasceremo mai, lo
capisci questo? Tu hai sempre paura che tutto quello che succede nel
gruppo in qualche modo si ripercuota sul nostro rapporto... - Lo so
che il centro di tutto è questo.
Fa il broncio e mi fa sorridere con
dolcezza.
- E' sempre stato così! - Scuoto la
testa.
- No, il gruppo è dipeso dal nostro
rapporto. È così che è sempre stato! Non il contrario!
Indipendentemente da quello che succede intorno a noi, noi ci amiamo.
-
Questo lo deve capire o non si smuove.
Sembra convincersene, torna a guardarmi ed è meno cupo, fa una
specie di espressione di ammissione.
- Per me verrai sempre prima tu.
Sempre. - Sorrido ancora.
- Ricordi quando ci eravamo lasciati,
tu cercavi di disintossicarti ed io ho fatto i Fort Minor? Che poi
sei venuto a molti dei miei concerti e sei salito sul palco per Where
d you go? Era il nostro periodo peggiore, in teoria il gruppo si era
sciolto e noi lasciati... e tu sei stato con me lo stesso, mi hai
seguito. Se è andata bene lì, non c'è ragione che non vada bene
sempre. - Ne sono davvero convinto e mano a mano che parlo si
rasserena, la luce torna piano. È molto risentito di tutto questo.
- Oltretutto noi stiamo già lavorando
al nuovo album, lo facciamo sapere ai fan, dirai subito che i Linkin
Park rimarranno sempre la tua priorità. Metterai le cose in chiaro.
Non è la prima volta che facciamo progetti paralleli, no? Io ho
fatto una colonna sonora tutto solo ed entrambi abbiamo avuto altri
gruppi, nel mentre. I Dead ed i Fort. Per non dire delle volte in cui
tu hai fatto alcune canzoni con altri gruppi famosi. Eri solo tu, no?
Capita che solo un artista di un gruppo faccia collaborazioni
straordinarie con altri gruppi ma non si scioglie dal suo gruppo. Può
essere una canzone, può essere un album intero, può essere che fai
alcuni concerti, un tour intero. Non importa. Tu rimarrai sempre con
noi. Ed io e te staremo sempre insieme. Quello che siamo scinde
totalmente da quello che facciamo. Non stiamo insieme solo perchè ci
sono i Linkin Park. Spero vivamente che non sia così altrimenti
sarebbe brutto, no? - Addolcisco sul finale e lui si affretta a
negare come un bambino.
- Ma che dici, ovvio che no! È solo
che la nostra storia è travagliata e sono sempre attento! - Gli
carezzo il viso con dolcezza, lo guardo negli occhi per un po' e poi
mentre il pollice percorre la sua guancia, concludo.
- So che vuoi aiutarli e che
l'occasione di fare dei concerti con loro per te è fantastica. Sono
il tuo gruppo preferito. Sono occasioni da cogliere e lo sai. Ed è
un modo per aiutare Scott. -
Che personalmente ho odiato molto
perchè in quel periodo si facevano insieme ed io volevo ucciderlo.
Però capisco che aveva solo bisogno di
aiuto e non ha trovato qualcuno in grado di farlo.
Chester se ne convince, annuisce, dice
che sentirà prima il parere degli altri e poi darà una risposta,
così mi alzo e faccio per uscire ma ovviamente mi artiglia la mano e
mi tira giù su di lui con una delicatezza da elefante.
Mi fa quasi cadere e mi fa pure male,
mi lamento ma poi finisce che rido perchè mi ritrovo con lui
aggrappato a me a koala e rotoliamo nel letto come due deficenti.
