16. UN AMORE ECCESSIVO
- Così non si può continuare! -
Esclama Zizou secco, lo guardo bene e capisco che non è solo secco.
E’ proprio nero come la morte!
Rimango stupito a guardarlo
mentre cammina su e giù per la camera, cosa che preferisce fare invece
che raggiungermi sul mio letto.
L’ho convinto a venire a dormire da me, miracolo dei miracoli.
In effetti non so se ha capito
che cosa gli ho chiesto, in casi normali non direbbe mai di sì visto
che dopo le partite si va sempre a casa.
Forse è venuto senza capire perchè.
Sono nudo e steso sul letto e lo aspetto cercando di calmarlo.
Le cose non stanno andando
benissimo a calcio, è arrivata la prima sconfitta ed è stata con
l’Atletico Madrid, purtroppo prima abbiamo avuto un pareggio e sempre
in partite dove io non ho praticamente giocato.
Contro l’Atletico ho fatto solo
un tempo e poi ho avuto la ricaduta, la cosa in generale non è andata
bene e alla fine hanno vinto loro.
Non ho avuto tempo di arrabbiarmi
o deprimermi perché l’ho visto furioso ed allora gli ho chiesto di
venire da me. Quando ha accettato ho realizzato che qualcosa non andava
ed ora ne ho conferma.
Credo sia il primo sfogo di Zizou.
Dà un calcio al tappeto appallottolandolo contro il muro.
Mi correggo. E’ furioso.
- Mi dispiace, doveva andare diversamente… -
Sospira.
- Tu dici? - Fa ironico senza
guardarmi, continuando a camminare ancora vestito per la stanza. Allora
mi tiro su a sedere e sospiro anche io, paziente aspetto che rallenti
per fermarlo.
- Sapevamo che sarebbe stata dura
ed io non ero pronto a giocare, ho avuto una ricaduta e le parole di
Cristiano sono vere… quando mancano i migliori perché sono infortunati,
è difficile vincere! -
- Come facciamo ad avere così
tanti infortuni e peggio ancora ricadute? Come hanno fatto a darti il
permesso di giocare se invece non eri pronto ed ora sei peggio di
prima? E così anche con Gareth, con Marcelo e con ogni essere che
cammina! - Zizou ora si ferma davanti a me, a mezzo metro, e gesticola
sempre furioso. A questo lo prendo per il lembo della camicia e
l’attiro a me, appoggio i piedi nudi per terra e gli slaccio
l’indumento bianco e liscio.
- Sappiamo che è il medico del
club che non fa bene il suo lavoro. Abbiamo un sacco di infortuni in un
anno e la metà sono ricadute, per cui è una combinazione di
incompetenza! -
Continua lo sfogo mentre gli
faccio cadere la camicia giù dalle braccia, lui non si oppone e passo
ai pantaloni che gli apro e gli faccio scendere anch’essi.
- Non si può cambiare in corso d’opera? - Domanda sciocca.
- Si può fare tutto, ma serve
l’intelligenza di capire che va fatto! - Raggiungo finalmente i suoi
slip che abbasso e quando è nudo davanti a me e sto per far mia la sua
erezione, tira fuori il pezzo forte della bomba atomica che ha dentro.
- E poi anche James, cazzo! - Spalanco gli occhi e mi fermo, alzo lo sguardo e aspetto.
- James cosa? - Chiedo incredulo
che sbotti contro giocatori nello specifico. Non credo l’abbia mai
fatto, nel complesso corregge atteggiamenti, schemi, errori, però il
rendimento di uno in particolare non l’ha mai attaccato, perché crede
nel rinforzo positivo e non metterebbe mai nessun tipo di pressione su
giocatori in difficoltà. Con me lui e Carlo han fatto così ed ha
funzionato.
Mou usava la pressione per stimolare, ma con me non andava proprio.
