CAPITOLO II:
MERITO DELLA SICUREZZA
 
La sveglia suonò presto ma Maxi era già uscito dalla camera con le sue cose, Stephan se l’era aspettato e non ci fece caso. Preparandosi con la sua solita calma lo raggiunse alla colazione dell’albergo e vedendolo seduto al tavolo con Roby, Thiago ed alcuni altri capì nel giro di un nano secondo perché era lì.
Con un ghigno appena accennato fece sempre finta di nulla, la faccia tosta l’aveva tutta, ed andò con altri della squadra.
Non gli interessava seriamente cosa sarebbe successo da lì in poi, poteva anche essere che Maxi avrebbe eretto un muro per tenerlo lontano, non contava molto. Almeno una volta l’aveva avuto, poteva bastargli.
 
Di tutt’altro avviso era Maxi che per lui anche solo mezza sarebbe stata sufficiente a metterlo in crisi come infatti era successo.
Non era lì nemmeno da un mese ed eccolo già con un sacco di problemi… voleva solo godersi la sua permanenza al Milan, la squadra che da sempre aveva sognato. Perché ora dovevano esserci altri problemi?
Unendosi a Roby e Thiago, mormorò al primo che quando aveva un attimo di tempo aveva bisogno di parlargli e si stupì nel vederlo accendersi come un invasato per voler sapere cosa aveva da dire.
- Cazzo, non puoi dirmi così e stare zitto! Dimmi cosa c’è! - Cominciò con aggressività ed estrema curiosità, Thiago sospirò guardandolo male:
- Roby, evidentemente non è il momento… - Roby guardò torvo sia il compagno che Maxi.
- Ma io sono curioso… - Si lamentò poi.
- Lascia perdere, non ora. - Rimbeccò Thiago con fermezza. Maxi lì ebbe conferma dei suoi sospetti… Roby si era ammansito come un cucciolo appena domato… e dire che solitamente sembrava un leone selvaggio, quello!
Ridacchiando si disse convinto della sua scelta. Fra uno o l’altro di sicuro avrebbero potuto capirlo e dargli una mano.
Non voleva rovinare l’armonia della squadra e soprattutto non voleva interrompere il suo splendido inserimento nel gruppo, però doveva risolvere quella questione su Stephan.
- Adesso in corriera ci sarà un po’ di tranquillità perché dormiranno tutti con la musica alle orecchie, quindi se vuoi ci mettiamo in fondo e avrai modo di parlargli lì… - Rispose Thiago a Maxi al posto di Roby, come se fosse la sua saggia voce di coscienza.
Maxi cominciò a vedere il difensore brasiliano con un’aura santa tutt’intorno e pensando che forse lui era anche più adatto dell’attaccante precipitoso, si rilassò riuscendo anche a mangiare qualcosa.
 
Come previsto da Thiago in corriera si misero tutti le cuffie alle orecchie per ascoltare musica e dormire le tre ore di viaggio fino a Milano.
I tre, dunque, riuscirono ad isolarsi tranquillamente in fondo, negli ultimi sedili. Solo si chiesero se l’unico senza musica potesse ascoltarli nonostante fosse ai primi posti. Massimiliano Allegri sembrava dormire ma non potevano esserne sicuri, così come non potevano esserlo del fatto che magari non li sentisse. Quell’uomo sembrava fornito di super sensi, sapeva sempre tutto dei suoi ragazzi e senza intervenire lui direttamente spesso mandava in missione, all’occorrenza, le persone giuste in modo discreto, così da rimaner nell’ombra a tramare.
Mettendo da parte l’incombenza mister, si concentrò su Stephan. Era molto più in là con le cuffie e teoricamente sembrava dormisse.
- Allora, di cosa dovevi parlarci? - Fece Roby fremendo.
Ritrovandosi a parlarne, Maxi non seppe lì per lì come aprire l’argomento, non era proprio facile…
- Vi… vi è mai capitato, voi che siete sposati con figli, di tradire vostra moglie? - Maxi era pronto a visi scandalizzati o imbarazzi incombenti ma con stupore li vide rilassati e tranquilli, come se fosse un argomento normale trattare per loro.
Fu Roby a rispondere per prima con schiettezza ed un largo sorriso, come se non ci vedesse niente di male…
- Sì! - Maxi lo fissò stranito, come poteva essere quasi felice di quello? Thiago notò il suo disagio e prese, tanto per cambiare, in mano la situazione.
- Penso che per lui non sia tanto facile, Roby… sembri un insensibile, se ti poni in questo modo! - Roby gli scoccò un’occhiata che era tutto un programma, ma Thiago non diede modo di ribattere e proseguì rivolto a Maxi, la sua aria seria e comprensiva. - Sì, ci è capitato. Avrai capito che stiamo insieme, infatti… -
Maxi era perplesso e non sapeva se ridere e preoccuparsi, forse aveva sbagliato persone?
- L’avevo notato, sì… - E si vedeva bene nel sentirlo discorrere in quel modo quasi comico. Roby infatti aveva messo il broncio.
