CAPITOLO X:
TUTTO A POSTO

Ricardo rientrò con un’aria interdetta, Cristiano la captò al volo… del resto non era difficile capire i suoi stati d’animo, non erano mai molto contenuti… solo che solitamente erano più felici di così.
Cris J si era appena svegliato e si stava coccolando il suo adorato papà con cui, nell’arco di quella vacanza, si era ancor più avvicinato.
Padre e figlio, infatti, ancora da cambiare e lavare erano insieme sul letto che si facevano rispettivamente le fusa a vicenda e l’adulto era come in Paradiso, un Paradiso diverso da quello in cui l’aveva mandato Ricardo quella notte.
- Cosa succede? -
Ricardo guardò il piccolo, aveva un anno, la stragrande maggioranza delle cose non le capiva ma cominciava a ripeterne certe che sentiva e non era il caso di parlare liberamente. Fu così che sempre con aria interrogativa, cominciò ad esprimere i propri dubbi, dubbi impossibile da ignorare.
- Sono andato di là a vedere come erano, a salutare i miei figli e a tranquillizzare mia moglie prima che cominciasse a sospettare anche lei e… - Cristiano inarcò curioso le sopracciglia fissandolo per capire le cose fra le righe che sicuramente stava per dire, lo sentiva. Riky storse il naso e corrucciò la fronte con fare infantile. Sembrava Luca in quel momento… - Lei era sveglia e stava cambiando Isabella e Irina era nel letto. - Fin qua niente di strano da captare fra le righe. Si mordicchiò le labbra e si incupì ulteriormente, come se non potesse dare seguito all’impressione che aveva avuto ma non potesse nemmeno farne a meno.
- E? - Fece Cris esortandolo a proseguire visto che ormai stava morendo di curiosità.
- Stava ancora dormendo ed era… -
- Era? - Se non avesse concluso l’avrebbe ucciso.
Ricardo sospirò in difficoltà, alla fine si decise e gesticolando proseguì spiccio:
- Era tipo quando al mattino, dopo che la notte io e te siamo stati insieme, uno dei due si alza e si fa la doccia mentre l’altro rimane ancora a sonnecchiare nel letto… -
Cristiano sgranò gli occhi sorpreso e tirandosi su di botto lo guardò come se fosse impazzito, capendo al volo dove voleva arrivare, quindi si assicurò:
- Era nuda? - Ricardo arrossì.
- Aveva la canottiera ma senza reggiseno però il letto era troppo disfatto per… cioè… capisci? - Si impappinò non sapendo come proseguire senza essere più esplicito e si sentiva una specie di ladro clandestino ad aver pensato tutto ciò e aver capito certe cose, però d’altra parte se ci era arrivato persino lui doveva essere effettivamente evidente.
Cristiano era inebetito seduto sul letto cercando di immaginarsi la scena, quindi senza riuscirci e volendolo assolutamente, si alzò di fretta e piazzando Cris J in braccio ad un Riky ancora inebetito, si fiondò di là.
A nulla valsero i ‘no, che fai?’ del compagno e quando poco dopo tornò, la sua espressione non era né interdetta né strana ma assolutamente contenta e radiosa, un ghigno davvero sadico sul viso.
- Riky, sai cosa significa? -
Il brasiliano lo guardò come se fosse richiamato da una trance, il bambino che aveva in braccio gli si era appeso al collo e succhiandosi il pollice non sembrava nemmeno un ricordo di quello che il giorno prima aveva urlato come un matto.
- Che è fatta! - Con questo disse tutto e Ricardo capì senza possibilità d’errore quello che si stava intendendo già da qualche minuto. Avendo avuto conferma da lui, era impossibile non capire che stavano parlando di una relazione che quella notte doveva essere cominciata fra Caroline ed Irina e per quanto assurdo ed impossibile potesse sembrare, alla fin fine non poterono non considerare che comunque anche Ricardo stava con Cristiano, per quanto impossibile ed assurdo fosse sembrato all’inizio ed anche nel tempo che continuavano la loro relazione duratura.
- Da non crederci eppure… - Fece ancora perso nella sorpresa che l’aveva praticamente shockato perché aveva sempre considerato sua moglie come una specie di Santa…
- Eppure anche noi e chi lo direbbe? Cioè di te… - Completò Cris capendo che stava arrivando a quello. Lui era molto più contento e meno sconvolto, non che Riky non fosse felice per questo visto che significava molto meno guai per loro e soprattutto per le loro coscienze -cioè per quella di Riky visto che Cris la sua l’aveva persa molto tempo indietro, più o meno alla nascita-, però era ancora sotto shock.
Vedendolo ancora deliziosamente perso nel vortice del concetto appena appreso, Cris ebbe un moto d’ilarità alla sua reazione ingenua e candida, quindi chiudendo gli occhi di suo figlio ancor in braccio al compagno, gli baciò le labbra di slancio premendo con forza sulle sue fino a fargli male.
- Ti amo! - Fece alla fine al settimo cielo senza trattenersi da quello scatto di felicità incredibile che la situazione più imprevedibile di tutte gli aveva portato.
Ricardo allora si riprese e sgranando gli occhi guardò il bambino e ammonendolo disse scandalizzato:
- Cris, ci sono orecchie innocenti! -
Cristiano rise abbracciando esuberante entrambi, quindi baciando la nuca di suo figlio che rise, disse semplicistico e contento:
- E allora? E’ una cosa bella, mica un insulto! -
Riky scosse il capo suo malgrado sorridendo quindi rimanendo dritto e in sé, rispose comunque felice a sua volta:
- Prega che non cominci a ripetere tutto come fa Luca… -
A quello un’immagine si frappose nella mente del portoghese e cominciando a ridere quasi convulsivo, sempre aggrappato ai suoi due uomini, lo rese partecipe:
- Immagina se comincia a dire a tuo figlio quello che sente da noi… - Immaginandolo fin troppo facilmente, Ricardo impallidì facendo ridere ancor di più il compagno che non smise prima di una buona mezzora.
Andava anche bene la libertà d’espressione e di sentimento, ma erano ancora troppo innocenti, quelle due piccole creature, per gettarsi già in quel complicato mondo pieno di relazioni difficili ed intricate. Più potevano vivere la loro innocenza meglio stavano e su questo Ricardo non avrebbe mai indugiato.
- Vedi che non tutto il male vien per nuocere? - Fece infine Cristiano distraendo il ragazzo dalle proprie elucubrazioni sui loro figli.
- Ah, adesso è così, vero? Stanotte era una tragedia ed adesso non ha nuociuto? - Lo riprese ironico, ma ormai l’altro non si sarebbe assolutamente più smontato.

