OBIETTIVI
Tutti mi dicono che ha la faccia da
bambino... ok, è vero. Forse. Magari mi piacciono i bambini!
Quello che conta è che sia uno che si
fa scopare.
Non l'ho ancora fatto però provvederò
presto.
No, cazzo!
Non mi piacciono i bambini!
Cioè sì ma non nel modo che intendo
io.
Alex non è un bambino, è solo che è
un po' indietro ma lo metterò avanti ben io. Del resto chi altri
potrei farmi?
L'unico di cui sono sicuro che è gay è
lui. Cioè che poi magari è bisessuale ma chi se ne frega, ripeto.
Conta solo che sia disposto e lui è disposto.
Stop.
Poi ha dei begli occhi, mi piacciono i
suoi occhi.
Che c'entrano gli occhi? Dovrebbe avere
un bel corpo ma alla fine non mi è mai interessato nemmeno quello.
Gerard era un bel ragazzo con un bel
corpo ma José era basso e più grande di me. Un bell'uomo, non c'è
che dire.
Maxwell invece era un tipo, non lo
ritengo bello ma nemmeno brutto e fisicamente è nella media.
Insomma, non ho un vero standard, conta
che mi attirino per qualche cosa... che siano disposti a lasciarmi
fare.
Maxwell naturalmente è sempre stato
quello più disposto, siamo stati tanto in squadra insieme... oltre
all'Ajax anche all'Inter e al Barcellona. Mi aspettavo che venisse
qua al Milan!
Con lui c'è alchimia e ci conosciamo
da moltissimo tempo, è questo che ci ha fatto scopare tutte quelle
volte. Ammetto che sono andato vicino ad innamorarmene ma se non è
successo penso che non succederà mai.
Il sentimento scoppia subito o mai. Lui
è innamorato, lo so bene, ma io più di affetto non ho mai provato.
È che era l'unico disponibile... so che sono stronzo ma del resto se
mi metto a fare attenzione agli altri e a non ferirli non vivo più.
Già mi sacrifico a casa, almeno fuori
pretendo di essere me stesso.
No, con Maxwell non potrebbe mai essere
amore... mi capisce molto bene, sa tutto di me, mi trovo bene, gli
posso dire tranquillamente ogni cosa ma... ma non lo amerei mai, non
so perchè, semplicemente è così e basta.
Alzo lo sguardo su Alex che corre con
Roby e Thiago. Incollati.
Anche il suo modo di correre è poco
mascolino... così elegante... mi lecco le labbra istintivamente.
Stringe il culo e tiene la schiena bella dritta. Gli spiego ben io
che così poi gli fa più male prenderlo!
Gli farò vedere io cosa si è perso
fino ad ora!
Non ci torno ogni sera, dopo il bacio
gli ho lasciato un giorno di tregua, l'ha passato tutto il tempo a
parlare con i suoi inseparabili amici, vorrei proprio sapere che gli
ha detto... potrei obbligare quel nano di Roby a dirmelo, lui ha la
lingua lunga, me lo direbbe!
Ma tanto alla fine chi se ne frega?
Tanto so che parla di me perchè vuole
che gli faccia di tutto!
Bene, ho avuto molta pazienza, stasera
passo all'attacco, è obbligatorio.
Torno dopo aver giocato coi miei
piccoli, dopo cena nemmeno ci provo a vedere che aria tira con
Helena. Prendo subito e vado a Milanello.
Corro come il solito pazzo che sono e,
come di consueto, la sua macchina è qua.
Dovrò assicurarmi che i guardiani
tengano la bocca chiusa, odio che si parli di quel cazzo che faccio.
Vado diretto in palestra, non ho la
minima voglia di fare macchine però appena mi vede smonta dal suo e
rosso come un peperone fa per scappare. Lo sapevo.
- Dove vai? -
Chiedo subito con voce forte, lui si
ferma come se gli avessi pestato la coda.
- Via! Ho finito! -
- Perchè finisci sempre quando arrivo?
-
- E'... è successo una volta sola... -
Ah, te lo ricordi? Sogghigno e lui inghiotte a vuoto. Molto bene.
- Lavati pure, fa come se non ci fossi!
- Dico allora. Lui è dubbioso ma alla fine, cauto, si avvia verso
gli spogliatoi. Io lo seguo a ruota.
Si toglie la maglia e poi con la coda
dell'occhio mi vede appoggiato alla porta con le braccia conserte, se
non si spoglia da solo lo faccio io per lui.
- Cosa... cosa c'è? - Mi chiede con
una vocina sottile. È rossissimo, non ho mai visto uno più timido.
