NOTE:
questa cosa mi ero dimenticata d’averla scritta, risale a mesi fa.
Durante una partita di quest’inverno il povero Thiago riceve una
pallonata da panico nelle parti basse e sta a terra dolorante a lungo.
Tutti si sono preoccupati ma uno più degli altri. Indovinate chi?
Dio,
come sono idiota ad aver scritto una cosa simile. E’ corda e demente.
Ridevo da sola.
Dedicata
alle mie dislessiche sexy!
CONTROLLI
-
Luce dei miei occhi, come sta il tuo cazzo? Che poi è mio e tutti lo
sanno? -
Quando
lo chiese stava urlando preoccupato e tragico, sinceramente in pensiero
per il colpo ricevuto da Thiago proprio nell’inguine. Una pallonata
atroce dritta dritta nei suoi gioielli che l’aveva messo fuori
combattimento per qualche minuto.
Se
l’era vista dura, doveva ammetterlo.
Negli
spogliatoi Roby gli andò subito dietro del tutto intenzionato ad
abbassargli i pantaloni e controllare.
Thiago
lo fermò in tempo con uno sguardo assassino.
-
Ti sembra il momento? - Roby allargò le braccia senza capire:
-
Perché, che c’è che non va? -
Thiago
allora composto ma sul punto di esplodere, rispose:
-
Ah, non so… forse che… ci sono anche tutti gli altri? - C’era chi li
aveva visti e sentiti e rideva mentre altri che proprio non li
calcolavano, troppo stanchi.
- E
chissenefrega! Il tuo cazzo è più importante! Dai che controllo, fammi
vedere! Solo io posso sapere se è tutto a posto veramente! - Era
davvero convinto e di nuovo le sue mani corsero sui pantaloncini della
divisa, Thiago lo fermò per un pelo bloccandolo.
-
Roby! Non davanti a tutti! -
- E
perché solo tu puoi sapere se è a posto? Lo saprà ben lui meglio di te!
- Chiese il Noce interessato al loro assurdo dialogo.
-
Perché lo conosco meglio io di come lo conosce lui stesso! Lui non è
obiettivo! Chi è obiettivo nel parlare del proprio cazzo? - Era davvero
un dialogo surreale ed in molti risero nel sentirlo, ma lui alzando le
spalle e seriamente convinto di quello che diceva, prese il suo moroso
e lo trascinò in uno dei bagni all’interno degli spogliatoi.
C’erano
gli orinatoi come in ogni toilette maschile e anche i box veri e
propri, oltre che la zona delle docce, aperta ed ampia con un paio di
rubinetti.
Roby
se lo trascinò in uno di quei box con i sanitari in caso di un certo
tipo di necessità specifica.
Thiago
scosse il capo, non poteva crederci che volesse seriamente controllare
ma almeno aveva avuto la decenza di chiudersi lì dentro.
Sentendo
gli altri ridere, fare battute e fischiare, lasciò che il compagno si
abbassasse davanti a lui e gli tirasse giù pantaloni e slip, quindi
guardando la sua erezione esitò prima di toccarlo. Aveva veramente
paura di fargli male, sapeva quanto atroce fosse una pallonata di
quella potenza sull’inguine ed era rimasto a terra per un bel po’. Si
era seriamente preoccupato, infatti.
-
Allora, come ti sembra? C’è ancora tutto oppure un pezzo è caduto per
strada? - Chiese Thiago scherzando. Roby lo stava seriamente visionando
e quando si decise a toccarlo non ebbe sfondo sessuale il suo tastarlo.
Partì infatti dalla base per poi palpeggiare qualunque parte del suo
inguine. Solo quando si chiese se poi avrebbe avuto delle erezioni
normali come prima, si mise a muovere la mano su e giù. Thiago che se
l’aspettava scosse il capo mettendosi le mani ai fianchi senza mandarlo
via.
Rimase
fermo a lasciarlo fare attento suo malgrado a reazioni indesiderate.
