NOTE: Allora, questa fic è per la
serie Lui, Ibra. E' la quarta della serie, le prime sono: Passato e
presente, Obiettivo e Buon Natale. Sono dalla parte di Ibra e si
ambientano al primo anno al Milan. Avevamo Zlatan che per puro
bisogno di sesso decide che Alex sarà il suo punto di sfogo, Alex
però non ci sta e sebbene sia attratto ed ammaliato da lui, riesce
sempre a resistere. Più o meno. A parte qualche bacio ed un
lavoretto di Zlatan ai suoi gioielli. Per ora Zlatan ha ricevuto
sempre picche, nel punto cruciale della situazione, riuscirà ad
averla vinta? Ora sono al ritiro invernale, dopo le vacanze di
Natale. Partecipano alla fic anche Thiago e Roby. Più Thiago.
Spero vi piaccia. Naturalmente
seguiranno altre fic. Buona lettura. Baci Akane.
(ho la pagina autore su Facebook cliccando sul mio nik. Perchè lì
inserisco gli aggiornamenti e se volete potete farmi richieste...)
PS: il banner è per farvi entrare
meglio nello spirito della fic. Quella finale non è lui ma un
attore, Ryan Gosling. Però capirete il perchè l'ho inserita in quel
modo una volta che arrivate alla fine.
STRATEGIE
/Usher - Numb/
Quel ragazzino sta facendo un gioco
pericoloso per lui, deve stare attento.
Penso che non sappia nemmeno cosa sta
facendo.
Da quando ci siamo rivisiti in ritiro
mi evita.
Secondo lui ci siamo lasciati un po'
male... beh, dirsi che non ci troveremo mai non è positivo né per
uno che vuole solo scopare, né per uno che voleva prima
frequentarsi.
Ma frequentarsi perchè?
Lo sa che non mi fermo tanto nei club,
succede sempre qualcosa che mi fa andar via.
Io mi stufo subito, ho voglia di
cambiare, dopo un po' che sono da qualche parte o con qualcuno ho
bisogno di variare perchè le cose mi vengono a noia, mi sento come
incatenato.
Per questo Helena non è altro che la
madre dei miei figli, non c'è altro. Penso che lei abbia qualche
altra relazione più soddisfacente di me, non me ne fotte molto.
Finchè cresce bene i miei figli va più
che bene e poi non mi scassa i coglioni, vive per conto suo sotto il
mio stesso tetto, non mi tocca, non mi parla, è come non averla.
Esattamente quello che voglio io.
Però voglio scopare e se questo qui
non mi accontenta mi troverò qualcun altro.
Allenandomi li squadro tutti nella
ricerca di qualcun altro carino da scopata.
Prince potrebbe andare, è una puttana
ed è tipo da andare anche con uomini, solo che è uno attivo, mi
piacciono quelli passivi perchè li gestisco e li comando a
piacimento.
José era uno che comandava troppo, per
questo non ha funzionato.
O io o lui!
Gerard era troppo perso, mi avrebbe
permesso anche di legarlo e frustrarlo!
Maxwell poi... il passivo perfetto.
Innamorato e malleabile.
Fra tutti quelli che ho avuto è quello
con cui sono ciclicamente tornato volentieri, quando lo rivedevo
nelle varie squadre, perchè sa cosa mi piace e sa come
accontentarmi.
Volevo cambiare un po', mi sta stufando
anche Maxwell... se dovesse venire anche al Milan non so se lo
scoperei di nuovo, sarebbe quasi come avere una relazione. Non mi
piacciono le relazioni.
Alex può farsi fottere.
Lui e la sua linea del 'facciamo le
cose per bene!'
Se io non voglio, non voglio!
Per una scopata lo devo anche
corteggiare?! Ma siamo matti?! Sa di chi parla?
Prince è scopabile ma troppo attivo,
non va bene.
Roby è chiaramente gay, diciamo
bisessuale visto che ha dei figli. Qualunque cosa sia il suo
carattere spavaldo lo identifica chiaramente come un passivo. Perchè
non è virile proprio per un cazzo. Ma con lui ci sono troppo amico,
mi sembrerebbe di scopare mio fratello, non va bene.
Thiago... mi strofino il mento
visionandolo dalla testa ai piedi.
Sì, perchè no... lui è uno che si
adatta alla situazione, se deve essere attivo è attivo, se deve
essere passivo è passivo. È furbo, quello.
Lo vedo parlare con Alex, piano e
sottovoce e raddrizzo la testa.
Stavo giusto dicendo che è furbo.
Oltre che furbo è la mente!