- Sei un'idiota integrale! Se vuoi fare
una cosa la devi fare! Tu non fai mai niente se non hai il mio
completo consenso! Ma lo sai che se io ti amo voglio solo che tu sia
felice! Fai quello che ti rende felice! Se vuoi fare un altro gruppo
fallo! Ne hai già due, uno serio e l'altro sporadico e ne vuoi un
altro ancora? Fallo! Io vedrò di te per sempre. Farò i tour in base
alle tue forze e ai nostri vari impegni, non ti priverò mai di
niente. - E comunque anche Joe aveva bisogno di tempo per fare il suo
film, non è stato solo per Chester la diminuzione delle tappe. Poi
però mi soffoca e continuare a parlare è difficile, così tossisco
e lui mi riempie la testa di baci. Quanto è scemo!
Questo è spavaldo solo in pubblico,
quando ha qualcosa che lo preoccupa se lo tiene dentro. Bravo che è!
Poi smette di uccidermi e finalmente mi
fa respirare per parlare.
- Se non avessi te sarei morto tanti
anni fa, lo sai? Sei il solo che mi capisce sempre e mi vizi. È
importante per me avere il tuo sostegno, non ne posso fare a me. Se
tu mi dicevi di no non l'avrei mai fatto. Mai. Però è vero. Mi
facevo con lui e non posso semplicemente lasciarlo a sé stesso ora
che mi hanno chiesto aiuto. Forse è un'idea di merda, come tutte le
tue idee... forse andrà tutto a puttane in qualche modo. Ma mi basta
aver tentato. E mi basta averti sempre al mio fianco. Tu ci sarai? -
Sorrido ancora, l'ennesima volta. Ha una paura di perdermi che supera
quella di morire!
- Zitto e baciami! - Dico sicuro prima
di tappargli la fogna con la mia bocca per non fargli dire altre
cazzate; lo bacio e finalmente si tranquillizza, ride e smette di
blaterare, lo sento nettamente rilassarsi e sospirare, si scioglie,
si ammorbidisce e tutto torna a posto.
Vorrei impiccarlo a volte.
Sarebbe giusto, penso!
Però poi come farei senza di lui?
Forse ci complicheremo la vita e molti
fan, sia nostri che loro, non capiranno. Però qualcosa va fatto, ci
hanno chiesto una mano e sono davvero nella merda con tutte quelle
date da fare. So come vanno queste cose.
Proviamo e basta.
Se non va si ferma tutto.
Chester comunque rimarrà sempre dei
nostri, al massimo lo condividiamo con loro e nel male che può
andare li molla e resta solo con noi, come prima.
Questo è il paggio che può succedere,
no?
Noi non abbiamo veramente molto da
perdere.
Ma penso che andrà tutto bene.
Nonostante è vero che dalle mie idee
di solito nascono gran casini!
Ma insomma, abbiamo 36 e 37 anni,
saremo cresciuti nel frattempo, no?
Ai posteri l'ardua sentenza.”
“Io sarò coglione ad esitare e
pensare che quello che succede intorno a noi incide sul nostro
rapporto, ma lui è coglione doppio perchè mi ha spinto a fare una
cosa che lo rende geloso!
Come se non lo sapevo!
Lo conosco meglio di come si conosce
lui!
Per questo non volevo farlo!
Adesso si sforza di dire e fare la cosa
giusta, ha retwittato il download della mia canzone e la frase
riguardo agli insulti per difendermi indirettamente, però è lì che
freme.
'Solo gli idioti offendono tramite
twitter' o qualcosa del genere.
Pensa davvero che mi beva la storia che
gli dà fastidio quando mi offendono?
Eravamo pronti a questo, i fan dei STP
mi stanno riempiendo la casella di twitter di insulti perchè non mi
vogliono al posto di Scott.
Nemmeno io mi vorrei al posto di Scott,
ma lui non può esserci e stiamo solo cercando un modo per stimolarlo
a tornare presto. Per me lui era il mio idolo di ragazzino.
Che poi è irrintracciabile e non
sappiamo come l'abbia presa. Sicuramente non bene, ma spero che ne
esca.
Comunque.
Tornando al coglione.
