NOTE: colpa di Mary e Derret come sempre. Questa è la famosa fic di strip poker completamente assurda a cui partecipano un paio del Milan. I soliti. Ad un certo punto sarà un delirio, poi non andrà tanto meglio, prenderà pieghe basse basse e penserete che ho scritto di un’orgia. Sembrerà in effetti. A voi deciderlo, comunque! (niente di scabroso, eh!?!?!?!) Dedicato alle mie due muse ispiratrici che sto viziando troppo ormai! Buona lettura. Baci Akane
 
STRIP POKER
 
/Dirty - Christina Aguilera/
Com’era cominciata non era chiara, insomma, non erano cose che venivano su ogni volta; solitamente nelle serate che passavano in albergo con la squadra prima delle partite, parlavano a gruppetti dicendo cavolate per poi addormentarsi abbastanza presto oppure comunque divertendosi a coppie in camera.
Quella volta qualcuno, chissà chi, aveva avuto l’idea del secolo ed aveva portato le carte da poker.
E chi mai poteva essere se non Roby?
Thiago aveva capito al volo a cosa puntava però era rimasto vigile e silenzioso a guardare perché tanto non aveva senso provare a proibirglielo. Oltretutto a lui bastava essere sempre presente.
Aveva comunque pensato che l’avrebbe proposto a Kevin e Mark perché il ghanese era la sua fissa e Mark era il prezzo da pagare per averlo. Insomma, sacrifici…
Però aveva sorpreso tutti saltellando pimpante in camera di Alex e Zlatan i quali si erano appena faticosamente liberati di Antonio e di tutto il considerevole seguito che il pargolo nano aveva…
Quando lo vide entrare con un pacchetto di carte in mano, Zlatan aveva alzato gli occhi al cielo e Alex aveva guardato senza capire.
Poi era arrivato Thiago che incuriosito della piega che stava prendendo la storia, aveva cercato di dire qualcosa senza risultati. Non sapeva nemmeno lui cosa asserire a quel punto.
- Aspettate! - Annunciò prima di fare proposte a destra e a manca.
Gli altri avevano aspettato senza capire. Roby aveva preso il telefono e componendo un numero aveva subito gracchiato poco gentilmente:
- Buttate giù i vostri culi già sfondati e venite da Ale e Zla che facciamo un poker! -
- Ah bello saperlo così… - Commentò ironico Zlatan che comunque l’aveva capito da solo.
- E come dovevi saperlo? - Aveva riattaccato senza aspettare risposte ovvie, nel giro di due secondi si erano uniti a loro anche un acceso Kevin tutto gasato ed un mezzo addormentato Mark già esausto per aver appena consumato.
Roby a quel punto spostò letti, sedie e qualunque cosa potesse dar fastidio, poi spingendo tutti a terra con dei calci poco gentili dietro alle ginocchia, continuò ad ordinare:
- Poker! Che c’è da sapere? - si erano rassegnati a giocare per farlo contento, oltretutto poteva essere divertente, quando…
- Poker e basta? - Kevin, e chi sennò? Zlatan, Mark e Thiago l’avevano guardato con aria da ‘non oserai?’ e Roby l’aveva fissato come per dire ‘ma sei un genio!’
Alex aveva subito detto candido:
- Io non so giocare a poker… - A quell’uscita Zlatan, Kevin e Roby si erano voltati a guardarlo quasi famelici. Chi per un divertimento assicurato e chi perché sapeva già andare oltre.
Thiago cercò di preservare l’innocente amico e Mark sospirò preparandosi psicologicamente al dopo perché anche lui sapeva cosa sarebbe avvenuto conoscendo gli elementi.
- Oh, è facilissimo… ti insegno io… - Rispose lo svedese con un ghigno preoccupante.
- Ah, ora hai voglia, eh? - Stuzzicò Thiago sapendone il motivo.
- Bè, dato che la zecca è qua tanto vale… - Commentò alzando le spalle riferendosi a Roby che intanto mescolava a distribuiva le carte.
