CAPITOLO
VIII:
FOREVER
“Perché
i giorni vanno e vengono, ma i miei sentimenti per te sono per
sempre
Perché i giorni vanno e vengono, ma i miei sentimenti per
te sono per sempre”
Non
avevo effettivamente quelle intenzioni, cioè volevo solo stare un
po' con lui e basta però penso lui abbia capito quello.
Una
volta in camera cerca di saltarmi addosso con foga e mentre io cerco
ancora di capire che diavolo succeda, lui mi sta già spogliando e
mi ha spinto sul letto.
-
Coby non così... - Mormoro piano.
-
Così come? - Dice mentre mi divora l'orecchio.
-
Sei troppo veloce! - Ride, pensa che scherzi. Sospiro e quando mi
apre i pantaloni devo prendergli le mani e fermarlo. - Dai, più
piano! Non mi piace in questo modo... - Sicuramente capisce male
perchè si ferma di colpo e mi fissa torvo, poi astioso ed infine mi
pianta in asso alzandosi dal letto, si chiude in bagno e sbatte la
porta.
Io
lo fisso incredulo, esce poco dopo e risbatte la porta, poi comincia
a camminare come un cinghiale per la camera travolgendo tutto e
calcia le scarpe che colpiscono un comodino e rovesciano tutto con
un fracasso assurdo.
-
COBY SMETTILA! - Non mi piace alzare la voce ma a volte con lui non
hai scelta.
Mi fissa furioso, sta per ribattere ma ringhia
niente di sensato e riprende a camminare su e già.
- Coby, non
ti ho mica rifiutato, ho solo detto di andarci piano! -
-
HAI DATTO CHE NON TI PIACE COSI'! -
- Cosi' veloce! - Cerco
di fargli capire, sapevo che aveva frainteso lo scemo, ma lui urla
ancora più forte e a pochi centimetri dal mio viso, coi pugni
chiusi, ruggisce:
- COSI' CON ME! - Lo sapevo. Mi fermo e lo
fisso sbalordito. Ma come può pensarlo?
- Coby ma cosa
dici? - Cerco di calmarlo con un tono pacato ma non è facile quando
parte così.
Riprende a camminare imbufalito.
- E' così! Tu
mi ami ma è un amore interiore, non è niente di fisico! Tu puoi
continuare ad amarmi limitandoti ai baci! Non mi desideri! Non
scoperesti mai con me! Non come lo voglio io! Io non ce la faccio
più! Voglio farlo da non sai quanto tempo! E per te non è lo
stesso! Ti capisco, non ho un bel fisico, non sono un modello,
magari i tatuaggi ti fanno cagare e nel complesso non te lo metto in
tiro nemmeno con la fantasia! - Se non lo fermo dice ancora
cagate!
Mi alzo, lo prendo per le spalle con forza e lo fermo ma
visto che sguscia afferro i suoi polsi e stringo, tiro verso di me e
lo obbligo a guardarmi ma non vuole, evita lo sguardo, è furibondo
e ferito come un animale feroce.
- Non hai capito niente! - Si
ferma ma continua a guardare altrove, allora gli prendo il viso con
decisione e glielo volto verso di me, quando lo sto guardando da
vicino, quando il grigio tempestoso dei suoi occhi colpisce il mio
verde scuro, tutto si ferma. E' una tenerezza sua. Fuori dagli
standard. E' tenero quando è pieno di paura che cerca ancora di
mascherare con l'aggressività, le vecchie abitudini sono dure a
morire e pensandoci mi sa che lui ha anche paura di fare sesso con
me ma è abituato a forzarsi nelle cose che lo spaventano. Ma così
non va bene, non serve farlo in questo modo...
- Non voglio in
quel modo impetuoso perchè ti desidero così tanto che voglio
godermelo piano, capire tutto quello che stiamo facendo. Lo voglio
tanto da star male... e sì, sono un po' spaventato perchè è la
prima volta con un uomo ma tu non sei uno qualunque. Con te non me
lo posso perdere... -
Lentamente si calma, è come se gli
staccassi la spina, lo sguardo si fa grande e dolce, l'aggressività
e lo spavento scemano piano e nasconde il viso contro il mio collo.
