CAPITOLO X:
PIANI MACCHINOSI

Una cosa però l’aveva aiutato a capire, quella notte con Thiago e Roby.
A parte che facevano sesso come pochi e che erano instancabili.
Aveva capito che quel tipo di attività era veramente quello che ci voleva per non pensare troppo a Mark… insomma, il suo buono caro vecchio metodo. Aveva sempre saputo di dover affidarsi a quello, dall’inizio, ma ogni volta che vedeva Mark si sentiva punto e a capo. Ora il sesso funzionava in modo particolare perché erano in vacanza e non vedeva ogni giorno il gran colpevole. Si sentivano di tanto in tanto ma lui che doveva passare la maggior parte del tempo con la famiglia, era sparito. Ne aveva approfittato anche Kevin per intensificare il rapporto con Melissa, stava bene con lei, se fosse riuscito ad innamorarsi non sarebbe certo stato male… ci sperava, un po’, e le aveva detto d’amarla molto prima del tempo.
Probabilmente non lo sarebbe mai stato veramente ma ci stava bene, faceva sesso come una dea ed era simpatica e di aperte vedute. Soprattutto non asfissiante. Insomma, una così era da fermare e tenersi anche senza sentimenti veri di mezzo.
Non aveva più rotto le scatole a Thiago e Roby alle prese col loro strano rapporto, le loro famiglie e qualunque cosa avessero.
Si era chiesto come sarebbe andata avanti la loro relazione, probabilmente pian piano Roby sarebbe riuscito a controllarsi e a limitarsi a Thiago -sua moglie non la toccava da mesi-. Probabilmente col tempo sarebbe peggiorato. O magari uno dei due se ne sarebbe andato da Milano e l’altro sarebbe rimasto a rimpiangere ogni cosa.
Di soluzioni per loro che erano calciatori, ce n’erano molte.
Andando avanti così, si era detto Kevin, magari avrebbe superato la botta per Mark risolvendo così ogni cosa.
O magari nel rivederlo dopo tanto di astinenza avrebbe avuto le sue risposte certe. Più certe che mai.


Il periodo di vacanza era stato una sospensione per tutti, ogni attività extraconiugale era stata dovutamente messa da parte per stare con le famiglie e per tutti era parso come di tornare in una specie di limbo in attesa di ripartire per i gironi più interessanti della loro vita.
Per qualcuno fu un disintossicarsi da quella che era uno stile di vita discutibile ma per altri fu un programmare per bene un piano infallibile volto ad ottenere qualcosa di preciso. A scoprire, più che altro.
L’unica mente abbastanza machiavellica che avrebbe potuto prendersi le vacanze per pensare a come schiarire Roby era sicuramente Thiago.
Convinto che avrebbe funzionato, una sera aveva chiamato Alex per raccontargli il piano perfetto e quando glielo spiegò dovette farlo tre volte.
L’amico era a casa Berlusconi in una delle molte feste natalizie di Barbara, lo stava esibendo come il suo splendido ragazzo e lui sembrava un principe più che mai. Sicuramente se l’avesse visto Zlatan l’avrebbe preso in giro anche per questo, ma i suoi pensieri vennero turbati dal messaggio che gli arrivò proprio dello svedese, che lo fece arrossire e impallidire insieme, poi guardando Barbara terrorizzato come se lei potesse leggere i suoi messaggi dall’altra parte della sala in cui si trovava al momento, fu lieto di uscire per rispondere alla chiamata di Thiago.
Quando la tirò su, balbettava e si allargava il colletto della camicia.
- Che succede? - Chiese Thiago riconoscendo subito il suo ‘pronto’ insicuro ed imbarazzato.
- Zlatan… mi ha appena scritto… - Thiago dall’altra parte rise.
- E fai così ogni volta che ti scrive? - In realtà sì ma non così tanto e Alex si giustificò non trovando niente di male nel spiegarsi meglio:
- Quando sono con Barbara non voglio che ci contattiamo in alcun modo e lui quando sa che sono con lei puntualmente mi scrive. E non mi scrive cose normali… ‘Sua maestà il futuro Berlusconi riesce a trovare un minuto per me stanotte?’ - Rivelò poi.
Thiago rise.