- Bè, mi pare ovvio che sarà uno strip poker… - gorgogliò questi infatti ghignando ancora con occhi che brillavano.
- E capirai, ci vediamo nudi ogni giorno negli spogliatoi e sotto le docce… - Effettivamente poteva sembrare una delle solite cose.
Mark non aveva torto ma Thiago sapeva in cosa stava la differenza.
- Sì, ma negli spogliatoi non escono lati talmente demenziali da essere da ricovero… -
- Col poker sì! - Concluse vittorioso Kevin felice della variante accolta.
- Un momento, perché ho l’impressione che dovrei sapere prima in cosa vado incontro? - Chiese Alex vedendoli tutti troppo contenti all’idea di quel gioco a carte.
I ragazzi si fermarono e lo guardarono chi con aria di compatimento, chi con aria da ‘qua si ride di brutto’.
Alla fine Zlatan aveva preso di nuovo la parola spiccio e furbo:
- E’ un impressione sbagliata! Tu fidati e fa quel che ti dico, non te ne pentirai! -
Ma alle risate sadiche degli altri, Alex si preoccupò pesantemente.
Se ne sarebbe pentito eccome anche se poi avrebbe apprezzato. Alla fine apprezzava sempre.
Dopo avergli spiegato alla buona le regole del poker, Alex ci aveva capito meno di prima ed infatti come da copione finì per spogliarsi per primo.
Quando realizzò sulla propria pelle in cosa consisteva lo strip poker divenne di tutti i colori e fece per gattonare via ma Roby lo placcò come fosse a rugby, per cui alla fine non poté scegliere.
- Insomma, ti abbiamo visto nudo tante di quelle volte che possiamo dirti quanto ce l’hai lungo! - Replicò il connazionale demente.
Zlatan lo guardò incuriosito:
- Spero che sia una stima approssimativa perché quella precisa mi auguro di conoscerla solo io! -
Quando Roby rise Zlatan non gli diede retta ma lo sguardo di Thiago lo preoccupò alquanto. Preferì non approfondire, poi ci ripensò e tornò all’attacco:
- Vuol dire che l’avete visto in tiro? - Linguaggio spiccio alla Zlatan. Mark scosse il capo chiudendo le sue carte in attesa che smettessero e Kevin sbuffò seccato:
- Chi se ne frega? Anche io gliel’ho visto in tiro e so dirti quanti centimetri ha! - Zlatan potendo l’avrebbe ucciso e Kevin si apprestò a precisare: - Quando ti guarda in doccia, dopo gli allenamenti o le partite, pensi che stia calmo e buono? Sei tu che non lo caghi… -
- Sì perché altrimenti va in tiro anche lui… e se Jack Poldo va in tiro non ce n’è per nessuno! -
Commentò Roby senza smentirsi. Alex divenne di mille colori realizzando di cosa parlavano e Zlatan si sentì anche piuttosto orgoglioso del fatto che il suo moroso si eccitasse guardandolo sotto la doccia. Lui stava attento a non guardarlo proprio per evitare che le proprie doti si evidenziassero più del normale. Già ampiamente evidenziate.
- Allora, andiamo avanti o ce li misuriamo tutti? - Commentò Mark il quale non era per niente interessato a quel genere di cose. Nessuno sapeva infatti che quando lui prendeva delle carte in mano diventava una sorta di poker face assolutamente agguerrito e trasformato. Altro che fare seriamente… sembrava un demonio!
Kevin come gli altri non ne aveva idea, quindi stupito si decise a riprendere il gioco.
La mano successiva vide perdere miseramente Roby… la sua faccia troppo espressiva non gli aveva permesso di mascherare adeguatamente la sua misera coppia di sette… niente confronto al tris d’assi di Thiago e alla scala minima di Mark. Zlatan ne era uscito in tempo e Alex ci aveva rinunciato di partenza.
Avevano deciso che per rendere le cose più interessanti avrebbe tolto un capo d’abbigliamento quello che, andando nel giro finale, aveva la mano peggiore.