Mi spinge a farlo perchè io sono fan
degli STP sin da bambino, sono amico loro, sono il solo che può
salvargli il culo... mi dice di fare dichiarazioni immediate e molto
chiare in modo che non ci siano fraintendimenti, mi dice di
dichiarare che sono il nuovo cantante degli STP... e poi reagisce
esageratamente agli insulti previsti e perfettamente comprensibili.
Sapevamo che sarebbe andata così, che
problema c'è?
Quanto è scemo questo qua... dice che
va tutto bene, che gli sta bene, che non c'è niente che lo
infastidisce a parte i fan che mi offendono... e poi borbotta di
continuo come una pentola di fagioli.
Sarà stupido!
All'ennesimo 'che stupidi, non
capiscono un cazzo!', sbuffo e gli prendo l'i-phone.
Lui scatta e mi fissa come impazzito.
- Smettila di guardare quella stupida
roba! - Guarda i messaggi che arrivano, quello che in giro dicono e
scrivono... e sbuffa.
Come se non so che non si tratta di
quello!
Siamo soli a casa dopo tutte le
milletrecento dichiarazioni a destra e a sinistra che ho fatto in
appena due giorni, è la prima volta che possiamo stare insieme e lui
sta attaccato al telefono a brontolare sui messaggi di insulti.
- Ma sono idioti! Perchè non capiscono
che Scott si droga e non può più cantare? E poi cosa c'entri tu! -
Si accende come un fiammifero.
Mike è il classico falso buono, per
cultura si trattiene sempre e non sbotta in pubblico, perchè gli
hanno insegnato che non si fa e basta. Però quando è solo con amici
e parenti brontola di continuo e parla a macchinetta come un
invasato.
Il classico falso buono!
Lo adoro quando fa così, specie perchè
lo fa per me!
- Sì ma lo sapevi che avrebbero fatto
così! - Mike tende la mano verso di me.
- Ridammi il telefono! - Dice come un
furetto imbizzarrito.
Io lo fisso come se fosse matto.
- No! - Esclamo ovvio. Lui ora guarda
me allo stesso modo e si ferma incredulo.
- Come no! Dammelo! - Io lo fisso male.
Molto male. Anzi. Lo sfido. E lui fa altrettanto.
È un coglione integrale, lo sa bene
che non si tratta di questa storia degli insulti.
È perchè si è inventato degli
impegni per non accompagnarmi allo show dove mi sono esibito e ha
spedito Dave al suo posto.
Non può vedermi cantare con altri,
persino coi Dead è così!
Lui davanti dice quello che sa va detto
e si comporta nel modo giusto, poi dentro si rode!
È il re dei gelosi!
È davvero uno stupido!
- No! Se leggi ancora quella roba
rispondi male e poi te ne penti! - Anche questo è vero.
Lui si alza in piedi come avesse le
molle nel culo e continua a tendere la mano, è impettito e scemo.
Io non mi smonto, faccio un passo
indietro, mi allontano da lui e mi metto il telefono nelle mutande.
- Sono cazzi miei! Dammi il mio
telefono! - quando comincia così la fase successiva sono le botte!
Per evitare che cominci a darmi giù
-ormai non sono più masochista- scappo via e mi chiudo in camera.
Lui da fuori comincia a battere sulla porta come un pazzo e mi chiama
come se avesse le braci nel culo!
Col cazzo che ti apro!
Prima che butti giù la porta a calci,
potrebbe anche riuscirci in effetti, tiro fuori il suo i-phone che
era proprio aperto sulla sua pagina personale di twitter e comincio a
pubblicare post alla cazzo senza senso.
Mike quasi scardina la porta perchè sa
cosa sto facendo e vuole evitare sputtani, ma visto che mi sto
divertendo, tanto vale farlo come si deve.