- E che ha che non va? -
- Sa che odio essere chiamato sua maestà e futuro Berlusconi! Mi sembra che insinui che io sono ancora qua solo perché sto con lei e… - Le sue paturnie sarebbero cominciate se l’amico non l’avesse fermato subito:
- Alex, non serve che lo fai sempre! - Ma era divertito.
- Cosa? -
- Il paranoico! Zlatan ti prende in giro ma senza secondi fini, non dice niente fra le righe e tu continui a leggerci chissà quanti messaggi nascosti! Prendi le sue parole per quello che sono! - Alex sospirò ringraziando l’amico per averlo placato. Era magico in quello, Thiago.
- Ma tu perché mi hai chiamato? -
- Ho pensato ad un piano ed ho bisogno di esporlo a qualcuno per capire se ha senso. Non che conto sul fatto che tu lo condivida, ma devo parlarne… - L’avrebbe fatto con Zlatan, lui gli avrebbe dato pareri più oggettivi, però era Alex il suo migliore amico!
- Spara! - Disse Alex sedendosi su una delle sedie costosissime del balcone ampio e spazioso. Sembrava un appartamento di lusso, quel balcone.
Faceva freddo ma l’aiutava a schiarirsi i pensieri imbarazzati.
- Devo capire perché Roby ha la fissa del sesso! - Detta così sembrava assurdo, come trovare un ago fra gli aghi o scoprire il segreto della vita o cose simili… Alex infatti rise.
- E’ come se cercassi di capire perché io sono timido! È nel DNA! - Risposta razionale. Thiago però non mollò, aveva una sua logica perfetta anche lui. Forse un po’ contorta in effetti…
- E’ ossessionato! Però lui fin’ora ha ceduto solo a Kevin e la cosa mi stupisce, pensavo sarebbe andato con altri molto prima. Dopotutto è stato relativamente bravo. Per cui devo capire se è una questione di persone, di occasioni o di momenti. -
Silenzio.
- Eh? - Alex non aveva capito, ovviamente.
- Se dipende da chi si trova davanti e va solo con chi gli piace in qualche modo, se ci va perché c’è l’occasione perfetta oppure perché in quel preciso momento ha voglia ed io non sono disponibile. - Considerato che era sposato era un discorso davvero strano fatto dal suo amante!
Alex infatti ancora non era sicuro d’aver capito bene.
- E una volta che capisci quale dei tre è? -
- Devo capire perché tradisce. Per quale di questi tre motivi lo fa, insomma… - Fin qua Alex ci arrivava…
- Sì, ok, ma intanto come pensi di capirlo? -
- Gli presento un paio di occasioni con ragazzi diversi. -
- Perché solo uomini? -
- Perché ha tradito sua moglie solo con uomini. -
- Ok. E poi? -
- E poi vedo… analizzo i casi in cui lo fa. In cui mi tradisce. - Alex si era perso.
- E cosa dovresti analizzare, di preciso? - Thiago sospirò, persino lui stava perdendo la pazienza.
- Se va con tutti allora è l’occasione che lo rende traditore. Insomma, c’è la situazione ideale e indipendentemente da chi sia, lui ci va. Se va invece solo con un certo tipo di ragazzi e non con tutti allora sono le persone, perché gli piacciono alcuni, perché questi hanno qualcosa. Se invece ci va, metti ad esempio, con due su cinque e questi sono diversi fra loro, ovvero uno metti che è un gran bel tipo e l’altro è normale, significa che è il momento. Significa che in quel momento per qualche motivo ha voglia e si prende chi ha sotto mano. In questo casi significa che ha degli impulsi sessuali talmente forti che non riesce a controllarli, è come una psicosi! - Stava solo cercando di essere il più chiaro possibile ma ad Alex pareva assurdo quello che voleva fare.
- Cioè, fammi capire, tu lo spingerai a tradirti per studiarlo e capire da quale psicosi è affetto? - Messa così sembrava tanto semplice quanto idiota, per Thiago era una cosa molto seria!
- Sì, in breve è così ma sarà uno studio lungo e attento… -
- Ma poi quando capisci quale di queste cose è lui che fai? - Domanda da un milione di dollari.