- James deve uscirne! - Non
capisco cosa intenda, lo tengo fra le mani, ma non mi avvento su di
lui, questa cosa mi lascia molto perplesso.
- Beh, per qualcuno ci vuole di
più che per altri, lui è stato uno dei più attaccati da Benitez…
cioè non faceva guerra aperta come si può fare con Mourinho, ma
comunque l’ha avuta dura e lui è più sensibile di altri e ritrovare
fiducia in sé stesso… -
Zizou taglia corto e fa un passo indietro per guardarmi meglio, mani ai fianchi, nudo e bello come una statua greca.
- No, non dico questo. Lui ha
altro per la testa! Non è concentrato sul calcio! E deve uscirne o
giuro che inizio con le testate! - Sbianco immaginando James volare
via.
- Sei pazzo? - O forse lo sono io a dargli del pazzo in una delle rare volte che è furioso.
- No Karim! sono perfettamente in
me! Tanto che so bene cosa devo fare per il bene del giocatore!
Cristiano la deve piantare di giocare con lui quando deve far
ingelosire Riky e tu devi smetterla di scoparlo e confondergli le idee!
Adesso tutti saranno chiari con lui ed il primo che se lo scopa lo
metto in croce! Chi altri se lo fa? - Sembra che parli della puttana
della squadra, che in realtà sono Sergio e Isco perché ci provano con
tutti, ma lui in effetti ora che ci penso andrebbe con Cris, non
potendo va con me e quando anche io non sono disponibile va con Jese!
E’ una cosa complicata.
- Ma cosa c’entra questo? Son
sfoghi per non farlo implodere ancor peggio! - Esclamo io rimanendo
seduto sul letto, Zizou scuote la testa e riprende la sua camminata, ma
nudo.
- Sì certo! Ed io sono il re del
mondo! - Aggrotto la fronte e faccio il broncio, non mi piace questo
Zizou! - Karim, so di cosa parlo, non sono scemo! So che te lo fai
quando non puoi stare con me o perché hai paura di legarti troppo a me
e che poi le cose vadano male. Non ti ho mai chiesto di smetterla
perché so che tu vivi le relazioni a modo tuo ed io non posso darti me
al cento percento come meriteresti e come vorrei. Però questo è
diverso, devo fare l’allenatore, il bene della squadra ed in questo
caso devo tirare fuori James dal buco in cui si sta ficcando! Quel
ragazzo sta andando in depressione e non c’entra niente Benitez e la
fiducia in sé stesso come calciatore! Lui è emotivo, vive tutto al
cento percento. Con Cris non va come vorrebbe e si sta buttando su di
te, ma tu te lo scopi e basta, non gli dai quello che cerca. - Mi
aggrotto ancora di più, cupo non capisco proprio cosa sta dicendo e
cerco di fermarlo.
- Zizou, ma cosa dici? Da me
cerca solo distrazione, non cerca altro! - Zizou si ferma e ride
schernendomi in modo alquanto seccante, poi sempre mani ai fianchi
esclama tagliente.
- Ma quanto puoi essere ottuso? Si sta innamorando di te! -
- Sono un ripiego, ama Cris! - Insisto innervosendomi.
- Non ti sei mai accorto che mette del sentimento con te!? - è convinto di quel che dice, ma lo sono anche io.
- Lui mette del sentimento in tutto quello che fa, ama tutti a modo suo, ma è Cris quello che desidera! Non io! -
Zizou sospira, si avvicina
cercando di calmarsi per farmi ragionare, così si siede vicino a me e
si fa guardare. A questo punto mi prende la mano fra le sue e con più
dolcezza cerca di farmi entrare in testa questo concetto.