Inizialmente
aveva sentito anche fastidio e dolore ma poi quando aveva cominciato a
muoversi gli era parso andasse sempre meglio.
Sentendolo
finalmente reagire, anche se con un po’ di preoccupante ritardo, Roby
integrò con la bocca e avvolgendoglielo nonostante non uscisse da una
doccia ma da un primo tempo di partita, lo succhiò con sempre più
intensità. Com’era nel suo stile.
Aumentando
anche la velocità oltre che la forza con cui lo faceva suo.
Cresceva
nelle sue labbra, sulla sua lingua, e diventava finalmente duro come
piaceva a lui.
Fu
un vero sollievo sentirlo godere e spingere col bacino contro il
proprio viso, infatti quando alzò lo sguardo lo vide immerso in quel
piacere con la testa all’indietro e gli occhi chiusi. Adorava la sua
espressione abbandonata, lo trovava di una sensualità unica.
Fu
così che, sempre con le mani ai fianchi e spingendo nella sua bocca,
raggiunse l’orgasmo dimostrando a fatti più che evidenti che era tutto
a posto al cento percento.
Ovviamente
fra i due quello che ne fu più contento e sollevato fu Roby!
Da
fuori si sentì proprio in quel momento la voce del mister chiedere:
-
Dove sono Thiago e Roby? - Doveva cominciare la sua predica.
-
Roby sta testando l’entità del danno di Thiago! - Dovevano avergli
indicato il bagno ridendo come disgraziati, infatti dopo pochi secondi
sentirono bussare.
-
Ehi, Thiago, è tutto a posto? - Roby in quello si alzò ridendo… era un
uomo da stimare uno che si preoccupava se i genitali di uno dei suoi
giocatori stavano bene. Infatti dopo che il difensore un po’
imbarazzato ed un po’ divertito si fu rimesso a posto, uscirono e fu
Roby a rispondere ridendo allegro:
-
Sì sì, tutto ok! -
Massimiliano
guardò entrambi senza stupirsi di quello che era chiaro avevano appena
fatto e di come Roby sapesse che era tutto a posto, non se ne turbò
minimamente e dando una pacca sulla spalla di Thiago disse per
confortarlo:
-
Ti siamo stati tutti vicini, fidati! - Era vero, quando un uomo
riceveva un colpo nelle parti basse, tutti partecipavano sentitamente.
A
quello gli altri risero, adoravano il mister anche per quella sua
capacità di sdrammatizzare e scherzare nei momenti più impensati,
sapeva alleggerire gli attimi più pesanti e con lui si sentivano liberi
di dire e fare quello che gli pareva senza freni inibitori di alcun
tipo.
Dopo
aver dato conforto a Thiago tornò a Roby, il suo preferito, e dando una
pacca anche a lui disse apparentemente con indifferenza:
-
Pulisciti la bocca che sei un po’ sporco, medico dei miei stivali! - Le
risate scrosciarono nonostante non fosse sicuramente il momento più
adatto per ridere e sganasciarsi.
Sembrò
un momento classico di spogliatoio da fine allenamento e non certo un
intervallo di partita importante ed essenziale!
Comunque
non è che Roby si preoccupò troppo di aver fatto una teorica pessima
figura, baldanzoso si pulì la bocca ridacchiando ironico e trionfante.
Fu ben Thiago quello che si vergognò per lui… il suo senso del pudore
funzionava ancora e doveva per due, visto che quello di Roby era morto
alla nascita, quando era uscito dall’utero della madre nudo e crudo!
-
Non ti chiedo di controllare anche gli altri malati o infortunati della
squadra solo perché forse qualcuno non approverebbe… non è una mancanza
di fiducia nei tuoi confronti, sai? - Fece poi in aggiunta il mister
provocando un altro scoppio d’ilarità negli altri rilassati e divertiti.
-
Sempre disponibile per visitare chi ne ha bisogno! -
Lo
sguardo di Thiago fu una chicca, come anche la faccia da schiaffi di
Roby. Come sempre!