* Siamo a dicembre se non ricordo male, o comunque fine novembre, e la federazione di calcio francese annuncia che Karim non potrà prendere parte alla nazionale finchè il giudice non si sarà espresso in merito alla causa aperta con Valbuena. Oltre a questo c'è un divieto, ma questo emesso dal giudice, di non incontrarsi fra le parti in causa fino a nuovo ordine. Ci vorranno mesi prima che Karim sia estromesso dal giudizio e 'liberato' dal caso, nel frattempo i mesi passeranno e lui sarà additato da tutti come un criminale, specie dalla Francia, e allontanato dalla nazionale. Il periodo non sarà facile, ma in quello di cui si parla, James, Jese, Cristiano, ma anche Luka devo dire, sono stati molto vicini a Karim e spesso negli allenamenti li si vedeva alternati o tutti insieme con lui. Nello stesso periodo Zizou veniva spesso intervistato e gli chiedevano di Karim, di cui diceva che si stava aspettando giovedì, giorno in cui sarebbe stata presa una decisione anche dalla FFF. Ribadisco che nella prima parte sembra tutto solo kames centrico, ovvero che la coppia di cui si parla sia solo Karim e James, ma le cose stanno per cambiare. Buona lettura. Baci Akane*

3. ECCO L’INIZIO DELLA FINE



Scivolo con la lingua fra le sue natiche, con le dita le apro e mi faccio largo. Lecco con cura, poi entro con il medio. La soglia ruvida viene subito superata e dentro è caldo e liscio.
Si allarga subito e mi lascia muovere, così entro con il secondo dito.
Mentre lo penetro facilmente ed entro ed esco spingendo sempre più in dentro, l’altra mano corre fra le mie gambe, mi tiro fuori il cazzo e mi masturbo. Il mio cazzo cresce nella mano mentre lo stringo e muovo su e giù. Pulsa, diventa subito duro e mi sembra di scoppiare.
- Sei pronto? - Chiedo retorico, una piccola remora prima di farlo. - Vuoi che ti faccio venire prima? - Mi sembra di impazzire se non entro subito, ma di solito mi occupo meglio di lui.
James scuote la testa.
- Entra, entra subito… - Geme di già, allora mi lecco le labbra, mi alzo e lo prendo per un fianco, il pollice ad allargarlo e l’altra mano indirizza il mio cazzo dentro di lui. Quando è lì sulla soglia, lo prendo bene con entrambe le mani e do una spinta vigorosa.
Il piccolo è sempre stretto, all’inizio, ma poi si apre bene per me e riesco a muovermi con una facilità favolosa.
Se fosse troppo largo non sarebbe la stessa cosa.
Mi accoglie, mi stringe, mi risucchia. I brividi partono quasi immediati, getto la testa all’indietro e gemo con sollievo. Mi muovo, rientro e spingo, spingo più forte, ancora di più.
Fino a svenire, quasi.
Più veloce. Più dentro. Presto non capisco più nulla, esiste solo il mio cazzo in lui e lui che mi stringe, mi tiene in sé e geme con me, mi chiama, ne vuole di più, più veloce e poi inizia a dire più forte, più forte come se fosse un necessità. Allora io vado più forte e capisco perché lo dice.
Ho trovato il punto magico e lo stimolo più che posso, senza muovermi da questa posizione, lo riprendo e lo riprendo di nuovo fino a che non lo sento gridare, si inarca tutto e si tende. Vedo febbrile il suo getto schizzare per terra ed io mi mordo il labbro guardandolo. Lo voglio, è mio, lo scoperei tutto il giorno da quando abbiamo ripreso a farlo, da quando è scoppiato questo casino ed ho scoperto che scopare con lui mi aiuta a stare bene e non pensare.
E non penso, non penso ad un cazzo.
Fino a che non vengo anche io.
Dentro di lui. Premo e mi schiaccio, tremo vistosamente e mi accascio contro il suo corpo che avvolgo con le braccia, le labbra sul suo collo, ansimiamo sudati.