Il ragazzo ha venti anni, no? È
maggiorenne.
- Niente, ti guardo... è vietato? - Lo
provoco ad esplodere, sicuramente lo farà. Voglio vedere fin dove
arriva.
Lui si gratta la nuca e si stringe le
spalle. Si sta irrobustendo abbastanza.
- No ma... non penso sia molto
sensato... - Ho voglia di sbatterlo sul muro. È così infantile ed
ingenuo che si merita di essere un po' sporcato.
- Sensato? Cosa pensi che sia sensato?
-
Alex guarda in alto e ci pensa, poi
alza ancora le spalle e imbarazzato risponde:
- Non so... magari spiegarmi perchè
sei qui? Non certo per guardare me... -
Mi sta chiedendo timidamente perchè
sono qua.
Ridacchio e me lo mangio con lo
sguardo, quindi mi avvicino con passo sicuro, lui abbandona le mani
lungo i fianchi e mi guarda con occhi sgranati, è terrorizzato. Mi
piace dannatamente.
- Come no? E per cos'altro dovrei
essere se non per te? - Apre la bocca stupito, io accentuo il
sorrisetto malizioso e lui comincia ad indietreggiare. Capisce fin
troppo bene le mie intenzioni ma non osa crederci, forse pensa sia
troppo pazzesco.
- Nessuno è mai venuto qua apposta per
guardarmi mentre faccio palestra! - Candido e sincero. Tu te le
cerchi davvero, mio caro. Ed io è da un sacco che non scopo...
- Ti sottovaluti... - Rispondo basso e
suadente, andando avanti. Arriva contro la panchina e finisce che si
siede di schianto, ne è anche contento, penso, perchè non mi sembra
capace di stare più in piedi.
- Tu davvero sei qui per me? - Mi
chiede con un filino di voce. Mi inginocchio a terra davanti a lui,
mi fissa come se fossi matto, io non gli stacco gli occhi di dosso e
continuo a bruciarlo, lo faccio meglio quando gli tocco le cosce, gli
shorts sono elastici e larghi. Striscio fino a raggiungere l'elastico
e lui si prende al bordo basso della panchina su cui è seduto, mi
fissa terrorizzato e mi alimenta.
- Dopo quel bacio non è chiaro? -
Azzera la mente e non sa più cosa rispondere quando gli abbasso
tutto, anche gli slip. Alla fine si fa fare... non ha idea di come
reagire. Dovrebbe respingermi ma mi sa che è più consapevole di
volerlo di quel che pensassi. O forse quando va sotto shock non si
muove e si fa fare di tutto.
È paralizzato.
Allora con decisione gli abbasso gli
indumenti e glieli sfilo dai piedi, ci sto poco. Si era già tolto da
solo le scarpe ed i calzini. Ora è nudo davanti a me e gli riapro le
gambe. Non serve che tu dica o faccia niente, ora ti faccio provare
una cosa nuova che ti piacerà molto. Fidati.
Gli accarezzo il cazzo e dopo poco ci
arrivo con la lingua, lo lecco un po' intorno e sulla lunghezza,
stuzzico la punta mentre glielo stringo con la mano, lui trattiene il
fiato per poi rilasciarlo a scatti.
Quando lo sento diventare più duro
glielo avvolgo con la bocca e comincio a muovermi con la testa,
stringo le labbra e succhio pronto ad ingoiare in un qualsiasi
momento.
Lo farò svenire dalla vergogna. Perchè
so che non ha mai fatto queste cose ed ora sverrà...
muove istintivamente il bacino contro
di me, scivola in avanti sulla panca ed alla fine si punta per
potersi dare meglio.
È quando mi prende i capelli lunghi e
sciolti e li stringe sulla nuca accompagnandomi che la cosa diventa
fottutamente intensa. Così intensa che lui viene, io ingoio e lui,
realizzando cosa ho fatto e che questo era un orgasmo, ha un
mancamento.
Appoggia di schianto la testa
all'indietro, chiude gli occhi e sta fermo immobile, ad ansimare, per
un bel po'.
Bene mio piccolo Alex. Ora che ti ho
fatto vedere come si fa, fallo!
Mi alzo e mi abbasso la tuta insieme ai
boxer il necessario per tirarmelo fuori, aspetto che si riprenda un
minimo, appena riapre gli occhi e mi guarda con due fessure, diventa
un pomodoro, sgrana e mi fissa come fossi matto. Cioè mi guarda
proprio il cazzo.
Ma bene!
Lo impressiono!
Dannazione, sarà la prima volta che ne
vede uno semi eccitato... o forse è per la grandezza?