È lui che dà quelle malefiche idee
del cazzo ad Alex!
Quanto ci scommetti che è così?
Maledetto bastardo dalla bocca grande!
Va a far pompini a Roby con quella
boccaccia invece che riempire la testa di Alex di idee di merda!
Mi sa proprio che devo risolvere le
cose prima con lui. Se convinco Thiago poi Alex è mio, ho capito
come va!
La sera lo attiro senza troppi giri
nella mia camera.
Busso alla loro porta, quei tre sono
sempre insieme, inseparabili.
Apre Roby con cui sono già amico.
Sfido chiunque a non esserlo con lui.
- Ehilà, Ibra! Stavamo per fare una
partita a carte, ti unisci a noi? - Da dentro Thiago fa una tossita
molto significativa ed Alex fa cadere qualcosa che fa un gran
fracasso.
- No volevo parlare con... -
- Alex è occupato! - Dice Thiago
facendosi subito avanti e nascondendo Alex alla mia vista. Lo sapevo.
Il maledetto.
Ora ti sistemo io!
Ti sfido a venire in camera con me e a
non pisciarti addosso dalla paura.
Non può essere così coraggioso,
nessuno lo è con me!
- Con te! Posso o devo fare una
richiesta scritta?! - Faccio il polemico di proposito e l'aria è
minacciosa. Già di norma non è molto distesa.
Roby fa il broncio immediatamente e
Thiago ci rimane male.
Vorrei dire al mio fratello nero che
non gli voglio rubare il moroso. Sempre che si siano decisi a
mettersi insieme. Però se glielo dicessi poi sai che gusto...
- Ok, va bene... - Dice allora preso
alla sprovvista. Godo un attimo.
Thiago è un perfettino che tiene
sempre tutto sotto controllo. Ora ti faccio vedere io.
Non mi puoi rigirare Alex a piacimento,
quello spetta a me!
Ho deciso che me lo sarei fatto e me lo
farò!
- Andiamo da me, sono in camera da
solo... - Thiago si irrigidisce e Roby lo sta per artigliare ma noto
che Alex tende la testa da dentro, non osa uscire.
- Come mai? Non eri con Daniele? - Alzo
le spalle menefreghista.
- E' andato da Ignazio. -
I loro miscugli non mi interessano. Io
voglio Alex.
Per arrivarci devo abbattere Thiago.
Lo abbatterò!
Quando siamo in camera mia non sembra a
disagio, come faccio a farlo fuori?
Dopo la mia aria minacciosa pensavo
vacillasse.
Si ferma davanti alla porta ed io mi
sistemo sulla finestra, incrocio le braccia e lo fisso torvo, non
nascondo il mio fastidio nei suoi confronti.
- Che succede? Ho fatto qualcosa? - Va
dritto al punto, sa che non sono qua per sedurlo.
Per un momento mi diverto ad immaginare
la sua reazione. Chissà se si sbilancerebbe in qualche modo, è
sempre così sicuro di sé.
Allora senza pensarci oltre, giusto per
vedere se ha dei punti deboli, gioco un po' e vado avanti a lui, gli
metto le mani sui fianchi e lui allarga le braccia istintivamente
come per negarsi immediatamente.
- Ho una certa situazione da
risolvere... e mi chiedevo se potessi aiutarmi... - Non sono uno che
gira molto intorno alle cose, non uso nemmeno strategie ma a volte mi
divertono. A casa è una noia a parte quando gioco coi miei figli.
Il calcio e la play sono gli unici modi
per svagarmi ma il calcio alla fine è lavoro e la play è troppo
passivo come passatempo.
Thiago però non ha ancora delle
reazioni particolari.
- Quale? - è appoggiato alla porta,
quindi non può muoversi, ma non sembra aver paura. Però è chiaro
che non ci sta.
Insisto un po' e avvicino il viso al
suo, sul suo orecchio gli parlo.
Sarebbe una scopata comunque piacevole
ma per qualche strana ragione mi sono fissato su Alex.
- A casa con mia moglie le cose non
vanno bene, non abbiamo una vita sessuale. Nemmeno matrimoniale, se è
per questo. Così io ho bisogno di sfogarmi sessualmente. Mi puoi
aiutare? - Non lo chiederei. Proverei a farmelo e basta, come ho
fatto con Alex.
Il fatto che glielo chiedo significa
che non voglio e se è davvero acuto come sembra, dovrebbe capirlo.
Allontana la testa dalla mia bocca e
appoggia le mani sul mio petto per spingermi via, ma non è agitato.
Io insisto rimanendo fermo su di lui, dovrà vacillare ad un certo
punto questo maledetto.