Poco dopo mi stacco e lui si raddrizza appoggiandosi con la schiena a me, lo tengo stretto e gli tolgo il respiro. Una mano si muove fra le sue gambe. Sento il mio sperma uscirgli e colargli, così gli mordo il lobo e lo lascio scendendo giù. Con la lingua percorro la sua schiena sudata e torno fra le sue gambe che allargo di nuovo e nonostante sia folle, non riesco a frenarmi. Lecco e lui trattiene il fiato eccitato, di nuovo, incredulo. Il calore torna a sentirsi mentre mi guarda dall’alto. Quando finisco mi rimetto in piedi e lo giro verso di me, gli prendo il viso fra le mani, premo il pollice nella sua bocca carnosa che mi fa impazzire, mi perdo nei suoi occhi innocenti e me lo succhia, poi lo sostituisco con la lingua che sa di me, lui lo sente e trattiene il fiato dimenticandosi di unire le labbra. Mi succhia la lingua e poi il labbro ed infine ci baciamo.
E’ la follia.
Ed è una follia meravigliosa.
- Cazzo, ti scoperei dalla mattina alla sera… - James sorride innocentemente, imbarazzato.
- Immagino che sia il massimo del tuo romanticismo…. - Commenta ironico. Io a questo punto rido e rispondo baciandolo di nuovo.

**

- Ehi bro, com’è oggi? - La parlata tipica di Jese mi fa sorridere e mi giro facendogli l’occhiolino senza mostrare entusiasmo perché non sarebbe da me. Annuisco col capo e tendo il pugno che lui colpisce a sua volta con un altro, poi si avvicina e lo circondo col braccio attirandogli la testa a me. Lui si lascia fare sotto lo sguardo di James arrivato quasi insieme a lui.
Jese mi si accoccola quell’istante ed è felice per questo, cosa che rende felice me a mia volta!
- Meglio di ieri! - Rispondo poi lasciandolo andare. Sono affettuoso con poche persone, forse due di numero.
I due Rodriguez!
Jese e James hanno questo particolare privilegio, con me.
Non so come mai, ma in squadra non c’è nessuno che tira fuori la mia dolcezza. James in modo particolare, anche Jese, ma diversamente dal colombiano.
Però è chiaro, con entrambi ho un occhio di riguardo e credo che loro lo notino, per questo mi stanno particolarmente vicino in questo periodo. Hanno capito che mi piace la loro presenza, che non mi dà fastidio come trecentocinquantamila cose.
- Sai, per quel periodo in cui ti isolavi mi ero spaventato, avevo paura che volessi chiudere anche con noi… - Dice apertamente Jese mentre comincia a prepararsi per gli allenamenti. Io sono già pronto perché ho fatto l’oretta preliminare con Cris.
Mi stringo nelle spalle.
- Ho avuto il momento di isolamento, non volevo saperne degli amici, di nessuno, ma poi ho capito che era stupido. Non siete tutti uguali, per fortuna. E poi insomma, dopo averci pensato bene capisco Mathieu. Anche se avrei agito diversamente da lui. - Non ne ho parlato con lui, solo con James, Cris e Zizou. Però lui penso sappia tutta la storia perché in qualche modo credo sia venuto a saperla. E poi mi va di parlargliene. Lui assorbe tutto con molta attenzione e non mi dà fastidio.
- Per la dichiarazione al giornale sul fatto che si è sentito tradito da te? - chiede cauto, sento lo sguardo apprensivo di James addosso, proprio vicino a noi. Annuisco serio finendo di asciugarmi con l’asciugamano.
- Però capisco perché le ha fatte. Cioè capisco la sua delusione, però non condivido il modo in cui ha agito. Doveva parlarne con me, chiarire con me, come io volevo fare. Se ho fatto l’intervista in tv è stato perché non mi ha lasciato scelta, non avevo un altro modo per riabilitarmi. - Sanno che è strano che ne parli, ma lo faccio perché in questo momento siamo solo io e loro e posso fidarmi.
In questo momento a James suona il telefono ed esce rispondendo, così rimaniamo solo io e Jese che è quasi pronto.
- Doveva contattarti e chiarire con te in privato, il modo poteva trovarlo, hai ragione. Andare per i media è stata una brutta mossa. - E’ bello essere capiti, ma non avevo dubbi che lui fosse dalla mia parte per partito preso.
Sorrido e mi stringo nelle spalle.
- Andrò io da lui. Appena è possibile, devo aspettare il via libero. Però sicuramente potrò chiarire. - La metto giù facile, anche se non sono convinto che lo sia, Jese mi osserva attento cercando di capire se lo dico tanto per dire o se lo penso davvero, però poi sorride e veniamo interrotti da Cris che entra dopo aver finito la sua consueta chiamata con Riky.