Ecco il Coby per cui ho perso la testa.
Non posso farne a
meno di amarlo in ogni sua sfaccettatura.
Fa il matto, grida e
strepita e poi si spegne e si accoccola come un orsacchiotto.
Lo
cingo, lo abbraccio e lo avvolgo in modo da rilassarlo, gli carezzo
la schiena e la nuca e lo bacio sulla testa, fra i capelli sparati
in alto che mi solleticano.
Ecco che con un piccolo gesto
cambia tutto.
Non
fa niente, si fa solo abbracciare, si accoccola contro di me e tira
fuori quel suo lato tenero bisognoso di calore, attenzioni, cure.
Richiede davvero molti sforzi, Coby, non è uno con cui puoi avere
una relazione facile, non gli basta poco. Qualche bacio, qualche
abbraccio, qualche ti amo e tutto va a posto.
Lui
è pieno di insicurezze mascherate sotto la sua falsa follia, questa
sua esuberanza e aggressività nasconde una delicatezza ed una paura
che nessuno direbbe. Richiede fatica. Richiede attenzione. Richiede
accortezza.
Richiede
sanità mentale e pazienza.
Ma
soprattutto richiede amore.
Visto
che ora ha paura di essere rifiutato di nuovo, prenderò io in mano
la situazione come forse dovrò fare spesso ma non mi lamento, in
questo modo potrò godermelo come voglio.
E
poi lo conosco, dopo un po' si accenderà ed io mi farò bruciare.
Non vedo l'ora.
Scendo
con le mani sulla schiena e mi infilo davanti, gli apro i bottoni
della camicia che indossa, è nera ed attillata e sotto ha una
canottiera dello stesso colore, non sarebbe intima, è per quando
dietro lo stage muore di caldo ed è tutto sudato.
Trattiene
il fiato e resta col viso nascosto contro il mio collo, dopo che
gliel'ho aperta tutta, gliela sfilo lungo le braccia che scioglie da
me. Si sta lasciando già andare ma non pensa che io vada oltre.
Ti
sbagli, ti desidero come niente in vita mia ed è stato un desiderio
che ho potuto coltivare con calma, piano, perchè non potevo viverlo
ed allora non ci ho dato sfogo.
Ora
che posso mi rendo conto di quanto sia grande.
-
Non ho un bel corpo, non sono desiderabile... - Mormora sulla mia
pelle sensibile. Chiudo gli occhi e cerco di non buttarlo sul letto e
saltargli subito addosso.
Gli
prendo il viso fra le mani e lo guardo, di nuovo i suoi splendidi
occhi spauriti mi fissano con quel suo grigio trasparente che mi
trapassa. Vorrei solo che la smettesse, ma come fa ad essere così
insicuro uno che sembra tanto sicuro?
Non
per niente sembra schizofrenico a volte ed in passato degli
esaurimenti l'hanno portato in clinica...
Dovrebbe
avere il coraggio di viversi per ciò che è, ora sta cercando di
farlo ma è difficile...
-
Sei splendido... e ti voglio come non ho voluto niente in vita mia...
- Mormoro piano. Arrossisce e mi fa morire, sorrido e gli carezzo le
guance coi pollici, schiudo le labbra e sfioro le sue. Chiude gli
occhi e si rilassa, apre e aspetta un po', mi prendo cura senza usare
la lingua ma lo fa lui dopo un po'. Lo sapevo. Mi lecca e gli vado
incontro, mi sembra giusto.
Quando
ci incontriamo uniamo le bocche e ci fondiamo ed è la scintilla che
scatta. Non riuscirò più a fermarmi.
Il
bacio si approfondisce e cresce sempre più, non intendo staccarmi da
lui nemmeno per slacciargli i pantaloni. Infilo la mano sotto ai suoi
boxer e gli strofino l'erezione che reagisce presto al mio tocco non
molto invadente. Quando divento più sicuro -dopotutto è la prima
volta che gli tocco il cazzo!- lui smette di baciarmi, appoggia la
fronte al mio, preme il naso e si succhia il labbro con un sorrisino
dannatamente erotico e provocatorio.