- Non offenderti ma non sei il mio
tipo. - Risposta generica.
Una mano la infilo sotto la sua maglia,
sul fianco, l'altra risalgo sulla sua guancia e lo obbligo a
guardarmi, lo sto per baciare. A parte tutto ha una bella bocca, non
dovrebbe essere traumatico.
- Davvero? - Chiedo ironico.
A questo punto è costretto a
sbilanciarsi. Lo sapevo.
- Pensavo puntassi ad Alex, comunque. -
Lo dice proprio sulle mie labbra ed è molto fermo, non trema per
niente la sua voce. Sa il fatto suo. Non lo batterò nel modo in cui
intendo, però finalmente mi ha detto quello che volevo dicesse.
- Si... ma visto che mi ha rifiutato
perchè vuole frequentarci prima di scopare, mentre io voglio solo
scopare senza frequentare proprio nessuno, ho deciso di spostare le
mie mire su altri. Gente disposta solo ad una sana scopata! - Più
chiaro di così si muore.
A questo può credere infatti nei suoi
occhi leggo quasi una nota di trionfo.
- Come pensavo. - Inarco un
sopracciglio. - Ho fatto bene a metterlo in guardia. Gli ho detto che
non mi sembravi tipo da frequentare qualcuno, che volevi solo andarci
a letto e basta. - L'ha spaventato!
Beh, non che sia difficile...
Mi mordo la bocca, ho voglia di
picchiarlo.
Calma, Ibra... adesso devi essere furbo
come lui. Questo non lo batti con la forza ma con l'intelligenza.
- Uno disposto solo a scopare lo trovo.
Roby mi sembra il tipo... mi sa che ho sbagliato persona, stasera...
lui si che è disponibile! - Quello che accade l'avevo previsto solo
in parte. Ovvero ho notato che fra quei due c'è qualcosa, ma non
pensavo che Thiago potesse reagire così.
Mi prende i polsi ed allontana
lentamente ma con decisione le mani da sé, poi senza spingermi
davvero via, fissa per bene gli occhi nei miei e serio come la morte
mi risponde laconico, senza l'ombra di malizia.
- Provaci. - non mi minaccia, non dice
niente altro. Ma è molto chiaro a cosa allude.
Ok, mi sono divertito abbastanza.
Faccio un passo indietro e lo lascio
andare.
Sarà meglio lasciar perdere e tornare
ad Alex.
Certo, finchè ha questo qua intorno è
difficile... lo devo sedurre e basta, non mi resisterà.
Può avere le sue idee quanto vuole,
non mi può resistere il piccolo bastardo.
Studio ogni momento possibile e la cosa
mi urta perchè sto cercando una maledetta strategia del cazzo solo
per una scopata, ma forse è il principio.
Non so, non me ne frega.
Alla fine lo becco, lui come sempre fa
degli allenamenti extra dopo i soliti, anche qua in ritiro. Però i
suoi cazzo di amici brasiliani lo aspettano sempre. Manco fosse un
principe da controllare!
È bastato chiedere una mano a Prince,
che li tenesse occupati altrove.
Ovviamente mi ha chiesto perchè ed
ovviamente, senza problemi, gli ho detto che voglio solo stare solo
con Alex ma che con quei due è impossibile. Siccome Prince ha un
ottimo rapporto con tutti, specie con loro tre, ha accettato.
Prima di andare via mi ha fatto i
complimenti per la scelta, fra i tre, ha detto, Alex è quello che
avrebbe scelto anche lui.
Ovviamente gli ho detto che se lo può
sognare e lui ha riso. Non so come interpretarlo ma non mi interessa
molto.
Dopo un po' mi arriva un sms.
'Ora le mie mire sono su qualcun
altro...' Ma non mi dice chi. Può mirare a chi vuole basta che non
sia Alex.
Dopo che se ne sono andati tutti, io
comincio a spogliarmi e farmi la doccia con molta calma. Molta.
Moltissima.
Quando esco sono avvolto da un
asciugamano intorno alla vita e ne ho uno più piccolo intorno al
collo, i capelli bagnati sono sciolti sulle spalle. Finalmente è
proprio qua che lui arriva per lavarsi. Ha finito i suoi allenamenti
extra.
Appena mi nota gli viene un colpo,
pensava ci fossero Roby e Thiago. Sorpresa!
Diventa di mille colori e devia subito
lo sguardo mentre balbetta un 'ciao' molto imbarazzato.
- C-che ci fai ancora qua? - Chiede
impaurito. Non ti mangio mica.
Forse.
Alzo le spalle.