- Guarda che il tuo ragazzo sta prendendo a parole degli inservienti per colpa tua! - Mi dice di punto in bianco. Io e Jese ci guardiamo senza capire, poi torno a lui.
- Chi? - Per un momento mi immagino Zizou che distrugge qualcuno per difendermi e la scena non vorrei perdermela…
- James! - Inarco le sopracciglia incredulo.
- Che fa? - Cris ridacchia.
- Sta insultando degli inservienti che parlavano male di te! - Questa proprio non me la immagino, rimango basito convinto che mi prenda in giro, quindi Cris continua indicando la porta divertito. - Vai a sentire! Mi sembrava carino che andassi a prelevarlo tu! - Siccome sembra convinto mi avvicino alla porta, anche Jese lo fa e davvero sento la sua voce concitata che discute con gente qualunque.
- Voi siete come la massa, non sapete i fatti però vi mettete a parlare come se sapeste tutto! I giornali hanno scritto un sacco di stronzate senza sapere davvero le cose ed è colpa di ignoranti come voi se ora girano tante brutte voci su di lui! Smettetela di parlare senza informarvi! - Impallidisco e mi copro il viso ancora incredulo ed imbarazzato per la cosa, nessuno aveva mai fatto una cosa simile e mentre Cris ride, Jese parte in quarta prima di me. A questo lui smette di ridere ed io divento anche seriamente terrorizzato!
Cristo Santo, se James è tenero mentre difende qualcuno, Jese è decisamente un’altra storia!
Immediatamente mi precipito fuori anche se eviterei volentieri, però faccio in tempo per afferrare Jese che si è messo davanti a James introducendosi con un bel: - Perché non le dite in faccia le cose? Cagasotto di merda! -
Mapporca…  per cui prendo Jese per un braccio e James per l’altro e li strattono poco gentilmente, poi con uno sguardo poco cordiale liquido i due inservienti malcapitati.
- Dovreste avere più cognizione di causa prima di parlare. - E’ la prima volta che mi pronuncio con gente qualunque che parla male di me, non mi sono mai difeso né ho mai assistito a qualcuno che lo facesse al mio posto, eccezion fatta per il mio avvocato ovviamente.
E’ stato strano.
Bello.
Dopo di questo li tiro via riportandoli in spogliatoio dove Cris ancora se la ride ed io vorrei prenderlo a pugni. Le mani ai fianchi e l’aria di rimprovero, mi sembra di avere a che fare con due miei figli!
- Sentite, non mi servono difese! E non mi interessa quello che dicono gli imbecilli! Non potete andare a discutere con tutti quelli che parlano a caso! - James però si infiamma partendo con uno spagnolo stretto, spiegando cosa i due stavano dicendo. Nemmeno lo capisco bene. Jese indispettito scuote la testa e risponde sempre in mia difesa, come se ce ne fosse ancora bisogno, così sospiro, scuoto la testa e alzando il dito concludo:
- Non mi serve! - Poi esco andando in campo.
Sono ancora stordito ed incredulo che si siano schierati in questo modo, so che ho il sostegno di tutti, ma non si sognano di fare scenate perché sanno che le odio. Questi se ne sono completamente fregati ed hanno fatto esattamente quello che detesto.
Però sorrido fra me e me.
E’ stato carino e bello, non lo posso negare.
Poco dopo delle presenze mi affiancano mentre ho appena iniziato a correre per conto mio, riscaldandomi.
Uno per parte, si mettono a correre con me. Stanno in silenzio per un attimo, poi James e la sua vocina tenera si scusa.
- Non ho pensato che ti potesse dare fastidio… - E questo viene da Cris che sicuramente, nello spogliatoio, gli deve aver delucidato la questione. Lo cerco con lo sguardo e lo vedo indietro che mi fa l’occhiolino. Scuoto la testa.
Dovrò assumerlo come assistente personale!
- Odio che si parli di me, so che mi stavate difendendo ed è stato carino, vi ringrazio. Ma odio che si parli di me in generale, specie in mia assenza. Ma anche in mia presenza! -
- Scusa, non ci ho visto più sapendo che lo stavano facendo… - Aggiunge Jese spaventato dal fatto che possa avercela con lui. Sospiro e decido di chiudere la cosa.