- Karì… - Quando non deve
sgridarmi e non siamo davanti agli altri, ultimamente usa questo
soprannome dolce. Toglie la M. - io lo vedo da fuori e credimi che la
mia non è gelosia, ragiono lucidamente. Razionalizzo le cose molto
facilmente. Io e te abbiamo un rapporto a nostro modo, tu vivi le
storie a modo tuo ed hai bisogno dei tuoi sistemi per avere un
equilibrio. Ma James è diverso. Non funziona la questione ‘gliel’ho
detto da subito e lui sa che deve smettere se non ce la fa’. Perché lui
non ce la fa, ma non ha il coraggio di smettere. - Mi imbroncio ancora
di più, ma non ritiro la mano, quello che dice risuona nella mia testa
come un tamburo di guerra, il cuore batte impazzito.
- Non capisco… -
Sospira addolcito e mi mette una mano sulla guancia carezzandomi sulla barba.
- Ti ama a modo suo. Come io e te
facciamo le cose a modo nostro, come tu vivi le relazioni a modo tuo.
Anche lui ama tutti a modo suo. Non so cosa prova ora per Cris, ma tu
sei… sei l’amore alla sua portata. O per lo meno così lui crede… perché
te lo porti a letto. è più facile concentrarsi su questo amore, credere
di avere speranze. Anche se sei sempre stato sincero e diretto. - A
questo punto non so più cosa dire, è come se mi desse un pugno allo
stomaco.
- è colpa mia se gioca male? -
- Lui è depresso, ha troppe cose
per la testa, cose che non sa risolvere. Devi risolverle tu al suo
posto. Parlerò anche con Cris. Dovete avere un riguardo, per lui, ma
non del tipo che pensate voi. Dovete essergli solo amici. Capire come
si comportano gli amici normali, ed esserlo. Capito? -
- In pratica devo smetterla di
scoparlo! - Inarca un sopracciglio e alza la spalla mentre piega la
testa. Sospiro di nuovo e alzo gli occhi al cielo scuotendo il capo.
- Che casino, come ci sono finito? Io odio i casini! - Sorride e mi sfiora le labbra.
- Questa è una delle tue doti
segrete. Incasinare le cose cercando di stare tranquillo! - Zizou
ridacchia ed io mi rilasso un po’, anche se non sono ancora convinto di
questa cosa, di come mi ci sono messo dentro e del perché mi
infastidisca dover troncare una cosa bella e senza impegno.
Poi capisco.
Perché in realtà l’impegno c’era… da parte di James.
- Dovrai accontentarti di me… se
non hai troppa paura di una relazione normale! - Mi prende in giro così
lo prendo per le spalle e lo tiro giù sul letto dove saliamo,
finalmente. Mi stendo su di lui e gli prendo i polsi fermandoglieli ai
lati della testa, gli mordo il collo senza fargli male, lui ride ed io
mi sento ancora meglio. Dopo di questo risalgo con la testa e lo guardo
un istante facendomi serio.
- Ho paura. Però troverò un altro
modo per affrontarla. - Zizou sorride dolcemente e si libera le mani
per circondarmi il capo, mi stringe a sé e mi nasconde i viso contro il
suo collo. Mi lascio andare e mi rilasso.
- Sono qua, non vado da nessuna parte. -
- A parte stanotte, quando
dormirò. Perché lei al mattino ti deve vedere nel suo letto. - Quando
lo dico piano contro la sua pelle sensibile, lo faccio rabbrividire, ma
non so se è perché ho parlato contro di lui o per quel che ho detto. Io
mi sento un po’ triste e di nuovo la voglia di chiamare James e
scoparlo torna prepotente.
è chiaro di cosa si tratta, ma a
questo punto se lui ne soffre perché si sta attaccando troppo all’amore
che pensa di poter avere beh… devo smetterla.
Non so come affrontare la paura
di perdere Zizou, la paura di non riuscire a condividerlo con una
famiglia che non è mia. Non so come affronterò questo sacro terrore di
stare solo in attesa di rivederlo.
Forse mi butterò di più su questa ragazza con cui esco e con cui ogni tanto passo il tempo.
Lei è molto simpatica e moto
bella e soprattutto vive a Londra, la cosa mi sta bene, ci vediamo poco
e mi distrae sufficientemente.