- Ero al telefono... - Per niente, ma
non importa.
Alex in questo momento non sa proprio
come muoversi, dovrebbe spogliarsi ed infilarsi sotto la doccia, ma
non siamo mai stati soli dopo natale e non sa davvero a cosa
appigliarsi per non snudarsi davanti a me.
Quanto è pudico!
Si siede sulla panca e sembra che
voglia perdere tempo aspettando che me ne vada.
Bene, bello mio.
Vorrà dire che mi rivestirò davanti
ai tuoi occhi!
Lo spogliatoio è sistemato con delle
panche lungo i muri ed un paio in mezzo. Lui è seduto in quelle in
mezzo in attesa che me ne vada e mi occhieggia. A questo punto mi
metto proprio davanti e senza la minima necessità di parlare mi
tolgo l'asciugamano dalla vita, poi appoggio il piede sulla panca
dietro di me, allargo bene la gambe e sono rivolto verso di lui.
Completamente.
Con il mio cazzo davanti alla sua
faccia che mi fissa ebete.
L'asciugamano intorno al collo resta, i
capelli gocciolano ancora e fingo di asciugarmeli con cura. Una cura
che non ho davvero perchè mi beo della sua espressione da triglia.
I colori sono tutti molto accesi e
boccheggia.
- Che c'è? - Chiedo come se non lo
sapessi.
Lui non registra nemmeno la domanda.
Che carino!
- Alex? - Dopo dei capelli mi asciugo
l'inguine. Molto bene. Davvero benissimo. Non può mica rimanere
bagnato.
Anche quando è asciutto continuo ad
asciugarlo. Dopo di che lascio perdere il telo che cade. Abbandono le
braccia lungo i fianchi ma resto così con la gamba alzata ed aperta
e tutto nudo davanti a lui.
Non mi stacca gli occhi di dosso ma
ovviamente non da me. Dalla mia proprietà.
Che potrebbe diventare sua se lo
volesse.
Non faccio niente altro. Sto
completamente fermo davanti a lui, praticamente mi sto dando. Aspetto
che reagisca, che torni vivo dopo che l'ho ucciso.
Visto che stenta e la mia pazienza non
è dei massimi livelli, alla fine glielo dico chiaramente, cerco di
non spaventarlo ma non sono bravo. Parlo solo onestamente.
- Non ti va davvero? - Cosa, è
sottinteso. Mi guarda in viso per la prima volta da quando mi sono
snudato e lui sta per svenire, penso proprio che non reggerà ancora
a lungo.
- Cosa... - ecco, è andato.
Sospiro spazientito.
- Scopare! - Il suo colorito non
tornerà più normale, stringe le gambe e si passa una mano sulla
bocca e poi fra i capelli ricci e corti tutti sudati.
- Quello che ho detto resta... io sono
disposto a frequentarti... e fare le cose gradualmente... - Fa una
gran fatica a ricordarsi la sua decisione, parla con molte pause in
mezzo e a volte si dimentica le parole in italiano. Mi sto divertendo
un sacco, dentro di me, ma ora non resisterai ancora.
Metto giù la gamba e mi avvicino a lui
ancora, annullo la seppur breve distanza che c'era e indietreggia col
busto ma non si muove perchè se si alza le gambe non lo reggono.
Ancora non faccio niente ma glielo
faccio vedere bene. Molto bene.
Sogghigno.
- Veramente non vuoi nemmeno toccare? -
Dovrebbe scuotere la testa ma se ne
dimentica, sta fermo e non mi stacca gli occhi dal cazzo. Certo che
lo vuole. Lo vuole eccome.
Non aspetto risposte inutili, gli
prendo la mano e gliela metto a forza proprio lì dove guarda tanto.
Apre la bocca per esclamare qualcosa ma
non gli esce nulla ed io accentuo il mio sorrisetto.
Gli chiudo le dita sul mio cazzo e gli
muovo la mano piano su e giù, lo obbligo a stringere perchè gli
metto la mia sulla sua, è come se lo facessi da solo ma in mezzo c'è
lui.
Dopo essere morto, resuscita perchè si
stringe l'altra fra le gambe, si sta eccitando, il piccolo.
Molto bene.
Benissimo.
Aumento il ritmo sul mio cazzo e ci
prende gusto, penso che potrei togliere la mia e lo faccio. Non si
ferma. Rallenta per un po' e poi riprende più veloce.
- Stringi di più. - Lo sapevo che lo
voleva. Non pensava ad altro.
Il mio cazzo cresce nella sua mano, è
facile fin qua, è solo una sega. Vediamo quanto ti piace...