-
Mmm... - Fa con la sua voce da orgasmo, volutamente da orgasmo. Apro
gli occhi, ora sono io quello insicuro e lui si è fatto più deciso.
Mi fissa con quei suoi occhi liquidi e lascivi, mi sfida a fare
ancora e a non fermarmi, è quasi come se si prendesse gioco di me. -
Allora era vero che mi volevi... - Lo scemo che è. Vorrei graffiarlo
ma evito perchè si mette a sospirare sulla mia bocca ed io lo
respiro, apro a mia volta ma non mi unisco a lui, lo lascio fare, ci
desideriamo, ci assaporiamo senza baciarci ed alla fine quando lo
sento più duro sotto la mano smetto e gli tolgo la canottiera, è
stretta ed è complicato ma lui ridacchiando mi dimostra che è più
facile spogliare me. In un movimento fluido mi leva la maglia e
quella intima sotto. Scivola coi palmi sul mio petto, mi carezza
veemente, non esita. Lo voleva davvero intensamente.
Quando
arriva dietro e mi agguanta il sedere attirandomi a sé sorrido
scivolando col viso sulla sua spalla nuda.
Non
si smentisce. È anche questo, Coby. Irruento.
Il
bacino a contatto col suo non mi rimanda molto indietro perchè ci
sono ancora troppi vestiti di mezzo ed infilo le mani sotto ai suoi
jeans attillati per abbassarglieli, capisce il messaggio e finalmente
mi aiuta.
-
Non ce la puoi fare da solo, sono delle puttane sti jeans! - Alzo il
sopracciglio e mi separo per guardarlo, lui ridacchia malizioso. - Se
non apri le gambe non collaborano! - Per quale motivo poi le puttane
collaborano se apri le gambe è un mistero.
-
Io pensavo che collaborassero solo se le pagassi... - Preciso
divertito mentre insieme glieli togliamo.
-
Io non ho mai dovuto pagarne una! Mi bastava aprire le gambe e loro
collaboravano... inginocchiandosi e facendomi dei pompini fantastici!
- Ok, qua mi piego dal ridere. Solo a lui poteva venire in mente di
dirmi una cosa simile in un momento del genere!
-
Stiamo per scopare e tu mi dici delle volte in cui le ragazze ti
hanno fatto pompini! Ed aggiungo bella cosa! Tu che ti tatui il nome
di tua moglie e gli dedichi canzoni! - Coby mi spinge e finisco sul
letto ma non mi spavento.
-
Lo sai che me ne son fatto fare... sono cose che si fanno! A me
piacciono gli orgasmi nei buchi degli altri... Kelly è... un'altra
cosa... - Vorrei capire cosa ma mi sale sopra e mi toglie i pantaloni
con sgarbatezza, non ho modo di parlarne e così mi ritrovo anche
senza i boxer. Mi mordo le labbra quando immerge il viso fra le mie
gambe che apre brusco. Dio, è così volgare...
-
Ora smettila di parlare e dammi il cazzo! - Eccolo... se parla così
non deve impegnarsi molto...
mi
stendo del tutto e mi abbandono alla sua bocca sul mio inguine,
reagisco subito, mi eccito da matti e spingo contro di lui fino a che
non sto venire, allora lo devo prendere per i capelli e togliermelo
da sopra altrimenti finisce subito e non voglio. Mi sorride rimanendo
a carponi su di me senza toccarmi. Ha il sorriso da diavolo.
Mi
fa venire un caldo pazzesco.
-
Mi piace quando fai così... - Ridacchio.
-
Così come? - Mi tiro su sui gomiti per andargli incontro col viso.
Gli bacio le labbra ma mi ritiro.
-
Quando usi la forza bruta... voglio che mi fotti... - Fremo ancora ad
ogni termine che usa di questo genere.
Gli
mordo la bocca.
-
E a me piace quando parli così... e quando sei volgare... - Non
pensavo l'avrei mai detto.