Roby si tolse la maglia senza problemi, poi toccò anche a Zlatan perché all’ennesima mano indecente si era seccato ed aveva lanciato sguardi omicidi alle proprie carte mangiando la foglia.
Impaziente com’era non era molto portato per il poker.
Gli unici due che rimasero a lungo vestiti furono Thiago e Mark i quali erano troppo bravi e padroni delle loro espressioni per farsi giocare dagli altri.
Chi per un talento nel bluff chi per una fortuna senza pari, rimasero vestiti a lungo.
- Ma Alex, non puoi ritirarti sempre perché non sai se hai una buona mano o cosa… - Commentò poi Roby notando che tirava sempre i remi in barca.
Alex li guardò con occhioni spalancati.
- Ma non so bene che giochi ci sono… - Zlatan a quel punto intervenne:
- Allora, tu gioca sempre, poi in caso ti spogli! Non c’è mica problema! -
- No, e che problema c’è? Mal che va finisco per essere il vostro salvagente! - commentò lui più sveglio di quello che uno si sarebbe aspettato!
Gli altri risero ma suo malgrado alla fine fece quel che suggerirono e… si ritrovò in boxer  molto presto!
- Ehm… - fece piano e timido rossissimo come un pesciolino. Zlatan e non solo ebbe insani istinti su di lui proprio seduta stante. Si stringeva le carte al petto chiudendo le gambe più che poteva immaginando che presto sarebbe finito senza l‘intimo. - Ma quando io sarò completamente nudo e continuerò a perdere, cosa farete? - Zlatan, Kevin e Roby ebbero la stessa identica idea ed espressione e come se si pregustassero un cibo prelibato vennero fulminati da Thiago e Mark.
Thiago intendeva dire ‘è il tuo migliore amico, oseresti anche con lui?’ e Mark invece ‘fallo e ti ritroverai impotente per un mese!’ Cosa di cui era capace.
I due capirono cosa intendevano ed alla fine cercarono di domarsi.
- Si spoglia quello che dopo di te ha la mano peggiore… - Decise Thiago che tanto era ancora perfettamente vestito!
Alex sospirò di sollievo specie perché da lì cominciarono a capitargli le mani migliori. Finalmente la fortuna del principiante cominciava a girare!
Dai tris migliori alle scale a, addirittura, i colori ed i full ben presto ridusse letteralmente in mutande Kevin e Roby i quali non si fecero problemi a snudarsi del tutto per primi.
Zlatan resistette un po’ ma quando vide che il suo compagno rimaneva ostinatamente coi boxer addosso, finì per perdere rovinosamente.
Alla fine a scoprirsi per primo fu proprio lui ed i fischi partirono perché Jack Poldo XI era già in bella mostra a vedere il suo ragazzo in quelle poche vesti splendide.
Insomma, Alex aveva un gran bel corpo… nell’ultimo anno si era sviluppato decisamente bene e ormai in pochi lo ignoravano. A parte quello aveva un visetto delizioso da ‘dove mi trovo?’ che era sempre così innocentemente espressivo.
Deleterio per molti!
Kevin inizialmente era stato giocato proprio da questo suo lato, infatti.
- Mi sa che non riesce a finire… - Disse ridendo Roby beccandosi un calcio da Zlatan privo di pudore.
- Guarda che ora mi segui pure tu! - E come da profeta si avverò perché il secondo a mettere le belle gioie -più contenute- al vento fu proprio lui. Lo fece senza il minimo problema e quindi non fece scalpore. A quel punto volevano tutti vedere Alex e non perché non l’avessero mai visto nudo, ma per testare in che condizioni fosse. Era un tutt’uno con la borsa rossa!
Il giro successivo capitò a Kevin alzare bandiera bianca… altamente seccato… lui non sapeva perdere e nel togliersi i boxer imprecò in ghanese e non perché non voleva spogliarsi, non gliene fregava niente anzi, ci stava piuttosto bene nudo. Era proprio perché aveva perso del tutto! I boxer infatti li buttò in un angolo arrabbiato e lì finirono per nascondersi come avessero vita propria.
