NOTE: è breve e poco pretenziosa, una cosa carina che mi è venuta alla fine della partita contro il Siviglia vinta bene. Al ritorno Cristiano ha dato ad Iker il pallone dell’incontro firmato poiché durante la partita aveva fatto il ventesimo goal del campionato, ritenendo infatti il portiere meritevole di aver salvato un sacco di volte l’incontro. E’ un gesto molto carino e Iker si fa fotografare col pallone mettendola on line esprimendo la sua felicità. Siccome mi sono sembrati entrambi dolci, ho voluto fare due righe, niente di speciale, qualcosa di altrettanto carino e simpatico per consolare chi è rimasto deluso dal mancato pallone d’oro di Cris. (ma chi non lo sapeva??) Buona lettura. Baci Akane

DOLCEZZA


iker


/ Sweet child o'mine - Gun 'n roses /
Lasciatosi cadere stancamente nel sedile dell’aereo che li avrebbe riportati a casa in poco tempo, Cristiano sospirò soddisfatto come se avesse appena segnato un altro goal.
Ricardo che l’aspettava lo guardò alzando un sopracciglio interrogativo. Naturalmente lui non era stanco come il suo compagno, visto che non aveva giocato quella sera, però immaginava che lui dovesse essere a pezzi. Fu per cui inevitabile chiedergli cosa lo tirasse particolarmente su in quel modo a parte la meravigliosa vittoria di quella sera col Siviglia.
- Che c’è? -
Cristiano rimase con la nuca appoggiata al sedile e gli occhi chiusi, la sua espressione sorridente.
- Iker… ha fatto delle dichiarazioni su di me sia ai giornalisti che su internet che sono amore puro! - Ricardo a quello sorrise a sua volta allo stesso modo lanciando un’occhiata fugace all’amico qualche sedile più in là che con un’aria felice e soddisfatta trafficava col suo telefono con accanto Sergio che sbirciava dalla spalla ridacchiando divertito.
- E’ dolcissimo! - Esclamò allora Ricardo tornando a girarsi e appoggiando a sua volta la testa al sedile, chiudendo gli occhi come il compagno che invece li aprì al sentire quelle dichiarazioni. Erano da Riky, ok, ma ogni volta che le faceva a Iker era sul chi vive visti i precedenti di un anno prima.
Ricardo percepì il suo sguardo inquisitore e aprì mezzo occhio per guardarlo, quindi vedendolo circospetto nel cercare di capire il senso di quel ‘è dolcissimo’ e cos’altro potesse esserci dietro, si mise ovviamente a ridere sfacciatissimo.
- Sei assurdo! Fra di voi non fate che farvi complimenti e scambiarvi gesti splendidi d’amicizia, ma poi quello sospettoso sei tu! Me la spieghi? - esclamò richiudendo gli occhi come se non ritenesse quelle considerazioni importanti,
Cristiano sbuffò rendendosi conto solo in quel momento di essere passato per un esagerato come al solito. Bè, almeno non era uno insipido e trasparente!
Si strinse nelle spalle e cercò di risistemarsi comodo nel sedile come prima, ma tenne gli occhi aperti sebbene fossero parecchio stanchi ed il sonno lo volesse minacciare di prenderlo proprio in quel momento.
- Ma i nostri scambi non comprendono mai un ‘è dolcissimo’! Sei tu quello che esagera coi termini, non io con le reazioni! - Cercò di puntualizzare con una nota di stizza, come se rivelarsi geloso fosse un grave affronto. Probabilmente non era quello il punto quanto l’essere geloso di Iker nello specifico. Sempre in riferimento all’anno scorso e agli eventi particolarmente complicati che avevano affrontato dove era stato coinvolto Iker, ogni volta che accadeva qualcosa che riguardava il loro capitano erano sempre tutti molto attenti.
Se Cristiano si rivelava geloso nei suoi confronti poteva sempre degenerare, la cosa, visto com’era andata in passato, cioè nel peggiore dei modi.
Se Ricardo si metteva a fare lo sdolcinato nei confronti sempre di Iker non era mai una cosa digeribile.