Forse posso buttarmi su di lei,
ogni tanto le donne aiutano, mi distraggo, cambio genere, mi danno
qualcosa che non mi può dare Zizou, mi fanno sentire completo in un
altro modo.
A volte ci stanno, per questo se trovo una con cui sto bene, me la tengo stretta finché dura. Finché resisto.
Cora a questo punto mi sembra una buona alternativa a questa strana paura che mi assale quando Zizou se ne va.
Paura che poi non torni da me.
Alzo il capo dal rifugio dolce in cui sono e lo guardo.
- Ok, è giusto. - Dico infatti. Lui mi guarda stupito.
- Lo lascerai? - Sorrido.
- So bene che devo, anche senza
la questione del calcio… però questo è un motivo per sbrigarmi. - Zizou
mi bacia prendendomi il viso fra le mani e tirandomi a sé, poi mi
spinge di lato salendomi sopra.
- Non devi avere paura, tornerò
sempre da te, troverò sempre il modo di stare con te, di vederti, di
sentirti. Non smetterò di amarti solo perché ho ruoli e doveri da
ricoprire. - Sorrido malinconico.
- Però quando vai, per me è così dura che ho paura a quando sarà definitiva. -
Mi bacia l’angolo delle labbra.
- Perché dovrebbe essere definitiva un giorno? Perché dovrebbe finire? -
- Non staremo sempre nella stessa squadra, a calcio va così. -
- Non ti lascerò nemmeno quando
uno di noi andrà via… - è molto sicuro mentre lo dice, ma io scuoto la
testa chiudendo gli occhi, cerco di non piangere come una scemo.
- Tutto prima o poi finisce! -
Ziziou mi tiene sempre il viso fra le mani e insiste nel baciarmi il
volto, risale gli occhi chiusi, poi la fronte.
- Non tutto. E comunque nel mezzo ne vale la pena. -
- Lo so… - è vero che lo so… non me ne priverei mai solo perché un giorno potrebbe finire.
- E allora di cosa hai paura? -
- Che ora che ho quello che ho
sempre desiderato, una catastrofe qualunque me la tolga. Ed io non
sopravviverei. - Forse sono tragico, ma mi sento così quando cerco
James per non sentire troppo la mancanza di Zizou. è così stupido,
nessuno sta con una persona 24 ore su 24!
Ci sono gli spazi personali… non è questo. è che proprio…
Ma le sue labbra arrivano sulle
mie e per un momento scacciano tutto. Siamo solo io e lui ed è di nuovo
tutto perfetto. Perché quando sono con lui non ho voglia di niente e di
nessuno.
- Devi trovare un altro modo per superare questa tua paura. La paura di dover rinunciare al tuo massimo desiderio. -
- Facile a dirsi… - Commento
ironico sulla sua bocca. Zizou ride ed io torno a rilassarmi, poi poco
dopo si muove su di me, mi prende le gambe e me le allarga, si strofina
sul mio cazzo e comincio a sospirare. è di nuovo tutto a posto. Tutto
bello.
Il resto sfuma, non mi frega più… ora c’è solo lui, la persona che amo e il mondo sparisce.
- Devi lasciarti andare… -
Sussurra sull’orecchio, ricoprendomi di brividi e di voglie. Ovviamente
non si riferisce ad ora, ma mi gira di schiena, mi piega la gamba di
lato cercando di non sforzare quella che mi fa male e lentamente entra
in me da dietro. - Lasciati andare. Non ti lascerò mai. Fidati di me… -
Non lo possiamo sapere, nessuno può sapere cosa succederà. Giurare che
non ci si lascerà mai non ha senso.
Però ora come ora riesco solo a
concentrarmi sul suo cazzo dentro di me e l’orgasmo arriva poco dopo,
sia il mio che più in là il suo.
- Ti amo troppo… - Ed il punto è tutto qua.