-
Allora ti piaccio sempre! - Eccolo l'ironico. Mi piace da matti.
Continuo
a ridere per poi spingerlo ad alzarsi davanti al letto ed a me. Ha
ancora i boxer e non mi piace, non gli ho praticamente fatto nulla e
non è giusto.
Allora
me lo sistemo in mezzo, l'accarezzo attraverso la stoffa e lui sta
fermo, mi fa fare. Sono io che glieli tolgo e quando vedo la sua
erezione davanti ai miei occhi è una specie di emozione, non so come
dire.
Fin'ora
non eravamo arrivati veramente a questo.
Ho
il suo cazzo davanti alla faccia, prima gliel'ho toccato ed è andato
tutto bene, ora glielo devo prendere in bocca, gli farò un pompino e
penso di poterci riuscire.
In
realtà ho sempre pensato che fosse erotico quando fingeva di fare
pompini in aria o al microfono... ed ultimamente penso molto a me che
lo faccio a lui... è un'ossessione ormai ed è il momento della
verità.
Mi
lecco le labbra e prendendolo per i fianchi tiro fuori la lingua e lo
lecco. Arrivo sulla punta, gli prendo l'asta con la mano e la muovo
alzandolo, gli disegno la cappella. Non è male.
Al
tatto ovviamente non mi fa molto effetto, è come toccare il mio. È
la prima volta che ne lecco uno.
Lui
quasi non respira.
Però
basta che lo lecco su tutta la lunghezza fino alla base per sentirlo
mormorare roco con quella voce che mi brucia dannatamente.
-Succhialo
e mangialo... -Eccolo, parla... sii volgare... uccidimi con questi
tuoi modi bestiali. Mi penetra solo in questo modo, non deve fare
altro.
Scivolo
con le mani sui suoi glutei, glieli prendo a piene dita e stringo
portandomi il suo bacino contro il viso, apro la bocca ed ecco che lo
avvolgo del tutto.
È
meno traumatico di quel che pensassi e non ho molto tempo per pensare
perchè lui mi prende sulla nuca e mi indirizza brutalmente mentre
comincia a muovere il bacino nella mia bocca.
-
Ecco così... succhia il mio cazzo... - Se continua non so fermarmi.
Aumenta
il ritmo ed è in estasi la sua voce quando poi rincara la dose. Lo
sento che sta per venire ed anche lui ma non posso smettere se dice
così...
-
Amo se lo ingoi... - Ecco, tu dì ste cose, puttana che non sei
altro, che poi io in risposta aumento l'intensità di proposito
cercando il tuo fottuto orgasmo.
Succede
come mi avevi promesso e non ci ragiono quando lo sento inondarmi la
gola.
-
Ingoia... - Oddio ma che voce ha?
Mi
ricorda I almost told you that i loved you e non ci voleva perchè
quando la fa mi eccito.
Ora
ce l'ho di nuovo durissimo e se non lo scopo muoio io per primo.
Ci
resto un attimo nel sentire il sapore viscido che scende nella gola.
È un istante. Resta un attimo e poi mi alza e mi cerca la bocca di
proposito soddisfatto per ringraziarmi.
Porca
puttana, così senti il tuo stesso sperma! Sei uno stronzo.
Non
serve nemmeno che parli.
È
proprio una gran fottuta puttana e visto che è una cosa che vuole,
lo accontento.
Dopo
il bacio lo rigiro facendolo stendere sul letto di schiena, gli alzo
le gambe e mi sistemo fra di esse. Mi occupo nella sua apertura, lo
lecco ed infilo le dita. Questo non è complicato. È come il sesso
anale con le donne.
O
quando mi masturbo pensando a lui. Non mi basta mai farmi le seghe,
devo anche penetrarmi con le dita.
Lo
faccio e lui si prende le ginocchia e le tira a sé mentre sospira.
Non farlo.
Una
mano si occupa di lui ed una di me, sono così eccitato che alla fine
basta poco.
-
Scopami, Je... - Non arrivo. Non posso aspettare oltre.