- Fattelo anche tu... - Sembra
ipnotizzato da quel che gli dico, penso d'averlo esasperato da quando
tutto questo è cominciato, non pensava ad altro che questo ed ora ci
siamo.
Se lo sognava di notte.
Infila la mano nei suoi pantaloncini e
si masturba.
Torno a sorridere maligno.
Ora è mio.
Lascio che si strofini un po', quando
lo vedo ingombrante mi chino e lo faccio smettere, gli prendo il
mento fra due dita, gli alzo il viso verso di me e sembra non aspetti
altro.
Senza troppe cerimonie gli sfioro le
labbra per poi leccargliele subito, infilo la lingua dove mi lascia
l'accesso. Non vedeva l'ora.
Il piccolo angelo... quanto lo
desiderava?
Ci mescoliamo i nostri sapori, le
lingue lottano ma sono sempre io a gestire il tutto, le bocche si
fondono e quando mi tiro su è fluida la mia mano sulla sua nuca.
Come è fluido il mio attirarlo sul mio cazzo teso.
Pone un attimo resistenza.
- Leccalo, non ti mangia mica... - Non
devo nemmeno violentarlo.
Timidamente si decide. Sa come si fanno
i pompini. Fin'ora li ha solo ricevuti, ma poco importa.
È ora di farne.
Lo lecca sulla punta, non osa ma poi
passa sull'asta, ricorda come glielo ho fatto quella volta e mentre
lo lecca ci passa la mano continuando ad eccitarmi.
- Prendilo tutto adesso... - Mormoro
roco.
Averlo sotto la mia volontà basterebbe
a farmi venire, ma aspetto un po' perchè quando mi avvolge con le
sue labbra così caste mi sconnetto per un momento.
Muovo la sua testa su di me e mano a
mano che continua prende confidenza.
- Così... bravo... più veloce...
stringi con la bocca... stringi... succhia... sì, succhia... ecco...
ecco... - Mi sento scaldare in modo mostruoso, la testa è
all'indietro, gli occhi chiusi, sto morendo nella sua bocca, penso
che non potrei volere altro per questo momento.
Forse gli posso lasciare tregua.
Forse.
Se mi fa venire nella sua bocca gliela
lascio...
Spingo
col bacino e quando si prende con la mano sulle mie cosce allora mi
lascio completamente andare e gli vengo in bocca. L'elettricità è
totale.
Si
stacca subito, sputa e tossisce.
Sarà
sotto shock per un bel po'!
Ansimo
aspettando di riprendermi io stesso, è paonazzo e non osa alzare lo
sguardo sul mio, così ridacchio
e comincio a vestirmi, sono soddisfatto ormai...
Dopo
un po' pare riprendersi, quando sono vestito mi giro e lo guardo, mi
sta fissando sconvolto, i suoi occhi da bambino mi bloccano per un
istante.
-
Beh? - chiedo difensivo, non so da cosa dovrei difendermi onestamente
ma lo faccio per abitudine.
-
Spero che tu sia contento perché non intendo rifarlo! - io alzo
strafottente un sopracciglio e lo guardo aspettando il resto. Il
micio è arrabbiato!
Gonfia
il petto e si alza in piedi, raduna le sue cose in fretta e furia.
-
Mi sembrava ti piacesse! -
Allora,
completamente fuori di sé, mi punta il dito contro e paonazzo
replica isterico:
-
No è a te che è piaciuto! E se non mi lasci in pace ti denuncio!
-
Questa
poi... Chi se lo aspettava... È esagerato comunque...
-
Non ti ho obbligato, piantala! - taglio secco, lui stringe il suo
borsone.
-
Ho gli ormoni impazziti, lo voglio anche io, non sono indifferente al
tuo corpo, ma non sono una prostituta! Tu vuoi solo passare del tempo
ed io non mi butto via così! Trovati qualcun altro! -
È
così convinto che se ne va sbattendo la porta, non l'ho mai visto
così furioso.
E
questo da dove sbuca?
Pensa
davvero di resistermi?
Lo
vuole, l'ha ammesso.
Che
male c'è nel farlo così? Per divertimento e basta? Io non capisco
tutto questo bisogno di sentimenti e cazzate simili!
Che
palle!
Che
vada, non esiste solo lui. Sarò capace di trovarmene un altro, non
deve essere mica per forza lui!
Ma
forse questa volta, per la prima nella mia vita, non sono gli altri
che dipendono da me ma io da qualcun altro.
Certo,
ma
che dico... io che dipendo da qualcuno... quando mai? Che
sciocchezze!
Vedrà
chi la spunta!
FINE