- Va bene, basta così. Andiamo oltre. - E ad accogliere la mozione ci sono due sorrisi di queste due piccole pesti che sembrano ormai incollati a me da un po’ di tempo a questa parte. A volte si alternano, oggi hanno deciso di starmi appiccicati insieme. Però non posso certo lamentarmi, è strano ma non mi dà fastidio.
Non pensavo di essere così fortunato, forse la cosa con Valbuena mi ha inaridito e reso ancor più diffidente, però è bello stupirsi e venir smentiti.
Davvero bello.

**

Quello che non so è quello che ha fatto Zizou, ma lo vengo a sapere dopo, dopo che  mi ritrovo a viverlo.
Per i giorni che han preceduto questa devastante sentenza del presidente della federazione francese di calcio, che mi ha escluso dalla nazionale fino a che non ci sarà una sentenza definitiva, lui mi è stato molto vicino, mi ha incontrato quasi ogni giorno nei limiti delle sue possibilità ed era sempre molto calmo e composto, sembra sicuro di come sarebbero andate le cose, mi ha davvero tenuto tranquillo senza far trapelare un solo dubbio.
Mi ha aiutato molto a non sprofondare in questo baratro.
C’ero quasi. Ero lì che guardavo dentro, capisci? E mi dicevo ‘e se è finita, questa volta? E se per una cagata in cui non c’entravo un cazzo la mia carriera e forse la mia vita è finita?’
Potevo finirci dentro, ma lui mi è stato vicino con una calma e sicurezza sconcertati ed io mi son detto ‘no, sono paranoico. Se mi devo preoccupare sarà lui a dirmelo!’
E così eccomi qua, oggi, in questa giornata difficile in cui il presidente ha annunciato la sua stupida scelta contro di me nonostante non abbia alba dei fatti e non sia uscita la sentenza del giudice.
Ad escludermi a priori. Perchè, poi?
Non ci sono accuse formali a mio carico perché non ci sono prove contro di me, di fatto. Non ho confessato qualcosa che non ho fatto, non c’è nulla che possono usare contro di me, non capisco che caso di stato è diventato. E per questo io non capisco, non riesco a capire come sia possibile che io sia stato messo così in discussione.
Per cosa?
Per aver cercato di aiutare un mio amico che al momento critico mi ha voltato le spalle?
Ed oggi c’è questa sentenza e nessuno sa cosa verrà detto e lui ha ripetuto in giro fino allo stremo di aspettare giovedì per vedere la decisione del presidente.
Ed ora eccoci qua. E’ successo. Hai visto?
Ma prima che succedesse tutti i ragazzi mi sono stati vicino, come i giorni precedenti.
Non mi hanno dato un momento di respiro, spesso contro la mia volontà.
Cris, Jese, James, Celo, Pepe, Sergio, Isco, Alvaro, tutti lentamente, ma soprattutto Cris, Jese e James.
Asfissianti è il termine giusto.
Oggi poi erano qualcosa di impossibile.
Poi è arrivato l’annuncio che mi avrebbero sospeso con il riservo di cambiare idea in caso di sentenza positiva del giudice.
Ma perché non aspettare la sentenza prima di un’eventuale esclusione?
In questo momento, mentre lo ascolto con le mie parole, non sono con lui, so che aveva degli impegni inderogabili, ma di sicuro sta sentendo.
Mi è stato vicino lui, mi sono stati vicini tutti ed ora sono qua con Cris, James e Jese che mi hanno obbligato ad andare a mangiare con lui ed abbiamo passato tutti e quattro il pomeriggio insieme.
Come se avessi avuto possibilità di scelta.
- Ragazzi, sapete che è la giornata più importante dopo quella della sentenza del giudice… - Ho tentato teso. Ma James ha esclamato deciso:
- Proprio per questo oggi starai con noi! - E Jese ha rincarato la dose:
- Ovvio! Quando dobbiamo starti intorno se non oggi? - Poi Cris ha sorriso con quell’aria sorniona di chi ne sapeva una di troppo e lì ho cominciato a sospettare.
Così ero con loro, quando ho sentito la notizia. E mi sono zittito, irrigidito e per un momento, un maledetto momento, mi sono sentito morire. Ho pensato davvero ‘ecco l’inizio della fine. Ecco. Avevo ragione.’