*Eccoci
con un altro capitolino. Siamo ancora con i quattro dell'apocalisse.
Patrick è partito per Suso e mentre Manuel cerca di non farlo
degenerare, Davide si diverte e Gigio parla troppo! Scene di pura
demenza! Buona lettura. Baci Akane*
3. VOGLIO IL SUO PROFUMO
- Senti qua! - Sussurrò Patrick annusando la maglia di Suso.
- Oddio ti prego stai perdendo la faccia! - Lo spinse schifato Manuel.
- Ma no, questa è
pulita! Senti che buon profumo che porta! È quella che aveva quando è
arrivato! È il suo profumo! Che profumo sarà? - E così dicendo Patrick
si tuffò nel borsone di Suso alla ricerca del beauty case e del
profumo. Manuel corse ad acchiapparlo per tirarlo via e farlo smettere,
ma lui lo scalciò da dietro.
- Dai, fai il palo! -
Manuel non voleva fare il palo, voleva che smettesse di fare il
demente, ma alla fine salvare la faccia al suo amico era più importante
così corse alla porta dello spogliatoio dove per il momento erano da
soli e si affrettò a guardare a destra e sinistra.
- Questa è una
grandissima stronzata! - Brontolò Manuel col cuore in gola perché non
voleva fare una figura di merda, immaginava Suso che arrivava e gli
chiedeva perché non poteva entrare nello spogliatoio.
“E se lo becca a cercare il suo profumo che figura ci fa lo scemo?”
Dal fondo del
corridoio, proprio dal campo, cominciarono ad arrivare alcuni compagni,
la paura lo raggelò ma per fortuna individuò Gigio e Davide che
arrivavano pronti per lavarsi e andare a riposare.
Quando lo videro lì
fermo davanti alla porta come un gendarme che se la faceva sotto, i due
capirono subito che stava succedendo qualcosa e Davide andò dritto al
punto:
- Che sta combinando Patrick? - Chiese ridacchiando, Gigio si aggrottò riprendendo la gelosia da dove l’aveva interrotta.
- Lo scemo che è! -
Rispose truce! - Era dietro di voi Suso? - I due amici scossero la
testa, gli altri compagni si erano divisi dopo gli allenamenti, alcuni
erano in palestra, alcuni a fare massaggi, altri ancora in campo a
rifinire qualcos’altro, c’erano alcuni a colloquio col Mister ed infine
chi aveva intenzione di andare in piscina, ma prima chiaramente
necessitavano di una doccia. Loro quattro avevano deciso per
quest’ultima, perciò erano lì negli spogliatoi da soli.
- Ma insomma, che fa? - Chiese esasperato Gigio perché di base restava una persona curiosa.
- Cerca il profumo di Suso dalla sua borsa. -
- Cosa fa?! - Gigio non
ci poteva credere e rimase inebetito fuori, ma Davide ridendo entrò in
fretta. Lui ci poteva credere, lo conosceva...
- Rick, se ora inizi
col profumo per la fine dell’estate finisci con le sue mutande usate! -
Patrick si alzò ridendo ma vittorioso sollevò la boccetta di profumo di
Hugo Boss dalla sua busta di plastica, così se lo spruzzò su un
asciugamano piccolo pulito impregnandolo, per poterlo annusare quando
pensava a lui e non poteva guardarlo o stargli vicino.
Davide si chinò sulle
ginocchia ridendo incredulo a quel che aveva visto, ma Patrick non si
scompose, rimise tutto via e fece un fischio a Manuel che entrò svelto
e arrabbiato.
- Io quello non lo
conosco! - Esclamò deciso indicando Patrick ed inciampando su Davide in
ginocchio a ridere. - Daaaaaaa! - Urlò poi saltando per stare su per
miracolo. Il ‘Da’ era l’abbreviazione appena inventata per ‘Davide’.
Davide lo chiamavano Dade, ma non era un soprannome usato spesso perché
Davide era corto di suo.
Gigio lo prese per la vita e lo raddrizzò aiutandolo a non cadere, poi ridendo gli baciò la guancia.
- Allora l’hai trovato?
- Chiese a Patrick che si stava annusando sognante il suo asciugamano,
questi glielo tese e Gigio indovinò subito il profumo, poi Patrick se
lo riprese geloso.
- Pensavo che fosse
solo un debole quello che avevi! - Disse Manuel. - Ma mi pare che stai
esagerando, ora! Siete nella stessa squadra da un paio di giorni e già
cerchi il suo profumo? - Manuel cercava di ridimensionarlo, ma Davide
si raddrizzò dal suo mondo di risate e andò nel proprio angolino per
prepararsi, puntualizzando:
- Tu sfoghi gli ormoni con Gigio. - Gigio sorrise radioso, Manuel arrossì dirompente. - Lui con chi dovrebbe sfogarli? -
Manuel non osò dirlo,
ma Gigio ovviamente sì e si voltò verso di loro sollevando la mano
destra in segno di ovvietà. Manuel avvampò ancora di più e scosse la
testa spingendolo.
