*Jacoby è tante cose e fra le quali è anche sexy, o meglio sa esserlo in certi casi. Se in quei casi Jerry sta affettando le verdure con un coltellaccio, il risultato è terribile! Buona lettura. Baci Akane* 

43. COLPA DEGLI OCCHIALI

jacorrycoby

"Questo amore non si stancherà mai
Quando ti dico che ho bisogno di te
Per favore, credimi che non ti lascerò
Sei il diamante, io il cuore
Vivendo in questa casa di carte
Vola intorno al fuoco
Dentro e fuori dal desiderio
Devo amarti, devo averti"

THE FIRE

- The fire è proprio da scopata... - Dice Tobin dopo aver salutato i tecnici, i produttori e tutti quelli che ogni giorno vengono alla mansione per registrare. 
Mi cade la macchina fotografica con cui ho fatto un po’ di foto e qualche piccolo video durante le lavorazioni, se mi tengo occupato Jacoby non mi finisce attaccato. 
Fortunatamente la riprendo al volo, loro non notano e non capiscono che il gesto sottolinea quanto quella canzone sia EFFETTIVAMENTE  stata una scopata. 
- Sì, molto ben fatta, Jacoby qua canti come una porno star! Non vedo l’ora di vederla live! - Io spalanco gli occhi all’idea e decido di mettere giù la macchina prima che mi cada sul serio, così andiamo alla cucina per prepararci qualcosa da mangiare. 
- Eh lo so, che vi devo dire, quello è il mio vero lavoro. Il cantante è una copertura. - Scherza subito lui e per fortuna non mi coinvolge. 
In cucina mi metto ai fornelli tirando fuori pentole e padelle per iniziare a preparare perché degli altri tre non mi fido molto, credo che il massimo della preparazione di Jacoby consista in mozzarella e pomodori. 
- La voce ti è cambiata molto, già in Getting si sente molto diversa da prima... - Replica poi Tobin che fra tutti noi è quello con più competenze tecniche. 
- È la vodka e la Marija... dopo un po’ che ne assumi le corde vocali si arrochiscono. - Spiega Dave che fa notare che anche la sua è diventata più roca. 
- Così si spiega come mai i migliori cantanti rock hanno questa voce bassa e graffiante. - Risponde Tobin, Jacoby non si aggiunge alla discussione mentre io ascolto e spero che questo non lo spinga a riprendere a pieno regime quando uscirà da qua per avere una voce più da scopata. Cioè volevo dire rock. Più rock, non da scopata. Jerry, fortuna che stai zitto al novanta percento delle volte. 
- Comunque sia è davvero super! In certe canzoni la tua voce è da brividi! Vedrai che bell’album che viene fuori! - Tobin è entusiasta, ma anche noi siamo convinti che stiamo facendo un bel lavoro. Per come era iniziata, che sembrava dovessimo mollare perché uno era depresso e l’altro si stava suicidando... 
Sto affettando le verdure da far saltare in padella come contorno alla carne quando Jacoby d’un tratto fa: 
- Ehi come starei così? - Lui è l’unico con l’ordine tassativo di non alzare un dito in cucina e nemmeno per apparecchiare perché al novanta percento fa danni, a sé stesso o alle cose, così gli abbiamo vietato qualsiasi attività d’aiuto. Abbiamo tutti dato per scontato che non sappia cucinare, in effetti.
Quando mi giro per vedere sto ancora tagliando e per poco non mi parte il dito, mi fermo in tempo col coltello alzato. 
Jacoby ha indossato degli occhiali da vista chissà dimenticati da chi, piuttosto belli in realtà, la montatura è in plastica nera, di quelli un po’ grandi ma dalla forma moderna. 
L’ondata mi assale, la stessa di prima quando registrava The Fire e poi di quando questi due parlavano di quanto erotica... ehm... rock fosse la sua voce ora. 
Jacoby guarda subito me per vedere se sta bene e credo che sono diventato improvvisamente espressivo perché si accende di quella pericolosissima malizia particolare. 
Si lecca le labbra. 
- Cazzo, sei una bomba sexy! Canta The fire ora? - Ma che cazzo ha nel cervello Dave? Lo fisso istintivamente come per ammonirlo per l’idea pericolosa che gli ha dato, ma Jacoby che non si perde un centimetro delle mie reazioni, nota che chiaramente sono in difficoltà ed intuendo che sono eccitato, prende un mestolo ed inizia a cantare la canzone registrata oggi.
Vorrei girarmi e distogliere lo sguardo ma non riesco, gli occhi si incatenano a lui che fissa a sua volta proprio me e mentre un angolino della mia testa prega che gli altri non trovino sospetto che fissi me, lui addirittura si avvicina ancheggiando. 
Non ha dei movimenti particolarmente sensuali, anzi, dovrebbe prendere lezioni di postura credo, però sa gestire egregiamente la sua mimica facciale, tutto quel che manca a me. 