- Ma Iker E’ dolcissimo! - Esclamò il brasiliano aprendo gli occhi e guardando meglio il compagno accanto che ora faceva altrettanto senza trattenere di nuovo il suo fastidio che rasentava comunque la comicità. Non era niente di serio da parte di nessuno dei due, non che scherzassero ma si vedeva che era una cosa molto leggera che li stava divertendo. Ogni tanto si stuzzicavano a vicenda di proposito per ridere.
Entrambi, inoltre, avevano un gran senso dell’umorismo.
- Tu sei dolcissimo, Iker è premuroso! È diverso! - Puntualizzò allora Cristiano fingendosi ancora punto sul vivo e seccato, cosa che era evidente non era per niente. Ricardo come al solito stette al gioco e con un sorrisetto ironico che sul suo viso sempre dolce e gentile era la fine del mondo, rispose con una carezza che doveva sembrare una presa in giro.
- Ma sei tu quello dolce a dirmi queste cose! - Che poi sembrò tutt’altro che presa in giro visto che Ricardo lo pensava davvero che Cris era dolce quando diceva quelle cose, anche se tentava di scherzare. Alla fine sapeva che le pensava veramente anche lui!
Cristiano si imbarazzò e cercò disperatamente un modo per riprendere la propria faccia tosta da schiaffi che preferiva, quindi aprì bocca sparando la prima cosa che gli venne in mente nella speranza che fosse stronza.
- E’ solo la pura verità! - Peccato che con lui non ci riusciva nemmeno sforzandosi, ad essere stronzo. Ricardo capì perfettamente la sua difficoltà ed il suo tentativo di sdrammatizzare, quindi ridendo calò la mano dalla guancia al ginocchio e lì glielo lasciò tornando ad appoggiare la testa e a chiudere gli occhi rilassato.
- E’ vero, Iker è premuroso, però per me anche quella è una forma di dolcezza. -
- Per te sono tutti dolci! - Esclamò alla fine Cristiano riaccomodandosi a sua volta. Non era seccato da quello però il tono che usò lo fu e questo fece di nuovo ridere Ricardo. Era solo una vaga forma di gelosia contorta che non poteva che piacergli comunque… bastava solo che non fosse riservata a Iker, per il resto anche se era generica andava bene!
- Certo che per me lo sono tutti, ognuno a modo suo. Anche tu sei dolce, anzi. Per me sei il più dolce di tutti! - Cristiano arrossì perché percepì il suo tono vagamente indulgente e da adulto. Ogni volta che lo usava si sentiva piccolo e un po’ gli infastidiva ma un po’ anche gli piaceva. Non era abituato ancora a quella nuova versione di Ricardo, ovvero molto più sicura di sé, tranquilla e forte. Stava diventando l’attivo della coppia, la parte più sicura e decisa. Non che lui fosse fragile ed insicuro, figurarsi, anzi, ma Ricardo lo era in modo diverso. Più maturo, appunto, e a Cris lo faceva impazzire quel suo nuovo modo di essere. Ogni volta che lo era aveva voglia di essere solo con lui e farsi prendere, cosa che era successa pochissime volte e solo da quell’estate.
Stranissimo ma meraviglioso in certi momenti.
- Ho sonno, fammi dormire! - Borbottò infine brusco poiché imbarazzato da quelle sue uscite.
Ricardo rise e aumentando la stretta al suo ginocchio dove la mano pareva casualmente posata, disse piano facendo finta di niente:
- Anche ora lo sei… -
- Ma piantala! - Tentò più scocciato, cosa che gli venne malissimo!
- Così imbarazzato per i miei complimenti! - E dire che normalmente viveva per i riflettori… era strano che solo Riky riuscisse ad imbarazzarlo tanto e a tirare fuori il suo vero lato che nascondeva a tutti tanto bene. Il lato di persona normale ed umana piuttosto sensibile in realtà. A modo suo, strano, ma lo era. Per Ricardo, per lo meno.
- Ancora un po’ e ti trascino in bagno! - A fare cosa era chiaro. La risata di Ricardo si levò divertita, poi il sussurro fu altrettanto chiaro.
- Proprio dolce! - tanto ironico quanto serio. Solo lui sapeva come poteva essere entrambi, ma così era.
Cristiano alla fine ghignò rilassato e contento. Era fantastico essere capiti così bene dalla persona che amava.