- Non capisco cosa
centra questo ora! - Brontolò Manuel spogliandosi dalla divisa lercia
con cui si erano allenati in quell’afosa giornata estiva di Luglio.
- Centra! Certo che
usiamo le mani per sfogare i nostri ormoni... ma il punto è che li
abbiamo tutti e non sempre li gestiamo in privato!
A volte ti attacchi a
chiunque ti intriga un po’ ed esageri le cose, ingigantisci quel che
provi e finisci in un attimo al degrado. -
- Sapete che vi sento?
Non sono al degrado! - Si lamentò Patrick nudo e pronto per la doccia.
Gli altri lo guardarono sorpresi e Manuel puntualizzò:
- Hai frugato nella sua
roba per trovare il suo profumo e te lo sei spruzzato in un asciugamano
che non laverai mai più! - Patrick si strinse nelle spalle.
- È il degrado? - Chiese Patrick a Gigio titubante, improvvisamente Manuel e Davide gli stavano facendo cambiare prospettiva.
Gigio piegò la testa di lato un po’ incerto cercando una risposta che facesse contenti tutti.
- Beh, io per
conquistare Manuel ho fatto di quelle cose che... - Manuel e Davide
inarcarono le sopracciglia scettici e curiosi.
- E cosa avresti fatto?
Mi manca proprio, sai... - Gigio improvvisamente si rese conto d’aver
cagato fuori dal vaso e così fu il primo ad infilarsi nella doccia
sperando di sviare la loro curiosità, ma così non fu e i tre lo
rincorsero, due dei quali decisi a scoprire tutto.
- Avanti, che avresti fatto per conquistarmi? - Insistette Manuel. Gigio sospirò.
- Non è che ho fatto
qualcosa di particolare, ma dovevo capire se mi piacevi in quel senso o
no, non ho mai provato attrazione verso altri ragazzi, non era
facile... - Non era tipo da arrossire, ma capiva che rivelare quella
cosa non era facile. Anche perché stava dicendo una mezza bugia. Aveva
provato attrazione anche per Davide.
- E come hai fatto? - Chiesero in coro i due ricordando quanto lunga era stata prima che Gigio e Manuel si mettessero insieme.
- Prima di tutto dovevo
capire se mi piacevano i ragazzi, così mi sono confidato con Alessio
perché ho capito che aveva una relazione segreta con un uomo. - Alle
loro espressioni shoccate Gigio si ricordò del suo giuramento di
segretezza e si coprì la faccia infilandola sotto l’acqua imprecando. -
Vafammoc, non dovevo dire questo! -
- Ma stai scherzando?!
Alessio sta con un uomo?! - Manuel e Davide urlarono in coro mentre
Patrick cercava di figurarsi il loro compagno di squadra con un uomo.
- Mi piace questa squadra! - Esclamò come se fosse quello il punto, gli altri lo ignorarono.
- Se evitate di urlare,
comunque... non... non dovevo dirlo... vi prego, tenetevelo per voi,
non parlatene nemmeno fra di voi se c’è qualcuno nei paraggi! - E con
questo saltellò fuori dalle docce a vedere se era entrato qualcuno. Con
sollievo vide il vuoto e tornò da loro che lo fissavano immobili sotto
le docce convinti d’aver subito un incantesimo e di aver capito male.
Gigio sospirò e cercò di farla breve maledicendosi per il momento in
cui aveva deciso di mettersi in mezzo a quella stupida discussione. Se
Patrick voleva annusare i panni zozzi di Suso quale era il problema?
- Saremo muti come pesci! -
- Comunque niente, lui
ha detto che sperimentare in modo innocente e con qualcuno che non
c’entra niente con chi mi turba, era il solo modo per capire
innanzitutto se ero del mondo gay. Così io l’ho baciato! - A Manuel
schizzò la saponetta dalle mani che finì contro il soffitto e poi
proprio sulla testa di Gigio che si lamentò.
- Tu cosa?! - Strillò stridulo. Gigio allargò le braccia in quel suo modo sminuente:
- Eh sì e che sarà mai!
Gli ho dato un bacio! Ho capito che non mi dispiaceva baciare i ragazzi
e via, ho deciso di seguire il suo consiglio e provare a baciare chi
pensavo mi piacesse, chi mi turbava. Te! - Si guardò bene dal dire che
invece all’epoca era turbato sia da Manuel che da Davide. Manuel fece
un sorrisino ammorbidendosi nel ricordare come era andata a quel primo
bacio nel pieno dei festeggiamenti in mezzo a tutti.
- Beh, sei stato un po’
confuso... ma carino... - Gigio arrossì e sorrise prendendogli il viso
fra le mani e stampandogli un bel bacio sulla bocca, Davide sorrise e
scosse la testa mentre Patrick fece un bel sospiro.
- Un giorno... anche io e Suso... - E così il gruppo si formò.