Scrivo cazzate su scrittori fantasmi
così la gente capisce che non è lui, poi altre cose senza senso e
nel mentre che lui grida 'aprimi' ed io rispondo 'baciami il culo',
prendo il mio telefono e traduco una frase col traduttore di lingue
che ho installato. Tiro fuori una lingua astrusa, la prima che mi
viene in mente, e posto il tweet genio.
'CALA A BOCA E ME BEIJA (8'
dopo che lo posto controllo che lingua
ho usato.
Portoghese.
Ridacchio, pubblico ancora qualcosa e
poi mi stacco dalla porta, guardo bene la direzione e apro.
Come previsto Mike finisce dentro in un
tuffo carpiato sul letto, non si fa male ed io mi piego in due dal
ridere.
Ci rimane di merda, si siede e alla
fine ride con me per un po'.
- Ti sei cagato in mano! - gli dico
puntandolo col dito.
- Stronzo, queste cose non si fanno! -
Così si butta giù e gattona verso di
me, mi prende il suo telefono di mano controlla le cagate che ho
scritto.
- Cosa cazzo c'entrano gli scrittori
fantasmi e l'essere o non essere veramente sé stessi? - Fa una prosa
sintattica spettacolare di tutte le stronzate che ho scritto ed io
finisce che mi stendo a terra per ridere meglio.
- Niente, volevo riempirti il profilo
di puttanate. Però ho fatto in modo che si capisse che non eri tu. -
Mike smette di ridere.
- Si sarebbe capito lo stesso, io non
scrivo stronzate! - E' vero. - E questo Cala a boca e me beija cos'è?
- Non conosce il portoghese, contavo su questo.
- Mah, chi lo sa... - Ovviamente non
glielo dico.
Mike fa il broncio da bambino, così
traffica per un po'. Ok, sta tirando fuori il suo traduttore. E ti
pareva che non l'avesse anche lui!
A questo punto mi preparo a ricevere
duri colpi, so che arriveranno presto.
Altro che fare concerti, qua mi
ricovereranno!
Conto i secondi e poi l'urlo di tarzan
arriva.
- Ma stronzo che non sei altro! Zitto e
baciami! Ma cosa scrivi così su twitter! Sai quanti l'hanno letto?
Mi hanno pure chiesto se sono ubriaco! - Vedendo che rido per niente
pentito mi si butta addosso.
- Sei uno stronzo! - Rido ancora di più
mentre mi dà giù. Penso che non mi succedesse di ridere tanto da un
sacco!
- Non hai riconosciuto la tua
citazione? - Dico fra una risata e l'altra.
- Certo che l'ho riconosciuta! Fortuna
che nessuno può arrivare a te! Cazzo, sei uno stronzo! -
- Mi ami per questo. Sicuro che non
possono arrivare a me? - Non potevo evitarlo. Botte per botte tanto
vale... Mike si ferma e controlla meglio il post, poi si corruga
tutto.
- Hai fatto uno smile al contrario... -
Ridacchio come il deficiente che sono e aspetto che ci arrivi. Quindi
si mette le mani sulla faccia e lascia perdere l'i-phone. Ci è
arrivato.
- Sì... dunque... (8 non è una
faccia. O meglio per i più lo sarà. Ma tu l'hai fatta al
contrario... come una C ed una B. CB. Chester Bennington! Ma sei
stronzo da dentro tu! - E' rassegnato. Ormai non ci può più fare
nulla. Rilassato e divertito mi avvento su di lui e lo stendo giù.
- Ok, tu disperati pure. Io mi occupo
di te! - Gli alzo la maglia e apro i jeans, non reagisce nemmeno, è
finito, shockato. Sta pensando che se lo scopriranno tutti può solo
sotterrarsi.
Gli tiro via del tutto i pantaloni e lo
strattono perchè non collabora, così sbatte pure la testa e si
lamenta, per poi svegliarsi.
- Che poi hai fatto uno smile con gli
occhiali. Come te che li hai! - Sogghigno.
- Dai... anche Rob li ha... - Alza gli
occhi al cielo.