- Tesoro, sei troppo espressivo! Si capisce subito quando hai una brutta mano! -
Mark però ricevette in risposta un morso sul braccio.
Rimasero dunque Alex curiosamente ancora coi boxer e Thiago e Mark completamente vestiti di tutto punto.
Il fenomeno che si verificò fu uno e semplice.
Alex aveva sempre la stessa espressione ma non impassibile come quella degli altri due. Lui era sempre convinto di avere una pessima mano e quando la sua fortuna lo smentiva gli altri venivano presi in contropiede perché si scontravano con la dura realtà.
In quello che fu identificato come l’ultimo giro, dove tutti volevano veder spogliarsi Alex del tutto, questi aveva nientemeno che un poker, convinto che non fosse niente di che se non una doppia coppia con lo stesso numero. Zlatan che vedeva da dietro si chiedeva come fare per farlo perdere e far sì che si spogliasse davanti a tutti… voleva vedere il suo imbarazzo totale, sarebbe stato indimenticabile ma guardando i visi di Thiago e Mark non capì a che punto fossero loro.
Il primo a scoprire le carte fu Thiago che sfoderò niente meno che un poker a sua volta. Già che ce ne fosse uno in una mano era una rarità, che poi ce ne fossero due era un evento!
I fischi e gli applausi da parte degli altri partirono quando Alex mise giù le sue con un candido ed innocente:
- Quasi come le mie… - che non era niente di malizioso ed ironico ma proprio una sincera scoperta. Gli atri si gelarono.
Aveva un poker anche lui solo che quello di Alex era migliore.
- Un momento! - Esclamò Roby a quel punto fermando Mark che sembrava implacabile nonostante tutto.
- Che cazzo hai? - Grugnì Zlatan stufo d’aspettare, deciso a spogliarlo lui se Alex non avesse perso. E a quel punto era evidente…
- Facciamo che siccome è l’ultima mano perdono entrambi i due con le mani peggiori e vince solo quello con la mano migliore! - Zlatan l’amò e lo guardo stupito appuntandosi mentalmente di non dargli continuamente dello stupido. Quindi diede il via per proseguire se non ché Kevin deluso replicò:
- E a che diavolo serve? Cosa ci può essere di meglio di quel poker? - Effettivamente battere un poker con un altro poker era davvero pazzesco… ma a quel punto ancor più pazzesca fu la mano di Mark che in quella serata anomala ancora non si era mostrata.
L’olandese con sguardo furbo da stupro, guardò il suo ragazzo, ammiccò e con aria tranquilla e beata mise giù le sue con un calmissimo:
- Magari una scala reale? - E scala reale fu!
Kevin a quel punto saltò letteralmente sul suo moroso e mandando tutte le carte all’aria gli planò addosso baciandolo con tanto di lingua, come se gli altri non esistessero e se la sua vittoria fosse fondamentale per il sostentamento della civiltà!
Gli altri risero ed applaudirono contenti e Alex rimase stordito a cercare di capire cosa quello significasse…
- Cosa… cosa è successo? - Chiese infatti vedendo Kevin che si baciava approfonditamente Mark sul pavimento a poca distanza da lui.
- Significa, mio caro amico… - Cominciò Roby mettendogli una mano sulla spalla…
- Spogliati! - Finì con sadismo Zlatan facendo la stessa cosa dall‘altra parte. Alex li guardò terrorizzato.
- M-M-ma che senso ha? È finito, ha vinto Mark… -
- Oltretutto i miei complimenti a Mark! Non ho mai visto uno con più culo! - Disse Roby in direzione dell’olandese immerso sotto Kevin. Alzò solo il braccio col pollice alzato in segno di ringraziamento ma se fino a quel momento il ragazzo era stato vestito, quello che gli stava sopra ci pensò ampiamente da solo a provvedere a renderlo uguale a lui… non poteva essere che uno fosse completamente nudo e l’altro no!
Amici o non amici presenti!