Thiago si fermò e ci pensò, quindi mordicchiandosi la bocca rispose fingendo una sicurezza che non aveva veramente:
- Mi comporto di conseguenza! Vedo se c’è un modo per rimediare, per fare qualcosa… se è una questione di momenti significa che è psicopatico forte e non posso fare molto, se è una questione di occasioni… bè, glielo lego! Se invece dipende dalle persone mi faccio da parte, significa che non sono veramente il più importante, quello che ama e tutte le cose che mi dice sempre! - Alex ci rimase male, sembrava molto sicuro, che avesse pensato proprio a tutto, ma come si poteva progettare una cosa simile? Soprattutto se poi uno degli esiti poteva essere la fine del rapporto…
- Ma sei sicuro che funzioni? Mi sembra che la stai mettendo giù facile… a me sembra assurdo tirare su un piano simile per capire…. - Ma Thiago lo interruppe questa volta insofferente come non si era ancora rivelato.
- Perché tradisce? A me sembra normale! -
- Ma parlagli! Cerca di capirlo parlandoci… perché devi manovrarlo a questo modo? -
- Perché con lui le parole non servono. Solo i fatti. Se glielo chiedo non lo sa, possiamo stare giorni a parlarne, non arriviamo da nessuna parte, ma se lo capisco da solo è diverso. - Alex ancora non condivideva niente di quello che stava dicendo, ma era un suo amico ed era sicuro di quello che diceva e voleva fare. Sospirò e rimase in silenzio a pensarci. In realtà qualcosa la doveva fare, se non intendeva accettare passivamente che Roby ogni tanto andasse con altri… C’erano sentimenti seri di mezzo fra loro, era comprensibile che sperasse in una soluzione e non si arrendesse, faceva bene. Lui non avrebbe mai accettato. Però c’erano tante cose da considerare. Cose che non era lui a dovergliele dire.
- Spero tu sappia cosa fai. - Disse alla fine dandogli comunque il suo sostegno.
Thiago sorrise, non sapeva se avrebbe funzionato ma il gioco valeva la candela… non era disposto a rinunciare a Roby e nemmeno a convivere coi suoi tradimenti. Se non c’era amore ma solo passione era una cosa, ma loro si amavano, bisognava porre rimedio in qualche modo o almeno capire.
- Ora ti lascio alla tua cara Barbara… ci vediamo presto. - Fu così che si salutarono e con ancora un’aria fortemente perplessa per quell’idea assurda, notò un messaggio da leggere che probabilmente era arrivato quando era al telefono.
Quando lo lesse per poco non inciampò facendo una pessima figura.
‘Dai che non ci metto molto a scoparti! Non ti rubo per molto alla principessa!’
Il colorito fu da premio Oscar.


Alex non era l’unico a ricevere messaggi da cardiopalma, solo che quelli che riceveva Kevin non erano a sfondo sessuale e volgare. Fossero stati di quel tipo non gli sarebbe venuto un colpo.
Quando lesse il messaggio di Mark per poco non cadde dalla sedia, era con Melissa a cena, fra l’altro… anzi, in realtà era una sera in cui tutti sarebbero stati a cena con qualcuno di speciale o con la famiglia…
Cosa si metteva a scrivergli di punto in bianco?
‘Mi mancano le nostre chiacchierate!’
Così come se nulla fosse…
Kevin si mise a tossire convulsamente fissando il display dell’i-phone tanto che Melissa credette sarebbe morto lì.
- Ehi, devo chiamare il 118? - disse ironica. Lei amava scherzare per questo stavano bene insieme. Per poco non accettò la proposta.
- No no… -
- Chi è che ti ha ucciso? -
“Ed ora che cosa le dico?”
Pensò al volo sulla via del panico.
Non era normale… lui sapeva sempre cosa dire, non si preoccupava mai, specie di cosa poteva dire alla morosa di turno per depistarla dalle altre relazioni. Era sempre stata così la sua vita privata, piena di intrighi e casini, ci si era giostrato egregiamente e non aveva mai fatto confusione ma soprattutto non si era mai trovato senza parole.
Nel fissarla ad occhi sgranati si rese conto che non la stava veramente tradendo con Mark e che fra tutti era l’unico che non sarebbe mai andato con lui, di conseguenza che senso aveva sentirsi come se dovesse nasconderle un tradimento che non era nemmeno avvenuto?
- Mark… -
- E ti ha chiesto di andare a letto con lui, che hai quella reazione? - Chiese lei in evidente vena di scherzi, infatti ridendo si aspettò di ricevere qualcuna delle sue risposte all’altezza. Kevin sapeva sempre fare battute.