Esilarante il momento in spiaggia quando Cristiano steso a pancia in giù a prendere il sole ricevette dalla candida Irina una domanda apparentemente come tante.
- Cris, come ti sei graffiato dietro alle ginocchia? - Ricardo puntò allarmato lo sguardo dietro alle sue ginocchia dove la notte Cristiano stesso si era graffiato per tenersi alte e piegate le gambe nell’incredibile notte d’amore che avevano avuto, quindi arrossì fissandolo quasi disperato, sperando che se ne inventasse una appropriata.
Cristiano però non andò nel panico e con calma, consapevole che ormai le cose erano perfettamente a posto, rispose noncurante:
- Puoi anche non crederci, ma sono stato io. - Ed era vero, cosa unica visto che normalmente era Riky a graffiarlo mentre facevano sesso.
Irina alzò le spalle e tornando a stendersi come niente, disse pacata:
- Oh, ci credo, fidati. -
Solo lì i due ragazzi incuriositi da quella reazione, notarono dei graffi sulle scapole. La pelle era abbronzata e si vedevano poco, ma sapendo cosa cercare uno li trovava subito.
Loro lo sapevano e scambiandosi degli sguardi eloquenti da sopra di lei, finirono uno col soffocare a stento delle risate imbarazzate e l’altro a ghignare liberamente.
Ormai era tutto a posto.

FINE