Mark non capì come finì per essere lui quello senza maglia e pantaloni ma quando cercò di opporsi all’uscita dei boxer, capì che se Kevin si spostava sarebbe stato lui quello esposto ed allora la cosa gli sarebbe seccata parecchio… improvvisamente… come se prima non fosse già stato nudo davanti a tutti.
“Ma che c’entra, prima si giocava, ora no!”
Per lui era diverso…
Poco più in là Thiago stava raccogliendo le carte completamente disinteressato al corpo del proprio amico mentre Roby e Zlatan stavano praticamente obbligando Alex per onorare la sua sconfitta. Continuando a rimanere allegramente nudi come vermi.
- Ma è finita, a che serve? - ma sembravano non sentirci per quell’orecchio e quando chiese: - E poi mi avete visto migliaia di volte nudo… perché ora? - Roby aveva risposto sicuro e veloce:
- Perché ora ti imbarazza farlo! -
- E’ diverso se devi e tutti ti guardano… - Commentò Zlatan, poi si fermò realizzando che alla fine erano solo lui e quel demente di Roby.
Meglio così… non l’avrebbe dovuto condividere. A quel punto lo sguardo gli fu catturato da Mark che cercava di tenersi le mutande e al contempo di coprire decentemente Kevin, tutto nudo sopra di sé che voleva spogliarlo… insomma, aveva vinto ma il suo destino non cambiava affatto!
- Ma io… - Tentò debolmente.
- Lo facciamo noi? - Dissero in sincronia i due idioti. Zlatan odiava abbassarsi al livello di Roby ma ammetteva che a volte era inevitabile. Sempre le volte in cui c’entrava Alex. Quel ragazzino aveva troppi poteri, magari era uno stregone… tipo Harry Potter in incognito!
- NO NO NO LO FACCIO IO ASPETTATE! - Gridò alla fine Alex quando Roby e Zlatan fecero per avventarsi sui suoi boxer.
I due si fermarono e anche Thiago lì in disparte alzò lo sguardo curioso. Aveva l’umore girato perché aveva perso ed odiava farlo. Mark e Kevin continuavano la loro lotta personale a cui, naturalmente, stava per vincere il secondo.
Alex prese un respiro profondo, ormai i pomodori maturi gli facevano un baffo tanto che era rosso persino nel resto del corpo e non solo in viso -come poteva essere solo lui sapeva!-
Si infilò i pollici ai lati dell’elastico e trattenendo il fiato constatò che quei due avevano ragione. Se doveva farlo di proposito era ben diverso…
Trattenne il fiato, chiuse gli occhi stretti e si tirò giù l’intimo in fretta e furia, poi lo calciò e rimase così rigido come un cactus.
Sentì il fischio di Roby -Zlatan non avrebbe mai osato- e a quello aprì gli occhi per vedere cosa stava facendo il suo compagno. Era lì a fissarlo con la testa di lato e si massaggiava il mento soddisfatto come dopo una gran bella scopata.
Alex riconobbe la stessa espressione e si chiese come mai l’avesse… si era dimenticato d’averlo fatto? Per un momento lo credette e quando lo sguardo gli scese inevitabilmente sul suo membro ancora lì bel bello in mostra ed in tiro, capì che no, non era stato soddisfatto in quel senso.
- Che hai da fissare in quel modo? Mica penserai di farlo qua davanti a loro… - A Zlatan gli brillarono ancor più gli occhi… prima aveva solo pensato di divertirsi un po’ senza effettivi secondi fini, poi però vedendolo gli si erano accese mille voglie più una. Come resistere? Quei quattro non si schiodavano e loro erano lì pronti e vogliosi… anche Alex ne aveva a giudicare dal suo amichetto fra le gambe. Non era propriamente a riposo, infatti.
Del resto tutti quegli sguardi…
- Perché no? Tanto… - A completare la frase si limitò ad indicare Kevin e Mark che ormai erano passati bellamente alla fase due nel pavimento poco più in là.