- Ehi? - Lo chiamo, che non gli venga
in mente di lasciarmi insoddisfatto, cazzo!
Lui boccheggia di nuovo, tira su la
testa e si fa indietro sulla panca, tira su le gambe come fosse su un
letto di lava e si stringe a sé... sarà normale?
Se le abbraccia e comincia a balbettare
senza dire niente. Mi spazientisco ed allargo le braccia incitandolo
a dire qualcosa.
- Non sono pronto! - Spara tutto d'un
fiato stringendo gli occhi. Sembra un bambino!
Forse è presto!
Che cazzo però! Ale!
- Però eri pronto per farti fare un
pompino, no? - Mi fissa scandalizzato, ho voglia di picchiarlo, altro
che scoparlo!
Mi ricopro e seccato scuoto la testa
voltandomi di schiena. Dannazione!
- Scusa è che... è la prima volta
che... -
- Si capisce che è la prima volta ma
cazzo! - Torno a ruggire voltandomi verso di lui. Almeno tira giù le
gambe, mi fissa mortificato, capisce d'aver sbagliato.
- Zlatan, scusa davvero ma... ecco...
mi hai preso alla sprovvista... anche l'altro giorno con quel bacio,
poi sei andato in camera a dormire e mi hai piantato in asso senza
una parola, il giorno dopo non mi hai detto niente, hai fatto come
niente e poi stasera torni e... e mi fai questo! Io fino all'altro
ieri pensavo di essere etero, come pretendi che... e poi mi vedo con
Barbara... io non so cosa pensare, ora... non ho mai fatto queste
cose e tu arrivi e pretendi che sia pronto, che sappia già tutto,
che... - Oddio, quando poi è nervoso parla a macchinetta! Ora lo
uccido!
Io non sopporto chi parla tanto! Cioè
non sono abituato... fino ad ora ho avuto a che fare con gente che
parla poco o normale... lo fisso con sguardo di fuoco, sbuffo ed alzo
la mano in segno di stop. Finalmente si ferma. Grazie.
- Ti serve del tempo per capire? - Che
poi è di per sé una cazzata ma non tutti sono veloci come me...
questa cosa del tempo non l'ho mai capita ma può essere, boh!
- Potrebbe essere un'idea... - Sussurra
piano, ancora spaventato... è allucinante...
- Cos'altro ti serve? - Quando mai sono
stato tanto disponibile? Mai!
Ci pensa un attimo, accavalla le gambe
imbarazzato provando a coprirsi e poi si decide, timidamente.
- Po... potresti spiegarmi perchè io?
Cosa... cosa c'è in me che... boh e cosa vuoi... perchè... - Chiaro
come la notte!
Fortuna che capisco cosa intende
altrimenti potrei mandarlo al diavolo e andarmene.
Mi passo le mani fra i capelli sciolti,
faccio una coda e poi li lascio sciolti, gioco con l'elastico come
faccio sempre e mi decido a rispondergli guardandolo negli occhi.
- Voglio solo passare del tempo
piacevole con te, mi attiri, tu ci sei, sei disponibile -e non dirmi
che non è così- e non vedo perchè non farlo! - Semplice ed ovvio.
Lui è poco convinto, storce la bocca e quasi deluso fa.
- Tutto qua? - Alzo le sopracciglia.
- E cos'altro volevi? - Lo conosco solo
da qualche settimana!
Arrossisce ancora, si guarda intorno
poi fissa le mani carico di vergogna.
- Non... non so... non ho mai fatto
queste cose senza sentimento, solo per fare... -
- Vuoi dire che le hai fatte? - Chiedo
stupito senza tatto. Avvampa e rialza lo sguardo.
- Con le donne! - Allora ne ha avuta
qualcuna! Ah sì ora che ci penso è stato sposato qualche mese
l'incosciente... ora è già separato!
- Quindi avevo ragione, con un uomo è
la prima volta! - Ridacchio, si sente preso in giro ma non posso
farci niente. Si alza stizzito e offeso prende la saponetta e va
verso la doccia.
- Sì e pretendo un po' di tempo per
capire come procedere! È il minimo! - Se lo dice lui... malizioso lo
guardo entrare nel box delle docce e aprire l'acqua.
Mio caro, tu sarai mio che lo voglia o
no.
Prenditi pure il tempo che vuoi, tanto
andrà come voglio io!
- Basta che ti sbrighi! - Dico poi
decidendo di uscire per non avere la tentazione di violentarlo.
Però cazzo, poteva anche farmi una
sega!
Alla fine dovrò rimediare da solo ma
sicuramente non sarà così per molto.
Ridacchio.
No, non per molto.
FINE