- Cristo Santo, Rob non ha twitter, non
lo sa usare e non scriverebbe mai una stronzata simile! - Però sono
arrivato ai suoi boxer e quando glieli sfilo finalmente si decide a
rendersi conto che sto approfittando di lui e del suo shock.
- Chez, se volevi scopare bastava
dirlo, perchè mi hai preso il telefono e mi hai scritto quelle
cavolate? - Si lagna ancora un po' ma poi prima di rispondergli
provvedo a rilassarlo. La mia bocca è infallibile per questo e
quando gli avvolgo l'erezione, smette di parlare e finisce che geme.
Lo sento diventare sempre più duro.
È come spegnere un interruttore ed
aprirne un altro.
Io con lui saprò sempre come fare.
Quando spinge col bacino ed è
completamente nelle mie mani, soddisfatto di ciò, striscio su di lui
e raggiungo il suo viso, annuso la sua pelle risalendo e assaporo con
la bocca aperta, gli prendo le mani ed intreccio le dita, lo inchiodo
al pavimento, sotto di me.
È eccitato e mi strofino col bacino
sopra il suo, lo torturo perchè sono ancora vestito, preferisce la
mia pelle.
Arrivo alla sua guancia, il suo
orecchio, glielo tiro fra i denti e poi lo dico in un sussurro
incisivo, possessivo.
- Sei un idiota. Prima mi spingi a fare
una cosa e poi ne sei geloso! Anche coi Dead è stato lo stesso. Mi
hai fatto fare il gruppo e poi non riuscivi ad ascoltarmi nei live...
- penso che arrossisca, stringe le dita che mi artiglia e trattiene
il fiato.
Colpito ed affondato.
Non sa che dire allora lo lascio
respirare, mi tiro su, mi spoglio con la mia sensualità esagerata,
mi definisce puttana quando lo faccio, o porno star. So muovermi.
Si lecca le labbra e si riempie di me e
del mio corpo che gli consegno poco dopo stendendomi sopra.
Sospira nel piacere che ci diamo solo
in questo semplice tocco.
Lo carezzo con me stesso e lui mi
prende per i fianchi muovendomi su e giù. Apre la bocca e cerca la
mia, io gli vado vicino e tiro fuori la lingua, mi fermo e lo obbligo
a fare lo stesso. Cosa che ovviamente fa. Ci intrecciamo così in
modo erotico e poi ci uniamo in un bacio che potevamo darci prima.
Il calore ed il desiderio salgono
immediatamente, mi era mancato, ultimamente non abbiamo molto tempo
per stare insieme, lui è sempre impegnato con mille cose ed ora
anche io. Prima lo seguivo come un avvoltoio perchè non avevo molto
altro da fare, ma adesso sì... sarà ancora più bello trovarci.
Penso però che per terra sia scomodo,
abbiamo il letto vicino.
Smetto di baciarlo e si lamenta, ma lo
prendo per le mani e lo tiro su, quindi lo conduco sul letto e lui
sospira di sollievo, in effetti non stava benissimo.
Torno a strofinarmi addosso col mio
corpo e lentamente scendo con la bocca sul resto del suo corpo, lo
lecco e lo marchio con tanti piccoli morsi.
Se si sente escluso siamo a posto.
Amo Mike geloso ma non lo consiglierei
a nessuno.
Diventa deleterio.
Arrivato ai capezzoli gli parlo ancora,
non so se sente cosa gli dico.
- Perchè mi hai detto di farlo se non
volevi? - Mi carezza il collo e la nuca indicandomi di continuare.
Succhio ancora.
- Perchè so che lo volevi tu. È il
tuo sogno di ragazzino. - Sorrido. È sempre così. Mi mette davanti
a tutto e a tutti.
- Dovremo diminuire le date... - Scendo
sul ventre, trattiene il respiro, ci sono dei punti deboli proprio
lì.