Alla fine aveva vinto Kevin, non serviva dirlo, e riuscito a togliergli anche i boxer aveva comunque provveduto a coprire le sue grazie di cui Mark si vergognava a mostrare in quel preciso contesto. Ovviamente gliele copriva con la bocca.
Il ghanese con la testa immersa fra le gambe ormai arrendevolmente aperte si muoveva su e giù con foga e sicurezza ignorando il proprio stato e gli altri che per un momento li avevano persi di vista e poi ritrovati lì così.
- Ma il senso del pudore? - Commentò Thiago, l’unico ancora del tutto vestito. Di Kevin sapevano che non l’aveva ma Mark avrebbero pensato non si sarebbe arreso. Vedere che si lasciava fare un lavoretto di bocca così sentito era a dir poco sensazionale.
E non certo schifoso alla vista…
- Loro sì che sanno lasciarsi andare e divertirsi… - Commentò Roby che per un momento provò ad immaginarsi lui con Thiago fare la stessa cosa. Thiago piuttosto si sarebbe buttato dalla finestra.
Alex arrossì violentemente, come se si fosse scolorito in precedenza, e con le mani sulla bocca rimase immobile a fissare i due in quegli atteggiamenti eccessivamente intimi, completamente in imbarazzo anche per loro due la cui emozione non era proprio la stessa…
Zlatan ghignò con sadismo. Se lo facevano loro poteva farlo anche lui e Alex si sarebbe arreso alla sua volontà schiacciante. Come sempre.
Che lo volesse o no non contava, lo voleva lui.
- Tanto poi ti piace… - Commentò solo malizioso puntando il moroso che ora era tornato a fissarlo inorridito.
Alex vedendo la sua espressione alzò la mano come ad allontanarlo e gridò con voce stridula ed isterica:
- Non oserai! -
Ma Zlatan voleva osare eccome…
Tanto ormai le cose erano andate da sole per quella via, lì come a casa era un bordello e per una volta era la versione divertente e piacevole del bordello… bisognava adattarsi a come andavano le cose.
Zlatan gli si avvicinò gattonando mentre Alex salì in piedi sul letto del tutto intenzionato a non farglielo fare. Sembrava un bambino terrorizzato dal suo primo bagno al mare!
- Fra uomini è normale, siamo tutti amici, non c’è da preoccuparsi… tanto Kevin e Mark non ci cagano da tempo… - E i gemiti profondi di Mark ne diedero conferma. - E Roby e Thiago presto avranno il loro daffare… - Come avesse fatto una previsione di chiaroveggenza, in quel momento si levò un gelido ed ammonitore:
- Roby, no! - di Thiago che fu molto indicatore.
I due si distrassero qualche secondo, il necessario per vedere un Roby convinto che puntava Thiago.
- Sei l’unico vestito ed hai perso. Il solo che poteva eventualmente rimanere vestito era Mark che ha vinto ma alla fine è nudo anche lui, quindi niente scuse! -
Thiago non ci pensava nemmeno a scappare, non voleva fare la parte dell’idiota.
Stava semplicemente prendendo la porta per uscire da quell’antro di pazzi quando Roby gli afferrò la caviglia e lo tirò facendolo cadere giù di faccia -il principio del suo infortunio lunghissimo?-
Il difensore rimase per un attimo stordito a terra e si riprese tardi, quando i pantaloni erano già volati via.
- Roby se lo fai davvero ti diseredo! - Disse la prima cosa che gli venne in mente, quella più insensata. Roby si fermò ridendo.
- E’ stata forte la botta, eh? - Thiago corrugò la fronte cercando di capire cosa non andasse di quel che aveva detto e sparì pure la maglia.
Eccolo lì anche lui coi boxer.
Qua si riprese e dando un calcio al proprio ragazzo cercò di uscire ancora. Certamente in quelle condizioni non avrebbe fatto figure migliori… Roby riuscì a riprenderlo e placcandolo lo strinse per la vita schiacciandolo a faccia in giù. Col suo dolce peso riuscì ad immobilizzarlo mentre l’altro imprecava pesantemente in portoghese e quando lo sentì afferrargli i boxer pensò che era solo una pura questione di principio. Se non voleva non poteva obbligarlo.