- Solo fra di voi? - Chiese poi l’argentino facendosi coraggio, in ogni caso Thiago sembrava sensato.
- No, in realtà… è un po’ complicato da spiegare… - Thiago si mordicchiò il bellissimo labbro carnoso inferiore che si ritrovava e ipnotizzato da esso per un istante, Maxi si perse salvo poi venir riportato sulla Terra da loro. - Diciamo che abbiamo avuto molte avventure passeggere, ma erano un modo per evitare di finire insieme fra di noi. - Aveva una capacità di spiegazione poco chiara nel tentativo di non essere troppo specifico, mentre poi Roby era spiccio e sbrigativo.
- In pratica eravamo innamorati noi due ma, convinti di non essere ricambiati, siamo andati con altri. Poi comunque ci siamo caduti lo stesso come coglioni, ora è una cosa regolare e seria. -
Maxi capì meglio e apprezzò il suo modo di comunicare, chiaro e semplice.
- Quindi insomma avete tradito senza problemi… - Temeva di risultare offensivo ma dovendo comunicare in italiano e non nelle rispettive lingue madri, voleva essere il meno fraintendibile possibile. Nessuno dei due se la prese, era vero in fondo.
Fu Thiago a rispondere di nuovo, con calma e pacatezza. Sembrava però aver capito dove volesse andare a parare sebbene a Roby era ancora un mistero.
- E’ difficile. Entrambi consideriamo il tradimento solo quello fatto col cuore… Un po’ per evitarlo ripiegavamo su momenti di piacere fisico passeggero senza conto. Per distrarci da quello che volevamo veramente. E comunque anche per quello che ha detto lui, pensavamo di non essere ricambiati, di vederci rispettivamente solo amici… è molto difficile da capire… - Per Maxi invece era fin troppo chiaro…
- No, invece ho capito… insomma si tradisce solo col cuore, quello fatto col corpo non è vero tradimento… ora però avete ceduto anche a quello… - L’aveva presa davvero molto larga e nonostante Thiago avesse capito dove voleva finire, Roby ancora no ed intervenne puramente a caso, dicendo istintivamente quello che gli pareva:
- L’amore è l’amore, che cazzo! E poi siamo calciatori famosi, viviamo in un altro mondo. C’è chi riesce a mantenere i solidi principi e tutte quelle palle là… c’è chi, invece, lo trova inutile nel periodo di carriera… quando appunto si vive in quest’altro mondo. Quando tutto finisce ci sarà tempo per seguire la retta via, nel frattempo pur provandoci è praticamente impossibile. Per molti. Non tutti. Ci sono quelli fedeli, fra di noi. - Vedendo che stava strabordando come al solito e che stava dicendo un po’ troppe cose inutili, Thiago lo fermò prendendo lui in mano l’argomento, come prima.
Maxi infatti aveva dei bei punti di domanda sulla testa, in mezzo a tutte quelle nozioni…
- Roby sta cercando di dire solo che il mondo del calcio è a parte. Come un po’ quello della musica. Il mondo delle celebrità, sostanzialmente, lo è. È diverso. Non significa che sono tutti infedeli e che si divertono senza principi sani e cose simili. Ci sono le eccezioni di cui non senti nemmeno mezzo pettegolezzo e che non vanno con altri. Però sono delle perle rare, in realtà. Poi quando si finisce di giocare la magia si spezza e anche noi torniamo fra i comuni mortali, quindi si cerca la vita normale e comune a quella di tutti gli altri. - Ora a Maxi era più chiaro. Fra uno e l’altro lo stava capendo bene.
In realtà lo sapeva anche lui, non era idiota. Era un bel po’ che giocava a calcio come professionista, era stato anche in Spagna, se era per quello. Però non aveva mai parlato di quelle cose con nessuno. In realtà non era sposato da molto, prima aveva fatto quella vita anche lui, con chi gli capitava, divertendosi. Un paio di volte anche con compagni di squadra. Non era il fattore omosessualità che lo preoccupava. Era che da quando si era messo con lei seriamente non era andato con nessuno ed il giuramento di fedeltà fatto in chiesa l’aveva fatto seriamente. Fino a quel momento non aveva avuto problemi. Ora era successo l’irreparabile e semplicemente non sapeva come conviverci. Tutto lì.
- Con chi hai scopato? - Domanda epica di Roby, Thiago gli diede una gomitata.
- Secondo te con chi può averlo fatto? Era in camera con Stephan ed il piccolo faraone ci prova con lui da quando è arrivato a Milano… non è che abbia fatto mistero della sua cotta! - Maxi arrossì e si vide bene grazie alla carnagione chiara che aveva, gli occhi azzurri risaltarono ancora di più in quel momento e tossicchiando cercò l’italo-egiziano di proposito sperando non sentisse. Non si era mosso, sperava dormisse ancora immerso nella sua musica. Lo sperò ardentemente. Non parlavano forte ma magari aveva una microspia da quelle parti!