- Per ora non l'abbiamo fatto. Il tour
Asiatico prevedeva date che non abbiamo cancellato. È solo che il
prossimo, quello Europeo e dell'America del Nord, sarà il prossimo
anno e non subito dopo. - Scuoto la testa e gli alzo le gambe.
- Si ma normalmente non avremmo
aspettato tanto fra uno e l'altro. -
Sospira ed è un misto fra
l'insofferente e il godimento.
- Avevo in mente di rallentare, per
questo ho iniziato con quelli meno impegnativi. Perchè sapevo che
avremmo avuto bisogno di tirare il fiato più di altre volte. Non
siamo più ragazzini. Quella era una vita da pazzi. Oltretutto
abbiamo un sacco di altre cose in contemporanea e stiamo facendo il
nuovo album... Joe ha il suo film, noi la sua colonna sonora... anche
se tu non avessi avuto gli STP per Joe ci saremmo dovuti fermare lo
stesso... - Lo so che poi lui vuole rallentare anche perchè ci sono
volte in cui non riesco ad essere al top della forma sul palco. È
terrorizzato da un mio nuovo crollo.
- Con gli STP non ci sono molti
impegni, l'album è loro e l'hanno già fatto. E non ci sono così
tante tappe nei loro tour da non riuscire a respirare. Non avrei mai
accettato se avessi pensato di non farcela. -
Con le dita entro e si perde la
risposta che forse si dimentica.
Da questo momento in poi non ci sono
più parole, semplicemente io e lui che facciamo l'amore.
Questa volta me lo prendo io, quando lo
sento pronto e mi chiama, mi tiro su, piego le gambe fra noi ed entro
senza troppi complimenti.
Si inarca tutto e tira le lenzuola
sotto di sé.
È così caldo quando fa così. Vedesse
la sua espressione in questo momento.
Adora quando lo prendo.
Ed io adoro essere in lui, riempirlo,
prendermelo, farmelo anche volgarmente, magari.
Adoro tutto questo.
Lo adoro.
E lo amo.
Tutto viene messo da parte, i fan, la
gelosia, i gruppi.
Ci ritroviamo solo io e lui ed è tutto
perfetto.
Cominciamo a sospirare insieme ed è
nel clou del godimento pieno, quando le spinte si fanno più intense,
che Mike decide di dire la sua. Non so cosa gli viene in mente. A
volte è pazzo.
- Però ho rallentato le tappe anche
per te. A volte mi sembra tu faccia fatica sul palco e so che non lo
fai apposta... voglio prendermi cura di te... - Sorrido.
Quanto è scemo.
Mi chino e lo schiaccio tutto mentre
entro fino in fondo e mi fermo un istante, gli prendo il mento fra le
dita e stringo verso di me.
- Zitto e baciami. - Ripeto quello che
mi ha detto lui quel giorno. Sarà il nostro motto.
Così sorridendo si rilassa e mi bacia
ed io riprendo a muovermi. Le lingue si perdono nelle spinte, non
facciamo più caso a cosa succede. Andiamo come treni e riesco a
sciogliermi in lui.
Lo riempio di me e lui mi tiene in sé,
mi stringe, mi ingloba.
Ho passato tutta la vita a chiedermi
quale fosse il mio posto, a non stare bene mai con niente e nessuno.
Poi ho incontrato lui e lentamente l'ho
capito.
Fino al giorno in cui mi sono rimesso
ed ho capito che se me lo fossi fatto sfuggire, me ne sarei pentito a
vita.
È lui il mio posto.
A lui appartengo.
Scivolo con la bocca sulla sua, mi
accoglie, mi abbraccia, mi rilasso.
- Ti amo, non essere geloso. Sarò
sempre e solo tuo. - Anche se a volte mi piace che sia geloso.
Alza le braccia sulla mia testa e mi
stringe più forte, così fa anche con le gambe che mi avvolgono
sulla vita.
È la migliore risposta.
Non mi serve altro.”
FINE