Si oppose trattenendoli ma quando sentì un preoccupante rumore di strappo lasciò la presa.
Fu così che l’ebbe vinta Roby e riuscito a spogliarlo -senza il briciolo di erotismo- come un bambino idiota, si alzò in ginocchio alzando le braccia in alto. Le urla le sentirono anche in fondo al corridoio.
Thiago a quel punto si tirò su a sedere e lo guardò sottile e furioso. Già aveva le scatole girate per aver perso a poker, poi quell’idiota l’aveva spogliato contro la sua volontà. Cosa aveva, dieci anni?
Fissandolo saltellare fu attirato dal suo ‘giocattolo’ che saltellava con lui. Con tutti quegli strofinamenti vari aveva cominciato a reagire anche lui.
Per un momento pensò solo alla vendetta, doveva fargliela vedere in qualche modo e siccome i suoi modi erano sempre strani e non di facile e veloce comprensione, invece che, ad esempio, piantarlo lì in asso gli si accucciò davanti e senza dargli il tempo nemmeno di rendersene conto, gli prese l’erezione in bocca.
Lo leccò un po’ per farlo smettere di gracchiare come uno stupido, dopo di che l’avvolse immediatamente e si mosse su di lui pompando come un maledetto.
Roby sgranò gli occhi e lo fissò fermandosi come uno stoccafisso all’istante.
Braccia alte, bocca aperta e faccia da pesce lesso.
- Che diavolo fai ora? - Da che voleva ucciderlo a che l’accontentava non era normale. Ormai aveva smesso di decifrare il suo ragazzo.
Alzando le spalle, col piacere che aumentava a dismisura, si abbandonò a lui con spinte sempre più possenti del bacino sulla sua bocca.
Quell’esito non era per niente male… quel ninfomane di Kevin lo stava già facendo, tanto valeva dimostrargli che non erano da meno!
Zlatan, intanto, contento che anche loro alla fine avessero smesso di far casino e avessero capito il senso del divertimento vero, tornò a fissare Alex che si raddrizzò in piedi sul letto cercando di scacciarlo col piede come fosse una mosca. Bè, magari un moscone enorme.
Poi lo fissò meglio. I mosconi non erano così carini…
Alex arrossì ed in quel momento abbassò erroneamente la guardia tanto che Zlatan riuscì a raggiungerlo.
Presolo per i fianchi lo alzò e lo stese con poca gentilezza giù sul letto. Fu così che anche il povero ultimo brasiliano subì lo stesso destino di Mark e Roby. Un destino non proprio così infame ed immondo.
Alla fine quando sentì le sue labbra sul proprio inguine tutto andò a fuoco ed i neuroni non registrarono assolutamente niente se non quello ed una vaga eccitazione ulteriore dovuta all’idea che fossero in sei a fare quelle porcherie tutti insieme. Fortunatamente a coppie e senza confondersi e mescolarsi.
Ci sarebbe mancato solo quello.
Immaginandosi assurdamente a fare un’orgia con loro, però, il povero Alex venne prima del previsto e quando Zlatan si lamentò per il divertimento così corto e si stava apprestando a farsi ricambiare il piacere, sentì un enorme e fortissimo:
- SEI UNA PUTTANA! NON PUOI INTERROMPERTI ORA! - A questo tutti si fermarono dalle loro attività spinte e si girarono in direzione dell’urlo da donna incinta e quando videro Roby in ginocchio col suo membro in tiro e non del tutto soddisfatto, capirono che Thiago, seduto davanti a lui che lo fissava vittorioso -con un’erezione non da poco nemmeno lui- si era vendicato lasciandolo sul limite dell’orgasmo. Inaccettabile, concordarono, ma divertente anche quello!