Mi
tiro su e mordendomi il labbro lo prendo per le cosce e mi accosto.
L'osservo esitando un attimo.
Andrà
bene?
Dio,
non l'ho mai desiderato tanto. Mi perdo un istante. Ha questa
innocenza blasfema addosso. Non sembra puro però in un qualche modo
lo è, non riesco a capire.
Però
ora si succhia il dito e mi fissa implorante. Qua di innocente ha
poco, è solo una troia!
Senti
qua come parlo per colpa sua!
-
Fottimi... - Il suo 'Fuck me' che di norma era sempre un 'fuck' un
'fuck you' ed un 'fucker' mi manda in delirio ed entro.
Devo
dare una spinta molto decisa all'inizio e mi fermo per i brividi che
mi sconnettono subito col mondo. Non era mai stato così piacevole.
Cerco
di muovermi per non morire subito ed è anche peggio perchè lui
geme, non so se di dolore o di piacere ma la sua voce mi riempie e
non ce la faccio a fermarmi. Aumenta tutto fuori dal mio controllo e
comincio a muovermi subito in fretta ed impetuoso. Vado sempre più a
fondo e lui grida sempre di più. Si prende al lenzuolo sotto di sé
e tira ed io ormai posso morirgli dentro.
Ho
tutto ciò che ho sempre desiderato.
Lui,
totalmente, fino in fondo, per sempre.
L'orgasmo
è il colpo di grazia.
Non
mi ritrovo per non so quanto tempo fino a che riapro gli occhi
ansimante e sudato, sfinito, disfatto, su di lui.
A
volte penso di scalare una montagna, poi però mi dà quel calore e
quel fuoco che mi serve per rilassarmi ed essere felice.
Sono
con lui, mi abbraccia dolcemente, mi copre con le coperte e mi bacia
la fronte sudata.
Ora
mi serve una doccia ed una dosa massiccia di energy drink... chi
riesce a fare un concerto?
Non
parliamo per un po', non serve. Ci ascoltiamo.
Il
suo cuore è impazzito e galoppa per un bel po', lo trovo tenero.
L'odore del sesso che abbiamo addosso è odore di noi, di sudore e di
sperma e non so se ci andrà via lavandoci. Logicamente sì, ma ogni
volta che sentirò uno di questi odori penserò al nostro sesso e
andrò in delirio.
Mi
tiro su e gli cerco le labbra.
Finalmente
è dolce il bacio che ci unisce, io lo sapevo che lui poteva esserlo,
bisogna prenderlo nei momenti giusti.
-
Ti amo e sono felice. - Dico sulle sue labbra.
Sorride
teneramente come se avesse fra le braccia la cosa più preziosa della
sua esistenza.
-
Ti amo e sono fottutamente felice anche io. Mi hai salvato la vita.
Se mi pianti mi faccio fuori! - Queste minacce non sono la fine del
mondo ma è il suo modo per dirmi che tiene un sacco a me e mi piace,
fa parte di lui.
-
E chi ci pensa a lasciarti? Dopo tutta la fatica per mettermi con
te... -
Sembra
convinto e rilassato ma poi come se continuasse a pensarci, si
allunga e prende il famoso blocco e la penna dal comodino e
appoggiandoli sulla mia faccia scrive una cosa.
Poi
mi fa:
-
Ora tu! - Sorpreso -ma nemmeno molto visto che lo consoco- leggo.
E
sorrido.
'Ti
amo e giuro di non lasciarti mai qualunque cosa accada.'
Perchè
lui è insicuro e pieno di paure ed ha bisogno di conferme continue,
è una persona faticosa e stancante e viverlo come lui desidera e
richiede sarà un suicidio, ma non posso evitare. Non posso proprio
perchè lo voglio anche io.
Allora
glielo scrivo anche io e quando lo legge è amore il suo sorriso.
Quell'amore che ogni tanto gli esce quando è assorto e lo sappiamo
solo noi che gli siamo sempre vicino.
Da
ora amore per me.
'Ti
amo e non ti lascerò mai, razza di idiota!'
Finalmente
ci siamo.
FINE