Così con un semplice mestolo, un paio di occhiali e la sua voce quello mi seduce davanti a tutti, non che ci volesse molto, ero già ben lanciato. 
Continua a cantare, mi si appoggia addosso, mi usa come un palo, mi si strofina, io mi giro e chiudo gli occhi cercando di concentrarmi, ho ancora il coltello in mano e visto che non lo guardo mi gira la testa e quando sono obbligato ad aprire gli occhi di nuovo, lui lecca il mestolo come ha fatto con la mia chitarra. La cosa mi crea molto disagio e lo sa ed è a questo punto che il coltello finisce la strada lasciata in sospeso e va giù sul mio dito. 
Per fortuna appoggia appena, solo che la lama è molto affilata e mi taglio lo stesso, ma niente di profondo. 
- JERRY HOLY SHIT! - Sbraita poco erotico Jacoby fissando il mio dito di cui mi accorgo solo a questo punto. 
Lo sollevo e guardo il sangue, a questo punto Dave si gira dall’altra parte schifato alla vista, Tobin ride e Jacoby prende il mio dito e se lo ficca in bocca succhiando istintivamente. 
Un po’ è perché a lui la vista del sangue eccita, malato fino all’anima, un po' è perché farebbe di tutto per me, sul serio. 
Io, però, a sentire il mio maledetto dito nella sua maledetta bocca, con la sua maledetta lingua che lecca per bene sulla piccola ferita, beh mi sento molto peggio. 
Ho ancora l’immagine della sua leccata al mestolo mentre mi si strofinava addosso cantando The fire in quel modo da linea erotica. 
Rimango impalato a fissarlo sottile e truce, come mio solito. Qualcosa che solo chi mi conosce bene sa che è un fulmine e non un normale sguardo composto. 
Ma poi i suoi occhi dietro a questi occhiali, probabilmente dalle lenti finte visto che non gli danno fastidio, tornano a creami il famoso disagio. Altro che taglio. 
- Io credo che se non foste così diversi non sareste così amici, andate tanto d’accordo perché siete il giorno e la notte. Perfino io a volte ucciderei Jacoby, Jerry si limita a fissarlo male ma lo sopporta, lo sopporta sempre! Anzi, ha un potere calmante! Insomma, rispetto ai suoi canoni... altro che Maria e Giovanna! - Tobin la dice in modo molto simpatico, Dave intanto è andato via dalla cucina ed io cerco di riappropriarmi del mio dito. 
- Senti, potresti ridarmi il dito? Devo finire di preparare o non mangiamo più... - Fra l’altro è tardi, ho fame perfino io. 
Jacoby scuote la testa e mi trascina fuori dalla cucina, io mi trattengo. - Jacoby, no... - Lo prego con una vocina sottile. Non possiamo far sesso ora, è questo il sottinteso. Ma lui si stacca per ringhiare offeso: 
- Sanguini come una gallina sgozzata! - Credo abbia avuto modo di vederne fra l’altro. - Devi medicarti! Vieni! - Per una volta fa la persona normale, se non fosse che mi succhia tutto il sangue come se fosse un vampiro e penso che gli stia piacendo. 
- Cristo Santo Jacoby... - Ma lui mi trascina senza ammettere repliche e così non mi resta che indicare a Tobin la cucina. Lui, ridendo, annuisce dicendo che prepara lui. 
Ma io vorrei sapere perché. Perché capitano tutte a me? Io pensavo ok, ormai siamo agli sgoccioli, che altro può succedere? E poi lui mi seduce davanti a tutti ed io per non girarmi a scoparlo davanti a loro mi taglio il dito! 
Chiusi in bagno mi lascia il dito sul lavandino, il sangue scende ancora per colpa dei capillari che ci sono sui polpastrelli, ma non è profondo, non serviranno punti. 
- Sei un idiota, le tue dita sono preziose, cosa ti metti a tagliarti così? e se ti facevi fuori tutto il polpastrello? Sai che diventa insensibile poi il tatto sulle cicatrici? - Non indago su come lo sappia, immagino che sia esperienza personale e mi rifiuto di capire in quanti modi di sia fatto male, mi auguro non di recente proprio sotto i miei occhi, lo ucciderei. 
Però a questo punto, con lui, PROPRIO LUI, che mi rimprovera, io mi ribello, anche questa è una cosa che non succede mai, e così col dito che sanguina lo indico seccato. 
- Senti, è colpa di questi occhiali! - Lui mi fissa stranito, molto espressivo come sempre, e riprende il dito versandoci sopra del disinfettante. 
- Che cazzo c’entrano gli occhiali ora? - Così vado un po’ in tilt, alla fine doveva succedere. 
- C’entrano perché mi fanno sesso e mi fai sesso tu che canti proprio the fire con quella voce più da sesso di sempre e fai quelle fottute espressioni. Da sesso anche quelle! Mi hai provocato! Serviva leccare il mestolo e strofinarsi davanti a me? Ero già eccitato perché parlavano di quanto erotica fosse la tua voce... - 