Però per poco quella famosa chiamata al 118 Kevin dovette farla veramente, infatti con una seconda rata di tosse bevve litri di vino -non avevano acqua a tavola- tanto che la mente cominciò piacevolmente ad annebbiarsi, quando dovette risponderle.
- Figurati se quello tradirebbe sua moglie! - Ma la risposta non fu molto brillante come Melissa si era aspettata e rimase ad osservarlo interdetta perché a quel punto si sarebbe aspettata un ‘sì certo, non mi resiste nemmeno lui!’.
- Ma posso sapere cosa ti ha detto per farti andar di storto il cibo? - Chiese a quel punto volendo saperlo solo per quella sua risposta anomala -in realtà normale per chiunque ma anomala per lui!-
Kevin maledì Mark ed i suoi messaggi sinceri, poi ci pensò di volata.
Sincero.
Lui era sincero, sempre, non filtrava mai.
Insomma, cosa doveva dedurre da un messaggio simile?
Gli amici non gli scrivevano cose simili… ‘mi manchi’… gli amanti glielo scrivevano, non gli amici!
Ci rimase proprio a quell’idea e senza saper nemmeno di star parlando, disse la prima cosa che gli venne per risponderle:
- Ha detto che ha scritto una canzone! - A rifletterci nessuno avrebbe capito perché mai dire una cosa simile avesse senso per lui. In realtà non l’aveva…
- Scrive canzoni? - Chiese infatti la ragazza interdetta.
- No! - Melissa allora alzò le sopracciglia non capendo e lui realizzò d’aver detto una stronzata, sperò che di nuovo dando aria alla bocca in qualche modo si tirasse fuori da quel casino assurdo: - Appunto per questo mi sono soffocato! Uno che non scrive canzoni che si mette a farlo di punto in bianco! Non è assurdo? Ed in che lingua potrà averlo mai fatto? Quello parla un misto fra italiano, inglese, tedesco ed olandese! Non capisco mai cosa dice, se non si limita solo all’inglese o solo al tedesco! -
Alla fine Melissa rise per il modo in cui lo disse e l’argomento poté prendere una piega migliore della precedente. Mark fu messo presto da parte e si introdussero in divertenti battute linguistiche che solo chi conosceva bene l’inglese poteva capire, quindi alla fine andò tutto a posto.
All’incirca.
Eccetto per quando Kevin rispose contro la propria stessa ragionevole volontà: ‘anche a me!’
E per non scrivere ‘anche tu mi manchi’ ci aveva messo una vita!
Dire ‘anche a me’ ad uno che ti diceva ‘mi mancano le nostre chiacchierate’ era un conto, dirgli ‘anche tu mi manchi’ era decisamente troppo!
Quando gli rispose, però, si trovò decisamente senza parole.
‘Peccato che sono fuori Italia altrimenti una scappata da te la farei!’
Come interpretare anche questo?
Kevin ci rimase un gran bel po’ a guardare il display convinto di aver bevuto troppo ed in risposta ovviamente bevve ancora.
Alla fine, euforico dell’alcool, rispose ancora senza rifletterci, non che normalmente fosse molto bravo in quello…
‘Io farei piuttosto una scopata con te ma come vedi nessuno può avere quello che vuole!’
Quando inviò si rese conto di aver fatto una cazzata e, tanto per non sentire troppe bestie dentro di sé, bevve ancora. Melissa, preoccupata, si chiese se avesse veramente una relazione con Mark ma non volle indagare, stavano insieme da troppo poco tempo, poteva anche rovinare tutto con una domanda simile fatta al momento sbagliato ed al momento quello stava facendo tante di quelle espressioni e smorfie da aver bisogno di un traduttore simultaneo per capirlo.
‘Sei sempre il solito!’ Fu la risposta di Mark.
Al che Kevin non capì se l’aveva preso sul serio o no, in ogni caso il risultato non cambiava, non poteva farselo!
Rimase a pensarci comunque tutta la notte ed i giorni rimanenti senza ottenere risultati, capendo che stava di nuovo buttando tutte le sue conquiste nel cesso. Aveva creduto che tutto quel sesso lo distraesse mentre non vedeva Mark aiutandolo così a dimenticarlo, ma alla fine se lui gli scriveva quelle cose equivoche che lo facevano pensare così tanto c’era da chiedersi come diavolo potesse riuscirci.