Era molto a disagio a parlare di quelle cose però era lui ad averlo voluto.
Roby guardò il compagno stupito:
- Come l’hai capito? - Thiago finse di non averlo sentito e si rivolse a Maxi con gentilezza e pacatezza, come niente fosse. Maxi avrebbe riso di loro, erano divertentissimi ma al momento era tragicamente insicuro di ogni cosa.
- Lascia perdere… è un muro di cemento armato, questo qua! - Poi abbassò il tono facendosi più confidenziale: - Vuoi parlarne? Cos’è che ti turba? È la prima volta che tradisci tua moglie? - Maxi annuì lieto che quel ragazzo fosse così sveglio e che gli facilitasse tanto il compito traumatico di dirlo.
Poi come se sputasse un rospo, raccontò meglio:
- Non l’ho mai fatto ed onestamente non volevo nemmeno ora. Non che mi abbia obbligato ma avevo cercato in queste settimane di tenere tutto sotto controllo, l’avevo già respinto. Poi ieri sera non so… non so cosa sia successo… - la voce si affievolì e lo sguardo si abbassò. Si sentiva un’idiota a parlare di quelle cose… non era un po’ grande per fare quelle sciocchezze?
Sua moglie era anche incinta del terzo figlio, per di più… peggio di così… non voleva lasciarla, non voleva rovinare la famiglia, non voleva ferire nessuno… però non sapeva come muoversi, era importante anche la sua permanenza al Milan, quel suo sogno che fino ad un mese prima l’aveva ritenuto irrealizzabile. Ci teneva troppo e discorso di squadra e gruppo a parte, era comunque molto confuso… il modo in cui Stephan era riuscito a far di lui quello che voleva aveva dell’incredibile, non aveva proprio capito come ce l’avesse fatta, ma gli era piaciuto dannatamente.
- Stephan usa una tecnica interessante… - Esordì Thiago riprendendosi tutta la completa attenzione dell’argentino. In quel momento il difensore aveva un’aria fine e concentrata, sembrava stesse scavando nel loro giovane compagno per capire qualcosa che a tutti probabilmente era sfuggito. - Insinua il dubbio che quel che vuole un giorno in un modo o nell’altro si avvererà, poi non ci lavora veramente su, non fa nulla di particolare, non insiste molto, non fa il diavolo a quattro. Aspetta paziente e si dimostra estremamente sicuro di sé fino a che non si avvera quello che desidera. Sembra che sia come per magia, in realtà è la sua calma e la sua sicurezza, la certezza che ce la faccia a prendersi ciò che vuole, che spinge gli altri a dargli retta e ad accontentarlo. È un giochetto psicologico che in pochi riescono a fare ed il fatto che ci lui arrivi così giovane è davvero incredibile. Soprattutto fra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare. Detta così sembra assurdo ma stai attento e vedrai se non ho ragione. - Maxi rimase senza parole cercando di tradurre nella realtà dei fatti quanto aveva detto il ragazzo, quindi Roby caduto dalle nuvole parlò spontaneo, preso dal discorso:
- Cazzo hai ragione! Quando sembrava che il mister non intendesse usarlo più in squadra e lui ha detto che era sicuro che invece l’avrebbe riusato poi è successo veramente e guarda ora quanto lo mette in campo! E non ha fatto pressione di alcun tipo, si è mostrato tranquillo e sicuro di sé, ha lavorato come fosse sempre fra i titolari e poi è stato veramente chiamato! - Thiago fece il cenno di ‘vedi?’ e Maxi a bocca aperta finì per fissare la cresta del ragazzo nella prima parte della corriera. Era così?
- Ma è giovane… io a ventotto anni non sono affatto così sicuro. Fino all’ultimo temevo avrebbero preso Tevez al mio posto anche se tutti mi dicevano che avrebbero scelto me! - Thiago confermò:
- Stephan al tuo posto sarebbe stato sicuro di essere lui la scelta finale e l’avrebbe anche detto con naturalezza. Guarda col goal che stentava a venire e dopo che ha detto calmo che sicuramente ce l’avrebbe fatta, è successo veramente! -
- E’ una questione di convinzione. Convinci te stesso, convinci anche gli altri e da lì il passo è breve per realizzare ciò che vuoi. - Rifletté Maxi colpito dalla sicurezza di quel ragazzino.
- Si e poi se sei sicuro e tranquillo riesci in generale a lavorare bene per ottenere quel che vuoi. - Completò Thiago ammirando il giovane del Milan.
- Cazzo, non è facile riuscirci veramente… voglio dire, ad essere così psicologicamente calmi e sicuri di sé. Questa è una bella teoria ma dovrebbe essere, appunto, solo una fottuta teoria inapplicabile! - Roby aveva capito il punto principale della questione.
- Pensa che invece lui ci riesce veramente… -
La conclusione di Thiago lasciò un velo di curiosità molto forte in Maxi. Da lì il passo all’apprezzamento sarebbe stato davvero breve!