- Ma se dicevano che era più rock... - Lui è inebetito dalla mia reazione, ma poi non ci sta ad essere rimproverato per qualcosa che non ha colpa. In effetti che colpa ha se mi eccito guardandolo? 
Ma reagisco attaccando di più anche se di solito reagisco chiudendomi. 
- Si, ma intendevano erotica! -
- Tu intendevi erotica! - Ribatte testardo cercando di chiudermi il dito che però non gli consegno perché sono arrabbiato. - Senti, se sono da sesso scopami ma non darmi colpe che non ho! Si giocava, mi hanno provocato e sai che io rispondo sempre... - Scuoto la testa convinto che però lui abbia delle colpe. 
- Tu l’hai fatto apposta, quando ti sei messo gli occhiali hai visto che mi piacevi e così hai fatto di tutto per farmi diventare matto! Non devi farlo davanti a loro perché non voglio che sappiano di noi, se non riesci a gestirla la smettiamo subito! Dovevo rimanere della mia idea di non fare più niente e basta! - A questo punto Jacoby esasperato e probabilmente in crash prende la mia mano e con forza lecca il mio dito tirando su il sangue dal polso e risalendo sul dorso dove è colato. E lo fa con quegli occhiali e l’aria da scopata, appunto, che gli viene bene. 
Io mi zittisco subito e lo fisso come se fosse impazzito, improvvisamente non sono più in grado di nascondere niente. 
- È questo che ti manda fuori di testa? Io che lecco con gli occhiali? - Cerco di riprendermi e non rispondo. - Questo ti fa sesso? - Torna a leccare ancora, il mio dito ovviamente. - Così mi scoperesti? - Chiede per capire bene la questione, non arrabbiato o provocatorio, proprio incuriosito. All’ennesima alzo gli occhi, lo mando proprio a cagare, lo prendo per la maglia e lo giro di spalle appoggiandolo al lavandino sporco di sangue. 
Lo stesso che finisce sui suoi vestiti perché gli abbasso i pantaloni ed i boxer e gli entro dentro con un bisogno impellente, come se stessi per esplodere. Ed in effetti col cazzo duro che mi era venuto, stava proprio per esplodere. 
Lui dimentica tutto, anche il sangue che sta finendo sui suoi fianchi che stringo mentre entro tutto e mi muovo con colpi sempre più forti e decisi. 
Apre la bocca e sospira, poi i movimenti aumentano ed ecco che arriva con la sua voce erotica, i gemiti rochi che mi uccidono, tutto impazzisce dentro di me e gli chiudo la bocca dimenticandomi che ho un dito che sanguina ancora, perché se si mette a gridare è finita.
Quando vengo è di nuovo la pace, la guerra che imperversava in me si quieta, il mondo torna al proprio posto, i miei nervi si rilassano ed io chiudo gli occhi leccandogli l’orecchio. 
- A volte te le cerchi proprio... - Lui si gira malizioso, con quel sorrisino che mi farebbe ricominciare da capo perché anche quello, cazzo, è erotico. Con gli occhiali poi... 
- Guarda che non sono venuto! - Allora esco, lo faccio girare, mi inginocchio e faccio quello che gli piace tanto. Gli faccio scopare la mia bocca. 
Va matto quando lo facciamo così. 
E tutte le volte, puntuale, quel ‘ti amo' me lo dice. Quando sei lì a fare la cosa che più di tutte ti piace è impossibile fermarsi. Parti a dire quel che razionalmente non diresti. Che poi nel suo caso lo direbbe sempre comunque. 
Quando viene poi si gira e nel lavandino è un miscuglio di colori e liquidi. Quando torniamo, a fatica, apriamo l’acqua, ci sciacquiamo e ci ricomponiamo e poi lo guardo imprecando. 
- Cazzo, ti ho ricoperto di sangue! - Alzo il dito. - In compenso non sanguina più! - Lui ride divertito guardandosi allo specchio. 
- Sono pronto per le riprese di qualche video! - Gli piace la vista del sangue, specie su di sé. È malato. 
- Sì, ma anche i vestiti... dannazione... - Mi sento molto in colpa ed in difficoltà perché come spieghiamo ora tutto questo sangue su di lui? 
Si limita a pulirsi la pelle, sia nei fianchi dove lo tenevo che in viso, poi mi bacia il dito evitando di leccare ancora, mi bacia la bocca e facendo l’occhiolino esce con me che prego che non dica qualcosa di compromettente per spiegare il sangue sui vestiti. 
- Avevate finito le garze? - Chiede Tobin ironico mentre Dave impreca e gli ordina di cambiarsi. 
- Il sangue di Jerry zampillava! Là dentro è tipo scena dell’orrore! - Chiaramente qualcosa la tira sempre fuori, anche se è impossibile che dal dito il sangue zampilli. Ma Tobin ride perché è ovvio che il mio sangue non zampillasse, ma è anche ovvio che Jacoby non dirà mai la verità quando scherza e visto che scherza sempre non serve perdere tempo ad aspettare che sia serio.