Risero e fu quello che distrasse il protagonista della scenetta -mentre Alex lo ringraziava mentalmente per aver messo in qualche modo fine a quel delirio prima che gli sfuggisse di mano- che, voltandosi a guardarli truce, al posto di maledirli si mise a rimirarli con cura ed attenzione fino a che giunse a Zlatan…
Bè, non proprio a lui ma ad una sua parte specifica non ancora contenta…
- Zlatan… ma non è solo una leggenda metropolitana! Se quello è il tuo Jack in tiro completo, cazzo ma sei mostruoso! Secondo me nemmeno un africano ti batte! -
Al che Kevin sentitosi preso in causa piantò Mark senza esitazione e si mise in piedi davanti allo svedese, se lo prese in mano e strofinandoselo un po’ per riprendere la forma splendida di prima lo mise a paragone col suo.
- Non dire cazzate, guarda che non è più grande del… - Ma non poté finire la frase perché dovette convenire con Roby. Era più grande. Piantò il muso e quando Roby rise sguaiatamente di lui Kevin lo prese per il braccio, lo mise in piedi vicino a lui e glielo menò per qualche istante per rimetterlo al top della forma. Quando l’ebbe fatto esclamò con sadismo soddisfatto:
- Anche il tuo non è più grande del suo! Oltretutto è più piccolo del mio! -
- NON DIRE STRONZATE! NON E’ PIU’ PICCOLO DEL TUO! STRONZO! GUARDA BENE! - Roby punto sull’orgoglio continuò a masturbarsi per fargli vedere com’era a pieno regime ma pur paragonandoseli l’uno vicino all’altro non si poté dire con certezza chi l’avesse veramente più grande…
- Allora, secondo voi chi ce l’ha più grande? - Zlatan si mise a fissarli con serio interesse per capire veramente quale fosse il vincitore mentre Alex si tuffò sul letto a pancia in giù con la faccia premuta sul cuscino sperando di morire.
Thiago alla fine non riuscì a nascondere le risate, erano così idioti che avrebbero meritato un premio speciale ma quando occhieggiò Mark per capire come mai non ridesse, lo vide alle prese con una seconda erezione da parte propria… evidentemente gli piaceva guardare il proprio moroso che confrontava gli averi con quelli degli altri…
Ma nel notarlo fu evidente un altro fatto e incrociando le braccia al petto, in piedi in mezzo alla stanza, disse con voce chiara e tonda di chi si sentiva tremendamente superiore:
- Ragazzi miei… Jack sarà pure il vincitore indiscusso ma Mark è il secondo! -
Quando lo sentirono i tre ragazzi si voltarono verso Mark seduto per terra che chiuse istintivamente le gambe occhieggiando shockato Thiago protagonista di una sparata simile. Non potendo crederci e non vedendolo bene perché si copriva, Kevin e Roby si fiondarono su di lui e uno per lato lo obbligarono a scoprirsi però siccome erano riusciti solo ad aprirgli le braccia -la sua forza era mostruosa- dovettero farsi aiutare da Zlatan il quale questa volta ci stette. Non l’aveva mai notato ma ora era schifosamente curioso…
Arrivato gli aprì le gambe in un istante e quello provocò in Mark un aumento d’eccitazione. Non per Zlatan quanto per la situazione in sé. Lui costretto da tre uomini a mostrarsi nel proprio pieno.
Scoprire i propri desideri erotici nascosti in quel modo era assurdo, ma ormai non poteva più farci niente…
- Cazzo è vero! È lui il secondo! - Esclamò Roby stupito.
Kevin sorrise soddisfatto come se fosse il suo. Bè, in un certo senso…
- Amore, sei immenso! - I doppi sensi si sprecarono. Mark arrossendo lo insultò per olandese e l’altro capendolo -gli insulti li aveva imparati bene- lo baciò finendo con la mano su quello che considerava ormai sua proprietà.
Mark fu mollato dagli altri che tornarono ognuno dal proprio ragazzo, ridendo divertiti per ricominciare tutto da capo…
Sicuramente quando gli uomini ci si mettevano erano peggio dei bambini. Con la differenza che in quanto uomini i loro giochi potevano essere decisamente più interessanti!
 
FINE